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INSOLVENTE INDIVIDUI

-parte I-

Legge n. 151/2015 relativa alle procedure dinsolvenza delle persone fisiche stata
pubblicata nella Gazzetta ufficiale n. 464 del 26 giugno 2015, entrer in vigore tra sei
mesi, il 26 dicembre. La legge introduce l'insolvenza degli individui, come una novit
radicale, fino ad ora era regolata solo per persone giuridiche, tale si avviano le azioni
legali volte a porre rimedio alla situazione finanziaria della debitrice persona fisica di
buona fede, copertura in una pi grande misura delle sue responsabilit e "scaricare i
debiti" dell'individuo.
Le procedure previste dalla nuova legge si applica a un singolo debitore cui obblighi, non
derivano dall'esercizio di un'impresa, ai sensi dell'articolo tre del Codice Civile, e che:
-

HA il suo domicilio, residenza abituale o luogo abituale di residenza per almeno sei
mesi dopo la presentazione della domanda in Romania;

in stato dinsolvenza e non vi alcuna ragionevole probabilit di ritorno, alla


scadenza di un periodo non superiore a dodici mesi, in grado di eseguire i suoi
doveri di come sono stati assunti, con il mantenimento di un livello ragionevole di
vita per s e per le persone nella manutenzione;

Importo totale dei suoi obblighi a causa sia almeno pari a quello dei 15 salari
minimi nell'economia.

In sostanza, un individuo considerato debitore insolvente quando le sue attivit sono


caratterizzate dalla mancanza di fondi disponibili per pagare i debiti in sospeso.
Insolvenza definito dalla legge come lo stato del patrimonio del debitore che
caratterizzato da mancanza di fondi disponibili per pagare i debiti in scadenza. Insolvenza
del debitore presunta quando dopo un periodo di 90 giorni dalla data di scadenza, non
ha pagato il suo debito di uno o pi creditori. LA presunzione relativa. Secondo la legge,
non possono beneficiare di una procedura dinsolvenza sulla base del piano di rimborso
dei debiti, di una procedura legale dinsolvenza attraverso la liquidazione di beni o di una
procedura semplificata dinsolvenza, il debitore che stato oggetto di tale procedura, che
culminano nel rilascio dei debiti residui, con meno di 5 anni prima della formulazione di
una nuova applicazione per l'apertura della procedura dinsolvenza.
Le procedure previste in questa legge non si applicano al debitore:
(A) nel caso in cui stata chiusa, per ragioni che sono attribuibili a lui, una procedura
dinsolvenza sulla base del piano di rimborso dei debiti, un procedimento
giudiziario in liquidazione fallimentare di beni o di una procedura semplificata in
caso dinsolvenza con meno di 5 anni prima di formulare una nuova richiesta di
apertura di una procedura dinsolvenza;
(B) stato condannato per aver commesso un reato di evasione fiscale, dei reati di
falsificazione o di reati dolosi contro patrimonio attraverso il disprezzo di fiducia;
(C) che stato licenziato negli ultimi 2 anni, per cause imputabili a essa;
(D) che, pur essendo adatto al lavoro, senza un lavoro o altre fonti di reddito, non ha
presentato ragionevole diligenza necessaria al fine di trovare un lavoro o che
hanno rifiutato, indebitamente, un lavoro proposto volte un'altra attivit di reddito;
(E) che ha accumulato nuovi debiti per spese esagerate mentre egli sapeva o avrebbe
dovuto sapere che in stato dinsolvenza.

