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IL

BRIGANTAGGIO
NELLE

PROVINCIE NAPOLE'IANE'
BXZQEZREILI
'

[alto a uom della Commissione d'inchiesta della Camera de'0epulali


DA

G. .\ASSARI E s, CAS'IAGNOI
Con la glnuia della legge proposta
e dellaltra sanzionata.

v _--.a<ih--_

NAPOLI
STAMP1HH DELL'IRIDE

1863

La Camera de Deputati non ha che una sola via legittima dIn


gerenza nelle cose spettanti al potere esecutivo, ed questa via la
inchiesta parlamentare. La quale , essendo di sua natura un atto di

amministrazione e per tanto spettante al potere esecutivo , potrebbe


diventare una usnrpazione del potere legislativo sull esecutivo .
quando si usasse troppo frequentemente di questo diritto . e quando
i membri del parlamento incaricati dellinchiesta non avessero la

prudenza disa persi tenere ne limiti del mandato e di non invadere


realmente sul potere esecutivo. E bisogna convenire

che la Camera

de' Deputati non ne ha punto abusato , e in ci ha mostrato quella

sapienza politica che altri chiamano mollezza: perch la inchiesta


parlamentare , se non una dichiarazione di poca ducia nel mini
stero . un atto che mostra di non esserne abbastanza soddisfatta :
la Camera vuol vedere da s , quel che solita a chiedere dal mini
stero; e chi vuol vedere coin occhi proprii , mostra di creder poco
gli occhi altrui. La Camera dunque ha ben latto a non ordinare
che raramente una inchiesta parlamentare: ma un fatto , come
quello del brigantaggio nelle provincie meridionali, dovea certa
mente richiamare l'attenzione della Camera: e poich tutte le am
ministrazioni, che si sono succedute dopo la felice mutazione di sta
to avvenuta nella massima parte d Italia , n per le vie della dol
cezza ne per quello del rigore son riuscite a spegnere il triste seme
de' briganti . era ben naturale che la Camera se ne preoccupasse . e
commettesse ad alcuni de suoi membri di recarsi su luoghi pi in

iestati e di studiare le cause del brigantaggio , lo stato in cui si tro


va attualmente, e i mezzi pi opportuni a distruggendo.

_.. |y __

La Commissione d'inchiesta cominci i suoi lavori in Torino .


deve studi un gran numero di documenti fornitile da varii mini
stri , e interrog le persone che pi si trovavano in istalo di sommi
nistrare esatte informazioni. Posca si rec in Napoli, dove consulti
nuovi n meno importanti documenti, e intese gli uomini pi im

portanti d'ogni ceto e (1 ogni condizione. indi si mise per via, e visit
le provincie di Avellino e di Foggia; dove si divise in due sotto-com
missioni, che traversarono le provincie di Molise, di Bari, di Lecce,
e si riunirono in Potenza , per ritornare in Napoli a traverso del Sa
lernitana. Di Napoli mosse pe conni romani,per meglio studiare

sui luoghi le relazioni tra il brigantaggio e la corte ponticia, la co


mitha borbonica e la guarnigione francese. La Commissione avreb
be voluto visitare anche gli Abbruzzi e le Calabrie , soprattutto la
provincia di Cosenza : ma , considerando che si richiedea molto
tempo . e quindi difcilmente si sarebbe trovata in punto per pre
sentare il suo rapporto e le conclusioni che doveano derivarne, de

liber di ritornare in Torino per dedicarsi al lavoro della discussio


ne intorno a' numerosi fatti raccolti nella sua percgrinazione.
E se la Commissione impieg alcuni mesi nella diligente raccolta
di fatti, impieg parecchie settimane nello scrupoloso esame de'latti
raccolti: da questo esame risult una relazione fatta dal Massari sul

lopera generale della Commissione e una relazione speciale del Casta


gnola sopra alcuni processi giudiziarii fra'pi importanti che risguar
dasscro il brigantaggio. E come conseguenza e appendice delle due
relazioni seguivano: to un ordine del giorno , nel quale si consiglia
vano i provvedimenti dogni natura, che si potevano adoperare dal
governo senza il bisogno di una legge; 2" o la proposta di una legge
speciale che fu stimata dacommissarii. come indispensabile alla
repressione e distruzione del brigantaggio. Lordine del giorno fa
accettato unanimemente dal Ministero e dalla Camera : ma la legge
dovette incontrare tutti gli ostacoli che incontrano le leggi speciali .
si per le formalit richieste dallo statuto per lapprovazione delle
leggi , e si per la natura stessa delle disposizioni che o'endevano lo
guarentigie assicurate dallo statuto fondamentale del regno. E poi
ch la stretlezza del tempo non permise che si discutesse la legge.

__.__d fe-_..

__-_)

_- " _.
la Camera scelse i pi importanti fra' provvedimenti proposti, e dopo
breve discussione gli approv; e il Senato, non meno della Came

ra convinto della imperioso necessit di que' provvedimenti , col


la medesima sollecitudine diede la sua piena adesione alla proposta
de deputati.
Ora si pubblica la relazione del Massari : la quale pubblicazio
ne non fu sulle prime autorizzata dalla Camera , perch si stimo

prudente di non pubblicare certi giudizii cl_1e poteano forse dispiace


re : ma considerando , che forse sarebbe stata maggiore e peggiora
la impressione del bui? e del segreto , si pens meglio e se ne ordi
n la stampa. E noi siam lieti di questa deliberazione della Camera.
e ancora pi lieti di potere offrire al pubblico questo lavoro della
Commissione . che ha saputo cattivarsi nel breve suo giro l'atl'etto -

e la stima di tutte le popolazioni che ha traversate.

RELAZIONE
Dll.

DEPUTATO MASSARI
LETTA ALLA CAMERA or: DEPUTATl
Nel comitato segreto de3 e l ugjin t863,

Signori!

Nellallidarci il mandato di studiare le cagioni e lo sta


to del brigantaggio nelle provincie meridionali, e di addita_re
gli opportuni rimedi, voi foste compresi dalla coscienza del
limperiosa necessit di metter fine ad una condizione di cose
che tanto conferisce a render pi malagevole lopera del nostro
riordinamento nazionale , e che porge facile pretesto alle calun
nie
alle insidie dei nemici dell unit italiana. Il sentimento
che determin la Camera ad afdarci questo mandato stato la

nostra scorta e la nostra regola nel procedere al suo adempimen


to. Venuti da parti diverse di questAssemblea noi ci siamo con
vinti , no dai primi momenti dei-nostri lavori , come nostro in

declinabile dovere fosse quello di appurare la verit e di porla


in chiaro senza preoccupazioni di sorta alcuna , e siamo proce
. doti nelle nostre indagini con quella concorde uperosit , che il -

comune affetto alla patria e la comune deferenza ai cenni della


Camera c imponevano. Nessuno di noi ha avuto in mira di far
prevalere le proprie opinioni: tutti abbiamo rivolto le nostre cure
ad attuare il meglio che per noi si poteva la vostra deliberazio
ne, ed a rettamente interpetrare il vostro intendimento: sci
nostri sforzi abbiano , eppur no, sortito il desiderato elletto ,

tocca a voi giudicare dopo avere ascoltata lesposizione delle no


stre indagini e del metodo adoperato nel praticarlo , non meno
che quella dei rimedi, che il lungo studio del doloroso argomen
to ci ha suggerito di proporre'all attenta vostra considerazione.
I documenti, dei quali n dal principioi ministri furono sol
leciti di darci comunicazione , porgevano ampia materia di me
ditazione e di indagini: ma a noi non parve n che il nostro
Il

-. 2 cmpito dovesse restringersi alloro esame , n che questo do


vesse essere la parte essenziale del nostro lavoro. Il l'atto del
brigantaggio perturba tanti interessi , tocca -a tante e si svariate

questioni politiche e sociali, da non poter essere considerato sol


tanto in modo astratto e generico ; ma da doversi bens attenta
mente osservare in tutti i suoi particolari, in tutte le sue forme,
in,tutte le sue relazioni , nella sua indole intrinseca del pari che

nei suoi modi di manifestazione. Ond che a noi sembr divisa


mento , pi che opportuno , necessario recarsi sui luoghi, ed ivi

attingere un concetto esatto e ben determinato delliudole e delle


vere cagioni del male. Ad appigliarci a questo partito ci muove
va pure il pensiero di meglio corrispondere allintendimento
della Camera , che era quello di dar pegno a tanta parte delle
popolazioni italiane della sua benevolenza, ed attestare ad esse

il suo fermo proposito di migliorarne le sorti ed a55icurarne la


prosperit. Recandoci nel mezzod della nostra Penisola, e se

gnatamente nelle provincie dove pi imperversava il brigantag


gio , noi porgevamo con la nostra presenza alle contristate popo
lazioni non dubbia testimonianza della sollecita premura dei gran
di poteri dello Stato verso di esse ; noi eravamo ai lul0 occhi la

dimostrazione irrefragahile c vivente della solidariet di alletti


e di interessi , che oramai stringe indissolubilmente in un fascio
tutte le provincie dItalia. Il nostro viaggio ebbe una fortunata
coincidenza con la sottoscrizione nazionale a pro dei danneggiati
dal brigantaggio; in guisa che apparivano contemporaneamente
ali7 opera la carit della nazione intesa ad alleviare i.patitnenti
delle vittime e lantiveggcnza del Parlamento intesa ad escogita
rc i provvedimenti pi ellicaci a rimuovere le cagioni di quei
patimenti. Anche sotto quest a5petto perci la nostra gita poteva
non essere destituita di utilit; poteva essere, come di fatti

ci pare sia stata, un primo rimedio morale. Ed oggi siam lieti di


essere in grado di all'ormare , che la nostra antiveggenza non
and fallita. Gi nei primi giorni della nostra dimora in Napoli
ci fu dato accorgerci che non ci eravamo ingannati; il viaggio
nelle provincie poi ci diede incessanti motivi di rallegrarci di
essere venuti in quella risoluzione. La presenza della deputazio
ne di uno dei grandi poteri dello Stato ,. a cui tutti avevano.ladito

_3_

e tutti potevano liberamente esporre le loro doglianze ; di una


rappresentanza che viaggiava a bella posta per interrogare le
popolazioni intorno alle loro sofferenze ed ascoltare da esse me
desime i suggerimenti dei rimedi, era fatto nuovissimo per quel
le provincie , e l' impressione da esso prodotta non pu essere

descritta con accouce parole. Noi non vi ridiremo, o signori , le


amorevoli ed entusiastiche dimostrazioni con cui le popolazioni
meridionali festeggiarono la vostra Commissione ; tutte quelle
manifestazioni, che laffetto e la fiducia possono suggerire ed

inspirare , vennero largite con quella spontaneit di elTusione e


vivacit di espansione, che sono proprie a quelle popolazioni
immaginose e sensibili. Con gli ardenti applausi, con le rinnovate
dimostrazioni di ossequio e di amore esse attestavano comev ben
comprendessero e fossero grate al benevolo intendimento della
Camera a loro riguardo. Nei trasporti della loro riconoscenza
campeggiava quello stesso sentimento di ducia nell indestrutti
bilit dell unit italiana, che dett a voi, o signori, la risoluzio

ne di ordinare apposite indagini sulle condizioni delle provincie


napolitanc. Voi decretaste l' inchiesta per attestare la vostra vi

gile premura sulle sorti di tutti i componenti 1 italica famiglia ;


le popolazioni meridionali allerrarono prontamente il signicato
della vostra deliberazione , e da Napoli ad Avellino , ad Ariano,
a Foggia, a Barletta, a Bari, a Lecce, a Taranto, a Potenza, a

Salerno, a Sera ce lo hanno dimostrato con ogni maniera di amo


revolezza , con inesauribile cordialit. Municipi , guardie nazio
nali, cittadini di ogni ceto e di ogni condizione gareggiavano nel
tributare ossequio e ducia alla rappresentanza nazionale ; era
unacclamazione senza posa al Re, al Parlamento, all unit ita

' liana. Le borgate ed i villaggi , che non erano compresi nelliti


nerario della Commissione , spedivauo le loro deputazioni e le
loro guardie nazionali lungo la strada. Non citeremo nomi, per
ch una dimenticanza sarebbe facile , e sarebbe sconoscenza ed

ingiuria verso i dimenticati; ma ci grato ricordare in modo


speciale la milizia nazionale della citt di Bitonto, la quale per
due giorni consecutivi bivacco a parecchie miglia di distanza
dalla citt per essere in grado di salutare la Commissione al suo
passaggio da Barletta a diari. E con singolare compiacenza in
*

__L_

tutte quelle deputazioni ed accolte di popolo ravvisavamo la pre


senza di non pochi sacerdoti , i quali coglievano premurosi loc
casione di esprimere i loro sensi di devozione al Governo italia
no ed ai nostri liberi istituti. Il venerabile vescovo della diocesi
di Larino si rec di persona ad incontrare la Commissione; il
vesmvo di Monopoli , ammalato, sped a bella posta il suo vica
rio; a Taranto , a Matera , a Tricarico, a Sera , dove le sedi
sono vacanti per assenza o per morte, i risptettivivicari si affret

tavano a porgere i loro ossequi alla rappresentanza della Came


ra ; la quale era specialmente onorata in S. Germano , tanto al
1 andata , quanto al ritorno , dall affettuosa ospitalit degl' illu

stri Benedettini della celebrata abbazia di Montecassino. Se que


ste ci paressero vane pompe , sterili e. convenzionali onoranze ,
noi non ne faremmo motto alla Camera ; ma ricordando questi

particolari
, noi intendiamo
darvinelle
contezza
della meridionali
grata e conso
lante
impressione,
che ,iliviaggio
provincie
ha _
lasciato negli animi nostri; essere cio quelle provincie, al pari
delle altre, comprese profondamente dal pensiero dell unit
nazionale , e devotissime alla monarchia costituzionale , nella

quale quella unit si compendia e sin_carna. Mentre tante voci


prezzofate vannoptuttodi ripetendo essere l unit italiana cosa
impossibile , o per lo meno efmera e transitoria , mentre infinti

o tiepidi amici_vanno gloricando la grelta utopia della confede


razione, la vostra Commissione lieta e_commossa di adempiere

al dovere di darvi , con piena cognizione di causa , lassicura


zione e la conferma dei rapidi e sempre crescenti progressi del

sentimento dell unit nazionale negli animi delle popolazioni me


ridionali. Noi torniamo da quelle provincie recando ad un tempo i
il doloroso convincimento , che molti e gravi sono i mali che le

travagliano, e la confortante certezza che tutti quei mali sono


sanabili , che saranno sanati e che cederanno agl inussi irresi
stibili di quell unit nazionale e di quella libert , a cui danno
sono indarno invocati da fallaci ed interessati presagi.
Narrandovi delle accoglienza ricevute dalle popolazioni,
non intendiamo di certo mancaire al debito di parlarvi di quelle
che ci vennero fatte dalle autorit ; le qualitntte, e civili, e po

litiche , e amministrative , e giudiziarie , e militari sono state le

_5_
prime_a dare 1 esempio della riverenza e dell' ossequio alla di
gnit del Parlamento. Vi diremo in seguito del contegno e delle
opere del nostro esercito ; ma n (1 ora ci grato esprimervi la
viva soddisfazione che abbiamo sperimentata, per le accoglienza
piene di deferenza e di affetto , che la Commissione si ebbe dai

militari di ogni arma e di ogni grado. Nelle quali accoglienze'ci


stato-agevole scorgere, come lesercito italiano abbia ereditato
dal suo glorioso progenitore , l esercito piemontese , non Solo la
tradizione del valore , della disciplina e dell' abnegazione , ma
anche quella dell ossequio profondo e sincero alle leggi ed alla
libert.
'

La nostra dimora a Napoli dur parecchi giorni , i quali fu


rono tutti adoperati a raccogliere il Parere e le opinioni delle
autorit di qualsivoglia ordine, e dei cittadini di ogni condizione
e di ogni opinione politica. Basterebbe a documento della severa
e scrupolosa imparzialit con la quale stimammo dovere nostro
procedere a citarvi i nomi delle persone interrogate.
Il giorno 28 gennaio la Commissione, accompagnata dal ca
pitano di stato maggiore Mocenni , posto a sua disposizione dal
generale-La Marmora , muoveva alla volta di Avellino.

Il 31 gennaio giungeva in Ariano; il 4" febbraio a Foggia.


La necessit di conciliare la prontezza dei lavori con i ri
guardi dovuti alle popolazioni , le quali per mezzo dei loro mu
nicipi invocavano la presenza della Commissione , ci sugger il
consiglio di dividerci in due sottolcommissioni: composta la pri
ma dai deputati Sirtori , Bixio , Argentino e Salli , e laltra dai
deputati Castagnola , Ciceone, Morelli, Romeo e Massari: la

prima visitava il circondario di Sanseverino in Capitanata, i bo


schi del Fortore , il circondario di Larino nel Molise , epoi tor
nando per Foggia percorreva il circondario di Mel, e dopo aver
visitato il bosco di Monticchio per Rionero ed Avigliano andava
a Potenza ; la seconda percorreva la Puglia barese e la leccese ,
e da Taranto per Gioia , Santeramo ed Altamura andava in un_
altro circondario della Basilicata, quello di Matera, e per Grotte
le, Grassano e Tricarico raggiungeva laltra sotto-Com111issioue in
Potenza. Ognuna delle due sotto-Commissioni procedeva con la

stessa norma e con lostesyso. sistema praticato sino a quel momento.

_ 5 _
Da Potenza la Commissione nuovamente riunita tornava a
Napoli , fermandosi un giorno a Salerno , nalmente si recava a
visitare la frontiera romana , e dimorava due giorni a Sera.
Perve'nuta'a ques_topunto dei suoi lavori la Commissione
agito la questione, se convenisse proseguirele indagini nelle
provincie non ancora visitate , gli-Abruzzi vale a dire , e le Ca
labria , oppure se fosse d uopo a'rettarsi a tornare in Torino ,
deliberare intorno alle conclusioni e presentare la relazione alla
Camera. Vivissimo era il desiderio di tuttii componenti della '
Commissione di non tralasciare la visita agli Abruzzi ed alle Ca-'_
labrie, o di dimostrare a quelle nobili e caro popolazioni lo stes

so interessamento manifestato a quelle delle altre provincie del


Mezzod: ma ragioni maggiori ed imperiosissime impedirono che
questo desiderio venisse appagato. La Commissione togliendo in
considerazione le angustie del tempo , e la mole dei lavori , ai
quali ancora doveva dare opera , pens che tutto dovesse essere
subordinato all evidente necessit di far presto , perch le sue

indagini potessero sortire in tempo utile gli elfettijche tutti ne


bramano e ne aspettano, e quindi con grandissimo rincrescimen

to, ma con la profonda persuasione di adempirc con fedelt al


proprio mandato e di giovare agl' interessi delle popolazioni , ri
nunzi denitivamente alla meditata escursione nelle Calabria e
negli Abruzzi. Questa escursione oltreci , se veniva suggerita
da un riguardo affettuoso verso lo popolazioni abruzzesi e cala
bresi, non poteva praticamente aggiungere nulla di rilevante
alle indagini gi fatte. Negli Abruzzi il brigantaggio si restringe
entro i conni del circondario di Vasto , ed una diramazione

diretta di quella di Capitanata e del circondario di Larino, dove


gi-erano state fatte le opportune indagini.
I
Nelle Calabria il brigantaggio o non esiste affatto, oppure
faccenda dessai poco momento: tutte le volte che esso ha
osato levare il capo, le popolazioni calabresi non hanno alli
dato ad altro fuorch a loro medesime la cura di combatterla
e di annientarlo ;, in guisa che la Commissione recandosi nelle
Calabric non avrebbe potuto far altro se non signicare i sensi
della pi calda ammirazione verso quei coraggiosi e patriottici
abitanti , i quali come in agosto 4860 secondarono vigorosa

_7._.

mente il moto nazionale senza temere le migliaia di soldati bor


bonici che stanziavano nelle loro contrade, cos dopo non hanno

mai tollerato che il suolo calabro venisse contaminato dalla pre


senza di orde brigantesche.
In tal guisa aveano line le indagini delle quali siamo ora
per esporvi i risultamenti e le pratiche conseguenze.
La Camera ci ha dettato lordine logico a cui deve infor
marsi la nostra esposizione nei termini stessi del mandato che
si compaceva allidarci. Nel Comitato secreto del 46 dicembre
486% ci veniva commesso l incarico di riferire intorno alle
cause ed allo stato del brigantaggio nelle provincie napolitanc,
e intorno ai pi acconci provvedimenti che fossero a prendersi
dal Parlamento e da suggerire al Governo per la pi ciiicam

repressione di esso. In conformit di questincarico noi venia


mo oggi a dirvi quali siano , a smise nostro, le cause del bri

gantaggio, quale il suo stato attuale, e quali idivcrsi prov


vedimenti che Governo e Parlamento debbono prendere non
solo per reprimere gli effetti immediati del male, ma anche

per rimuoverne le cause, e prevenirne in tal guisa il possibile


rinnovamento.

Incomineiamo dalle cagioni. Dalla loro denizione soltan


to , dalla determinazione precisa della maggiore 'o minore loro
importanza si 'pu inferire il concetto esatto e veritiero del bri
gantaggio, e quindi il criterio con cui debba procedersi per

combatterlo ed estirparlo. Facil cosa dire cheil brigantaggio _


si manifestato nelle provincie meridionali a motivo della crisi
politica ivi succedute; con ci si enuncia il motivo pi visi

bile del doloroso fatto, ma si rimangono nell'ombra le ragioni


sostanziali, le quali invece sono quelle che vanno accurata
mente studiate ed esaminate, perch esse sole possono fornire
lindicazione dei mezzi pi sicuri e pi efficaci a ricondurre le
cose nelle condizioni regolari. La prima domanda che sponta
nea sorgeva nellanimo nostro era la seguente: il brigantaggio
che da tre anni centrista le provincie continentali del mezzod
dellItalia, conseguenza esclusiva del cangiamento politico
avvenuto nel 4860, oppure questo cangiamento stato soltanto
un' occasione dalla quale lo sviluppamento del brigantaggio

._8_

stato determinato? Negli ordini politici e sociali, come nel_fsi


co , non basta riconoscere le cause prossime ed immediate dei

fenomeni, ma d'uopo accennare se a queste cause si colle


ghino altre , senza le|quali 1 azione delle cause prossime ed
immediate, o non potrebbe svolgersi affatto, oppure raggiun
gerebbe proporzioni minime e di poca entit. Certo cosa evi
dente che in tutte le crisi politiche il principio di autorit sog
giace a gravi scosse, i vincoli sociali si rallentano, le ragioni
intrinseche di sicurezza e di tranquillit scapitano di molto nel
loro vigore; e quindi naturale che avvengano gravi disor
dini, e che la sicurezza pubblica, segnatamente, sia profon

damente turbata. Certo le provincie napolitane hanno soggia


ciuto nel 4860 ad una crisi di questo genere, eterna agevole
il comprendere come in seguito a-ci siasi manifestato il bri
gantaggio. Ma basta forse la sola crisi politica a rendere ra
gione e della intensit del male e delle proporzioni che ha rag
giunte e della ostinazione con cui resiste ai mezzi adoperati per
combatterlo e guarirlo? A persuadervi che restringendo a
quella pocanzi enunciata le cause del brigantaggio si cadreb
be in errore, bastava unasola considerazione. Glinussi della

crisi politica non potevano essere , non sono stati diversi nelle
diverse provincie dell ex-reame napolitano : se dunque in ogni
caso la loro azione stata identica, gli effetti avrebbero pure
dovuto essere i medesimi in ognuna di quelle provincie, e que
sto avrebbero perci dovuto essere allo stesso grado infestato

dal brigantaggio. La conchiusione strettamente logica: ma il


fatto la contraddice, poich ind'ubitato che mentre in alcune

provincie il brigantaggio infierito' ed ha raggiunto terribili


proporzioni, come. a cagion d esempio , in Capitanata ed in
Basilicata , in altre, come le Calabria , o non ha allignato af

fatto , o tutto al pi si e astretto in angusti limiti. Per ren


dere ragione di questo contrasto e dunque mestieri supporre
e che la crisi politica non abbia avuto nessun influsso in al
cune provincie e molto in altre, oppure che le rispettive con
dizioni-di quelle provincie non essendo identiche gli effetti del
la crisi siano stati diversi. La prima di queste ipotesi non reg

ge all esame: il rivolgimento politico essendo unico nella sua

_9._

essenza e nella sua origine non poteva non tramandare i suoi


inussi alla stessa guisa e con la medesima ellicacia in tutte
le localit , e quindi sarebbe all intuito gratuito ed assurdo il
supporre e l asserire che questi inussi si manifestassero e fos
sero attivissimi a Foggia ed a Potenza, latenti od inerti a Ca
tanzaro ed a Reggio. La ragione del divario va dunque ricer
v,eata altrove, e propriamente nella diversit delle condizioni
delle varie provincie. Ond che dalla evidenza dei fatti noi
siamo stati costretti a domandarci se per avventura non esi
stessero cause generali ed essenziali che contribuiscono a ren
dere in alcune localit , meglio che in altre , pi agevole, pi
pronto, pi terribile lo sviluppamento del brigantaggio, e frap
pongano pi gagliardi ostacoli alla sua estirpazione. La risposta
a questa domanda ci stata largamente fornita e dalla osser
vazione dei fatti e dalle ricordanze istoriche e dalle opinioni
di molte fra le persone che all uopo abbiamo interrogato, e di
quelle che spontaneamente ci hanno partecipato per iscritto il
loro parere. Quelle osservazioni, quelle ricordanze, quelle opi
nioni ci hanno Condotto a conchiuderc che il brigantaggio ha
una sua precipa ragione di essere in alcune cause, che non
sono quelle che a prima giunta si scorgono, e che pur troppo

non sono ne le meno ellicaci , ne le meno essenziali. A bene

esprimere'il nostro concetto diremo che il brigantaggio se ha


pigliato le mosse nel 4860, come gi nel 4806, ed in altre oc

casioni dal mutamento politico , ripete per la sua origine in


trinseca da una condizione di c_ose preesistente a quel muta

mento, e che i nostri liberi istituti debbono assolutamente di


struggere e cangiare. Molto acconciameute statodetto e ripe
tuto essere il brigantaggio il fenomeno, il sintoma di un male
profondo ed antico ,: questo paragonedesunto dallarte medica
reggo pienamente, ed alla stessa guisa che nell organismo uma
no le malattie derivano da cause immediate e da cause predi
sponenti , la malattia sociale , di cui il brigantaggio il fono.
meno, originata anchessa dallo stesso duplice ordine di

cause.
Le prime cauSe adunque del brigantaggio sono le cause
predisponenti. E prima fra tutte, la condizione sociale, lo stato
/

economico del eainpagnnolo , che in quelle provincie appunto,


dove il brigantaggio ha raggiunto proporzioni maggiori, e assai
infelice. Quella piaga della moderna societ, che il proleta

riato , ivi appare pi ampia che altrove. Il contadino non ha


nessun vincolo che lo stringa alla terra. La sua condizione e
quella del vero nullatenente, e quandanche la mercede del

suo lavoro non fosse tenue, il suo stato economico non ne spe
rimentarebhe miglioramento. Dove il sistema delle mezzerie
in vigore , il numero dei proletari di campagna scarso; ma
l dove si pratica la grande coltivazione, sia nell interesse del
proprietario, sia in quello del ttaiuolo, il numero dei proletari

necessariamente copiose. Tolgasi ad esempio la Capitanata.


Ivi la propriet e raccolta in pochissime mani: la stessa deno
minazione di proprietari anzi inesatta, poich in realt essi
non sono veri proprietari , ma censuari vassalli del Tavoliere
di Puglia; ed ivi il numero de proletari grandissimo. A Fog
gia, a Cerignola, a San Marco in Lamis havvi un ceto di po
polazione, addimandato col nome di terrazsani, che non possie

de assolutamente nulla e che vive di rapina. Nella sola citt di


Foggia i terrazzani assommano ad alcune migliaia. Grande col
tura : nessun colono : e molta gente che non sa come fare per
lucrarsi la vita. l terrazzani ed i cafoni , ci diceva il diret

tare del demanio e tasse della provincia di Foggia, hanno


pane di tal qualit che non ne mangerehbero i cani. Tanta
miseria e tanto squallore sono naturale apparecchio al brigan
taggio. La vita del brigante abbonda di attrattive per il povero
contadino, il quale ponendola a confronto congla vita stentala
e misera che egli condannato a menare, non inferisce di certo
dal paragone conseguenze propizia allordine sociale. Il con.
traslo terribile, e non a maravigliare se nel maggior nu
mero dei casi il fascino della tentazione a male oprare sia ir
resistibile. I cattivi consigli della miseria non temperati dalla
istruzione e dalla educazione, non infrenati da quella religione
grossolana che si predica alle moltitudini, avvalorati dallo spet

tacolo del cattivo esempio prevalgono presso quegl infelici, e


l "abito a delinquere diventa seconda natura. La oca voce del
senso morale solfocata, ed il furto anzich destare ripugnanza

___H_.

appare mezzo facile e legittimo di sussistenza e di guadagno,


ond che sorgendo dall occasione l impulso al brigantaggio
le sue fila non indugiano ad essere ingrossate. Su 375 briganti
che si trovavano il giorno 45 aprile prossimo passato nelle
carceri della provincia di Capitanata, 293 appartengono al mi
sero ceto dei cos detti braccianti. L invece dove le relazioni
tra il proprietario ed il contadino sono migliori, l dove questi
non in condizione nomade ed legato alla terra in qualsivo
glia modo, ivi il brigantaggio pu, manifestandosi, allettare i
facinorosi, che non mancano in nessuna parte del mondo, ma
non pu gettare radici profonde ed con maggiore agevolczza
distrutto. Nella provincia di Reggio di Calabria di fatti, dove
la condizione del contadino e migliore, non vi sono briganti.
Nelle altre due Calabrie, la provincia di Catanzaro e quella di
Cosenza , le relazioni tra contadini e proprietari sono cordiali,
e quindi allorch questi invocano laiuto di quelli per difendere
la propriet e la sicurezza sono certi di conscguirlo. Nelle pro
vincie dove lo stato economico , la condizione sociale dei cam

pagnnoli sono assai infelici, il brigantaggio si diffonde rapida


mente , si rinnova di continuo, ha una vita tenacissima; men

tre in quelle dove quello stato pi tollerabile, dove quella


condizione comparativamente migliore, il brigantaggio suol
essere frutto d importazione , n pu, manifestandosi, oltre

passare certi limiti, e quando sia stato una volta d-isfatto non
risorge con tanta facilit. Quante e quante volte le bande di Ca
ruso e di Crocco in Capitanata e Basilicata sono state sbara
gliato e decimate, e talvolta pur quasi interamente distrutte;
e frattanto sono sempre risorto. In Terra di Lavoro invece la
banda di Cipriano della Gala tenne la campagna per molto
tempo, ma alla fine fu incontrata dalla truppa e completa
mente disfatta. Dallera in poi abbench il capo-banda sia an
cor vivo e non fatto prigioniero, della banda non si mai pi
inteso a parlare.

In provincia di Bari succedute un caso

identico. Una banda di masnadieri guidata da un tal Pasquale


Romano di Gioia, ex-sergente borbonico, contristava con ogni
maniera di rapine e di uccisioni quelle amene ed ubertose con
trade ; nei primi di gennaio scorso i cavalleggieri di Saluzzo ,

._ /|'2 _.

comandati dal valoroso capitano Bollasco, e secondati dalla co


raggiosa guardia nazionale di Gioia , assalirono l infame ban
da, ne uccisero il capo, la distrussero. l) allora in poi il te
nimento di Gioia libero e sicuro. Il circondario di Sora in
Terra di Lavoro limitrofogal territorio ponticio, e quindi

esposto tuttodi alle incursioni delle bande brigantesche che


tranquillamente e con tutti gli agi immaginabili si organizzano
in quel territorio; frattanto il brigantaggio ivi all'atto tran
sitorio, e non trapassa i limiti della importazione. E perch?
Perch la condizione del contadino e migliore che altrove, per
ch il paese assai industrioso e commerciante, perch ilaf
vori della strada ferrata hanno adoperato molte braccia e ca
gionato laumento dei salari. La banda di Chiavone era re
clutata tra i contadini pi miseri della selva di Sera e della
vicina valle Roveto. Nel Molise la condizione del contadino
non prospera, cos pure nella Basilicata, dove in aggiunta
sono assai vive le controversie per le usurpazion'di beni de
maniali. Nel circondario di Avezzano, in provincia di Aquila,
i contadini vanno a lavorare nel vicino agro romano e guada
gnano onestamente la vita. Quel circondario, al pari di quello
di Sora , limitrofo al territorio ponticio, ed ivi pure il bri

gantaggio
conseguenza
dimportazione.
ci sisono
av I
vera in tutto
1 Abruzzo aquilano
, perchIn ingenerale
esso pochi
i contadini i quali non abbiano qualche vincolo alla terra.
Nell Abruzzo teramano il fatto del quale accenniamo, risulta
con molta evidenza : in quella provincia in 1 ultimo asilo delle
truppe borboniche la fortezza di 'Civitella del Tronto, la quale
si arrese dopo la caduta di Gaeta; non mancava adunque il
[omite del brigantaggio: pertanto la provincia fu preservata

dal agello a motivo, senz alcun dubbio, della mitezza e del


patriottismo dei suoi abitanti, ma anche perch lo stato eco

nomico del contadino non cattivo. Il contrapposto che risulta


dalla diversit delle condizioni sociali ed economiche eviden
te; non solo esso si scorge facendo il confronto tra le diverse
provincie, ma e visibile anche senza uscir dai conni di una

stessa provincia. Valga ad esempio 1 Abruzzo Chietino. Nel


circondario di Chieti . stabilita tra il proprietario ed il con

__13_

tadino una specie di Societ , mediante la quale questo si ob


bliga a prestare la propria opera , e l'altro il fondo od il ca
pitale. Il protto ripartite in determinate proporzioni, le

quali variano a seconda della fertilit del terreno. Il conta


dino perci non un semplice bracciante che per salario la
vora la terra, ma invee legato a questa, partecipa a
glinteressi del proprietario. Nel circondario di Chieti il bri
gantaggio stato importato, ma non vi ha mai gettato radici.
In un altro circondario della stessa provincia, in quello di
Vasto, la sorte del contadino non cos lieta: si avvicina

a quella del contadino delle provincie di Campobasso e di Fog


gia, ed il circondario di Vasto stato una delle contrade
abruzzesi dov'e pih_il brigantaggio e. imperversato; ne in
cominciato a declinare se non quando_attivaudosi i lavori della
strada ferrata la povera gente ha pottito accorgersi che il va
lore della mano d'opera era di molto cresciuto, e che il la
voro pu procacciare un guadagno onesto, sicuro e copiose.
In alcune localit il contrapposto e visibile entro i limiti

dello stesso mandamento. Nella medesima provincia di Chieti


sono nel medesimo mandamento Bomba e Montazzoli : a Bomba
la sorte del contadino non cattiva; a Montazzoli si avvera lop

osto. Il numero dei briganti nel primo paese scarsissimo, nel


secondo rilevante.

Ma vi camera di pi. Il mutare delle condizioni sociali ed


economiche nella stessa localit attenua , se pure non distrugge
compiutamente , la predisposizione _al brigantaggio. Un cuore
vole senatore di Capitanata ci narrava il fatto seguente. Duran
te il decennio della occupazione militare francese, Orsara fu uno
dei paesi che forn maggior numero di briganti Il Governo bor
bonico stim opportuno di dividere i beni demaniali di quella
terra fra coloro che possedevano un capitale di 20 carlini in
gi. Il concorso fu numerosissime : ognuno. pote acquistare una

mezza versura di terreno (due jugeri) ed una intiera , allorch


la qualit dei terreni era assai cattiva. Mutate in tal guisa le
condizioni sogiali ed economiche , Orsara ha fornito uno scarsis
simo contingente al'l attuale brigantaggio: in questi ultimi tempi

celeste contingente riduccvasi a due.

'

_.iH.__

La condizione di cose , della quale siamo venuti n qui di


scorrendo , ci sembra porgere in modo non equivoco la nozione
di una delle cause che con maggiore efficacia generano fatal
mente-in alcune provincie meridionali la funesta predisposizione
al brigantaggio. Il sistema feudale spento dal progredire della

civilt e dalle prescrizioni delle leggi ha lasciato una eredit


che non \ ancora totalmente distrutta ; sono reliquie dingiustL

zie secolari che aspettano ancora ad essere annientate. I baroni


non sono pi, ma la tradizione dei loro soprusi e delle loro
prepotenze non ancora cancellata , ed in parecchie delle loca

lit che abbiamo nominate lattuale proprietario non cessa dal


rappresentare agli occhi del contadino l antico signor feudale. Il
contadino sa che le sue fatiche non gli fruttano benessere n
prosperit; sa che il prodotto della terra inafliata dai suoi sudo
ri non sar suo ; si vede e si sente condannato a perpetua mise
ria , e listinto della vendetta sorge spontaneo nellanimo suo.
Loccasione si presenta; egli non se la lascia sfuggire; si fa bri- _

gante; richiede vale a dire alla forza quel benessere, quella


prosperit che la forza gli vieta di conseguire , ed agli onesti e
mal ricompensati sederi del lavoro preferisce i disagi fruttiferi
della ;vita del brigante. Il brigantaggio diventa in tal guisa la
protesta selvaggia e brutale della miseria contro antiche secola

0
ri ingiustizie.
4
Ma forse la causa predisponente al brigantaggio che risulta
dalla infelice condizione sociale , dalla miseria , dalla povert ,
non possederebbe la terribile ellicacia , che in realt possiede e

manifesta, se non fosse potentemente coadiuvata da un altra


causa dello stesso genere, vale a dire dal sistema borbonico. La

sola miseria non sortirebbe forse effetti cotanto perniciosi se non


fosse congiunta ad altri mali che la infausta signoria dei Borboni
cre ed ha lasciati nelle provincie napolitane. Questi mali sono

li ignoranza gelosamente conservata ed ampliata , la superstizio


ne diqusa ed accreditata , e segnatamente la mancanza assoluta
di fede nelle leggi e nella giustizia. Gli uomini che a migliaia
nel periodo di soli sessant anni il Governo borbonica ha scanna

to sui patiboli, o fatti dolorare negli ergastoli, nelle galera, ne


gli esigli, non furono le vittime pi infelici; la scure del carna

-'l5-
(ice, il capestro non furono i maggiori, n i pi crudeli tormenti

di supplizio usati dai Borboni , i quali a tutta possa si adopera


rono a commettere il pi neia_ndo dei parricidi, quellodi to
gliere ad un intiero popolo la coscienza del giusto e dell onesto.
Ferdinando II segnatamente arrec nella proterva impresa una
operosit ed un ingegno veramente infernali. Del tribunale della
giustizia umana come di quello della giustizia divina aveva fatto
il sacrario della denuncia e della menzogna; aveva confusa l o

norata assisa del soldato con quella del delatore e delle schera
no; glorilicavti ed onorava ildelitto, puniva come infamia la
virt e l" eroismo ; famelico di dominio assoluto poco gli preme
va di regnare su di un deserto purch regnasse ; poco gli pre
meva che puntelli del suo trono fossero l iniquit , la frode , la

venalit , purch vi sedesse sopra ; il suo regno lungo e funesto


fu un brigantaggio permanente contro il pi sacro diritto di pro
priet , quello della onest ., contro la pi preziosa prerogativa
della vita delle nazioni , la morale. La stessa voce irresistibile
dell istinto che lo avvertiva come la sua dinastia potesse occu

pare per qualche tempo, ma non regnare per sempre nellestre


mo lembo dItalia , non lo distoglieva dall esiziale assunto , ma
sempre pi ve lo infervorava : regnare , e non potendo pi re
gnare , lasciava al Governo civile , che prevedeva dovesse suc
cedere a quello della sua dinastia , un cadavere; questo era il

suo scopo (1). Non gli fu dato raggiungerlo, perch l intelligem


za napolitana oppose al perverso disegno una incrollabile resi
stenza ; e fu vittoriosa. Ma 1 apostolato della immoralit e della

ingiustizia l'atto dall alto di un treno non poteva non far risen
tire i suoi effetti sulle povere plebi ; ed oggi alla luce della li
bert se ne scorgono le amare conseguenze. Ce lo hanno detto e
ripetuto tanti autorevoli ed onorandi uomini : questo popolo non
ha il sentimento della giustizia , non ha fiducia in essa , non ci

crede. Qual meraviglia di ci se pertanto volgere di anni quel


popolo ha veduto il prete confondere le attribuzioni del Suo san
to ministerio con quella del delatore , il magistrato trallicare la
ed *.

'
_
(1) Ai primipii del 1849 Ferdinando II diceva aII ex-ministro principe
Dentice , ora defunto se io debbo lasciare il regno Iegher ai miei successo

ri cinquant anni di anarchia. n f-_

'

_16_.

giustizia , il soldato far da carnece? Qual meraviglia se plebi


misere ed infelici ed educate a questa guisa aceorrano oggi ad
ingrossare le la dei briganti? Qual meraviglia se nel periodo
di trasformazione , del passaggio cio dal dominio assoluto della
forza brutale all impero pacifico della libert e delle leggi quel
_le povere plebi chieggano alla violenza e alla ribellione contro
la societ (il ristoro ai lunghi danni , alle eterne ingiustizie, quel
ristoro che non sarebbero in grado di ottenere dal lavoro e dal
la libert ? _

Dai Greci ai Normanni, agli Svevi, agli Angioini, agli Ara


gonesi, ai Francesi, la storia delle provincie napolitane la sto
ria delle conquiste e dei trionfi non del pi giusto , ma del pi
_ forte; n vhanulla che tanto conferisca a perturbare laico
scienza di un popolo ed a fargli smarrire il senso della giustizia
quanto 1 alternarsi e succedersi senza posa di dominatori stra
nieri : il simulacro d indipendenza , la mendace autonomia che

esse acquistarono con l ultima dinastia borbonica non rialzare


no , ma sempre pi scalzarono quel sentimento dalle sue natu
rali fondamenta. Ora cosa incontra_stabile che la mancanza di

fede nella giustizia _di per se sola la pi vefficace predisposizio- '


ne che poSsa immaginarsi alla vita eslege delle avventure e delle
rapine. La mala signoria borbonica fecondando , infondendo vi

gore negli elementi di guerra sociale ha resa la loro azione pi


deleteria , i loro influssi pi perniciosi , il loro svolgimento pi
ampio. Ne ci fu opera del caso , ma di premeditazione , di con

cctto preordinato: il primo impulso allattuale brigantaggio ven


ne dato n dal mese di luglio 4860 , quando cio i Borboni si
erano gi avveduti che non avevano potuto trarre in inganno le
popolazioni con ] infido ddno della Costituzione, e che testo o

tardi sarebbero stati costretti ad abbandonarev il regno. Bam


mentavano che alla fine del secolo scorso e nei primi anni del
secolo corrente erano tornati per opera del brigantaggio , e
quindi nel 4860 pensavano ad ammanirc le stesse armi per
conseguire lo stesso scopo.
,
_
A queste due cause essenziali e fondamentali del brigantag
gio altre debbono aggiungersi , le quali vanno del pari annove
rate fra quelle che abbiamo chiamate predisponenti. Una di esp

- 47 _
_
se , non irrilevante di certo , ne da porsi in non cale , e quella
che diremo stoiicalo ,me'glio , tradizionale. la esistenza di
una tradizione di brigantaggio , la quale trae la sua origine dal
sistema feudale , nelle provincie naplitne tenacissimo , e tardi
contrastato e vintodlla potest regia. Sorgente , misura e gua

rentigia di ogni diritto era la forza. Il barone imperava circon


dato da bravi, e fpa gestore i pi bravi erano quelli che potei/a
no vantare di aver commesso maggiori delitti e maggiori atro
cit. Lesercito del barone.era un accolta di s_cherni pronti-a

commettere ogni maniera di Sopruso e di violenza. _Ai poveri


vassalli non rimaneva altra elezionese nonquella di lasciarsi
manomettere, ovvero di arruolarsi tra i bravi. Nella lunga e te
tra vicenda di conquiste e di straniere signorie celeste condizio;

ni sociali ed il mal governo non mancarono mai'di determinare


la prpduzione dello stesso fenomeno. ln_quel lacrimevole perio
do storico , che si chiama del vice-regnato ,\ e che dur oltre a

230 anni, il brigantaggio divent abitgale e quaiSi endemico..ln


fieri nelle Puglie , in Terra

Lavoro ed inoltre provincip. Il

nome soltanto era diverso: i masnadieri si appellavano allor:i

fa.

sbanditi e non,brigimti; questa ultima denominazione ci venu- _

la dai Francesi. < 1 baroni del regno , dice il detto storico Win
speare', si sono serviti del brigantaggio come della loro ordi

naria milizia. in Le milizie e i domestici delle Corti dei baroni


v
v

2:

Sono stati (1 ordinario assortiti di uomini coperti di delitti, i

quali si rifuggivanofsotto la loro protezione. Per uno di quei


principii di onore che l anarchia feudale aveva adottati, la
qualit di uomo inqu'z'sito passava per un requisito di coraggio

che rendeva pi. candidato degno di essere ammesso.fra le


squadre baronali'. . . Fra lecause che diedero luogo alla pro-"
scrizione del principe di Salerno Sahseverinb , _cj In quella di
essere
non fra
sololeprotettore
,. ma ancheche
Partecipante
brigan-
taggio i;,le
prime rimostranze
fece la,eittdeldi,Napoli

)v

all imperatore Carlo V "ci fu che i nobili tenevano uomini la.


3:

cinorosi poi loro portici , per. mezzo-dei quali vperseguitavano ,


strazia'vano , uccideyano gli onesti cittadini etoglievano Per
forza _i ribaldi dalle mani_della giustizia
._ Il 'vii:er I). Pie
trantonio' d Aragona nel 4668 , dopo di aver creata una Com
2

l.,

__18_

missione straordinaria per giudicare i fautori e i ricettatbri di


banditi , e dopo di aver fatto arrestare e sottoporre al giudicio
. ;alcuni dei principali baroni del regno , apri in unione colla
moglie un baratto cogli accusati , e dalla seduta pubblica del
giudicio, alla quale la citt credette chei volesse assistere per
3.1
x.
3
=
C
S
:)
i
33;;

'l' esempio della strepitosa condanna che attendevasene , si ri


tir rircn di multe nella somma di 320,00_0 ducati.. . . . il vi

rer conte di Castrillo, mntrepoeguitava i briganti. richia


mato alla difesa di Castellammare _contro il tentativo di sbar
co che ivi faceva il duca di Guisa, chiam in suo soccorso
ci

quella stessa masnada di banditi che aveva voluto sino a quel


momento distruggere (i).
Le crpnache'e le storie contemporanee somministrano gran

copia di fatti , che si riscontrano con le riflessioni_del Winspea

re, e porgono "documento dellaudacia e della potenza degli


sbanditi. Nel 4559 una masnada di essi , forte di 4500 uoinini.e

guidata
un IIe
Marconespagnuole,
, pose l' assedio
cittsedinon
Cotrone
lbatt
un da
corpo
di truppe
e non siallaritir
quan ,
do sopraggiu'nSe un altro corpo-delle stesse truppe pi forte del
primo. Un altro masngdiereper nome labate Cesare , essendo
_ fvicer il_eont di 1Pennaltanda , spinse l audacia lino a bloccare
la capitale. Nel 4644, essendo vicer il duca di Medina , fu Sti
mato necessario di creare un vicer per la campagna con 1' in
carico speciale di combattere gli sbanditi.lentre era vicer il
.

i"conte di Ca,strillo, un Carlo Petrielloteneva la campagna in

'a'lerra di Lavoro con tanta forza di masnadieri daf'interrom'pere


il passaggio, sicch il cardinale Buonempagno, arcivescovo di
_ Bologna , dovendo recarsi a'Sora , era costretto ad iinplorare un

salvqeondotto da Petriello, che glielo cocedeva. Nel 4642 il


duca di Maddgiloxii ,cospirvzt contro Masaniello, per conseguire
. -l intento faceva entrare nella stessa citt di Npol_sotlo vari

pretesti gli sbahditi, i quali poi, cessata la rivoluzione, per lun


-ga' pezza di_tempo seguitar'ono_ ad infestat0 il reame, n si venne
. a" capo. di'metteref'pe_falle l'ro gesta se non quando il conte di
-;vConversanoffuno dei maggiori l-oro promotori , venne mandato

prigione in Ispagna, ai\m-Y .,_.t

I'Q'TU'V. ,t'ISSPAB._

'

'

'

dri7h' abusr' feudali. Introduzione.

._ "

.. ma
Nella storia del yiecregnato spagnuolo le gesta brigantesche
tengono il posto'. di fasti militari ; gli eroi di quell epoca sno,i _.
maSnadieri :_' Re Marcone, Pietro Mancino ,. Carlo Rainer, Bene

detto Mangano , l abate Cesare Riccardo , Marco Sciarra , Carlo

Petripllo . Buttinello, Verticillo, ngiolo del Duca, gli Spic


ciarelli.
.
_ i
'
;
_
La tradizionedel viceregnato era continuata dai Borboni. Il
Colletta riferisce che nei primdrdii del regno di Ferdinando IV ,
un regio bando diceva :- Sono continui i furti di strada' e di
campagna _, i ricatti , le rapine', le scelleratezze; perduta la

sicurezza
del traflicof
sonomas'nadieri
impedite le
raccolte.
(I).
Nel 4799
le orde dei
aizzate
AdaiB'orboni
e ca'
pitanate da un porporato' di Santa Chiesa, misero a sacco e a
ruba tutto il reame, e perla sanguinosa via dell anarchia sci-
ciale ricondussero sul trono il principe spodestato. Duranteil

decennio, nel quale regnarono Giuseppe Napoleonee Gioacchino _


Murat , il brigantaggio ,' atteggiandosi a difensore dell indipen
denza , travagliava in ispecialguisa le Calabrie_, eturbava la
pace di _ tutto il' regno. Se il soccorso degli Austriaci fosse man
cato nel 1821 , Ferdinando I avrebbe adoperato il brigantaggio
per disfarsi della Costituzione; se il 45 maggio 'l81l-8 Ferdi
nando Il fosse stato vinto nella citt' di Napoli, egli era gi
pronto a scatenare il brigantaggio nella campagna. Al pari del
vicr D. Pietraiitonio_d Aragona i Borboni sono scesi a patti
con i briganti, co'me attestano gli esempi dei Vardarelli e di
' Talarico. Dal complessodi questi fatti risulta unatradizidne sto

rica la cui partecipazi0nealla genesi del brigantaggio non pu


essere rivocata in dubbio. Nelle infami.tormedeisacchegginti
e dei masnadieri del.l799 I esercito borbonico trovava i suoi
generali : Pronio , Mamrhone-,'Soiarpa, Fr Diavolo ed altri si
mili: ultima plebe , come dice il Colletta ,- immondizia di ple
be (2) ', erano fatti colonnelli , baroni,-,ciavalieri ;' il delitto
non pi argomento di pena ,. ma di premio, fnwia palese e-sicu

ra a conseguire gli onori supremi; ilsacche'ggio ed.il furto mez


.zi legittimi e'glorificati di ricchezza. Ieoirt_aidiaii hanno"inteso

(t)Vol. I, pqg. tesi-camiaga.


(2)Vol. Il, pag.izs.l,

\.

"
-

._
'

._

_ .
.-

___'20__

dire non pochevol_te dai loro padri o dai loro avi che quella tale
famiglia del loro paese oggi _ricca ed opulcnta , nel 4799 era po
verissima, era nelle condizioni in cui essi medesimi sono attual

mente; e che va debitrice di tutta la sua fortuna al brigantaggio.


La tentazione non piccola , e molti di essi adescati dalla possi

bilit del facile e grosso guadagno , non resistono alla speranza


di poter fare altrettanto per conto proprio. Il senso della cupidi
gia svegliato dall esempio e dalle memorie parla parole pi ell-
cac e pi ascoltate di quelle del senso morale , e le attrattive
' dellfagognatonga nascondono ipericoli e le iniquit dei mezzi ed
incoraggiano -al misfatto. Crocco e Carso sognanol'orse di di
ventar generali _e marchesi ,,come avvenne a tanti loro prede
cessori: nel 1799. Alcuni anzi (li questi ribaldi precqrrqno l a

Spettato premio, e s intitolano. con gradi tolti dalla gerarchia mi


litare o da onoricenze cavalleresche. Chiavone si diceva gene
rale , nominava uliiciali ; assumeva e riceveva il Vtitolo'tli eccel

lenza. Pilonesi denominava cavaliere e comandante un corpo di


osservazione. Crocco reca sul petto due decorazioni , una delle
quali con nazsro giallo"; ed i masnadieri di capitanata e di'Basi

licata lo chiamano loro generale. Noi stessi abbiamo letto una


lette'ra si:ritla da _Ninco Nanco all' infelice Palusell , delegato di

pubblica sicurezza. in Avigliano ,_ da lui poscia prodiloriamente


ucciso, nella quale si rmava: Il colonnello Giuseppe Nicola
Somma alias Ninco Na'nco.

::gxpiw,n

_ " Chi abbia posto mente alle Considerazioni ed ai fatti che sia
mo venuti esponendo non pu ragionevolmente aspettare che la

voce del_senso\ morale abbia virtdi farsi ascoltare a preferenza


di quella_dei pra'vijistinti e delle passioni rapaci. La morale de
formit del biiganteinlav nefandezze delle sue opere e del suo
v. niestiere sono yo{late agli occhi di quelle povere plebi , le quali
perci non _spimenteno , _non possono Sperimentare verso di esso
il salutare ribrezzo-(elle perbenelco istinto di natura il delitto

desta sempre nell'aninioumano. Agli 'occhi<di quelle plebi piene


',d immaginazione _ebru idt: dalle privazioni il brigante appare

ben altracos?_dg. tinell clnroalmpnte ; dinanzi ad esse si tra


_lsf0rm'a , divenia 'un essere fantstico,il simbolo delle loro con
tra'state aspirazioni, il vindice dei loro torti. La stessa leggenda

__24._

alimenta la tradizione brigantesca. Ill'co_noiettop ppolarefdgl'

gente tutto speciale , tutto proprio e copl'orme alle condizioni"


ed
degli animi
; la lurida. realt.
cedeilposto .
ad alle
una disposizioni
nzione immaginaria
d in'doleaffatto
opposta;
il brigante
non ' pi I assassino , il ladro , il sacclteggiatore , ma l uomo ,

che con la sua, forza sa rendre a s e agli altri la giustizia a cui


le leggi non provvedono; il masnadiere trasformato in eroe. ,

In questa metamorfosi si. raccoglie una intier storia digdoloii


non alleyiati, di ingiustizi' non riparato , ed un insegnamento

morale che non pu_ andare perduto. L dove le leggi non sono
fatte nell interesse di tutti,e non'sono irripartialmente eseguite
per e contro tutti , l infrazionevalle leggi diventaconsuetudine
ed argomento non di disdoro , ma di vanit e di gloria. Lia dove
il manto della legge non si stende ugualmente su tutti, chi sorge
a laccr;zrlo invece dell infamia consegue agli occhi delle molti
tudini prestigio ed ammirazione.
' , v

_ _
Ma oltre queste gra1i'di e dolorose cause morali e _stoiicbe>,

che sono germe propizio allo 'svivluppamento del brigadtagio , '


non dobbiamo tralasciare di anno'verarn altre , che anche sono

predisponenti', ed allegqali , se "non. pu assegnarsi la somma;


importanza che pur. troppo posseggono quelle tiniiui; ricordate ,
vhaper dovuta molta attenzione. Intendiainodire le cause che

derivano dalla configurazione de luoghi ,' dalla divisione delle


terre', dallindole delle coltivazioni, dalla distriquionedcigli
abitanti sul territorio ,dalla i11alagevolezza delle comunicazioni,
dall
abbondanza di folti evasi-i
boschi:
eche_ perci
chiameremo
cagioniltopograliche.
'ii '
_
_
,_
I punti pi infestati dalbrigaiitiggio_ sono qu'el lembo della

ctepa._,degli Appennini che sechedigradando nelle Puglita,,e il,


corso dei due fiutni o torrenti, il Foitore e 1 Ofanto , le cuiiivp
.
.,'i
'
..
.
.
V.
-.i.
.,
boscose sono _asilo sicuro.ai malv:venh. Da quei monti SI discen-q
de faicilipnte_ nella ,vasta pianura pugliese ,"dove prevale il -s_i'- '
stema dllii grande coltivazione ,, scarse'ggiang le 'citt ,= abbom- .
dano le dasnrali _: tutte pn_dizioni propizigallef scorseriei dei

briganti a ciiivallolliiiga f "1*.


.
_,
_',,_,p' "
_ ' e
i '
che toglie (il-nome dal monte Gar'ga7::

. s; V

La regione garganica ,
no , a bagnata dall' lidriaticoda una parte . e dallaltra tocca

--22-4

alla iiiivinansa'piapura'dl Tavoliere di Puglia. Per la posizione,


or il clima, per. la variet dei p'roclolli potrbbe essere una

' dalle pi felici e pi hideiiti-bontyade del mondo : e fyaltanlo


m_i_seia , disgraziata , selvaggia. Non unpunlo ili ricovrp . n'on
.strad, tranne quella che Conduceval Santuario di San Michele.
sono parecchie migliaia di creature umane , che si trovano se

questrate dal conlallo e dal _consonziodei loro simili , che non


conoscono, nessuno dei vantaggi della civilt. Ci sono localitpel
le quali ilon si pu andare nemmeno a cavallo: mestieri andare
a piedi. Un allio'circonilurio d_ella Capilanalap. quello di Bovino,
del pari alpcslre' n10n10050, e non ha slraclo._ La pianura clel

Tavoliere incomincia allapertura del vallo di Bevino, e si eslam


(le? assai lungi, [briganti la pprporrono facilmente e rapidamen
lc a cavallo, e quando sono inseguiti dalla forza cercano e ho

vano sicuro smponei mentire nei boschi. Il bosco di Diagona


va, la_selva delle Grotte . dalla parte garganica , sono i loro ri

covori_ naturali. Quest ultimo bosco.segualamentc per la vastit,


0 petoh_coplina con quelli della vii:ina provincia di Molise. por-v
ge ai briganti facile mezzo (li occultarsi _e sfuggire a qualsivoglia
_persecuiiona. Dal Fortore no al bosqo Pelaccialo., vale a dirc'
lino alcircqnclaiqdi Vasto in provincia di Chieti , una lunga
selva, interrotta a brevi intervalli, di fitte e selvagge boscaglie,

rada, folle, macchiose', arboree , franoso : qua facili ed accessi


bili ,.l'dillicili ed inaccessibili : or traversate da rovinosi sen

tieri , ora scavate da orrn_do spe'lorihe, pieno di dirupi , di ca


verne , di 1burroni : ora iiitbalt'iale Idafdenso fogliame ', ora (la

acuti spinali, agevoli _nasc0mliin ai ineisnindiepi , {ostacoli insupe


rabili alla. forza che li pef'sg'uita. A tempi della occupazione
francese}, come al di doggi, quei boschi erano.il teatro naturale
aql;_gipiggqmggio. In Basilicata i bosi:lii di Monlichio , di Lago
\.WleQ, (li Rip3canilirla ,' di San cataldo , di Policoro, di Monte
niiloxle , poligono ai briganti aigevolezze dello.stesso genero : da
'- Monticchio'varino adibie.slaro,il ciroridaiio' di Melfi in Basilica

la, il circondaiio'di SantAngelo_zl({i' Lombardi in Principato Ul


leriore la Capilqilala :da_ quello di Montemilon_o l'anno Scoxrcrie
nlla zonafinonludsailella 'pnovincia (ii Bari , che; chnosqiula

ul Ilom di Murgiu. il 'solo aspoll'i quei boslii basta a lair in

__23_
dovipare, come in una regione travagliata dal. brigantaggio, essi: '
debbano" grandemente favorirne'lo svilupp ala conservazione.

