Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Fatale
Postfazione di Jean Echenoz
Traduzione di Gualtiero De Marinis
ma bien-aime
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Il giorno del suo ritorno, Aime dormi fino a tardi. Poi prese
il giornale che aveva comprato il giorno precedente, ritagli
larticolo che faceva riferimento alla morte di Roucart e archivi il
ritaglio assieme ad altri che parlavano di altri decessi: quello di un
industriale di Bordeaux, morto per asfissia a causa di un radiatore
difettoso, cinque mesi prima; quello di un medico parigino
annegato a La Baule allinizio dellestate; e altri ancora. Aime us
il resto del giornale per foderare il bidone della spazzatura in
cucina. Quella sera non mangi nulla per cena. Con la
macchinetta fece una copia di una ventina di chiavi che aveva
preso dagli armadietti per i bagagli della stazione di Blville. Era la
seconda volta che copiava delle chiavi a Blville. Una volta che
ebbe finito, verso le dieci di sera, aveva una copia di tutte le chiavi
degli armadietti della stazione.
- Una delle sue vicine si lamentata, signora, -le disse la
ragazza della reception, la mattina dopo, mentre stava uscendo.
C stato un rumore persistente che proveniva dalla sua stanza,
ieri sera fino a tardi.
- Un rumore persistente? Ah, s, disse Aime, il mio
asciugacapelli. Non succeder pi.
- Sono contento che sia riuscita a venire in pieno pomeriggio,
le disse pi tardi il notaio Lindquist. Anche se poi non sar
una grande festa. Questestate le far conoscere le nostre sagre
paesane!
Aime scroll la testa con aria interessata. Il clima era
insolitamente secco e soleggiato. Laria di mare era fresca e
pungente, ma la gente andava in giro ben coperta, con la sciarpa al
collo. Davanti alla casa padronale erano stati piazzati due lunghi
tavoli coperti da tovaglie bianche sui quali era disposta una gran
quantit di stuzzichini, antipasti e pasticcini assieme ai bicchieri e
a svariate bottiglie di sidro. Gli invitati passeggiavano sul prato in
mezzo ai meli. In lontananza si vedevano delle vacche pezzate.
Lelite di Blville si trovava di nuovo riunita. Loccasione era
offerta dal battesimo di un rampollo di una famiglia di agricoltori
piuttosto ricchi. Aime non era stata invitata, ma Lindquist aveva
preso liniziativa di portarla con s.
- C un gioco particolarmente piccante, stava dicendo in
quel momento il notaio. Si chiudono in un recinto due ragazze
del luogo, di preferenza graziose, e le si bendano. Poi sintroduce
nel recinto un porcellino cosparso di grasso. Le ragazze devono
acchiapparlo. Naturalmente, unto com, la cosa non molto
facile. Il porcellino strilla e le ragazze pure. divertente.
- Non ne dubito.
- Guardi l! esclamo Lindquist. Quando parli di
porcellini
pallida dei muri e lintonaco del soffitto erano tutti scrostati. Sul
soffitto si notavano dei segni rotondi, scuri e sporchi, allaltezza
dei lampadari. I mobili erano impolverati e i tappeti persiani,
anneriti per lo sporco, erano cosparsi di briciole di pane. Il barone
rientr nella stanza con un vassoio pieno di bicchieri e bottiglie.
Aveva sulla spalla un asciugamano con la scritta S.N.C.F.
Appoggi il vassoio e tese lasciugamano a Aime. Mentre la
ragazza cominciava ad asciugarsi, vers da bere da una caraffa di
cristallo dentro dei bicchieri con le scritte MOBIL E MARTINI.
- Quando anche la caraffa si sar rotta, ne trover una
pubblicitaria. (Tese un bicchiere a Aime che lo prese con una
mano, mentre con laltra continuava a sfregarsi i capelli). Mi
piacciono molto gli oggetti pubblicitari e i regali che promettono
le ditte, disse il barone Jules. E anche i rifiuti. Capisce, io non
ho nessun reddito. E un uomo senza reddito sinteressa per forza
ai regali e ai rifiuti. (Bevve un altro sorso e schiocc la lingua
soddisfatto). Oggi come oggi, non vero?, con laumento del
capitale fisso rispetto a quello variabile, tutta una fascia di poveri e
di disoccupati costretta a vivere di regali e di rifiuti, e a volte di
prestazioni varie. Ha unidea di quel che le sto dicendo?