(F) quello che ha causato o favorito arriva in stato dinsolvenza, con dolo o colpa
grave. Si presume di aver avuto questo effetto:
1. contrazione negli ultimi sei mesi precedenti la domanda di apertura della
procedura dinsolvenza, di debiti che rappresenta almeno il 25% del valore
totale degli obblighi, ad eccezione degli obblighi esclusi;
2. contrazione negli ultimi 3 anni precedenti la presentazione della domanda di
formulazione degli oneri con riferimento al suo stato patrimoniale, i benefici
che si ottengono dal contratto o di tutte le circostanze che hanno contribuito in
modo indicativo al fallimento del debitore di pagare i loro debiti, diversi da
quelli nei confronti di persone con le quali ha assunto come tale;
3. esecuzione negli ultimi tre anni prima della domanda di alcuni pagamenti di
favore, che hanno contribuito in modo efficace alla riduzione dell'importo
disponibile per il pagamento altri debiti;
4. Trasferimento, in 3 anni precedenti la presentazione della domanda, di beni o
valori in portafoglio a un'altra persona fisica o giuridica, mentre egli sapeva, o
avrebbe dovuto sapere che da questi trasferimenti si metter in uno stato
dinsolvenza o di fallimento;
5. La risoluzione del contratto di lavoro, di comune accordo tra le parti o a seguito
di dimissioni negli ultimi 6 mesi precedenti la domanda di apertura della
procedura di formulazione;
g) che, al momento della richiesta di apertura di una procedura dinsolvenza ai
sensi della presente legge, ha gi aperto un altro procedimento dinsolvenza.

Gli organi che applicano le procedure dinsolvenza sono: la Commissione e le


amministratrici procedure dinsolvenza, dei tribunali e del curatore. La Commissione
dinsolvenza un organo amministrativo a livello territoriale che soddisfa, in linea di
massima, poteri decisionali, di controllo e di vigilanza in una procedura dinsolvenza,
assistita nell'esercizio dellamministratore straordinario o il liquidatore. La Commissione
insolvenza istituita a livello centrale, come pure a livello locale, a livello di ogni
provincia. La Commissione insolvenza a livello centrale composta di un rappresentante per ciascuna delle
seguenti istituzioni: l'autorit nazionale per la tutela dei consumatori, il Ministero delle Finanze, il Ministero della
Giustizia, il Ministero del Lavoro, della famiglia, della protezione sociale, gli anziani, Ufficio Nazionale del Registro
di commercio - Direzione Bollettino per procedure d'insolvenza. La Commissione territoriale dinsolvenza
costituita dai rappresentanti delle strutture decentrate nel territorio dell'Autorit nazionale per la tutela dei
consumatori, Ministero del lavoro, della famiglia e della protezione sociale per gli anziani, e un rappresentante del
ministero delle Finanze. Amministratore somministrato gestisce la procedura dinsolvenza sulla base del piano di
rimborso dei debiti, sotto il comitato per il controllo dinsolvenza. Quest amministratore nominato
dalla Commissione di curatori fallimentari in caso dinsolvenza, ufficiali giudiziari, avvocati e notai iscritti
nell'elenco degli amministratori e dei liquidatori per la procedura d'insolvenza delle persone fisiche. Condizioni per
l'iscrizione nell'elenco sono definiti nel decreto. Il curatore amministra i procedimenti giudiziari dinsolvenza
attraverso la liquidazione dei beni sotto controllo giudiziario ed esegue le attivit di vigilanza previste
dalla legge per il periodo post-procedimento giudiziario dinsolvenza, sotto la supervisione della
commissione insolvente. E' nominato dal presidente del tribunale di curatori fallimentari, ufficiali giudiziari,
avvocati e notai elencati nella lista degli amministratori e dei liquidatori per la procedura
d'insolvenza delle persone fisiche. Le azioni del processo giudiziario della liquidazione fallimentare

dei beni, i ricorsi contro le decisioni della procedura dinsolvenza e le domande per il
rilascio del debito nell'ambito della competenza del tribunale nel cui circondario ha avuto
il suo domicilio, o la residenza abituale almeno 6 mesi prima del deferimento alla corte.
Le decisioni pronunciate dai giudici sono oggetto di ricorso in tribunale. Le decisioni della
Corte sono definitive.

Con la legge n. 151/2015, sono disciplinate tre procedure dinsolvenza:

Procedure dinsolvenza in conformit a un piano di rimborso del debito;


Procedura dinsolvenza in base alla liquidazione dei beni;
Procedura d'insolvenza semplificata.

Alina Maer

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