Sono tanti ricoveri dati dalla natura ai briganti , i quali ivi


stabilisconoi loro depositi di viveri , ivi'conservano il prodotto

delle loro rapine , ed hanno talvolta-perno le ambulanze per i<


feriti e per gli ammalati.
'
- -
Quanto poi la mancanza di strade agevoli e giovi al brigan
taggio , ci sembra cosa di tanta evidenza da non avere ne'mman
cc a dimostrare. Anche ques'tadeplorabile mancanza'era uno.
degli elementi del sistema borbonico, e conseguenza di un diso-'

gno preconcetto. l Borboni'facevano costruire magniche strade


nelle vicinanze di Napoli per_ingannare i forestieri, e procurarsi
nell apparenza le sembianze di Governo civile: sapevano che la
_maggior parte dei forestieri ,' se non tutti ,si soll'errpavano nella
capitale , c non curavano di andare a visitare ai: la] Capitanata,

n la Basilicata. In tal ghisa lintento era raggiunto : a Napoli


una maschera di civilt , nelle provincie la.barbarie senza velo
di sorta alcuna. La Basilicata 6 una provincia , che per il esten
sionedel territorio uguaglia, o per lo meno si avvicina assai alla
Toscana: si pu dire che quasi totalmente sprovvista di strade
carreggiabili : le sole che essa ha sono quella che da Mel va a
Potenza, quella che da Potenza mena alla provincia di Salerno

eda Napoli , quella Che per Lagonegro congiunge la provincia


di Cosenza con quella di Salerno. La strada da Potenza a Matera
interrotta a Grottole. Nessuna via di comunicazione verso la

marina delllonio.
_
y
_
Si viaggiano le dieci e quindici e venti miglia per sco
sce_si sentieri, per pericolosi dirupi senza incontrare un vil-

leggio. Rimangono quindi precluse a quegli abitanti le vie del


commercio, impossibili le comunicazioni ,' tolti

c0ntatti be

neci della civilt. Ai tanti vantaggi che naturalmente porge


ai briganti la congurazione del suolo ,_- Siaggiunge in questo

modo_anche quello chemisult'a dalla dillicolt non di rado in


superabile, che' la mancanza delle vie di comunicazionel'rap
pone a perseguitarli ed a Iricercar'li.li lungo spazio che divide
gli __Abruzzi dalla Capitanata parimente sprovvisto 'intiera
incute di strada; NonpOehi proprietari abruzzesi hanno inte4

._I2L_.

ressi di non lieve importanza nella provincia di Foggia, ma


quando intendono invigilarli con "gli occhi propri sono obbli
'- gati a fare un lunghissimo giro, ad andare prima a Napoli,
'e di li a Foggia, Tutti gli anni i pastori che scendono degli

Abruzzi percorrono il cosidetto tratturo-per recarsi in Capi


tanata , ma tranne che ad essi, quella via non accessibile
ad altri ,-e nella stagione invernale pressoch all intatto
impraticabile. Dalla Capitanata allaltra limitrofa provincia di
Benevento manca-parimente la comunicazione per strada car

ieggiabile.

r .

Sui 424 comuni di Basilicata 91 sono senza strade: sui

108 della provincia di Catanzaro 92: sui 75 della provin


' eia di Teramo 60. Nella stessa provincia di Napoli sono 24- co
meni senzaqstrade. La provincia privilegiata quella di Bari,
'la quale per ogni miriamdtro quadrato ha undici chilometri di
strada , laddove nein Abruzzi, in Capitanata , nelle Calabrie,
in Basilicata , la proporzione di soli tre chilometri. Intotalit

sui 1848 comuni del Napolitano 4321 mancano di strade. Ora


questa mancanza di strade tutta a protto del brigantaggio.
il quale nasce, si mostra e prospera dovunque tacciono le opere

della civilt. ,

Queste 'erario le. condizioni-nelle quali versavan0 le pro

vincie napoletane allorch avvenne il rivolgimento politico del


lanno 4860; ed eccoci naturalmente condotti a discorrere

delle cause prossime, ed immediate dell attuale brigantaggio;


poich, giova non dimenticarlo ,. quelle delle quali abbiamo
tenuto fin qui ragionamento sono soltanto-le cause generali
predisponenti al crudele agello.

' _
_
Ogni mutamento politico cagione necessaria di crisi, e

questa assume la l'orinaiche pi si addice alla tradizione , alle


consuetudini, alla storia del paese ,' dove il mutamento si avve
-ra; e quando ci avviene in uncorpo sociale alllitto:da longeva
infermit, inevitabile che la crisi non si restringa entro i limiti

politici, matrapassi ance nei sociali. Le provincie meridionali


non solo hann0dovuto sdggiacor a questa legge generale della
isteria. ma hanno anche dovuto_sperimntare unaltra volta, e

sar lultima , itristi effetti del maltalento e del mal_volere di

__ 25 _.

coloro che per tanti anni le hanno manomesso ed avvilite. Fra

le cause prossime perci ed immediato del brigantaggio vanno


annoverate , e quelle che fatalmente erano inerenti alla natura

delle cose , e quelle che sono derivate da' biechi propositi della
dinastia esautorata. Il rivolgimentu politico del 4860, muovendo
dal santo concetto di nazionalit, ebbe a manifestarsi con forme

' maestose e solenni , ed all intutto degne del grande principio .


del quale consacrava il trionfo: gli animi, assorti nella con
templazione dellimponente spettacolo di un popolo che viene
ad essere di nazione , non potevano preoccuparsi di altro: e
frattanto mentre il moto nazionale si svolgeva nelle provincie

meridionali, gi incomincivano gli apparati alle male opere


contro i diritti e le franchigie della nazione. Iresago della sorte
che l aspettava , fedele alle consuetudini di famiglia ed ai dettati
paterni , Francesco II si apparecchiava a turbare con le insidie

la pace di quelle provincie ,_ che con le animosc opere ed il co


raggio non aveva saputo conservare. I primi semi della mala

pianta del brigantaggio furono gettati negli ultimi gicmni del re


gno borbonico. Era la freccia avvelenata del Parto fuggente, che

la morieute dinastia scagliava contro l'Italia trionfante. Nei mesi


' di luglio e di agosto 4860, mentre nelle apparenze si dichiarava
di voler promuovere eproteggerele libert costituzionali, veni-.
vano apparecchiato in segreto le fila della reazione, nella quale,

come in maggio 4848, si sPerava soffocare il moto nazionale. Gli


antichiimpicgati furono conservati nelle intendenze, nelle cancel
lerie municipali, nelle giudiziarie: gli antichi capi urbani furono
assunti alle cariche dulliziali nella guardia nazionale: la truppa
era autorizzata alla rapina ed al saccheggio: le carceri e le galere

a disegno mal custodite. In meno di una settimana un dugento fra


galeotti e carcerati evasore da Castellammare e da Avellino.
Prima di abbandonare Napoli, Francesco Il emanava undecreto

che apriva a moltiimmediatamente',_ad altri in poco volger di \


tempo , le porte delle prigioni. Era un disegno di reazione all in

tutto pre'ineditato, e di fatti in alcune localit,'corne per esempio a


Bovino,vdove _o vinse eccessiva impazienza, oppure non'era stato
trasmesso a tempo opportuno il necessario motto dordine, i ten
tativi di reazione ebbero principio anche prima della partenza

__26__
di Francesco Il da Napoli. Il _Borbonismo non essendosi potuto

conservare c0u linganno , non essendo pi riuscito a trarre in errore nessunqcon le lusinghiero promesse, ricorreva'all'antica
consuetudine, pigliava la forma , per cui sorti vittorioso nel

l799, quella del brigantaggio. Nellottobre del ,4860 la bandiera


borbonica sventolava ancora sulla mura di Capua: dalla riva
destra del Volturno fino al conne romano regnava ancora Fran

cesco ll: ed in quellandar di tempo per lappunto si forma


vano le bande del Lagrange , le quali si reclutavano fra i con
tadini pi miseri e pi cenciosi,di quella parte di Terra di La
voro, e recavano dovunque 'passavano la devastazione ed il
saccheggio; assahvauo parecchi paesi , fra quali la citt di Ar
pino, che strenuamente difesa dei suoi cittadini , le sbaragliava
. e le respingeva. Il contadinaine fu dovunque aizzato ed associato
ai gendarmi. ed alle truppe. A Castelniorone , a Piedimonte, a '

Gaiano, a Casella i volontari dell' esercito meridionale ebbero


a combattere contro contadini armati. l sanguinosi casi dIsernia

furono epoca di feroce accozzaglia di soldati e di plebe : le ban


do del Giorgi negli Abruzzi erano composte da gente vaga di
saccheggio e rapacjssima. Cotesto Giorgi,ipSieme ad un ufciale

dellesercito borbonico arringandoi contadini nella piazza di


San Germano , per persuaderli ad ingrossare le bande devasta
trici , diceva: Francesco Il vuol finirla con questi galantuo-

i mini , che vi fanno del male. Egli m incaric di dirvi che vi

dar tutti i loro beni e le loro case. Ho anche incarico del pa- .
po di bendirvi e assolvervi dei Vostri peccati. Tutti sanno
che nel gergo locale galantuomo vuol dire chi porta' abito, chi
possiede qualche cosa.

Ora le parole teste riferite svelano chiaramente il concetto


borbonino che quello di operare la ristorazione per mez-g
zo della guerra sociale, aizzando le passioni ed i risentimcnti
del povero contro il ricco o,l agiato, del proletario contro il pos
sidente. Caduta Capua il regno di Francesco ll furistretto entro '.

le mura dell assediata Gaeta ,} e Chiavon incominciava le sue,

gesta : tenne 'la citt di Sora per alquanti giorni , e quando ne'
fu scacciato dalle milizie regolari, si diede a,fare il briganteiu
campagna. 1 soldati dellesercito horbouico nell' andarsene alle

_ 27.
loro Case avevano il motto d ordine di ci che dov.ovan fare in
primavera , e perch non sorgessero eduivoci ,' ognuno di loro
riceveva un anello di una forma particolare, che doveva servire

di segnale di riconosaimento. Fin dai primi giorni adunque della


liberazione delle provincie napolitane appare evidente quella
complicit attiva, ellicace, sciente tra il Borbonismo ed il brigan
taggio, che sussiste tuttora, e che avremo occasione nel prosieguo
della nostra esposizione di additare alla Camera con documenti ir
refragabili ed autentici. Giova pur'c ricordare a questo proposito,
che sui primi giorni della dittatura del generale Garibaldi , nu
merosi e disperati tentativi di reazioni sanguinose vennero fatti
ad Ariano, a Montemiletto, a Castiglione, a Carbonara (in prof
vincia di Avellino ), a S. Marco in Lamis, a S. Giovanni Roton
do , e pressoch in tutti i paesi della regione garganica (in pro

vincia di Foggia) ed in altre localit. Il primo nucleo della ban


.da di Cipriano della Gala", che poi per tanto tempo men strazio
in Terra di Lavoro e nelle provincie circostanti , apparve pari

f mente in quel medesimo frattempo. Mentre dunque si andava


attuando un grande mutamento politico, il quale di necessit
doveva spostare e ledere molti interessi , urtare molte suscetti

vit , offendere tanti amor proprii e prodUrreperci inevitabil


mente una generale perturbazione nelle cose e negli uomini , il
brigantaggio sorgeva sotto gli au5picii e dietro l impulw di co
loro che soli potevanoripromettcrsene vantaggio , vale a dire
della dinastia borbonica. Senza mancare mai delle sue vere ca_
ratteristiChe , il furto' cio il saccheggio e lassassinio ,_ il bri
gantaggio nei tempi delle sue prime manifestazioni teneva pi
dellihdole politica, la quale poiand successivamente dilegmm
dosi, nch non riprese le sembianze di guerra sociale senza
oeSsare con ci di essere aiutato e sostenuto da coloro medesimi
'heprimi'do accesero eilo promossero. Ond che a noi sembra
(ide3tioue'allintutto oziosa il denire se il brigantaggio sia esrilu-i

ilsivm'nexite politico:oppureesclusivaniente sociale , essendo evi


dente chdiSe-nella essenza e il sint0mo di un profondo male se
-ciale_,non cessadall' essere ,adoperato ed usufruttuato per (i

ni meramente"politiciyll partito politico, che non vergogna di


cercare i suoi proseliti di Suoi paladini tra gli assassini ed i

_23__
ladri ,toglie ad altri la molesta "cura di giudicarlo: facendosi
complice del brigantaggio , accettandone e sollecitandone l'al
leanza, pronuncia la severa ed inappellabile condanna di se

7 medesimo. Raccoglie vinto tutta linfamia , e quando (facciasi


per un momento un presupposto impossibile) trionfasse non det
terebbe , ma riceverebbe la legge dei suoi alleati , e dovrebbe
ricorrere , per disfarsene, ad artiticii ignobili e scellerati, come
fu quello della capitolazione con i Vardarelli.
\
Lelemento borbonico adunque profittando dello spostamen
to d interessi e della generale perturbazione inevitabilmente
prodotta dal movimento politico , scaten sulle povere provincie
napoletane la furia del brigantaggio. Questa fu nel 1860 la prima
cauSa prossima ed immediata dello scoppio del flagello. Le la
f.

degli assassini non indugiarono ad ingrossare: le reclute erano


belle e pronte. Le reazioni qu e l succedute erano state represse
o non sempre senza trasmodare; e non tutti coloro che le aveva

no istigate e capitanato caddero nella mischia, ovvero furono fatti


prigionieri; molti fuggirono, e non trovando altro scamposi
diedero in campagna. Aggiu_ngasi che in parecchi casi la repres
sione aveva oltrepassato i limiti della legittima difesa ,ed aveva
servito di facile pretesto a sfogo dipprivati rancori , di personali
vendette; quindi in molti il desiderio di vendicarsi alla loro
volta e di lavar col sangue le offese di Sangue. Come raggiun- .

ger lo scopo? Parteggiando per i briganti, accompagnandosi ad


essi, accrescendo il loro numero. Le gare e gli odii personali ,
nei
piccoli
paesi guisa
soprattutto
viveA eCer-vinara
tenaci , por
gevano
in questa
nuova singolarmente
escaI-all incendio.
, a
Sansevero , in altri luoghi avvennero altre reazioni , ed il risul
tamento fu il medesimo. Dallaltro canto le carceri mal guardate
e mal custodite fornivano pur-esse un pericoloso e non iscarso
contingente al brigantaggio.
evasioni dei galeottifurono facili,
e numerose , ed il posto dei facinorosi sfuggitialla severit della

giustizia punitrice era naturalmente presso id)riganti. Lo scio


glimento dellesercito borbonica conferl puro , come agevole
il prevedere, a produrre lo stesso elfotto,Le-consuetudinidi

quell esercito n'0n erano per fermo quelle:di una regolata ed au


stera\ disciplina; i soldati eranoavvezzi al furto , al ine'ndacio ,

.-. 29....

ad ogni maniera di dissolutezza e di iniquit. -Ai pi pervertiti


tra essi parve preferibile di andare a raggiungere i'briganti,
anzich tornare alle paciche occupazioni del lavoro nel seno
delle loro famiglie. Importa per osservare che in,sulle prime
il contingente fornito dagli sbandati dellesercito borbonico al
brigantaggio nn fu cos numeroso, come poteva ragionevolmen
te temeri ; divent invece assai grande allorch vennero nuo- 1
vamente richiamatia prestare il servizio militare. La prima leva

del brigantaggio fu dunque composta dagli evasi di galera , dai


perseguitati per le reazioni debellate , dagl imputati -di delitti o
misfatti non assicurati alla giustizia, dai condannati in contuma
eia, dai disertori, dai renitenti alla leva, da tutti coloro insomma

che avevano conti aperti con la giustizia , dagli sbandati e dai


miserabili spinti dallavidit del bottino e del saccheggio. Ma
pi del rinvio degli sbandati il loro successivo richiamo sotto le
bandiere fu cagione di grande recrudescenza nelle reazioni, e
quindi nel brigantaggio. _
-
Nella primavera dellanno 1864. le bande cos ingrossato
crebbero di baldanza e di audacia no al segno da aggredire.
borgate ecitt. Crocco con la sua banda percorse il circondario
di SantAngelo dei Lombardi , predando , . taglipggiando , ucci
dendo , ponendo a ruba ed a SaccoCalitri' , Monteverde , Coma;

Teora. Le milizie nazionali della provincia di Avellino accorsero


a combattere le infami orde, le quali furono disfatte ed inseguite
. fino a Venosa e Melfi. In quel circondario commisero nuove im
manit e nuovi orrori ; entrarono in Melfi , dove tra le feste e le

accla_mazioni Crocco itialber la bandiera bianca.. Il brigantaggio


proseguiva ' in tal maniera a serbare una tinta politica e ad asso
ciarsi palesemente alla causa della caduta dinastia. Furono ripo
.ste > in seggio le autorit borbo'niche ; e fatta la proclamazione di
Francesco II a re delle Due Sicilie. All1appiessarsi delle forze

che fu possibile raccogliere i briganti fuggirono , edil loro ten


tativ_o\di reazione non ebbe seguito. In quella occasione compar
' voi per laprima volta la. compagnia di militi a cavallo comanda
" tada Davide Mennum' , la quale, allora e poi rese segnalati-ser

vigi nella represSione"del'brigantaggio.

,-

A* catasta recrudescenza di tentativi reazionari dava oc'ca

__ 30 _.

sione , come poe anzi dicevamo , il provvedimento del richiamo

degli sbandati. Alcuni di costoro si erano gi dati in campagna ,


ma il maggior numero stavano tranquilli,-apparentemente elmo
no, nelle proprie case. Lannuncio del richiamo torn loro sgra
ditissimox L esecuzione del provvedimento peggior le cose ,
poich si erano ommesse le opportune preparazioni. Non erano
nemmanco stabiliti depositi , talch quelli che si presentarono ,
non trovandosi nulla in pronto , erano rimandati , e poi richia

mati di bel nuovo. In taluni casi il rinvio ed il richiamo vennero


praticati per ben tre volte successiva. Non pochi per isfuggire
all obbligo del servizio militare esibirono congedi falsi, n man

c chi , prottando dell occasione ,- facesse di questa frode una


vera speculazione. Pare diffatti che quei congedi falsi ascendes
sero ad oltre 30 mila. Cotesti sbandati richiamati furono i prin
cipali strumenti dei nuovi tentativi di reazione che vennero fatti
in alcune provincie , segnatamente in quelle di Avellino e di
Bari nel mese di luglio dellanno ,4861. ll giorno 7 di quel mese
34 comuni della prima di delle provincie inalberavam la ban
diera bianca; la citt stessa di Avellino era assai minacciata. La

poca truppa disponibile e volenterosi cittadini mosserti per do


mar la ribellione. La resistenza in alcuni luoghi fu accanita, ma
dovunque fu superata; La reazione fu_successivamunte debellata
a Candida , a Chiusano , a Moritemiletto, a Montefalcione, a La

pio. Queste reazioni , come abbiamo detto, ebbero a principali .


strumenti gli sbandati richiamati sotto le armi , e vennero puro

istigte dal clero, il quale eja singolarmente esasperato dalla


promulgazione dellale'gge del 47 febbraio sui beni dei conventi.
A Gioia , popolosa e fiorente citt di Terra di Bari , i briganti ir
ruppero_ nellabitqto, _ma dopo lungo e vivo combattimento fu

rono vigorosamente respinti da quei bravi abitantieda quella

ottima guardianazionale. Fra i campioni della reazione era un


Pasquale Romano , gi sergente nel disciolto esercito borbonica,
il quale essendo riuscito a porsi in salvo, si fece capo di quella

comitiva di briganti, che no agcnnaio scorso infest inolta parte


delle Pugli'e, e che da lui sntitolava la compagnia del sergente
. di Gioia. Questo fatte_porge la dimostrazione evidente dell inti
'mo nesso che nelle provincie meridionali corre tra la reazione

_. 31-| _
ed il brigantaggio. La reazione vinta nelle citt brigantaggio
nelle campagne , nello stesa modo'in cui le rare volte che il

brigantaggio riuscito ad entrare in qualche abitato si subito


confuso ed immedesimato con la reazione. Sarebbe succeduto lo

stesso pochi mesi dopoJ nellanno medesimo , allorch'elo spa


gnuolo Borjes tent una ribellione a favore dei Borboni. Per
seguitato dai Calabresi prima , e poi combattuto ad oltranza-da
gli abitanti di Basilicata, si vide ridotto a diventare non un guer
rilliero , ma un capo di masnada , come Crocco e gli altri della
stessa risma e quindi prefer fuggire. Fu l ultima volta in cui

per numero e per forza il brigantaggio pigli proporzioni rile


vanti. Se Borjes avesse potuto sortire l intento , gli orrendi casi
- del 4799 si sarebbero rinnovati , ed il brigantaggio avrebbe una

altra volta fatto ricuperare il trono alla famiglia borbonica. Ep


per anche prescindendo dalle ulteriori prove che saremoyper
allegare , della complicit trai borbonici ed il brigantaggio , ci
pare possa n dora_considerarsi come punto assodato che quella
dinastia la quale non ha saputogreggersi quando aveva a sua di
sPosiziono un esercito di 400 mila uomini, ed una falange. dim
piegati e di sicari , ha cercato , dopo aver perduto il trono , di
ricuperarlo col sussidio degli assassini. lla. vergogna della ne
ingl_oriosa si aggiunge ora quella maggiore delle mele arti per
conseguire il'ritorno impossibile.

Generato dalle cause predisponenti, delle quali abbiamo


\ fatta l enumeraziono , prodotto e promosso dalla cause immedia

to e prossimo test rammentate , Il brigantaggio si , per cos


dire , accampato nelle-provincie continentali del mezzod d ita
lia , e , comecch in via di evidente declinazione, dura ed arre
ca danni diogni maniera nelle persone e nelle cose", e nell_ ani
' ma delle tormentato popolazioni desta lo sconforto e lansiet ,
che sono il portato inevitabiledellamancanza diquclla prima
necessit dil_ogni ben ordinato vivere civile , che la sicurezza

delle persone o delle. propriet. Ma quali Sono i motivi della te


nace permanenza del brigantaggio ? La risposta a questa inter
rogazioneimplica l esame delle cause che_alimentano il brigan
taggio, e quello delle;raygionipeb cui i rimedi nora adoperati

siano stati inellcagi. Questo duplice esame inseparabile , poif

'

- 32

che evidentemente la persistenza delle cause non puo non confe


rire alla inefficacia dei rimedi , e questa alla sua volta mutan
dosi in cagione, conferisce alla durata ed alla tenacit del male.
Qra le cause per le quali il brigantaggio tuttavia sussiste , e non
cede all' eroica costanza , all indomito valore dei nostri soldati ,
sono chiaramente indicate dalle vicende di quegli ultimi due an
nit una dolorosa responsabilit che non compete a nessun par
tito politico e che in pari tempo_compctc a tutti ; una concate

nazione di fatti , della quale vanno chiamati in colpa e le cose e


gli uominiin genere , nessuno in particolare. Un grande disor

dine sociale, com' ilbrigantaggio, non pu non ricevere ali


mente da un grande lavorio di ricomposizioncpolitica , com
quello a cui oggi intenta l Italia. una fatalit della quale la
ingiustizia delle parti politiche; pu a vicenda accagionare l una

allaltra la responsabilit , ma che iii realt Spetta a tutte od a


nessuna. Dal giorno in cui la_dinastia borbonica cess dal re

gnare , il principio politico del nuovo governo delle provincie;


napoletane stato indubitatamente il medesimo quello vale a
dire della unit monarchica e costituzionale; ma i rappresen
tanti, gli esecutori del concetto sono stati diversi, ed hanno ado

perato. per attuarlo sistemi e mezzi diversi. 7E tutti hanno com


messo errori : e chi ponga mento alla straordinaria novit dei
casi , consentir di leggieri che non potevano non c0mmettcrnc.
L Italia soggiace ad un lavoro di trasformazione , del quale non
porgono riscontro le istorie : lavoro pieno di grandezza e di glo

ria ,-irto
maggiori
passate,
prodotte.

di difficolt , le quali debbono essere necessariamente


in quelle provincie dove maggiorifuronole sventure
e. quindi pi ampie e pi profondele piaghe per esse
C'empxisero errori e il governo della dittatura , e quelli

delle quattro luogotennze , e le successive amministrazioni ;t le


stesse buone intenzioni arrecato da chi succedeva nello cruen

dare gli.errbri di chilo aveva preceduto accrescevano il numero


di'questi e la intensit'dei cattivi effetti; Il rapido succedersi de
gli luomini ingrossava'le incertzze,_ accre'sceva le oscillazioni
gov'erna'live connatxirate ai principi di qualsivogliareggimento
politico; e queste incertezze , queste,oscillazioni comparivaq'e
maggiori agli occhi di popolazioni le quali , perch avevaan
a

r .

-_ 33 .'._

cess'ivamente soll'erto , eccessivamente speravano , e non si ligu

ravano, n lo poteano, che alla miracolosa prontezzadell opera


della distruzione fosse per succedere tanta lentezza ' nell opera
della riedilicazione. A popolazioni avvezzo a veder fatto il male
in modo istantaneo non potea'o non parere 'inesplicabili ed es

sere intollerabili gli indugi e le lungaggini non evitabili nel fare


il bene; Quindi una naturale inclinazione al dubbio , al sospetto,

alla
sducia,
al malcontento:
ragioni tuttegi
di esistente.
debolezza,Ne fornite
perci,
non rimedio,
al disordineisociale
la no
zione vera della nuova forma di governo 'poteva ad un tratto
acquistare nelle menti e nello coscienze il vigore che ingenera e
mantiene la ducia ; n il falso ed illiberale concetto della onni

potenza assoluta del Governo nel bene e nel male poteva essere
sradicato ad un tratto ; onde la tendenza ad accusare il Governo

del bene non fatto, dei mali non riparati, a continuare a discor-'
rere di esso come di cosa olfatto distinta e separata , se non av
versa , dalla nazione , o chiamarlo in colpa della stessa eredit

di falli e di mali passati , ad assegnare a mal volere gli errori


inevitabili, ad interpretare come debolezza lo stesso ossequio

alle leggi ed- ai riti costituzionali. Lo stesso retaggio delle ricor


danze istoriche conferma gli animi in queste disposizioni. Ricor
dano le popolazioni che nel 1799 i Borboni cacciati dal regno ,
tornarono; che.nuovamente scacciati nel 4806 , nuovamente tor

narono ; che nel ' l820 gli ordini dello Stato furono mutati a li
bert , ed a capo di pochi mesi per inganno e per violenza resti
tuiti a desp0tismo ; che nel l848_, nel breve giro di tre mesi ,
avvenne lo stesso. Queste ricordanze incontrano senza dubbio
grande ostacolo nella potenza del_sentimcnto nazionale , e nella
progrediente'coscienza'del nuovo non pi veduto ordine di cose;
ma -i loro inussi non possono essere ad 'un tratto aqnientati , e

non al a stupire se traggono da essi alimento colpevoli speranze


e paure miserabili,
" 7
'
.Da questo complesso di dose torna agevole interim come
abbiano a grandeggiare le dillicolt nel periodo che intrcede tra '
la distruzione degli ordini vecchi e la instaurazione dei nuovi ,

tra la cessazione del regno della forza o l inaugurazione , o , 'a


dir meglio , l" attuazione di q'ue'llodella legge. llgiqrno in cui
.
_
3

__.34_
sar compiutamente attuato in quelle provincie il sistema della

legalit costituzionale , superiore a tutti i partiti , protettrice di


tutti i diritti , vindice imparziale di tutti itorti , gli argomenti
ed i pretesti di sfiducia cesseranno ed ognuno aceorrer lidente

a riparare all'ombra duna legalit, che non privilegio di nes.


suno in particolare, ma di tutti, senza eccezione.

Nelle'incertezze adunque dellindirizzo governativo, nei


facili e continuimutarnenti di persone , nelle apparenze d insta
bilit dell attuale ordine di cose , il brigantaggio attinge ragioni
di forza e di durata. N minore l alimento che esso riceve dai

cittadini dissensi, i quali, pi che altrove, sono dannosi nei pic


coli paesi, dove facilmente i privati rancori , le personali que
_rele assumono forma e sembianza di contrasti d'opinione , di

dissidii politici, e dove sovente il parteggiare politico d7 un indi


viduo determinato dalla considerazione di quello a cdi si ap
pigliato un altro, con cui quegli ebbe qualche contesa o verso di
cui nutre qualche risentimento , inclinazione , che pure essa
eredit non facilmente destruttibile del passato sistema..Esso vi

veva , n poteva altrimenti vivere , suscitando dillidenze , ani

mosit, discordie tra cittadini, le quali per naturale reazione do


vevano, caduto quel sistema, essere surrogate da odii aPpassio
nati , da rancori ne. facilmente n prontamente estinguibili. Que

sta reazione fu naturale, ma non and esente dal peccato di tutto


le reazioni , quello cio di trapassato i giusti conni e di tras
modare : ond che 1 epiteto borbonico furegalato con la stessa
profusione con cui la polizia borbonica dispensava altre volte la
patente di attendibile : e tanti e tanti che di 'cose politiche poco
o nulla curavano e dei Borboni non erano giammai stati ligi , si
trovarono, senza che il sapessero e senza che il volessero,
creati borbonici. Il guasto prodotto da cosiffatte.gare non stato
scarso , n di lieve entit , ed i cattivi effetti apparvero visibil
mente nellordinamento dei municipii e delle guardie nazionali.
Le ambizioni locali si destarono vivaci "e ardenti , le cariche di

sindaco, di ufficiale della milizia nazionale furono molto agogna


te , ravvisandosi in esse un mezzo ellicac'e a dominare sugli al
tri, e non di rado a sfogare personali vendette. llsistema elet

torale nuovamente introdotto non poteva non risentire nella pri

__35__

-ma sua attuazione i poco propizi effetti di cesilfatta'condizione ili


coSe : e conseguentemente ne fa tutto viziato. Dal momento che

la fascia del magistrato municipale e le spalline dell ufficiale di


guardia nazionale erano considerate come facolt di potere edi
prepoterc sembra evidente che dovesse avvenire ci che av
venuto. Le pi essenziali franchigie di popolo libero, male usa:
le , tornavano in tal guisa a detrimento dell' ordine , delle quali
esse sono la pi ellicace custodia ed il\pi saldo puntello : e'per
necessit di contrapposto porgevano nuovo alimento al disordine
sociale ed al brigantaggio , che di questo l im'mediata conse
guenza. N su questa causa e su questi eetti pu affacciarsi il

menomo dubbio : la testimonianza dei fatti'a questo riguardo


categorico e positiva , e non patisce contraddizione di sorta al
cuna. Il grado d' intensit del brigantaggio va misurato in ra
gione inversa di quello della maggiore o minore concordia che
regna nei paesi: l, dove quella concordia e grande, o non
brigantaggio , oppure di poca entit ; ed in ogni caso , quando
si mostri , vigorosamente combattuto e respinto : l , dove al
I incontro , o scarsa la concordia oppure inerisce la discor
dia, il brigantaggio sussiste e manomett propriet e persone.

Uno dei pochi paesi di Basilicata , immune da briganti, e,la pic


cola borgata di Vietri , collocata al limitare della provincia e di

quella di Salerno :. una di quelle fortunate localit , dove non


sono gare civili. Atina, amena e bella borgata della provincia di
Terra di Lavoro , abitata da una popolazione buona ed unita :
possiede un ottimo sindaco, un ottimo capitano di guardia naziol

nale : non fu mai travagliata da brigantaggio, ed allorch questo


rumereggiava nelle vicine contrade , Atina-non chiedeva soccor
so di truppe , dichiarando bastare la sua guardia nazionale ai
bisogni della difesa, ed anche alle_offese. Pi ardenti sono le gare
civili nella Capitanata e nella Basilicata , ed ivi il brigantaggio
pi che altrove pertinace. . '
y
,
L anno scorso i malfattori entrarono in due.gro.se borgate
di Terra di Otranto, Grbttaglie (nel circondario di Taranto), Gai
rovigno (nel circondario di Brindisi ) , recando sterminio , sac

cheggiando , uccidendo : ivi erano malvage autorit municipali, '


indegne- guardie nazionali. A pochi passi'da Carogno il picco
,

._.36._

lo paese di San Vito, unito e concorde , opponeva gagliarda i"e-


sistema ai briganti e li respingeva. A preservare Erchia , altro
paese dello stesso circondario , dalla Selvaggia irruzione, basta
vano i1uattro cittadini lolonterosi , i quali sida'vano a tirar fuci

late contro i briganti e li l'ugavauui- Ulteriori citazioni di casi


dello stesso genere sarebbero all intatto superue. 'll fatto co
stante : i paesi , e disgraziatamente non son pochi7 travagliati da
intestini disidii , i cattivi municipii, le cattive guardie nazionali
sono ellicace alimento al brigantaggio.
_

Composti in un epoca nella quale non_ era ancora ben ma


nile_sta la nuova importanza che a;quis'tavano, i municipii non

hanno saputo sorgere il pi delle volte allaltezza del loro alli


cio. Altra volta un Sindaco , un dccurione prolittava della carica
per perseguitare i prdprii nemici , anatemizzandoli come libera

li : oggi ad alcuni sindaci pare conveniente fare altrettanto, mu


tando nomenclatura , chiamando cio borbonici i pyoprii nemici :

altrinon si curano (li-niente : altri , senza pi , aiutano le mac


chinaz-iorii borboniche e congiurano coi briganti. Lo scandalo di
sindaci e di ulliciali di guardia nazionale, maninteugoli di bri
ganti , si 'avveratq in parecchie localit. E le amministrazioni
cantonali li|l genere procedono lbguidamente; gl interessi del
popolo_bonsono tutelati : in Basilicata quattro o cinque Consigli
municipali hanno osato dichiarare in pubblica adunanza non es
sere necessario di provvedere alla istruzione primaria. il muni
cipio di Bisaccia in provincia di Avellino ha un'annua rendita
di ducati 20 mila : in'quel c0mune, tranne una mediocre scuola
maschile, non c insegnamento. Le guardie nazionali alla lor

volta furono 'pure composte con fretta soverchia e senza le vo


lute precauzioni ; troppo nu'merose le liste ; chiamati al servizio
attivoanche ipovri braccianti , i quali , prestandosi perdono il
guadagno? di cui hanno d" uopb per la loro sussistenza ; quindi

la poca co'esione delle milizie e la poca probabilit di giovarse


ne ,- nei momenti di pericolo. Non a dire quanto disordine da
tutto'ci derivi. "A questo modo le pi provvide istituzioni ri
mangono sterili e le migliori guarcntigic di libert si trasforma

-no in elementi di perturbazione.

Ne "dobbiamo trasandare dal dire, che oltre gli'accennati

_37__'
motivi , i quali rendono ragione del cattivo ordinamento e del
peggiore andamento delle amministrazioni municipali, avvenc
un altro. i cui influssi non sono meno perniciosi. Ogni munici
pio p05siede un elemento che, per conformarci alla locuzione
ormai sanzionata dall uso, chiameremo burocratico; il quale ,

quantunque dipendente dagli ordini dei rappresentanti il comu


ne e quindi affatto subordinato, non cessa per dall avere molta
e continua ingerenzanelle faccende municipali. Ora, questo elemento in molte localit procede dallantico . o , per dir meglio ,\
non mutato da quello che ora ai tempi del cessato Governo
borbonica : dimodoch , per l istinto della consuetudine , se non
altro, imbevutodegli spiriti e della tradizione borbonica , e.

adopera in conformit di questi spiriti e di questa tradizione,


non in obbedienza delle nuove leggi. In molti comuni del napo
litane il Segretario del Consiglio municipale oggi quel medesi
mo che era ai tempi_del decurionato borbonico: anzi , non di

rado avviene che abbia maggiori e pi efcaci ingerenze di


quelle che avesse allora. I nuovi sindaci, per negligenza taluni ,
altri per difetto di esperienza , lasciano fare a cotestisegretarii ,
talch lantica cancelleria comunale sussiste, a malgrado dei

nuovi ordini e delle leggi nuove, procede col vecchio sistema ,


rimane fedele alla vecchia consuetudine. un pezzo dellantico
fusto , innestato al nuovo albero , e che cherto non lo vivifca ,
ma lo guasta e corrompe.
v.
Ricorderemo all' nopo un fatto _, il quale non ha mestieri di

commenti. In un comune della provincia di Terra di Lavoro , "il


segretario comunale. pattuiva per data somma di danaro , di non

comprendere i contadini nella lista per la coscrizione : quel co


mdne era chiamato dalla legge a fornire 43 reclute , wattanto
annover,ava 50 latitanti!

,; Di esempi eosifl'atti della permanenza dei vecchi abusi pur >


troppo non vha inopia , e quali deplorandi effetti sortiscano
nella pratica ci sembra perfino soverchio dichiarare; L antico '
tarlo della
'gpe e della venalit , attossica nel nascere le

nuove provvide istituzioni , e mentre impedisce che esseattoc


chiscan'o e prosperino , corrobora sempre pi negli animi delle
popolazioni quel funesto sentimento di sfiducia nella giustizia ,

__.38__

che tanto importa distruggere. L argomento vittorioso a pro del


nuovo ordine di cose , quello che pi persuade le popolazioni e
il pot_erc ad essa dimostrare con 1 evidenza dei fatti, che in tutti

i rami della cosa pubblica campeggia e regna la giustizia ; c che


questa a tutti equamente impartita senza considerazione di
rango , di fortuna , di antecedenti politici : se ci esso non veg

gono con i proprii occhi , e non toccano con mano', vane e spe
rare che acquistino fede nella potenza dei liberi istituti e creda
no cordialmente ai benetizi_dell unit nazionale. Le operazioni

della leva porgono la prova palpabile di questa asserzione. Nel


4864 quelle operazioni procedettero in conformit dellantico si
stema , con tutto il corredo degli antichi abusi : il loro risulta
mento non fu splendido. Nel 4862 invece si proceduto con le

nuove leggi e col nuovo onesto sistema , ed il risultamento ha


'sorpassato le migliori speranze. Le popolazioni hanno veduto
che si faceva giustizia davvero ; che non si esentava dal tributo
del servizio militare chi aveva pi danari , ma bens chi a ter
mini di legge doveva essere esentato : e la leva ha avuto un esi
to che 2 senza tema di esagerazione , pu esser chiamato magni
co. Basti direche perno nelle regioni garganiche il numero
dei renitenti stato searsissimo. In una citt della provincia di
Bari , Corato , nove solil'ra gl inscritti mancatono all appello ,
e fatte le opportune indagini si venne in chiaro che erano nove
briganti od,uccisi od arrestati! Le operazioni della leva del

4862 non solo hanno provveduto alle necessit del servizio mili
tare, gna, come opportunamente ci si faceva riflettere da un pre

sidente di un Consiglio di leva , esse hanno fatto , a motivo del


modo con cui sono state condotte , un salutare -e beneco aposto

lato di moralit e di libert. Ditferenziare irimodo evidente il


nuovo dall antico , testimoniare con l eloquenza dei, fatti che il

nuovo si discosta dallantico , tanto quanto dall ingiustizia la


giustizia : ecco il mezzo migliore di far germogliare negli animi
delle popolazioni meridionaliil sentimento di fede nella stabilit
e nella durata del nuovo ordine di cose'. Il prospero successo

della leva del 4862 ha indubitatamcnte tolto moltissime reclute


al-brigantaggio ; ma questo vantaggio materiale , che pureri
levantissimo , superato di gran lunga dal vantaggio morale da

-. 39 -

>

esso arrecato , quello cio di verc eliminato una causa di mal


_ contento e di disordine , e quindi una potente ragione di essere
al brigantaggio medesimo. '
I

N il tarlo dell' inyetel'ata'corruzionc rode soltanto leam


ministrazioni municipali, ma anche le provinciali. l una legnan

za- che abbiamo intesa sovbn:ti , e che nostro dovere segnalare


all attenzione della Camera. La stessa piaga burocratica , dalla A
quale sono rese le amministrazioni municipali , esiste nelle pre
fetture o nelle sotto-prefetture. Ivi sono antichi impiegati , che

non hanno smesso il cattivo vezzo del mal fare , e con l esempio

corrompono i nuovi , incagliano l andamento della pubblica am


ministrazione , e col loro modo di comportarsi accreditano sem=
pre pi la funesta idea, che il.niutare delle leggi e delle ihstitu
zioni non ha mutato lantico mal costume. il disbrigo delle l'ac

cende patisce lunghi indugi , dai quali non sempre torna agevole
rendersi ragione ricorrendo a cause ordinarie e regolari. Anche
in quelle provincie , alle quali sono preposti prefetti solerti ed
operosi-, il male sussiste e dura , poich quando nel congegno

della macchina amministrativa serpeggia il vizio della.corruzio


ne e della venalit , i suoi movimenti non procedono con la do

vuta regolarit : o son troppo precipini o troppo lenti , e nel


-l un caso e nellaltro denotano abbastanza lesistenza di uno
sconcerto intrinseco e sostanziale di una perturbazione profonda;
n'v ha buon volere di prefetto , di consigliere delegato , di sot
to-prefetto che valga a sollermare. gli effetti del male , il quale
non pu esser curato se non ad un solo modo , estirpando cio '
senza titubanza e senza mollezza la cagione, da cui ripete la sua
Origine. Volete distruggere il brigantaggio nelle campagne?
( ci diceva un ragguardevole cittadino) pensato prima di tutto a
mettere la falce nella mala erba della camorra civica, che si
annida negli utlizi delle nostre prefetture e delle nostre sotto
prefetture, e sarete alla met dellope_ra, ed al brigantaggio
sar tolto uno de suoi lomiti maggiori ed incessanti. Come la
regolarit e la giustizianella pubblica amministrazionesono la
pi potente guarentigia della pubblica sicurezza, cos la loro

mancanza il pipotente alimento del brigantaggio. Anche co


desta burocrazia non una delle eredit meno pesant'r, cheil

<

_ 4_0 ,.

Governo borbonica ha tramandate al Governo nazionale , ed i


suoi inussi riescono tanto "pi perniciosi quanto pi dillicili
sono le condizioni in che versa attualmente lamministrazione.

_ La quale soggiace ancor essa alle necessit della trasformazione


generale , a cui tutto soggiace oggid in Italia. L applicazione
delle nuove leggi e dei regolamenti 'nuovi , la necessit della
unilic'azioue , la novit degli amministratori , la cresciuta mole
delle faccende sono altrettante gravi (lillicplt , che basterebbero

solo a generare confusione e disordine , a cui non si pu agewl


mentebvviare : i pbrtamenti della burocrazia , la sua indole , le
sue tradizioni" non mutate concorrono a renderle pi avviluppa

te , pi inestrit:abili : ci -Sll,0 perline assicurato esservi impie


gati, i 'quali sono i primi a porre in risalto dinanzi agli Occhi de
gli amministrati tutti questi impacoi e tutte queste dillicolt , e
si compiacciono ad inferirtie conseguenze non favorevoli al G0

\'erno cui essi servono. Ond che per questi motivi le provincie
napolitane sono delrau.date dei vantaggi della buona amministra
zione. Non mancano per fermo i buoni e capaci amministratori :
ed anzi tra prefetti delle provincie da noi visitate sono uomini

pieni d intelligenza e di patriottismo , nei quali il buon volere


'congiunto alla perizia delle faccende amministrative.
3 Noi vi abbiamo additato ove giaccia la radice del male.
Molti mutamenti sono Stati fatti dal 4860 in poi: il progresso

nel bene sensibile i,non iscarseggiano gl impiegati onesti ed


operosi ; ma la macchina amministrativa non ancor:idel tutto

svecchiata : n tuttele sue parti si mgovotao in conformit delle


leggi'nuove , e dei nuovi principii : ora evidente che dal con
seguimento di questo scopo dipendcllagbuona amministrazione ,
edi che
la decienza
fonte di disordine
ei quin
caulsa
di alimentodialquesta
brigantaggio.
\ sociale,
_
'lntorno allamministrazione della giustizia abbiamo udito
dovunque gravi doglianze. Grandi mutamenti sono stati operati

nel ramo giudiziario e per quanto concerne le cose e per quanto


spetta alle persone. Dal l" maggio 4862in poi, la legge sul
.l-organico giudiziario stata applica'tayalle provincie meridid-v
nali, c magistrati, per la massima parte nuovi ancor essi, sono

stati'prescclti a curare lesecuzione della nuova legge, adat

__.41_

tuarla in tutta la sua pienezza. Ci nonostante ci stato detto.


che l amministrazione della giustizia non procede n con quella

speditezza , n con quella'ellicacia che sarebbero e desiderabili


e necessarie ;,segnatamente per ci che concerne il giudizio dei
reati di brigantaggio, che questi processi procedano ,generl
mente parlando, senza v'igore: tarde e monche le istruzioni:
frequenti gle sentenze di non farsi luogo a procedere delle sezioni
di accuse ; scarsissima le condanne ; ingente il numero dei giu

dicabili, che aspettano nelle carceri una decisione sulla loro sorte.
lndubitatameute non dillieile rintracciare i motivi di que

ste doglianze nella natura stessa delle cose. La magistratura.


come tutto nelle provincie meridionali, trovasi ancor essa mi

periodo della trasformazione , del passaggio dal vecchio al nuo


vo: n pu ragionevolmente aspettarsi che in tempi di crisi
lamministrazione della giustizia proceda con la pacata regola
rit dei tempi ordinari. Nuova la procedura, nuovo il rito, nuo
vi gl istituti ,f nuove le attribuzioni , nuovi icollegi giudiziari :

ricco di guarentigie, ma necessariamente pieno di lentezze'il si


stema dei gindizii per via dei giurati : accumulati i processi ed
ingombre le prigioni di giudicabili per le straordinarie circo
stanze : diverso il criterio del magistrato da quello delle autorit
civili e militari e del pubblico nell estimazione del grado diim-i
putabilit e della colpabilit : la_libertprovvisoria in determi
nate condizioni prescrittadalla legge e quindi impossibile ape
garsi : dillicili le prove giuridiche di certi reati : difficile tal

volta impossibile il raccoglierle : scarsi per le distanze i circoli


delle assise : mancanza di facolt nei magistrati a costringerci
testimoni a deporre la verit : per la vivacit delle' passioni e
dei risentimenti politici , per gl interessi lesi, per i continui pe
ric01i della propriet e della vita, proclivi le popolazioni alle in
giuste
accuse:
troppo esigente
pubblica
opinione.
Tutte
queste
sono gravi
e fondate
ragioni , lae.certo
nessuna
diiesse
giustica
le sev_ere censure mosse contro la magistratura. La.vostra Com
missione adempie uno stretto debito d imparzialit pregandovi a
toglierle in seria considerazione, ma essa non pu tacervi come in

alcuni casi i fatti , nella loro apparenza almeno, cpnfcriscno


gravit a quelle censure : quello, a modo di esempio, della sen-_

_4.2__
lenza di non farsi luogo a procedere , emanata dalla sezione di

accusa di Potenza a favore di alcuni proprietari di Basilicata ,


imputati ,di complicit con Crocco , e le sue orde , i quali noto.

riamente,_ nell aprile del 4864 , coadiuvarono e festeggiarono


1" ingresso di quei ribaldi in Melfi. l. annunzio di questa senten
za ha vivamente commosso gli animi nella provincia di Basili
cata : o noi senza mcnomzimente pretendere di innalzarei a.giu
dici della coscienzadi quei magistrati crediamo dover richia
marosu questo argomento lattenta considerazione dellonore
vole ministro di grazia e giustizia , al quale , come a noi tutti ,
_stav Sommamenle a cuore di assicurare alla magistratura il pre
stigio che si pu maggiore.
\ .

Ma negli ordini giudiziari havvi pure un elemento buro


cratico , quello delle cancellerie, e non pare che questo vada
esente dalla.pecca dello stesso vizio dorigine , del quale po
c anzi vi favellavamo a proposito della burocrazia municipale e
dell amministrativa. La burocrazia giudiziaria non gode mollo
credito presso le popolazioni , alle quali talvolta i cancellieri ed
i loro sostituti_ricordano , per le pratiche ed il contegno , coloro
che servivano le cessate gran Corti criminali. Ci stato narrato

il caso di un autorit politica costretta a collocare sotto la vigi


lanza della polizia il-cancelliere ed il sostituto del tribunale cir
condariale. _
Ora non chi non vegga , come per conservare alla giusti
zia penale la venerazione e la ducia che ad essa sono,dovutc ,

e senza le quali la sua azione vindice e tutelare rimane sprov


vista di efcacia , sia (1 uopo che in tutti i rami della sua ammi
nistrazione , non escluso quello della burocrazia , prevalga la
regolarit pi scrupolosa.
"
'
Discorrendovi della giustizia penale non dobbiamo trala
sciare di far menzione dei giurati. La Camera , ne siam persua
si , udr con lo stesso compiacimento con cui ne raccogliemmo
dovunque il concorde attestato che quella preziosa istituzione di
civilt ha dato n dai primordi eccellente saggio di se nella pro
vincie napolitane. Il qual l'atto, mentre.ci deve rinfrancar l ani
mo intorno allavvenire, giova a reintegrare la ducia nella
giustizia , che necessaria sempre in qualsivoglia comunanza ci=

_43._
vdc e indispensabile alle condizioni nelle quali versano attual
mente le provincie del mezzod. La mancanza di liducia nell"a
zibne della giustizia punitrice conferisce in modo' ineontrastabile
alla permanenza del brigantaggio.

'
Alle cagioni n qui annoverate, s' aggiunge e sovrasta un'al
tra. la quale , abbench vada enunciata in termini negativi ,

genera effetti dsignata'mente troppo positivi.-La molla essen


ziale e principale di qualsisi_azione contro il brigantaggio man
ca , vale a dire , non c e polizia. Non intendiamo con'questa
allermazione escludere le commendevoli eccezioni , quella segna
tamente della questura della citt di Napoli , che-fornisce egre
giamente il suo empito, ed . esempio di solerzia e di vigi- y

lanza ; ma la massima nella generalit non pu essere rivdeat


in dubbio. L azione incessante e ben diretta di una polizia ocu
lata e sagace ostacolo poderoso ai progressi del brigantaggio ,
il quale attinge ragioni di forza e di durata appunto nella man
canza di quell azione. Il brigantaggio non potrebbe sussistere in '
campagna , se non avesse complici nella citt e negli abitati ; e
per conoscere e colpire costoro non vha altro'mczzo che non
sia quello della polizia. Ond che i briganti scorrono la campa

gna sicuri per le salde e non interrotte la coni loro complici


nelle citt , nelle borgate , nei villaggi. I briganti soggiornano ,
gozzovigliano , dormono nelle masserie senza che nessuno sap

pia di loro , talch occorso 'alle truppe di trovarsi nelle case


dove essi stavano , e di non averli molestati , perch non sape
vano che vi fossero Frequentemente i briganti vedendo avvici

narsi i soldati, nascondono le armi in un solco, dietro una siepe;


la marra piglia nelle loro mani il posto dell arcbibugio; per su
bitanea metamorfosi diventano campagnuoli intenti ai pacici
lavori della terra ; la truppa sapraggiunge : li vede , non li' ri
conosce, perch dalla polizia non ha informazione di sorta; li
giudica ci che non sono; passa oltre . e cessato in tal guisa il
pericolo, i lboripsi contadini tornano ad imbrandire le.armi , si

apparecchiano sicuri a nuove rapine , a nuoveggrassazioni. I no


stri militari parlando degli soontricontro i-briganti, usano dire:
Abbiamo avuta la fortunad incontrare i briganti ; e di fatti.
raro che gl incontri avVenguno per anticipata ed esatta infor

_44_
mazioue; ordinariamente sono conseguenza del caso. Per caso la
truppa scopri il ricovero della banda di letlliacello che infestaVa

i dintorni di Cerignola , e la cattur tutta ; per caso parecchie


volte/i lancieri di Montebello s' imbattevano nella banda Carus
e la sbaragliavano. l briganti non di rado entrano nelle citt e
negli abitati a provvedersi di viveri e di munizioni, talvolta an
che acurarsi per infermit o ferite. Non patiscono molestia di

sorta. A Matera , per esempio , ci veniva narrato esservi sette

od otto briganti , i quali sposso'entrano in quella citt , e quante


volte ci vanno. altrettanto ne escono illusi e liberi. Dalle citt

e dagli abitati i briganti ricevono vettovaglie , munizioni , bar


dature ed altri attrezzi ; questi non sono di certo oggetti che si

fabbricano in campagna , e quando escono di citt non posSono


andar per aria , non possono non essere veduti ; pertanto non ci
" occhio di polizia che li discerna e li fermi al passaggio. 1 bri
ganti mandano aiproprietari le intimazioni per pagare i ricatti ;
non c vigilanza di polizia per i latori di eosiffatti messaggi.

Talvolta le autorit hanno stimato dover proibire di tener viveri


in campagna ; i briganti si sono bell'ati del divieto , poich i vi

veri che non trovavano pi in campagna li ricevevano dalla cit


t , senza che la polizia nulla vedesse , nulla sapesse.

Non la finiremmo mai se volessimo moltiplicare a questo


propsito le citazioni e gli esempi. I sindaci , a cui la legge mu
nicipale allida le attribuzioni di polizia , non le adempiono come
dovrebbero; non sanno alcuni , non vogliono altri ,temono mol

tissinii di esercitarle. A quel sindaco forse 1 adempimento del


1 obbligo suo come ufciale di polizia coster un1 archibugiata
nella schiena ;_ayquell-altro l' incendio di una masseria; a quel

laltro chi sa qual altro danno. Laonde , nel maggior numero di


casi, a scanso di equivoci e di brutte avventure, i sindaci non

fanno la polizia. ldelegati di pubblica sicurezza lasciano pure


nella generalit molto a desiderare, non per malvagit di yolere
ma perinsuficicnza d'idoneit. La maggi0r parte di essi venne-f
re nominati al principiare della rivoluzione, e la scelta non cadde
sulle specialit. Bastava allegare qualche _merito politico per es

sere st:elto allufficio di delegati di pubblica sicurezza. Eraun


ufcio il quale si dava a colore a cui non si sapeva che cosa da

_Mj__

re ., oppure si riconosceva non fossero idonei a disimpegnarne


nessuno. Dei diSonesti tacciam: per buona ventura sono lec

cezione. Delle guardie di pubblica sicurezza poi niente altro di-


remo , fuorch essere le spese che si fanno per mantenerlo , da.
nero assolutamente sprecato. Intorno a quelle guardie unanime Y
il parere e delle autorit di qualsivoglia ordine e della cittadi
nanza ; tutti hanno concordalo nel dichiarare che esse non cor

rispondono menomamente allo scopo pel quale vennero istituite,


e che anzi invece di contribuire alla conservazione. dell ordine

pubblico , sono elementi di perturbazione. Da un serviziodi Si


curezza pubblica composto nel modo che abbiamo descritto, non

pu per fermo derivare nessuna sorta di forza contro il brigati


taggio S il quale , appunto perch sarebbe estirpato dall opera

vigile ed assidua della plizia,,s_e polipziapi fosse , e rigoglioso


e prospera, perch polizia non-ci . Ne. gl inconvenienti che
abbiamo riferito sono i soli ; avvene un altro che non tocca alle

persone, ma che pure non -di-lieve momento, ed la mancan

za di danaro per lo spionaggio. Pougasi anche un delegato di


pubblica sicurezza capace e solerte , e ve nesono; ma che pu

far egli se gli mancano i mezzi pecunieri per procacciarsi infoi-,


mozioni opportune e veritiere ? In tempi ed in condizioni ordi
narie sarebbe gi questa una mancanza non esente da inconve
nienti ; nelle condizioni speciali , in che a motivo del brigantag-.
gin versano le _prcvincie'napolitaue , questa mancanza produce
veri e lamentevoli danni.
I
,
- .

Delineandovi per questo quadro del servizio di pubbli


ca sicurezza ,' ci _corro lobbligo di dichiararvi che in esso non

sono compresi i-reali carabinieri, il cui contegno sovrasta ad


ogni elogio, e la cui opera zelante ed infaticabile per uni

versale consenso giudicata procua ed utile.Alla stessa guisa


con cui tutti consentivano nel dolersi del servizio delle guar

die di pubblica sicurezza, tutti parimente concordavano nel lo


darsi di quello dei carabinieri \, e nell7 attestare i servizi che

tuttod prestano. Per la disciplina , per il coraggio , per ladili

gente alacril nell adempimento dei proprii doveri , l arma dei


carabinieri ha saputo' accattiiarsi ed dia meritato la. stima e l
ducia dell universale.

1-46
Mentredifetta lazione della polizia contro i briganti , co'

stero hanno avata l abilit di sapersene organizzare una a pro


prio vantaggio, la quale " operosa ed eflicace. Cosi essi riescono

ad esSeie informati con la massima precisione ed esattezza delle


mosse della trup'pa , del giorno e dell ora in cui essa muove per
fare qualche perlustrazione, dei luoghi per i quali deve passa
re , dei provvedimenti delle autorit, e perfino dei discorsi che

si tengono in citt sul conto loro. Hanno perfino un sistema con


venuto di segnali , che non li inganna mai. lo Capitanata , per
esempio , ci stato narrato che quando la truppa sta per muo
vere per la campagna , un contadino esce a cavallo di un asinel
lo , e.s avvio ad una data direzione; i briganti dalle alture veg
gono uscire quel contadino , e gi sanno ci significare che la

truppa sta per marciare ; dalla direzione poi che piglia il conta
dino sono avvertiti di quella che sta per pigliare la truppa.
Quindi la facilit con cui sfuggono alle ricerche e la possibilit

di apparecchiare ai nostri soldati gli agguati e le imboscate, che


in taluni casi hanno avuto esito cosi doloroso e cosi funesto.
Allorch il generale Franzini divisava l impresa cosi feli
cemente riuscita della distruzione della banda di Cipriano della
Gala , per assicurarne il prospero successo, serb il pi scru

poloso segreto con tutti , ingann le spie dei briganti, le popola


zioni e le stesse truppe dalle quali 1 operazione venne eseguita.

Cosi e non altrimenti pot riuscire. Uno dei pi ragguardevoli


proprietari di Foggia ci narrava di aver avuto un giorno un col
loquio col prefetto della provincia, e che la dimane i briganti gli
fecero sapere ch essi erano informati per filo e per segno di tut

te quanto in quel colloquio egli avesse detto. Lbriganti hanno


i spie nelle citt , parte per ccnuivenza , parte per solidariet di W?!.
guadagno, parte per paura, parte perch informando i ribaldi si
:
l
l

ha speranza di salvare la roba. Le spie di campagna sono i mi

serabili ed i vagabondi. Ad una masseria di Capitanata , appar


tenente alla famiglia dell7 onorevole deputato Emidio Cappelli,.

vennero derubato un giornoy425giumente. La grossa predetti

cogli-abilmente
(nascosta
dai briganti,
che hanno
tutte contezza
le indagin_ivpcr
i'trovarlia
tornarono
frustane.
[briganti
anche
delle determinazioni prese a loro riguardo, ed alloccorrenza

47

sanno approttarne. Un maggiore dell'esercito ci narrava di a-_


vere un giorno incontrati nelle vicinanze di Martina, in Terra
d Otranto , parecchi briganti, i quali, vedendosi a mal partito ._

gettarono le armi. Circondati e catturati furono consegnati al


giudice del mandamento di Martina ; dichiaravano di aver get

tate le armi , perch sapevano che in tal guisa avrebbero scan


sata la fucilazione.
.
in qual guisa riescono quei ribaldi ad essere cos esat..
temente e cosi fedelmente ragguagliati ? Incutendo' spavento e
spendendo molti denari ; a questo modo essi adoperano a prot
to dell7 infame mestiere , e a danno della societ le stesse armi
che, adoperate contro di essi, avrebbero facolt di porre un ter

mine ai _loro delitti ed alle loro rapine. Su que5to punto non pu


sorgere dubbio veruno, non possibile la controversia ; la con:
cordia dei fatti , dei pareri , delle osservazioni e significantissi
ma ; massimo rimedio contro il brigantaggio lordinamento
d una buona polizia, come massimo alimento al flagello la

mancanza di essa.
'
Tutte le cause n qui annoverate porgono al brigantaggio
un alimento morale, incessante, in modo diretto ed anche a mo

tivo del malessere che generano , del malcontento che produco


no. Lamministrazione che non procede, le leggi antiche distruti
te ma non le usanze antiche ,' n rimosse dagli uflici le persone

che quelle, usanze praticavano , le leggi nuove o male eseguite o


non eseguite affatto, il numero degl impiegati accresciuto, e gli
affari disbrigati ci non ostante con maggiori ritardi : da tutte

queste cose consegne una prostrazione di spiriti , un languore di


cui i tristi si studiano. continuamente di trarre protto. Non an
noveriamo fra le cause di malcontento i nuovi tributi , poich
siamo convinti che il malcontento prodotto da questi non oltre
passa i limiti di quello, che le tasse nuove hanno prodottoe
produrranno in qualsivoglia paese, e che in realt essa, qualora
non si collegasse con le, altre cause accennato ,. sarebbe cosa

poco rilevante. 'll malcontento prodotto dalla tassa di registro e


bollo pi che dalla tassa medesima e deriVato dal modo di ri
_ scossione. Del resto giustizia vuole si dica non essere estranea
' alle popolazioni meridionali l idea che per cempire cd- ordinare
.
\

. ''

_ ts _

l_ltalia sia duopo di grandi sacrifizi pecuniari. Il sindaco di.


_una piccola cnon ricca borgata di Terra d Otranto ci diceva :
Dateci la_ sicurezza pubblica e pagheremo tutte-le tasse che il
Governo proporr ed il Parlamento approver; Limposiziou'e
delle tasse e fornite inevitabile ma transitorio di malcontento; La,

radicevdi questo tutt'altra;Lc popolaii'oninon si-sentono go- >


vernate, e quindi si credono abbandoaate; questa la radice

.vera' del malcontento.

