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Analisi del testo

2.< E vi par di toccarla colle mani>. A che cosa si riferisce la frase iniziale della
novella? L'espressione iniziale sta a significare che la malaria trasuda da ogni
elemento del paesaggio, tanto che sembra di toccarla con le mani.

3. Spiega il significato delle seguenti espressioni collegandole al loro


contesto:<<Allora bisogna pure che chi semina e chi raccoglie caschi come una spiga
matura>>; << e si va a deporlo alla chiesuola solitaria,sotto i fichidindia spinosi di cui
nessuno perciò mangia i frutti>>; <<Compare Carmine, l'oste del lago, aveva persi
allo stesso modo i suoi figlioli tutt'è cinque, l'un dopo l'altro, tre maschi e due
femmine. Pazienza le femmine!>>. L'espressione "E allora bisogna pure che chi
semina...." sta a significare l'ineluttabilità del destino e delle leggi di natura. La
contraddizione è inserita anche nella citazione seguente, nessuno mangerà i frutti.
La lotta per la sopravvivenza, per la vita, l'identificazione della terra con l'uomo
perde senso di fronte alla legge di natura. "Compare Carmine,l'oste del lago...." è
fortemente legato alla situazione storica-economica-sociale nel termine di forza
lavoro,ovviamente maggiore rispetto a quella femminile.

4. Spiega la funzione delle descrizioni nella novella e il loro rapporto con le vicende
narrate. Le descrizioni nella novella sono fondamentali per inquadrare la
situazione della campagna e della società nel periodo ottocentesco di maggior
cambiamento. Anche la campagna è ormai mossa dalla sopraffazione e
dell'economia. Non c'è più un universo arcaico e dinamico, ma pessimismo, e scalata
sociale.

5. Il narratore è implicito e non si rappresenta all'interno della storia. Malgrado il


suo anonimato, è possibile rintracciare nel testo indizi su chi sia il narratore e sul
rapporto che si stabilisce tra chi narra e la materia narrata? A quale poetica si
ispirano queste scelte narrative e quali effetti si propongono di ottenere? L'autore
è impersonale e regresso al livello della gente del paese. Il rapporto che lega
narratore e materia narrante è il fatto che il narratore è ignorante, riflette il modo di
pensare dei paesani. Con lo straniamento Verga si propone di rendere vera la
letteratura nella sua forma e nei contenuti.

6. Quale inesorabile legge dell'esistenza viene espressa dal proverbio <<Il pane che
si mangia bisogna sudarlo?>> L'inesorabile legge dell'esistenza espressa nella frase
è la legge della sopravvivenza, della lotta per la vita. In una società che sta
cambiando, dal latifondo medievale all'industria borghese. è la nascita della "Roba",
dell'interesse.

7. Nella novella sono frequenti le similitudini. Fai degli esempi e commentali.

Riga 20: "Invano Lentini, e Francoforte e Paternò cercano di arrampicarsi come


pecore.... La malattia colpisce anche chi tenta di fuggire.

-La madre divenne curva come.....: Il dispiacere e il dolore ammorba le persone.

-Pancia grossa come un tamburo: effetti della malaria.

-Fegato duro come un sasso: malattia

Interpretazione complessiva e approfondimenti.


Le opposizioni presenti nel testo di Verga riflettono le stesse contraddizioni e gli
stessi atteggiamenti del contesto storico letterario dell'Italia di fine 800. Ad una
letteratura del progresso (Carducci), del mito del popolo e del progressismo si
contrappone un pessimismo amaro dato dalla consapevolezza della logica
dell'economia e il soffocamento degli affetti e dei sentimenti. Nasce l'individualismo
borghese e l'arrampicatore sociale, che essendo privo di valori da vincitore diventa
vinto. Già in Rosso Malpelo o nei Malavoglia appare questa visione di una campagna
retta da egoismo ed economia. La morte e il fattore economico dominano anche in
altre novelle rusticane. Così come la "religione della roba" è celebrata in Mastro Don
Gesualdo.

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