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RIO DE JANEIRO

7 PICCOLI FALSI STORICI


ovvero
l'elenco delle banalità più diffuse non sempre verificate

1. A RIO IL SAMBA E' UNO STILE DI VITA


falso
Non mi aspettavo ovviamente che tutti cantassero e ballassero per le strade dalle 9 di
mattina, questo no, ma un po' più di coinvolgimento questo sì.
In primo luogo, non mi è sembrato che la musica faccia parte della vita dei carioca più di
quanto non lo faccia della nostra! In secondo luogo, mi dispiace dirvelo, ma Britney Spears
e arte varia nordamericana prevalgono ormai sulle sonorità autoctone fatte di batuque e
berimbau.

2. LE BRASILIANE SONO TUTTE BONE


vero e falso
Ce n'è davvero per tutti i gusti: alte, bionde, brune, basse, magre, grasse, bianche,
abbronzate, mulatte, nere … bellone, belle, carine, bruttine, brutte. Eccezion fatta per la
varietà etnica, oserei dire: come nel resto del globo.
Differenza sostanziale: il sedere a mandolino è posseduto dal 90% dei soggetti in
questione. Che non vuol dire che sia bello … perché il baule che si portano dietro superati i
17, 18 anni, fa fatica a reggere il peso dell'esistenza e la forza gravitazionale e allora cade,
per l'assioma sul prolasso inevitabile dei tessuti.
Sono belle comunque queste donne sempre senza trucco, toniche, semplici, nei loro
shorts, con i jeans e le magliette di cotone dai colori sgargianti. Con i loro capelli castani,
biondi o neri. Colori decisi e naturali contrapposti a mechés improbabili stile Wanna Marchi
che circolano da noi. Insomma queste donne non sono belle perché sono fatte in modo
diverso, sono belle perché non sono artefatte, non sono in tiro, non si pitonano né si
leopardiano, e la loro traboccante sensualità è in questa naturalezza innocente e seduttiva
alla stesso tempo. "Beleza Pura" canta Caetano, non a caso.

3. IL TANGA E' IL COSTUME NAZIONALE


falso
In spiaggia vanno di moda gli shorts o il calzoncino cortissimo stile surfista. Il tanga, o fil
dental, non se lo mette quasi nessuna e quelle che lo fanno non è detto che siano le più
meritevoli. A tal proposito, con viperina invidia, vorrei elogiare la democraticità della cellulite
che non risparmia neppure qualche bellezza nera. La differenza è che qui il corpo se lo
vivono meglio, sono più sani, il fatto di avere chilometri di spiaggia a disposizione per 365
giorni l'anno costituisce una gigantesca vetrina. Logica conseguenza è che o ti accetti
come sei, o ti fai la plastica come vuoi. E infatti il Brasile è la patria dei baroni della chirurgia
estetica!

4. GLI ABITANTI DELLE FAVELAS SONO TUTTI POVERI


vero e falso
A Rocinha 20mila persone vivono facendo crescere questa realtà urbana di giorno in
giorno. C'è il negozio di carpenteria dove non so se ci sia il kit per edificare il castello di
Neusswanstein, ma di sicuro c'è calce, ci sono i mattoni e anche le maioliche per i più
raffinati in cerca del tocco di classe. Quindi per favore non chiamatele baracche! Non sono
appealing viste da fuori perché la regola è non dare nell'occhio, ma sbirciando dentro non
mi sembra che manchi niente; c'è anche qualcuno che ha montato sul tetto la parabola. E
poi, può dirsi povero chi gode di una vista come questa sulla Bahìa di Guanabara sotto
l'abbraccio protettivo del Cristo svettante dal Corcovado?
5. I BRASILIANI SONO TUTTI SIMPATICI
falso
Almeno tanto come gli italiani suonano il mandolino e fanno bene l'amore. Sarà perché
siamo in coppia, sarà perché siamo brutti e antipatici … ma a noi non ci si è filato nessuno,
o quasi, nonostante il mio sforzo linguistico de falar carioca.
Ovviamente sul tema "socialità" non fanno testo i commetti delle italiche comitive di
dongiovanni di mezz'età sui cui imbarazzanti comportamenti balneari e non, vorrei glissare.

6. I BRASILIANI SONO LENTI


falso
Il luogo comune coinvolge tutta l'America Latina. Per la nostra esperienza però mi sento di
affermare che il servizio è ottimo, i camerieri attenti e scrupolosi, i tempi di attesa
dignitosissimi. Anche i servizi di trasporto pubblico sono grandiosi. Ci sono taxi economici
che affollano le strade e ce n'è sempre uno libero a portata di maniglia non appena se ne
ha bisogno, altro che 063570! Anche gli autobus sono eccezionali: dovunque tu sia passa
un auto che va dove tu devi andare e le direzioni sono ben indicate sul vetro, tutte le zone
della città sono ben collegate … altro che carte cifrate da servizi segreti bulgari tipiche dei
trasporti romani … il 98 fino a L.go dei Fiorentini, poi a piedi fino a Corso Vittorio Emanuele
dove aspetti il 228 che ti porta a P.za Venezia dove prendi il 114 barrato … ecc. ecc.

7. MALATI DI SAUDADE
falso
Saudade, ovvero nostalgia dolce-amara di cui si ammala, inevitabilmente, colui che vede e
vive l'atmosfera di Rio. Io, ad essere sincera, in questa Cidade Maravilhosa non c'ho
lasciato un pezzettino del mio cuore. C'è ovviamente la sensazione sulla pelle di un mondo
tutto da scoprire, che probabilmente, in una settimana ho solo intravisto. C'è la curiosità
stuzzicata da nuovi sapori, colori, sonorità … di poter vivere questa città in compagnia di un
carioca vero, che mi apra gli occhi e qualche porta.

Circolo virtuoso del viaggio che appaga la voglia di partire ma alimenta quella di tornare.

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