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La Fine Dell Estate
La Fine Dell Estate
alla vecchia scuola riunita a bordo dell'S&M Busline (a.k.a. Il pullman per i NOFX) … calci nelle
gengive a posers e chiacchieroni
“alcool a litri / fuoco ai petardi / evviva gli amici / in culo ai bastardi” (Supereroi – In culo ai bastardi)
CARLO K. CAPITANIO
LA FINE DELL'ESTATE che non chiedono altro, bersi una birra dopo l'altra al Sundowner, tirar fuori la
gente dalla schiuma. D'estate i giorni sono lunghi, e uno si illude di poter vivere per
sempre.
Poi di colpo hai passato la trentina e ti balza agli occhi il fatto di non essere
immortale, oltre alla consapevolezza di non aver niente tra le mani. Soldi in banca,
una moglie o una fidanzata vera e propria, una famiglia. Niente.
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Carlo K. Capitanio – LA FINE DELL'ESTATE
1. maschile. Poteva evitare di invitarlo alla festa – Duccio riversò la solita dose
di sarcasmo sulla cugina, che ribatté: - Però poteva avere un po' di classe e
Nel salone sembrava fosse passato Gozilla in anfetamina: bottiglie vuote limitare i danni, evitando di palpeggiare davanti a tutti la De Feudis junior...
ovunque, macchie di sostanze non bene identificate sui divani, bicchieri stavano quasi scopando sul divano...
rovesciati. - Beh, si dice che la marchesina Giada De Feudis, nonostante i diciassette
- Andiamo via, che qui mi sa che è finito tutto... non c'è più neanche una anni, abbia visto più cazzi della sorella, che sappiamo ha una visione diciamo
birra da bere - “ornitologica” del mondo... non so se ti ricordi in Grecia l'estate scorsa.. -
Una cameriera filippina cercava di raccogliere i resti di un vaso che aveva Lollo intervenne al suo solito a gamba tesa per supportare l'amico
sparso terra su tutto il tappeto: per lei ci sarebbe stato del superlavoro, - Che stronzo a tirare fuori sempre quella storia... - le fece eco una delle
probabilmente non pagato come straordinario ma gratificato da qualche ragazze
regalo di poco conto a Natale. - Beh, non sono io che mi sono fatto beccare da una mezza dozzina di miei
La festa non era stata poi granché, nonostante durante la serata il via vai amici mentre mi scopavo un paio di ballerini cubani.. -
nella villa fosse stato continuo. - Dai, smettetela...Andiamo via? Qui la festa è morta, è rimasta solo la
Un po' ingessata, tutto qui. servitù – disse Carlotta, mentre con poca grazia stringeva nelle dita affusolate
Sarà stata la presenza dei genitori della festeggiata e degli amici di e piene di anelli una bottiglia di Krug ormai caldo e sgasato.
quest'ultimi.
O forse che la festeggiata stessa, alle due e un quarto avesse avuto una crisi In effetti il salone era desolatamente vuoto.
isterica dovuta ai troppi bicchieri di champagne e, prima di andare a Gli invitati si erano eclissati nel corso della serata: per primi gli amici dei
vomitare, ancora vestita da sera, avesse fatto una scenata memorabile davanti genitori della festeggiata che avevano fatto una “sorpresa” ad Azzurra
a tutti, piangendo e strillando insulti, strappandosi la parte superiore dell'abito consegnandole le chiavi di una macchina nuova che le sarebbe stata
(e filo di perle annesso) e riuscendo a rompere pure il tacco della scarpa. recapitata il lunedì successivo.
- Povera Azzurra, ha fatto una scena veramente miserrima... Per fortuna i Poi, in ordine sparso, gli amici e le amiche: ex compagne di liceo con al
suoi e gli altri vecchi se n'erano già andati, se no sai che dramma... - Duccio seguito i fidanzati avvocati trentacinquenni; figli di amici di famiglia
era ancora stravaccato su un divano, aspettando il resto della banda. fuoricorso all'università in maniera cronica; un paio di ragazzotti che si
Nonostante la posizione scomposta, la camicia celeste aperta e macchiata e pensavano casuals delle periferie inglesi nonostante avessero frequentato le
gli occhi a spillo per la cocaina aveva un certo contegno, ghigno beffardo migliori scuole private della città; un gruppetto di ragazzine dalle gambe
incluso. abbronzate e dalle gonne troppo corte.
- Il tutto per quello stronzo del tuo amico Ascanio... poteva evitare di
presentarsi alla festa... certo che voi uomini siete proprio delle merde.. -
Carlotta si portò una sigaretta alla bocca. Le scappava da pisciare.
- Che cazzo vuoi? Quello non è mio amico, ci siamo conosciuti a Foppolo e
siamo usciti un paio di volte insieme... Detto questo se la tua amichetta non
sa controllare i propri nervi non è un problema di Ascanio né del genere
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- Venti euro? - fece a quella che gli sembrava la più giovane, fisico sodo e cercando di allontanarsi il prima possibile da quella macchina e da quel
occhi impauriti. mostro.