\ ,-

- "j'

'

-_

-Oradal malcontento nasce il malessere, dal malessere una

condizione di cose tutta propizia al brigantaggio ;-e cos questo


riceve un sussidio perenne , un costante alimento morale. Ma il
brigantaggio anche sussidiato da altre causa, le quali mate
rialmente conferiscono alla sua durata ed alla Sua conservazio

ne". I briganti posseggono oltre la loro polizia ance i loro ban


chieri, i loro fornitori ed i loro depositi. Hanno d uopo di nomi

ni per rifarsi delle perdit che sostengono , di vettovaglie per


nutricarsi , di cavalli per meglio scorrere e fuggire, di foraggi
per alimentare quei cavalli , di armi 'e di munizioni per assalire
e per difendersi , di medicinali per curare gli-ammalati cd i fe
riti, di danaroper arricchirsi e per satellare tutte le voglie.

'frovno le loro reclute _fra_ gli oziosi , i vagabondi , i miserabili

ed i _paurosi ', che per tema di essere scannati li seguono e par


tecipano" alle loro gesta ; ma il nucleo dei loro depositi nello
glere e nelle carceri , le une e le altre , o difcili a custodirsi

per l' ingombro degli abitatori , o mal custodite per mancanza di


forze sufcienti , oppure afdate alla vigilanza di gente mal si
_ cura. Ne lattuale servizio della polizia carceraria . tale da im
pedire le relazioni tra coloro che son dentro e chi sta fuori. Non
sempre lingresso vietato con qi1ell' inesorabile rigore che sa
..rebbe mestieri ; non sempre i custodi son gente inaccessibile
' alla corruzione ed alla venalit. In alcune localit, a Brindisi

segnatamente , stato,notato che quante volte i briganti si aggi


ravano nelle vicinanze , _gl indizi di una certa agitazione si ap

palesavano tra galeotti, e raddoppiavano i tentativi di evasione.


N_questi tentativi sogliono essere isolati : raro anzi avviene

che carcerati o galeotti fuggano dai luoghi dove erano rinchiusi ,


senza che tosto si venga a scoprire come le stesse fughe siano

__49__
f avvenute da altri luoghi di detenzione o di pena di localit a\nco
distanti. l bagni'e le carceri , e naturalmente i primi ancor pi
delle seconde , sono i depositi preferiti dai briganti per rifornire

le loro schiere; e con ci agevolmente sintende, come in questi"


ultimi due anni le evasioni dalle galere e dalle carceri sieno
state cosi frequenti e cosi numerose: in ogni accolta di facino
rosi , di gente' colpita dalla giustizia , un contingente di bri
gantaggio bello ed apparecchiato. ug_ 1' 4 on.
'_
Abbiamo detto che i briganti hanno del pari i loro fornitori
ed i loro banchieri. Quelli volontari , questi ginvolontarimossi i
primi da maltalentq ,da avidit di lucro , da desiderio od inte
resse di disordine, da smania di vendetta; mossi glialtri da

paurosa condiscendenza , da timore di peggio, da preferenza


smodato alla conservazione degli averi e della propriet ; com
plici indegnie perversi i primi, condiscendenti talvolta spre-
gcvoli , taltaltra volta degni di commiserzione i secondi ; i pri1
mi sono i manutengoli , i secondi coloro che pagano i cos detti
ricatti! che in seguito, vale a dire, ad intimazioni minacciose od
a sequestri di persone sborsano la moneta richiesta dai briganti,
od inviano gli oggetti da essi domandati. I manutengolida una
' parte , i pagatori di ricatti dallaltra , sono le due vere fonti di

sussistenza del brigantaggio, il quale nella stagione invernale


segnatamente non_ potrebbe senza 'quell aiuto tenere a lungo la
campagna come fa. il manutcngolo , pi che complice , vero
fautore e sostenitore del brigantaggio; il brigante urbano , e
qualche volta anche in guanti gialli , assai pi spregevole di
quello che in campagna , poich non affronta nessun disagio ,v
ripone ogni suo studio nellevit'are diligentemente qualsivoglia
rischio e pericolo , congiura nell ombra , e il pi delle volte di

vide con gli assassini di campagna il bottino ed il lucro. Questi


il_fornitore volontario , interessato , infaticabilc del brigantag
.gio_; gquegli che manda gli avvisi, che previene ipredoni delle
mosse-delleI truppe e dei provvedimenti delle autorit, che'li di
stoglie dal costituirsi dinanzi alla giustizia , che li assicura del
prossimo ritorno di Francesco il , e quindi della certa impunit;

che addita loro le.case pi opulente a deruba_r , le famiglie pi


ricche a svaligiM&--, i_ proprietari pi avversi (a trucidare. Colui
4 a ,.

_50__

che paga i ricatti, invece, se non sempre banchiere riluttante


del brigantaggio , non pu mai dirsi volontario; egli paga od in
tutto ed in parte la somma che minacciosamente gli si chiede ,
perch teme , non facendolo , gli si bruci la masseria , gli si de
vasti il tenimento, gli si ammazzino i buoi, le pecore, i cavalli.
un tributo forzato , la cui riscossione dovuta al timore , ma

che sovente pagato con soverchia fretta.


7
_
'_
Non mancano per gli esempi di proprietarii come il prin
' cipe di Sansevero , che a costo di'molti danni non ha mai tolle
rato cheii fratelli
suoi agenti
pagassero
un sol
banda
o'lcomo
Domenico
e Carlo
del ricatto
Sordo ,alla
della
citt Caruso;
di San
'severo , i quali hanno sempre rifiutato di accondiscendere alle
minacciose intimazioni de briganti, talch questisi sono stancati

_di farne pi oltre; 0 come il sindaco di Anzano , il quale ai bri


ganti che con minacuiadi bruciarglila masseria gl intimavano
'Pagasse un ricatto, rispondeva inviando loro una scatoletta di
ammiferi. Iquali esempi, se sono degni di essere_altam_ente
commendati , dimestrano pure che chi non vuol pagare ricatti
non li paga ,- e che perci coloro i quali li pagano per lo meno
peccano di una arremlevolezza che non pu essere abbastanza
biasignata.,
_
.

' 51'? La facilit con la quale si pagano i ricatti pur essa rin do
loroso indizio della poca o nissuna confidenza nella protezione
delle leggi e del Governo; essa denota che i proprietari hanno
maggior paura dei briganti di quello che abbiano ducia nel
Governo. E cos , mediante l opera dei manutengoli ed il Paga
mento dei ricatti , il brigantaggio provvede ai suoi bisogni , si
._alimenta , si sostenta, si procacia ogni maniera diagiatezza e...

diremmo ancora di pi, se non ce] vietasse un sentimento di ve


recondia e di piet. I briganti a questo modo non mancano di
niente. Dilfatti tutte le volte che i nostri Soldati.sono penetrati
nei loro nascondigli e nelle loro tene vi hanno trovato ogni ma
niera di provvigioni e di squisitezze : carni , pane , formaggio ,
vini , liquori, dolci , medicinali e perfino gazzette. Frale. carte

rinvenute sul cadavere del sergente Romano , era il numero del


43 dicembre 1862 del giornale la Stampa (napolitana ) , in cui

lessevs'i,unarlicolo intitolato: Il nuovo 2lnislero, riboccante

_54_.

di plateali ingiurie contro i ministri e-seghatamento contro gli


onorevoli Farini,- Manna e Pisanelli. Caruso aveva nella Selva

delle Grotte un infermeria largamente provvista di tutto il ne


cessario; nel ricovero di Crocco , nel bosco di Monticchio , ab
bondavano le vivande , i vini , le provvigioni di ogni sorta. '\'el
bosco di Lagopesole , ricovero di Ninco Nanco, la truppa ese
gucndo in gennaio scorso una perlustrazione , trov molti cap
potti e biancheria pulita,in quantit occultata nelle cavit dei

tronchi degli alberi. Tolone volte sono stati rinvenuti presso i


briganti perfino degli istromenti musicali. Nelle vicinanze di
Foggia fu veduto sulla loro mensa pane bianco di ottima qualit
col marchio del municipio di quella citt. La mala acquistata
opulenza sfoggia in tal guisa e conforta il delitto da cui deriva
ta , ed il lusso della corruzione fa pompa delle sue pi ghiotto
, raffinatez;c nellantro stesso degli assassini.
.
E come se questi sussidi e conforti materiali fossero poca
cosa vi si aggiungono anco i morali. La creatura umana pi roz
za e pi depravata non cessa dallo sperimentare di tempo in
tempo la necessit di essere sorretta e ristorata da qualche cosa,
che non il cibo n altra soddisfazione materiale : per quanto
sien fitte le tenebre , che l ignoranza ed il delitto possano avere
addensato sull' animo dell uomo, esso non cessa mai dallessere

di tratto in tratto travagliato e sospinto da aspirazioni che pu


non comprendere, ma alle quali non pu resistere. N il brigante
sfugge all imperio di questa necessit : la tetra atmosfera di ce
cidio e di rapina che ad ogni momento egli respira non ha facolt }
di preservareil bieco sguardo dalla vista di un tenue raggio. di
luce , e quindi egli istintivamente costretto a richiedere alla

superstizione quel sollievo , che non pu attingere nella serena


coscienza del sentirsi puro ed incolpabile. Chi gli ammannisce
questi conforti, chi_gli largisce cosifl'atto sollievo? Il ministro
di quella religione che pi abboire_ dal sangue e dal -misfatto ,
ed dispensatrice inesauribile di mausueti e caritatevoli consigli.
Triste a dirsi , o signori i molta parte del sacerdozio catte
lico anche questa volta ha mancato in luttuosi frangenti alla sua

missione di pace ili-carit. Non parliamo ben inteso di tutto il


clero , ma di. quella parte di esso che immolando i principii re
'

_52___
ligiosi a"inondani interessi ed immedesimando la causa della
flhiesafcon quella di una potest essenzialmente umana e cadnca
hasconosciuto l altezza dei Stt0i doveri , ed ha stretta la mano

a tutti i nemici grandie bassi , palesi ed occulti della quiete e


della integrit della nazione italiana. Aizzato dalla legge'su i
conventi del 47 febbraio 4864}, frettolosamente compilata ed im
provvidamente promulgata, giacch ebbe il torto di ledere gli
interessi senza schiantare il male dalla radice , commosso a sde

ed il timore per l inevitabile fine della moriente dominazio


ne ecclesiastica ; celeste clero dapprima si diede a promuovere

le reazioni .e quando queste vennero debellate e'sconfitte , in


vece di raccogliersi e pentirsi stese la mano al naturale crede
delle reazioni, al brigantaggio. Una sua parola dallalto del
pergamo , un suo suggerimento dal confessidnale sarebbero ba
sta_ti ad allontanare-od almeno ad attenuare il agello :. ma qu"el-";

la parola non fu pronunciata , quel suggerimento non fu dato. _


A noi stato.detto e ripetuto in tutti i paesi che abbiamo visitati
che dal confessionale partono incitamenti e conforti al brigantag
gio; non ci sono state, ne potevano" esserci allegate le prove

giuridiche di quest asserzione; ma ci non toglie che essa non


esprima un convincimento morale, il quale profondo ed uni
versale. Certo che un sol motto profferito dal tribunale della
penitenza , ed indirizzato alle donne ed ai parenti dei briganti
avrebbe avuto salutare ed immediata efficacia; ora forse ar

risehiato presupposto l interne dalla mancanza delleffetto quel


_ la della cagione? Se quel molto fosse stato detto i briganti meno
induriti e meno pervivaci non avrebbero forse mutato vita ?' 0d

alla peggio il numero dei parati a delinquere non sarebbe forse


scemato ? Il pergamo d ordinario si taciuto , ma quando non
ha avuto ritegno di affrontare i rigori della giustizia umana ha
pororato la 'causa del brigantaggio , si studiato di santificarla ,
ha tentato il sacrilegio d innalzare il masndiere bruttato d in

famie di sangue alla dignit di martire. Nello scorso mese di


dicembre dalla cattedra di una delle pi affollate chiese
Na-.
poli , un predicatore diceva : _ I nostri fratelli i briganti in va
ric_prqvincie d Italia riportano la vittoria , e sempre la_ripor
toranno perch combattono contro il Re usurpatore : la Madon

-__ 53 _

. na dovr farci il miracolo' di veder cacciati fuori del regno gli


usurpatori. a Ed.uu altro predicaudo in altra chiesa della
stessa citt nella novena doll Immacolata Concezione prorompe
va in questa apostrofe : Vergine Immacolata, io non ti creder
pi Vergine se tu subito non farai.tornare; gli adorati sovrani
Francesco e Maria Soa. e E quand' anche il pergamo si fosse
sempre taciuto il silenzio solo basterebbe ad aceusarlo. Seleiano
altre volte i ministri del santuario usare il pio costume (1 invo

care dal cielo con solenni precila cessazione dei pubblici flagel
li ; ma ci non avvenuto questa volta.
v
.
Il sergente Romano, capo della banda brigantesca di Gioia ,

in provincia di Bari, soleva far celebrare7 pagandola ,una mes


sa nella cappella della Masseria detta dei Monaci ,, che perci

venne denominata la messa dei'briganti , e trevava pronto sem- _


pro il cappellano , che invocando ledivine benedizioni su quella
masnada osava tentare di far complice di essa il ciclo. A Miner
' vino nella stessa provincia , informava a morte un caporale del
nostro esercito , ed il sacerdote invitato ad amministrare i con

' forti ed i sacramenti della religione a quel prode che'avev'a com


battuto contro i briganti , spietato glieli rifiutava ._ A Viesti_, nel
Gargano, bast che un sacerdote celebrata la messa dinanzi alle

truppe cantasse il Domine sqlvum' fac iegem , parchi: l arciprete


interdiecssc la chiesa. In unaltra localit invece un brigante
entrava in chiesa a cavallo, ed in quella postura ascoltava la
messa : ne per quanto a noi consli fu pronunciata veruna inter
dizione. Un brigante del Gargano , soprannominato il principe
Luigi, essendo riuscito in uno scoutro'con'idancieri di Monte

bello a salvar la vita con la fuga, pens celebrare lo scampo come


portento operato dalla Vergine santissima, e feeedipiqgere un
quadro nel quale egli era eiligiato alle prese con quei lancicri ,

e dalle loro offese tutelato e serbato incolume dalla Madonna del


Carmine. Il quadro fu collocato con religiosa solennit 'nella
chiesa di Monte SantAngelo. Il prefetto di Capitanata fece arre
stare l" artista , da_cni la dipintura era statafatta , ed il)s;icer-

dote_ che si'craprestato a quella profanazione. ll tribunale di


'Lueera'( sia detto fr;_a parentesi ) rilascio in libert luno e l'al

tro.1Lbrigantionosuperstiziosissimi: recano sottole vesti amn

_ 54 __
lcti e scapolari in gran copia : in certi dati gi0rni , senza mai
smettere le uccisioni ed i furti, sono capaci per devozione alla
Madonna di non mangiar carne. 6 l briganti , ci diceva il pre
letto della provincia di Capitanata, sono usi ad ogni stravizzo ,
ad ogni scelleratezza ; eppure l'anno dire le mosse ai preti , ai
quali le pagano largamente. n Un colonnello dellesercito no
stro che pass molti mesi nella stessa provincia di Capitanata ,

ci narr una usanza , alla cui attuazione i preti hanno parte. Per
farsi invulnciabili , per rendersi immuni dai pericoli , per af
frontare coraggiosamente la morte, i_ briganti nellaccingersi
alle sanguinarie e scellerata imprese si fanno consacrare da un
sacerdote , il quale consegna ad essi la sacra ostia , e per mezzo
di'un taglio gliela intromette alla base del dito pollice. Alcuni
briganti non guari caduti in potere della giustizia hanno dichia
rato di a_vere ricevuto da sacerdoti sacre immagini col sugger
mento di mettersele in bocca , e con la promessa che in tal guisa

sortirebbero illesi da tutti i combattimenti,

'
Altri briganti presi nelle-vicinanze di Zungoli, circondario
di Ariano, recavano sul petto la stella ponticia. l briganti, ci
diceva il generale Villarey, hanno tutti religione a loro modo;
1 quando possono l'anno cantare le litanic nei boschi; portano ad

dosso le immagini della Madonna e corna contro il fascino.


'
Il sergente Romano , di Gioia , mentre teneva la campagna
scriveva pietose giaculatorie , ed intitolava gli assassini che di
pendevano dai suoi ordini girali della fede CGHOIICG ; essi pre

stavano un giuramento, la cui farmela fu rinvenuta nel suo por


talogli quando venne ucciso, e che merita di esservi integral
mente rifcrita :

Atto dl giuramento c di fedelt.

Nel momnto,mcdcsimo da disposizione superiore si con


forme clic nell anno, mese e giorno noi tutti in unanimit di
voti contestiam il presente atto di giuramento e di fedelt con

le seguenti condizioni da noi stabilite con i'pyesenti articoli.


Promettiamo e giriamo di sempre difendere con 1 eflu{
sionc del sangue_lddio, il Sommo pontece Pio IX, Frnces_co Il,
re del regno delle Due Sicilie, ed il comandante della nostra

colonna degnamente allidatagli'e dipendere da qualunque suo


i ordine, sempre pel bene dei sopranominati articoli; cosi Iddio

- ci aiuter e ci assister sempre a combattere contro i ribelli


i della santa Chiesa.
.
Promettiamo e giuriamo ancora di difendere gli Stendardi

>'del nostro re Francesco II a tutto sangue; e con questo di farli


scrupolosamente rispettare ed osservare da tutti quei comuni
i i quali sono subornati dal partito liberale.
Promettiamo e giuriamo inoltre di non mai appartenere a
qualsivoglia setta contro il voto unanimameute da noi giurato,
anche con la pena della morte che da noi alfermalivamcnte si
stabilita.
i Promettiamo e giuriamo che durante il tempo della no

stra dimora sotto il comando del prelodato nostro contendente

distruggere il partito dei nostri contrari i quali hanno abbrac


cielo le bandiere tricolorate sempre abbattendole con quel
zelo ed attaccamento che l umanit dell intieia nostra colonna
ha Sopra espresso, come abbiamo dimostrato e dimostreremo
tuttavia sempre con le armi alla mano , e star pronto sempre
a qualunque difesa per il legittimo nostro re Francesco Il.
Promettiamo e ginriamo di non appartenere giammai per
essere ammesso adaltre nostre colonne del nostro partito me
desimo, sempre senza il permesso diellanzidctto nostro coman
dante per effettuirsiun tal passaggio. Il presente atto di giura
mento si da _noi stabilito volontariamente a conoscenza del

lintera nostra colonna tutta e per non vedersi pi abbattuta la


nostra santa Chiesa cattolica romana, della difesa del sommo
D pontefice e del legittimo nostro re.
_
Cosi abbracciare tosto qualunque morte per quanto sopra

si stabilito col pre3ente atto di giuramento.

'

Il Cbuzumm'a Soranoaa 1

N meno signicante di questa formula di giuramento sono


le cpnfestsioni che un capo brigante , per nome Pasquale Forgio
nc , faceva il giorno 23 febbraio dellanno,corrente inseguito ad

apposito interrogatorio in Gesualdo provincia (1 Avellino. Sicco


mcil brigante mostrava esser persone di aver fatto male e'di

_ 36 _
aver meritato lodio delle popolazioni, gli si chiedeva perch non
si, fosse presentato; le sue risposte furono le seguenti :

. Domanda. Con questi convincimenti perch non vi siete


presentato voi ed i vostri compagni, persuasi che odiati da
tutte le popolazioni la vostra vita era in pericolo ogni momen
te? Sterne (1) stesso intimorito dell esagerato numero dei bri

ganti, che si dicea circondavanoil paese, appena che era


sgombro di due malfattori che vi entrarono, rialzava i'stemmi

di Vittorio Emanuele , e benedicem il suo nome e la unititd- liana.


_

'
'
Risposta. Noi combattevamo per la fede.
D. Che cosa intendete per la fede?
R. La santa fede della nostra religione.
. .
D. Ma la nostra religione non esecra' i furti , gl incendi ,
le uccisioni, le sevizio e tutti gli empi e barbari misfatti che o
gai giornoeonsuma il brigantaggio, e voi stesso coi'vostri com

pugni avete perpetrati?


.
R. Noi combattevamo per la fede , e siamo benedetti dal
papa , e se non avessi perduta una carta venuta da Roma vi

eonvincereste che abbiamo combattuto per la fede.


D. Che cosa era questa carta?

R. Era una carta stampata venuta da Roma.


D. Ma che conteneva questa carta?
7 . R. Diceva che chi combatte per la santa causa del papa e
di Francesco Il non commette peccato.
"
D. Ricordate che altro conteneva detta carta?
R. Diceva che i veri briganti son i Piemontesi che hanno
v tolto il regno a Francesco Il,che erano scomunicati essi , e noi.
benedetti dal papa.
D. In nome di chi era stata fatta quella carta , di quali
>? firme era segnata?

n R. La carta era una patente in nome di Francesco Ile

firmata da un generale che avea un altro titolo, che non ricor


do, co\ e non ricordo il nome ; vi era attaccata una fettuccia"

con sugg Ile.


\

(1) Era stato invaso dalla banda cui apparteneva Ijnterrogato.

'

W -__.____ Ve,
f"-_-rffg.-.r_

_.m w"

'- -

..

_.57._

' 1). Di che colore era la fettuccia e il suggello , e, ebeiixt-i

> pronta il suggello offriva?


_
R. La fettuccia era color bianco come tela; il suggello era
bianco eoll impronta di Francesco 11 e delle lettere che di
wevanoRoma,

il

. ..

.,

,e.

D.,Non potendo ammettere ne consentire che il papa

possa benedire tante iniquit , n che Francesco Il abbia po

) tute vilipendere la dignit dire ordinando omicidi , grassazio


ni, incendi, quando anche questi mezzi , lumanit di50ltlittal:

'do, avesser potuto fargli sperare il riacquisto del trono , per


non pu esser che una tavola la vostra assertiiza!
R. Essendoch avete fatto venire i bersaglieri e che sar
.> fucilato, persuaso come SODO di morire, vi assicuro che ho te

auto quella carta e che verit tutto qullo_ehe vi ho detto


contenere, e se altri, come me, sar arrestato, vi convince-I
rete che non ho mentito.

.,.

._

.. D. Che abbiate tanto ben legata al petto con un nastro


una piastra di Francescoll come medaglia non fa meravi

glia, perch 'credevate, uccidendo, grassando, rubando, com

battere per lui. Ma come, consumando tante scelleratezze,


potete tenere a testimone di esse, e direi anche a complice,
se scempia non fosse questa parola, la Vergine Santissima,
portando appeso, al petto questo insediciato abitino colla sua
n elligie del Carmine? E cosa che fa credere la vstra reli
>i gionc pi empia'c scellerata di quella che potrebbe avere
un demone, se i demoni potessero avere una religione! Non
questa la pi infernale derisione che possa farsi a Dio?
R. lo ed i miei compagni abbiamo la Madonna nostra
protettrice, e se aveva la patente colla benedizione non sarei
stato certamente tradito.
'

Edlessendogli annunziata che si approssimava lora per


lui fatale, risponde:

_ Confermer anche queste stesse cose al confessore, che


\spcro mi saraccordato.

_ln quegli animi ottenebrati dalla ignoranza e _pervertiti


dalla consuetudine del male,lo stesso sentimento religioso non

penetra se non per mezzo della paura: e ilsolo ritegno che

-.-58

pu alquanto infrenarli: tolto anco cotesto ritegno ogni freno


e rotto, la propensione al delitto non pi contrastata da nes
sun ostacolo. Il brigante non ha paura del codice penale, per
ch gli hanno assicurato che al ritorno di Francesco Il otterr
l impunit; non ha paura dellepeno di un'altra vita, perch
"il ministro della religione gli ha assicurato che uccidendo, Sac
cheggiando, striprndo, egliserve una giusta causa. Ond che
pur troppo ci mestieri affermare che una parte del clero non

rifugge dal fare la parte di manntengolo morale dei briganti,


partc peggiore di quella stessa di manutengolo materiale, per
chi soccorsi che questi presta niscono coll esaurirsi , lad

dove quelli che presta il ma:iutengolo morale lasciano tracce


profonde ed indelebili, e per mezzo [del fanatismo e della su

perstizione (la formola di giuramento pocanzi riferita ve ne


porge irrefragabile documento) tengono pi salde le armi o
micida nelle mani dei mall'attori, E pur troppo dobbiamo an
che aggiungere che preti e religiosi non hanno nemmeno ri
fuggito dall essere anche manutengoli nel senso pi stretto e
pi materiale della parola. In provincia di Salerno, a modo
di esempio, ,Venneto, in marzo del 486'2, arrestati ciuque frati

mppnccini perch prestavano ai briganti ogni maniera di as


sistenza. Per coglierli in fallo alcuni dei nostri soldati si tra
vestirono da briganti, ed in quellnrnese si ebbero daglindc
gni monaci le pi umane &ICOOgBDZB, e viveri in quantit, e
la dichiarazione che il convento era fornito di vettovaglie in
guisa da poter accogliere una comitiva di 400 briganti. Nel
convento dei padri Lguorini in Pagani, provincia di Salernp,
si facevano arruolamenti di briganti. Nella citt di Andria, in
Terra di Bari , furono diffusi nel popolo nello scorso ,mese di
agosto molte cartelle che recavano questo parole: l_ briganti

- sono benedetti dal papa, ed ogni qhalvolta si battono si at


n taccano a nome di Dio, e vinceranno. Che si formi allora
una deputazione e li vada incontro colla bandiera bianca l'a

ccndoli entrare in paese, e tutto sar nito. in quella citt


cbe annovera oltre a 20 mila anime Sono un 300 tra preti e
frati. Vi sono perno dei casi, come si avvcr nella disfatta

che ai primi di novembre 4862 una grossa banda tocc da:

lancieri di Montebello nelle vicinanze di Luora, nei quali si

Sono veduti sacerdoti far parte delle masnade. Laonde pur


forza conchiudere che il brigantaggio nelle provincie meridio
neli ritrova in una parte del clero fornite incessante ed inco
raggiamenti di ogni maniera.

N glincoraggiamcnti che provengono dalla parte borbo


niana sono minori. Quella parte che nel 1860 lasci coprire

' di obbrobrio la propria bandiera; che non seppe di[cndere n i


' suoi principii7 n il suo Re ,rbe n0n seppe arrendersi con dignit
n cadere con gloria, non ha Saputo trovare altro esPedicnte
per pigliarla rivincita se non quello di collegarsi cogli assas
sini7 di aiutarli col consiglio, con la direzione, col danaro, di

infcrvorarli alle opere iniquc. La partecipazione, la complicit

al brigantaggio dei Comitati borbonici fatto che non 'patisce


contraddizione : i processi di monsignor Cenatiempo , di Bishop,
del Cosenza, le pongono in piena luce. Altre processare da poco
iniziate ed ora in via istruzione, quella , per esempio, intorno
ai complici dclsergente di Gioia, laltra a carico della principes
sa Sciarra , le confermano in modo' incontrastabile. Le indagini

alle quali si proceduto in seguito al sequestro del marchese A-


vitabiie ed alla cattura di parecchi Seguaci di Pilone, hanno sor
tito lo stesso risultamento. Il malfattore' Pilone s intitolava co
mandante il corpo di oPerazione nelle vicinanie di Napolia nc-'

me di Francesco H, e sulle vesti brigantesche recava le insegne

di cavaliere borboniano. L altro malfattore Pizzicbiccliio faceva


il suo ingresso in Grottaglie inalberando bandiera bianca , e gri
dando : viva Franceco 11! Un borboniano, non guari arrc'sta
to, deponeva avere ilComitatobo,rbonicc di Napoli spedito ordi
ne al Crocco di catturare i componenti la Commissione (1 inchie
sta al loro passaggio per le Puglie. Ora. chiaro, che ordini sin
vianofa subordinati od" almeno a gente con'la quale si procede
daccordo. Un Giuseppe Trdio, di Cenlola, provincia di Salerno,

giovane di 25 anni, di condizione civile, gi studente di leggi


nel liceo Salernitan0, fece un viaggio a Roma, o reduce and
dililato
paese, dove il"
si mise
a capo di
di una
di darsi
mal
viventi al, laSudqual'inie5t-ar
circondario
Vallo.banda
Senza

.-.a .
\

'.
-b'tl

(
nessun fastidio di occultare a nome di chi turbasse la pace pub-
bliea emanava in luglio scorso il seguente proclama.
"
>
Al rorou DELLE Due Suaus.
Cittadini .'
J

. Il fazioso dispotismo del suballpino regimev nel conquista


re il regno vi sedusse con promesse fallaci. Amari: frutti neave
te raccolti. Hiduccndequeste belle contrade a. provincie , angan
riandovi di tributi , apportandovi miseria e desolazione: Inau

gurando il diritto della fucilazione a ragione di Stato (che lle ga


lantuomo l ). I pi arditi oramail un anno da che brandirono le
armi. E lora di fare lultimo sforzo suonata. Non tardato pun-7

to_ad armarvi e-schierixrvi sotto il vessillo del legittimo sovrano


Francesco Il , unico \simbolo e.baluardo dei diritti dell' uomole

del cittadino , non che della prosperit commerciale e ricchezza


dei popoli. Esiterete voi ad alfroiitare impavidi gli armati-pie
montesi, onde costringerli a valicare il Liri ?,
'
Pubblicato in . . . . ,_e per copia conforme in questo eo
mune ellisse.
'
-

n 2 luglio mesi
il capitano comandante le vivai borboniclw.
(imserrr. TAlllll).
,

Accanto alla firma e ilsuggello con lo stcuiinaborbonico.


ll Tardio intimava ricatti a nome di Francesco ll. Eccone

il documento :

'

'
' \

FRANCESCO.
in: bit. usano neu._a non smitae_f

Si fa ordine a don Raffaele Salerno, del comune di Camc- _

ruta, consegnare al latore, senza punto esitare, la somma di da.


cati 420 da servire per paghe agi individui componentbla colpa
na di formazione sotto il mio_eomando.
'

- _ E glielo partecipo per intelligenza.


4
'
Il capitano comandante le anni barbari/che. _,
Gmserrn 'l'aamo.

'

_. M ._
E trovava complici nei componenti il municipio di Camera
la, come-risulta dalla seguente lettera :

. _ "

Camerata, 4 luglio [862.

Anniiusrmmour. per. comune ai Cannaon.

Ai signor assessore don Paolo Ambrosaiw.


" Signore,
; n Le si spediscono due donne, che contatta premura le ca

richerte al pi che possa di pane da servire perla gente arma


la prossima a giungere in questo comune , nell intelligenza che
- il valore sar p:ggato{da questo comune.
'- .
'v-

#Ia

'

Il niunicipio:
a

L'n uliiziale che per parecchi mesi fa comandante del di


stretto militare di Vasto, nell Abruzzo Citeriore, ci narrava che

un brigante fucilato perch colto con le armi alla mano prima


dispbir_e lestremo supplizio dichiarava , come il suo capobanda,

dett 'P1'ZGOIUHO , avesse letto a lui ed ai suoi compagni un or


dine del giorno mandato da Roma da Francescoll , nel quale
questi annunciando il ritorno prossimo nei suoi Stati esortava i
briganti a perseverare. In altre carte sorprese sulle porsone di
malviventi che facevan parte della banda 'di'Chiavone , leggesi ,

come alcuni dei malfattori abbiano relazioni dirette ed immedia


te con la stessa persona di Francesco Il , e lo tengano ragga"
gliato di ci che i briganti fanno ed operano. E ci stato pari
mente riferito che quando il Chiavonefu con alcuni dei suoi pi
fidi seguaci ucciso per ordine di 'lristany, questi desse contezza

dellaccaduto con apposita relazione a Francesco ll , ed atteg


giandosi ad uomo politico gli riferisse come avesse fatto togliere

di vita quei miserabili, perch colpevoli di volgari delitti, e che


alla lettura di questa relazione Francesco Il depiorass la morte
del Chiavone e dei ampi, e fosse compreso da vivo sdegno contro
il TristanY che lo privava di cosi fedele ed affezionato servitore!
Il giorno 16 luglio. 4864 due soldati del H- di fanteria, Per
nome Carlo Bedoni e Bernardo Gam-ba', furono , mentre 'scorta- vano un esattore da Morino a Rendinara_, sorpresi da una decina

_ca
di briganti, disarmati, fatti prigionieri e condotti prima in quella
localit del territorio pontificio denominata Campoli, e poi alla

montagna detta delle Scalette sullo stesso territorio, dove il Chia


vone ed i suoi seguaci tenevano il loro quartiere generale. Dopo

ch idue soldati vennero Spogliati degli abiti militari , e vestiti


da contadini si ebbero dal Chiavono ordine di andare in Roma ,

un foglio di via per ciascuno ed una lettera per il conte di Tra


pani, zio di Francesco II, e con esso lui dimorante in Roma ; e

perch non fuggissero ebbero anche una scorta brigantesca. For


tuna volle che sulla strada comparissc un distaccamento france

se , alla cui vista i malfattori se la diederoa gambe, ed i nostri


due soldati furono in grado di ripassare la frontiera e di tornare
al loro reggimento di presidio a Sera.
il giorno 24 luglio dllo'stesso anno alquanti masnadieri ', guidati da un Luigi di Gian Marco Bianchi , si imposSessavano
per inganno del corpo di guardia di Luce, nel circondario di A
vezzano, e prese le armi che rinvennero si diedero alla fuga as
sociando nello stesso evviva il nome di Chiavone a quello di
Francesco il.

, _

* _

Al principio dell anno corrente in seguito a ricatto con se


questro di persona fatto dalla banda Crocco , nel circondario di
Sant Angelo dei Lombardi , il delegato di pubblica sicurezza di
Bisaccia procedeva all interrogatorio del giovane sequestrato, e
di un contadino inviato dalla famiglia a ricercarlo: e luno e lal
tro concordi deponevano che , trovandosi fra i briganti, avevano
veduto sopraggiungere un altra banda guidata da un tale Teo
doro il quale diceva a Crocco: Due giorni dietro uno dei nostri,
_ amici venuto a dirmi che il nostro Re Francesco nella pri

maver ci manda rinforzo di soldati con capi esteri, munizione


e danaro. E facilmente si mette egli stesso alla testa di soldati '
del papa e dell Austria per entrare nel regno. Uno degl'in
terrogati ' deponeva pure aver chiesto ad uno dei compagni di

Crocco per nome Sacchitiellou;he fai pi,jhwampagna? grati,


hai fatto i denari ; perch 1iiin cerchiet'irarti ?... ed ilSac

chitiello avergli risposte: ulo fui invitato da parte del nostro Be


4 Francesco , e perci mi riunii colla banda. Ora ci stato rife

rito, precisamente ieri, dal capo della banda Teodoro che ven

.._ 63,...

'

ne a ritrovarci , assicurando che ein aveva ricevuto notizia


dal Re che in primavera ci avrebbe mandato sicuramente gran
forza con capi esteri, e danaro, ed egli stesso sarebbe entrato.
Noi dunque attendiamo tale sua promessa. Allora mi vedrai ,
caro paesano, in altro stato. Basta, ci rivedremo.
Ai primi di febbraio test scorso un brigante per nome Fran
eesc0 Gambaro si costituiva in SantAngelo dei Lombardi, ed in.
terrogato per "qual ne si fosse associato ai malfattori, rispon
deva :

'

Mi unii alla banda di cui capo erano Andreotti e Sacchi,


tiello fin dal 16agosto dello scorso anno; giorno di San Buc
co. La banda era di circa IO._Io qual pastore ero sempre a
contatto coi briganti, ed in tale occasione m illusero che loro

erano protetti da Francesco Il , che gli mandava danaro, mu

nizioni ed.aimi, e che fra breve sarebbe entrato nel regno, ed


a noi ci avrebbe dato molti terreni del comune e danari ; mi
dissero pure che il Re glio di una Santa che protegge lui, e
noi,.,. La banda ora ristretta a pochi, perch i capi dissero
' ai briganti che il Re Francesco gli avea fatto sapere che a pri.
mavera mandava soldati,danaro e munizione per entrare nei
_b paesi , ed" egli stesso sarebbe entrato in Napoli , e perch in
tempo (1' inverno non potevamo ma-ntenercinoi e cavalli , cos
ci disse ritirrci ed alla moglie nsconderci nelle case. nostre
c masserie degli amici per poi ritornare in primavera;
Le recenti irr_uzioni di bande con capi esteri dal territorio

pontificio in provincia di Aquila sono illustrazioni e conferma di


questa deposizioni; qualsivoglia commento tornerebbe inutile.
Tutte le irruziorii di briganti dal territorio pontificio sono
promosse ed apparecchiato dei Comitati borbonici qua e l spar
si fuori del nostro Stato, di concerto con quelli che hanno stanza

al di dentro. Ve ne ha a Marsiglia, a Parigi, a Malta; abbondano


a Roma e nelle localit pi vicine alla nostra frontiera. Il Comi.
tato di Alatri presieduto e diretto dal vescovo di quella dioce
si. Ed allo stesso modo con cui sono innegabili le frequentie

strette relazioni tra briganti e Comitati borboniciuon possono


nemmeno essere rivocate in dubbio le relazioni fra questo edil
principe che gi fa sovrano delle provincie del mezzod dellIta'

-l...

ha. I capi di quei Comitati residenti in Roma fanno notoriamen

te parte della Corte di Francesco il , e le comunicazioni per via


di corrieri di ogni condizione , di ogni nazione e di ogni sesso
con le provincie napolitane sono incessanti. Francesco il adun
que consapevole di tutte le macchinazioni , e non tollera ma,
vuole che la sua causa sia rappresentata e servita dai masna
die_ri e dai predoni. Alla sventura anche meritata si deve rispetf

lo ; n mai nei Vorremmo sfuggisse dalle nostre labbra una sola


parola che suoni insulto ai caduti. Come fa eroica nei soffrire

i' Italia magnanima nel perdono agli offensori. Ma il principe


che allombra di un vessillo glorioso ed amico ali Italia, non ha
ribrezzo di scatenare orde di ribaldi per arrecare la desolazione
in quelle provincie , che non seppe conservare la sua domina- _
zione col valore , ha con cii_> riunnziato allo stesso diritto della

sventura , e dispensa daii obbligo di qualsivoglia riguardo e


compianto. Egli nomi: pi iipiincipe esautora'to e nemmanco il
pretendente, ma il complice, listigatore, iimanutengolo di Cro'c

co, di Ninco-Nanco e di ogni maniera diwolgari e miserabili


scellerati.

" i soccorsi materiali che il soggiorno di Francesco il nella


eterria citt procaccia al brigantaggio nelle nostre provincie non
ne sono per la peggiore n la pi dannosa consguenza.Gli ei

fetti morali e politici sono di gran lunga pi nocivi alla pace ,


alla sicurezza ed alla prosperit di quelle provincie: sicch.
quand anche quel principe non inviasse n un sol qattrino, n
un Sol uomo alle orde dcimalviv_enti, il solo fatto della sua per

manenza in Roma sarebbe fornite grandissimo del brigantaggio.


Allo stesso modo con cui durante il decennio dell occupazione mi
litare francese il soggiorno di Ferdinando i e della sua Corte in
Sicilia, oltre alle continue spedizioni di briganti nelle Calabrie ,
manteneva viva la speranza dei partigiani deiiadinastia borbo
nica; il soggiorno attuale dLirancesco li in Roma , se non ar
gomento , certo pretesto plausibile e non destituito delle appa
renze della verosimiglianza, acolpevcili speranze , a pronostici
protervi. Nel decennio il buon senso popolare aveva ballziato
coloro che aspettavano il ritorno di casa Borbone con la espres
siva locazione di sprran:uli: ed oggi non ne mancano; Costoro

_65_

fanno assegnarpento sulla ignorana e sulla credulit delle mol


titudini, sulla diliicoit delle comunicazioni, e divlganodi

continuo le pi insigni fandonie, le pi grossolane fole, le quali .


naturalmente non si avverano mai , ma sortiscono leffetto che
se ne ripromettono coloro che le dili0ndouo, quello vale adire

di commuovere, di agitare, dimpaurire. ieri erano gli Austriaciv

che avevano occupato parte dellantico reame; oggi sono i Fran


cesi che hanno costretto il Re Vittorio Emanuele a spezzare lita
iica corona , ed acconciarsi alla confederazione ; domani Fran

cesco il che preceduto da immenso corteggio disoldati e di di


plomatici sta per riporre il piede negli antichi dominii. Tutte
queste dicerie derivano la facilit con la quale sono creduto dalla
presenza di Francesco li in Roma: il giorno in cui egli fosse in
ispagna , in Baviera odin qualsiasi aitra,contrada di l delle Ai- '

pi nessuno pi vi aggiusterebbe fede. Durante il decennio i Bor


boni ricoverati in Sicilia millantavano lamicizia palese ed elli

cacc dell inghilterra ; oggi il Borbone ricoverato a Roma non


pu di certo vantare l amicizia della Francia , \ma dal contegno
di questa trae a suo pro maggiore utilit di quella che i suoi an
tonali ricavasscro dagii_inglesi nell epoca test rammentata.
Francesco Il , vanno susurrando tuttod fra le moltitudini i suoi

fautori, non lospite dei Francesi, ma deiS. Padre; quelli non


sono _suoi amici; ci non ostante sono costretti a rispettarlo, tanto
egli forte, e rispettandolo dimostrano essere persuasi che

1 unit italiana non pu reggere, e che un giorno o laltro


Francesco il torner, anche loro malgrado, nei suoi Stati, Co
si ragionano costoro ,.ed il ragionamento colpisce le moltitudi-.
ni, le quali non vanno tanto per il sottile , non sono iniziate agli

andamenti misteriosi della politica, e vedendo che quei discorsi


concordano con i fatti apparenti, di leggieri si persuadono che
hanno fondamento di vero, e senza pi credono lincredibile,

lassurdo, come articolo di fede. Francesco il a Roma, ospite


del papa, non molestato dai francesi, circondato da una Corte
alla spagnuoia, copdiplomatici accreditati presm di lui come

se fosse nel pieno esercizio degli attributi della sovranit," ii


bero di fare qgeil eh: meglio gli aggrada e di ordire qua
lunque macchinazioneia1.danni) dell. italia, tal fatto il quale,
5

" -v_-- .,.- -.

I--rrr-

_66_
anche senza tanti commenti colpisce profondamente quelle po
polazioni immaginose,_ e, valga il vero, colpirebbe anche altre
meno di esse fantastiche e' proclivi a credulit. La conseguenza
morale del sentimento _di sfiducia e di dubbiezza intorno al
l avvenire che questo fatto genera ed alimenta di per s sola
un male gravissimo ed una delle pi salde radici del brigan
taggio. l malfattori vi attingono forza ed incoraggiamento pe
renne a' persevorarcpnellc opero infami; la presenza di Fran
<'GSC ll a Roma implica per essi la certezza del di lui ritorno a

Napoli; la eventualit di quel ritorno guarcntigia ad essi di lu


ero; di onori, di premio e nel caso pi disperato (l impunit. ll

giudice del mandamento di Cerignola ci narrava di aver saputo


da un brigante tenuto.prigione nelle carceri di quella citt avere
Croeco dichiarato di esser pronto a eonsegnarsi nelle-mani della
giustizia , a costituirsi , quando avesse avuto certezza che Vitto
rio Emanuele fosse entrato in Roma. E v ha anche chi afferma.
che il Crocco due volte sia stato a Roma travestito da frate per

conferire con Francesco Il od altri della sua famiglia. Un bri


gante di anni vl'7, per nome Giuseppe Ciampaglia, arrestato lo
scorso mese di,marzo in Termoli, interrogato dal giudice di

quel mandamento, deponeva che un capo brigantelo aveva co


stretto a seguirlo, e gli prometteva di armarlo e dargli un buon
cavallo, e cos con la comitiva tutta armata recarsi in Roma per
far tornare Francesco Il.
.

La dimora di Francesco Il nella capitale dellItalia accenna


' pure ad una delle altre maggiori cause della durata e della tena
.cil del brigantaggio nelle provincie napolitane, alla connivenza
'vale a dire ed alla complicit del Governo ponticio. Si dir for
se che la ospitalit non implica solidariet di doveri tra chi la

concede e quegli che l accetta; che il bcnelzio non conferisce al


benefattore la prerogativa di vincolare la libert delle azioni del
beneficato; e che perci cli dona lospitalit pu_ ripudiare la re
qunsabilit dei portamenti di chi la riceve. Ma anzitutto a ri
flettere che la ospitalit largita dal Governo ponticio a France
sco 11 non corollario del principio del dritto di asilo , sacro ed

inviolabile presso le libere nazioni , ma bens concessione spon

tanea eritrattabile-di quel Governo. In secondo luogo fra i desi_


#4? F

._ 67 .

derii e gli atti del Governo pontificio e quelli della corte borbo
nica tale identit, da cui scaturisce piena ed evidente la comu
ne solidariet e la respo_usabilit comune.
,
, Gli abitatori del Vaticano non possono ignorare e non' igno
rano di certo quali siano ilcoutegno, i portamenti, le opere degli
abitatori del palazzo Far_nese ; e per ci sono sindacabili- degli
atti di Costoro come se fossero atti loro proprii. Questa verit

non ha duopo di essere dimostrata: la sua evidenza palpabile.


l. ollicina-d importazione del brigantaggio nelle provincie napp
iitane stabilita da Francesco II e dai suoi seguaci cosmopolitici in
Roma' la condanna di chi lha stabilita, e di chi la tollera
e la sovviene;
.
\
Dicesi che l' asilo concednto in Roma a Francesco Il abbia
avuto a motivo un pensiero di gratitudine, e che Pio IX abbia
voluto ricambiare al figlio la ospitalit usatagli dal padre in

Gaeta negli anni j858e 4849. E sia pure. Pongasi pure che in
ci non entrino per niente le ragioni politiche , e campeggi es
clusivamente il sentimento della riconoscenza. Ma che ? Questo

sentimento deve forse imporre silenzio a quelli della giustizia ,

della umanit , della carit ? Abusardo della ospitalit concessa


gli dai pontece, Franceseo Il sa ne reso immeritevole, e quin
di doveva essergli tolta ,; ci non e stato fatto ; dunque la. tolle
ranza deli7 abuso si risolve necessariamente in pretta ed incon

trastabile complicit.
'
Ma se Francesco II ha abusato ed abu'sadella ospitalit lar
gitagli dalla persona del pontefice non pu essere addebitato
della stessa colpa verso il Governo ponticio. Discorrendo in
modogenerico si pu inferire la connivenza dalla tolleranza ,
la complicit dalla inerzia nellimpedire il male; ma i fatti chia'

riscono che la connivenza'e la complicit del Governo pontificio


col brigantaggio non si restringono negli accennati confini; poich
sono conniveuza sciente edeliberata , complicit attiva, perenne,

eiiieacissima. Francesco Il , ci veniva detto a Sera, -il'pernn ,

del brigantaggio ; ma il Governo pontificio palesemente lo


tutela.
j
.
.
I;a radice delhrigantaggiq, ci diceva il senatore Ferrigni,
avvocato generale presso la Corte di cassazione di Napoli,

Al

._68_

i a Roma ; linch quella non sia tolta non sar estirpat'o il bri
s gantaggio.
Da Roma, ci diceva il senatore Niutta, presi
dente di quella stessa Corte, viene il principale alimento
i'ai
brigantaggio. i. incitamento massimo, ci diceva l illu
' stre Luigi Settembrini , viene da Roma; di dove pi che il
V _ danaro viene lidea che li il re delle Due Sicilie che pu
tornare.
,
'
i fatti dimostrano che queste opinioni autorevoli hanno fon

damento nel vero. A Roma havvi un ordinamento regolare di


bando , come di esercito che si amrriannisca per combattere ne
mici. l conventi di Trisulti e di Casamari sono ricettamli notis

simi di briganti; sono i loro quartieri di predilezione. Nel 4861


monsignor Montieri ,vescovodelia diocesi di Sora , ora defunto .
aveva ssato stanza nel convento di Casamari , ed ivi con l as

sistenza del padre abate di detto monastero e di parecchi legit


timisti forestieri organizz quella banda di briganti , capitanata
dal De Christen , che venne scontta ed inseguita dalle truppe
comandate dal nostro valoroso collega , il generale Maurizio di
Sonnaz. Naturalmente la polizia pontificia adopera tutte le scal
trezze immaginabili , perch manchino le prove dirette e giuri
diche della sua connivenza con i masnadieri. Le astuzie per, le
cautele, le accortezze sono tradite dai fatti. Le bande si orga

nizzano sul territorio romano senza molestia di sorta alcuna il


'iristany fa forniture di pane e di viveri dentro i paesi senza
che le autorit p6ntificietrovino nulla a ridire. Nel mese di mar
zo 4862 si spedivano da Veroli /l2l razioni di pane al giorno ai
briganti raccolti nel convento di Trisulti; nc ostacoli di sorta
erano frapposti a quest invio quotidiano. Due volgari grassatori
nativi della Selva di Sora abitano a Veroli ,l e fanno da guida e
adi Tristany
ai gendarmi
pontificii.
Le provincie
di Frosinone
Velletri esono
quelle dove
pi dordinario
le bandeisi
formano;e
nessuno dei contadini di quelle due provincie vi prende parte ;
sono avventurieri forestieri , oppure malviventi e miserabili

provenienti delle provincie napolitane. i componenti della banda


di Tristany sono per la maggior parte vestiti 'con la divisa mili
tare ,-e coloro che recitano la parte di uliiziali recano i distintivi
dei rispettivi gradi. La polizia pontificia non ha occhi per vedere

_ un _
questi apparati di guerra ,i e li lascia compiere tranquillamente
senza arrecare ad essi il pi lieVe disturbo.
Alla fine della stagione estiva dellanno 4861 la banda ca
pitanata dal Chiavone , che tante volte disfatta erasi altrettante
volte rifornito e rifatta, raggiu'nse proporzioni rilevanti. Si par
tiva in otto compagnie di 50 uomini ciascuna , ed annoverava i

suoicapi con le denominazioni di gradi tolti dalla gerarchia mi


litare; Fra suoi componenti , massime tra sedicenti capi , erano

avventurieri spagnuoli, francesi , svizzeri, irlandesi ed il belga


Trazigny.'Cotesta banda accantodava impunemente verso la fron
tiera di Sora , tra Santa Francesca e Casamari ; aveva persino

gli avamposti e.le vedette; n mai ebbe a patire'molostia alcuna


finch essendosi risoluta l M novembre 1864 a passare la fron
tiera si ebbe dalle nostre truppe il meritato castigo nei combatti-V
menti d lsoletta e di San Giovanni Incarico.

Ogniqualvolta i briganti valicano la frontiera sonostati in


contratidalle nostre truppe_e sharaglipti ," ma poi hanno avut
sempre agio di rifarsi e di riordinarsi ripa ssando sul territorio
romano. A Campo di Fiori e a piazza Montanara in Roma vi sono

persone le quali notoriamente ingaggiano chi possono trovare per


. le orde briganteSche; Selgono'e trovano le loro reclute fra con
tadini dllabru-zzo Aquilano che sono fuggiti per tema della
leva,.oppure per delitti. Il Governo pontificio sovviene con armi
e con danaro , e per non essere scoperto adopera ogni sorta di
artitizio. Una volta , a modo di esempio , forn parecchie centi

naia di cappotti militari , e per riuscire nell intento il Ministero


delle armi annunzio una vendita allasta_pubblica di quei cap- .
potti. Un prete francese si.presentava allincento e faceva mostra

di comprarli. Una volta in poter suo li consegnava puntualmente


a coloro ai quali erano destinati. I Comitati borbonici di Alatri
di Frosinone , di Ceccpo ,_ di Velletri , di Pratica, si adoperano

senza posa a sovvenire in ogni maniera i briganti. Del Comitato


di Frosinone fanno parte un giudice, il cancelliere vescovile,
due canonicied il curato; di quello di Ceccano una persona ad
detta al servizio della casa" del Cardinale Antonelli; di quello di
Alatri fanno pure parte dei canonici ;. di quello di Pratica l arf

ciprete che talvolta accompagna di persma i briganti. AllAbba

Ti

- 70 _
dia dei Passionisti in Gaetano risiedono un gendarme pontificio
e due gendarmi pensionati che servono da guide ai masnadieri.
N il 'lristany si di: nessuna briga di mascherare il suo Iseopo ;

assume palesemente il titolo di maresciallo di campo comandante

le regie truppe del regno delle Due Sicilie. Abbiamo veduto in


proposito un documento originale che qui trascriviamo :
Comanda- supiemo delle regie truppe del regno

delle Due Sicilie.

N. M.

Spedisco a bella posta il mio quartier'mastro con incarico


di riscuotere delle somme da taluni signori che lei sa ; a cui
sono diretti li uniti ullicii, edalla ricevuta della moneta il
adotto quartier-mastro consegner agl interessati la regolare
ricevuta.

Impegno lei di adoperarsi a tutt uomo per lo adempimcn

to di questo affare , facendolo certo di tutta la mia conside


razione.

'

Dal quartier generale di tiendinara ,


n 15 luglio 1862.

Il maresciallo di campo
R. Tarsnm. .

Al signor Isidoro Borselli , capitano , in Ceprano.


Accanto alla firma del Tristany e l impronta del stiggollo
borbonica , identica

quella della quale abbiamo accennato in

proposito della lettera del brigante Tardio in provincia di Sa


lerno.
'
'
Dalle deposizioni fatte e giuridicamente raccolte, da due

fratelli Colafella , ex-soldati borbonici , dinanzi al presidente


della gran Corte criminale di Chieti il giorno 27 gennaio 4862 ,
risulta : che gli arruolati borbonici , e volontari ed oli-Soldati ,
fossero acquartierati parte fuori , parte dentro Roma , e questi
ultimi a San Sisto vecchio , che i loro uiliciali fossero parte na
p0]itani , parte stranieri , che essi fossero calabresi , abruzzesi ,

._7_l_

siciliani e napolitani , che ricovessero gli ordini da Francesco-1|,


che, prima di essere acquartierati, avessero per parte di lui 25
grana al giorno, e dopo acquartierati , pane elizuppa, oltre abito _
bigio, fucile, baionetta e sciabola , e che. vi lesse tempo nel qua-.

le erano costretti a far gli esercizi militari

La notte del 5 al 6 di aprile dellanno 4862 , un duecento


briganti ', che al solito si erano'accozzati ed impunemente ordi.
n_ati sul territorio ponticio , valicavano il Liri, ed alle 40 anti

meridiano del giorno 6 piombavano maspetlatamente sopra Lu


u0, paesello collocato sulle sponde del lago Fucino nel circonda
rio di Avezzano. ll_ presidio era composto da un distaccamento
di 20 uomini del Mi di fanteria , cinque dei quali, per ragioni
di servizio, erano assenti. .Nel volgere di pochi momenti i bri_

ganti haldanzosi per il soverchiante numero occuparono tutto


labitato. Il sergente , che comandava il distaccamento, si,as

serragli nella caserma risoluto a vendcr la vita a caro prezzo..


Lunga ed accanita fu la lotta : la porta' della caserma non poli:
essere atterrata ; ed allora i briganti, saliti sul tetto, si diedero

a rovinar le tegole ed a gettar lascino , alle quali appiecarono il


fuoco. 1 soldati non pesavano dal combattere; sparavano dai ieri
del tetto , dalle nestre; alle intimazioni di resa , rispondevano

con rifiuto sdgnoso. L accanita lotta durava da tre ore ;


il
tetto ardeva , e minacciava di seppellire sotto le [natanti rovine
l eroico drappello , allorch una pattuglia di cinque uomini ed
un caporale, uscita dal vicino,paesello di 'liasacco in perlustraf
zione, udito il rumore della moschetteria , accorrova al passo di
carica ad aith degli assediati. Quel caporale prese incontanenti

disposizioni militari opportune ed ingegnoso, si avanz impavido


verso Luce al grido di Savoia : i briganti che sta'vano in vedetta
alla punta del villaggio stimaren che quei pochi soldati fossero .
1 avanguardia di una colonna di truppe che muovesse ad assa-.
lirli7 e perci dato ato allo_trombe , 'per avvertire i compagni
del creduto pericolo , la comitiva tutta si diede alla fuga. ll_ea
po , che era un Pasquale Mancini , di Paeentro , luogotenente di
Chiavone , veniva preso e fucilato. La stessa sorte tocc ad al

tri: la banda in deeiuqata e dispersa. Fra gli arrestati era. un


tal Paduli, ex-sergqnte lpgbonico, il quale, interrogato, dicliiaf

__ 72 __
rava : gli arruolamenti farsi a [tonia , presso il farmacista Va

gnozzi, a Campo di Fiori ; essere la sua banda ( forte di 200 uo


mini) partita da Roma il 30 marzo a piccoli distaccamenti da 45
a 20 uomini I uno7 essersi radunato il 4 aprile nel.piano di Ar
cinazzo non lungi daTre_vi , vicino ad unosteria : aver ivi in
contrato un carro carico d armi , che aspettava la banda ; le ar
mi essere state distribuite da un prete per nome don Luigi , il
quale compartiva loro la benedizione e poi li diresse alla volta
di Anticoli ; pi lungi aver trovato in una masseria gli abiti mi
litari, e tutti i briganti aver ricevuto un cappotto grigio sul mo
dello francese con i colli gialli ed i rispettivi sacchi.
Permessi gli arruolamenti, gli esercizi militari degli arruo
lati , lasciata piena libert alle bande in tal guisa organizzate di
percorrere senza molestia il territorio romano e di cercarvi

scampo sicuro dalla giusta punizione , che senza alcun dubbio


riceverebbero dalle truppe italiane, Qualora queste potessero ol
trepassare la frontiera ; data piena balia ai capi delle masnade
di far forniture di viveri nei paesi; dare i gendarmi per guida
ai briganti -, non torcere neppur un capello a nessuno dei com
ponenti i diversi Comitati borbonici: e che cosa potrebbe fare di
pi il Governo ponticio per mettere in piena luce la sua coo
perazione incessante al brigantaggio ? f
<4.
N , a 'malgrado delle astuzie e delle precauzioni della po
lia ponticia, mancano documenti autentici a corroborare ma
terialmentc il convincimento morale che risulta dal complessv
dei fatti e dalla logica stessa delle cose. Le due lettere che qui
trascriviamo, vennero Scritto da un brigadieredei gendarmi
pontificii, vale a dire da un individuo che non poteva certamen

'te aver carteggio e relazioni con i briganti , se non ne aVesse


avuto il beneplacito dai suoi superiori ed almeno non fosse stato
certo di non incorrere nel loro sdegno. Ora pcotesto brigadiere
era in carteggio con Cliia'vone, e gli dava dell' eccellenza. In
quell andar di tempo Chiavone stava sulla montagna tra Veroli
e Sora ; i soccorsi inpomini ed armi gli pervenivano da Rema e
da Velletri , ma per salvare le apparenze , gli uomini che dove
vano raggiungerlo evitavano di battere le strade principali, e

per Vallcorsa ppendendo il conne e lasciando a destra Terra

.__73..

oina si recavano alla residenza del ladrone , la cui banda erano


chiamati ad ingrossare. A Sezze poi teneva domicilio un Galloz
zi , famiglie e colono della casa Antonelli , il quale fu nominato
da Chiavene tenente prima e poi capitano , con lincarico di re
dunare ed indirizzare i briganti , e provvederli dell occorrente.
Sembra che un incarico dello stesso genere venisse affidato al
gendarme che scriveva la lettera , e che quegli , rispondendo ,
accettasse.

'

Ecco questa lettera:


i

'

la 5 settembre 1861 .
circa le ore 16 italiane.

-' (ienddrmeria p0nlicla


Comando della brigata di Vallecorsa
_

( nerrrmo)

Eccellenza,

Contro ogni mio merito nell ora suindicata ho ricevuto il


di lei dispaccio in data di ieri per mezzod due di lei corrie
ri ; dai suddetti due corrieri ho inteso tuttoci che bramal E.

V. che io escguisca. Dal canto mio 1 assicuro , signor genera


) le , che far del tutto, anche a costo della vita , onde poter ap

pagare alle brame dell E. V. , e la prego a stare tranquillo


che il tutto sar provveduto colla massima tranquillit e se
gretezza.

' .

Mentre con sensi della pi alta stima e profondo rispetto


passo rassegnarmi
Dell Eccellenza Vostra
Il Comandante la brigata
Grumo BOLOGNESI. brigadiere.
A Sua Eccellenza}
" Signor generale in capo Chiavone. n

_Sotto la firma il timbro della gendarmeria pontificia.


L altra lettera eraindirizzata al Galloni ;

_74_

Mio ottimo ed eccellentissimo sig. tenente Gallozzi ,


n La prevengo, signor tenente, che, contro ogni mioimcri
te , in questo momento , che sono le'ore 46 italiane , ho rice

t.

vuto per mezzo di due corrieri un dispaccio di S. E. il signor


generale in capo Luigi Chiayone , comandante tutte le Truppe
Regie Napolitane; che conviene che io cerca in ogni modo pes
sihile di assistere , e di portare in salvo fuori della mia gin
risdizione gl individui ed armamenti che porteranno sec
quando giungeranno per quella volta.