- Non ne sono sicura, disse Aime.
- Neanchio, disse il barone. Mi scusi un attimo, sento il
bollitore che fischia.
Usc di nuovo dalla stanza lasciando aperta la porticina
bianca.
- Sono felice di averla raccolta dalla strada, grid dalla cucina.
Avevo voglia di vederla di nuovo. Credo che lei sia una persona
enigmatica. enigmatica?
Aime non rispose. Il barone ricomparve con un altro
vassoio col t e le tazze.
- Al momento sono disgraziatamente sprovvisto di latte e di
zucchero, disse. Sono desolato per il modo in cui ci siamo
visti la prima volta, voglio dire con luccello in mano. Sono io
quello che deve sembrarle enigmatico.
- Bah, disse Aime, non un problema.
Bevvero il t, fissi nel corpo e nello sguardo come degli
animali di ceramica, in piedi, col naso nella tazza, luno accanto
allaltro.
- Non credo di essere enigmatico, afferm il barone Jules.
Sono un astronomo. Venga, le faccio vedere.
Aime segui luomo attraverso la porticina bianca e poi su per
una stretta scala che portava al primo piano. Aime, che non
aveva finito di bere lottimo cognac, lo seguiva col bicchiere in
mano. Passando per un corridoio, il barone indic una stanza
vuota, con soltanto una branda con delle coperte, una nuda
lampadina attaccata al soffitto e le pareti piene di scatole di
whisky e di stecche di sigarette.
- La mia stanza, disse. Non le propongo di fermarci a fare
lamore, non ci conosciamo abbastanza per quello. (Prosegui
lungo il corridoio, anche questo ingombro di cassette di alcolici e
10.
11.
12.
13.
14.
seduto alla cassa dietro al banco e leggeva OSS 117 in Libano nella
versione a fumetti.
- Buonasera, commissario, disse quando vide Fellouque.
- Buonasera, ragazzo.
Fellouque guid Aime verso un tavolo e la fece sedere. Il
barista mise gi il fumetto, fece il giro attorno al bancone e si
avvicin al tavolo con deferenza, mentre il commissario si sedeva
davanti a Aime.
- Cosa vuole da bere? chiese Fellouque.
- Ho fame, disse Aime.
- Avete qualcosa da mangiare? chiese il commissario. Un
panino?
- Non c pi pane. Ho dei pasticcini. Cio dei dolci secchi.
- Ma non c musica! grid lubriaco al banco. Aime
ordin una birra, Fellouque un Viandox.
Il ragazzo grasso ripass dietro al bancone. Torn per portare
un boccale di Slavia e una grande tazza bianca con su scritto
VIANDOX, in blu, che era piena di Viandox. La parete sinistra del
bar era ricoperta da uno specchio. Sul pavimento cera della
segatura.
- Allora glieli porto i dolci? chiese il barista.
Aime scosse la testa. Stava pensando alla morte del barone.
Aveva lasciato la luce accesa nella stanza in cui stava disteso il
cadavere. Il commissario le chiese a voce bassa di ricapitolare la
situazione in maniera pi chiara di quanto avesse fatto prima. Lei
lo accontent.
- A Lorque e a tutti gli altri, disse verso la fine del suo
racconto, ho dato appuntamento per non farli insospettire. Ma
non contavo di andarci. Io ho tutte le chiavi della consegna
automatica. Ho fatto delle copie. Pensavo di prendere il treno
delle 4 e 35. Lidea era di prendere i soldi che hanno messo negli
armadietti. Ho fatto i conti. Devono essere 200 000 franchi. In
questi appuntamenti io avrei dovuto consegnare i documenti che
il barone aveva sul loro conto e loro, in cambio, avrebbero
dovuto darmi le chiavi degli armadietti. Ma a me non servivano.
- Che ne ha fatto dei documenti?
- Nulla. Non ci ho neanche pensato. Devono essere laggi da
qualche parte. Non ne so nulla.
