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Il Dott.

Umberto Nizzoli, consulente del CEIS di Modena e Direttore della rivista


Personalità/Dipendenze, interviene sul tema delle ordinanze anti-alcol per i minorenni

Ordinanze anti alcol per gli under 16?


Sì, ma niente Feste della Birra.
C’è ancora qualcuno che si meraviglia dell’enfasi con cui vengono presentate le ordinanze emanate dai
sindaci per vietare la vendita di alcolici ai minori di 16 anni? Chi lo facesse provi a ricordare le medesime
esagerazioni quando furono presentate ricette giuridiche miracolistiche nel contrastare l’uso di droghe. Si
accorgerà che il clamore durava lo spazio di una estate e serviva più a fare parlare di sé che a risolvere
davvero i problemi. Stavolta però non è così. L’ordinanza ha davvero senso solo, però, se si inserisce
all’interno di un approccio globale di educazione e di responsabilizzazione, altrimenti è solo politica
spettacolo. Non ha proprio senso se lo stesso sindaco autorizza o addirittura promuove una qualche “festa
della birra”. Infatti affinché i divieti siano educativi ci vuole coerenza. L’obiettivo è la creazione di
comunità competenti e responsabili con un lavoro culturale ed educativo di lunga lena che coinvolge chi
amministra, chi alleva, chi insegna, chi opera nei servizi. Serve una maggiore attenzione da parte delle
famiglie e della scuola. L’abuso di alcol e droghe devono diventare oggetto di formazione obbligatoria per
genitori e studenti a partire dalla 1° media. Se un sindaco diventa promotore e regista di questa azione di
contrasto, siano benvenute le sue ordinanze. Se invece non è così, sarà quasi impossibile raggiungere
risultati soddisfacenti. Se osserviamo cosa accade tra i ragazzi attorno ai 15-16 anni il quadro risultante
sembra piuttosto inquietante. Abbondanti ricerche ci dicono che quasi l’80% dei giovani beve almeno
occasionalmente alcol, solo un 40% afferma di non essersi mai ubriacato, mentre un 18% segnala episodi
regolari di abuso (una o più volte al mese). L’alcol e la droga non sono il problema principale dei giovani,
credo, però, che siano l’ostacolo maggiore alla loro capacità di apprendere dall’esperienza modi e strategie
per affrontare le sfide esistenziali.

Umberto Nizzoli

Direttore rivista Personalità/Dipendenze (Mucchi editore, Modena), psicologo clinico e formatore,


consulente presso il CEIS di Modena. Docente presso le Università di Padova, Bologna e IPU di Modena.
Già Direttore Salute mentale e Dipendenze Patologiche ASL di Reggio Emilia.

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