'

Per
questo
,
signor
tenente
,
la
prego
di
assicurare
il
lo
dato signor generale , che dal canto mio far del tutto ancheia
costo della vita , per poter appagare alle brame iniquanto mi
viene ordinato nel suddetto dispaccio.
Come pure le fo_poto, signor tenente, che la di lei rispet

2Z
=
L.1
J
:
5'42

tabile famiglia si ritrova nella pi perfetta salute , ed in quasi


ogni giorno mi porto alla loro abitazione esortaridoalla signo
ra di lei consorte a vivere nella pi perfetta tranquillit in
tutti i rapporti, mentre siamo alla ne dei seguaci iniqui cd
assassini che colle loro infamit hanno fatto, sicch che per

:
!
='

lino hanno tentato di levare i diritti della-Nostra Santa Madre


Chiesa. In questo incontro sono. a pregarla signor tenente a
fare conoscere a Sua Maest , per mez'zo anche delleccellenza
signor generale Chiavone , la fedelt e premura che io ho im
che _per le sue truppe a'bbench si ritroviamo nei momenti pi
critici, ma ormai si far giorno anche per noi.

In attem della di lei sperimentata bont che vorr prov-


vedere a calcolo di quanto sopra , la prego in pari tempo a
perdonarmi della libert che mi prendo, mentre con sensi del
lapih alta,stima e profondo rispetto passo allalto onore di

ossequiosamente rassegnarmi

'

Di lei Signor Tenente


w Da Vallecorsa , ti 5 settembre 1861.

L a/fezionnlissimo a tutta provo


Gnrraso BOLOGNESI, brigattic're. '_

_;

-\T
_"
_;

'

.-

;;5_
E nemmeno a questa seconda lettera manca il timbro della
gendarmeria ponticia.
. '
\
.
Un altro brigadiere della gendarmeria pontificia , per nome
Fontini , comandante la stazione'loiretreponti, scriveva al suo
capitano , cavaliere Fabbo , residente in Velletri , una lettera ,

nella quale lo avvertiva di aver ricoverato dieci ufliciali spa


gnuoli, destinati a raggiungere sulle montagne di Ceccano le
truppe di Francesco Il , ossia i briganti, di averli sottratti alla
vigilanza delle truppe francesi, e poi di averli fatti accompa
gnare da due guide al posto, dove avevano a recarsi.
Il giorno fl6 luglio 4861 quattro reali carabinieri, perla
strando la montagna di Sora , videro un uomo '\-estito alla foggia

del paese , il quale , rivolgendo ad essi la parola, disse : Che ?


cercate del nostro generale ? I carabinieri ebbero tosto ad accor
gersi che vera._un equivoco; ed allinterrogazione risposero affer
mativamente. Allora colui replie : Ebbene, vi ci condurr io, ma
aspettate un momento ; cos dicendo, si avvicin ad un albero, vi

sal sopra , ne prese un fucile nascosto fra i rami , e poi si avvi


verso la vetta della montagna a guida dei carabinieri ,_i quali
per non gli fecero proseguire il viaggio , ma arrestatolo lo con
dussero a Sera. Quelluomo era della banda di Chiavone , e ve

. dando inostricarabiieri aveva preso abbaglio e credutili gen


darmiIl poi1tie'ii.
.
' ese
giorno 29 agostoi'486l7 una pattuglia
di bersaglieri
guiva una perlustrazione nelle vicinanze di Fondi per catturare
alcuni? briganti ; igcndarmi pontificii , di stazione all Epitafiq ,
,sparrono prodit_oriamehte otto colpi di fucile sui nostri soldati ,
ferirono leggermente un sergente , mortalmente un bersaglierc
del 28 battaglione per nome Guindani.
La sera dei 42 settembre un operaio francese, che lavora
va alla strada ferrata da Napoli a Roma, idnalz una bandiera I
taliana su di una trave del ponte d [soletta sul Liri , ma dalla
parte del nostro territorio. Non si tosto questa bandiera fuvedu
ta dal brigadiere dei gendarmi ponticiichera di stazione alla

parte opposta , preso eom era dal -vino , incominci a profferire


insulti, fece schierare i suoi uomini e tirare sulla bandiera nova
colpi di fucile, i quali rompevano il bastone che la sosteneva ; e

_ 7;; _
poi, non contento di ci, s'impossessava della bandiera, che nes

suno difendeva , e la portava via. Non si tosto'il maggiore Frey


re, comandante il 4 battaglione del 59" di fanteria ( brigata Ca
labria) e residente ad Aree , veniva informato dell oltraggio , si
allrettava a scrivere al capitano comandante la compagnia di
stanza ad isoletta questo telegramma:
Lei avrebbe dovuto passare conne per l'ucilare gendarmi

pontilicii, anche sulla faccia dei francesi.- Mette subito un posto


al cute, e si faccia rispettare, per Dio!

ll giorno susseguente lo stesso maggiore scriveva per tele-'

gramma al comandante le truppe francesi in Ceprano: .

llier au sor des gendarmes du pape out fait feu sur le


drapeau italica , hiss sur.notre territoire au del du pont sur
le Liri, prs de lsoletta. Sijavais etc encore_ lsoletta je se

rais venu fusiller celle lche cnaille jusque dans Ceprano.


' Monsieur le comandant, jai le droit de compter snr vous pour
la juste rparatiott qui nous est due.

La riparazione era consentita in4seguito.ad appositi ordini

del generale di lllontcbello, comandantelc tru'ppe francesi in


Roma, e difatti la mattina del il settembre, con solenne pompa,
in presenza delle truppe francesi e delle italiane, i gendarmi
pontilicii autori del fatto, a capo scoperto e reggendo i lembi del
l oltraggiata bandiera, si recavano a mezzo il ponte dlsoletta ,
dove incontrati dal maggiore Freyre , la bandiera era restituita
dal comandante francese Con queste parole:
'
Men commandantl

'

. ;

J'ai lhonneur de vous _iendre le drapeau qua ces demt


le
gendarmes
pontieaux ont t.assez insoleps de prendre sur
territoire italien, lorscine ipersonne ne le gardait, et jespre
que cette rparation snflira ypour vous prouver lestimd qua

nous avons pour votro drapeau.g


Il maggiore rispondeva:

'

Men cher capitaine l

le vous remercie de la re'paration dhonneur due la Fran


cc nous donne , mais jassure la gendarmerie pontilicale , qua
si le; gendarmes passant dune senic ligne le contin, je les fais

fusiller cote qui cete. ,f, f-.

'

__ 77 __
Lonore del vessillo italiano fu energicamente e" pronta
mente vendicato; n le valoroso mani alla cui custodia esso e

affidato tollereranno giammai che venga impunemente offeso.


Gli uomini lordi di sangue emacchiati dei pi atroci delitti
son certi di trovare benevolo asilo sul territorio romano per

parte del Governo, ben inteso, e non delle popolazioni, alle qua
li, oltre al dolore di non essere ancora ricongiunte allitalica fa
miglia , tocca pure il cruccio di essere spettatrici delle macchi
nazioni . che tuttod si apprestano contro la quiete delle libere
provincie italiane.
Quando non possono pi tener la campagna i briganti fanno
quanto possibile per guadaguar la frontiera pontificia, sicuri di

rinvenirvi ricovero , assistenza , protezione. Ci caduta sott oc


chio una lettera scritta da un brigante della provincia {di Bene
vento ad un suo parente , nella quale lo assicura che se la gode
con tutta la sua compagnia , che passa i giorni in festa ed in gio
co, e che torner a primavera.
E quando succedute che i facinorosi sono caduti nelle

mani della giustizia, ci stato non per opera delle autorit pon
titieie.gma bens dei francesi. Senza allegare molti esempi ci ha
sti riferi(rvi quello del brigante Cucitlo , il quale trovasi ora in
carccrato in Terra di Lavoro e sottoposto a regolare processo.

Costui sul finire del 486l ammazzo barbaramente il sindaco di


Mola di Gaeta, per nome Spina, e poscia fugg sul territorio ponti
ficio, ed a Roma in pubblici luoghi si vantava dellomicidio com
messo, e mostrava loriuolo tolto alla vittima. La polizia ponti
cia non si diede al solito nessuna briga per arrestare l omicida,
il quale soggiorn qualche tempo in Terracina , e per parecchi
mesi tenue la campagna in quelle vicinanze, finch essendo stato
preso con altri malviventi dai francesi , fu da questi , in seguito

all estradizione chiesta dal comando delle truppe - italiane in


Gaeta, consegnato alle autorit- nostrali, perch fosse processato.
[particolari dellassassinio vanno ricordati.
'
Lo Spina aveva in Frosinone un fratello , che superiore

dei frati del Sangue Sparso; il quale, informato della cattura del
suo germano, si adoper a salvarlo , ed alluopo richiese ed ot

tenne la intercessione presso Chiavone delle autorit ponttfcie.

_._ 78'...

Un sott" ufficiale dei gendarmi pontifeii, per ordine del delegato


di Frosinone, si rec in montagna presso Chiavone pregandolo ad
ordinare la liberazione dello Spina. Per aderire allinvito, Chia

_ vene chiese ragguagli al Gallozzi, del quale abbiam fatto cenno


pi sopra , e_questi gli rispose nel tenore seguente:
'
Stimolissimo Don Luigi,

Francesco Spini sindaco e commissario di Governo nel


comune di Mola, gli stata recisa la testa, e la moschetta del
defunto stata dal Cuccitto portata in Roma.Franoesco Piazza
alias Cuccitto al mio sentimento fece bene, che il suddetto ha
reso un servizio perch ha tolta la vita a un celebre rivolu
ci0nario nemico del Re N. S. Il defunto sindaco si chiam il
(luccitto e gli voleva obbligare di fargli formare una massa
promettendogli una gran somma di danaro, che con la detta'
massa doveva andare contro di noi per distruggerci, e gli vo
leva anche obbligare che doveva ammazzare anche Voi; ma il
Cuccitto invece di farci il tradimento gli uccise : equi credo
bene che ha adempito al _sacro dovere di ci che ha procurato.
Li 46 dicembre 1864. _

>

Devotiss. Umih'ss. Servitor vostra


Gwsarra GALLOle

fuori di dubbio, che se larresto del Cuccitto avesse dovuto


essere praticato dalle autorit pontificia non sarebbe mai suc
ceduto, e se le truppe francesi invece di consegnarlo alle au
torit nostre lo avessero consegnato a quelli, parimenti in
dubitato, che a questora sarebbe nuovamente libero ed arbi
tro di commettere impunemente nuove immunit. Tutti i bri

ganti difatti arrestati dai francesi e da essi consegnati alle au


torit pontificio sono stati sempre da queste rilasciati in liber
t. In tal guisa il rinnovamento delle bando perenne e co
stante; 1 arresto non che una fase momentanea di Sospensio

ne, perch appena i ribaldi passano dalle mani dei francesi in


quelle del Governo pontificio son certi di avere la libert e

...79
senza indugio ripigliano a vivere la loro vita di furto e di de
litto.

Un altro.articio usato dal Governo pontificio per favorire


e coadiuvare il pi che pu il brigantaggio il seguente. i
comitati borbonici residenti di l della nuova frontiera hanno

naturalmente dei mezzi di frequenti comunicazioni con i loro


aderenti che sono di qua, ma adoperano il meno che possano

la scrittura e preferiscono trattare le loro faccende oralmente


per mezzo di persone che sincaricano di fare l'ufficio di cor
rieri. La linea della frontiera e abbastanza lunga ed il passaggio
e continuo: n riesce molto agevole invigilarlo ed impedirlo.
Per meglio riuscire nell intento le autorit pontificia usano non
restituire i passaporti esibiti da persone che esse sanno non per
teggiare per casa Borbone. Il viaggiatore che presenta all nllieio
ponticio di lsoletta il suo passaporto in regola ne riceve in cam
bio un altro. in tal guisa tutti quei passaporti regolari servono poi
a far passare la.frontiera senza destar sospetti le persone che van
no e vengono per mantenere le comunicazioni fra icospiratori ed
ibriganti. in pari tempo i borbonici residenti in Roma hanno
una officina di spedizione di passaporti. Noi stessi abbiamo avuto
occasione di vederne parecchi di cotesti passaporti, i quali reca
no tutti la intestazione Regno delle Due Sicilie, limpronta del si
gillo borbonico e tutti vidimati con firma e bello dalle autorit
ponticie.

Queste autorit pontificia accettano dai briganti persino la


consegna dei prigionieri che essi fanno. Rarissinii sono i casi, nei
quali sia 'riuscito ai masnadieri di fare prigioniero qualcuno dei
nostri soldati, e quando ci avvenuto la proporzione numerica
dai briganti ai soldati era almeno di cinque ad uno. Un caso di
questo genere avvenne nel mese di luglio dell anno trascorso.
t'n distaccamento composto da carabinieri e da soldati dell 44
.di fanteria eseguiva una perlustrazione sulla montagne della Fos
sa della Neve. Ma essendosi diviso in parecchie frazioni ed i bri
ganti essendo assai numerosi, una di quelle frazioni composta da
cinque soldati e dal carabiniere Pozzi 4 Bernardo della stazione
di Formia, accerchiata da cinquanta di quei malfattori venne fat
ta prigione perch per la pioggia e la stanchezza essendo a se
\

.._ 80 __

dere non ebbero tempo di pigliar le armi e difendersi. I prigio


nieri vennero nelle mani dellassassino Cuccito, e da lui furono

consegnati ai gendarmi pontificii, tradotti da questi a Roma e da


li a Civitavecchia al deposito dei mercenari pontificii ; dove_un

maggiore della gendarmeriapontifcia fece ogni opera per subor.


narli e persuaderli a disertare la bandiera italiana, e pigliar ser
vizio nelle orde briganlcsche e nell esercito del papa , locch >
tornava lo stesso. Due soli fra essi (erano soldati del disciolto
esercito borbonico ) si lasciarono sedurre; gli altri tre soldati ed
il carabiniere serbarono onoratamente fedelt al Re ed alla pa
tria , e quindi tornati frustranei i tentativi vennero imbarcati sul

Blidah e condotti a Genova. Pochi giorni dopo lOsservatare R0


mano narrava l accaduto a suo modo , e ne toglieva occasione
per lodare la generosit del Governo pontificio , attribuendo a
magnanimit di quel Governo una risoluzione che era stata la con
seguenza necessaria della onoratezza di quei militari.
Pochi giorni dopo che era avvenuto il fatto test raccontato
i zuavi pontificii prestavano palesemente soccorso ai briganti , e
tendevano imboscate alle nostre truppe. Era a' primi del mese
di agosto, i posti di truppe francesi a Pastena ed a San Giovanni
Incarico erano stati tolti. Pervenne notizia ai comandanti del no

stro esercito che i briganti dispersi si raccozzavano nuovamente,


si riordinavano e si accingevano alle consuete gesta di qua dalla
nostra frontiera. Furono quindi presi gli opportuni provvedi
menti di precauzione , ed il maggiore Lachelli alla testa di forze
competenti ebbe incarico d' invigilare la frontiera e d impedire
lingresso alle orde, quando lavessero tentato. Il 5. agosto, men
tre le truppe procedevano verso la frontiera di San Cataldo, ven

nero aggredite da un centinaio di briganti. L aggressione fu vi


gorosamente respinta : alcuni fra i ribaldi vennero uccisi , altri
feriti, la maggior parte si salvarono con la fuga. Mentre lo scon
tra succedeva nel bosco di Castro, parve al capitano, comandan
te il distaccamento di presidio ad Isoletta , che i zuavi pontificii ,
i quali avevano preso posizione al contlueute del Tolero e del
Liri, appoggiassero le operazioni dei briganti. Per accertarsi del
fatto mand in perlustrazione una parte della sua compagnia.
Appena fu giunta al Tolero era assalita da un vivissimo fuoco

__Sl|_

d imboscata fatto dai znavi ponticii i quali in numero diqnasi


500 erano sostenuti _da un distaccamento di gendarmeria a ca
vallo e da inna sezi0ne di campagna; La forza in respint_olla
forza, ed 'a malgrado la superiorit nainerioa i zuavi ebbero la
peggio ; scontti l'uggirono, In seguito alle rimostranze del 60

mando italiano, il generale Montebellp, comandante il corpo frln


cose in Roma , obbligo il Governo pontificio a rimuovere i uavi
dalla frontiera ed internarli._

{Neimesi dagosto e settembre dell anno 4862 scorso erano


a Forziaio , ad Anagni, a Rissa inolte truppe papaline e squadri

glie di briganti sotto la direzione delli5pettore della Polizia pon


tioia.

~\

>

'

Laondea noi sembra dimostrato che le relazioni , le quali


corrono tra il Governo ponticio ed il brigantaggio nella pro
vincie meridionali non sien n la connivenza inerte della tolle
ranza, n la'connivenz platonica della coinianahza di deSiderii_,
di principii , di scopo, ma essere 'bensl lacoinplicit effettiva
e reale_ della cooperazione. il nesso che strine.l elletto alla
causa, la conseguenza alle premesse. E questa scomplicitlsi ma
nifesta in tntti i madia ad ogni occasione, con i mezzi morali parimnti che con i materiali. Il Governo ponticio sovviene ed
agevola in tutte le guise l opera del brigantaggio: col danaro ,
con la Protezione visibilmente accordata in Roma agli arruola 0
ri di briganti , e con le istrpzioni all episcopato'napolitano ,le_
quali, ( e gli atti del processo di monsignor Frapolla ,' vescovo '
della diocesi di Foggia, non consentono'didubitarne) sono infor- '
mate da senso di non dissiinulata profonda/avversione contro il
Governo italiano. Tant ,V 0 signori; le mani saperdotali si leva

no a benedire gli assassini, la croce profanata a Simbolo di ec


cidio e di rapina. Fra tanta luce di civilt , la potest'tempcirale
dei papi, quasi a confermare con la propria testi:bnianza il pre
sagio della sua ne , stringe intima alleanza col brigantaggio, il
quale da un irrelato di Santa Chiesa in nn_documei1to ,_che nOn

era destinato a venirealla lucezdenito la reazione salutare


delle provincie napoletane! Comportandosi a questo modo_il Go
verno ponticio, non solo offende la morale_ e commette la viola
zione manifesta dei principii del diritto delle gentirma "provvede
'

'

'

..

6.

_. 82 _.
anche assai male ai propriiintcressi , e mentre

studia di av

_versare il consolidamento dellunit italiana, corrobo_ra_semprw

pi negli animi dpgl Italiani il convincimento della necessit di


ricuperare "la loroalrria_capilr;lel Difatti se in qualsivoglia con

dizione di cose l ltalia vorrebb_e'ad ogni patto , com' suo dirit


Lo,1 acquistare la sua naturale metropoli , oggi il volere stimo
ed inferi/orale
di cose che sussiste
in Roma.
i lnto
Basterebbe
l istintodalla
dellacondizione
propria conservazione
a far desiderare
agl Italiani il ricupero di Roma,\poiclt in tal guisa sarebbe tol

to il massimo alimento alla cruenta piaga del brigantaggio} Del


l"esi5tenza di questo' convincimento negli animi delle popolazio
ni meridionali noi ahbiamoairnte continue occasioni di persua

deroi un convincinwnto universale, che hdiadici profondissi


me. A voce e per iscritto ci stata ripetuta la medesima cosa.

Uomini di tutte le condizioni e di tutte le opinioni politiche, dalle


pi temperate alle pi superlative , disscniienli pressoch in tut

to, sono stati consenzienti su questo vitale argomento. Lalleanza


tra il brigantaggio e la potest temporale dei papi ha posto in ri
salto maggiore la necessit della restituzione di Roma all Italia.
Avvi dunque sulla superficie del suolo italiano un pezzo di
territorio , dove accorrono gli avve'nturierie i ribaldi di ogni

' risma, ed ivi impimemente apparecchiam offese e danni all Ita


lia. Frattantosu quelterritorio spande la sua ombra formidabi
le il vessillo glorioso della Francia. A noi non compete in que
sto momento farci ad indagare ed a giudicarei motivi politici ,

che determinano il Governo imperiale a conservare le sue trup


po in Roma ,li diesaminare (loda qual segno questajdetermi
nazione concordi con lamicizia, della quale la Francia ci ha dato

luminose prove , e quanto sia conforme allosservanza del prin


cipio di non intervento dalla Francia medesima confessato e/pro

pugnale doPo la pace di Villafrnca; dobbiamo perci restrin


gerci a considerare loccupazionel'rancese nelle sue attinenza con
l argomento del quale trattiamo. Le quali attinenze sono di dop
pio genere, morali , cio , e materiali. Per quanto concerne le
prime non e mestieri lunga riessione per convincersi , che la
permanenza delle truppe francesi in quella parte centrale della
penisola italiana ,- porge pretesto ai nemici dell Italia e dell al

..83.._

ileanza_ francese, di toglier fede ai destini di quella ed alla virt


di questa. ' Il tema prediletto dei borbonici che la Francia'sia

avversa afl unit italiana , e voglia adegui costo il ritorno ai


patti di Villafranca. L lmperatore Napoleone , essi dicono:con
serva i suoi soldati in Roma perche_lron vuole che l"ltalia sia

_ una. Questo ragionamento'poggia si di un_.fattp senza alcun dub


. bio male interpretato, ma vero; e ci basta_ perch, produca gran:
de impressione sugli animi delle popolazioni del mezzod, _e con
tribuisca ad avvalorare quel sentimento di sfiducia e di du'bbiez
_za, a cui esse sono tanto naturalmente proclivi. N sotto laspetto
materiale_gli effetti sono di minore entit, poich indub_itatamen

. te la giusta riverenza in che tutti teniamo la bandiera della Fran


cia, i vincoli che ci stringono al suo potente sovrano, ci. tolgono

assolutamente la libert di azione , che sarebbe necessaria per


recidere di un sol colpo', come agevolmente potrebbe farsi , il
nerbo del brigantaggio. Le bande brigantesche vengono ad ,in
festare e devastare le nostre provincie; le truppe italiane accor-,
rono ad interrompere quest opera di sterminio, o non durano fa
tica_ad aver ragione dei malviventi , ma quando sono sul punto

di infligger'e'ad essi il meritato castigo cdi collocarli nellimpos


sibilit di rinnovare i nefahdi tentativi, essi_hanno gi toccato il
suolo, dove sventola lo stendardo francese , ed i nostri soldati

non possono procedere oltre. 1 masnadieri tornano in tal guisa


sicuri l dove tranquillamente e sicuramente si accozzaiorio per

venirea predare di qua del Liri; edin-csiffatta guisa le bande


cento volte diSperse fugate , cento volte si riordiqano, si rifor

niscono e tornano alle consuete imprese di devastazione e di ster


minio; e della protezione chele armi francesi concedono al papa
si avvalgono e si vantaggiano Chiavone e, Tristany._ .___,3;,;.
Vero che le truppe francesi si comportano verso le truppe
italiane come verso antichi fratelli di arme, e che i generali fran
.\
casi, hanno sempre usato ed usano ogni maniera di riguardi Ell
l illustre vincitore di Tratkir ed ai suoi luogotenenti ; vero che ,
quante volte i figgcesi hanno incontrato i briganti, li hanno di. \
spersx ; fugft_od'rfsttitt ; ma e parimenti vero che l francesx
avendo da 'far_e San un Governo che a ricambio della protezione

cerca tutti i mezzi di 'mpromettefli, sono non di rado ingannati


_n

intorno alla vera indole delle cose , e generosi e leali quali essi
sono non aggiustano fede al_lavfurberia ed alla Scaltrezza della
curia romana , eson p'mclivi a credere che nei racconti di par

tecipazione debGovernd pontificio al brigantaggio siavi per" lo


meno molta esagerazione: vero parimenti che per, combattere
con ellicacia il brigantaggio avrebbero duopo delocn'corso della

polizia locale; e che questo concorso non - solo non lhanno, ma


hanno-lopposto? tutte le volte difatti_che essi si uiettono in mo
_ vimento e divisano fare qualcheoperazio'ne , i. briganti ne sono
inc0|i_tanente informati dalla polizia pontificia: Tempo fa , a ca

gion d esempio , era deliberata loccupazione elponvento di


Trisulti , nidoe ricettacolo di briganti : la vigilia.gi quei frati .
complici e manuteng,oli dei masnadi6ri, facevano partire questi,

e _a'pparecchlavano allegramente gli alloggi per le truppe fr'an-_


cosi. Vero parimenti che i francesi procedono nelle loro ope_
razioni con quellafgaia disinvoltura che l attributofdei prodi ,
ma che toglie dall usare quelle precauzioni che sono indispensa

bili nella guerra contro i briganti : il suono delle trombe ,_la


stessa romorosa giovialit da cui il soldato francese _"compreso

al momento in cui sa che va ad all'rontaro_un pericolo, sono tanti


avvisi dati ai briganti, iquali ne traggono profitti) che!) .si fanno
pi trovare; vero parimenti che i francesi stimalno loro debito

assoluto d impedire la violazione della frontiera , e che eSa


gerano al segpoda allarmarsi , se veggono nelle acque_di Ter-'
rzicina' qualche nave italiana in crociera _, il cui_sqopo non ii

pu essere altro se non quello di vigilare igpossibili tentativi di


sbarco_ dei malviventi sulla,cotiera di Gaeta.'.l danni che da ci
"risultano alle operazioni della truppa italiana'sono evidenti : i

briganti non ast'retti dalle leggi dell"onore' passano la frontiera


eludendo facilmente la vigilanza dei francesi >, laddove i nostri
soldti fedeli al loro dovere, ed_alle loro, istruzioni, appena
raggiunto il confine si fermano i ai briganti .vale a dire , rimane
la libert dell offesa , ai Soldatiitgl-iani tolta quella della dife
Sa. E quando avvenuto, per imperfetta cognizione delle localit,
o permancanza di determinazione pratica nella linea di fro'ntie
ra, o per necessit ineluttabile, che-i nostri soldati abbiano cl}
trapassato _il ponne?il comando francese inltoma ha.abbondato

..._35 ...

nellerimostraiuc e_nelle protesteln una occasione anzi tre


briganti nativi della selva di-_Sora_ essendo stati catturati dai no-#

stri soldati di l dal conne, le autorit francesi ne chiesero la _


consegna, la fquale non pot essere negata. I particolari del fatto ,
sono i seguenti. li giornob gennaio 4862 il comandante d"lsola', avendo avuto avvi'so_ che-alcuni briganti solevano passare la"_
notte in una capanna da pecora'io nella localit detta _Vallata_ di
Sant Elia ,prossimahlla frontiera ponticia , diede gli opportu- '
ni ordini per 'cattrarli. La operazione venneesoguitafdi botte
tempo,mal'abliaiare di un 'cane diede l allarme _ai briganti,

i quali si diederoalla fuga. Per meglio inseguirli il comandante


divise i suoi uomini in tre drappelli ,n_no dei quali dopo breve,
corsa s imbatte. in una casetta chestim opportuno perquisire , e

dove trovati trindividui , Antonio Caschera detto il Tartaro ,


Dohatklzischera il,di_ Idi figlio , e Loreto Capobianco ,e ricono
sci'utili .per'hriganti li arresto. I.dne.primifaeevano parte della
banda di Chiavone, il_terzo era 'unoSbardatol Essendo stati pro

si senz_armi vennero consegnati al potere'giudiiiario In seguito


si venne wsapere che la .c33etta dove i malviventi avevano tro
.valo. asilo era collocata; sul territorio pontificio apochi passi dalla
nostrapl'rontiera ; ci bast perch fossero reclamati dal coman
dante francese 2 e _difattiil giorno 49 marzo 4862 vennero con;

segnali. In altre occasioni i comandanti italiani hanno chiesta ai


francesi la estradizione di assassini ric_dveratisul suolo pontificio,
e la domanda dopo lunghe pratiche stata esaudita.

Dal complesso di questi {fatti e di queste considerazioni -

cliizirov si _scorge come ilconcorso dalle truppe francesi ollare


pres5iohe del brigantaggio 'non abbia la ellicacia_qhe noi-top
neriabbe di tanta utilit, e che i francesi desideranoi abbia. Sai

.rebbe mestieri la vigilanza dei francesi sulla frorltiera fos5e'


maggiore di quella che , e segnatamente che vi fossero accordi
positivi
tra essi
e lanonnostra
truppa
perutili
conseguire
l' unit di
azione, senza
di, cui
lecito
sperare
pratici risultaimc'n_

ti. Sul finire del 4864 qui_ speranza di addivenire a questi ao


cordi ; ma le pratiche intavolate tra il generale Govone , cotna'm
dante la zona di Gaeta ,cd il generale Goyon, cl"_invioalluopo

in Gaeta del capitano di stato maggiore francese Pameptiar, non

_86_
sortironolelletto_ desiderato. In guisa che mancano'anche at
tualmente
normee positive
ben determinato
per regolare
l azio
nox simultanea
concordee delle
truppe italianere
delle truppe
francesi , e tutto . in balia dello zelo dei comandanti francesi e

del hu0n volere del conte di Montebello , generale in capo , il


quale ne mostra molto led usa tutti iriguardi ai nostri uliiciali.
Fra gli antichi commilitoni di Crimea, di Palestro, di Solferino,
a malgrado della dillicile e delicata posizione nella quale si.tro,

vano reciprocamente collocati gli uni verso degli altri, non sono
rallentati
i vincolicomuni.
della fratellanza
Stretta
nelleglorise batta
glie , nei pericoli
Rallegrandoci
di questolattoiinoi
dob
bia_rpo altamente deplorare che possano sussistere tuttavia ragio
ni politiche , per le quali serbato ai_pi Pertinaci nemici della

Francia e dell Italia il privilegio di potere congiurare impune


mentefrancese.
contro la' Francia
diera
_
i e contro lltalia all; ombra
,, della
. ban
A Roma adunque li ollicina massima del brigantaggio , in
tutti i sonsie in tutti i modi, moralmente e materialmente : mo
ralmente. perch il brigantaggioindigeno alleprovincie napole- 7
tane ne trae incoraggiamenti continui ed efcaci : materialmen

, te , p'erch ivi il deposito , il quartiere generale del brigantag


gio d importazione. Fra le sorgenti di questo brigantaggio non
annoveriamo gli sbarchi, poich se se' ne eci:ettua quello di Bo
rjs sulle coste di Calabria, non pare.ve ne siano statilaltri. Ne

furono temuti nelle vicinanze di Taranto sul littoraledel max


loniof, ed in alcuni paesi ilell Adriatico} ma non-si avverari>no.
Qualche barca forse con pochi uomini, procedente daCorfh, riu

sc_ ad approdare furtivamente in qualche punto dell Adriatico e


delmare Ionio, ma fu cosa di poco momento. Fu pure supposto

chg'la recrudescenza del brigantaggio succeduta in Terra d 0


tranto nell_atunno scorso fosse dovuta a sbarchi : difettano le
prove per' giudicare se cotesto' presupposto abbia eppur no fon
damento di vero. Per qualche tempo fu veduto un bastimento
austriaco stazionano nelle acque di Gallipoli sul mar Ionio , ma
senza nessuna conseguenza. Da Barcellona sono partiti talvolta
degl individui ,pei ingrossare la banda di Tristany , ma sbarca
rono aCivitaveccliia. Lattiva vigilanza delle nostre navi lungo

_87__

il littorale del Mediterraneo da Civitavecchia in giiihai senza


dubbio impediti i tentativi disbarco nelle vicinanzedi Gaeta, ad;
i brigapti hanno sempre preferito di gettarsi in Terra di Lavoro
per lafrontiera terrestre. E chiaro che gli avventurieri ed i
malviventi che si addicono al mestiere di briganti fanno tut- ,
ti capo a Civitavecchia ed a Roma , e che di l, a preferen

za di qualsisialtro punto, muovonoper dare_opcraaille lo


ro gesta.

'

'

Questa f,' o_signori 7, la storia delle varie cagioni che pre

dispongono al brigantaggio, che ne hanno,determinata la produ


zione nel l860, e che negli anni successivi lo hanno alimentato
una vasta cospirazione di cose , o diuo'tinini , di fatalit , e di

errori, di passioni, e di pregiudizi , della storia e della politica.


a danno
sicurezza
provinciedelle
del mezzogiorno
e della
forza
_delldella
Italia.
- La soladelle
enunciazione
lcagioni che alimen
tana il brigantaggio basta a far rendere ragione della durata del
male e della inefficacia dei rimedii : perch cosa evidente che

quando le forze piii adatte a contrastare il male sono appunto


quelle che pi lo alimentano, i_ rima.lii non possono avere la
.,'.

,..

..

vnrtu dicurarlo. Questi rimedn del resto si riducono ad un so

lo, allazione militaro.'ll brigantaggio- stato, quando pi, quan


do meno , ma in sostanza sempre, considerato come questione di
forza, e quindi per combatter_lo non si saputo far altro di me

glio _se non contrapporre forza a forza. L incarico di purgare il


mezzod della nostra penisola dalle orde che lo infestano venne

perci afdato allesercito. Ma il nodo del brigantaggio va seioL


to con provvedimenti opportuni, non pu essere reciso della

spada : in cosi'atta- questione la parte militare accessoria,


secondaria : un ottimo e talvolta indispen3abile mezzo di azio
ne , ma non n pu-esserne il principio informatore. Se si fos

se trattato davvero di una questione di forza , la quarta parte


delle truppe che ora sono adoperate nelle provincie meridionali
a combattere il brigantaggio sarebbe stata pi che suiliciente a
raggiungere lo scopo. Ma senza una buona e provvide ammini.
strazione, senza polizia , senza una giustizia iinparzialmente e
prontamente amministrata, gli effetti dellazione militare sono di
necessit scarsi e poco durevoli. In csi'utt'e condizioni di ose

'

.. - 88 -

l azione militare e un energico palliativo , l quale non impedi

sce la rapida e pronta rinno_vazione_del male.

'

Nellcsprimervi questa opinione, che pur quella dei capi e


degli ufficiali del nostro esercito, la vostra Commissione non pu

tralasciare di rendere allesercito nostro un ampio tributo di am


mirazione_e di affettofln questa ingloriesa e mesta guerra contro
il brigantaggio lesercito italiane non ha curato n peticoli,n di

sagi, n fatiche per adempire il proprio dovere, n la tenuit dei


risltanient , n il continuo rinnovarsi del maiale hanno scosso
ed abbattuto. Il nostro esercito ha dato saggio di qu'ellergismo
tranquillo e paziente che sovrasta anche al valore e che tanto

pi degno di riscuetcic ammirazione quanto pi difficile a pra


ticare. Il campo di battaglia abbonda di attrattive per i valorosi;
la stessa vista delle schiere inimiche infiamma ed inebbiia: len
tusiasmo, lamore della gloria sono naturali e potenti Stimoli alle
grandi gesta, agli atti di eroismo ; ma tutte celeste attrattive

mancano nella guerra controi'hriganti. Sono nemici abbietti che


non combattono se non qundo assolutamente non possono fuggi
re, ovvero quando si affidano 'all eccesso del numero, ed i no
stri soldati lo sanno, e quando vanno ,ai cimnti non sono confor
tati dal pensiero dincontrarc una morte invidiata per mangrdi

valorosinemici, ma persuasi che corrono rischio di cade} vittima


di qualche agguato, o di essere miseramente straziati e trucidati.
Un impeto di entusiasmo basta ad improvvisare gli eroi; ma non
s improvvisa ad un tratto,l eroismo che regge allopera dissol
ventc dei disagi , delle privazioni, delle fatiche, delle malat
tie,'e non si logora} n. si sgomenta per mancanza di grande
e durevole risultamcnto I nostri soldati sono privilegiati in
supremo grado di questa virtir che lerippto del dovere e del
labncgazionc. Il 50l0 conforto Che essi hanno e quello che nasce
dalla coscienza del dovere ,e iuesta coscienza la loro forza e
la loro grandezza;Ben si poteva seiizzi far opta all'esercito temere
che in cotesta guerra alla-spicciola'taf la quale rende necessaria
la dispersione e lo sparpag'linmento delle forze, la disciplina ne
sarebbe Scapitata. Ci sono dellecompagne che per mesi e mesi
non veggono il colonnello 'del reggimento al quale appartengono:
ci sono dei reggimenti di cavalleria che per la necessit del ser

_89_

vizio tengono stanza in tre ed anche in quattro provincie: quella


dei cavalleggieri di Saluzzo , "a motivo desempio, ha il comando
in Nocera, e tiene drappielliad Eboli in provincia di Salerno, a
Venosa e Mel in Basilicata, in Terra'di Bari, in Terra di0tran
to. La disciplina stato dunque Sottoposta ad un esperimento il
quale sembrer , come: di fatti era, tanto pi pericoloso, qualora
' si ponga mente che nellesercito sono molti soldati nuovi , molti
coscritti , e che esso in certo modo in via di formazione. Ma

lsitoha compiutamente dileguato i.foqdati timoriyanzihe man

care alla disciplina , l esperimento l' ha corroborata. Fra ,i vec


chi soldati col petto coperto delle medaglie commemoratrici di
tante gloriose battaglie , e i nuovi che aspettano a fregiarsi di
quelle che ricorderanno le battaglie avvenire , non stato diva
rio ,.e'gli uni, agli altri sono stati di reciproco esempio edinco
raggiamento. Le difcolt non li sgomentano , anzi li allettano ;

non lisorprendono , anzi porgono ad essi l' occasione di provare


no accorgimento, di usare ripieghi ingegnosi. Valgono ad esem
' _ pio i seguenti fatti, dei quali d contezza il nostro onorevole col

lega il generale Reccagni, comandante in capo la divisione mili


" tare degli Abruzzi. '

Un sergente del 42 reggimento fanteria, sullimbruuire del


giorno 7 agosto 4862,hndava alla testa di pochi uomini da Lan
_pciano ad Atessa in provincia di Chieti. Ein ed i soldati vestivano
l abito di tela, ed alcuni contadini scambiando con i briganti si
unirono ad essi. Il sergente si avvide ell errore, ma non si af
frett a dissiparlo: seppe da quei sciagurati molti ragguagli sugli
eccidii e sulle rapine commesse e su quelle che avevano disegno
di commettere , e poi giunti nelle vicinanze di Atessa li arrest.

Il giorno 46 settembre dello stesso anno, un ufficiale del 6 reg


gimento di fanteria sapendo che_una comitiva di briganti infesta
va i monti prossimi alla citt di Sulmona, travesti da brigante se

medesimo e pochi soldati , e si linee capo di unaltra comitiva.

Riusci con q_uest artifiiio ad abboccarsi. col capo della vera cc


mitiva , ed" accompagnato da un solo dei suoi si addentro con
quello nei nascondigli dei masnadieri e si accert della cenni
venza di due sindaci. Di l1 a poco in conformit di quanto venne
prestabilito gli altri soldati lo raggiunsero , s impegn la zu'a , V

,_ 90 ..

lotto corpo afcorpo col capo della banda, lo uccise; gli altri della
comitiva furono ammazzati, feriti, fugati: la banda fu distrta.
Ai disagi , alle privazioni , agli stenti si aggiungonole ma
lattie, prodotte in gran c0piae dalla faticosa vita e dal clima, il
quale, segnatamente nella stagione estiva; in Capitanata mici
diale, Le febbri , pi crudeli dei briganti , inietono tante nobili

vige, o maltrattano in guisa da rendere inabili per un pezzo se


non per sempre al servizio militare.

Il colonnello Migliara , comandante 1' 8 di linea , che per


parecchi mesi stanzi in Capitanata , ci narrava i seguenti parti
' colari intorno alle fatiche ed alle sa'erenze di quel reggimento.
Su 4800uomini annover talvolta no a 2260 ammalati; in o

gni compagnia di 100 uomini non erano disponibili che 35.


Nel mese di gennaio il reggimento era traslocato petrifarsi
da tante fatiche a Nocera, ed ivi sulleettivo di 1200 uomini
vi erano 293 ammalati. In un Solo mese per spossatezza pe

rirono 80 uomini e 3 niliziali. Nello spazio di pochi mesi la


Spesa dei medicinali oltrepass i 5 mila franchi. Mancavano gli
ospedali. Per mesi interi non era possibile svcstirsi, n d_or
mire su pagliaricci. Le fatiche erano eccessive, perch il leg
gimento doveva guardare _ei invigilare una estensione di ter-
ritorio della circonferenza di 400 miglia. Una colonna da Ce;
rignola no a Troia ed a Serranapriqlafuu altra guardavo la
regione garganica; Dovea fornire 60 uominial giorno per la
custodia delle carceri di Lucera, iquali si alternavano con al
tri 60 col solo riposo della notte. Un giorno il numero _degli'
ammalati crebbe al segno che fu mestieri porre a sentinella

delle carceri._i componenti la banda musicale del reggimento;


Questo doVea fornire un distaccamento a Manfredonia e prov

vedere alla scorta tra Lucer e Troia , tra Lucera e Foggia,


tra Lucera\e Sansmipro, tra Luera .'e Torre Maggiore e lungo
la via sannitca. spessissimo era duopo di uomini per le per
lustrazioni e per gli agguati; N_el tempo della mietitura per

impedire che i briganti inendigpero le messi , i soldati deveva


no passare le notti in campagna. Nel tempo delle semiuagioni
dovevano l'afa altrettanto. E poi i bisogni sorgevano cosi imprdv
visi da non poter tenere nemmeno mia compagnia in riserva.

__ 9|' ..4
Questi. particolari intorno alle solferenze di un solor'eggimento
bastano a dare una idea di ci che soffre lesercito: la storia degli
altri reggir_nonti non pur troppo diversa. [quarti battaglioni
del 24 e del ?8 di fanteria, chepassarono alcunilmesi nel val.
lo di Bovino, furono pure dolorosamente sperimentati della ma

lattic e dalle privazioni. Ai patimepli delle persone si aggiungo-


no i danni nel vestiario e nella calzatura : a'evole imaginare
che cosa debbano diventare gli uniformi e le scarpe dopo una
perlus'traz'ione per boschi e dirupi, per valli e burroni , Scaval-.

cando siepi, guadando torrenti. Nella cavalleria i patitne'nti_non


sono minori. Su tre squadroni dei lancieri di Montebello_, di
guarnigione in Capitanata , si anno_veravano in gennaio scorso 92
ammalati e 52 in permesso di convalescenza. Per evitare le rc
cidive dn'opo accrescere il numero dei congedi?

Tanti patimenti ', ci grato il ripeterlo ad omaggio del vero


ed a comune conforto, non turbano la serenit del soldato italia

no, non gli scemano lenergia alo zelo nelladempimento dei suoi
doveri, non intaccano , n scuotono la disciplina. L'esperimento
era difcilissimo e pieno di pericoli; il prospero successo che
esso hasortito la, testimonianza irrecusabile della virt ordina

trice, da cui sono privilegiatiglItaliani7 e la girarentigia infalli


bile della unit nazionale. La guerra contro Il brigantaggio ha
posto in risalto in modo luminoso le virt del soldato italiano; ha
dimostrato vquanta potenza di eroismo longanime si raccolga in

petto ad uomini cheobbediscono alla voce del dovere e dellono


re , e di quel
prezioso
tesoro
di forza
morale
sia che
sorgente
una
tradizione
militare
parare
gloriosa
, com
quella
dopo otto
secoli lesercito piemontese ha tramandata all esercito italiano.
La oscura e penosa guerra controibriganti implicando in se
tutti gli elementi Pi dissolventi che possano immaginarsi, 'pote- 7
va tornare di massimo danno allordinamento militare dellItalia:

invece succeduto l opposto : l esercito nostro ha resistito e su


peratoquein elementi dissolventi , qualinon hanno potuto im
pedire che esso s,ag ucrrisse , n interrompere quel mirabile

lavoro di unicazione che nelle la dellesercito compito) Fra tanto testimonianze che abbiamo raccolto intorno alla

condotta della tiup'pe ci basti ricordarequella del commen

- 92 -

v datore Antonio Spinelli , gi presidente del Consiglio dei mi


nistri di FranceSco Il in lpglio 4860 ; La truppa, egli ci di
ceva, nel combattere il brigantaggio stata veramente eroi
ca. Ha reso immensi servizi; ha fatto prodigi di valorei senza ,
. g di essa ci sarebbero ore '20,00_0 briganti.Ha unabnegazionci'

o senza esempio. Sono virt di tutte le armi dell esercito. v'


Ma la vostra Commissione.aoa crederebbe di avercorppito

il proprio dovere se discorreq_dovi in tal guisa dell' esercito


non ricordasse il nome dellillustre guerriero,a cui afdato
il comando del sesto dipartimento militare. Egli gi tanto ho
nemerito dell Italia , a cui dopo Novara apparecchio il nu
cleo del suo esercito e la cui fortuna inaugur nei lontani campi
della Crimea, ha accresciuto ed accresce nel inezzod dell 1
talia i suoi titoli alla riconoscenza nazionale. Diquesta rico
nosceuza noi vi preghiamo, o signori, di essere gli autorevoli
interpreti onorando nel generale Alfonso La Marmora quelle
sercito che linespugriabile presidio della unit e delle fran
chigie dellItalia, ed uno di-quei grandi e rari caratteri che
sono lorgoglio e la salvaguardia delle libere nazioni.
_ Lo stato numerico delle forze da cui si compone il sesto
corpo darmata il seguente. La totalit della forza attiva dei
corpi o frazioni di essi mobilizzati e delle forze sedonlarie di
85,940 nomini, Le forze mobilizzatc ammontanoa 65,875 uomi
ni, sui quali a tutto il 34 marzo dellannq corrente erano 4,855
ammalati. Queste; forze sono ripartite in parecchie _ zone e sotto-v
ione militari, icui comandanti hanno piena libertdi azione

nelle operazioni. contro ilbrigantaggio. Nella forza attiva sono


compresi sette reggimenti di cavalleria: i lancieri di Montebell'o,
i lancieri di Aosta , i cavalleggieri di Lucca, gli ussari di Pia
cehzgi , i cavalleggieri di Saluzio , i lancieri di Milano , i caval
leggieri di Lodi. Iprimi quattro stanziano in Capitanata, il quinto

nelle provincie di Salerno, di Potenza, di Bari e di Lecce; il se-_


sto a Caserta, nel Beneventano e nei dintorni di Napoli.
L enumerazione di queste forze ci sembra valido argomen
to a persuadere che se si fosse trattato di una quistionc militare
essa sarebbe gida un pezzo composta e risoluto. N per valorc
' di certo, n per numero i briganti potrebbero nemmanco tentare

_.93-,
di competere con soldati come sono i nostri ; ma ai briganti sono
sussidio ellicace la Stessa codardia e la stessa scarsezza nume_

rica. La loro tattica semplicissima: raro. avviene che si adu'


nino in grosse bande, perch sanno che allora torna assai af
gevole_ alla truppa di trovarle o di distruggerle. Non aggre
discono mai, e se aggrediti, fuggono sempre. Tendona agguati
ed imbostate, quando hanno la certezza del sicuro scampo e

della sovrabbondanza numerica, sui soldati. ssa'lgono quando


sono in proporzione di cinque opi contro uno. Non ci e e-
sempio che abbiano _mai osato aggredire una compagnia di
soldati. Predare, uccidere, fuggire, elencare la truppa il pi
che possibile, questa e non, altra la strategia dei briganti.

l soli artitizi militari che adoperano sono quelli che vengono


Suggeriti dll_ istinto ; hanno vedetta , e quando vanno a cavallo
dispongono alcuni di essi a modo di fiancheggiatori. Maheggiano
le armi con poco raccorgimento , e le scariche dei loro fucili tor

nano seventi volte innocue. Raroche abbian lardir_nento di


combattere corpo a corpo; e'prottano abilmente della conoscen
za che hanno dei pi lievi accidenti di terreno per scegliere le
posizionidove pi facilmente olfcndendo pi dillicilmente pos
sano essere offesi. _Non vero che tutti vadano a morte con
coraggio; ci avvenuto in taluni casi, ma non la regola
generale; a\ meno che si voglia confondere-la stupidit con lo
stoicismo;il forte disprezzo _della vita con la freddezza del
_labbrutimento. Per la massima parte vigliacchi , posseggono
tutti gliattributi della vigliaccheria ,, e massimo tra essi la
ferocia. Noi non vogliamo funestriri, e signori, con la nar
razione delle atrocit che i briganti commettono sugli infelici
che cadono nelle loro mani. Pi che opera di creature uma

ne sembrano essere quelle di cannibali e di belve selvaggie.


Talvolta l immauit di talunadi essi giunta al segno da fare
inorridire gli stessi compagni, e ci si narrato il caso di un
Cerritacchio, che lo stesso Caruso fece ammazzare, perch aveva

torturato con ogni maniera di strazio un misero fanciullo; N'la


stessa morte della vittima appagae stanca la ferocia dei mas
nadie_ri, il qualilefogano' la libidine di sangue da "cui sono in.

\'asati anche contro i cadaveri. l vilissimi tra loro sonni fe

._Qb__

massimi: tali sono un Coppa che con Crocco, un Varanelli

che con Caruso. Fra meno sitibondi di sangue sono Schia


vene e Coppolone. Sono rotti ad ogni lascivia e turpitudine ,
pronti ad ogni delitto: bevono il sangue, mangiano le carni
umane. Sono rozzi, superstiiiosi, ignoraptis_simi; in generale
non tagliano mai i fili dei telegrafi elettrici;_ ma alle volte
avvenuto che recidcssero alcuno dei filie non tutti , dicendo
- di tagliare quelli cheservono a Vittoriomanuele, non quelli
che servono a Francesco il. I capi sono per la maggior parte

fuggiti dalle carceri e dalla"galera; Caruso, di Torre Maggiore,


era un pastore del principe di Sansevero} sostenuto in carcere

per delitti comuni ebbe agio di scappare e si diede in campa


gna. Nincol\'anco un miserabile contadino di Avigliano, il
quale custodiva private propriet nel boSco di Lag'opesolerfu
condannato nel 4856 per omicidio; scapp dalle carceri nel 4860;

and a Napoli a presentarsi al generale Garibaldi; gli fu in


giunto di tornare in paese ed allora si diede in campagna.
Crocco, nativo di Rionero, era vaccaro: fece parte dell eser
cito -borbonico; perseguitato dalla giustizia prima del 4860, in
quellepocarsi ebbe il gran torto di ammetterlo nelle la de

glinsorti per la causa della libert, e sperava limpunit; ma


quando seppe che gli si SPCCVQ contro il mandato di cattura
si diede a fare il reazionario ed il brigante. Arrestato e tra
dotto nelle carceri di Cerignola trov mezzo di fuggire. Coppa
da San Fele in Basilicata, uno sbandato. Paolo Serravalle,

di Marcone, in Calabria Citeriore,i un omicida scappato due


volte dalle galera. Tortora, di Ripacandida, uno sbaddato.
Marsino, da Marsico Vetere, anch egli uno sbandato. Pilo
ne era un mastro scarpellino di Bosco Tre-Case, che per dis.
sidi avuti col capo urbano di quel paese fu posto in carcere;
' poi liberato per la protezione del capitano Caracciolo. Nel 4860

segu lesercito borbonico in Sicilia, e poi reduce in patria si


mise in relazione, per mezzo dei Comitati borbonici, con F_ran

ceseo_ll, ed organizz la comitiva che per mesi e mesiha in


festato le vicinanze del, Vesuvio edi Napoli. Altri capi di pic

cole_ e sanguinarie comitive sono od erano Nicandruccio, Ni

cahd-rone , il principe Luigi ,=Mtigiacavallo , Orcchiomozzo ,

4,._

...95__

Bruciapaese: orrendi nomi di pi orrendi uomini. La fattezze

morali di questi ribaldi sono le stesse: essi sono i Mammo


ne, i Prqnio, i De Cesare, i Fr Diavolo dellepoca nostra; (la.

gni in tutto e per tutto dei loro antecessori; marescialli in pecto


re di Francesco Il, vera Mmondizie di plebe. _

, . '

La descrizione dei costumi e dell indole dei componenti


delle bande . stata fatta da un testimonio, la cui imparzialit
non pu essere argomento della menoma ddbbiezua; da uno dei
loro stessi capi. Il sorgente di Gioia, quegli medesimo che la
cava prestar giuramento di fodeltai suoi masnadieri, e che
li intitolava giurati della fede cattolica, aveva luso di scrivere
di tempo in tempo qualche memoria e qualche appunto. che
vennero rinvenuti nel suo taccuino, e che ora fanno parte dei
' documenti del processo in via (1 istruzione acarico dei suoi
complici. Cotesto brigante non era cos abbietto,cou;e gli altri:
av_eva coraggio, edifatti peri combattendo; nella sua indole era

uno strano miscuglio di bieco fanatismo e di rozza piet, n la


consuetudine del delitto gli aveva soffocato ogni senso di one
st; un qualche spiraglio. di luce rischiarava talvolta l'oscu'
rit, della sua,co_scienza, e componeva lanimo suo alla invin

cibile melanconia del rimorso. In. quei momenti di abbandono


con s medesimo Scriveva il suo diario che intitolava: Le mir
disgrazie. Udite, e signori, quali giudizi la verit gli strappasse
intorno ai suoi compagni.

,. 1

Ne trascriviamo originalmente alcuni brani:


,
Dopo un anno incirca di boscose solitudine un di si pre
sentano mecoltredici masnadieri, individui mediocremente ar_
mati , accennandomi essere difensori di Francesco [I e della

santa Chiesa cattolica romana. lo desideroso far compagnia in


tale oggetto onde difendere i sovra citati diritti esattamente, ai
1 _quali,era ben disposto da molto tempo , come a tutti ben no.
lo, accoglieva detti uomini ecop'tutto zelo incominciava subi

'to ad occuparmi atutto quello che mi conveniva. Al che questi


mi accettarmg per loro capo , dovevano stare sotto la mia ob
') bedienza per tutti quei buoni comandi che da me si omanavano
v pel bene del nostro_l_teo della propria vita.
_... la siccome in questi esisteva_il solo sentimento di ruba

_96__.

re e non mai quello di farsi onore di eguaglianza al mio, inco


minciav_ano ad agitarsi contro ma permettendosi dire fra di
loro-stessi: noi siamo usciti in campagna e sia_mo chiamati la

dri e dobbiamo ruba're , ese il no.stro capo non fa come noi di


siamo, malammte far oppure rester solo.
'
" i; Tal congiura portava presso di me senza saperlo. Si
permettevano Pure fare i furti senza la mia conoscenza do- '
ve io ordinava di andare ordinatamente e militarmente con e
ducazione.
_ _
v
\
I

Ecco che Dio, siccome non ha mai permesso la falsit, ha


dimostrato subito che chi credeva ingannare lingannato, co
i me loro tradivano od ingaqnavano me che cercava farmi e far

mi onore; cosi da un traditore'pi fiero ed ancor di loro esser


amaramente tradito e con mio gran duolo_disfatti, e la maggior

I;

,parteldi atroce morte

.\

Permise pure il Sempre lodato Iddio che quantunque r

mesto solo nel pi atroce combattimento , pure nondimeno fui


salvo mediante la sua protezione -.

-.

n .

, .

. , .

io; Mi dolgono immensamente quei pochi raccolti da me do


po, da tredici sino al numero di venticinque, che forse, se non
tutti , parte innocenti parte ingannati come me , pure ne peri
IDDO.

"

..

,'
' Dio poi, se non in questo mondo , nello eterno sapr
n rimunerarli. Per me sta che quello che ne mori nell innocen
za, mor martireed ha fatto un grandissimo 'acquisto per la vi
tageterna.

Sono questi presso Iddio.

I briganti forestieri sono avventurieri, i quali si vorrebbero


Spacciare come campioni del principio della legittimit , ma in
realt altro non sono fuorch gente che va in busca di lucri e di
ricchezze. Tal , a modo di esempio , lo spaignuolo Tristany, il
quale si atteggia a capo di truppe regolari e fa pompa del titolo di
generale di Francesco ll,senza per impedire a quelli che chia
ina suoi soldati difemportarsi da veri briganti. Alla schiera di
avventurieri stranieri appartenevano il De Christen, il Lagrange,

_97_.

il Langlois, lo Zimmerman, ed il pi infelice ditiitti lospagnuo

lo Borjes , il quale troppo tardi-si avvide che le decarzite falan-_


gi di Francesco Il crano'trmq di volgariassassini.
' _
y , Le_localiti prediletta dai briganti sono le rive boscoSedell0
fante e del Fortore-Dalle prime infestano il circondario di Melfi

iii'Basilic'ata , quellodi Sant Angelo dei Lombardi in Principato


Ulteriore, quelli di Altamura di Barletta in Terra di Bari, qUelli
di Foggia e di Bovino in Capitanata. Dalle secondo il circondario
di Sansevero ela regione garganica in Capitanata, 15 pro'vinciadi
Benevento e il circondario di Larino nel contado di Molise. Croc
co con Coppo e Sacchitiello sull Ofanto, va di tratto in tratto a

raggiungerlo Ninoo Nanco , la cui stanza il bosco di Lagopeso


le. Schiavone corre dal ,v'allodi Bovino al circondario di Ariano

e nel Beneventano. Cara-so" con; Varanelli sul Fortore , e.d_i l


talvolta solo , talvolta con altre bande fa scorrerie nella pianura

di Capitanata, nelle falde del Gargano, nelMolise.enel Beneven


tano. Coppolone e Serravalle si aggirano nel circondario di Mate
ra in Basilicata, e di e. stendono le loro scorrerie verso la marina

_ delllonio fino al bosco di Ginosa. Tortora nel bo'scodi Ripacan


dida. [boschi di San Cataldo, di Montemi'lone ed altri in Basilica
ta sono ricovero frequente di briganti. Il piccolo bosco dellIncorei
nata tra_Foggia e Cerignola fu pure per molto tempo'la base delle '
lorooperazioni, Traevano le provvisioni da Foggia _e da Manfre
donia, facevano le loro scorrerie, e quindi celavano'uomini e co

se in quel bosco. Pizzichicchio si ricovera\nel bosco didiiarsano


in Terra dOtranto, e di la fa scorrerie nelle terre circostzinti.ln
provincia di Salerno vi la banda di Tardio- nel circondario di
Vallo ', quelle di Ricci e di Marcantonio l-nelcircondario di Cam

pagna. Nel circondario di Vasto , in. provincia di Chieti ,,v'i la

comitiva di Piuolungo_, che si ricevere abitualmente nel bosco


Petaeciato. Nella-provincia di Terradi Lavoro vi Sono gli avan2i
della banda'di Maccarone. Nelle parti montuose di questa, pro

vincia connanti con quella di Avellino saggir_a una piccola ban


da , di cui Staf:a capo un Piciocchi ,_la quale simostratalvolta

presso Monteforte =nel circondario di Avellino. Nel[ Abruzzo te


ramano, nellv'l cileno sono malviventi qua e l sparsi, n_oa_ vere
bande, tranne

inteso quelle che fanno irruzionedalla fron_-

,-98

tiera romana. Nella provincia di Reggio in Calabria non bri

gantaggio disrt_ga. Nellealtre due Calabria ( la provincia di\Co


senza e quella'diCatanzaro ) le proporzioni del brigantaggio so
'no di poco momento. Nel Gargano parimente qua e l si annida

no a due,,a tre, asei',V-parecchi malandrini. ll'grosso delle bande


adunque si aggira sulle, rive' dll0l'anto e del Fortorc,ed e com-_
posto da quelle acavallo.Una determinazione precisagdel loro

numero sarebbe impossibile. Ognioaqio-banda' ha attorno a s un


nuglcp
45 a 20 ipersme,
si aggiungono
ip1
variodi numero
briganti alIdi quale
occasione
; sicch,eventualmente
non
rado i

20 diventano 100 in modo quasi istantaneo. Nellagguato teso in


marzo scor50 ad un distaccamento di cavallggieri di Saluzzo i
briganti assommavano ad un centinaio, ed erano le bande riunite
.di Crocco,,diGiosllo da Barile, di Coppa, di Ninco Nanco e for
sgaqche di altri. Parecchi dei capo-banda pocanzi nominati sono

riniasti chi con dieci, chi con sette e chi anche con tre soli se

guaci. Nel valutare anche approssimativamente le forze numeri


che del brigantaggio non vanno dimenticati briganti avventizi ,
i ladri comuni , il cui numero troVasi notevolmente accresciuto
Nelle localit travagliate dal agello>del brigantaggio si avvera

lo stesso fenomeno che succede in quelle afitto da qualche epi


detm'a ; come in questa tutte le malattie pigliano Informa della
epidemizi regnante , cosi in quelle tutti i delitti partecipano alla
'forma di brigantaggio. ll_ieuomeno non nuovo, anzi la sua in

tensit odierna minore di qdella che ai altra volta, allorch le


provincie meridionali versavano in condizioni identiche alle at
tuali.
" i W, _
.._'
,. , ' , .
,

Fra i delitti di brigantaggio, cos Pietro Colletta, e' quelli

che dal brigantaggio derivavano , il censo giudiziariodel re


gnu numero in quell'anno (4809) trentatre mila violazioni

.,delle leggi '(l). Lo s_tesso storico narra che Giuseppe Napo


leone, durante il suo regno sul trono di Napoli, non os porre

>i in piede la coscri2ionie , perch la ripugpanza dei popoli al mi


. _litare servizio, listesso brigantaggio, la facilit dei coscritti di
fuggire in, Sicilia facevano temere che uomini levati per noi
i il) Vedi CQLLETTA, voi. III, pag. t20.

w "v-_____v___v, _ ,

___, vv

._ 99 -_.
servissero di aiuto,e di reclutamento. al nemico ;.irispettpi gravi .

e veri , non dispregiati nei primiftempi del reg'no dallo stesso


arrischioso' Gioachino (l) = Il G_oyern_o italiano invece _ha- osa-
to procedere alla le\va"nelle stes_se- provincie per ben due volte,

a _norma_ della legge napoletana la p'fima', della leggesicilina


la seconda, ed il risultametto di questa :come gi abbiamo avuto
la soddisfazione di ricordare , ha vinto i pronostici del pi fidu

cioso ottimismo.