- Questo lo vedremo pi tardi, disse Fellouque. Per prima
cosa, vado dal giudice. Lei meglio che resti qui.
- Se lo dice lei.
Fellouque si alz. Aime guardava la schiuma della birra nella
quale non aveva neanche messo le labbra. Aveva un mezzo
sorriso sul volto. I capelli erano disfatti e incollati sulla fronte dal
sudore. Fellouque le sfior la spalla con un gesto imbarazzato e
and al bancone.
- Ehi, ragazzo, disse al barista a voce bassa. (Col pollice
rivolto allindietro indic Aime, immobile al suo tavolo). Sta
attento alla ragazza. Io torno subito. Non voglio che se ne vada.
- Capito.
Fellouque torn da Aime.
15.
16.
nevoso che assomiglia molto alle pendici del massiccio del Monte
Bianco. Donne voluttuose e filosofe, a voi che mi rivolgo.
[Clamart Menton, 1976 1977]
Appendice
mondo, dal loro rapporto materiale con gli oggetti. Con una sola,
insistita eccezione: il solo tratto esplicito del carattere di Aime
che lei ama le crisi, adora i conflitti.
Finir male anche lei, vero, e Fatale, penultimo noir
pubblicato in vita dal suo autore, dopo Le petit bleu de la cte ouest e
prima di Posizione di tiro, evidentemente il racconto di una
sconfitta. La sconfitta di una donna che sembra comunque ben
pi gloriosa di quelle degli uomini degli altri due libri.
Dallimpasse circolare del funzionario Georges Gerfaut, descritta
in Petit bleu, alla dissoluzione vertiginosa e non meno circolare del
killer professionista Martin Terrier in Posizione, i due ultimi eroi
di Manchette corrono verso la propria disfatta senza speranze.
Anche Aime corre verso la sconfitta, ma attraverso la
costruzione della propria persona, attraverso un processo di
lavoro: Guardi che anche il mio un lavoro precisa al barone
Jules. E se il suo , come direbbe Martin Terrier, un progetto di
vita, lei lo porter a termine l dove Terrier non ne era stato
capace. vero che il progetto fallisce ed vero che di tratta di un
progetto di morte, ma attraverso questo fallimento Aime
raggiunge la realizzazione di s. In questo senso lultima frase del
libro, in forma dapostrofe, suona contemporaneamente come un
congedo, come un avvertimento o come unesortazione.
Ricordando in unintervista il suo approccio al romanzo
poliziesco, Jean-Patrick Manchette raccontava di essere rimasto
fortemente impressionato allet di otto o nove anni dalla lettura
di Black Wings Has My Angel di Elliott Chaze. La ragazza nuda
che si rotola in mezzo alle banconote dopo il colpo, dichiarava,
una scena molto forte per un bambino non ancora adolescente,
la mia scena primaria nel genere giallo. E ancora: Nei primi
periodi in cui io e la mia benamata ci frequentavamo, ho capito
subito che lei era una grande conoscitrice di polizieschi, allora le
ho raccontato questa storia che mi era rimasta in mente, ma di cui
non ricordavo pi il titolo. E lei mi ha risposto: Ma certo, Black
Wings Has My Angel. Lho letto
Nel romanzo di Chaze, questa scena piuttosto sorprendente
posta in apertura. Una scena primaria talmente forte da spingere
lautore di Nada ad assumerla come una sorta di matrice
romanzesca per poi riprodurla e svilupparla nel secondo capitolo
di Fatale.
Non capita spesso che, in un romanzo, il nome proprio del
personaggio principale coincida con quello della persona a cui
dedicato il libro. Eppure cos per Fatale, dedicato alla beneamata
dellautore, la cui protagonista porta proprio questo nome: Aime
(Amata). Anche se si tratta soltanto di uno dei nomi che il
personaggio assume per realizzare i suoi sanguinosi lavori, cos
che lautore, in prima persona, decide di chiamarla. E si vede
chiaramente che a Manchette questo tipo di assassina piace cos
come gli piacevano le donne degli altri suoi romanzi: Julie
Ballanger, Charlotte Malrakis, Ernestine Raguse e le altre, a volte
al limite incerto della follia, pi spesso alle prese con uomini