- Cinquanta - Aldo si grattò le palle, mise in prima e fece ritorno verso casa.
- Te ne do trenta... -
- Trenta solo bocca... -
- Venticinque? -
- Venticinque, solo bocca... 5.
La trattativa era finita.
- Sali - L'unico rumore era quello delle bottiglie che sbatacchiavano fra di loro e del
- Andiamo là, dietro camion... soldi prima - ridacchiare diffuso.
Aldo le allungò due banconote da dieci e una da cinque, stropicciate, e la - Questa me la scopo – Duccio aveva un pensiero fisso, quello di infilarsi
ragazza aprì la portiera. fra le gambe di Michela – e me la scopo stasera.
Chi era quello? Forse gliene aveva parlato qualche collega più esperta, di - Chi vuole un po' di champagne? Vuoi fumare ancora? - Duccio iniziò le
certo era molto sotto lo standard dei clienti abituali, che la facevano salire su manovre di avvicinamento, cingendo la ragazza ai fianchi e offrendole
macchine familiari con le quali il giorno dopo avrebbero accompagnato i figli un'altra sigaretta zuppa di cocaina.
a scuola. Michela prese la sigaretta e ne fece un paio di boccate.
Sporco, rozzo, puzzava. Le labbra avevano perso sensibilità, sentiva la mano di Duccio sul suo
La macchina, a fari spenti, si appartò dietro i rimorchi di due camion. fianco. Le venne la pelle d'oca nonostante la temperatura. Aveva i capezzoli
Aldo iniziò a slacciarsi i pantaloni, le mutande non proprio pulite. turgidi sotto il vestito leggero.
La ragazza si diede da fare, trattenendo i conati di vomito per la scarsa Dopo pochi minuti il gruppo aveva attraversato la piccola radura per trovarsi
igiene dell'uomo. Pensava solamente al modo di tirare su più in fretta davanti alla piscina: le sdraio erano poste ordinatamente in fila.
possibile i soldi per riscattare la propria libertà. L'aria della notte profumava di cloro, ormoni giovanili, erba verde ed
L'uomo ansimava, sudava, le tirava i capelli. estate.
Provò a metterle una mano nelle mutandine, lei fece per respingerlo ma - Pronti a buttarsi? - Lollo si era spogliato, completamente. Aveva gettato su
l'uomo era forte, le sue braccia pelose sembravano come d'acciaio e fece di una sdraio i vestiti e stava aiutando Elisabetta a spogliarsi.
quello che voleva, pizzicandole l'interno delle cosce, il sesso e provando a - Ma non ho il costume – la ragazza cercava di opporre una resistenza più
spingersi verso il culo. verbale che altro. Le mani di Lollo le sfilarono l'abito leggero.
Aldo grugniva sempre più velocemente, fino all'orgasmo. Le sganciò il reggiseno non senza fatica. Il seno era teso, acerbo.
- Scendi, negra - Lollo le appoggiò una mano sul fianco, giocando un po' con l'elastico delle
Il tono era perentorio: non che si aspettasse un grazie ma trovarsi scaricata mutandine, tirandole leggermente verso il basso.
dalla macchina subito dopo aver fatto quello che le era stato chiesto le fece Alla fine la ragazza cedette, sorreggendosi all'amico se le sfilò.
venire un moto di rabbia. Lollo ne approfittò per darle qualche bacio sul collo e passarle poi la lingua
Per evitare problemi aprì la portiera, appoggiò le zeppe sull'asfalto e sputò, in bocca.
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6 ragazza era eccitata, non aveva mai visto un posto così desolato e decadente
. - Dai, vieni qui... guarda questa, facciamolo qui – fece Duccio, prendendo
Aprendo il cancello dello sfasciacarrozze, Aldo sentì dei rumori provenire dal per i fianchi Michela e coricandola sul sedile del passeggero di una R5 beige.
Golf Club, appena dietro gli alberi. Michela non si fece pregare, si levò le mutandine e guidò la mano di lui fra le
- Chi cazzo ci sarà a quest'ora? - pensò, prima di parcheggiare la R5 davanti sue cosce.
alla porta di ingresso della sua baracca.
Diede un'occhiata, ma oltre il fitto della vegetazione non scorse nulla.
- Cazzi loro – e andò a controllare i suoi cani prima di sdraiarsi su un
divano misteriosamente chiazzato che spesso gli faceva anche da letto. 8.
Zanzare dalle dimensioni di elicotteri gli ronzavano attorno, provò a
scacciarne un paio con un vecchio giornale ma gli insetti non gli davano Aldo non riusciva a dormire, nonostante il pompino e le numerose birre.
tregua. Le zanzare, il caldo e ora i rumori fuori, nel piazzale.
Nel suo piazzale.
Sentiva i cani guaire nervosi.
Decise di alzarsi dal divano, indossare i sandali distrutti e uscire a controllare:
7. sapeva che la guardia di finanza cercava di stanare i fabbricanti clandestini di
grappa della zona, comminando multe salatissime.