'

'

'-

'

-'

ll brigantaggio per imojdi queimalanni la cui intensit


mal. si giudica dalla proporzi0ni esteriori e delle forze numeri
che: anzi tanto pi difcile a_sradicare, quanto piesigne idi
vantano le'sue proporzioni e le sue forze.

un germe d' infezio-

ne che ad ogni patto d uopo eliminare dal corpo. sociale , poi


ch bastano le pi lievi occasioni. perch ad un tratto il male che_
si credeva spentosi faccia gigante, e cagioni gravi e profonde
perturbazioni. Al Governo ed al Parlamento incombe- lobbligo
di
avvisare
tutti i_ L
provvedimenti
meglioobbligoisar
conferisc.anomezzo
a cm
rare
quella apiaga."
adempimentoche
di quest

efcacissimoa ravvivare la ducia ed infondere nein animi del?


le popolazioni meridionali quella sicurezza nell avvenire, che
il vigore e la forzadellenazioni. Fra le cause che alimentano il
brigantaggio vanno,snza dubbio, compresi il sentimento della
sducia ed il malcontento, ma la permanenzad'el brigantaggio
alla. sua volta trasforma qu'estedue cause in effetti .;f giacch
facilmente si.addebita a malvolere'ci che deriva da necessit
o da involontario errore, e si ascrive ad impotenza della-li

bert ci che conseguenza winevitabile della novit dei casi


e delle condizioni. Noi abbiamo perno udito dire in alcune lo- _
calit prevalere lopinione che il Governo facesse a bella po
sta durare il brigantaggio colloscopo di procacciarsi nn va
lido argomento per persuadere iFrancesi a cessare dall'econ
pazionc di Roma! Urge adunque fare ogni opera'perch il male
venga curato ed estirpato; urge dimostrare alle popolazioni
che la libert da esse invocata possiede la facoltfdi assicu

rare la loro prosperit, e che mutando la loro condizione di


{1) Vedi COLLEI'l'A , vol. II, pag. 102.

"

. '

a/'0

-400

sudditi di im Cvrrno dispotico e nemico alla nazione in quella


di cittadini del regno d"llalia , hanno conseguito tuttii vantaggi
'ed i bencficii del vivere libero e civile. La questione del brigan
taggio_.eStranea _all_e controversie politiche ed alla diversit dei
partiti; ,a chiunque
non sia disonesto
devesiano
stareenergici,ellicaci,
soniniamente a
'cuore,'che
iprovviadimentihper
c'ouiporla

e.prontamente attuabili.Sotto questo aspetto noi abbiamo studia


ta.la questione , e non indarno confidiamo che alla'stdssa-guisa
sar da voi, e signori, contemplata e giudicata.
l-. "
Ma quali possono essere i provvedimenti che debbono ado

perarsi per liberare il mezzod della nostra PeniSola dal brigan


taggio ?- Lo scioglimento di,qucs}o problema l ultima parte del
mandato che viw piacque allidarci , e quindi dopo avervi esposto
il risultamento delle nostre indagini intorno alle cagioni del bri
gantaggio ed alle sue attuali condizioni , ci corre ora il debito di

dichiararvi quali abbiano ad essere , a nostro giudizio, i prov


vedimenti ed i' rimedi.

. .

La classificazione delle cause del male racchiude la evidente


indicazione di cotesti provvedimenti e rimedi , i quali mestieri

sieno rivolti a rimuovere le cause predisponenti, a combattere


le cause che hanno determinato la recente manifestazione del do

loroso fenomeno , ed a mutare in cause di guarigione quelle che


oggi pi alimentano il male. Laonde fra i rimedi dluopodistin
gure quelli la'cui azione deve schiantare il male dalle radici ,
e quelli"che devono dilcguare il fenomeno attuale. La pratica di
alcuni provvedimenti spetta al potere esecutivo, ed a noi baster
s0ggcrirli ; laddove altri debbono avere una indole legislativa ,
e richieggono la cooperazione e la sanzione di tutti i poteri dello
Stato.

".-1'

ti.

M Discorrendo delle cagioni del brigantaggio abbiamo"sse


gittata un posto importante a quelle che abbiamo definite col ti
tolo di predisponenti. La prima serie di rimedi deve conseguen
temente rivolgersi alla cura di dette cause ; n per annoverarli
e giustificarli sar mestieri di lungo discorso. Essi sono eviden
tissimi , e vengono additati dalla natura stessa delle cose; n
crediamo che intorno ad essi possa sorgere la menoma discre
panza di opinioni..Sono rimedi le cui azione sar ellic30issima ,

"

- 104 _

ma i 'cui effetti non possono essere nc immediati, n pqonti. La

diffusione della istruzione pubblica , l all'ranca'zione delle terre,


la equa composizione delle questioni demaniali, la costruzione
di strade, le boniche di terre paludose, lattivazione dei lavori
pubblici , il miglioramento dei'bosclii , tutti quei provvedimenti
insomma che dando impulso vigoroo ai miglioramenti sociali

trasformino le condizioni economiche , e valgano addnualzarele


plebi a dignit di p'opolo. Laffranazi0ne del Tavoliere di Puglia
un provvedimento indispensabilc,e noi siamo lieti di scorgere

che comprendendo questa necessit il Governo-ne abbia fatto


argomento di una speciale proposta di legge gi presentata al-
laltra Assemblea di questo Parlamento nazionale. Utile com
plemento di questa alldancazione dovranno essere aco'nci prov

vedimenti relativi alle terre di Trcssauti , di Santa Cecilia , di

lagliccio , le quali possono collocare i terrazzani di Cerignola.


di Foggia e di San Marco in Lamis nella fortunata condizione di
cessr divivere la vita di rapina che attualmente vivono con
grave scapito della pubblica moralit edella sicurezza. Lrman
cipazione della' terra dei vincoli che la gravano sorgente di

benctizi alla propriet ed all agrimltura,e produce in pari tem


po il saltitare effetto di trasformare le condizioni del contadino
e di distruggere quel proletariato selvaggio che sotto l' impulso
della fame e della miseria non obbedisce ad altra voce se non a
quella dellavidit , e fornisce si ampio contingente al brigan
taggio. N meno evidente la necessit di assestare il pi celc'
remcnte che sia possibile leyquestioni dei terreni demaniali che
in controversie
tante localit ependono
da moltissimi
anni, Le
e mantengono
le
le gare nipiccoli
comuni.
attribuzioni vive
ire
lative al componimento di quella questione sono ora allidate ai
prefetti , ed in alcune provincie le operazioni sono a buon porto;

ma e d uopo raddoppiare l attivit , togliere al pi presto il lie


vito di disordine che quelle questioni racchiudono. I municipi

che danno saggio di maggiore zelo vanno incoraggiati, rampo


gnati gl inerti. Il municipio di Canosa, a cagion desempio , ha
diviso in tanti piccoli lotti quanto erano i proletari i demanii co
munali rim'anenti, concedendoli a censi redimibili a capo di
venti anni , e ci per impedire che quei, beni andassero a nire

_ma
nelle mani degli speculatori.Nel 4860 vennero fatte promesse e
concepite'peranze che non si sono avverate; n il disinganhe
da ci predette entra per poco nelle attualicondizioni. Quelle
promesse e quelle speranze erano senza dubbio assai esagerate",

ma ci non togliesi abbia a fare quanto possibile entro i limiti


del giusto e dell'onsto per rimuovere questa cagione di malcon

tento tra i ceti faticanli ed infelici. La questione della Sila di


somme momento per le Calabria , e ben si appese il Governo a
settoporla con apposito schema di legge alla considerazioni del
potere legislativo. Non meno importante pcr*Terra di Otranto

la questione relativa alle decima ; anchessa va composta deni

tivamcntc seconde giustizia , e nei condiamo che il Governo


non mancher di proporre al Parlamento gli equi ed opportuni
provvedimenti a questo_rignarde. In generale tutte quelle_p'roy
visioni che mirano a svincolare la terra , a promuovere la circe

lazione dei'capitali, ad assicurare la prosperit economica, sono


indicate dalla natura stessa delle cose7 e la loro attuazione e una

necessit , i cui beneci effetti non fienile duopo di essere di:


scritti. Della libert di commercio niente altro'diremo se non
che essa ha gi avuto nella praticaconseguenze buone , le quali
col tempo non possono non diventare ottime : il ribassn delle ta

riffe ha eonfeiile in modo non contra;tabile alla pubblica pro


sperit : Governo e Parlamento non verranno di certe fermarsi

invia.

"f

'\

C pure da appigliarsi qualche risoluzione intorno ai


boschi :,noi non suggerireine per fermo il disperate pqrtitodi7
dissbdarli o di bruciarli , ma indnbitatamente converr diradar
li. La possibilit del miglioramento non implica n punto n_poco
quella della distruzione. Bisogner abbattere le macchie basse ,

sradicare gli arbusti ele spine, fare insomma quella Operazione


che nelle localit si dice sterpare, e per la quale le piante di
alto fusto rimangono intatte. Mediante ci anche i terribili boschi
del Fortore diventeranno accessibili, ed i malviventi avranno
perduti i loro arcani e naturali nascondigli. -;

l risultamenti gi prodotti dai lavori delle ferrovie confer


mano ampiamente ci che si prevedeva intorno aglinlluss'i sa
lutari che avrebbero esercitati sul benessere materiale ed. econo

- 003.-.
mico non solo, ma anche sulle condizioni morali delle popola- I
zini. In Terra di Lavoro, in provincia di Salerno, nel 'Chietina,
nel Molise , dovunque qu'ei lavori sono stati intrapresi , le pope;
lazioni hanno incominciato ad avere sdttogli; occhi una mostra
evidente della potenza'delh civilt. Cresciuta la mano 11 opera ,

persuasi i contadini con la evidenza del latte che all onesto la


voro non manca il largo ed (mesto compenso , tantc braccia tolte
materialmente al brigantaggio.
Termoli , per esempio, esta

bilita unzi vera colonia lombarda , la quale con le ordinateycon


sueturlini, con l aspetto decente, con le civili costumenz porge
a quelle misere popolazioni la dimostrazione pratica dei. vantaggi
morali e materiali che gli uomini ricavano dalle plopriefatichc.
l briganti hanno sempre fatto ogni opera per-impedire che i la- _
veri della strada ferrata progrediss'ero , e purtroppo sono riu

sciti a farli indugiare segnatamente nel territorio

Vasto e nel

tratto che ibtercede tra Termoli c.Sansev'eroz quasi si direbbe

che un presago istinto , del qu_ale , s_enz' alcun dubbio non salmo
renderergiohc a loro medesimi , li avverta che la locomotiva
sta per trnare ad essi pi esiziale del fucile e delle armi;
Ma ad accrescere e fecondare la utilit soibma delle strade
ferrate e mestieri provvedere alla costruzione delle strade ordi

narie , le quali nesono il necessario complemento , poich senza


di esse non lecito sperare che la ferrovia sia per produrre gli
ell'etti che ragionevolmente Si aspettano. Ottimo fu il provvedimen
to relativo alle strade glarganiclte gi fatto dell onorevole ministro
dei lavori pubblici , e mi siam lieti di essere stati i testimoni

oculari della soddisfazione e del plauso con cui lannunzib venne

' accolto nella provincia di Foggia , la 'quale per mezzo del suo
Consiglio provinciale stanzi4apposita e'non piccola somma nel

suo bilancio per concorrere all attuazione del provvide disegno.


Ond e che nel commendarlo imiesprimiamo il voto che non ab

bia adesso re un esempio isolato ,ma che ne venga estesa l ap-'_


plicazione a tutte quelle provincie del mezzod , dove {aman
canza di mezzi di comunicazione pi visibile e pi dannosa;

Le valli dell Olanto, del Fortore , del Sangro , del Veniano,


del Bradano sono gli sbocchi naturali di molte provinciealla li- '
ma di ferrovie in corso di esecuzione ; il mezzo di rendem utili

-404

orli far prosperare le feriovie Consiste appuntohel solcare quel


le" valli di strade carreggiabili. La concessione fra la rete stra
.dal_e e la rete ferroviaria appare evidentissima'; n questa pu
mancare del sussidio di quella. Voi ben sapete , e signori ,.como
dopo lunione della Scozia con l'Inghilterra la prima di,cletle
contrade ebbe a patire il agello del brigantaggio. Ora'gli sto
"ri_ci.di quel paese e di quell epoca Concordi attestano che la Sco
zia era all'alto priva di mezzi di comunicazione, e che il brigan
[aggio _cess quando la mancanza Tu riparata; quando la Scozia fu
solcata da strade. Ci che avvenne di quell isola ,,alli>ratanlo

misera , _ed oggi in condizioni tanto ridenti, avverr pure nelle


nostre provincie meridionali, e labbondanza di beni ecclesiasti
ci, erariali e comunali in essa esistenti potrebbe somministrare i
mezzi pecuniari per sopperire alla grande necessit della quale
.lavelliamo. _

i
' - :+ 47;); "32
<.lf.
tutti questi provvedimenti deve far corona la incessante
ed ellicaee diffusione della istruzione pubblica; cosi verranno di

radatele fitte tenebre d ignoranza adderisate da tanti secoli di


schiavit e di miseria, cos sar disfatta-e smagliata quella vasta
rete di pregiudizi -e di super'stizione 'che.involgc tante povere
me'nti. [municipi delle provincie napoletane hanno, salvo le lo'
devoli eccezioni , trascurata questa i,mportantis'Simaparte dei loro
doveri, e quindi sar necessario che il Governo ed il Parlamen
to imprendano ad esaminare se non convenga per mezzo' di_elau
sole obbligatorie e' di c0rrclativo sanzionfpenali porre i inu'nieipi

nella necessit di adempire al dovere.cbe nora hanno con cos


biasiinevole noncuranza negletto;
,
'
Quanto pi lenta lazionedoi provvedimenti test accen

nati , tanto pi evidento 'la necessit di troncare gl_indugi nel


lyincominciarhe l attuazione. Noi portiamo ducia, 0 signoriJ di
avere consenzienti in questo parere e Parlamento e Governo, e

quindi ci sembra sovercbio di proporre a questo riguardo riso.


luzioni speciali e determinate.

'
'
La seconda seriedi medii deve essere adoperata a trasfor
mare il maggior numero-delleause che alimentano il brigantag
gio in cause che lo disting'gano. Diciamo la maggior parte e non
_ tutto, poioh ve n_ha-luna,uzalla, a modod esempio, che de

-- 106 riva dalla permanenza di Francesco ti a Roma, la quale non pu

soggiacere ad altra trasformazione che non sia la completa ces


sazione: e di questa dovremo discorrere tra poco in modo affatto

speciale. Restringende adunque per ora il nostro discorso alle1


cause che sono attualmente Sorgente dimale , e che invece deli
bono essere cambiate in sorgente di bene ,)dirmo , che siccome
la mancanza di una,bona amministrazione, di una ben ordinata
e solerte polizia, di una spedita e regolare amministrazione della

giutizia sono altrettante cagioni , nelle quali il brigantaggie__at


tinge forza e motivi di durata, cosi l ordinamentg di una buona
amministrazione ,Ll' esistenza di una ben ordinata'e solerte poli

zia , e la spedita e regolare amministrazione della giustizia deb


bono ' essere ,;e certamente_saranno , altrettanta caieni , dalle
quali le forze del brigantaggio saranno scemate e distrutti i me-_
tivi della sua durata. Noi perci vi preghiamo, e signori, ad in
vitare il Governo a proseguire gagliardamente nella sua opera
riparatrice, togliendo sempre pi in ponderata considerazione le
condizioni attuali del pubblico servizio nelle prefetture e nelle

sotteprefetture, e distruggendo allintutto quella tradizione di a


busi e di corruttela , che la burocrazia conserva e prosegue. Le
questioni relativo all ordinamento amministrative del regno di
Italia aspettano ancora ad essere sciolte dal senno dei poteri dello

Stato , e certo il giorno nel quale le attribuzioni di tutti saranno


ben denite , e le norme della nostra amministrazione saranno
informate a principii uniformi di libert, 1 assetto delle provin
cie meridionali avr fatto un passo denitive: mala questione di

principii e di massime non deve neppure per un momento disto


gliere l attenzione da quella delle persone. Ben sappiamo che a
conseguire lo scopo si richieggeno tempo e pazienza , che il G0.
vern_o non pu improvvisare ad un tratto i buoni impiegati , e
siamo alienissimi dal suggerire quei provvedimenti complessivi,
quelle riforme generali, il cui risultamento mene improbabile
quello di peggiorare il male , non di emendarlo : ma diciamo'e
ripetiamo che il Governo deve arrecare vigili cure in questo
grave argomento , e procedere con quell avvedutezza animosa ,
che non obbedisce n ed appassionati, n a timidi consigli. Dan
do all amministrazione uu__'im_pulso vigoroso , riordinando tutti i

-406

congegni della macchina amministrativa, dimostrando alle popof


- lazioni, dov mestieri, lamano del Governo, sinfouder la du
cia, che nasce dalla certezza di sentirsi governato, ed allora ces
seranno il languore e l inerzia , ed alla difesa sociale concorre
ranno spontanee tutte le forze del paese. '
L'ordinamento poi'di una pplizia operosa ed infaticata _ ar
gomento della massima importanza ; punto vitale. Lai/maggio
re efcacia di repressione contro il brigantaggio riposta nella
polizia}; l eroismo e labnegazioue dei nostri soldatirnou hanno

sortito l effetto durevole che potevasi ripromettere , perch non _


v e polizia. Se questa non viene ordinata , sgpnon e quale deve
essere , il brigantaggio non potr essere estirpato. Quando man-'
casscro le buone ragioni", e ve ne sono a dovizia, basterebbe un
fatto recente a , porre in evidenza la voracit di questo assunto.

Per
molti eintestati
molti mesi
falde del della
Vesuvio
ed ibrigantesca
dintorni di gui
Na
poli Verano
dallele scorrerie
banda
data dal Pilone ; i nostri soldati con la solita loro perseveranza
non cdiavano fatiche per incontrarla o sbaragliarlalz fuyopcrai
vana. Pilone ed i suoi erano introvabili, tantoch non era irra

giouevole il supporre che si avesse a fare non con una realitei


vivente, ma bens con un essere fantastico, con un mito ;.-la cat
tura ed il ricatto del marchese Avitahile suggerirono il consiglio

di stabilire in Topre dell Annunziata un apposita delegazione di


polizia, e non si tosto questa fu all opera, la banda in trovata e.
sconfitta : la maggior parte de' suoi componenti sono nelle mani
della giustizia , ed il Pilone fuggiasco ha dovuto rinunziare a di-.
rigereJe evoluzioni del corpo di operazionidi Francesco linol
le adiacenze di Napoli. In tal guisa, nello spazio di pochi giorni,
si venuti a capo di una impresa , che per tanti mesi non.'era

riuscita : e ci per una Sola ragione, perch vi stata unavazio


ne eicace di polizia, e perch sono stati adoperati impiegati

capaci e,diligenti. Esistono dunque gli elementi di una buona


polizia : ordinandoli acconciamentp , e adoperando gli opportuni

mezzi pecuniarii , lo scopo non potr fallire. L invio recente di


buoni ed attivi delegati di pubblica sicurezza nella provincia di
capitanata non ha mancato di sortire effetti utilissimi. I fatti

dunque provano che le difcolt non sono insuperabili, e che

-107
non solo si deve , ma si pu ordinare un buon servizio di poli

zia.r Per sopperire a questa necessit stato vagheggiato da ta


luno il disegno di togliere le attribuzioni di polizia ai sindaci , e ,
di restituirle , come per lo passato -, ai giudici di mandamento.
Questo desiderio, ci stato manifestato sovente nell Italia meri

dionale , e quindi abbiamo dovuto sottoporre a disamina la con


venienza della sua attuazione. La vostra Commissione ba opina
to chet,questo suggerimento non dovesse, essere accolto. Se i gin

dici regi sostenevano bene altra volta le funzioni di _ulliziali del


la sicurezza pubblica, questa non tal ragione che debba per
suadere a ristabilire lantico costume ; e. non sappiamo davvero
con quanta ragionevolezza dal ricordare che i giudici regi bor
bonici disimpegnasseroluieio di agenti di polizia con piena
soddisfazione di quel Governo si voglia inferire che i giudici
mandamentali del regno costituzionale d"ltalia abbiano ad eser
citare lo stesso ullizio col medesimo prospero 'successe colla
piena contentczza delGoverno e delle popolazioni. La diversit
essenziale dei tempi , della legislazione , delle condizioni stesse _
di quei magistrati, ci sembra fornireiun saldo e vittorioso argo
mento contro il disegno di cui favelliamo. La parte investigatri
ce non pu essere confusa con la preventiva, n lafindole stessa
dei due ullizi consente che essi vengano raccolti nelle mani me
desime.La polizia n si attiene ., npu attenersi a norme inva

riabili , cpine deve fare la potesti giudiziaria : essa toglie consi


glio nelle sue determinazioni delle ragioni mutabili delle spe
ciali condizioni e delle necessit del momento , o dalle conside

razioni di ordine pubblico: un provvedimento di polizia giusto


ed opportuno oggi, cesser di esser tale la dimane, e quindi non
le permanente. La polizia si governa dalle circostanze particolari:
laddove la giustizia ha le sue ragioniimmutabili, i snoi princjpii

determinati, n pu dispensarsi dal praticarli. Le due magistra


ture si dierenzianotanto nellasostanza, quanto nella forma. La

confusione di quelle facolt era tollerata , egiovava al Governo


assoluto :' ma anzich ravvisare in ci un motivo per riattuarla
sotto il Governo libero, se ne dovrebbe ricavare una induzione
diametralmente_opposta. Lessenza del Governo assoluto la

confusione de, poteri : quella del Governo libero la distinzione.


'

i
,
l

-108

La restituzionev delle attribuzioni di pelizia'ai giudici man


' damentafi sarebbe perci un vero regresso, il quale mentre coz
zerebbe apertamente con i pi-incipii del Governo libere , non

pare a noi confermerebbe le speranzeche coloro i quali suggef


.riseone cotesto provvedimento sembrano riporre nella sua effi
cacia. I sindaci fanno male la polizia , ma chi potrebbe guaren
tire che igiudiei mandarnentali la farebbero meglio ? Anche set
to l aspetto dell'opportunit 1 esito sarebbe dubbioso , 'laddo've
certa la violazione dei principii. N sarebbe giusto togliere a
regola generale.la condizione attuale delle cose , e dichiarare in
modo assoluto che i sindaci , percb fanno male oggi la polizia ,
abbiano a farla male sempre. Noi portiamo opposta sentenza,

convinti come siamo che niente pi_conferisca a. rendere gli uo


mini idonei all adempimento dei doveri pubblici quanto la pra
tica di questo adempimento, e che gl inconvenienti che si mani

festano nei primordii sono dal tempo corretti e largamente 'com


pensati.
- .
' f
.
V _
'
'

Noi siamo persuasi che utili ed importanti riforme possono

essere introdotte nellordinamento del servizio di sicurezza pub


blica; ma tra cotste riforme non anneveriamo di certo quella
della quale ora si accenna. Appunto perch sappiamo che la pof
lizia in uno Stato libero non pu esser quella del Governo asso
lute, noi la vogliamo sollevatae nobilitata nel concetto 'delle.,'po
polazioni , e bramiamesi accsti il pi che possibile a quel
les_emplare modello che in Inghilterra. Il nostro assunto non
ci consente di diffondiarci con i dovuti particolari interno a que- '
sto argomento, e ci restringiamo perci a, raccomandarlo al
I esamedel, Governo e del Parlamento.Fin dora per stimiamo
dover affermare che qualora si ritenga necessaria la conserva
zione delle guardie di pubblica sicurezza, lordinamento di esse
abbia ad essere sostanzialmente mutato. Tali e quali oggi sono ,
mentre tornano di aggravio al pubblico orarie , non giovano al
lordine pubblico : e ad ogni patto sarebbe d uopo sottoporlo ad
una disciplina inessibile e severa. La esperienza forse' chiari
r_che la istituzione delle guardie municipali nir col rendere
all intutte severchie quelle di pubblica sicurezza. Nella citt

di Napoli quella istituzione e gi attuata e fa buona prova.

--409

'-. Launfnto dei reali carabinieri e pienamente giustificato dai


serviziche tuttodt rende quell'arma benemerita, e dalla necessif
l delle cose ; e prefetti , e generali , e magistrati ,_ e cittadini ci
hanno costantemente ripetuto che di quell'arma non ve n ha mai
abbastanza. Il Governo non ha mancato di fare inolti acconci

provvedimenti per ampliare il pi che possibile ilnumero dei


carabinieri senza deterioramento della qualit , giacch , come

tutti sanno, i carabinieri non si improvvisano, ed assai pi fa


cile decretarne la for mazioue che ottenerla subito quale dev es
sere; ma anche come adesso e la forza numerica delle provincie

meridionali insufficiente alle esigenze del servizio ed alle strin


genti necessit dell odierna condizione di cose. Per avere una

rete compiti" di stazioni di carabinieri a piedi ed a cavallo' in


quelle provincie sarebbero mestieri 8 mila uomini , laddove a

tutto il 3l marzo di quest anno i presenti ammontavano a 5499.


La deficienza dei carabinieri a cavallo e generalmente lamenta
ta; essi sono tanto pi desiderati, quanto pi utili sono i servizi
che rendono. Il carabiniere a cavallo possiede anche nellaspetto
un prestigio che atterrisce i malandrini e rincuora la gente timi
da,_Bastano pochi di essi per porre in fuga intiere orde di bri

ganti. Partigolarmente quandopsi tratta di piccole bande, una


buona polizia e non molti carabinieri fanno opera pi efficace di
molta truppa. Le ragioni topografiche concorrono a dimostrare
la opportunit dell aumento di cui discorriamc. Nelle provincie
meridionali, soprattutto in Basilicata, le distanze tra i paesi non
sono brevi -:, si fanno soventi' miglia ,_intiere senza incontrare un
abitato: epper quando il brigantaggidimperversa, le piccole sta
zioni di carabinieri si trovano condannate a non poter far nulla,

perch non possono qscire dai paesi. Talvolta gli ufiiziali hanno
devoto rinunziare , per questo motivo , a fare le ispezioni delle
stazioni. Laumento degli uomini necessario al buon andamento
ed alla efficacia del servizio: n crediamo che in massima possa
impugnarsene la opportunit. Ci si potr obiettare , egli\ vero ,
che non basta dimostrare la necessit, ma che sia d uopo sugge
rire i mezzi , additare la possibilit di soddisfarla. N possiamo

dissimularci la gravit di questa obbiezione , essendo evidente


che qdimto maggiori sono i requisiti che si addimandano in chi
v

....MO_

serve nell arma dei carabinieri , tanto pi torna dillieile. rinve


nirli,cd essendo cosa ben_ nota , che in questi ultimi due anni il
numero dei carabinieri stato straordinariamente accresciuto;

ma giova pur riettere, che la considerazione del divario tra le


condizioni della sicurezza pubblica del mezzod della penisola_e
quella delle altre pr'ovi'ncie pu somministrare il mezzo di con
ciliar'e le dillicolt e le esigenze , e di provvedere alle urgenze
attuali. Il numero delle stazioni di carabinierinellltalia superio
re e nella centrale potrebbe essere diminuito senza gravi incon
venienti, e soltanto provvisoriamente; e gli uomini da esse tol

ti potrebbero essermandati ad ingrossare le stazioni gi esistenti


nelle provincie napoletane , ed a formarnp' a,ll occorrenza delle
nuove. 'Anche questo spediente pu non essereall int otto esente

nella pratica da qualche mplagevolezz , ma giova non dimenti


care che la considerazione dialcuni inconqenienti non_dee' sovra
stare alla neceSsit che tutti riconosciamo di adoperare tuttii
mezzi per ricondurre al pi presto} nelle provincie del mezzod,

la sicurezza pubblica alle condizioni regolari. Noi condiamo


perciehe il nostro parere sar per essere accolto , e che_il Mi

nistero continuer a fareogni opera, perch il.numero dei reali

carabinieri nelle provincie napoletane venga aumentato.


Non abba_udoneremo questo importante argomento del ser
vizio di sicurezza pubblica senza additare la necessit di invigi
lare attivamente le carceri e le galere, e di provvedere alla loro
sicura custodia. Le carceri che abbiamo visitate, quelle di Po
tenza, di Foggia, di Avellino, di Taranto, per non dire di tante
altre, lasciano__ molto a desiderare: lingombro della gente, ivi
rinchiusa pericolosd e sotto laspetto morale e sotto ligienicn

e sotto quello della sicurezza. La {facilit delle evasioni e largo


sussidio al brigantaggio. La rigorosa custodia delle carceri e

dei luoghi di pena reclamata daglinteressi.della giustizia e


dellumpnit, non meno che da quelli della siurezza pubbli

ca. La Vigilanza dellautorit devo estendersi anche ai custo

di, poich fra essi vi sono pure quelli clic appartengono al


1 antica scuola, ed essendo ligi alle ve0chie consuetudini non
"sono alieni dalle infedelt. Noi sappiamo che lintroduzione dei
nuovi regolamenti carcerari ha incominciato a faresparire al

-4M

cani abusi, eche il Governo ha rivolto la sua attenzione eque


sto grave argomento; e per condiatho'he perseverande ala
cremente nella stessa -via, 'e raddoppiando gli sforzi il servi-"
zio carcerario sar quale'- debba essere presso ogni nazioneyiri- -

civilita.

. . :

Ma a fan-cessare? ingombro dei giudicabili che . nelle


carceri e mestieri lattivit nei procedimenti giudiziaried il

pronto disbrigo dei processi: le quali cose sonb tuttavia un de


siderio. Sono ancora in prigione, aspettando u'ngiudizio,per-_
sone arrestate n dai, tempi della*dittatura, dall'ant_unno, vale
a dire, dellanno '4860. Ci stato riferito il caso di un impu-U
tate_di asportazione di armi proibite, che avrebbe tutto al pi
potuto avere per penaf quattro' mesi di carcere, e che frattanto

fu detenuto prima di essere giudicato per lo spazio di sei meSi.'


Questa' disgraziata condizione di cose non indubittamente

frutto di mal volere; ndi premeditata negligenza ,e'se ne


scorgono agevolmente le ragioni nelle straordinarie contingenze
politiche e nellepovit _succedute n nei,crediamo sia molto
ragionizole lo scandalo che di questi fatti hanno menate alcuni
severi lantropi inglqsi,'i quali enon hanno letto e probabilmente '
hanno dimenticato la storia _del Macaulay , e gindicanodelle at
tuali condizioni di. cose in Italia col criterio desunto dal confronto

con quelle dellInghilterra odierna , e non dal confronto con le


condizioni dell Inghilterra, nell' epoca di trasformazione, narrata
dallinsigne storico. Ma lobbligo di fare quanto possibile, perch
anche per'questo verso sia stabilita una perfetta e legale regolari;
l, evidente, e per adeinpirle non deve essere trascurato nessun'
mezzo.f Percorrendo diverse provincie la vostra Commissione ha

dovuto convincersi che il numero attuale delle Corti di assise non


sia sufficiente, e che forse non si possa sfuggire alla necessit di

renderli permanenti , almeno , per ora , in tutti i capoluoghi di


provincia. Per quanta buona volont , per quanto zelo vogliasi=
arrecare dalla magistratura, certo che la mole dei processi ba

sterebbe sala; escludere la speranza di vederli esadriti, e di


veder ceSsat.0
in'breye spazio di tempo. Non 'guri
l onorevole guardasigilli deliberaria opportunamente una Corte

straordinaria di assise in Avellino: ragguardevoli magistrati

-M2
chnnenda,ndo quella risoluzione ci hanno assicurato che con essa '

non riuscir a raggiungere lo scopo , se non resa permanen


' te. La prontezza nellamministrazione della giustizia, oltre all'es
. sei;e una delle pi essenziali guarentigie del vivere civile, torna
a 'vantaggio della sua stessa efficacia , e la sua necessit cresce
in proporzione della intensit e dell ampiezza delle colpe che
chiamata a puniie.Se i giudizi_dei reati di, brigantaggio fossero
stati meno infreque'nti , il loro 'nu mero sarebbe stato certamente

vminore,E perch lamministrazione della giustizia sia quale deve


essere e duopo rimuovere da essa qualsivoglia sospetto , qalSi
' voglia possibilit di accusa. Come abbiamo gi detto, le condizio
ni della burocrazia giudiziaria non sono esenti dai sospetti , non
escludono la possibilit delle accuse ; e perci nei stimiamo'de
hito_ nostro di richiamare anche su questo argomento lattenzione
. .' scrutatrice e severa dellonorevole ministro guardasigilli.
Ma oltre_allordinamenio amministrativo e giudiziaiio_ fuor
di dubbio che il contegno di quella parte del clero che si fatta
strumento cieco ed obbedientissimo delle passioni mendace della
c_uria romana abbia ad esser preso in seria considerazione , e sia
inestieri escogitare tutti quei mezzi che pi sieno acconci od a
mutarlo, oppure a contrabbilaneiarne i cattivi effetti. Ma qqali

possono essere cosiffatti mezzi? Il quesito e arduo e la risposta


assai.malagevole. Se si lasciai al clero, del quale favelliamo, pie
na balia di fare , esso si avvale della facolt per abusarne ; se
qt1esta facolt gli negata), grida alla persecuzione ed al marti- '
rio: e nel__l una ipotesi e nell altra raggiunge lo scopo suo, che
qpellodi tenere gli animi agitati e di turbare le coscienze. Il Go
verno e'Ia societ si trovano in tal guisa disarmati dinanzi ad
una congiura incessante , permanente , e tanto pi pericolosa in
quantoch opera occultamente, e le prove di essa sono pressch
impossibili a raccogliere. In qual guisa mai la vendetta della
"=legge pu colpire coloro che dal confessionale incoraggiano e gio
rificano il brigantaggio ? Il grido accusatore della voce pubblica
"ingenra il convincimenao morale che il fatto stia ; ma non basta

a dar motivo ad una regolare-procssura, la quale per difetto di


. prove giuridiche andrebbe necessariamente a vuoto. Noi quindi
portiamo opinione che il governo abbia ad esercitare la pi assi

_..

dua ed indefessa vigilanza sul contegno di cotesto clero , e che


debba provvedere allinesorabile applicazione delle leggi ogni
qualvolta dal campo delle aspirazioni quel contegno trapassa in
quello delle azioni. Il rigore sistematico sarebbe tanto danno
so quanto l7 indulgenza : il governo non deve tollerare i cospira
lori , ma non deve nemmeno creare i martiri. Le sorti del clero

povero e liberale debbono stare sommamente a cuore al governo


ed al parlamento: un savio ed equo provvedimento a questo ri
guardo mentre gioverebbe ad assicurare al governo un ascen
dente morale indubitato su d una parte dello stesso sacerdozio ,
porgerebbe alle popolazioni la dimostrazione palpabile della fal
sit dellaccusa tra esse con tanta pertinacia dillnsa, che il libero
governo del regno d Italia, cio, sia persecutorc della religione.
Vero che non di rado sono tra cos detti preti liberali tali che
meglio varrebbe non lo fossero, e non liberali andrebbero deno
minati , ma libertini : vero che un provvedimento il quale gio
vasse a costoro peggiorerebbe il male, e confermerebbe le popo
lazioni nella erronea opinione in luogo di farle ricredere: maci
non prova che il provvedimento, al quale accenniamo, non debba
farsi; prova bens che esso molto dillicile, che va ponderato con
molta prudenza , che va praticato con accorgimento e con le de

bite cautele. Noi siamo convinti che il giorno in cui il governo


potesse fare assegnamcnto sulla simpatia della parte veramente
liberale e morale del sacerdozio cattolico, esso sarebbe pi forte
contro le sorde macchinazioni del clero cattivo, e la estinzione del

disordine morale, che tanto conferisce alla produzione del brigan


taggio , sarebbe prossima e certa.
Gl inussi del clero ostile alla causa nazionale ricevono
maggiore impulso dalla permanenza di Francesco II a Roma , il
quale per meno di alcuni alti dignitari della chiesa si adopera a
serbare quei medesimi inussi propizi ai suoi interessi ed ai suoi
disegni. E questa nuova ragione perch dal canto nostro si faccia
quanto possibile a porre termine a quella permanenza. A noi
pare, e signori , di avervi ampiamente dimostrata la complicit

perseverante ed attiva del principe spodestato con le macchinazio


ni e con le scorrerie brigantesche : e quindi ci crediamo in grado
di poter affermare il diritto, che al governo italiano compete 7 d
8

-ML-

chiedere ed ottenere l'allontanamento di Francesco Il dalla at


tuale sua dimora. Questo diritto sarebbe incontrastabile , quan

danche non si trattasse che dun semplice pretendente, il quale


profittasse della vicinanza agli antichi suoi dominii per susci
V tar torbidi ed accendere la guerra civile : ma diventa impe

rioso ed indeclinabile quando si tratta, come avviene nel caso


nostro, di un principe, il quale, eonculcando ladignit della
sventura, si collega apertamente con la gente pi facinorosa,
e si adopera tuttodi ad accendere nelle provincie sfuggite per
libera volont di popolo alla sua dominazione la sanguigna face _
della guerra sociale. Non vi governo civile edumano che
possa negare ad un altro la estradizione dei volgari delinquenti:
e davvero noi non sappiamo comprendere con qual diritto si
negherebbe al governo italiano non la estradizione, ma la e
spulsione di un principe nel cui nome vengono commessi tanti
delitti e tante atrocit. Non aggressore, ma aggredito, il go
verno italiano trovasi collocato rimpetto a Francesco Il nella
condizione di chi esercita il diritto della legittima difesa; con
qual giustizia adunque si diniegherebbe allaggredito la soddi
sfazione di vedere scacciato laggressore dal sicuro suolo, do
ve impunemente macchina le offese e le insidie? N ci pare

possibile che a tutela di Francesco Il possa essere invocata la


protezione della bandiera francese, la quale, avvezza a coprire
le onorate sventure dignitosamente sostenute , non pu oggi

macchiarsi col patrocinio dei fautori del brigantaggio) Se il go


verno francese non stima essere ancora giunta lora nella quale
debba togliere alla persona del pontece la protezione che fin
oggi gli ha concessa, nessuno per fermo potr pretendere che
quella protezione conferisca al governo ponticio il privilegio e
sorbitante di congiurare con Francesco II ed i suoi seguaci a be
nefizio dellanarchia sociale.
-
Ad ogni modo il governo italiano adempir al debito suo
verso la nazione dando contezza allEuropa di questa intollera
bile condizione di cose, e rinnovando al governo alleato le istan

ze, perch lallontanamento da Roma di Francesco II e dei suoi


seguaci non sia pi a lungo indugiato: e noi, e signori, alla no-7
stra volta stimeremmo mancare al dover nostro qualora non vi

- 4435-.

rivolgessimo la preghiera di voler concedere al nostro parere la


Vostra approvazione con unasolenne deliberazione. La coscienza
delle nazioni incivilite riconoscer il diritto nostro a far cessare
quella perenne importazione di assassini e di avventurieri, che.

datre anni si sta facendo lungbesso quella linea di frontiera ,


che divide ancora artificialmente leprevincie del regno italico
da quelle che con indicibile rammarico siamo tuttavia costretti a

chiamare provincie pontificie. '


Mediante i provvedimentiche abbiamo finora accennati, sa

ranno combattute le cause che predispongnoal brigantaggio e


quelle che lo alimentano; ma con ciil cmpito del governoev
del parlamento non esaurito. Non basta combattere il brigan
taggio nelle sue origini e nelle sue fonti; preme oltreci ed urge
di combatterlo nelle su'e attuali manifestazioni , e d infliggere a
chi se ne rende colpevole una punizione giusta, pronta, efficace,

esemplare. Ed eccoci per logica copcutenazione di concetti e di


discorsi condotti-a toccare della ultima Serie di riinedi che inten
diamo suggerire , e che si risolvono nell'azione militare e nei

provvedimenti legislativi. L azione militare deve intendere alla


repressione immediata del brigantaggio che attualmente in
campagna; iprovvcdimenti legislativi al castigoydei colpevoli se
condo i dettati della giustizia. Finch bande vi sono in campagna,
finch il servizio dei carabinieri non sia accresciuto, finch quel

lo delle guardie nazionali non sia migliorato, lazione militare '


indispensabile. La presenza della truppa ha anche il vantaggio,
di produrre un salutare effetto morale, quello cio di rialzare gli
spiriti delle popolazioni e d ispirare fiducia; sicch lazione mi*
litare a vantaggi degli effetti materiali accoppia quelli delleffetto
morale. Ci pare soverchio ricordare che questazione non ha mai
lasciato niente a desiderare dal lato del valore; ai nostri ufiiziali
e soldati non pu addebitarsi che sov_erchia temerit; e per

quanto spetta pure alla direzione i soli homi degli abili e speri
mentati ufliziali che ad esSa sono preposti porgono guarentigia
che essa vigorosa ed accorta. La mancanza di risultamenti de

cisivi non per fermo dovuta a deficienza di valore, di sonno ,


di pazienza; ne abbiamo gi dette'le ragioni, ed ora non staremo
a ripeterlo. La guerra contro il brigantaggio ha un indole affatto
*

-446
Speciale , e non va combattuta secondo le regole della strategia
militare. i nostri soldati combattono quei ribaldi troppo cavalle

rescamente , troppo lealmente. Fra un nemico che non rifngge


mai dal combattere ed un nemico che ha sempre per ultima ra
gione la fuga ed ilnascondiglio Sicuro; tra nemici di indole si

diametralmente opposta non sono praticabili le regole dell arte


della guerra. A combattere con efficacia il brigante d'uopo ado
perare le sue arti: gli agguati, le sorprese, le corse continue; ed
perci che fra tutte le armi del nostro esercito quella che pi

idonea a fare la guerra ai briganti, e quella che essi pi temo


no, l arma dei bersaglieri , i quali sono addestrati ad agire i
solatamente e durano meglio a quel genere di fatiche. Laggio
merazione delle truppe .nelle citt e nelle borgate, resa tante
volte indispensabile dalle condizioni igieniche , da cvitarsi il
pi ch possibile, e perch i briganti battono in tal guisa pi fa
cilmcnte la campagna e sanno per filo e per segue le mosse del
la trupia, e perch si avvezzano gli abitanti a non adempire uno
dei loro maggiori doveri, che quello di sapersi difendere da se
medesimi. Quando nel 4800 il brigantaggio infestaiva il meuod
della Francia, il primo_console scrivevaal ministro della guerra
Berthier: .le suis mcoutcnt de voir tant dc troupes a Lyon et a

Marseille. Dans des circonstances pareilles les troupes doiveut


lre sans cesse sur les chemins et dans les bois; que le gnral
) forme "sur le champ ss colonnes, et en donne le commando
ment aux gnraux Gaieau et Guillot; quils poursuivent sans
rclche les briganls , en mettant toujours lcurs quartiers go?
)v nraux dans les villages (i). Alcuni 'anni dopo, nel 4803,
essendosi manifestato nuovamente il brigantaggio in Vandea, Na-
pleone scrivendo allo stesso maresciallo Bcrthier, gli dava le
medesime istruzioni: Men opiion est quil no (aut laisser nulle
part de_garnison , mais fairc dc toutes les forces quatre corps
sous les ordres, chaqde corps, dun gnral de brigade, ind
l

pendamment des corps des genraux Girardon et Dufresse;

que chacun de ces corps doit tre partag en trois autres ,cha
(1) Vedi CWesponden0c de Napolon 1 vol. VI. - Paris. 1839. pa
gina 532.

-H7
cun de 150 a 200 hommes, infanterie, cavalleria et gendarme-'

rie icomprises. Souteuus par lespionhage et continuellement


en mo_uvement, ces crps doivent parvenir toull'er la revolte
dans sa naissance (I). . ' :
'
. .
La saviezza di cotesti suggerimenti pienamente conferma
ta dallattuale esperienza; le frequenti e non'interrotte perlustral
zioni , il continuo. muoversi delle.truppe nella campagna hanno
sempre prodotto qualche, risltamganto. N occorre aggiungere
che in tutti gli-scontri, quando SCOn_tt'i sono stati possibili , ibri

ganti hanno avuto sempre la peggio. Le poche volte in cuisono


riusciti a trionfare dei nostri soldati lhanno fatto per sorpresa ed
in numero sproporzionato, Il capitano Richard ed il luogotenente \

Contini dell 8 di fanteria furono massacrati il I? marzo 486% a


Torre Fioretitina con 49 soldati , pe'rch accerchiati per sorpresa
da uno stuolo numerosissimo di'briganti. Il capitano Rotta ed il

luogotenente Perino con 20 Soldati del 39 di fanteria, circondati


nel tenimento di Santa-Croce di Magliano,,provincizi di Molise, il

giorno Il novembre 4862 da parecchie centinaia di briganti, ven-.


nero trucidati dopo aver soggiaciuto a martirii inauditi. Il sottq- ,
tenente "Lauri con 16 soldati del39 di fanteri'a, incontrato da
una banda di 60 briganti a cavallo, guidati dallo Schiavone, presso

Francavilla nel Bencventano, caddero dopo disperata resistenza


il 24 febbraio 4863fll sottotenente Bianchi e 46 soldati del reg
gimento cavallcggieri di_Saluzzo aggrediti , il_gibrno 42 marzo
1863, presso la masseria Cattapani in tenimentodi Venosa_in Ba
silicata , da 400 briganti a cavallo , vennero tutti crudelmeptc

martoriati e straziati. Il 22 dello stesso mese il capitanoch ge


nio _Valentini , ymentre cercava di snidare i briganti da una ca
sa in S. Marco in Lgmxis , colpito da una palla di moschetto 'mo
,r. Il Inogoteiwnte Enrico Pizzagalli dei cavalleggieri di Saluzzo
inseguendo, il 20 marzo, pelle Murgie, una banda, fu ucciso da
una scarica fatta dai brigant'roccultati dietro un muro. Il capita

no 0ddope deiglancieri di Milano , il cappellano militare,,dello


stesso reggimento Gaspardone e il chirurgo Gardena furono as
sassinati il 29 ottobre 4864 presso la cappella_ delllucoronata
'
v
..\.__:.
\.
(t) 1bid., VOI. 1x, pag.
148.

-448-

nelle vicinanze di Foggia. Il capitano Luigi Capoduro, del 43 di


fanteria, venne proditoriamente ucciso da Ninco Nanco che aveva
finto di trattare di rendersi. In totalit la guerra contro il bri
gantaggio dal 4 maggio 4864 sino a tutto marzo 4863 costata

all esercito nostro la seguenti perdite : nei primi otto mesi del
4864, 8 uieiali morti ed 89 soldati; in tutto il 4862, 8 ufficiali
e 456 soldati; nel primo trimestre del 4863, 5 uiciali e 44 sol
idati: in tutto 24 uiciali e 286 soldati, ossia 307 uccisi; Nei
primi mesi del 4864, 3 ufciali feriti e 45 soldati; nel 4862,
2 uiciali e 29 soldati; nel primotrimestre del 4863, 7 sol-y
dati. Vale a dire 5*uiciali e 84 soldati: in totalit 86 feriti.

In tutto questo spazio di tempo 6 soldati rimasero prigionieri


degli assassini, di altri 49 non si ha notizia. Queste sono le
nostre perdite; semprdcccessive e Iamentevolissime quando si

'confromi la quantit delle vittime a quella degli.uccisori , D


si pensi agli strazi crudeli, alle immani torture a cui furono
assoggettate. Onoriamo, e signori, di affettuoso compianto la

memoria dei prodi infelici. Caddero gloriosamente in campo


ingloriosqL trucidati da mani selvagge, martiri della civilt-e
dellItalia. '
"
.
Le perdite patito dai briganti nel medesimo periodo di

tempo sono le seguenti: Nei primi otto mesi del 4864, 365 fu-
cilati, 4343 morti in conitto, 4574 arrestati; nel 4862, 594

fucilati,'95tl morti in conitto, 4406 arrestati; nel primo tri


mestre del 4863, 79 fucilati, 420 morti in conitto, 94 arre
stati: in totalit 4038 fucilati, 2443 morti in conitto, ossia
3454 morti, e 2768 arrestati. Lugubri cifre ancor questeplut

tuoso documento della funesta eredit di delitti e di barbarie


tramandataa noi da tanti secoli di corruttela e di schiavit.

Oltreei nei primi otto mesi del 4864 si presentarono


267 briganti, 634 nel 4862, 34 nel trimestre del 4863.; in
tutto 932._ Il numero totale perciapprossimativo dei briganti
per morte , per arresto e per presentazione volontaria posti
fuori di combattimento ascende a 7454. Il numero dei presen

tati cresciuto in proporzione della cresciuta energia della re


pressione. Nellultimo quadrimestre del 4864 in Capitanata fu
rono fucilati 7 briganti, e morti in conitto 30; nel quadri

_ H9
mestre corrispondente dell anno successivo ifueilati furono l36,
e 322 i morti in conitto; nella prima epoca noh_si present
nessuno, nella seconda il numero dei presentati ammont a 281.
A coadiuvare lazione militare debbono essere chiamate le

guardie nazionali. Ad estirpare il brigantaggio mestieri assolu


tamente del concorso attivo di tutte le forze del paese: e per la

cognizione delle localit e degli uomini, e per lottimo effetto mo


rale che ne risulta. Le guardie nazionali delle provincie meri
dionali non sono certamente in quelle condizioni di buon ordina
mento e4di oridezzabhe sarebbero a desiderare: composte in

fretta e senza norme precise e ben determinate esse racchiudono


elementi , che non conferiscono. di certo ne alla disciplina, ne
alla energica attivit; ma tutte quante in pari tempo racchiu
dono giovani volenterosi, iquali null'altro domandano se non

dar saggio della loro devo'zine aglinteressi della patria e ga


gliardamenten concorrere alla tutela dellordine sboiale. Ora. di
cotesti giovani, di cotesti buoni elementi duopo far tesoro. la
molte e molteoceasioni, 'in tutte le provincie, le guardie na
zionali ben dirette sono state di aiuto alle truppe, alle quali

hanno servito di-guida e prestato appoggio. la Capitanata mc


ritano particolare menzione le guardie nazionali di Pietra, di

Rosto , di Casaluuovo , di Alberona, di Greci; in Basilicata


quelle di Pietra-galla, che respinsero con molto vigore l'aggres
sione di Borjes, di Pescopagano, di Bella, di Bernalda; in

Terra di Bari quelle di Minervino, di Canosa , di Corato, o


prima di tutte quella di Gioia; in Terra d Otranto quelle di
Ostuhi,
Manduria,
Laterza,
di Nard,
Latiano,
di Mo
sagne. indi alcune
citt, dicome
a Salerno
ed a diBari,
si sono
Vor

ganizzate nella milizia nazionale compagnie speciali di borsa


glieri , dalle quali si potranno avere ottimi servizi. Di tante
altre guardie "nazionali che hanno faittoo sori sempre pronte a
fare il loro dovere taccia_mo, perch lelenco non sarebbe lire

ve,e ass'a'i ci dofrdbbe di. commettere involmriamente.qual


che ommissione. la alcune localit si sonoanche.ordinate' delle"

squadriglia di militibazionali a cavallo, come ad Altamura,


a Gravina, a Sans'eVero, a Canosa, e massime a Troia,la cui

squadriglia quella che merita gli eccomi maggiori. A Geri

-- HO -

gnola un egregio proprietario per nome Morra, capitano della ,


guardia nazionale pure a capo di una squadra a cavallo forma
ta da una trentina di quei militi giovani e pieni di buona volon
t. Il Pisanti , il Paduli ed il Pomarici in Basilicata sono a capo
di compagnie speciali addette al servizio contro il brigantaggio,
le quali hanno fatto ottima prova , ed hanno in tutte le occasioni

divise le fatiche ed i pericoli delle truppe. Ma discorrendo di


questi corpi speciali non militari, una menzione particolare e do

vuta alla cavalleria organizzataf_ecapitanata da Davide Mennuni,


proprietario del comune di Gnzano in Basilicata. Questa com
pagnia, forte di oltre cento uomini, venne formata nellaprile del

lanno 4861 quando Crocco ed i suoi compagni ponevano a sacco


ed a ruba il Mclfese, c promuovevano. dovunque sanguinose rea
zioni. All udire di quei casi il Mennuni , che era capitano della
guardia nazionale di Genzano, radun senza indugio ventidue co

raggiosi cittadini , i quali tutti a cavallo si offrivano volontaria


mente ad accorrere 'a combattere le orde dei masnadieri. Tenne
ro la loro parola egregiamente. Ci determin il municipio di
Genzano a deliberare la formazione di un corpo speciale di ca
valleria. Il prefetto dc Rouland si arett a sanzionare con la sua
approvazione quella deliberazione , e d allora in poi il Mennuni
ed i suoi non hanno cessato n cessano dal rendere utilissimi ser
vizi contro il brigantaggio. Periti dei luoghi, coraggiosi, infatica
bili corrono su e gi pei monti e pei boschi , e non danno tregua
ai malviventi , i quali li temono moltissimo. Davide Meununi e
uomo di modi semplici, modesto, pronto ad ogni sacrifizio; com

mendandol a voi, e signori, noi auguriamo alla patria molti cit


tadini che lo rassomiglino.
ffl_' '
Lordinamento di corpi consimili alla cavalleria del Monou
ni sarebbe possibile nelle altre provincie , e dappertutto se ne
potrebbero trovare gli elementi. _nfiamr

Alle azioni eroiche della truppa, dei carabinieri, delle guar


die nazionali, dei cittadini, non deve giungere tarda la ricompen
sa 0 l onoricenza ;_ come ai poveri superstiti delle vittime non
deve farsi aspettare pietoso conforto e la sovvenzione della pa
tria. Sono atti di gistizizi e di riconoscenza nazionale , i quali'
hanno il privilegio di destare una emulazione fruttifera e saluta

-424
re.v Ci grato poter dire chemiparando alla passata negligenza ,

il governo abbia distribuito in questultimo andar di tempo molte


ricompense e molte onoricenze, e nei preghiamo la Camera ad
esortare i ministri a perseverare in questa via , ed a far si che
per lavvenire il premio alle buone azioni venga conferito con la
maggior prontezza.

Lenergia nella repressione del brigantaggio deve essere '


accompagnata da efnergia non minore nella punizione pronta ed
esemplare dei colpevoli. Al pari della ricompensa, a chi pu
' gn contro i briganti, la pena contro questi ed i loro fautori
non deve farsi aspettare. La pena pi efficace quella che se
gue a pochi passi il delitto; la prontezza dellespiazione freno
'salutare al contagio del cattivo esempio. Oggidi siamo ben
lungi da' Ci; i briganti consegnati al potere giudiziario stanno
&in carcere senza essere giudicati, mentre i loro complici pas- ,
seggiano per le citt, ed i loro compagni proseguono le mine
rie e le infamie; I briganti colti colle armialla mano sono fu
cilati. Questa condizione di cose si risente dellarbitrio in modo

non equivoCo; e deplorata da tutti, ed importa sommam_cnte


che abbia a cessare. Deve cessare non solo perch cos richie
dono i sacri interessi della giustizia e dellumanit, ma anche
per riStorare nel concetto delle popolazioni il prestigio e lau
torit delle leggi. La vostra Commissione ha perci opinato,
' che una legge temporanea, e rivolta esclusivamente a conferire
alla potest esecutiva le opportune facolt, sia con imperiosa

urgenza richiesta dalla necessit di reprimere e debellare il bri


gantaggio.

Questa legge devessere improntata da tutti i caratteri della


provvisoriet ; la sua applicazione deve cessare col cessare del
male che destinata a distruggere. Assai ci dorrcbbe, e signori,
di potere esser accagionati di suggerire provvisioni arbitrarie e di
spotiehe, le quali fossero per vulnerare le guarentigie costituzio
nali. Noi vi preghiamo a dettare una legge , appunto perch non
vogliamo 1 arbitrio , e perch siamo profondamente convinti che
gli stessi rigori della difesa sociale debbano, in uno Stato libero,
essere deniti con la pi scrupolosa precisione; e dettati non dal

volere di nessun individuo , meda prescrizioni chiare e deter

-122

minate di legge. Il maggior male da cui le popolazioni napolitanc


sonotravagliate la mancanza di fede nella legalit e nella giu
stizia; e per giovcr mostrare ad esse, che sotto l impero della
libert, le stesse provvisioni straordinarie richieste da neces
sit impretegibili non si praticano, se non perch la potest le
gislativa le ha consentite ed autorizzate. lmporta dunque som

memento che i limiti della legalit sieno religiosamente osser


vati, ma indispensabile che la legge provveda ed armi vi
gorosamente il braccio della potest, a cui commessa la di
fesa deglinteressi sociali e della pubblica sicurezza. Questo
il nostro concetto, n esso si discosta menomameute da quello
che in casi consimili ai nostri prevale presso le pi libere e_

civili nazioni. A far cessare condizioni straordinarie'e fuori


della regola comune si vogliono adoperare provvisioui del pari
straordinarie e fuori della regola comune, la cui applicazione
ha termine non si tosto lintento raggiunto. Durante lo stato di
guerra, che appunto una di quelle condizioni straordinarie, si
praticano provvedimenti sacialie corrispondenti alle necessit
della difesa dellindipendenza e dellonore della patria. Ora il
brigantaggio genera una condizione di cose , che non punto
dissimile da quella prodotta dallo stato di guerra. ll briga

taggio una vera guerra , anzi la peggior sorta di guerra

che possa immaginarsi; la lotta tra la barbarie e la civilt;


sono la rapina e lassassinio che levano lo stendardo della ri
bellione contro la societ. Ond che alla stessa guisa con cui
le condizioni di un paese che sia in guerra, non possono es

sere equiparate a quelledi un paese che sia in istato di pace ,


non possono nemmeno essere equiparate le condizioni delle pro
vincie contristate dal brigantaggio a quelle delle altre che per
buona ventura nel sono. Le condizioni di una piazza assediata ,
di una regione soggetta a scorrerie nemiche non pu per ferm
essere raffroutata a quella di una piazza libera ,' di una regione
immune da inimiche insidie. Lo stato di brigantaggio uno stato
a parte, uno stato sui generis ; allinch cessi incstieri ricorrere

a provvigioni speciali , e poich la legge non e esplicita a questo


riguardo duopo che essa parli chiaramente e prescriva e legit

timi l' uso di quelle provvisioni.

- 423 Noi crediamo adunque che le provincie le quali si trovino


in istato di brigantaggio debbano essereassoggettato a dispo
sizioni speciali, le quali e debbano essere esclusivamente ri

strette entro i limiti di ci che concerne il brigantaggio, e non


debbano pi essere in vigore quando il brigantaggio sia cessa
to, e perci siam di avviso abbia adettarsi una legge speciale
per quelle date localit , per quelle date emergenze, e che non
trapassi giammai nella sua applicazione il limite del tempo as-
segnato dal conseguimento dello scopo.

