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“Luce ed ombre”, la manovra secondo la Cisl

Ben la lotta all’evasione meno i tagli enti locali e a quello sui lavoratori pubblici e della scuola,
ha sostenuto Giorgio Santini segretario nazionale Cisl intervenuto all’assemblea dei quadri
anconetani e pesaresi del sindacato

Manovra necessaria e giudizio articolato nel merito. Spacca in due il capello Giorgio Santini,
Segretario Nazionale Cisl intervenuto all’assemblea dei quadri anconetani e pesaresi svoltasi ad
Ancona ieri mattina.
Non si può dare un giudizio univoco ma “è necessario articolare la spiegazione”, dice: “Da una
lato la manovra contiene aspetti interessanti come la lotta all’evasione un vero cavallo di
battaglia della Cisl. Ci sono misure che vanno in questo senso ma che noi chiediamo comunque
di rafforzare”. Ripresa quindi della battaglia contro l’evasione, sostiene la Cisl, con il ripristino
della tracciabilità dei pagamento, l’inserimento della fatturazione elettronica, l’attribuzione ai
comuni del 33% delle somme recuperate.
Ma il giudizio si fa critico quando Santini sottolinea le carenze della manovra “rispetto alla
scuola, agli organici, ai lavoratori pubblici. Non si possono ripristinare gli scatti di anzianità né
accettare che vengano rese mobili le finestre per il pensionamento di anzianità e vecchiaia”.
Un capitolo a parte spetta tuttavia al taglio delle risorse alle regione e agli enti locali, con
conseguenze che potrebbero essere allarmanti per i territori. Su questo interviene Paolo
Santini, Segretario Generale Cisl Ancona: “Deve essere modificato il taglio indiscriminato delle
spese di Regioni ed Enti locali perché non distingue tra soggetti virtuosi e non”. E così il
segretario della Cisl di Ancona mentre da un alto sottolinea anche “i positivi provvedimenti
contro gli sprechi nella pubblica amministrazione, quelli utili a favorire la contrattazione di
secondo livello, nel taglio degli stipendi dell’alta dirigenza, nella soppressione di alcuni enti,
nella razionalizzazione delle funzioni di alcuni piccoli Comuni” dall’altro non può esimersi da
accenti critici: “Debbono essere modificati i provvedimenti sulla scuola, sul pubblico impiego,
deve essere rivista la decisione di aumentare la percentuale di invalidità per accedere ai
benefici economici (dal 74 all’85%). Occorre - conclude Santini - una maggiore attenzione al
tasso di equità sociale, indispensabile di fronte alla crisi sociale ed economica, per questo
sarebbe auspicabile un innalzamento della tassazione delle rendite finanziarie, esclusi i titoli di
Stato, l’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie, come proposto dal Governo
Tedesco e ritenuta da tutte le organizzazioni della società civile come la più efficace per
contrastare le speculazioni finanziarie che è tra le principali cause della crisi e dell’instabilità
dei mercati finanziari”.

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