Michela e Duccio vinsero la gara. Aprì la porta e si proiettò all'esterno, brandendo un tubo di una marmitta
L'altra coppia arrivò con cinque minuti di ritardo, il loro mezzo si era nella mano destra.
ribaltato. Fece pochi passi e vide dei movimenti nella sua macchina.
- Abbiamo vinto! - e Michela passò la lingua in bocca a Duccio, che ne Ancora un passo, e riuscì a scorgere due ragazzi che stavano scopando nella
approfittò subito per toccarle le tette, stringerle i capezzoli e metterle una sua Renault 5: sembravano piuttosto giovani.
mano sul culo. Si bloccò a guardarli, eccitato: la ragazza era veramente ben fatta e
Erano arrivati al confine del Golf Club, Duccio già pregustava la scopata a soprattutto metteva molta enfasi nell'atto.
quel punto scontata: aveva portato a casa il risultato anche quella sera. Aldo si infilò una mano nelle mutande.
Regolare.
- Noi proviamo a vedere cosa c'è di qua – disse Duccio prendendo per
mano la ragazza e lasciando gli altri due alla ricerca un posto dove sdraiarsi.
I ragazzi fecero pochi passi fra faggi e cespugli, finchè videro un cancello. 9.
Oltre quello, decine e decine di rottami.
- Guardiamo se c'è un posticino tranquillo qui – era Michela ora a prendere - Dai Michela, ora girati... -
l'iniziativa e trascinò il suo partner oltre la recinzione. - aaah... Duccio... Duccio... -
- Voglio scopare Duccio, facciamolo su una di queste macchine... - la - Girati, ti ho detto – il ragazzo stava mordicchiando l'orecchio della sua
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compagna e nel frattempo provava a farle cambiare posizione Lo voleva a terra, lo avrebbe preso a calci finchè non gli fosse uscito il
- Duccio... c'è uno che ci guarda! - sangue dalle orecchie.
Come morso da un ragno il ragazzo si tirò su e, con l'uccello ancora fuori Michela, intanto, era ancora in macchina, nuda.
dalle mutande, si girò. - Dai, cosa aspetti? Hai paura eh? -
Vide la figura di un omone con una mano nelle mutande e l'altra che
brandiva un tubo di ferro.
- Cazzo hai da guardare, maniaco! - Gli urlò. Stava facendosi una bella
scopata, una meravigliosa scopata – spii tutte le coppiette che trovi, eh 11.
vecchio bavoso? -
Velocemente si infilò le mutande ed estrasse la cinghia dai pantaloni, Erano ormai ad un metro di distanza.
avanzando verso l'uomo. Aldo attese che Duccio facesse la prima mossa: il ragazzo mulinò la cintura
e fece per vibrare un colpo.
Era quello il momento: schivò il colpo e lo colpì con il tubo sulla spalla
sinistra.
9. Il ragazzo perse l'equilibrio, sbilanciato dal movimento a vuoto fatto e dal
colpo ricevuto.
Aldo non rispose, ma schiumava. Aldo colpì ancora, questa volta gli sfiorò il collo.
Come si permetteva quel ragazzino di merda addirittura di insultarlo, E poi ancora, all'altezza del ginocchio.
mentre si trovava a casa sua, sulla sua macchina, a scopare? Chi gli aveva - Basta! Smettetela! Duccio... Lollo! Lollo aiuto! - Michela gridava, ma la
dato il permesso di entrare? coppia di amici era troppo lontana e impegnata a fare altro.
Indietreggiò con un'agilità insolita per la sua mole, tenendo ben fisso Duccio andò a terra ma nel cadere riuscì a colpire con forza l'incavo del
davanti a sé il pezzo di tubo. ginocchio di Aldo.
Fece una decina di metri all'indietro e poi ritornò a fronteggiare il ragazzo, Si udì un crac e i due caddero quasi in contemporanea.
che lo incalzava con la cintura in mano. Ad Aldo la gamba faceva un male bestia, e nella caduta aveva perso anche
la sua arma: il ragazzo gli fu sopra e iniziò a colpirlo in faccia.
Aldo riuscì a levarselo di dosso: aveva gli occhi pesti, il naso rotto e la bocca
fracassata. Anche il ginocchio probabilmente era andato, non riusciva quasi a
10. muovere la gamba.
Il vecchio trovò la forza e il fiato per gridare, sputando sangue e pezzi di
- Vecchio di merda, vieni se hai il coraggio, fammi vedere cosa sai fare, denti:
ciccione schifoso! Fammi vedere quanto sei bravo, segaiolo di un maniaco! - Blek! Dux! -
Capisci la mia lingua? O sei un cazzo di rumeno, eh? - la coca picchiava in I due cani non si fecero pregare: stavano già sbavando e ringhiando e
testa a Duccio, che era pronto a colpire il vecchio con la fibbia della cintura. aspettavano solo il comando per partire all'attacco.
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