Ma come determinare se una data provincia sia oppur no


in istato di brigantaggio? A noi pare che la dichiarazione le

gale di un fatto cosi grave, la quale impliqr la necessit di


assoggettare una parte qualsiasi del regno italiano a disposi-
zioni straordinarie , non possa essere fatta senza la sanzione

parlamentare. Una dichiarazione di tanta entit non ci parve


possa essere fatta dalle autorit elettive provinciali, poich il
loro giudizio pu facilmente essere traviato dalle passioni e dalle
esagerazioni dellodioo della paura. Ad, una cosill'alta dichia

razione cos circondata, noti Sono soverchie le guarehtigic, e


queste non potrebbero derivare maggiore efcacia di quella che
scaturisce dallautorit parlamentare. Siccome per
avve
rarsi il caso in cui la necessit di fare quella dichiarazione sorga
mentre la Sessione legislativa e prorogata e chiusa, cos e due
po concedere al governo la facolt di provvedere per mezzo
di decreto regio, il quale non si tosto il Parlamento fosse ra-
(Innate sarebbe convertito in legge. Ad oggetto poi dimprimerc

sempreppi alle straordinarie provvisioni il marchio di prov


visoriet,da cui debbono essere contrassegnate, ci sembra op
portuno consiglio stabilire , che la cessazione della_ necessit

della loro applicazione abbia ad essere pronunciata con apposito


decreto reale. In tal guisa le condizioni eccezionali legalmente
stabilite, legalmente hanno termine.
La vostra Commissione com' stata concorde nel riconoscere
che contro il brigantaggio vanno adoperati mezzi energici , cosi
pure stata concorde nell' ammettere che questi mezzi debbono
essere straordinari ed appropriati alle straordinarie contingenze,

che ne richiedono lapplicazione; mav a chi deve essere allidalo il


i

4'

- 424 -

carico della direzione nella pratica di cosiffatti mezzi? Ad alcuni


di noi sembrato che a meglio assicurare l efficacia e 1 unit
dellazione fosse convenientev affidare la direzione ad un solo , il

quale potrebbe essere o il comandante delle truppe attive, o il


prefetto , ed un commissario civile per una , ed anche per pi
provincie, della cui scelta sarebbe arbitra e responsabile la pot

st esecutiva. E certo questo partito offrirebbe i vantaggi della


semplicit e della slieditczza, e porgerebbe guarentigia dellunit
di concetto, che tantvdesiderabile e,necessariai. La maggioran
za della C0mmissionc ha per riettuto , che sarebbe possibile di
raggiungere lo stesso scopo abbondando nelle guarentigie , e che
anche senza concgdere ad un solo le facolt straordinarie, sareb

be possibile di lasciare intatta la responsabilit ministeriale e di


assicurare lunit e la efficacia dellazione. Trattandosi di facolt

eccezionali le precauzioni non sono mai superue, e giova sem


pre rimuovere dall uso di esse anche l apparenza dell arbitrio.
La maggioranza della Commissione ha dunque opinato, che senza
nulla detrarre alla responsabilit e quindi alla libert d azione
del governo, lesercizio delle facolt straordinai'ie'nellc provin

cie dichiarate in istato di brigantaggio abbia ad essere affidato al


prefetto , il quale dietro proposta.o sul parere conforme di una
Giunta appositamente costituita farebbe i provvedimenti indicati
e determinati dalla legge. In virt di questi espedienti nulla
abbandonato all arbitrio , la libert dazione del governo non
inceppata ,ed il paese confortato dalla certezza che anche in
condizioni Straordinarie, anche sotto limperio di piovvisioni ec

cezionali, la legalit osservata. La composizione della giunta co


me noi labbiamo ideata , conferirebbe ad accrescere l utilit e

leicacia di quellespediepte; ne avrebbe la presidenza il prefetto


della provincia , e ne sarebbero componenti il comandante delle

truppe attive, l'uffiziale superiore della guardia nazionale,il eo


mandantc dei reali carabinieri , il procuratore generale presso la
Corte d appello od in sua mancanza il procuratore del re presso

il tribunale circondariale, e due cittadini alluopo sceltidalla de


putazione provinciale. . '
Forse questo numero potr parere spverchio; ma qualora si
consideri che, assegnando nella giunta una rappresentanza a tutti

- l'25

gli ordini dellautorit ed alla cittadinanza, si raggiunge 1 ottimo


Scopo dieliminare le ragioni ed i motivi di dissidii e di conit
ti, e di associare il paese ance alla direzione dellazione per
la sua difesa , torner agevole convincersi che gl inconvenienti
del numero non abbastanza ristretto sono largamente compensati
dai due sostanziali vantaggi or ora accennati. La Giunta cos com
posta, aggiungendo ellicacia, non toglie libert all azione gover
nativa ;Ved in 'essa si trovano raccolte e coordinate tutte le forze

governative e sociali ; locch quanto. debba conferire al consegui


mento dell unit di azione non chi non vegga. Gli accordi che
oggi dillicilmente si stabiliscono , oppure, quando ci sono , vanno
dovuti esclusivamente al buon volere ed alle disposizioni conci-

lianti delle diverse autorit , deriverebbero dallo stesso regolare


'apdamento delle cose. I provvedimenti eccezionali , oltre ci,
quelli segnatamente che, dettati da considerazioni dinteressi ge

nerali1 sono lesivi dinteressi particolari, perderebbcro almeno


in parte l_ apparenza di rigore e didurezza che non possono non
avere; le autorit li applicherebbe con la massima ponderazione .

e_eon illuminata cognizione di causa ; il paese non Solo, ma le


stesse persone che pi sarebbero colpite li- accoglierebbero con
maggiore arrendevolezza e con la persuasione che sono state pre
se tutte le cautele e che niente stato fatto a capriccio. Mediante
la creazione di Giunta composte nel modo indicato ,4 si raggiunge
del pari lo scopo d imprimere un impulso energico alla repres
sione del brigantaggiolcalizzand'o lazione ed unizzandola il pi
che possibile, senza detrimento della pienezza dellautorit go
vernativa ed appoggiandosi sul concorso morale del paese. _ _
Da questa generali premesse nasceva il disegno di legge
che noi abbiamo ideato , e nel quale sono due partidistinte : la
preventiva e la pupitricc. Vi accenneremo brevemente dell una
e dellaltra.

>"
La parte preventiva si aggira intorno alle provvisioni, a cui
' il prefetto, o invitato dalla Giunta e interrogatala ed avutone il
favorevole avviso, darebbe opera. Di qual genere debbono esse

re cosilfatte.prbvvisioni? Quali sono coteste facolt straordinarie?


L indicazione di esse ci stata suggerita dallesame delle ragio
ni per le quali nora non si venuto a capo delle difficolt, dalle

.. -|26-
impressioni e dalle notizie attinte nelle localit , dagli esempi e

dai desiderii che a voce e per iscritto ci sono stati espressi da


cittadini (1 ogni condizione e di ogni ceto.
Nel combattere il brigantaggio conviene sapere anzitutto el
siano coloro che si addicono all infame mestiere , raccogliere i
nomi di coloro che, ribllatisi-alle leggi socialiit'scorrono la cam

pagna uccidendo e predando; oceorre,'vale a dire,'procedere alla


compilazione di elenchi nominativi , nei quali siano raccolti , co
mune per comune , i nomi di tutti i briganti. Questi elenchi di
cevan'si altre volte liste di fuorbando. Ora a chi meglio della
Giunta pu essere afdato il lavoro della compilazione di quelle
liste ? Compiuto cotesto lavoro , assicurati i mezzi della pi am
pia pubblicit e delle lrimostranze.ed opposizioni possibili , la
Giunta , ' pigliando in considerazione le opposizioni e sottoponen
dole a disamina , giudicherebbe se esse debbano eppur no essere
menate per bu'one. tu Seguito alle sue.decisioni le liste diventano
denitive, ma ogni mese dovranno essere riveduto per leoppor

tune spttraioni ed aggiunte. I vantaggi della compilazione delle


anzidette liste non hanno (1 uopo di essere dimostrati; per mezzo
di esse si ha conlezza esatta delle esatte'proporziom' del contin

gente che ciascun comune fornisce al br'iganta'g'gio, e la loro pub


blicazione fatta con tutti i mezzi della pubblicit legale gi una
prima minaccia ed un primo monito ai malviventi. Certoquelli

fra essi che sono induriti nel delitto non si lasciano scuotere da
quella minaccia, ma quelli che si sono trovati trascinati alla vita
brigantesca sen2a essere ben consapevoli di ci che fanno ', ne
possono ricevere uno stimolo, un incitamento a fermarsi sulla
malvagia strada ed a presentarsi. A Conferire_ maggiore utilit
pratica alla compilazione ed alla pubblicazione delleliste giover
distribuire premii e ricompense , secondo le norme che all_uopo

verranno fissate dal governo, a coloro che aiiranno arrestato uno


o pi dei briganti , il cui nome leggasi in qdell elenco. Dal mo
mento che rimane assodutdqueltakg'tale altro individuo essere
brigante , evidentemente egli trovasicollocato fuori della legge ,
un nemico pubblico , ed doverenon solo degli agenti gover
nativi , ma di qualsivoglia.ibuon cittadino di fare ogni opera per

celisegnarlo'lrelle mani della giustizia. Se il brigante resiste a chi

-427
vuole arrestarlo, questi trovasi nel caso di legittima difesa. L'op

portunit di assegnare premio 0 ricompensa a chi arresta eotal


sorta di gente non ci pare possa essere contrastata con saldi ar

gomenti , e ad ogni modo non se ne pu negare 1 utilit pratica.


L usanza di concedere premii a chi perviene a dare nelle mani
della giustizia un malvivente praticata nei paesi pi civili e pi
liberi , com 1 Inghilterra , dove talvolta a chi arresta un mal
vivente il Ministero dell interno (home department ) di: premii

vistosi, sino a 500 lire sterline ( 42,500 franchi


-, Nelle condizioni nelle quali attualmente versano le provin
cie napolitane a motivo del brigantaggio , il pensiero di far ces

sare quel agello con tutti i mezzi che la giustizia e la morale non
riprovano categoricamente, deve prevalere a tutte le altre consi
derazioni. Il premio , dir taluno, potr aizzare la cupidigia, ali
mentare passioni poco lodevoli ; n -noi neghiamo che ci possa

succedere; ma ragionando con questa logica inessibile , pochi


sono i mezzi adoperati dalla giustizia umana che possano andare
esenti da appunti di questo genere. Certi scrupoli sono onorevo
lissimi e degni di essere ponderati:; ma debbono tacere quando
1 utile della societ evidente , e i principii cardinali della mo
rale non sono offesi. Oral utilit pratica del sistema dei premii
a chi arresta briganti evidentissima; dimostrata dallesperien
za e corroborata dal razioeinio. Per esso si ottiene immediata

mente 1 ottimo risultamento di spargere i semi della dillidenza


tra le la degli stessi briganti; il giorno in cui Crocco sapesse che
la sua testa ha acquistato un valore, non se la sentirebbe pi

tanto sicura sulle-spalle , ed favrebbe ragione di temere de suoi


pi lidi. un mezzo la cui ellicacia non pu essere rivocata in
dubbio; stato di recente praticato nelle provincie di Capitanata,
e i buoni effetti'sono visibili ; nel breve spazio di un mese molti.
briganti sono stati consegnati alla giustizia, altri uccisi, ed altri,

intimoriti dalla sorte toccata ai loro compagni , si sono presentati


volontariamente. Gi si sottintende che, quando siavi stato con
itto tra il brigante e chi voleva arrestarlo, ed il primo sia rima
sto ucciso , il premio debba essere parimente accordato. Gl in
ganni poi ed il rischio di dare premio a chi non labbia in realt
meritato sono assolutamente improbabili quando la decrazione e

-428

la distribuzione del premio venga fatta da persone che si trovano


sopra luogo ,' come sono il prefetto e gli altri componenti della
Giunta, e che certo non pigliano nessuna deliberazione senza aver
prima accertati i fatti con esattezza e con precisione.
Senza farne argomento di speciale disposizione legislativa ,
noi crediamo sarebbe pure utile che il Ministero desse istruzione
ai prefetti d invitare le Giunte a compilare le liste dei soldati
sbandati, dei renitenti alla leva, dei disertori e dei condannati in

contumacia, essendo evidente che a cotesta categoria (1 individui


il brigantaggio pu non essere estraneo.
Proseguiamo pertanto l annoverazione delle altre facolt
straordinarie. Una di esse ci pare abbia ad essere quella di ordi
nare non solo la mobilizzazione delle guardie nazionali, ma anche
l ordinamento di speciali squadriglie del paese nel genere di
quelle delle quali abbiamo avuto occasione di fa vellare poc anzi.
Anche questo genere di provvedimento di quelli che sono sug
geriti o da bisogni istantanei o dalla adequata cognizione delle lo
calit e degli uomini; e quindi naturale vengano fatti senza in
dugio da persone che meglio sono in grado di valutare il bisogno.
Ai feriti , alle vedove , agli orfani dei caduti nei combattimenti

giustizia vuole si applichi senza pi il sistema prescritto dalla


legge sulle pensioni militari. Faremo osservare a questo propo

sito quanto importi che il diritto alle pensioni Venga puntualmen-


te soddisfatto, e perci non ci sembra fuor di luogo raccomandare
al governo di fare ogni opera perch la liquidazione delle pen
sioni sia il pi che possibile accelerata. Nelle provincie infe
state dal brigantaggio pu succedere che sia necessario proibire I
in determinati siti l esercizio di alcune particolari industrie ,
chiudere le masserie , concentrare gli armenti , chiudere i forni

di campagna, vietare le esportazioni dalle citt e dagli abitati di


polveri, di munizioni, di bardature e di altri oggetti di vestiario
e di nutrimento, procedere al disarmo; anche la necessit di ap
pigliarsi a cosillatti partiti pu venire in luce da un momento al
laltro, e quindi la facolt di ricorrere ad essi va parimente col
locate nel novero delle facolt straordinarie. Nella provincia di
Capitanata segnatamente, dove ci tanta pastorizia ed abbondano
le masserie , l opportunit dei provvedimenti accennati gran

\
\

_ f 429 -_
dissima ,- massime in'eertef'5tagioni .' iter-briganti}, quando .sruno

stretti'dallafame
i? dalle privazioni,
la campagna?
per un pezzo. "Lasoals'ez'lza
dei viveripossono.
teglie-altenere;
brigante
il mezg.o "' .
di appagare l" insaziabile avidit, e ne_ sopraffatto; siceh o tenta

qualche'colp disperato," oppure, come

succedute inas_i

simili , si da per spacciato e si costituisce dinanzi alla giusti2ia.


Ragioni ancora, pi calzapti consigliano lai proibizione dellespor+
lazione delle polveri , delle munizioni e delle bordatura; sono

mezzi-di offesa ,e togliendoli al (brigante, gli si _toglieilfagio -di' '


sercitare'l iniqdii mestiere . va" -

"

5 4,

_ Mails_te non sono I_pi importantiffacol't che anostro


giudiiiqp debbano, essicrj prescritte dalla leggei I provvedimenti .
'lin;.qi-enunoiati"si riferiscono direttamente a dnnd'dei briganti
che sonq_in1campagna;' nia non bisogna dimenticare che i pi pe-. J

ricolosi e pi Spregevoli briganti sono duelli che annidano nella '

citti, e-clie da questo con ogni maniera di Sussidii,

incoraggia

menti ,'. diaiutiovvengdnp coloro che sono _inv campagna. Contro


codesti complici urbani pi o men9 palesi od"oktculti_dei masnal
dieri campestri vuolsi si rivolga 'in- modo speciale, la severae in;
defessa vigilanzii_ del prefetto e,della Giunta. Yi ha dei sindacifi

che itepidamente o male adempiono i lorodoveri? Basi debbono _


essere sospesi dall' esercizio} delle loro attribuzioni. Vi ha degli '

ulliiali e dei militi diguardia nazionale_clie.non '_si adoperano 4


con' la volu_ta'alacrit al disiinpegno dei loro doveril.7 Deve esse
re parimeute-degretata la_ loro sospensione, e quando si giudichi,"
che Ia_trast:urat_ezza nel servizio sia.frutto di malvolere', si deve
senzaltro precedere "alla radiazione dal ruoli, e provvedere al.

. 1 andamento del Servizio anche con la nomina di comandanti


provvisorii. Qualora poitlvvengit'che le cose oltrepassino 'i limiti
indicati , e che i Consigli municipali e le guardie nazionali man
chino _arici pi gravemente ai loro doveri , la sospensione'e la

radiazione _non sono _pqnizionisnllicienti. Pongasi per esempio il


caso del municipio- di Grottaglie che festeggia ed accoglie la mas- {
nada del brigantez'fizz'icliic0liio ; quello del municipio di Carovi

gno che usa gli 'stessifmodi- .v'e_rsd .le orde del brigante La Vene;,,;f
zianzi ; quello del-m'gnicjpio di San, Marco in Lamis che tollera,"
senza d_ir motto alle autorit, competenti, ilsoggiorno in paese de- 7
i

_; iau._ _
-'

,'

r,

gli sxggm'ati che uccisero il rimpianto di)ll_tll geme alen-_


- aiui ; hasta_ lor'se asoddisilazi'ohe della giustizia vgpdicagii che
quei municipi Leonello guardiecitazionali_veiigano seicltef_e-_eh i

sindaci e gli u_lliz}a_li vengano'sos'pesidallaloro dignit egrade? . "


Sen'za ' allegare nessuna delle tanteregioni che ;potremmopper giu

' sticaee, lafispostanegatiia a'eesillatto quesito bastarspond'hn


i: fatti ? ai quali attestano che sottosoprain steSsiqoini'iiitortianot
-;i1 _"i_naneggio ,delle faccendecomu'pa-li , tornano col prestigio
"essere rimasti,supgapiorialle leggi, conguanto,scpito dallauto-I ,

"_iiit di queste e con quanta perturbazione -del\senso morale delle '


popolazioni nont'oecgrie dire." :1
"1 ,y -
_
, '
"il perniciosi folletti di questa condizione di'eose non,possno

stuggire, signori , alla vostra attenzione}: da il governo pulap.


\ pigliarsi a ,v|run partito che non sia quellodellastrettaibsser-

vanza delle leggi. La legge .Ivuole che ogni Cons_iglid municipale

sciolto'debba essere ricostituito elain elettdri a capo di un ter'mi


ne prestabilito, il qualengm pd."essere;alln3atqnemmeqodi un
giorno; il governo: trasgredirebbe.il proprio dovere se pensi
, eonlornusse scrupolosamente alle prescrizioni della legge. _Che

rosa dunque rimane alare ?-A.noi pare sia d u,opo creare la fa


colt, che attualmente non esiste, eporre la potest esecutiva in

'grado di riparare al male con quella efficacia che oggi non con
cpdta. Il mezzo di raggiungere questo_sriopogs_enza violare n
ahrogaie , n sospendere le disposizioni della leggevigente, ci
stato 'suggerito'dalla costu_matiza che si pratica con tanto Vantag
gio della giustizia e_ della pubblica moralit presso qiiellaspcri
meritata maestra di libert che la nazioneingle5e. In lugliilter.
.raogni corporazione elettorale (constituepcy) possiede il privilegio
della franchigia , il diritto , vale a dire , di scegliere il proprio
rappresentante alla Camera dei comdni ; ora quantunque volte
dimostrato che nellesercizio della sua prerogativa quella data
corporazione sia caduta nel fallo della corruzione, la rimane esau
'torata, la franchigia le viene tolta (disfranchised), perde il diritto

i - n fili.

,ilQutatn_._

.easeisiavver pochi "anni or sono a

-_iyropsit delcollei

' Ci che s'ififhti0:

, _

lbhS

inghilterra ,verso i collegi elettorali

chiamati in clphdi correzione, pu essere pratiato,in Italia ver

, -

-_.,ei __

so i Cddsigl_i municipali, e le guardie nazionali chimt in colpa


' e codviixte di" aver prestato appoggio ai-brignti e con la conni-; _

venza materile'fd _pales., ,e cori la _connivenza\morale,senza


escludere ,_ si sottintende, nel-primo-casb i_ rigori della legge pe-" nale_. Avvgraddosi_ adunquelf esempio! al quale accenniamo, il _

prefetto,
sulla preposta,e
cdiisenso
Ginhta,jdo_vreb
bel
piaptrrt;.tt
govergao laprevio
Sospensione
deldella
diritto'di
scegliere i
consiglieri municipali e gliullieialLdi guardia nazionale ; ed al

governo poi'spe'tter'ebbe di ordiinafreles'ecuzionedi quel provve


ilimento.con apposit6'ddcrftg, circondato e.munito di tuttele ne.

cessarie guarep'tigie. Ne il tempo'della sospensione sarebbe iride?


limite, non dovrebbe eccedereli tre anni. Da questa disposizione

legislativa noi sianipersua3i possano ri|iromcttersi_ottimi elfttij


con essa s impedirebbero moltiacandali , si ,svellerebberq dalla
radice niolti abusi, e oltre al vantaggio incontrastabile del-danno '
v
evitato,'si ottegrebbe per quello dellesempio salutare. Lo stesso
., fl'orvor_e col 'quale si"agognapo nelle provincie. napoletane le_cari
che municipali e i gradipnella, guardia nazionale , ci pegno che
i municipii colpiti dal provvedimento di cui discorriatn , sarei
bere ,COIIDZPPGS dama-profondo senso di_umiliazione , il quale

schiuderebbe facilmente la via al ravvedimento.


: 3}

Durante il ngstro viaggio abbiamo avuto occasione di accer


tarci in inado non dubbio di.questo fatto"; a Foggia , a.Trani , in ,
altre,localit, dove le guardie nazionali erano state_siolte ,ab
biamo udito]agnanze vjvissime, le quali testiinoniavanp per lap
punto}quel senso di umiliazione di cui test favellavm. Qqell_e_

popolazioni impressionabili e vivaci saranno sensibili, forse anche


con esagerazione, all applicazione di un provvedimento, quale
lq costituisce in certaguisa nella condizione di minorenni, perch
le dichiara-per un"dat tempo incapaci ed indegue dell esercizio,
delle civili franchigie. N si dir cheil castigo sarebbe ingiusto,
peieh 'colpi_rebbeiftuttanla popolazione di un comune. Qasi come

quelli di 'Grottaglie ,,diC_ar_ovigho , di San Marco in Laniis non


possondfsuh0dpre-senml la complicit operosa o tacita , sempre
\ colpevole ,_dzil_la'paggioranza degliabitanti , e versoi collegati
dei briganti non si hnnozid usare riguardi. Vha di pi: allidn
do, durante la sospensione 'lagqsiione delle, faccende municipali
_

.... tea ..f_


odluojninidl sperimentatavprobit e.fama liberale,scelii nel_pae

,se medesimo , ilgov'erno , oltre al, fare atto di forza, dimstre-_


rebbe dlle.popolazioni che le persone obbedienti alle leggi e mo.
- rali riscbotono tutta la_ sua ducia. La privazione temporanea del?
- la prerogativa , _anzich scemare, il prestigio dei liberi istituti e
. renderli meno cari allepopolazioni, s'rtirebb leli'ctto'contrariq:

iii-prestigio crescerebb'e , i vantaggi Sarebbero meglio estimlati, e'


'il_
desiderio
di riavereil
beneprdrtto
sarebbe
bile'a
buone opere_'e'd
a.civili
_v'irtn
'_ ' . stimolojirresimiI. ' I.
_. ,

' lln ultima _faColtai Ivorremmo'fossc quella di dretle lesi-


lio locale ed il conne a riguardodi persone gravemente indiz,ia-.
te di turbare lapape dei,pasi e di alimntarequell agitazione ,

quel disordine morale che di tanta utilit torna al brigantaggio.


Ci - sono localit doaeitutto.il, male proviene da due individui , ed

anche _da .unsolor con lallontanamento di costoro il male perde


la sua 'r'a'gione li-essere e cesta(immediatamenteE unjmeazo

che, usato con le opportune precauzioni e con equit di disgrni-.


mnto,-giovmlibe moltissimo, piche spegnerebbe legare civili,
le quali sono tanto pi accanite e tenaci , quantqpii angusta la
cerchia delle innra entro le quali fervono , e placheicblge le ani
mosit. Forse respirando altra atmosfera, lontane da quei luoghi.

da quei dati individui; le stesse persone,a cui il provvedimento


venisse applicato, avrebbero. agio e possibilit: di emendarsi o
di persuadersi del proprio errore.
' ' '
" >All.es_ercizie delle facolt che siamo venuti successivamente
a,n_noverando.sar necessariamente duopo di adequatii mezzi pe-.
cuniarii: l_aonde noi vi proponiamo distanziare nel bilancio dello

Stato un apposito credito per sopperire a cotcste


_L_rg'heg
giando
su
questo
punto,
si
otterranno
risultamenti
altre._ogni
dire
proficui. Saranno prevenuti molti deil_ittilfevitati molti disordini .
risparmiate moltevite.

..

; ,_, Questo uno di quei casi , nei quali l_aggravio dell erario

compensato con usura daill importanza e dai grandi vantaggi

delle conseguenzeche se ne ricavano. E forse Oggi non avremmo


a depiorarg tante sciagure se ilprovvedimentojicui favelliamo

fosse statopraticato.

a" . . '

- _

i La Giunta nel nostre. concetto deve tornare di poderoso aiu

td',zillazione'.geveriiativa ,"edessefe guarditigia alle popolazioni;


_e_jerch'questo;sco;i Sia-ancora pi sicuramente raggiante}, noi

gstimiamq
.sia conveniente
prescrivere'elieprocesso,iver'lliale.v
delle's'ue deliberazioni
abbia a compilare
e4conservarelapposito
" '
_ "_ Assicurata con i mezzilnord indicati un azione p;eveutiva, _

vigorosa contro il brigantaggio , gli-rimane a dire in qual-guisa


poss'u,_a nostro giudizio',provvedersi ad'un':azione_ punitriee pa
i'imentmvigorosa,_'e la quale sa ppialc0nciliare le ragioni dell'uma_

-nit e della giustizia con quelle dei vitali interessi-della societ.


L-_ttuale modo di procedere nella'punizione dei;reati di brigate,
_taggio Raggiunge questa conciliazione, soddisfava questa legittime

_ esigenze , consegue lo scopo della "vera-giustizia , che_ quello di '


_ vendicare 'loll'esa sociale e di prevenirne'il rindova;hntg incu
tendo il terrore salutare dellesempio ?-
. . . Ii,
_;
.

.
La nostra risposta a queste dolorose intrrogazioni doliiio
samente, negativa. L attua-le condizione delle ,cose'non gib}ta ,
non regolare, non raggiunge'lo scopo; dew cessare, deve esse;
re assolutamente mutata : tempo oramaich i legislatori dell

nazione avvisirioe provvedano. Oggi i reati di brigantaggisono


assggetttiad_na doppia sPecie digiu_risdizio_de,ovvero, ad us_a . re una louzi_ohe pi esatta ,pich in un caso'vera giurisdii'ne
fuon_esiste,sond trattati in duemodi_'diversi.l briganti colti colle
armi alla mano sono ineiIa'ti; ibrigriti aristatiihermi-sono dati
in) balia della potest giudiziaria. Nel primeasofla morte immi
dieta {nel secondo, la lentezza della procedura Penale, e noi: di '

rado una sentenza di non farsi luogo a procedere. Questa_disfoi=


mit , questa coesiStenza di due estremi opposti sono_gi un in
conveniente gravissimo, un male deploi'abilissiin'o. Il brigante pi

rep non sempre colui che passato per le-arnii, ne fil menoleoli
p_v_ole et.gempreiquegli a cui i magistrati hanno 'cphdeduta'_ la_li
bert provvisoiiia. Questa disparit di condizioni tra complici del
lo stesso misfatto, tra operatori della stes5a iniquit {questa di

sparit-chespesso si risolve in .un privilegio a favore di che '


_inaggiormente colpevole, non pu essere pili a lungo tollerata; N

la fucilaziopifpsomigrarie sono conformi alle prescrizioni della no


" stra legislazionevfn'el silenzio della legge sono state suggerite da

. una lerale necessita. Sistema delle fucilzioni non ha altra sau

.'_' 434;. '.


zione se _n0n quella dal fatto; ed il l'atto noniii'u ,prolerq' _sijl'le- '
ragioni iniaclinabili della legge. Ailrettiamoci a dichiarare che co_'.' te_sto siStema desta il_maggiorc riucrescimcuto ehi pi,.Yiv ri

' ' _ pugnanza a coloro che sono costretti a praticarlo ed eseguirlo: ai


militari; Questo riimrescimcnto ci stato reiteratmhentc espresso

dal generale La Marinora_ e dai pi-distintigenp'rali ed=lliziali


che iriililno SONO i s'ui,ogrllniz Ad oSsi s'i'd'yegmzi che il male

non sia stato ancor pi grande di,ci che , e che'non.ilebbasi


deplorare che abbia _afut'tnggibrc: ampiezzafll'gneraleLa
Marmra' ha usato e usa la 'vigilana pi ihefessa,,.c non tollera
folle ijsuoi '5Wbordih'ati oltre'pass,ino mai'i rigoii impoti dalla'dura
'Incce'ssit. Ma il buon volere_ degli uomini ma: dare pigliaire_il
' Posto clie solo corhpete allautorit della leggoflzione della 7
giustizia punitrice deve togliere l1iipulSo e lairgolad;alla legge
che a tutti soVrastae che tuttiindistihirhente debbono ubbidire

n
oll'osa clic
imratiea'clie'non'
sanzionata dalla
leggeriga
alla1maest
dellauna
giustizia
pui essere' compensata
&a_l buon
bole
re degli uomini ,' il quan torna a lodo di questi e non assolve di
corto il sistema dalla pecca originale da' cui viziato. .

._ Dall'altro hanto non nienoev-idente che le necessit su


prme della difesa sociale richiedevano la punizione esempla
re e pronta} degli autori ileiroati di brigantaggio, e che vqua-f
sta punizione per la via ordinaria non era 9ttenuta. Nellalt'n
nativa di abbant!ona're la societ senza difesa contro_ i colpi dei

suoi nemici, ovvero_ di ricorrere ad un _sistenia sommario, que


st'o'seconclo partito ebbe aiprevalere. \ Glinconwnnt'ip i danni
sono palesi: n trovano compenso nel risultamento, poich Se
sono stati fucilati molti briganti, non , stato,spen'con ci il

brigantaggio. La reintegrazione dellautorit della'-lcgge'_indi


qunSabile tanto nell'interesse della iustiia,qanto_in;quollo
della societ, chiaro essendoclie l;,ovj'uibne'fmnitriae non

. ha per sua base la legalit, 'ivissa-itornaineicace.

Il sistema clelle .fucila"zioni sommarie senza pocesso de,


.ve cessare? La cognizione dei.r_eatidi brigantaggio devessere_.
conservata ai tribunali, 6rJiari?- Noi'abliiamo lungamente pon
derato questi argomenti?importantissimi: abbiamo interrogato

intorno ad essi il parere _C inilitari, di magistrati, di ammini?


)

. _

-'- 135 -

s_trgiovi q' di altri faggttarlevoli,uomini( e_d _oggi, con thttala v pienezza";d_jl no'stxo pp.viuqimqm_'.pnh perlot_tai-'siqu:niaxli

' "nbsbiia, ,vi dicliiurialntz, <_:h,e

primo quesito,ahbia a1lali

mia" risposta c{tgffigziu;enjqallerpwfivp,dal _Seoeml9 una ri


.- _spstgr categoricamente nqgativa_.' l&}<lecose Sopo strettamentq '
_u nouhesse_gliil Sistema -dell6;_rbil_qzi0i ,qu:\L",ogsi praticato .
(ler
cess'are: la c'ogniziou'd
dei reati
(li/brigantaggiu
deve tri
as
Isergrlefritaaduna
giul'lsdione
plenouia
uelladei
banali ordinari :_ i (lll0 prqvvedimehti si'riscoiitraqo l unocol
lalti:_o , colli_manv allo fstesso_' ,chpo, che .|qullo di tutelare

gl'interssj s_gc_iali siiza violarejla dignit} della le'gge, n_'pos


sono anglare lunu all-altrol scompagnati. Pgrch, luno riesca '
pdpo. attuar lltro,|'d per';cpntra_fiio} s_c l'un piovvedim'entu

"si.disgiunge dall'altro,'inyecg }li arreqar rimedia al male,

sai-_' di gran_ lunga..aggravatuNo,iv_ndn ispenderbmn parulc.


_ a_tessereilnofnrp.dellejitforidse gnoltiPlieiragicini didine
bolitigfmrale,, sociala(,qstituzioqalc[clic cobsigllaini a porre

termine
si;tcr'n
delle lucilazioui.senza
ci pare
aver -_d al
udiz;di
-dilquiclergl
a .dnostraru ,_proceSso;;n
che lavcoxnpeteuzla

dei'iytildi brigantaggioqva allidintz; ad una, giurisdizione spo


' qale,'. Lazione;pnale' coqtroi briganti attinge lejagiouidolla
sua cllid'acia' dalla prontzza con cui 'adopprata ,.dal rapidi

' uccqldqrq_ del. castigo al delitti._'Sipu accqglir'e la pdranza


_'cll a 'queSf0 suog; Indispensabile sia per giungersi c'ol sd;si- /

_ili-delra giurisdizione ordinaria ? Sipu lo'rse sperare pron


tzzapei
giudizi
;'guand
folla di gindicabili
accalca
nellc'
Carceri;
ta_uti
Idelitti Sitanta
comm'ettouo
ed il rito sie la
pro
ceurugindiziuria implicano tante lentezze? T0gliendd_ai imi
gistrali ordinarii la cognizione dei reati, dei ;uali ci o<':cupim
nio, si a=isi\cnra ci che oggi manca, lamministrazione cio spe

(lit? _della' giustizia; si-.preclude_ ladilo a qualsivoglia arbitrio


e si sg::dva la stes_a magistratura-la un pso che in lanta dif
-colt 'e wil_uppq di-osj essa ggi mail regge. Ora, quando venga
4101160580," a_ci parp"imp09sibilwclxe nel sia, clxe'debba mutarsi

di giurisdizione, il partito-doni appigliarsi emerge ad un tratto


evidente; la yginriglizine'sui reati i brigantaggio va_ deferita
ai tribunali militat'rf -_ei a'1ribunali militari quali SonolQ-stabiliti

- 136 --,-7 I

e prescritti. ili tempo di guerra dal codice penaleniilitag'e. lAlle


straordinarie" condizioni ingenerate dal;brigantiiggio 'vuolsifri.
.praie coninna giurisdizione ,* che .nieglio_ad1esse._si addi '

allc urgenze della difesa'_socialew' provvediit_o iron una giu


'stizia
severa,
.\
.
.
.immediata, esemplare.
'.
I
I
i
.
,
ff_
Ai
Tibaldi
che si tsono"ribelltitp contro la societa e che ad
(.
essa I)jtl,0Vlldglllflj-tfbll (rapine e cogli assassinii' duopo
mostrare che 'la societ possiede'lnbnlselo la forza_ materiale
_ di combatterli' e debellarli, ma "anche llai-l'orza morale di pu

nirli", senaiicorrece Mlavbitni."_Alle popolazioni dolenti ed

, attefrite' diipojmo'strarc cheihanno.a ga'gliarda tutela la spada


dellfeser0ito ed urta giustizia inesorabile _cl_ria raggiunge, il col
pevole senza.
esitaziqpi
_e_ senza/lungaggini
stesso
teatro
ideii'suoi
delitti._
Ill brigantaggio
la guerra sullo
contro
la sebiet_r"
praticando dunqtl a suo__ riguardo.la giurisdizione che si pra

tica in tempo dijgiierra', non si offende nessun-principio, non.


si lede nessuna ."guarentigia1 non si manca a nessuna norina di-v

equit. La vlegislazione.penale -'pei tempidi' guerra determi


nata in modo esplicito-e preciso dal_nostro "codice militare, e

noi pensiamo che c'i_che si abbia a.fari.di Intaglio '-pcila pn-'


nizione dei reati di brigantaggio sia p_er_ lappunto.lapplieazio#

ne pura e semplice delle disposizioni di.quel codice. 'L6spe- . _

ricnza ha dimostrato quanto siano provvide quelle disposizioni,


e come al nostro codice: militare 'non_pos'sal muoversi il rim'.
provero di severit'occessiva'. Leinnovaz_ini non sarebbero

opportune. Per 'la'_ cognizione ;dei reati di brigantaggio perci


avrebbe ad esservi lo stess duplice ordine di tribunali"ssti
dal codice per i tempi di guerra, gli ordinar_ii cio, e glin
stantanei. La formazip_ne di questi ultimi circondata;datntto

le guarentigie desiderabili, e sarebbe strano davvero, che l'os-


sere giudicate insullicienti rispetto ai. briganti. Pongsi il caso
d'una colomba mobile, che scontrandosi-coi,briganti; rie colga

' parecchi con le armi alla nianolgil tribunale istantaneo viene


incontanenti
ed IVengono
il giudizio
esaurito.
senza indugio.
principii
dellaformato,
giustizia
in tal
guisa osservati
nella so I?
stanza e nella forma,_.non violata la guareiitigia della dile

sa, la societ e"weiidicata senza_ offesa della legalit. ed i sol

' l37

i dati, quado'lossetn per cederc alla teuuizinnc (li us'ar' violen

za', sui'ebbere.rauenuli'dlla ceriewa'che i veri colpevoli non


j possano sfuggire 5l cestigo meritato: Lutilit di questo sistema
mpiamc'nw conferm'lu dalla storia edgli esempi delle al.

trc nazinnixcivili. Quandu nellan'no J1800-jlbljiganfaggo 'ine?


riva in molti dipnrtimentildclla'Francia,'il Primo cbusele de-

crtava la formazione di clonne'i mobili)_cemote di soldati


fnteria'. di cavalleria ,e ili'_carabinieri.' Nel docrrosi legge
lartigelo
EheJqui trberivigime' A . _ m5} .
i . , _\

f Aia. , Ghatun deeecorps aura sa suite une Conignis

"sien milifafrexlrordipaii'e-, q'ui jugera les brisants dans les


.x'ingtiqiiatrej heures (le leur. girreslrioaneteiconlmisstm sera

nmme par le gnral com'mauda'm, la ivisin (l). i


: Irisultanienti ehiarirono

epprlumt del concetto e i van

laggi dol proyvedimengo :in brave volgei'e- (li tempo "il brigan

taggiolu distruup.
7
_ r
_ -
- '
' n Cette r-cy de brinds.( cos scrive il signor Thiers) qui
stait forme des dserteurs (leS'armes et des soldets licen

3; cis (le la guerre civile}. qui poursuivait. les propritaires ri!


1- ches' dans les campagnes, les 'i/nyageurs sur les grands routes,
i 'pillait les caisses publiques et rpandait laterreur dans les
pays, venaitdtre rprime avec la dernire rigueur. Ces bri
n, gauds avaient choisi p'nr se rpandre , le momentels ar

ms, parties presque toutes la fois au dehors, avaient priv


- n lintrieur des forces ncessaires sa scurit. 'Mais depuis la

iiiipaix de Lune-ville, et levrelour dune partie de nos, troupes en

"3! France, la'situlioii n'tait plus l mme. Des nombreuses uo

n lonnes mobiles, aiccornpzignes dabordde'commissions'imili


. n laires ei'plus'tard de tribunaux spciaux, avaient parcouru
. des [out/esca tout sens, et chati avec la plus impileyable ner
I gi ceui'qi linfeslaienh Plusieurs centaines deutreeux

airaienJ. eie'fusi'll's en six mois sans quaucune rclamation s'


_> lcvtfcp'favp} (le sclrats, restes impures de la guerre civi

a.._,

> le: Ls autres, bonipllement dcOura'gs , avaient remis leurs


3/

armes et l'ait-leur soumission. La scurit tait rtablie sur


\

5235:;

' "1):Vndi Cor. , tome vr, pagina

'-

.2

138*...

les grands chemins. et tandis-qu'an} tuois da janvior et dcfe

o vrier 4804 on porivait peihfvoyaiger deParisdbuen ., fon


- de Paris 31 Oile'ans', sans courir le rlnlg'er dtre -gorgci, oh,
i pouvait la n de cette mnre annee traverser la France.en

tirq sans tr'e xp9s aucixn eccitlent. Cest pine, sidausv


le l'ond de la Bretagne et dans l"intrienr.des C.vennes il sul]
sistait encorequelgue reste _deces handos (l). _. _- '
u-I
Ad,alcuni
onorevoli componenti
dellayostra.commissione
'pareva
che a meglioi'gnarntire
lc.raiioni
della giustizia _fosse D
opportuno divisamento d-iutrodurr'e nei tribunali militari miele.

mento tolto dalla giurisdizione 'ordiaria,, e che i'_tribunali inca


ricati del. giudizio dei reati di brigantaggio _avesero adpssere
nonpramente militari, ina misti. llfqiiale suggerimento; letlalo
dal lodevole desiderio di scostarsi ilrmeno che fosse possibile
dalle' ordinarie'forme_dellagiustizia penale, non-ii per sembrato

alla maggioranza capace a rimuovcrladal suo parere. Gl'iucnxn


vci1ienti a cui nella pratica darebbero occasione i tribunali misti

non sarelhero compensati dal problematici vantaggi cl1"pot_q0h


beroai'erc'; e quando la necessit ha cmlsigliato di appigliai'si, al
partito della giurisdizione straordinaria , divisamcntb pi op

portuno quello di applicare quella giurigdiziore_ nella suatinte


grit e senza arrecarvi, modicazioni , la=oui utilit non avrebbe
>
forse la sanzione dellesperienza.
7 ,_ .

I
Deteiminata la competenza, assodata la giurisdizione, sorge
naturalmente la questione della penalit. I reati
brigantaggio
debbono esserepn-niti con lestremo supplizio;p'ppur la pena di

morte va intieramente esclus'afllna parte della. vostra commis


sione , mossa dascritirirenti alla cuilevatezza rendiamo V piena

giustizia , si pronunciava per il secondo partito; la maggioranza


sarebbe stata liclissima di associarsi a questo parere e di p;gi'cbo

mandarvene l'approvazione; ma essa ha stimato anzitutto dover


si preoccupare delle ineluttabili necessit della ifesa\sopiale .
epperci stata costretta a supeiarc qualsivoglia jripuguapza. ed__
a [impugnare la dolorosa .IXGCGSSII (ll'tl0al8t C_ll'\f la pena
-

Il

>

l'.)_

'"

-_

"

'(I) vedi TBIERS, Hisloire du 'Conzlat et da l'Hmpir._- Brchlfts;


1845. volume XI. pagina 190. ' A
H
' ' ;
.4

'- "39

. .

di
_Con l stessa '_pienez>zadi non\'ixioimeulo ; della quale
vi all'erinavainu poeanzi clic lattuale sigtqma di fdcilazioni abbia
a smetter5i , vi alleriiiiemo ora clie le'condiziOni delle cose non

nonsenlono venga lolta.allpazioucpa p'unitrice della giustizia la ter


ribile laeolt di sentenzia're lamort'e. Forse se lapena capitale '
fosse gi Cancellata dai nostri qbdici, l esperienza chiarirgbbe la

lugubre _neessit di applic_arla in via'_ di ecdeziorie ai _ colpevoli


di reati di brigantaggio, ma la_ nostra }legislazibi: sanzioxiaam e
mia la pena dellestrenio_supplkeio, e l0pporlunit sarebbe assai,

. male se'elt ,ilualor si volesse ineominciarea toglierla in occa


sione del Brigantaggio, Chi si faccia a,cons_i_derare l enorinezza '
di
delitto' ehe-si;radunal nel brigantaggio ,;la sanguinario _viola
I zine d ogni legge nalu;raleve scritta che esso, ,-Ia ribellione a- _
pertaehe esso implica_coritr'o la societ, Sar' condannato 11 par

teggiare'hper la nostra sentenza. Chi poi'ponga, mente alle imma


nit senza esempi ch i-briganti cmnietlouo ed alleloro' scelle
- ratezze elvagge non potr non c'onfe'rriiare questo parere.
7 una condizione dicese durissima I alla quale inal si pre

lenderebbev arrecare rimedib' ascoltandoi suggerimenti di una


improxvyida piet. Togliere la pena di morte per reati di lJll"
gentaggio tornerebbe allahdwazioue assoluta e funesta del diritto

sociale di punire. La guerra diventerebbe pi sanguinario; i sol


dati non darebbero quartiere a coloro eho hanno straziglo i loro
compagni , quando sapessero che costoro non' saranno puniti c_n
tutto il rigoredelleleggi. Le popolazioni dal canto loro non rav
viserebhero in,_questa decisiope.il senso di urbanit , dal quale
sarebbe informata ,ma la ihterpreterebbero come tacita confes

sione della impotenza delgovernoe delle leggi contro il brigan


taggio. Le leggi nop debbono per fermoessere subordinate ai ca
prieoi,ed allepassioni delle moltitudini , ma per _sorl.ire eilicaoia

Ipou_debbqnl>neinrpenofare'astrazione troppo grande dallam


biente: nel-Quale vivono le popolazioni a cui debbono essere ap
plicate.

';;_m

5_"1t {fa-"f" .r.

-g_w

f .

Ora oggi; non-echi nol sappia {le popolazioni del mezzjxli


_ dItalia sono eonturbate ed inasprige dal brigantaggio, e sono pro
clivi a rairyisare , in ogni alto di mi_lezza un testimonio di debo'
lezza.,'La vita e la propriet ma] sicure ,>i tralici interrotti , la

- liti ..T
_
prosperit pubblica iricagliat.ai nelle Su. Sorgenti e pnel_suorsvi
lu'ppamentp ,- e tatto ci per opera-del brigantaggio , sono tanto
_cause di malessere che non possono non essere tolte in seriacon-..

side\iazionc., La] complessa di cose clic,'se non giusiia, scusa


di certo e titl ogni modo enile: ragione della esasperazin tiggli

aniuii. Non binari il governo _ stato -costietto a pronnciaie (lo _


sciogliment0fdel consiglio municipale e_della guardia nazionale
della cittdi Monopoli in Terra di Bari, prclt adogt'icst'o Vo
levano la fucilazione di briganti che la forza pubblica -aveira cat
turati inermi, ercholperoio'questa a buon dritto'inteneva conse-
gnare alla potest giiuliziaria. A Martina, iinerra dOtranto, u'n
brigante trovavasi nelle condizioni medesime; la popolazioneir

ruppe violentemente ,-lo_sir'pp dalle mani dei carabinieri che


lo oustodivano ,.e lo accise. A-Cotrono, in provincia. di Catanza

ro, avvenne un casa dello stesso genere.


<
'. " " ,
,
Il legislatore senz alcun "dubbio non pu n de ve incorag
giar l_popolzioni in queste'loro inclinazioni e disposizioni di
spirito; ma non pu nemmeno o'non dee. porsi in troppo estremo
contrasto con esse , e dimenticare all' intatto le ragioni della op
portnit. Dichiarando che non vi_abbia pi ad essere pena di

morte per i briganti le inclinazioni dellev popolazioni non simb


'bero mutate, forse div,euterebbern pi risentita,e lo scopo l'alli
rebbo anche per qustoriesso. N dallabuso delle fucilazioni
si pu inierire la loro assoluta in_elcacia , o prclii. mal si cor- '

regge un diccccssoappiglianilosi
alleccesso
opposto,
e percli las-_
serzion
qgelliabuso e di Quella
incllicacia
insussistente.
Se
i briganti fossero stati inimuni ilallapena di morte il, loro nume
ro sarebbe a quest'oradi non poco accresciuto: se Borjes e Trazi
gny non fossero stati fucilati le irruzioni di bande dalla frontiera
ponticia,fgli sbarchi di avventurieri di tutto le parti-del globo
si sarebbero. moltiplicati oltre ognifbretlere."Larsicu'rezza dello .
Stal'manio tnelata , lenumeroge .j#itdmo riSparmiate attestano
che la Severa punizione di
piet a molti ed alla plr_ia ,_
come crudele
a molti ed al]. patria. sarebbe stata"lg piet .,nsata
'
. .'.
.
_.
ai. pochi.
_
'. . _V
,
.
Nellenuhciareipesfiprincipii o nel riconoscere _che la p_ea

di morte debba essere' applicata ai reati di brigantaggio la mag

"
I,

.._ iii .,.,


I

giomp_za della Commissione, non mlen_de , e Signori , che nel: VI

abbia ad essere gradazioneiiicotest'i reati ,,eche tutti indistinta-.


mente, abbiano _ad essiere puniti dallestremo supplizio. La grada
zione e necessaria efper conformarsi ai dettati della giustizia e
per conserva'rei'lalla, pena. la_,sua ellioacia; Un {miserabile che, _so
spinto _dall amor-del bottino o da 'panrra', siasi ascritto ad, una
comitiva di mall'attori, manchernonvba latto altro 'se nonorrere

la'campagne', e quando li'a incontrata la forza ha gettate le armi.


non,potfhbe'essere assoggettato alla stessa pena che, 'colpirehbe
Ninco' Naipq,"lordo di tanie_.linultu.te e di tanti misfatti.

- Ad alcuni fr'ainoi, a dir vei"_o,' pareva che il solo l'atto di

a_leiyelappartenutoad una banda armata costituisca tale reato


da.esse'repunitv di morte, e che le circosta'n2e attenuanti fos

'ae_ro temperamento sulliciente'a tutelare in ogni caso le ragioni


della giustizia e'dllfnmanit; ma alla maggioranza vsembrato
che il dichiarare:reo_di morte chiunque. ab_bia fatto parte di
bande armate fosse severit. eccessiva, e che non vconleri'rebbe

allo scopo,poieh chiunque in un momento di trascorso si l'os


se arruolato-in una comitiva, persuaso di non poter pi riscat

tare la vita , si studierebbep di ver_1derlafcara e si darebbe a


percorrere la Icarriera
perclr \senza
speranza.
_ _ del delittoi sonza.ritegno;
'
ln conformit adunque di questo avviso noi vi proponia

mo chela pena di morte debba essere pronunciata dai 'trihu


noli militari'aearico deibriganti colti in agranza di resistenza
alla forza' pubblica, e_chenegli altri casi debba essere surro
gata da altra penalit, salvo , ben inteso, i casi di complicazione

con delitti comuni , nei quali'd uopo conformarsi alle pres'cri


zioni del Codice penale ordinario.

, I

' La banalit che nei casi ora accennati pu essere con mag
gior vantaggio'surrogata alla morte; la deportazione in isole
lont_ane.'.Ueliiqacia di questa pena ci stata commendata da
pressoch tutti gli on_orandi magistrati e giureconsulti che ab
biamoiinterrogato, Tutti ci hanno. Fatto riettere che alla in
trinseca ellicaeia di questa pena si aggiimge nel caso speciale;

.di cui trattiamo,qnclla che deriva dall'indole delle popolazioni


meridionali, alle_zionatissirpe_al proprio suolo, invaghite del pro

-' H'2 -

in

prio cielo, ritrose'oltre ogni cr'edere;al pensiero dellallonta


namento dal tetto natio. il solo annunzio di questa nuova pe-\

nalit cagionerebbe- unospaivento salutare e. fruttifero. La elli


caciapdella
crescer
col neri
crescere
della distanza;
laldeporv
tazione allepena
isoletlil
Tremiti
produpebbe
effetti cosi
deci
sivi come qqglla* in terre lontane e di l dei mari,Nel novero
dei colpevoli da condannarsi alla deportazione a vita ed a.__tempb_,'

con -'lavori forzati o senza, tutto ci secondo le dr'coslanz_e ag


ce'rtate del delitto,si vogliono comprendere i componenti-della
banda'armt che non lurong_.,celti in agranza, i complici, le
spie, ipmanutengoli dei brigantie tutti coloro senza il cui_cow

corsoin brigantaggio non sarebbe potuto sussistere, n proce;


dere alle opere consuete di secolieggio, di uccisione, dideva
stazione. Il henelizio della gradaiione della. pena non potr ,in
nessun caso essere conccduto ai complici e manuteugeli che ap
\
partenessero 5' pubblici ullizi governativi, provinciali o'muni

'cipali,i o che fossero ministri. dei culti; per gli uni e per: gli
altri non lecito invocare'il patrocinio delle cir'costanze alte
nnanti, dappoich la imputabilit delle azioni 'umane maggiore
quanto pi,_clevata la cdndizionefqtmto pi alto e-il ministe
rio sostenuto dallimputato.

'

'

..- Il Parlamento ha gi sanzionato questi principii in occasione

della legge sulle diserzioni, e noi ora chiediamo che contro gl'im
pie'gati ed i preti chiariti complici dei briganti si procede con la
stessa inessibile severit con cui la legge prescrive attualmente
di procedere contro glimpiegati ed i preti che si fanno promoto
ri e complici delle diserzfon_i militari Sar questa una delle pi

provvide e pi eque disposizioni della legge, poich colpire il


manutengolo torna a colpire il delitto nella sua scatUrigine. lpbri-g'
genti urbani sono pi pericolosi e pi iniqui di quelli ciwjtelgol
no la campagna ; questo , e signori , il grido della coscienza

pubblica nelle provincie del mezzod , ed P"a biella Vrl'


t. invocando contro quei miserabili leipiisevem' P'miii_mi_

abbiamo la certezza di manifestarvi un voto_ehe collima in tutto


e per tutto con le esigenze della giustizia e con la ragionevola.a
spettazione della pubblica opinione.

, ' -

1 La multa , la interdizione dai pubblici.ullici, la-prdita' dei

mi!

_-_,

, M3"

civili sonoil
patitralejaccompagnamento.ed
corollario:
' diritti
della penalit,
e rispetta-ad
esse evidente ehe,sipildiuopo
to--_
gliere la _normia_dalcodice p_enalia' ordinario. La cifra della multa
_ da noi';adottata si risconra con lo. prescrizioni dellarticolo 482
A del codice penale ordinario; E del pari evidente che tutto quan-.
' to'eoncerne il brigantaggio non 'potendo'esserc sottoposto a giu

risdizionidiverse, i-trib'unali militari siepe anche chiamati a'giu


dieaiia ed a prolinciare la pena proporzionata (li-carcere o mal
ta-a_arien di coloro che per avventura _si fossero resi contrav

'7ventorialle prescrizoi_,promnlgte dai prefetti nellesercizio


delle facltirstradydiharie stabilite nella parte preventiva della
legg.-_ A' convalidare semprepi gli effetti della giustizia puni
, trice ci sembra pu,re opportune divisainent la imposizione del
sequestro ai,bei mobili ed immobili deglindividui il cui norhe
scritto definitivamente nella lista, e deglimputati di reati di bri
gantaggio. Anche questo prov vedimento ha l" immenso vantaggio
di ferire'il male al cuore , di colpirlo inv una delle _sue origini.

Lapassione del bottino , l aviditfdellucro , la smania di arric


chirsi.np'n sono lievi incitamenti al brigantaggio, sopratutto quan
do si'ricordifche essi sono sanziqnati dalla tradizione Stdricp e

dall esempio parlante di famiglie che vanno debitrici dell_agia


- te1,za e'delle dovizia al brigantaggio dei loro antenati. La impo
sizione, del sequestro implica che delle man acquistate ricchezze
il brigante non sar per godere, e queSto pensiero giover senza
dubbio _a distogliere molti dalla carriera del delitto. Lazione pu
nitrice rimane in cosi'atta guisa avvalorata dalla distruzione
' dello scopo, materiale-immediato del brigantaggio, il delitto _ces
sa dall' a"vere_lc attrattive di istrumento di..gaadagno , ed il con
vincimento che mediapteil brigantaggio non si diventa pi ricchi
(gi.geandefremora alle prave inclinazioni ed alle opere pra'vis
siate. Questa disposizione della legge e quindi doppiamente utile:
e p_ich rende l'azio'anpenale
poderosa, e perch ci sembra

tiebba'pure esercitaro'una valida azione preventiva.

;;jia.;, '

A' coronare ttti questi provvedimenti noi_crediamo che non


debbaess'ere dinentioeta la opportunit della _ indulgenza verse
coloro "che non esitanoa collocarsi da s medesimi nelle mani
' della giustizia. Ipmvvediuienti di questo genere ,_ Quando ven

_; iit--. '

'

gono fatti a proposito _,=5ortis'cono sempre buchi elfetti., \'i narre'

remo a qhesto 'partieolareuntl'atto checi veline riferito' dal va- '


loroso comandante. la zona militare ili-Avellino, il generale Fran
zmt.- .
In uno scontro tra la truppa? e labai1da brigantesca, di cui
. eta capo un tale Crescenzio, in Terra di Lavoro, vi briganti fu_ro

n9compresi da tanta paura,. che giurarono sqm-essero .potpto-.


scampare la vita di far celebrare una messa, e di epstituir;si,po
scia volontariamente. Quattordici di essi difatti si presentarono .

. al capitano Arri dei bersaglieri , deposepo le armi, ma gli chicsero facolt, approssimandosi il Natale , di andare a passare
quella festa nelle loro case prima di entrare iii prigione. Il cap-_

tano, come era suo debito, _ne_ rifer a'l'generale Pranzini, il,qna
le rispose accordaudo la chiesta facolt con la condizione elle col

primo convoglio della via ferrata Sarebbero venuti a Nola a costi


tuirsi la dimana stessa del giorno di Natale. Furono puntuali:

uno di essiaccorse tutto trnlalatd alla stazione perch credeva


che il convoglio l'osso gi partito. Invece di H per, i briganti
che si presentavano e si costituivano in mano della giustizia erano
diventati 25. Il generale li arriug, e chiese ad essi_se sapevano

che presentandosi sarebbero stati sottoposti aprocessura e corre


rebbero rischio probabile di essere condannati. Risposero all'er
mativamente; ed anzi uno di essi , per nome Tonico , Soggiunse
essere carico di delitti , e sapere che gli sarebbe toccata la gale- '
ra. Il generale allora diede ad essi il permesso di tornarsene di bel nuovo alle loro case per dimorarvi no al primo dellanno ,
con lingiunzione di'presentarsi noaltr_avolta il giorno 2 genna
_ io. Venne quel giorno ed i briganti tornarono; ma non erano pi
n H n 25, erano 46.
'
.
,

Le conseguenze che si ricavano da questo'fatto militano tut


te a pro del nostro assunto; laoude a noi sembra che la legge
ponendo a calcolo la eventualit della presentazione spontanea. .

ravvisi in essa una circostanza attenuante, la quale determini la


diminuzione di un qualche grado di pena. E di questa dimiuu
zione e pur giusto che godano quei briganti che_abbiani> conse.
gnato un loro compagno nelle manidell giustizia.
.
La legge per ultimo dovr. stabilire che col cessare dello

- tifi...

statodi brigantaggio, cesser la competenzadella_ giurisdizione; '


militare su qiiireati , e la giurisdizione Ordinaria rientrer in' 't
posses_socli tutte le sue _attribuzionif. '
'_ _
Signori, noi siamo compresi dalla perSuasione, che ponendo

in.pratica qu_es_te disposizioni -legislative, ed_avvalerandolaej.


nergidellfazione punitrice con la virt

par'tricedei-provve

dimentiamministratiyi-econllimpnlsolrottitero ai miglioramenti ,'


economici,
la mala
pianta'del brigantaggic'i'sara
sradibatad'l -'
suolo
italiano.
Noi's'iamo'cotvinti
che la: promulgaziohediquestai
legge_coincidendocon la esecuzione _del.cbmplessofdi provvedi- '

menti che abbiamo partitamen'te indicati, e con la pratica castani


te e.rsincefa-dei prideipii di giustizi O\(I italianit nella politica _ "
estera e nellinterna, parimenti; che in tuttii ranii della pubblica _,'
amministrazione,sortir leffetto che ne auguatno. V

. <

. -'

-i E ferSe sar utile_che il governo rietta se non sia buon"

consiglio di prottar dell occasione per; accompagnare. un atto'di" .


- forza-e
di severit,
clemente..Gi
vi abbiamo
detto qiianto
e qualecon
sia qualche_atto
l_ingombro_delle
carceri napolitane
: la ,i i _ Y
pierqgativa sovrana non'potrebbefforse essere'iuvmataa bene.

'

zio di quei giudicabili, che imptati'dilievi pecche politiche, so.


no scevr'ilda qalsiasiimputazion di delitti comuni? _

Con questo suggerimento di mitezza ci grato conchiudere'


questa
dolorosa.
; . compito
,
. L4 . il}_
_ Noirelazione
crediamo
, o signori,. idiaver
in questa-guisa

debito nostro, e divavre taclt di.deporre il mandato che 'vole- _.


ste allidarc'i. Vabbiainb esposto senzavelo e_ senza egagerazione'f'

_quale;sia stato il _risulta'men_to delle gostre indagini , e quale la


persuasione, che esso ha creato negli animi nostri. Non vi abbia- ,_

mo'dis'simlato la entit del male; ne vi abbiamo taciuto i rime


di. Il'_cm'pito nostro mesto e IBCQSLYJ_IIIIO. Ora spetta a v,oi,"0

signori co'rouarq_ I opera ed appagare le speranze chela vostra


deliberazioigggdi procedere ad una inchiesta sul brigantaggio ha
destato nelle'alitte popolazioni dell Italia meridionale. Voi}no'n, .
deiraiudcrt tanta'a3pettazione e tante speranze. Voi non dimen
ticherete che quelle popolazioni hanno molto sofferto, e vi atl'ret
terete a-vconlortarle col senno delle vostre decisioni giuste ed _a
morevoli. Voi dimostrerete' a' quelle popolazioni , che su i loro
'

10

fl\

g._ 6-

'

filestiui vegliala naziope, th<i dall ltlia e dalla_lihe verr


distratta la tetra eredit-adesso. tramandata dain antichi oppres

sori. Voi .dimostrerete' allEuropa che non-,paventat'e'tli _aron


tare le difficolt, e chq.le 'sap'ete_ virilmente combattere e. su:
.perre.' , .

l Il brigantaggio nelle provincie Papolitane iporge argomento


' di
soddisfazione
e di,speranza
quali
gnu-ano
che per esse
si lhgorinofainostri
le forze'enemici,;,i
lavitaliti
della'si;-fi
na
ziom._Yana soddisfazione; speranza fallacg! Noi invece-portia
. mo ferma 'fiducia, clie.'_il_' fatto dimostrer, come lItalia e;l ii_

bert abbiano}sjol iliprivilegio _di dist_rnggeqeihxali che esse


non hanno creato, e come_le stesse insidie dei nemici, la Stessa

_ condizionedi cose che ci si appone ad argomento-di debolezza


_ non Sortisvea'noaltro effetto se non quello di porre in.evidenza
'-fsem'pre "maggiore che lunit italiana un fatto irrevocabile ed

_indestruttibile, o che coloro i'qualline sognan=la ne, dovranno


invece
ras'sgnar5iad
essere
festimni
delhsuo
immancabile
com
\
- '
'
_
,
>
' J'
'
'

I
.
.'p_imento.v 1'_ -

__

Giuseppa MASSARI, -ieldlme .,


.

I
f

pelaioae diucammliuoue a Inehlesta del dephtn- I


(o CASTAGNOLA , letta alla Camera leclla toruin
scia-eta del 4 mi;qu 1863. .-

,\-,

Sm,wol li-_- Le tayole processuali che 1n,iiicarleaste di svol

gere in occasione dellinchiesta eseguita nelle provincie in_egidi


nali del regno _italiano , provano evidentemente la complicit ,
_dir' anzi l istigazione di Francesco Il, dei comitati bbrboniire-_
sidqnti a Roma e del governo romano ai, fatti di. cospirazione -, idi

reazione.e di brigantaggio che infestano quelle, belle contrade.


' Un rapido esame delle medesiilie dimostrer il fondamento di

quesiasserzione.h -

'

, _

'

'

-.

Proclssum' nonne mousmxon Bomvnurum txxnmno,


De Cumsrsu un ALTRI.
;

Voi ben conoscete , o signori , il dramma _giudiziario che si

svolse a Seguito della scoperta del comitato borbonico chiamato


di Frisao di Posz'lipo dalla casina ove radunavansi aconvegno i

congiurati. Chiave principale delle Stesso sono le rivelazioni di


Ettore Noli, congiurato>pur esso e segretario del eorrlitato, il qua
le per fece conte alla punitriee giustizia quelle trametenebrose
E queste propalaouiappaiqno informate al _vero, che tali le. ad
dimostra il contesto della tela giudiziaria ,l' ed il verdetto della
popolare giustizia, la quale riconobbe accertato il fatto e limpor

tanza delle riVelazioni; perlocch la_xcorte dassisie del circonda;


rio di Napoli applicando la disposizione dell articolo 179 del co

dice penale lo dichiarava esente da pena, come ne fa fede la sua


sentenza del 7 agosto 4862. '
_
'
'
' Ebbene : dai diversi. documenti sequestrati nella casina di
Q

Frisa assienrat_i al "processo ,i ecoiiibipati' cdll suddetto rivela


zioni chia'ra ris,ulta la complicit di'nui_ vi tengo-discorso? __ .
parte di
quelme1iioraml)uini.diretto
processo:' '
' ' - Il alto.
i Fan
Labbsz
di,un
a Francesco

ma , scritto dfesso_thi d' incarico del generale Nuists efdel ca:


veliere.Tortora , col quale
lo si ragguaglia
dell incremento
del
WiiilQ;hthqi'co,'dello
Scoraggiamento
dei liberali,
degli_opeiro
si lavori

comitato

._

_D_ue stati s'critt'iipure dal.tNolidlincaricodei suddetti conte.

,neti inmi 'pi importanti degli allliati della settaiborbonic'ai'al


quale'itopositodichiaril Noli che in; sgt1itqdiordine' vena

vtoda Riuad Francesco II il generale avea disposto di farsi


._ .,i-eariche_
le_' proposte
delle in
,lonoritcenze
o delle per
promozioni
o nomine o,
avvenire
pro di tali alliliati"
inviarsi-inilloma
do'ride doveanu venire gli analoghi decretil(2).

' Una lettera diretta a D.Ceare Firrao', spedizioniere pressa

la curia romana ,- da monsignor Cenatiempo siccome egli stesso


riconobbe. Si raccomanda colla stessa il porg_itore della medesi
m_a Capitano del Paranzer con cui vennero {precedenti amici

ed _ora. ritornato per mandato del*genefals si dice di detto


porgitore ch coriosciut direttamente dal nostqe'jbrz'cipale. se
al suo riiqrno dovete ,mandur cosa riservata. potete' co-i'isegntir

gliela. 'Si porgon quindi notizie del comitato e si soggiungeziqza'

tutto disposto ed allordhe e vi assicuro che il tempo ci nuoce


nonp0t0
A questa misura fan seguito altre rsponsiv;e del
Firrao ed altra della baronessa Teresa Ftderici diretta pure
al Cenatiempo. Interrgato costui chi losso lamico a cui dovea
' raccomandare il marito della baronessa ha_risposto eSSere Fran
cesco Il; che i precedenti amici indicati nella lettera al Fir

rao erano Besib cloiti , amendue di Roma, uguali di col in

Napoli per cospirre.

'

Rispetto ad un pezzo di carta, contenente alcuni nomi ,

vergato a matita, iLNoli dichiar: che due giorni prima del


suo arresto pervenne da Roma al sig. De Gottadon- una lettera
(1) Val. I,

28 tergo.

'

i_

(2)Loe.ciff
45) Vol. 1, pag_ 32_

_
I

..

V.

_;tte_-,-

\ .

colla quale gli s'ingiungeva ti-spedire uheuiissari-a Rocca


morfna in Terra di Lavoro per chiamare diverse persone della '

famiglie di Pippo (4) ad oggetto di spingerla ii reclutare delle


I masse borboniche_e farlo entrare in campagna" per" rinforzare

le bande di 'Chiavonef(2). Ne. sar inutile il qui notare come


esysendo,statd interpellatoil Noli suglialtrinomi trascritti sullo
_
stessio pzzo_di- cartaglipjriispestof tra Iii-altre cose... che il _ 7 _
Diego Terlizzi come ex=capo _staziof1e della telegrafi elettrica
_- in Napoli ricevea giornalmente dagli attuali,irnpiegati di detta
stazione _tutte_le segnalazioni telegrafiche che interessanbdak .
n tuale'governo, tanto dalla provincie, che dallestero e olio le
facca dill'oiiderei diversi'comitati borbonici, e chele spo '

_ _diva-.pur:in Ronial.. (3) f per mezzo:de;interpostelpermne


a Francesco il due o tre volte la settimana, siccome ripete nei

suoi
gb). 'che V allatto della' perquisizione
_ .,k . . sii fin
' interrogatorii
Frzittanto si ritenga
vennia_ro tretelegrainmi, coi quali i governatori dell provin
cie chiedevano soldati ,e riferivau sui movimenti reazionari. E;
valgaquestoeim di sprone al governo onde abbia a tenere
ben aperti gli occhi sugli antichi impiegati borbonici,;perch

non si avveri lo scandalo che'lo Statmpaghiysul proprio bi


lancio.inemici.idltaliae chele nostre amministrazioni servan

di strumento allg_ macchinazioni dei tristi.-< '

Si rinvonne pur ance lacifra adoperata dal generale De


Gottodor; perscr_ivere a Francesco il , a cui dirigeva le sue

lettere sotto ilnp__me di conte Mayel, via Poli, n'f 50 (5). e" ' ._
. Un verbale redatto dai carabinieri reali avente la data 7

'settembrg 4864 constata comea seguito della scoverta del co


fnitato reazionario'di Frisa, essendo Stato arrestato tra gli al
tri; il capo-banda della compagnia della morte, De Luca Do_

'menico, a forinarla autorizzato da,Francesdo Borbone, vennero


in cognizione che il DegLuca avea data commissione al epittor
-

4'Q=:

- il) Veggasi infra il num, lV._

.
_ .\'
"11;" ,(.:_y

"i, '

'

(2) Fatti 46 a tergo, voi. l. , . , f ,


(3) Vol. 1. pag. 41.
,
_ _
(4) Voi. IV. pag.

'

;5)-Vol.Xlll.pagle3

- .

_ ,

' ', a
,. :
. ,
-

___' .

<.-_

- too_ -

'

Biase di dipingere il. figurino secondo__l istruzioni:ravntefda


Roma dallexue, giustav le quali la compagnia dovea esser ve
sti_ta in tal foggia da incutere spavento; c_difatti a seguito-di
perquisizione operata presso ll'_Biase rinvennero il gurino, rap-_
pieseptunte una gura sqldatesc con pantaloni ,tunica , cen
turino, giberna nei; nero il berretto _con un teschio di 7mor

. - ti), barbuta lai facia, a_rmta la destra di fucile a fulminante.


_con baionetta, attegitala manca yin.posiz'ione- minacciosa (l)t

'Il liiase dichiar che il gu'ri'no j_'gli' 'era stato commesso da un "
- Doufenico De Luca elffualatlofsordo, di Potenza, ch gaello stesso
che venne ln"Roxna condato. al Noli da_'Francosw li e_ dal ge
nerale Vjalh'nde lo-_eonduesse Napoli. _Faceva ei parte dolo
comitato e dovqa recarsi inAvelli11/otper organizzarvi le bande
le quali dovean prender nouie di. compagnia della _morto_()f ,
E qtii_si noti gol pubblico'njaisterp (3) che 'Francesco
1 Borbone vdi al De Luca denaro e tre carte di yisita per es
sere>conosciuto_dal padre Pepe, dalSansone e dal comitato.

M_a una luce maggiore si sparge dalle rivelazioni dolNolil


Appare dalle stesse che le _armi che dov'eanp distribuirsi agli'f.

afgliati alla setta doveno imbarcarsi a Marsiglia per'inia-"


vecchia, dava il generale Bosco le stava- aspettanda'(l)ijzmysff

Narra poi come un Marino Cardociolo, ch3era'ulliziale 'di

marina ai tempi deihorbonici, rivelasse a'lui dal: capitano


Legaldano chme-_ pochi giorni addietro

la-depsiziotle del

21 agosto 4364) era stato a Roma conduc_endoii seco Sal


iapyatore e"Gius_epp Cardinali ed Antonino Monteforte,_ iquali

' erano ricercati dalla giustizia come 'conapartecipi;della stessa


A cospirazione di Frisia-.- Che appenag'inntoafll'ma per mezzo
del_magiore Torrenteros, nuo;de_ippiiiidifidbll9 'pulsa di

nastia, era stato ammesso alludienza-Fre'nceseo l-l.;nel pa


Iazzo del Quirinalelad unora -dopo'lagj_mezz'anottez Avergli

esso Caracciolo esposti i mezzi'.coi. qualisi ayvi'sava di con


'coryer alla ristorazionef yAllota, Francesco Borbone lo avea

{1) Val. III,-pag.

'

'

{2) Vol. IV, pag. 25. - V. pag, 59 e seg.


(5) Atto d'accusa, val. IXIII. pag. 8.
'

(4) Vol.-L pag. 17. .


n

|
,..\

--fli'l

' . Meora'to a partire'soliito'per Napoli; o Sicilia,-daiadpgli l'a

ircoll 'dif-pi'omottere -in suo nomev i' maggiori gradi e le mag


gioti onoricenze allutti coloro (che 'si manlehesero. oslayqli.
-alla' Sua oa'usaJ o rinnegassero le,pafi del nuovo 'govemo_
ha come esso Caraociololygli avea' manifeta_l,b che in'lende_va I

g\principalneete_di far capitale dellopeya e dell inuenzai:


un maggiore g_ribaldinp a nome Pagani, ehe stim aPaler
' m0,. lex-re Francesco lo av'ea aulorizza,to di: promettere al

Pagani il grado dit.brigadene , se _deci:levsi veramente di '


procacciargli il vconcorso di_ una bocca quantit cligaribal
dini.-_y Conlinuada'ndo altri chiiimnti sella _cospirzione, e

soggiuhge : Riguardo alla corrispondenza i]1a- gsicuratolo


stesso Cara'cciolo chel indirizzo di comunicazione fra T'ejixien

teros'e gli altri _di lasoiati 'aomafsi tinello (li _llohrto


Sxiiinie o Adelaide Smier , ed'in i dire ha incaricato LegQil-

I? clano a 'vler_ mandare ogni giorno una. persoiiafallaposta a

prezilriile ledere ch poitassero un indiriizosomigliam in


4_utgo il lmpogclnfli i 'safebbe r'ujnaalo a Plemimolperqsguj
' re gli anzidetti coeerti reazionari col maggiore Pagani [(4). H.

E_ qui _acle in" accouci 1 osservafe come colle 'p'ropalazio


ai circa le r'iqelazioni del Caracoiolo vengono confer'male er'lo
e per'segno dal capitano Legaldzguo
, il quale addusSe-a:go
'menti a provare eqrh il Garacciolo realmente si reoasSe in_ Roma
' ondef o'rjre s stesso a Francesco Borboxie ;' e( Pur zinco come a

seguito'dell
avute
imlica2ioni
sequeslrossi
allaevientemepbe"ha
posta _unailqlera
all
indiriizo di
Roberto
Smirner(3),
la quale
tratto alla cospirazione. Secondo le indicazioni del Noli, la stessa
sarebbe stata' vergata in Roma dal maggiore Torrenteroa', ed in

dirizzala al Marino Carabciolo indicatosotto il pseudoninjo di


_mio caro n muow, nome ben lieto nei {asti-lrigauteschi. Nel
, la stes.sa si parla di Luisella ;nonie questo di convenzione stabi
lito da Torrenterps coi co_mpopohti il comitato di_ Fmsia poi:_'iidi

care lexqe (li Napoli _(b;.|

'

,,ii.,f.x=gmgm.mu\\n'
l \
\ |
\"4

i
>'-

un,

m Vol. _H. pag. 46.


m Vol. II. pag. 52.
(3) Vol. II, phg.
' '
(4) VOI. Il. pag. 60. " '

'

'./.

l_,

'

4_

'

_
lngltro suo ii;terrolora (l)- l blltgt,e Noli ldichi'arii ch'un

(iuselqI Cardinale, aliparleoente assieme ahlj lui padre Salva

tore o fratellh'al cdmitato.diFrisa ', ven'ue' spedito' Rom; e si

lrov col 'nella settiinma.sar;ta;dell annol8tl; che quxcbe' vi si


Jesi. il di lilipaclre e ohe ritqrnarouo assieme. Dissero'di-avc- ' re pi volte visto Francesco Bbrboiie che gli afximava- a tene;

viva lg reazioiie,ispiramlo glqcia di sincera riuscit, promf-.

_ . tencld "larghi compensi ,4 olarge'mlo onoriceze; ed in_vero il


" 1 Salvatore Cardinalpass sei o'gette brevettiai cavaliere , tra
_ ni quali riorcloquelli ppi' '[nonsignor Cenaticmpo , peQ Mansi
.
sor Lettig_ri, per Girolamo Tortora ,per Francqsce Carinale
A I e.lier. D._,lsmgelo De Ciampis; l;rovelti chelurono_ passqli argo.
-- stero iquli so_ ma 'r'illegraroqo ed _ebhero ac\l_,_onore paili

.'l,wf;

-- ;*i S-7

Y -

.'

;J'_g _Prsqgue narrando del 'daaroche si raccpglieya e dell or- ,

> g.anizzazn delle_ \bagdqe soggiunse: 4 Giunta poi a Na'poli il


{generale DG Gottorlou, che vi Venue'spcdilo da Frantoqo Bor

hqne , in,qompagnia del Signor D Christen e del Vis'cpnte De

Lupc', ecii mi consta di propria scienza peri:h-ioper bei1'_tlue


' .vlte sorio lalo spedito a Romei ewidi il Borbonel chesi mo
? straa di tiitto iniesoelullo rgolav, \ la.seconglai volta recai
p al Borbone una lettera in cifra del signor De Gattedozi ; giunlo
c'ome dissi , costui a Napoli ass_unse la direzione suproina dal
v ecomitato
di tutta ladi organizzazione
delle bande'rivoluZionarie
si dellepremura
avere altro dana_ro...
-' I
v

Mi consta egualmente che ilgxnefale De Gottedon-, che

inl_roitava delle somme vistose, ne usava perla organizzaioue


delle bande , spenden;lo danaro helle- provincie e talunav lvolta

passanolo a degli e-ullicili borbonici che arruolavano e ape


V '
Rivela ipoi glie il danaro -Gi'rlando
Boccad0ro e al di lui

v div';mo nelle dette provinciia. v

glio Antonio che avvano assunto 'lf incaricqui uccidere il Ige-

nrale Cialdini fu Passato aglis'lessi-da Girolamo Tortora 'ed. in


ducati centoVentif, Joveqdo poi ricevere-maggior'compgnSo ad

' opera oseguitu. Il dnaro per lo acquisto di due pariglie, di pi


l(l)'VOJ. IV.img'.25-

'

' _

'

f- 453 --.

stole , che" servirjdoveanofper la consumazione di dette m


1
sinio'_, l'usbo'rsato
generale
,De compero
Gotledon lee dette
nelle due
mani'd'el
I In cantine
CammeranodalSiciliano
che
pari

glie di pistole, pa_ga_ndole ducati cinquantasette apariglia e,de


. r cali otto la_ corrispondente munizione. Mi consta egualmente
' che per mezzo di D. Salvatore Cardinale, Tortora pag ducati.

S- centotrenta a Luigi Langolar'e1 ex-ergente della guardia reale


J? borbonica, e di pi capitano garibaldino , il quale si parte nel
|' Cilento per arruolar gente che servir dovea alle 'bander'eazio
Quarieboibonichen.

\.f_; -

:=7 >

;;,.?,.

'

ProSeguecb fu" una Seconda volta a Roma nei primi di lu


glio _4864,' _che allora; {siccome di gi si acennato ,' gli venne

consegnato ilDe Luca. Questi. gli confess.@ a di essersi recato


in Roma per vedere-_llex-re Francesco ed i suoi aderenti rea=

ziopapri e conoscere cos e concertare la rivoluzione in dueste


I provinie. ' Spiega come egli recasse e ritornasse da Roma
sul ,paranzelld di Giuseppe Attanasio diSorrentq (i) , il quale
viaggiava da Napoli a Civitavecchia per conto del comitato e do

vea trSpoitar plichi allexre Francesco; erasi 'egli obbligatoqel


suoritoruo da Roma d imbarcare aPonza' tutti i camorristi; che

trovavan'si col rilegati. Enumer'a gli alligliati al comitato, tra i


quali comprende- un Salvatore Viola , ex:sergente di-gendarme
ria , il quale recavasi spesse ate a Sor'a onde abboccarsi con
.Chiavone.

->"

'

Egualmente importanti. sono le rivelazioni da ess fatte in


altro interrogatorio (Q). Ripete che venneroyda Roma a prendere
la direzione del comitato i tre francesi De Gottedon , De Lup e

De 'Chfisten. Conferma lincarico/dato di assassinare Cialdini e la

provvista delle armi,qale assassinio dovea 'aver luogo tra il 24


ed il 25luglio- 4861. _n lo"fui presente, dice , quando Girolamo
Tortora diede questincafico} ai due Saladino ed ai Bu'ccadoro
nella casina di Frisia , e loro consegn'le armi. De Gottedon

non vel;a, perehper tale faccenda erasi tutto allidatp a Torto


ra; ma prima per av'ea.veduto e parlato alle personephe do
_ veano cpmpiere lassassinio;,
_
_f
' '
(t) V. infra il__numl vn.
(2)VohV. pag.za. "

.- l5l: (Racconta Gemetra gli agenti del comitato vadaannoveraw_

anche il capitano Fus_co, della guardia nazionale di Pianura ,che


avea a sua posta una banda dihriganti. La banda ch egli avea
adunata si sciolse dopo il suo arresto per opera di Suo fratello
cappellano di reggimento;
"
' ,
4

n_ 11 tenente-colonnello Ricola'tti _, prosegue, era anche uno"


,3 degli agenti- del comitato._ Egli stava in 'corrispondeuza della
i; liai1da'di Somma , comandata dallex-sergente di gendarmeria.

ViScsi.__'
Narra:" poi
comedau'ati
si avesse'soccorsi
pecuniij'adalfco
mitato
e prosegue
' Altri
'rionpotetleieglj
vere; perch _ .'

non ve nerano-senna per" pranzi} nei quali si spendevano


quaranta l'in cinquanta ducati _al giorno ; e si aspettava che io 7
andassi allo'm a prendere dugeuto mila ducati e tredici mila
fucili che sieran maudatida Marsiglia e dove_ano essere por-

tati a Napoli per 'imprndere,e dare lultima mano al designato'

- moto reazionario. il tempo venne meno perch fummo arre- .


n statia_ il comitato disperso.

.
" 's i
disse
sua gita
a llou_raf
e della': consegna
a lui, Riparte,
fatta delciDeche
Luca
daldella
generale
Vial,'e
continue
la Imia._.
presenza gli diede anche alcune istruzioni intorno al mode di
condurre limpresa. Ed erano: attaccare quando vi era proba- _
hilit.di vincere; ritirarsi quando sivedcsse a fronte forze pr'o

valenti ;vassalire la posta delle letteree bruciare la corrispondenze; assalire} i procaeci ed impadronirsi dei danari; entrando
- nei paesi mettere tutto a sacco ed aluqcof prender dalle cssc '

pubbliche tutti-i danari ch vi trovaSSe , lasciandone analoghi


_ ricevi per tenersene conto al ritorno di re Francesco nel re

gn0.

'

. -

\"

Accenna ad un Emanuele Raieli di Palermo che teneva gran


mano nella congiu"ra , ed era particolarmente incaricato di anda-_
re a Malta e Malrsiglia'per procurare, proselitialla causa del Bor
hone. Che (monsignor Lttieri gli confesso d? essereandato a Bo

ma con lettore di madame Lalovt, la quale tene_va in casa un co


mitato borbonico, il quale andava in stretta relazione con quello
di Frisa, che _ben potea chiamarsi comitato centrale , giacch

dal medesimo dipendevano gli altri piccoli comitati Sparsi per


la citt di Napoli; Dette lettere erano dirette a France'sc_oll:

'-ff*m.

chiedevano Sil'luanda'sse a Napoli un capo, il quale potesse rin


_ nire le la della Cospirazi0ne' etrudurla in fatti. Si.fu dietro

queste ed altre consimili domande chci si decise amandre

' i tre Vfiancesisu gcennatil ll Lettieri in. premio 'dei prestati


servigi fu' decorato in. Ro'ma'_della croce di cavaliere Costan_jiniano. ,'
I
'_
>'
\
_

Rivela cone un 1: Salvatore Viola gai-sergente digendai

meria. riceveva dal comitato..un salario giornaliero perch


_ 'prestzsse servizico:ndse_losse' un.corriere, e veniva man

dato di _qua e diJ per mantenere le corrispondenza con le


_

n bando delle altre provincie. Si ebbe lo incarico di _amlare a

' itrovare Chiavone negli Abruzzi, _e stabilire il modo comcco'm


_y"gi,ungere la banda

Cliiavone of0n quella di Cipriano La Gala

_ I; che si aggirava per le montagne sopra,Maddalonie laltra


-i'.Viseusi_ _che spargeva
terrore _nlle-rnontagne di Som
ma',' e ne luoglii_ adiacenti. Questo Salvatore Viola era stato

,ganh a._Roma, dove avea portato lettere di Mancinelli (l) e


'u delP. Apfeda;
ivi a'vea ricevuto: un piegzo di osso roton
'u'd_0 di. color rosarearico ,.- il qi1aledqvea servirgli coincise
gualefdi,riconoscenza;' perch siniile pe'izo_ di osso__ trovasi .
ancora preeso tutti _i capi-haiida; e la ridonoscenza si opera' '

- cdl sovrapporre l- un pezzo allaltro e vedere se" co'nihacia-'


h mi...
v
.
_Spiega quindi. .iwmei_
si iecasse
per ben due volte al Roina
dincricojdelcomitato,
da!Boma
indirizzo
ed
aiuti dogni inaniera. giacche
Laprinia
volta si saspettava
fu nel maggiolStl:
vide allora Francesco ll una sul volta,il quale gli disse che
non era ancor teinpo. Versofla ne di giugno vennero Spediti
i tre francesi.'ll secondo viag'gio venne da lui fatto,nel luglio.
-_ Voi ben vedete, osignori,v qi1auta luce si spanda da que

ste-rivelinioni-su quelle tristi borboniche macchinazioni; al


qual riguardo cade in _acconcio il far osservare col pubblico Mi
nistero presso la gran corte-criminale di_Napoli nelle sue re
_ quis'ilorie del 23 settembre 4861 (2), come le stesse sieno_ cir
"OSGMIIMG, 00feht'i e precise ed in gran jmite sussidiate da 1io-\

li)V. infra 114 m.


mmxww

'

.'
H;@

'

_'-ise-L

tavoli indiane-E Ben ci disse nellatto daccusa (i): i La sp'on


taneit e costanza'nehsuoi detti, i minuti" particolari onde
sono rivestiti, il loro riscontro con documenti fripvenuti o con

. indizi_che derivano da altre fonti , e nalmente il conside..l


rare che mentre svela i fatti cririnsi ed i colpevoli egli non

discusas stesso, danno alle-sue'dicliiarazioni tutta limpronta


\
{della
'. . anche
. . confortate aus
. deposizioni
,_
_
Le verit,
_stesse sonohpoi
duu'
Pasquale Scuotto,eocnhiere da _nolo (2), dalle 'quali appare cof
m ci fosse in relazione. dun tal Capobianco, prima sergente

dartiglieiia sotto il passato governo, il quale in unigiorno'del

mese di luglio 1861.


per facilitare lo sbarco

richiese_di quattro o cinque carrozze _


molte armi, le quali do_vean senvire

ad una reazione borbonica. Lo incit in seguito. a far raccolta -

d"uomiai e gli dicea che i dahari si aspettavano da,l\oma.ql '.

quindi soggiunge;

M_i-dise essere venutoi'iltempowdi a

avere denari quanti ne avessi desiderato perch una_buona

Isor'iima Sarebbe venuta da Roma fra qualche giorno e min


us.'=wsua= t:a

vit a recarmi sotto la casa del generale per veder la cosa

con i.miei propri} occhi. Vi andai difatti un gioved ,a sera,


_come il Capobianco mi avea detto di fare; e_vidi giungereun
uomgi'ln una carrozzella, che portava una valigia ,di' pelle
_nera, con chiodi a eapocchia di ottone. Quelluomo lasci la '

valigia sotto la casa, e la valigia stessa l'u portata sopra dal


generale...
RimasiVneperuscisse
un tratto
quellatvde"
casa(lati-Ml.
aspettando
che Capobianco
e misotto
parlasse
Use}
Capobianco, ma per dirmi che il giorne appresSoad unor_a
designata e propriamente alle ore ventuna,avessi guidato io_
stesso una carrozza in quel luogo e che allora avreiavqu _
anche una buona somma._.. Il giorno appresso andai colla car

razza che miera stata richiesta alla_ycasa del generale,.,tta


forse per esser giunto troppo tardi, non'vi trovai pi alcu
ne: la casa era deserta. Ricordandouii che Capobianco mi
avea detto il giorno innanzi_che tutta,quella gente da me ro-
data salire alla casa del <generale edovea partire per pmtar

(uva.xm,pag,sergo.
(2) Vol. m. pag. 61. ,

\"

"
\

- _

-,

"._ ."_

,--'57f".

_ i denari alle bandeoasia ai hrigayntifohe infest'avanu la cam


' paglielper' conto di'Franceseo IL... Eorsi subito alla strada
; ferrata, ed ivi di' fatto trovai il_generale'con tutti gli uf
giali svizzeri che|altrq volte; av_a veduto salire sulla l-ca,sa_

, del detto generale ,e nel medesimo tempo rividi quella stessa


V>i_valigia... Partirono con lultimo convoglio per la via 'di.Saler-

' ii no e la valigia con vlofi0. '


' _.

'

:Fanno parte del processo in quiStione mollelettereseque.

' > s'tra-te_ nel casino di


appartenenti ad altro dei francesi coli: .
- ,dimotahti ; dei legittimisti inviati da Francesco ll=a Napoli onde
. 'capitena'r quellaCospirazioiielelcunitratti della medesimache

v qui riporto varranno a spa_rgere' uno sprazzo di luce su questo


futaechinazioni : - . .' 1 L}. . . Questav volta tuhai avu_to buon

gusto. di non' ,paplafmi dell impossibilitin cui si trova il re


-l

acct_irdare ai tuoi servigi la conveniente riniunerazine ,' ed

io. te ne\rringralzio_,lipoiehe tu comprendibehe che, io non po


'_tevo credere ch eglfosse ridotto ad una tale miseria , a non

avere

mezzo_di riconoscerte-serv_igidi un cos fedele Servo

quale Sei tu ed i tuoi amici. Il re il pi rovinato sempre asi


. sai nicced_a,non ispirare-inquietudine da questo lato ai suoi

'f partigiani ,' e'fFranesco Il particolarmente hadimostrato che


il danaro non_gli mancava. Se egli tie ha avuto abbastanza

v sino a questo giorno per. mantenere il suo partito e lare inspm


gare ipartigiani che difendono la sua causa , egli ne avr evi
) dentemeute a sufficienza" onde pagare o piuttosto riconoscece i

_ servizi chetu gli rendi col tuo attaccamento (l).


' ' Nella lettera 23 marzo_l8l si legge : a La vostra ultima
' lettera ci ha tutti irritati come doVeva farlo contro quelli im
hecilli che circondano Francesico'_ll. Se voi. non' avreste di
i: basso i volontari francesi , voi non solamente avreste niente a /
lare, ma anche niente a dire con quelletali genti. Borjes ci ha
a a detto altrettanto} che voi, e compiange i suoispagnuoli , e pre

che per
in tuttoguerra
il regno
I.'_p tende
ziale fatto

-'

delle Due_4 Sicilie


non7 vi sia
_
' -i un ull
i

E in altra : a Lasciate<dunquecadere un_govern,o che non


(l) Lettere2, versione giudiziale, vol. V, pag.v 29.
' (2) Lettera 14, pag. 80. vol. VI.

'
v

..

..,

.,

Il

__ ma .
lia pi grucce da sostenersi e specialmente asteuetevidi eri '

trar ne_ anni del papa (l).


l
-' _ ' ' _ . _
j Fanno parte eziandio di questo voluminoso processo alcuni
documenti
concernenti
l invasione_di
Borjes.'nella cospirazione
'
' di ' I
' Il signor}
Achille Caracciolo,q
coinvolto
_.

Frisa7 gi primo tenentfe nell esercito borbonica , e. che lede

. .
(
.
.
I V.
.
parte dl quella -spedmone , COSI diclparanel suo mlerrogatono_
del 45__ottobre 4864
:'\Rattrovandomi
Roma circa im
mese addietro , io eh'bi.ordin dl_'geheifale Clahy_ di recarmi .
'gnuolo.
in Malta Giunto
e di_mtterini
disposizione
del generale
spadi v
in 'quella iSola
trovaijdillatt'r
il detto Borqu
generale

)> unita _adaltri lullcialigsteri'; e non guari'd'opo dii-[cancelliere /


delconsolato generale napoletano "venne approntato un legno
ove' imbarcati tutti in numero diventi" approdagnnio nelle Ca
f

5 labrie . '. .V;_Come' il capitano Merenda , aiutante di cam'podel '


n generale Clary in Roma_, aeami manifestato clie'il generale
Borjes avrebbe capitanato una regolare spedizione , al vedere
._l inganno in cui era stato tratto , e che invece di lar parte di
un corpo d armatabon si cercava in sostanza che di dar capi

alla gente che si trovava in Calabria briga'nteggiando ed infe


stando quellecontrade, specialmente la Sila, mi risqlvetti ben

tosto ad abbandonare il Boxjes ,. non essenrlo\del


difarilbrigante...
h proprio
_
7 onore
I:
Giuseppe Coriba., gi capitano della 4 compagnia del 4
cacciatori, che col Carcciolo avea seguitatoil Borjes7 cosi si
esprime nel suo interrogatorio del 2lottobre 4861 (3) : Pote
re assicurare essere un fatto notorio in Roma che il Comitato

1 legittimista di Marsiglia dalla caduta di Gaeta in poi non ha.


cessato mai di spedire tanto in Roma quanto in altri punti'di
diverse nazioni,; per promuovere u'n insurrezione a favore dei

n Borboni. Aggiunge che quando egli arriv a__l\lalta il generale


Borjes era ivi da pi di un mese e mezzo a modo suo di ve- 4 dere speditovi anche dal Comitato di Marsiglia col quale era
in\relazione; Ha "quindi soggiunto: . Ch egli recandosi a

(1) Lettera zs,voi. VI , p.'g. ue. '


(2) Vol. X, pag. 5.

e; V01. x. pag. 45.

'

v .

.
-

'

r.
.

. I - -...iwpf 2-.

1'.

mettendosi d accordo eol'capitatio Merenda aveva in

' ,teso_di prendere Servigio a_fa-vdre dei Borboni , ma in un cor


.'} po regolare ,-ipoiche se avesso",voluto rendersi ;compliee del
\ brigantaggio avrebbe-prottato della_lfacilitii che.vi era in Bo- 7

ma idi gettisieglidbinizi, ol-_nella Sabina , come tafiti pra


-tiavaxia-.ai quali era agevole di ritornare in Roma .
w -'-'
' I.. .

_ I

'

. ' /

2; "I-:
'. _v..'i

_ .
x

. _

_ .l_nocasso Bismr.
'

.|'

"4',

'

" _

' ' Li % a rild'lStf2 in Mol'aditaetri per parte dell autorit


' - _di pubblica sicurezza piocedeva"si ad una. perquisizione sulla

[persona e nelle vligiedellinglese JameS Bishop ,4 proveniente

" d'aNpoli e diretto per Roma; quale perquisizione era cagione


del sequestro di molte carte,_e dell arresto del perquisito. -

. '__Li [a successin procdeyasi alla dissaggellazioae dellin


volto contenente le carte sequestrate ed alla loro descrizione in

- . -' presenza del Bishop. ,


" \ >
'
,
_
'
Si
rmxignneuna
lettera
allindirizzo
del
P.Sdran
Tor
_quatov'generale dei Minimi in, Roma ,.(avlente una sottoscrizione
dicente'*Ccrlb _L1'Ilo.ln essa sta scritto : Veneratissimo amico._

_ Esseridiarhi, sapendo gli ordini soVrani, unitoal-signor Bishop,


hoallp' stesse palesato tutto ilnuin'erp delle mie,forze, dando

_ " gli: uno specchietto delle medesime onde farin conoscere la


) verit della cosa ,-e presentarlo nello stesso tempo.al re,giac
ch _entus'iasmatddi ci che io diceva, decise immediatamente

di porta'rsia Romp'. Noi siamo per conseguenza pronti al mo


vimen_to, il quale non pu avveraisi senza dei mezzi; vi pre
-go di mettere tutta la vostra energia , onde, i medesimi , perv
:a='::3":=.'=

vostraFaretel
cooperazione
mi pe_rvenissero
, perch
simi.
conoscere
ali mio signore
che traSono
tutti necessaris
"i 4m_iei che

i,

si sono distinti nelle fatichee nll' amore verso il trono, vi


_jl,;ignor

Agotiqo, ch instancabile e non mi lascia un mo

mento senza che non sia presente a'tutte le,operazionifPr

gherete la' clemenza di Sua'Maest onde mi faccia_ottenere la


1
3

grazia di farmi tenere dei brevetti per lalvnomina' di cavalieri ,

onde potere adesare,alcuni che sono desiderosi di averli...


v

-:5d60 -,-

, Chi fosse poiqnesto_(larlolillc , riutossi il \Bishop didi


chiararlo e dar schiarimenti i_|i proposito. i
-
Venne pure sequestrata una sdrittur divisa in due colon
_ ne , coin.al margine dellecil'ie numerichecorrispondenti a nomi

di diverse citt del Napoletano, portante. laepigrafe di specchiere


to della; complessiva forza di uor'niti ottanta 'ntil' settecento due.i
cio armati 46,353 ed inermi 6_l,"3_49, e- divisi l_ngl mododi cigin
apPresso_, che si chiude con una dichiarazione del,_teqor seguen

te : v Nota bene; Nel surril'eritq specc'hietto'non; vi sono compro

n.SI 'ventidue paesi del'_Beneventano ,_paesi limitroli'a Napoli, la,


banda di Giuseppe il Caporale , di Cipriano, di Pilone , quella

di Romano col maggiore Procella , 'che" fa, parte ancora delle


11 file del barone Cosenza (1) -, pi , un altra _bnda che si andr

a ssare sui Camandoli3 facendne'paite uliiziali e capi di_


lia_nda che ne prenderebbero .la,direziene_,_. non che la batteria

del molo ed il corpo dei marinai Cannnieri. a!

I. _

Non vi sfuggire, lo signori ,_l_iqiportanza di questo docu-'


mento che rende manifesta la relazione tra'Francesco Il , i Co-

abitati horboi1iciedilbrigantaggio : chi sieno invero Giuseppeil


Caporale , Cipriano La' Gala; Pilone, Romano; come (lessi _vad.

_-_no distinti tra le uequizie-del brigantaggio ,' quali le infamie del


le quali si macchiarouo le loro bande, _inn_til cosa-il ripetervi.
_

Yenne pur ancorinvenuta una lettera rmata colla cifra

C. N. , nella quale si legge: - Rispondo allalv'ostra ricevuta ,


colla posta , la quale stata per punto letta dal lad. In pari
a posta da Pater, e per espresso incaricqdel Pad". stato Scrit
to a persona di presentarsi alla nostra amica duchessa di M.

C. onde parlarle, per Concerl.are qualchelcosa a seconda le


proporr fare , e mettersi daccordo an_che_col di lei_fretello.
Laopde in vista della presente, preve'nitene la signora duches
. 'Sa ,gd_ella presentazione di tale persona ,_Ia quale gode tutta la
ducia del Pad Le cinque persone da voispedite qui sono
.l_tuttora inoperos.

k_ _

,' A

' _ '

' i

_.

Per q1mnto il Bishop_ riutasse ogni chiarimento in.propo- _


sito non vi riuscir dillicilc , o signori , il riconoscere chisia il
l

'

mv. infra, 11 In.

_ a

- ltvl -
. Padrone ,| a che tendessero le proposizioni e gli accordi ai quali

misteriosamente si accenna in detta lettera.

l'l .

Ritrovossi pur anco il bozze di ne lettera , ch egli stesso "


ammise d aver indirizzata al principe Torello. Nella stessasi

legge : Signor principe , io vinvio una lettera che ho test ri


cevuta da Roma in risposta ad una proposizione da me fatta

al
vi ritorno.
avrebbeQuesta
pregatoproposizione
di assistereera
aglisforzi
chere.
Isi Sua
fannoMaest
pel suo
fatta in' .
J

conseguenza delle ripetute assicurazioni- di madame la duches

)v

sa di M. C. che voi accettereste con piacere siffatta dimostra

zione della stima del vostro sovrano. '

L ufficiale di polizia giudiziaria che procedeva alla descri


zione di dette lettere , osserv come-questa fosse in correlazione con quella precedentemente esaminata, e che quindi egli ora
alle recondite proposte di Roma che intendevasi attirare il prin

cipe Torella ; a quale osservazione il Bishop nondisconverine


della correlazione accennato fra gl incarichicon/idatfgli ila Ro

ma, e le sueproposte al Torella.

Atl'rettiamoci per di" soggiungere che il principe Torella_.


non solo riut di prender quella parte alla quale era stato in

vitatd, ma rinvio la lettera al Bishop, siccome ammise cdstui'fe


risultdalla lettera responsiva del 'lorella rinvenuta tra le di
lui carte. f '<
' <'-
'
Avea anche il Bishop un ritratto in fotograa dellex-re
Francesco, sul dorso del quale era scrittoil di lui nome. Ed

egli dichiar che quel nome di Francesco lo scritto diproprio


pugno dall espulso re ed il ritratto a lui consegnato in segno di _
benevolenza.

_
Chiudiamo col dire che principalmente
per'questi
docul

menti venne il Bishop , dalla popolare giustizia , dichiarato col

pevole di cospirazione.
lll.

'

laccesso cosmo Cosenza


, GALLO su rum.
.
\

L" esistenza di un Comitato, borbonica centrale residente in

Napoli , dipendente da Roma , dal quale partivano ordini ed

'
\

"

-lti'2-

istruzioni peri Comitati gliali latenti nelle meridionali provin


cie , la cosa che riesce anche.manilesta dal processo aperto al
barone Achille Cosenza, Micheleallo ed altri consorti di reato

Unanalisi (l) profonda e coscienziosa delle prove rac


-colte a carico del barone Cosenza e di altri ,' toglie ogni dub- _
bio della esistenza in atto di una cospirazione in Napoli , (li
,I
p retta con mezzi i pi sediziosi ed esiziali al ne di distrugge
re e cambiare la lorm attuale del governo. La lettera reper

tata in dosso allo stesso Cosenza , le carte rinvenute _in mano


del Troise , i proclami trovati a casa del Tancredi, altre carte
=

presso del Gallo , le testimonianze del Potenza e (il altri sol

' dati italiani ed ungheresi, rivelano abbastanza che un Comi


tato di reazione orari organizzato per funzionare per la ristau
_ razione del trono borbonica, per eccitare i militialla diser
3'
_,b
F
4.

il

zione , per promuovere il brigantaggio, per seminare nel popo


lo il terrore e la guerra civile, merc scoppio di bombe ed al
tri simili trovati. Che uno dei pi peregrini ed ellicaci modi
con cui la' cospirazione ad0'pcravasi al conseguimento pi fa
cile del criminose suo intento tu 1 aprire una bettola sotto la
direzione (li Tancredi a Vico Quercia ove avvenivano i soldati
del nostro esercito in copia , e si-sommiistrava vino gratis e

;r promesse e suggestioni per svegliare nei cuori loro la simpa


lia del Borbone e perSuaderli a disertare. Allo stesso scopo
p_ l'oggiavansi beni a nome di Francesco Il, 0 spendevansi per

I l'eclatar gente per le bande armate ,. per sovvenire i pi biso


gnosi, per premiare i piraudaci e per di tutto darne conto al >

mgran Comitato di Roma.

'

Il concerto constituitosi a tal ne in Napoli avea tutti i


1) caratteri di un Comitato centrale che teneva sue corrispon

jdenze con altri Comitati (li provincia e nominatamente con


' quello di Caserta , e dipender da Roma , ove trasmetteva le

sue relazioni mcrcjl vapore postale francese. Carlo Poli era


l organo di questo segrete comunicazioni , ed il suoservo Te
bia Troise , il condente messaggiere che recava i plichi sul
(L) Sentenza della Sezione l'accusa presso la Corte di Napoli . 4ht).

bre 1862.

-- 463 battello , 'Ii-oise che dapprima si peritava e negav'a ,.svel


tutto larcano delle sue elandestine_spcdiziomi. -

'- feci.

Cosillatti elementi sono_stati raccolti coi mezzi i pi le


gali ed onesti ed escludono ogni sospetto di spirito di parte e
di zelo troppo esagerato sia da parte della polizia , sia da par
te del giudice istruttore. La critica pi severe e pi schiva

non saprebbe non riconoscere nei loro procedimenti quella di


" gnit e quei delicati riguardi che conciliano piena ducia nei
loro atti. e
..
,
_ Tra le carte assicurate alla;giustizia di cui fa cenno l ora
citata sentenza havvi una lettera diretta ad un parroco in Roma,

sottoscritta Giulio Nemes , nella qualesi legge :_ . . . Il Comi


tato centrale di qui scisso a cagione che alcuni di essi non
zelanti troppo per la causa del nostro sovrano si opposero

energicamente alla risoluzione di agire subito dopo che si sono


i ricevuti_gli ordini? da oost. E pi gi : a .
Fate riettere
al sovrano che la rivoluzione e scoraggiata dalle bande e que
ste possano Salvami auntehtandosi di numero al presenta: in
posso dare da MIO individui ed altro ben rilevant_e numero :
ora si pu operare la diserzione che i nostri soldati chiedono
" eseguire prima che giungono gli ordini,di partenza.
IV.
Processo come: D. Gwrmm ma Pirro.
a

Le dichiarazioni fatte da Giovanni Turchetta il 19 novem

bre 486/l nanti il giudice del mandamento di Gaeta, dimostrano


anchesse come da Roma si partano le is_tigazioni che lamentano
le cospirazioni ed il brigantaggio (l).
"
Dovendo egli recarsi in Roma7 si ebbe incarico dal delega
to di pubblan sicurezza di Pontecoivo d adoperarsi a scoprir le
mene che in quella citt.si ordiscono a danno del governo italia
no. Presentossi col al sacerdote D. Pietro Forte- d Isuletta, in
lngendosi dav'er inlontecorvo persone .che,avrebbero parteg- _

\(I}Vol. l,fogt.to1.

'

' '

"

- I6L
giato con Francesco Il , ove fossero fornite darmi e danaro. A
questo fine averlo il Forte indirizzato al D. Giovanni De Pippo

di Roccarnonfinap col quale a dovea mettersi di concerto onde


'- fissare quanti uominiil Comitato (furono queste le espressio
ai) teneva gi pronti "quanti armati e quanti senza le armi,
ed anche invitarlo a venire in Roma. Port egli l imbasciata al
De Pippo , che accett l invito e'recossi in Roma col dichiaran
te. Portaronsi entrambi a casa del Forte che gl indirizzo all e\
commissario di polizia 1). Salvatore De Spagnolis che fece molta
festa al De Pippo assicurandolo che la causa di Francesco II di

breve sarebbe trionfata e ch ein ne avrebbe avuto grande ono

ranza. Fece qpindi uscire il Turchetta, rimanendo in segreto col


loquio col De Pippo in seguiio del quale entrambi fnr'oh diretti a
casa del generale Via]. Il De Pippo venne introdotto presso il
generale. Dopo il colloquio di quasi due ore venne fuori il ri
petuto De Pippo e gli mostr un foglio di carta ch egli non
- lesse , ma vi vide. anche un suggello. Illostrandosi molto alle
gru , gli disse ci? era quello un brevetto rilasciatoin anticipa
_ tamcnte dal generale, che accordava a lui grado di capitano e
quello di tenente a due suoi fratelli . . . n
Ritornato in paese il De Pippo tenne frequenti riunioni con
alcuni capi massa onde concertaremovimenti reazionari. Conve

niva in quei conciliaboli un Costantino Sarcione , nto Iiberale,,


gi capitano di forza mobilizzata, che manifestava aver molta

l'oria alla sua dipendenza per Francesco II ,e che fidava capita


nare una reazione nein Abruzzi e ad Isernia: si vantava che
il metteva meno a bere un bicchiere di sangue che di vino , ma

' che per alla esecuzione del progetto imponeva la sola condi
,zione di voler prima nelle mani un provvedimento scritto da

Francesco Il, col quale si sarebbe detto che tutti coloro i quali
erano imputati di omicidio (osservate c0!esti campioni della lo
gittinpil! ) o reiti di Stalo, si fossero associati tutti al coman
do di D. Giovanni De Pippo, avrebbero avuto piena grazia.
Onde avere detto documento siproposo I invio del Turohotta a
Roma. Il De Pippo approv il progetto del Sarcionee il Tur
chetta venne indirizzato al De Spagnolis in Roma , ove pi non
si rec essendoin stato vietato dal delegato di Pontecorvo.

_ 4
:_

- l65 v

V..

laccesso cenno Vm:nzo ARI-tortino se un HL mmrroil.


cmsmstm usm anni murn m Vincenzo Buon. or

sussuum , ASSASSINII su mrops:om. .

'

Vedeste gi, e signori, come i Comitati borbonici sien diret


tamente ispirati da Roma, ecome questi Comitati si facciano isti

gatdri di brigantaggio. Di quest'istigazioe una prova novella ce


lore il processo in discorso.
.
t Vincenzo Barone (4) da Sant Anastasia, giovine suglian
ai 22 , uscito dalla la dellesercito borbonico ambi la rinn

manza di un partigianoattivissimo della borbonica domina


zione. Ei fece centro dei suoi movimenti il monte di Soinma , "
5

ove alzata la bandiera d un ribelle accoglieva quanti soldati


sbandati fossero inchinevoli a perdurare in quell7 abitudine di

prepotenza e di abusi , cui erano assuefatti. I Camitati barba.

nici non mancarono cl' avvalersi dell opera di questo giovine


traviata e gli fornivano-tratto tratto delle somme per mantene

re in armi gli occorrenti satelliti. La pubblica tranquillit in


popolosi comuni venne scossa profondamente , imperocch gli
atti di vandalismo di quelle bande si traducevano in estorsio
ni , grassazioni ed assassinii. Lurida e lunga storia di simili
reati tesseno gli atti processuali-

Vincenzo Barone prendeva il titolodi comandante lo ton


ze regie. A nome di Francesco ll spediva ordini per danaro
" e ne prometteva la restituzione. '
' '
VI.
Pnocssso nonno CAMILLO Counn.u un Mm.

In occasione del plebiscito ebbe luogo una reazione in Ca.


ramanico. Essendo stato assicurato alla giustizia il brigante An
gelo Camillo Colal'ella, egli deponer avanti il giudice istrutto
_ (I) Sentenza della sezione daccusa presso la Corte d' appello di Napoli
del 1 settembre t86'2.
'

- lt56 re (i) che nel mese ili novembre 4860avendo saputo che Fram
cesco -ll recltava dei volontarisi &ecise di anilare a Gaeta ove
allora trovawasi naedialo..Gli riuscidi penetrare in quella piat
za'e di rimanervi tredici giorni. in quel periodo (li tempo ebbe
a parlare pi volte con Francesco Borbone e si ebbe promesso
di soccorsi e di appoggi.. Verso la met di dettopnovembre =i 'vi
veri della piazza cominciarono a stremarsi , sicch vi fu online

che tutti quelli che non avevano mezzi sufcienti dovessero uscir
fuori e ricoverarsz' m Roma, o nella provincia di Campgna : es

sersi perci condotto in Roma con molti altri.

_
Avanti la Corte d assisie del circolo di Chieti (2) esswd.
stato interrogato sulla reazione e sui massacri di Caramahico e
sui diversi crimini che gli erano addebitati rispose: che si lev
: in nome ed agli ordini di Francesco Il ; che dopo la reazione m
al forte di Gaeta a rendere conto del suo operato; cla-Frqiwe
suo Il dopo i fatti di Caramanica gli regal sessanta iiucati ; che
in ne il titolo di generale gliel avevano ilato', ma non se lo ha
mai assunto.

' Vll.
l

Pnocnsso cosmo i. zx-cnnznnua Sumnm.


LESSANDRU MICHE. un A_LTIU (A).

Gran copia di lumi per | obbietto cui mira questo lavoro si


ricava la questo processo che or si matura nello stadio del-'
l istruttoria. .

Eusebio Capitaueo, gi kuilizialo superiore nelle schiere bor


bonicbe , ordetenuto sottoil carico di cospirazione , ebbe adi

chiarore (3) che >si strinse in attinenze col'lex-generale Fabio


Sergardi e coll ex-alliere Filippo Piropti , gi uiziali nella mili
zia borbonica. Il Sergardi lo pose in segreto di esser egli alla
testa di un Comitato borbonico, al quale appartenevano vari per
sonaggi ragguardevoli , e che aveva a luogo di riunione la par-V
(i) lnlerrogatorio 17 gennaio 1862.
\2) Verbale del dibattimento, udienza 15 settembre 1862.
(5) Interrogatorio 25 febbraio t863. nanti il signor Paolo 'losti. delega
! di pubblica sicurezza.

- Iti7w

rocchia di San Matteo ed una cappella attigua;q quella Strada.


Pi volte ebbe ad accompagnarlo nello additato luogo.
Suppa di pi che lex-maggiore Torrenteros , rifugiato a
Roma travestito da marinaio , solcva qua ( in Napoli } recarsi
a sopra bastimcnto mercantile per portare la pi riservata cor
rispondenza da Roma di accordo con esso generale , e che il
Comitatp , del quale faceva" parte, ispirava benanchele oiem
zioni dei briganti , tra i quali la banda di Pilone , a cui non
mancava di,spedir danaro ed altri Soccorsi somiglianti.
3
=

E' che ci fosse vero, ci soggiungga, lo so per un fatto mio

personaleflmp0rcioreb , prosegue, quando era qui in Napoli _


la Commissione (1 inchiesta sulle cause del brigantaggio , es- v
scudo corsa la voce che energici'prolvvedimenti si sarebbero
spiegati contro gl imperversamenti di quella banda , e che fra
le altre cose pensavasi di prezzolare degl individui i quali
avessero dovuto\far sembianza_ di arruolarsi allabomitiva di

Pilone , per poi tramar insidie alla di costui vita ( vedete , o


signorf, che i nostri avversari ci giudicano da lolro ste_ssi
il
signor
.
.'t
.

.',
che
in
quel
momento
mancava
dellabilitale
= ,= = = -=
agente del Comitato, merc del quale corrispondevusi con Pi
' Ione, m impegn vivamente a trovar modo di far pervenire
" quella notizia al Pilone, che avea ein medesimo Vergato in un
biglietto. E continua accennando com ein accettasse l inca

rico efacesse pervenire il biglietto avvalendosi dell'Opera di un


tal Scudieri , gi soldato ,uell esercito. borbopico; come Pilone

mand a dire in risposta che avrebbe desiderato tenere con lui


un particolare abboccamento.

Narra come lo invitasse il . . . . .,, a star saldo nella fede


ai Borboni, ed attirare alla stessa causa quanta pi gentcpotcsse
di ogni classe, di stqr pronto _ad ogni movimento. ii Cos la mat
tina_, ci dice , in cui ebbero a sgombrare dal loro convento di
Napoli monaci di San Severino, per cui funeuo commossi a
tumulto i popolani di quei dintorni, il. . . . . al primo vedermi

I non fece altro che sollecitarmi ad andare in quel quartiere per


aggiungere la mia opera a quel talloruglio, spingendomi con lo
parole: andate, Sostene-te il vostro Re.
.

,
.I

,
.

v'.v..

..

-_ pace _
Becossi quindi_a Bari; o\'eientro in intimitcon un francese
. ., dal'qualc seppe comei presiedesqe\ il comitato reaziona'

rio di Bari, avente a scopo principale di accrescwc ed inferociare


le orde dei brigqnti.

'

'

-> _

Ritornato a Napoli , strinse amicizia col frate . . . . .", del


Mostprp_di@ . . _. 3, Scudicri, eidicei mi procur lamicizia di
questo frate hche vidi ben tosto _essere un accanito rsobillatcro

diSentingeuti' reazionari nellanimo dei popolani deidiversi


quartieri e nelle diverse case dcve'hazzicava sotto sembiautc
di questuarc pel convento cui apparteneva , e , per quanto mi
rammento
,-quattro o cinque
volte , nella
unitamente
allo
I ,ho
tenuto abboccamcnto
o_n costui
cella del
_suoScudier'i
conven .

to. Fu in questo segri:to,abbocci:mento che io rilevai dalle. lab


" bradi frate ..... come avesse egli spedito a Roma a Franc_c

sito Il il presente di una spilla in ore in attestato della sua de


; vozione'; come l'osso in relazione con un marinaio di Sorren
to, a nome Giuseppe Atanasic,_il quale era adoperato a portare .
{I

a Roma la corrispondenza reazionaria , ed a traghettare_ di sc

n greto gli 'sbandati e refrattari di leva arruolati per Roma in


seguito della cospiraziondquiorganizzata.

. _

Il frate fabbricare gigli di pastiglia , e disse al Capitaneo


i che bisognava dillonderli come segnali di riconoscenza tra i
"vari associati in caso di, movimento reazionario , ed a questo
>- scopo volle che fossero spediti a Pilpize , come si fece da Scu
tll81'l.

. ,v

.
\

'Hecatosi a Roma venne amniessoall' udienza di Francesco

Borbone al palazzo Farnese; tra le altre cose mi disse, cos si


n esprime; che se voleva rimanermi a Roma,_avrebhegli pensa.
tu o di lurmi accogliere nell esercito ponticio, o di mandarmi

con divisa militare ad accrescre le la dei'briga-nlz'. Soggiun

ge poi : 4Fu in_uua di quelle udie.nqe ricevute dal Borbone che


"ebbi a conoscere nell anticamera del palazzo Farnese un con
tadino di Caserta , a nome Salvadore . . . . . il quale , mentre

aspettavamo insieme , mi cond che era il corriere abituale


del comitato di Caserta... . .'

Cotestc importanti rivelaziouidel Capitaneo appaiono meri

al

..> 59 lv
_
I
tavoli di fede, giacch aggravano la giuridica di lui posizione, e
son confortato di molti ammini_coli.
7
.

.-_hfyg.

Anche fra

,-i_ .

. . , assicurato pure alla giustizia non nego (i)

l invio al Borbone della spilla per mezzo del marinaio Giuseppe


di Sorrento, le visite del Capitaneo, la fabbricazione dei gigli, la
consegna dei medesimi al Capitaneo, il di costui viaggio a Roma.

Si noti che in quel turno di tempo venia menato in arresto


un ex-soldato, a nome . . .

. gi sospetto di avere appartenuto

a bande di briganti, e_ sulla costui persona si sprprendevano cin

que appunto di quei gigli convenzionali.

__

'

Frattanto dalla guardia nazionale di Magnano veniva arre

stato il francese. si, . .


a causa degli eccitamenti reazionari e
voci sediziose cui si abbandonavaf Era egli latore di armi e di
diversi ritratti in fotografia di Francesco Borbone, di Maria Sofia,

del conte di Trapani, di monsignor Gallo e di Pio IX. 1 Ein vien qualicato di vice-console di Francia! (2}
Sottoposto ad interrogatorio dal prefetto della provincia di
Avellino Nicol De Luca (3) , disse che i ritratti dei quali era
portatore li aveva ricevuti da Francesco ll in Roma nel novem

bre 4862. Soggiunse che nel dicembre il vice-ammiraglio Saba


tclli due volte si rec da lui dicendogli che Francesco Il gli avca
scritto favorevolmente sul suo conto , e che il momento era ve-'
nuto per eccitare un movimento popolare , e perci lo invitava a
porsi alla testa del movimento stesso in Calabria, dove sarebbe

ro sbarcati da Sicilia e da Malta numerosi congiurati per operare


la rivoluzione; che avevano moltissimi alligliati per riuscire nel
lintento. Soggiunse esservi in Napoli un comitato borbonico mol
to pericoloso , il quale lavora incessantemente e corrisponde con

tutte le provincie per mezzo di emissari che sono di continuo in


giro. Due colonnelli svizzeri pensionati aver tentato d indurlo a
prendere il comando del movimento.Dagli stessi venne condotto
(L) [interrogatorio 27 l'ebbraiolt365 nanti il sig. Francesco Petrelli.
ispettore presso'la questura di Napoli
_

(2) Verbale di sggellamento di carte redatto il 2marzo lilli! dal dr


Iegato centrale dAvellino.
(5) Verbale 2 marzo

.. l7ti _

presso un antio generale di Francesoo'il , il quale si mestrava


determinato ad ogni eccesso , ed assicurava di aver parati i laz
zaroni a scannare tutti i piemontesi. Egli si riut di prendervi.

parte , indignato per tali propositi , rispondendo non essere un


brigante per macchiarsi a tal punto. Principali istigatoii essere
gli ulliziali svizzeri oggi in 'ritiro e i generali borboniciritiratisi

in Roma.

'

'

Ammise di conoscere i membri del comitato di Bari , ag-'

giungendo che sul suo onore non poteva nomimnli. Disse che c-
guaio comitato esisteva in Foggia e soggipnse che la commissione
parlamentare dinchiesta per mero miracolo sfugg ad un agguato
tesle dai briganti per operai di tale comitato; agguato che dovea
seguire a poca distanza da Foggia e che falli _per lo sbaglio di
una sola ora di tempo.
'

'
.
Domandato se conosce che in Roma vi siano riuniti molti
=5:
C
:
r.
';: individui e se sieno armati per tentare qualche invasione , ri
a
=
spose che egli stima il numerodogli uomini riuniti da tutte in
contrade d'Europa ascendere a circa 10,000. Che larmameinto

di essi gi completato , nia che permanea loro un capo ido-y


neo, e quel ch piii manca in quellaccoz;aglia il coraggio e la
disciplina... Gli arruolati per la pi parte sono spagnuoli , hm
Varesi . irlandesi , pochi legittimisti francesi , alcuni toscani e
milanesi e molti napoletani. Ha spontaneamente suggiunto che.
Francescqll gli diceva il brigantaggio oumporsi in.ciueste pro
vincie in parte di gente onesta a lui devota. Che i briganti of
frirono allo _stesso Francesco l6,000 ducati . da lui dignitosa
mente riutati.

'
, \'Ill.

laccesso nonno Puma rm; mauro Dm. mncuuss Avinmrz.

Ben conoscete , o signori , quanto rumore lev il ricatto del '


marchese Avitahile operato dalla banda di Pilone. Riacquistatn
avendo il medesimo la libert mediante lo sbor50 d una egregia
somma di danaro , sporse alla pnnitrice giustizia querela (i) per
t) Li 5 febbraio 1065 nanti il giudice istruttore Cartotipotla.

quel crimine audaeissimo. Da questo documento . cui conviene


aggiustar fede in considerazione della persona rispettabilissima
da cui proviene, emergono alcune circostanze che sar prezzo

dellopera il farvi presenti.


Nel mattino del giorno 30 gennaio 1863 essendo egli uscite
dal suo casino di Torre del Greco onde cacciare in un suo fondo.
si vide circondato da pi persme armate le quali glimposero di
gettare a terra il fucile e gli dissero di doverlo accompagnare dal
loro capo Cavalier Pilone. Salimmo7 ci dice, verso il Vesuvio.

e giunti allangolo inferiore del bosco di pini di propriet del


i signor Califano, incontremmo un individuo armato, con cappel
lo alla calabrese, con pennaccliio biancoe _rosso , se non erro ,

'avea giacca bleu e calzoni color rubllia con fascia. Gli pen
dea una medaglia sul petto ed avea qualche nastro sulla giac:
' ca, simbolo di ordine cavalleresco.

Prosegue narrando come Pilone facesse scrivere dal suo sc


gretario e'tirmarc da esso querelante una lettera di richiesta alla
di lui famiglia diventi mila ducati ; come quel 'capo brigante le

minacciasse se il ricatto non veniva pagato nella sera. SogginSe


(cos dice lAvitabile) eh egli (Pilone) agiva per disposizioni ve
t

nute da Roma; che dal momento che i comitati borbonici di No

poli oceano mangiato persino i due mila ducati che Francesco I I


gli area rimesso per munizioni , il suo corrispondente gli diceva
=

da Roma che il padrone permetteva a lui di avvalersi di tal mez

so per far danaro quando ne manca-va pel mantenimento della


= :u= = as=

banda. Mi fece leggere in giustificazione una lunga lettera da


Roma, dalla quale rilevavansi diversi particolari, che tutti con
precisione non ricordo. I principali erano che il padrone ossia

Francesco) volea conoscere i suoi gloriosi combattimenti e ve


leva che in essi non avesse troppo esposto la sua peziosa vita;
che avesse subito mandato la sua signora (cio la moglie) in
Roma , con la famiglia . ove non avea bisogno di portare altro
che i vestimcnti ; che il padrone permetteva di servirsi del
mezzo...- per far danaro. Era scritto poi : e voi mi capite... ed
aggiungeva di non potergli parlare pi chiaramente. Pilone
traduceva queste ultime frasi interrotte nel permesso di fare 11
colli. Mi fece leggere pur un diploma. ma non ne ricordo il te
I

'

-- l72'-

nere , poich in quel momento vedendo scendere dal Vesuvio


otto odieci individui che mi sembrarono bersaglieri temotti
. della vita. Pilone per spinse innanzi immantinenti una rico
gnizione e mi disse: non abbiate timore , se sono i profossi , al
ludeudo ai soldati , ci sono avanti gli altri compagni i quali li

faranno stare a dovere. Essi sono passati questa mattina poco


n prima di noi e non ritorneranno pi per questa giornata.
Non sar poi inutile che fermiato il {vostro pensiero su que
st'altro brano della deposizione 'Avitabile:
Dopo tal discorso
a incominciarono, quasi tutti i briganti a dirmi che se pel mio ri
scatto soffriva il dispiacere di sborsare una forte somma, quella
mi sarebbe stata utile per la protezione del cavaliere Pilone ,
la quale avrei potuto implorare al prossimo ritorno di Franoc
S

sco II a primavera ; mentre i tedeschi avevano fatto sapere a


Vittorio Emanuele che se per tutto marzo non andava ein a Ve
=

nezia sarebbero essi andati a Torino. Che in quell epoca non


essendovi in queste provincie pi di trenta mila soldati pie
montesi (chessi chiamavano ladri) sarebbero stati scannati dal
popolo e dai soldati stessi delle nostre provincie che si trova'
vano uniti ad essi:

E qui osservate, e signori, di quali fole la reazione alimenti


limmaginazione e le speranze di questi sciaguritti; e voi che
nella vostra perlustrazione udiste e vedeste con quanta disci-.
plina ed ardore i giovani coscritti, napolitaui si Stringono at
torno alla bandiera dellunit italiana, dite, sein possibile,

che impugnino a guerra fratricida quelle armi che loro ha con


segnato la patria.

.
'

IX.
\

lnocsssum cenno n. rannoco MANCINBLLI


Il parroco don Michele Mancinelli venne tradotto in potere
della giustizia per reato di cospirazione. Diverse lettere vennero
sequestrate in sua casa dall autorit di pubblica sicurezza.
Tra queste ve n ha una , che il Mancinelli dichiar essere
di suo fratello, a lui diretta . scritta evidentemente da Roma ,
datata li 30 dicembre l862. In essa si leggono questi versi:

- l73 n . . . ebbi la tua del 20 con ritardo per mezzo della legaziqne.

v Ma il tubo con glindirizzi non mi alfatto pervenuto. Ma per


' 11 chi: non servirti della stcsSa lega:ine ?. . . Ho consegnato al
cardinale la tua lettera e gli ho manifestato tutto l accaduto.
Ein attende ansiosamente gl indirizzi.
lnterrognto in proposito il Mancinelli (i) disse che la lega
:-ione indicata in detta lettera erede sia la legazionc prussiana
che gentilmente si presta per far risparmiare le spese di posta.
Quanto agli indirizzi disse ch erano da lui diretti al papa ed al
cardinale Biario Sforza ed erano rmati da tutti iparroci di Na=
poli; sembra per pi probabile, come lopina il Pubblico Mini

stero, che fossero diretti a Francesco Borbone, giacche e ora

sparso nelle meridionali provincie un proclama del medesimo


col quale ringrazia quelle popolazioni degl indirizzi inviatigli;
X.
.f\

lafa

lnocssso cosmo llinr, Fr.olno, su ALTRI (B.

l-x_/evi
._ .
M" Li 3 marzo 4863 dallautorit di pubblica sicurezza veniva
' arrestato nei dintorni di Portici Luigi Floric sul quale pesavano
forti sospetti pe suoi aggiramenti con persone reazionarie. Per

quisito sulla persona , gli si rinveniva una lettera datata da Ro


ma li 2% febbraio l863-[irmata vostro Anselmo; per indirizzo
non avea che la parola Portici. Essa del tenore seguente :
Signor don Giosu. - Riscohtrola vostra onorevole del
lSporrente, e prima di venire alla spiegazione delle vostre

domande debbo parteciparvi che per ora pu sospendersi il


. vostro viaggio, dappoirh sar pi utile dopo che avrete avuto
abboccamento con la persmache v indicher il latore , cui lo
. stesso avr lamahilit d accompagnarvi. Spero che sarete
' compiacente a quanto vi ho indicato senza offerire ulteriori dif
licolt del tutto contrarie ai passati vostri proponimcnti fervidi

ed efcaci e senza scriverne o parteciparne a chicchessia e

n ci per rosi-m siciwezza.


(t) Interrogatoro 24 gennaio 1865.

- l'74 Il Florio ammise d aver ricevuto da oma detta lettera , e


disse che dovea consegnarla all amico di Portici , ossia all ex
moggiore svizzero signor llirt , il quale per mezzosuo avea gi

ricevuto diverse lettere dallo Anselmj di Roma.


Sul Florio {sullHirt e su altri pende or l accusa di co
spirazione.

Xl.

Paocssso nonno u rmxrmrnsm Bnunm-Sonmu (C).

.\len gran rumore larresto della principessa Barberini


Sciarra obesi oper dalla solerte questura di Napoli alla stazio
ne dlsoletta. Tra le diverse carte che le si rinvennero nella
perquisizione, sonvi tre lettere in cifra , le quali vennero de

cifrate_ dal-19 autorit suddetta e forno rese di pubblica ragione (l).


Appare dalle stesse , evidentemente dirette da Napoli a Roma ,
l organamento dei Comitati borbonici , i quali, per precauzione,
non si riuniscono che nel numero di tre persone , la raccolta di
danaro che si la da loro per lalreazione , 1 invio che se ne fa al
Borbone , il camulfarsi dei reazionari sotto larve repubblicano.
Vi si legge inoltre : Stamane ho ricevuto una lettera di B'iario.
la quale dovrebbe togliere ogni scrupolo ai preti !

an
Pn_ocesso cenno Fumane un Asm.w (D).

Sospetto era alla questura il Farneraro per ispoi segreti


aggiramenti e per la fama di horhonico; fece quindi la medesi
ma sorprendere, li 27 febbraio ultimo, un giovine marinaio che

e costanti intervalli recavasi da lui, mentre era accompagnato


dal glio del Farneraro ; venne rinvenuto detentore di tre lette- .

re dirette a Roma , due delle quali con vari nomi in cifre nume
riche che accennono apertamente a macchinazioni reazionaria,

nelle quali il Farneraro intrigato (2). In una di queste lettere


(1) Supplemento straordinario al Giornale di Napoli . 25 gennaio 1863. .

(2) Memorandum della questura di Napoli alla Commissione il inchiesta:

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si parlava di una nuova cifra ricevuta non guari innanzi da

llnma.

Era cotesto marinaio in intima relazione con un Luigi Aniel-


lo. Perquisita la di costui abitazione, vi si rinvennero varie car- '

te di misteriosa scrittura ed una chiave numerica , che dalla


questura vien creduta senza fallo quella spedita da Roma..
la altra delle lettere sequestrate sileggono seguenti pe
riodi :

i. . . . Dopo di aver visto il generale da voi designatomi


per comandante le forze' militari, vi diressi una mia con la

a quale vi pregava presentare ai piedi del trono del nostro au


gusto monarca i sensi della mia divozione e fedelt , non che
le poche condizioni che sottometteremo il generaleed io per .

darci allopera. . . Abbiamo pochi uomini e questi habbehch


valessero molto, non sono abbastanza decisi di sostenere la
r nostra causa , se prima alcun di loro non sia venuto cost per

assicurarsi delle disposizioni che a loro favore veggono nel


lanima del nostro .-._ lo ho creduto spingere cento diciotto
(numero e nome convenzionale del porgitorc della lettera)
perch al,piit presto possibile facesse venire a voi uno.di loro.
Ora mi resta solo ripetervi in breve a quali condizioni il go
nerale accetterebbe la missione. Egli desidera degli ordini di
retti da S. M. il re. Desidera sapere. lo stato effettivo delle for
ze. che dovrebbero dipendere dai suoi ordini . . . . .
.
,

a Per la mia parte vi sommettoppure che desidero un auto

grafo di S. M. il re , e ci non deve dispiacervi perch conse


guente al mio giuramento che mi liga alla sua persona , ed i
posteriori li attender da voi. Desidero sapere-anticipatamente
con chi io debba_trattare , e nel caso abbisognussero mezzi da
chi. far capo , giacch gli onesti sudditi sono esausti anche per

le circostanze infelici dei tempi. n

L operoso questore di Napoli in un suo memorandum , che

vi rassegna va, sulle cospiraziom' reazionaria ultimamente scoper


te dell autorit 'politica di Napoli , vi dicea con molto senno:
Da questi nu_ovianfanamenti dei partigiani della caduta dina

n, stia , non per a derivare alcuna sfavorevole induzione sullo


spirito pubblico degli abitanti di questecontrade; poiche

- 47.6 sempre nella stessa classe degli ulliziali e degl impiegati del
passato regime che si reclutano i cospiratori ed i briganti. Ed
1: in quella vece le processure anzidette servir debbono a rifer
mare un principio generale , che gi la pubblica coscienza ha
da pi tempo proclamato , ed in cui forse si riassumono le di
verse discussioni intorno al brigantaggio , che , cio a Roma
I

sia la causa di quante insidie si ordiseono al governo italiano ,

e che la pace di questa parte d ltalia non possa essere assicu-


rata che a cominciare da quel giorno in cui, con la espulsione

da Roma dell ultimo Borbone, sia disperso il centro princi


pale delle cospirazioni reazionaria . . '
Xlll.
.\Tri D'is1'arr'ronu A sr.mu1'o I'IEL rrr1o DI Luce.

Nel principio dellaprile dellanno 4862 una masnada di


briganti organizzatasi nelpnese ancora sottoposto al dominio dei
ponteci, varcata la frontiera , assaltava il distaccamento di

truppa stanziato in Luce; ma , avuta la peggio , riguadaguati i


monti e ripassato il Liri , si trasse in sicuro. Altri per dei bri

ganti caddero in mano della forzaitaliana.


Uno di essi vestiva cappotto militare, aveva una tasca a
pane con entro qualche cartuccia , molte carte tra le quali la
nota degli individui componenti la banda.
Egli era un Padulli, gi sergente nellartiglieria dell eser
cito borbonico , disertore dellarmata italiana. Ammise daver

fatto parte della banda. Disse essere stata sua ferma credenza
che la spedizione dovesse essereco'mpqsta da ex-soldati e co

mandata da ex-i1lliciali napoletani ; tardi si accorse di essere in


mezzo ad una masnada di assassini. Disse che gli arruolamenti
si lanno da un certo Vagnozzi, farmacista in Roma, che abita in
campo de Fiori, . che gl individui cos arruolati a piccoligrup
pi di 40 a 45 vengono avviati a un dato punto di convegno. Nel
mattino del 21 marzo antecedente essersi riunita la banda nel
piano di Arcinazzo ove trovavasi apprestato un carretto. Arri

vato un prete , foce sciogliere i sacchi clic si trovavano sul car

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dellotstatuto";xil lugxidai'e pibp'ra ._abifaio.pe ,perfste

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_ moda disefef acque1_t{j,z dttmmoda lajnenl;_iytjiziw_puidli3i_11t f_QWL
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acti,b,ug Miti/itqs z'nv_jsulidi_tos ret;l'iftillltgs (legit'znii'lpginc'ipifs; et'ja'b. .


cc!iby,'f a;th (bqim iurt_et-persompsfacdsiatiggr ;Non-ilessealx ' .\\
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moltissimi, documenti. clte_ivetraccoltli, pio-erge inl'rnjidqsf"
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allora'ci_m noii
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una miaistm;dj'fqncosco I _emp "medaglia non.fa meravi


"S'll,PQEZQb -C_md_lqyale, uccidendo;

rubando; .eodl- -

"lattore per lui. Ma comec0nstipaa_ailo tgn6_ -_cellq*glezeypo- 7


I_l6ttlg5ty&itiildl esse ,,e' direi ancheia'omplice _,_'_
. _se-sempiapnonllbs'e iitiB__l -parola-, la Ydrgin'fa" santissima].
"jiortando appesoalipetto,que5to 'insidiciato abliitinpcollsua '
igie del-{Carmine ? clf' glie. [acreder _l& vostra, reli:
irgioue-cpi ampia-e scellerata-di qi]e_llgjchd iotrebbe'.avene ' v
un-demdlie,_-sei derbni.pdte'se_ro avereuna Teligionci;No'd ,
' qg&l_awla;pi infernale derisioneeelie possafai'si a Dio;?

DI

_ R. lo.e_d iihiei dompag'ni,ahliamolai>Madoqha nostraprol .


tetti-icejfefse :ave va_ Lapate_iftlaf colla;beodizionpl non sarei "sam

t;efl'9mlfdlii

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3 Edirisj'aopde
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il processo weil'1ale...
operg_ptdutaylaggmngepe
(parole
'allfeloipiefoza ,dil qiie}-- '

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sto_ dormxonto,I.;cliediuioswaf_lalierraziope"ed il per,vertiiimftd '

morale duisi abbandaanoiq'udsti,infelici , che, laua'tizzati ,da- -*


im i;leropropugnatore-di g_uiat'ra;e,mpi;;ladrafejratricidaycrei. '
I ilpo di_fafs campioni della fede} .__ '_" -_ V_ " - _. _ ' ".- ..
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_gioriientevvi_sarcte_coiivinti_jcb'_gi;lemivate in] prima) come
=.avi_di
R_qa vdi
siasi.fat_ta
dei reazionari.delle'tenobrtiseicxi
stranieri ',1 falliti ,
po'ssa'nza'lcbnvegno'
e'-fd_i" ricfte_zzayilphnlro
"spirazieni' che si. ;0tdls0n0ct pertitacem'eiite . sii i'annodano -"a

danno.
0Yihp ,italiaioL
il quartieredei litiganti;
la_ fuci
na' ovedel
si preparano
Je_arini__loro
e si aguzzano
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pori
.'_gliassassuiidei-nostfifgenerali; \egli "di.lohe partono gli
alla rivolta,'
sacco _edfail
sangue,_'le.scomuiiicbe
'-_-eocitaineuti
pipi-soldati. dItaliaj
ove sialconverte
una. ireligiope
di pace-e da '.
slumento
gueim
civile. -E'.tutt_
ci si ,'della
fa al \
-\iiiorein
il"oinbra"eu_no
'sotto'la
pr-oteziouei
della_baiidiera_
francetie
fliandieia Jl_i quella iniezione che vis:'pai_ld causa. di ltalial il ,

-. -piii geperoso suo sangue Slliqi_mpl della Lombairdi;di quella


,. n,a_zionga;obe
ricopbscediploinatic6neute'
il;rgo dEalia!","'.
' .Riettiarete
quindi; o signori, .SIOV_IIOH_Sla-ill
caso'd'i. pro:

.".,potre a_lla'Gemera din6jtaie"il.gpv'erno- del re -ad'_.insfisteiie@f_ .


nergit:amentepresso quell dellimperatore;_dei francesionde
abbia a volere lallontanamento di Francesco Il da 'Rma. 2

_ Ben spete,,sigm;ri, e'lo sapete! per pq0va,"t;uauto sa.


ci'aesser
debba laless_cr
sventura,
qu'a'nldd'allluna
sia;dolortisonel
duro cani'
'lmino_dellesiglio
'balestrato
in un altra'terra..
Ma se.Provvidenza
questo giovinetto
non _ ammaestrato
tltllle;_tlf
della
, iclie_v'olle
in lui _ptinite,le
colpe deilezioni
isuoi' ,
_ maggiori; non si" perita, tentando .lc a_rtilavite, spingendo -gli
antichi sudditi ad ignomiiiipsa ed infame-guerra, aVvolge'ndo

. nel sangue, nel. http, .nelle_ espilzizionh nlla {guerra civili:.le


provincie gi olib'edien'ti' al sito ,_Stiettrojhmaecliinando delitti

maggiori , riconquistare nutrono per s\empe perduto,- -bebe


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questo processo non ancor pubblico , ma'in is_lalo d istruttoria. " -- '
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(L' istruttoria di questo processo vemi! utiiinta._ [La Sezione, dl'- .


accusa presso la Corte d appello di Napoli , .eolta- scatenata idoli}; 11
giugno 1863. pronunciay'a l accusa della principessa -Siilrra-Barbef -'

fini; la maioh_esa* Soa De Medici .,il cavaliere Quattromani e di_,.


'r altri sei per reato di cospirazione diretta ad-ziltenlatiavehti- per og-j
._ getto didisl'ruggc're la forma. del governo ,.'eccitafei regnieoli' ad -

arm'arsi contro ipoteri'dellp Stato , avendo ; associati la setta , cou


certata.e;cooeliiiisa fra essi-la. risoliicioiie'.d agir'e nello scopo di ri- '
staurare ild0minio dellexfre Francesco tf'Borbone . per vie _di ate
tentati06nlro la onnia,_tlei governo e '001 mezo del brigantaggio ed"
ecei'tameulialla guerra_civile._ ' -; ,
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Credesi conveniente il' ufefirqfalcuni br_ani della elaborata re.

quisitoria presentata.dal' procuratore del Re p_ress il-Tribunale del


circondario} di Napoli (1).,Marvasi ) al giudice istruttore. - "
_ '_

La istruzione di questoprooesso ha svelatouna puya rospi,


razione, o, pr'parla-re con_ maggior precisione', un valtrofperiodi .\_
di quella cesprazioneche da tre anni si trama a [tonia contro ilG_o

vernod Italia. '


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" La rpattina'del 9gennaio in isoletta? Sulla persona della
principessaBarbejini-Sciarra mentre da Napoli tornava a Roma.
fur_ono Sorprese parecchie lettere} fra le quali _up plico diretto ai

duca Caracalolo di Brienza. 7 -"

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. in questo plico era, tra altro', una lett_era1dirtla agnonsigwir , '
don Gaetano De Rtlggier0 , nella aquale'era acobiusa una lettera in >

citracolla data 6 gennaio i'ndiriz'zataa Padre Clarenzo da Viterbo_ -_


ed _unf attra'data il ?; anche in cifra , indirizzata allo_stesso Padre.
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' * on'pu l'll'003fl in dubbio che n0ltllll0\i_l1a molti fosse'i t


cospiraloii , ppioh' dalle due sole lettere sorpr_es'e sappiamo il tinto
men la cifra di_parecchi c0ngiurati: Patanjed,'Eufrasso, Aronnef',

Ada1pg..dbragno,_di T ,91, 93, 96, ecc."

-,;_ _.

. :

" Evtutti costoro erano associati in un pensiero comune ;'. lo pro

vail pwdo della jqro'organizipzione ; peroccb.essi_erano ordinati a


maniera"disetta ,. avevano un' Consiglio in cui. s'inveptgvano , per
_cosi dire ,tutte le loro operazioni ,_-ed, avpevanola lor_o"gerarchia ,
,

essendovi atlgliali di7diversi gradi; ne si poteva prender parte alla

congiura senza essere. proposto ed accettato dal Consiglio. Stama


, ne, si .legg'e nella lettera dei 2'. si riunito Consiglio ed stato

n proposte ed accettato'bponnumcrodi fratelli ,'_o Aronne, Adamo,


l_> Abramo hanno pagato per gli ultinii due gradi. .' mi; .

_ l.l. esistenza tl unassociaziqueseigrta avnte la suz geparchia, '


i suoi capi ', i suoi attgliati e contribuenti ,_ duhqueinnegabile, ...
_ Se non che questassociazionc per 'eswrc.elc'vata a cospirazione.

. ; mes_tieri.vprovare che gli.dssog:iati-siprbpdhesseio 'ier iscop,q di


raggiungere l_la'ttehtto'5 Ebbene ,' essi si [imponevano di distruggere
la presente forma,eroverno ,. e di restaurare'i Borboni ;d eccitare
i cittadpi ad arma\fsi contro i poteri dello Stato; di suscita_r_ela guer:

ra civile ; di portar la devastazione. lalstrage ed il saccheggio nei


diversi comuni dc_lto Stati), econtro unp delerminataclasse di persone.
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" "lliiihiamiaiiio alpenser'o lagitazionercazionaria al tempo in.


cui le lettere furono scritte ,"i raggiri 'e la. lotta del clero, l stampa
ieazionarafiproclami e gli affissi sovversivi; ravviciniai'no tulli'quef. -

sii fatti ,-ltttedest circostanze celle operazioni delonsigljd dei


congiurati , e sar _ iii-testato ch era des'so il centro e lanima di
, tutto il movimento reazionario di quel tempo ;',e non si potr pi '
' dubitare non solo del loro_scopo, mavdella l_ro risoluzione di agire,
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gne il briganta'gjo , anzich, seemare pel rigore della stagione , iii


tieriva 5 ingrossav_a-, i borbonici avevano rialzato il capo in citt ,
il clero con segreti raggiri ed apertamente faceva guerra al Governo;
Alchni'pi audaci , come il parroep- di Santa Lucia . A iardi, Ber;
ghi", Mari'cinelli eTramzt furono arrestati dallwquostura.ijbenc,'. '

nella lettera del 6 gennaio. 9; dice a Clamnzz'o 4.0: _il fiscale. Trama ,
.L))hparl)coidi Sgnla Lucia ,' Acciardi, Borghi ed alcuni altri sono

prigioni; questo 'i fa 'iiiale_ _ Dunque il (Qopsiglio, dunque i con-


giurati si gioiavgno, dell opera loro . dqnque la questura era bene

inftiriifiata quandole'si deguriciava_no gli_adoperameiiti di quei p'reti


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contro il'Govinp. .

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. Inoltre nella Stesshlettera si'sqrive : Id Stamane ho ricevuto una'-' '


lettera di Riatl0iltl quale dovette togliere ogni scrupolo ai preti ai
quali lo aveva parlatog; Checosgpoteva mai essere lopera che si
pretendeva dai preti, alla qn'ale ripugnavano di prestarsi ,e_ che; -

solo una lettera di Ri'aiiopoteva spingerli alare se non qualcosa di


estraneo alla lorp missio'ne? '\

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se sempjzi niin-doss'e liuestia .prola, la 'V,ergine" Satitissinia',,


"f>ortaudo appesoalpetto quasto 'insudiciato abbitiuo;clla sua _.
eliigie del;Carminefl E.csa clie.faicrederc _la vostra reli
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igiene pi ampia" e scellerata-di. quella: che potreb'li'iaveno . -

1 un,-demoiie,.se i demoni'pote'ssero zivpro\uq religioirel Non '


qnStawla'jn infernale derisione elle po'ssalarsi a Dio? .

-' , Il. lo'ed iiriiei oiupagoi'aiiluamo'lMadoqna nostraj'p'rel '


- teltrice,fcfs,e:a se vaf la paleate qqlla;lienedi zione. n'on.sare_i "stato
; certamente tradito. _', .'2;, '.:_i.\';_.. r ;;, 1 '_;,\ijin . _
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G-_I_*irm quindi il processo \'eiljale;,.'{:.f'.;";.'iffi'itlfgfi


E opera perdutailaggiungere parole lalleloqulettla di
sto dqdineuto, lche'dimpstraflabepraaione(cd

pervertiinelq "

morale dui-si abbapd'onanoquestiinfelici, che, fanatitzati'dat -


un clero; piropugnat'ore -di_ guefrape_mpi, gla'dra-e _Irgluieida, erg_f
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penali come
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inlifpt'ifnttpsl'
R__iiia siasil.itta_i-l convegno dei reazionari. stranieri"? alliti ,
'f_ .avj_d di possanza _efdi riclre_zzafilphnko 'dellepehebrbs'gmo

spiarazieni'blle' _ or}disdonojci pertit'iacemente si ri:a mandano -'a


dapnd ;del governo ,italianoL il quartiere deriaplrigranti; '_la 'ftlt!f-\
ua ove si prepararla learmi _;lo:i b Si aguz_zanoi
per '

u.gli assassinidcinostfifgenerali; _egli "di. l'ohe partonogli


' _600itatnenti alla rivolta, al #5996 _:ed_fal sangue,"leascoinuiiclie

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., '- pi_"solda|ti;dlhliaj ove si converte una religiope"dipacee da>

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-h_xoredn u_no Sifittqqtilpi glicine civile. E.tutt_ cisi'la al


'l"o_m'brae isotto'la Protezione. dellafbaiidiera, francese ,'della -

-. 'pi generoso. sito sangue suiilcampi della Lombzirdiydi quella


,_ n1azione.che
riconosce;diploxxaticinentq'
il regfio'dlftalia'l"."' _ Rietterete
quindi; o signori, Ise__non_sia'iilcaso'd'i, pro} '

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quella :nazione che vers.,per'_l_'cauSa. dlta1'ia'_ il

.-'._;porre alla: Camera dinvjtaref'il'.governo del re _adcins'istereie; .

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nergicamentc pressquell' dell"imperatorer_dei fifancesi.onde

abbia a volere lallontanamento di Eranocspoll da'Rdmta. i "i


_ Ben_ sapete,7onsignoriiieilosapete'pei prova,fquantosafp
_craesser debba la sventura, quanto: aia'ldolorespnel duro i:anyff
" mino_dellesiglio lesser balestiato dall-una in unaltra tdrra..

Ma'se'questo_fgiovinetto
nouainmaestrato
I Vdella
Provvidenza , "clie'v'olle'
in lui punitepdalledure
le colpe deil_ipt
suei .
. maggiori, non {si pefita, tentando Jc arti,_lavite, spingendo gli

antichi sudditi ad ignomiigsa ed "infame-guerra , avvolge'ndo


. nel sangue", nel. luttp, .nelle_ esipilzioni, nella guerra civil_le

provincie gi olib'edietitif al suo ,_scettro ,'macch_inando delitti


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maggiori, riconquistare un tronoppar sempre perduto; docile _


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_l;saminerete_pur. 8000-561100 convengall attuazione .d_i _piu

."_ellicaoi 'rinied;onde impedire labuso doiim.ezzi spirituali a;danno


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- della pubbltca,cosa_.f-_.'.;i-.._-__;,. ;.,_.'_.t.- Y.-.,i.d.;-_
- i documenti (lequttlll' p;i h_Oiatto ,gcunq non;illpmina,rm
: v ~
.,
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clie' mi lato della \quisiioi_iey menti-6' non,:ppp negargr che il-bri- ' .
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.gantaggio, alimentasf ben'-Jaiiqo'di_;altge
: _'lo stato sociale
-' _ . __ 2in acampagntwli;;la corruzione _semiuata dal "cessato 'govei7iio,_

- lSl0lfl0h tradizioni delle; ricompense accordate ai - _ '__i, la


,

., ' ' it'idella soSs'a-g rodotta;dalla g_leOWB;-,*d


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.-;la' nostra l0lllltSll;qtlll piporltu"_laimioi.potfebiiqlessei_jliit-
. tovdalmini_stro guardarigillia-J-F_ > .'.,;g i.; un
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" 'laupe chyc,ai risbontran.fug_onq jvp'_le_ dlla pircoslnza che:


q;igsl,o procqsso noir ;ahdor pubblicp , main is_lalo d istruttoria. " - '
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_L islnil_lpria di queglo processo vom ultiinla._ ILa- Szioug di' .


accusa presso 'la Curie d appgllq di Napoli , polla sen,lcnta ldqllj' 11
giugno 1863, prmmncia)fa-l agcusq dell p'rimpepsa -_Sirrp-B_afhm _

rim; la ma'rchgsz" Soa De Medici ,u_ avaliere Danromgai cm",


', altri sei per reato d} cospirazione '31f01l2 ad-lleulalipvehli pe g-j
, gellp didis_l'uggcre la farina. del-governo ,.'Cctare-i reguieol'r ml u

armarsi mlr0 ipoi_er.'dello Stato , u'vnda; 'asspciali insella . con

cerllzgfe -_conqt_nisa 1;a essu risolugidlie'.d agite n'Ho scopo 'di vi-' '

slaurare\il (10mno dellxfre.Frqnccsco Il qubone . per vie i al*_


tenlaliconlp la forrrq_cl 'guve_ruo e 'col mezza dpl brigan!aggin 'cd
c.lmentlpguerra,civile._
-:_,'
a
,. . .
, ..-.'- ;
Credesi cqgvenienle- il riferire alcuni br;mi della elaborata rc-.,
quistori presanlalada prbquralore del Re p_ress il-Tribunale dql

circondario di Napoli (D._Marvnsi ) al gidice islru(lore. \


_ _
La islruzbne di questo'proaesso ha svela(duna quva cospi
razione, o ,
parlare con maggior precisione'._ mi allrbjprindw
' di quella cospiraone,che d lig anni si trama a Roma_ contro il G0.

vgrnod Italia.
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3
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Q.
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' La Ipatl_na'del 9*gennaio in {sqlella'l suHa persopadelal
princpessaBarben-Sciarra ,,uientr,e. daNapoli tornava a Roma .

fur_ono sorprese parecchie le,llere} f_ra le quali _uln p\ico diretto al


duca Caraeao'lo di Brieuza.
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>_ .
_ In questo plico ;a. tra allro, una.lcllpraxlirlla agnonsigux , don Gaelqno De R(ggiero , nella quale 'era aechusq una _-lehera inw':
-cfra colla dala_ 6 gennaib indirz'zata a Padre Clafenzio da Vilcrbo_ ;;
ed pn qltrajdala il _2 , anche in cifra , indi-rizzala allu_slesso Padre. '
,

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Non4pp rivocarsi in dubbio che non uno tua molta fossero i
" cospiratoii , poich dalle due sole lettere sorprese sappiamo il nto
'nomeo la cifla di parecchi cngiurati : Pala}ede, Eiifrasso, Aronnef,

'dqmo ,4_Jibragnoidi 7 ,91, 93,96 , ecc. '

"

,, _ _4

. _'

di? E tutti costoro erano associati in un pensiero comune ;'.lo pro

' _ v'ail pwdo della loro organizzazione .L perocchessi_erano ordinati a


manieradi'setta ,. avevano un Consiglio; in cui. s'invepltgvano , per

_cosi dire ,itutte'le loro operazioni kediavevano'la loro gerarchia ,


' csSendb_vi altigliati di'diversi gtt'gtliyll si poteva prender parte alla
congiura'sgnz essere'. proposto ed accettato dal Consiglio. Slama- '
, _ne , si Jegg'e nella lettera dei 2'. si riunito il Consiglio ed stato
proposto ed accettato-linonnumcro di fratelli ,_e'Aronpe, Adamo,

_. Abramo hanno pagato per gli ultimi due gradi.- tf


_,I

2l-5 "

- e

esistenza di unassociazione se'grla avnte la sua gegarch'ia,

i suoi ca'p ', i sub atlgliati e contribuenti ,q dunqnejnnegahile,

."..'

. Se non che questassociazionc per -essere.el_cvata a cospirazidn.

' ; mestieriprovare che gli_z_issopiati- siprbpohessero per iscopo di


raggiungere I; a'ttehtt05 Ebbene ,"* essi si proponevano di distruggere
la presente fufma_diGoverno,.e di restaurarei Borboni ;'d eccitare

i cittadini ad arma\fsi. contro i'poteri dello Stato; di suscitarc'ia guer-.

ra civile; di poer la devastazione. lastran ed il saccheggio nei


y diversi comuni dello Statb,econtro una delermiuata" classe di persone.
.." '..'_ .

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. -,__ . _.."- 3-; ._ '. -.,,p . \ i.'. ;1 . V.

' .Richiamiar_no alkpensiefo lagitazi0nefreazionaria al tempo in.


cui [e lettereJturono scritte ," i' raggiri'e la.10tta del clero, la stampa
reazionatia'proclami e gli afssi sovversiv_i; ravviciniat'no tuitique" .

sii ftti ,-,tptle.qes

circ:ostanze colle operazioni del Consiglj dei

congiurati , e sar _ pifestato ch era desso_il centro clppima di


_. tutto il movimento reazionario di quel tempo ;',e-nn si potr pi '

_ ' dubitare non solo del lino,scppo , madella loro risoluzione di agire,
_. gi concertatae cprihistl. -

'

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'

.,-I-Snlpi'reell autdn_no dellanno sc'0rs mentre pelle campa

' . grie il brsahta'ggo , anzichscemare ptgl. rigore della stagione . in


eriva es IIWSEIY'Q. i borbonici avevano rialzato Il capo in. citt
il clero con segreti raggiri ed'apertamente faceva guerra al Governo;

Aic'uni pi audaci , come il parrocg di Santa Lucia . Acciardi, Bor-__


.l

gbi, Man'oinelli e'Tramzi furono arrestati dalladdcstura.;lbbene, J


nella lettera del 6 gennaio. 95 dice a Clarenzia ;_ il Ii'sc_ale Trama ,
' - il\pnrrpco;di Sgnla Lucia ,' Acciardi, Borghi ed alcuni altri spno ,

u prigioni; qtgesto (si fa male. _ Dunque il Qupsiglio, dunque i con-

'

giurati si: giovavano_dellopera loro . dunquajla questura era bene

iiil'orilfmta quando lesi depunciavano gli_lopentngnti di quei preti


' - coni-H) il'Govno. ,"b
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>
, --'.' .vf'
". inoltre netti: al ssa-Lett'era si'sc_ri-ve : ,c Stamane ho ricevuto, una f
lettera di Riarid', la quale dovette togliere ogni scrupolo ai preti ai
quali" io avevaparlato.) Ghe'cosapnteva mai essere lopera che si .
pretendeva dai preti, alla quale ripugnav_ano di prestarsi ,e che;
solo una lettera di lihiopoteiva spingerli afar_e se_ non qualcosa di

estraneo allalora missione? " , . _


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: Z.

Questa lettera sprtta dai'iin reazionario ad un altro _reazienaf

rio, e tratta di cose .Politiche , qpihdilopera ac_di*si Miavlil


clero non poteva essere che, politica e reazionaria. '_ 1 ' ' .._U.ii"

Le parole della lettera e le considerazioni da noifatteliaslcran- .

un cerlanwnle animare che ico'ngiufati eccilava)io lclcroa servir


la loro causa ;, ed" in,ognl modo Lnon erano estrapei >ai .suQi;idlr_igtii
ed alla guerra iielfaceva al Governo} _ j\.
' '\j. :",_ 'f'?1__
'

Ed i congi_uiati non erano nench estr'ani alla'atzimpfa_rigio


nria che in'qnello stesso tmpo_avevahltrepassatoqogni freno di leg- _

39-} 'di I morale, di pudore. Si pnbbticaron Il Cialiatt;no'ed It Bap_


Giuseppe; espre55iotle feroce ersalvaggla di un}a reazione
, :
\: fanatica, ignorante e sahguinari; vera stampa,di briganti! Si;pnb-i
' blicava._ Il Naputi.cbe "rappresentava; per cosi dire , lintelligenza;e .

1 aristocraiia ldel partito ;rgaziona_rio che propugnava_il

'

della Ederazione e la restaurazione dei Borboni. ;

'

_f_.,,.,

Edi giornali sedicenti religiosi ,1 retto ognit'rc'n_ s eran messi

a"predica_re la rivolta colpistacciato cinismo ,- facendo uno strano _


' 9 saci'ilego miscngio dellareligioriee dei Borboni; della croce e del

' 'pugpale; del'prte e del brigante; ricordando"in_mezzo al secolo

_ XIX limmagine del "cardinale Bull'p che canapa-mano benediccva .


o__ecinlalti-dassasisinava'q " _ | _ .y
.
,
,-:
_

vi ha la stampa che propugna principi_cd opinioni;- e la stam

po, che invita all azione.ed mezztx'di. rivoluzione.

'

._ipnibblicavapo
/
I giornalimentre
di cui idigeOi'rilnowertm
dei secondo
giier.fjsi
congiuratisiriuniv'angin
consiglio
;a_sgre-

'

gavanp alliliati.;qpaccoglievaiip-danaro e PIQYQGVQ) il clero alla .

sgdigiqnetErtraioouglti-ati e "gli scrittori di questi periodici-non


. possibile che non IlSSQ'QIIQSGQQI? corrispondenza; ' " 1
v Qui (si dice in falli nella,letlera.in citra,dei 2'gennaio"quit
_ la polizia si prende ogni giorno 'tutti'izgiorpali contrari. a E poi
si soggiunge con compiacimento: che-sono per pi ostinatied esco-

' no sempre. E la prova che ippifzitori ispiravano "e. sbqiveano


il giornale Napoli evidente, non potendo essere altro il giornale di .

,.Colu_i a cui si accenna nella lettera. Dite all-A", scrive Sert9riei,a


Clarenzio , che gli far tenere ci-che sul-giornale di -Cliii;avramio
pensato 91,, 93 , 94 e noi.

.j 5'. . " 'e'i '<",t_"
Fu stampato e sparso tra gli altri un proclama cheinyitpva i
citladini a m0versi in l'avere di Francesco Il ., che porta la data del

-' 31 dicembre 1862 i.enistce colle parole: Viva Francesco I! !' Vica'

la Costituzione! Vita 1 autonomia delle Due; Sicilic'i _

'

E nei 16 gennaio irovansi afssi nella citt, odin parecchi pae


si circostanti , dei cartelli overa seritto :4VivdFrattcsco li!-'ovve'ro_
Maest, i Napoletani spogliatil,da yn assassino hanno aiicora'leiid ili-gri:
.'

dare: Viva France;ch Il! _

gli; 4-

- -

E indubitato che i capi della cospirazione raccoglievano dan'a_ro,_

e questo danaro-manderanno Roma a FI'QIICCSOUII- _le_litQ , Adamo,

. Abianw,hnno.rmarolipergli ultimidue gradi. a A ..ricetver.pr


' ii meizodiirlidalt iii cifra )_i nomi dejeontrjbniiti.,"ler mezzod .

Pilippo'lferlv, Pala'medc ricever oltr 1;000 frapciii pel te. y)?

_"

'

-'-'- 89! -

'

_ '.

Perch onesto danaro.arFrances_co Il? Francesw Il dacchper


_

dato il regrio si fa ricoverato in Roma, protetto dal Papa , ed aiutato

_ dai_prelie fiati reazionari,e da alcuni suoi antichi sgvberri, si mes


. so _alla testa. di una cdSpirazlbhe permanente contro'l unit ditalia.

'

|" tutto questo frattempo non ha fatto altro chearruolare briganti e


sguitrztiartt contl'0tesl,pfwiincie; questa sua cooperazione al
brigantaggio , da Roma suo asilo , sotto 1 egida del santo Padre ,

un fatto HGIUIQ', storico , e di cui non e pi"be rmesso dubitare_,: "


dopo, la solenne dibiaeuzioiie;fatta dal Parlamento. _
Orari reazionari di Napoli perrh' inai'avybberq mandato con

J .

tanto segreto , _c'on tanto mistero dei d_anare a Francesco Il sey'non _


pei'aiutarloin qu_e'tla Sua opera 1'

f'<> ' ....

.\;f

E_se' e cos_ cotestireaziopari non ofreraiano gi insieme co_ ._lui


alla (Estrazionedellapre5ente forma di_Gorepn0, ed ai mczz.atro<;j
adoperati per'di5tiuggerlop?

' u,,,'.' - * , _ I
)
..Qosijde|ati sotto questo aspetto. fa raccolta ed invio del denaro
alrancescolll' provano ma'nifestamenteel'ip' i-congurati non solo
avessero (q'ritertata e c'pnciusa l risoluzione di agire; ma giappo
"i

ra_sse'ro agevolando Scienleriienle.le mene di'Frapceseo l_l__. Parecchio


persone si associano in Napoli noi pi profondo'sogreto ;"si ordinano
a modo di setta ,; bamrp_capl , allliati, contribuenti; si alleano col
clero retrivo_; e lo invitano ad fope_re aov versive; pubblicano e sp'ar

gono -proeltlm_i-clieeccitario alla. rivolta; atligkono cat'tellileediziosi ;


scrivono od ispirano giornali chpropu3ao la 'caa della _feder- ' zi0ne'ed;ilfdirillo'elei'0srn,jrlel rigantaggirracolgonq danaro

e_l nmndupqa l<|ranizesco il a Roma ; Ei't'annu insomma centro ed


' anima-di quel_moviment r_'eazionrioehe si era __manil'eStato in Na
poli da ovembre a gennaio; ed' ' nito i;olla.sorpresa, delle lettere .
cqllarreslo daltmhi congiurati, eccita fuga di altri ; queste per

sone' si rendopo colpevoli'di cospit-azi0ne."

.\

._

a-_-7

y.)

in quei fatti s incontrano tutti gli estremi di.qdesto reato. La


associazione di parecchie persone , lo scopo di 'ra'g3iungerl attenta
to? la riso}uzint;coricertatai
e conchiitsa xii-agire. Se taluno non vo
\

.
lesse ravvisare
tuttiin estremi della cospirazione nel _Consiglioldei
congiura di Napoli e nelle loro opere, non potrebbe non rvvisaili

nel Comitato di-Ro'ma , asilo di coloro che da tre anni . congiurano

Contro-slprdipe sociale e la pace dilalia; eovilel donde sbucano


,qulle orde di briganti che devastanq le provincie napOletane;ib
7- {bene;, se non pu negarsi che a Roma _nei stretti C_I'IIJGKEILS
cospiri ed organizzi il brigantaggio, necessit- ritenere che i mem
bri del Consiglio di Napoli, cospirassero anche essi.Perch il Con
siglio di Napoli non era infondolche una sezione , una diramazione,

un Con_ritgtto suclcursale diqullo' residente a Roma.

>.,

'

liti invero queste lettere eran dirette al padre'Clarenzio alterna.

Una di esse era accbiusa in un altra diretta a monsignor D. Gaetano


Dc ttnggierp, reazionario ed iiitimo di padre Modesto dei Riformati,
"_ confessore della fa_riglijdiylorborri. Monsignore cdl il frate sono

entrainbidi opinioni retrirei Vuolsi che le lettere in cifra fossero in

realt dirette al padre Modesto, E certo per che sono scritte se non
._

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\

_..': 4590 __ .
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Tagli slessi Borboni {ai frali e preti che _eran-idipgiclizzn
con loro.

__
.|

E perch il Consiglio daNapoli scriveva a Roma? Per dargli

conio di tulle le-sma' operazioni, per chieder norme, consigli ed

istruzioni, pernviagli ilnumero ed i nomide'gli ai}jliali_,e dei-con


,lribenli e per ispedrgli il danaro del Re ,yero capo della perm

nente cospirazione di Roma e di tulle leorde di briganti che spedi


sce contro quesli paesi. Pu immaginarsi, un' Comitato" che dipenda

_ da quello di Rom pi.di Queslo ?.


..

Quc\siti dipendenza provata dalle Stesse leliere. Seriqrici dice a.


.

>

'

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_ .Glar'enzio
' .'- Si :_ riunito ii Consiglio, ed slaloproposl'o' ed aooellvaloltmn
: numero di fratelli: 'Aronnc. Adamo, Abramo hanno_jpgam W? 8"

Ultimi due gradi. A. ricever ipp_nomi nei culribugnii. Appfa_mge ,\se- *.


credefc'il consiglin_ , e dopo zive_r de}toche_ Mango aveva scrupolodi- '

reslare al monte deil'a;Migericordia con. quelli &he giurano. , _eche o


sarebbe ulile ch'e'vi rimanesse,fcosir ilcorrispondenie di Nl)00hi*
de istruzioni a quello di'lloma : V

--;

Decidele e respodelc. '

-'

-'_

In ogni modo adunque la wepkaiione'jcon,lul gli.eslrerilb;

gali essendo nel Comilato dii/ma; non pu i10n essere nel (zonsiglio

di Napoli chedipendev_adag quello in lung le sue opera;ioui,fed in'


quello aveva il o compimenlo. <
. " v

'
Quesla cospiiazio'ne, lo abbiambddto Ipiwdlle ,, e_ra -dirella- I
da Roma. Quiviso)m i' veri capi, Non e_slalo stsibilesuopiir-li' lulli. '
' Ma dalle prro,e yraccolle risulta a' prim0'Sgnardo abbastanza prova-v

in.la' reil del (bracciolo di,Brie'nw; di monsignor B. qul.uu_o De - -'


Rpggicro' e di padre Cla_reigid.l "
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. _ '_Fl i'oospiralgri di_Nrip,dli e qpelli__diliotha l'a_ corrispondenza _


a conlnna.lssi'avevano i.lorq messaggieyi._ '

, 4.

_Li istruzione ha_bboperlo in Filippo ferri- uno"di _;quesi lllQS- _


-

'

1-

jFil_ippo Ferri appartiene ad;una famiglia chedqve ltpphi, Bor- _

beni. Dopo che Quesli fur0no espulsi dal regno . si rilir anchegli

a Portici per piangerli, desiderarli ed aspettarli. Nei;r_nesc di di_em=_


_bre nudo e Venne da Roma. "
_ , .-_
_ -
Conosceva Quadromani ed era amico'della Medici e dilalamede:v
Per mezzo loro ', deriva dalla lellera del 2 gennaio i-fcongiural

di Napoli mandarono-mille franchi a Palamcde pel Re: Spedito contro '


di lui un mandato di cattura non lo si pote arre_slare , poich, con- _

sapvole della sua colpa,siera rif_ugialp sullo le grandi ali del Papa.
Le sue opipioni {le sue relazioni, le sue gile a_ Roma, il danaro.

col'p0rlalo, 10 Uere Cfl'le , la Sua 800m_prsa lo convincono reo..


La principessa _Barberini-Spiarra -prea_l anch essa 1_ opera fila pe_r-.
facililre ai congiurali laloro corrigponden'za.
_
,
_ 'Ad lsolllall principessa arresiala.illiriaccialq di essere ,ro
vislala,_pres_enla le lettere che Parlava, fra le quali erano quelle;in

_\

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,;,_,l"_2494_
-\ rifracheorganizzivano il 'tpadimento faciliturano la uerra-atrocc
' . che da'tre_ nni'desoia queste provincie,

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, "'. .'

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..-i?."u,,g . -.'. "r. < .

.';_4|;

' L;,_f .5-.'u . .

" Se luprinc-ipess'a l'osse una donna senza opinioni politiche, se

quelle dueiigttere si fossero [mirate come per caso in mezzo ad altre


inierenli , "forse si potreb_b- dubitar della 'sua buona fede} Ma

'ssa che di opinioni borbonicbe ,. essa che preferisce fa repubblica


- allint'ame Villofio Emanuele; essi che ha ricevuto in sua'casa tanti
reazionariin c(>s_ pocotcn'rpgrdtl richiamar sopra di s la\soryegiian
za_ dllz'ipolizia; cssa che venendo da Roma. avea portalo tante lette
rr-. diemigrati borbot'iici', che ritornando a Roma , portava iette_rc
"diRobrti pulro; lettere e-supplichc a principi di casa Bovborlq; di
J - s_,Perm'an chcs'ospilava una marcia t_rionfaleiu Napoli dellesordilo
del Papa , Iltci di Quondl-, lettera della; Galiolti. .,che dice' le pi
grandi sciacchezz contro i! gdverno;lcltere di una superiora di mo
. nach che piange e grida contria' casca ecclesiastica e _coutroi Ii

. bei-ali ; lettere di Montelcone a, Spilln , albergatore\ dein migral


'altoruar lettere di auguri chi; {deid2rano che il 1863 porti tempi
migliori 90 asciughi le Iagrime, faccia crssur'e questo stato di tri-"

Dotazione; lette're ad Attan;tsio Mazzocchi, lettore a Caracciolo di


Brienz ,iettercp monsignor De Ruggiero , lettere al cardinale Ria
ri Sforza: essa che portavi: tante lettere._di questa sorta. e scritte da

' talipersoe , non potegu cssere che una;messuggir; borbonica ,' c


non ti persuadi che avess' potuto (portare le lettere in cifra .ins_cien
lemcnle. Ma si -detlo; essa portava apolieflre;ritratti di Mazzini ! Il
ritratto diMzzini pu giovare anche ai reazionajii. E poi omnia

rrryndamrhrqdz's. Questo ritratto era spedito e portato dei un reazion_


rio ad.uneariorizirio ; _era spedito dal barone Federico Farini_,.em
inviato 1:} principe Pignateili; era purttto dalla piincipcssa8ciarm !

(igngcv;ip Bomaprolett_u da tre passaporti - u{..


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-*f' Soanucsti i risulali d'ell_ipvestikazioui giudiziarie i-m0deti.


, "se si pon inentexalh vastit.ed importanza _dellabospirazionef r'na
. molto soddisfacenti, -se_ si _c<msidera_ Che la ,sde della c06plz'ioue
" in un paese nemico, doVe Ip_riderchofdellistrullore n0n potevano
giungere, e, che il processo fui istruito ckolla massima imparzialit
b

e schiettezza.
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' Dopola lettura di questa rela2ione fatta dalla camera in comi


tato_s?gteto'furono fornito alla commissione d inchiesta altre notizie
{e documenti _-concerncuti nuove processore che or versano nello sta

dio de 2istmttoria. A complemento di

- fornirue un cenno. ,

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lroeegso eohlro Splatluo,lovlclln ola-101,1}

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- _ v la prdce'ssurg ha 'perliase la seguente corrispondenzai


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' p Caro Litigi,

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n Ricevo ogi la vostra lettera'del 13/3,_nella uale_mi dite che "


'sile ansioso di conoscere il risultato della mia con erenza colla per-'
sona di qgla che ha ricevuto il potere di trattare con me. Sono di-'
spiaciuto di dirvi che no a questo giorno 16/3 non ho evitato nersri

no. Sono mille volte pi ansioso_di voi diqueslo ritardo , e non'caplf,


sco niente a'questa faccenda insolita. Questomi pare niente di buo
o,e-mi'fa lenich tutto. Vi avviso che nella vostra posizione dovete '

essere dicci mille volte sicuro delle persone delle quali viservile per_
trattare fuori. Se poteste sapere quant' infamia si commettono qua ogni
gilmo,uanta e numerosa la canaglia iliiquestacortetbenedetta. ca
pirete quanto temo con ragione, che la persona in quistione ne sia ven
' data alla vergognosa tanga della quale siamo girati. Dunque senza per
deic un momento, vedere subito, dove venutu questo ritardo, e si avete

qualcbeduhbio, cessate immediatamente tutte retaztom' con la ; persona


di qua, che potrebbe, si non l ha fatto ancora, tradire voi e tioi tutti
insieme. Aprile 1 occhiolt. Vi pri:vengo che nel] dubbio , o_son lo .
che si la persona viene alla ne , non voglio trattare con lei affatto ,= \
prighauna nuova lettera di _voi che verr, rassipuramij. Non voglio
essere minghlonato per imbecilli di cost. Pi che mal", credo io lo

5m" male' che VOSW Pl'e-Sila indispensabile..Mieicomplimenli _


amzidama-'
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V
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' .< Tut'oitqogt'ro

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-', 'ifsnmo_lorosr "


.

N. 6 -'-Bom_atl3>63. '

Al signor Luigi Puppoli-in Loggia di Noviello - l.ar'gdGe


Maria - Alllntrascata n. 5 -- 1" piano - Napoli. 1

'

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x...

Caro Luigi, .. _
_,
Fin a questo momento, credo che tutto tutto? va benone :._1lh_o
veduto, sono quattro giorni la peeonq in qeistione, non ho adesso ns

son dubbio, suo nome la migliore di tutte le daujzione; 2j'.phoree-


voto per doppo_doniani luned 23 Valle 2 dopp0 mell030rno, un ap
puntamento con il padrone , credo che faremo -.qnesjto_ giorno molte
cose; il padrone alla ne mi pare volere trattare francamente con
noi. Mi pare sentite bene non posso ancora l assicurare .ma fra pori
. giorni lo vedr. Lidea di voler trattare la questione del danaro nel

_ lgabinetto suo, e sempre la sua. Potremo lo faure, credo..con la com-'


binazione_ della commissione della. quale vi ho parlato. Solamente

-193
credo che per questa faccenda , vostra presenza sar necessaria ; pi
vado , pi vedo pi sono convinto habiamo bisogno per principiare
davere in cassa la somma completa per poter agire dun colpo senza

impicci ne ritardo alcuno ; dunque movete il diavolo se bisogna e ,


per arrivare a questo puuto. Mi dite che quando sar d' acconto con
il padrone, di pregarlu di chiamare il glio di questo di Portieri. . . .
e tarseli dire di prevenire il padre suo per occuparsi di compire la
somma. Credo che la c' un dtl'etto, perch il padrone potr temere
nuindiscrezi0ne di un giovane; penso che sar migliore quando 1 a

\'|' veduto'( il padrone) di att'ermarvi sull onore mio che la volont


sua d'approvare il compimento della somma per nostra persona di
Porticci. Sono conosciuto di questa persona che tratta con voi a Por

tieri e credo che la mia parola lui baster. Adesso per la qustione
dei brevetti. Il padrone laccorda, ma non vuole mandarli cos senza
piedi. Consente, tra mee voi nel suo rabincltoa darli conoscendo il
nome che sar scritto in presenza sua. Oggi non posso scrivere che
questo. Attendo a luned per darvi essatto raguaglio di tutto quello

che passer fra noi. Scrivetemi subito per la questione della somma
intera , poi sull la questione delle difcolt che c qua per trattare
con il giovane. ho bisogno di sapere sia Porticci, hanno ducia nella
mia parola e nel contrario che devo fare ; tutto il vostro E. P. Ro
ma 21/3 63. n
'
III.
('aro Luigi,

Ieri luned ho veduto il padrone dalle 2 dopo mezzogiorno ti


no alle 4 e mezzo pomeridiane cui ho dato la vostra lettera. Tutto

inteso, e tutto fa convenuto secondo i vostri desiderii, lullo tutto. Non


posso col mio dispiacere, in una lettera, entrare con voi nel dettaglio
della nostra conversazione. La prudenza mi obbliga , lo capirete , a
tacere, le cose le pi importanti. Possoparlare chiaro solamente che a
faccia a faccia, e vi assicuro che il momento o vostra presenza ne

cessaria, venuto. Siate sicuro che per il bene della cosa dovete ve
nire trattare di tutto con me:

i E inteso che quando i danari saranno arrivati qua i capponi


saranno dati subito. i danari resteranno nelle mani della commissio
ne composta di voi. una terza persona e me. Da tempo a tempo il
padrone avr notizia della spesa;

2 Il negozio sar diretto da me solo;


3 Dell avviso del padrone e del mio, necessario far dare al

negozio il sviluppo indispensabile , e fare le cose meglio che furono


fatte tino a questo momento, che tutto il danaro che potr essere
raccolto sia interamente' riunito qua per poter fare le spese 41 un col

po, senza essere nella necessit di aspettare 0 di ritardare. Di'atti


che no adesso hanno fatto mancare tutto. Credo che sarete del no
stra avviso;
'
4 I brevetti saranno dati subito , quando bisogno si far , o

the il pari rene conoscer il nome (per mezzo del mio intermediario).
13

_ un -'
Il padrone ha la pi grande speranza in noie nel nostro negozio.
Dunque mettetevi all' opera per rompire la somma totale , e. pi se

potete. nel pi breve tempo sia possibile.


'
L
Per plincpiare a far vedere al padrone che possiamo tenere
questo che abbiamo promesso , potete mandare qua il danaro , cio
7000 ducati da questo modo : Da Rotlrscltild e Tortonia al mio nona
o a quello che \i piaeer meglio. Questo convenuto con la temi

persona (la vostra).

J
Subito che sono prevenuto della rrivo del danaro andr insie
me con qui sta persona pre\tntire quella Banca che questo danaro

non potr essere toccato pi da nessuno senza nostre due lttne , la


mia eta sua. Lo stesso si far per il resto del danaro a mandare:- Se

questo vi conviene fatelo, poi \i terr al eorreirte'di quello che si fa


r. l- trattato poi della quislione dei ragazzi di bottega necessari al
negozio. Il padrone pensa che la maggiorihr deve essere francesi e

qualcheduno napoletano. Per questa faccenda far farsi nell obbliga


zion,edi fare. un viaggio in Francia per il bene del negozio e la scelta
di questi ragazzi. Quando il tempo sar venuto di fare questo viaggio

sarete prereuuto daino per rrrli riguardi. Ma prima di tutto voglio


sapere se tutto questo che fu convenuto fra me ed il padrone vi con
vienea voi ed a tutti gli altri, dopo e quando sar sicuro che il dana

ro potr sicuramente esser l'atto nella quantit assiurata prima e pi


se. e possibile. potr allora mettermi a lavorare in completa sicurt.
Credo elle approvcrete la mia prudenza. e che capirete tutto,
ehe ,non posso mettermi allopera prima di essere sicuro di non
essere nell'obbligazione d'andare a dietro dopotli essere andato.in

avanti. la
ragione, e
messe'nnn
qualunque

sic-urla rmeessaria per compromettere nessuno senza


impedire. di fare saltare in aria tulle nel caso le pro- ,
potrebbero pi-essere mantenute. Prima di principiare
cosa, di acquistare qualunque oggetto , ho bisogno di

Parlare C0 "('i di fl\i Conosrere il mio piano, di conoscere le.


operazioni di tutti, perch: voglio un accordo completo, essendo ri
soluto ad agire solamente con" lapprobazione di uomini di citare
rhc siete voiltutti. Vorrei che poteste mandarmi presto la carta geogra
ca topogratlea del regno in Si cartelle. Questo e indispensabile,

e necessario adesso. Presto una risposta e_prevenitemi se mandate


il danaro come vi ho detto. Sar bene di specicare che questa
xomma e le altre potranno essere pigliate per me a questa banca in
trgrulmentc, senza cambio in dritti, in napoleoni d'oro, al mio pia

cere, o in scudi romani- Dovete sapere che i napoleoni doro hanno

corso tutto il regno senza perdita. Il mio nome ha bisogno di es


sere bene scritto.
Ec_coli il conte di (autaudou (ll'tltle10 di questa lettera doppo '

lavete ben saputo). La vostra persona mi prega di dirvi che la


somma di ducati 500 che doveva_rimntlarv il padrone, ha rispo
sto che li darr doppo il negozio (di quein 500 ducati) latto. Dite
a M' che avr suo allare a tempo, pu esser sicuro. Presto risponda.
Ditemi il vostro indirizzo sempre sicuro. Tutto il vostro E. l.

Roma, 24/3 63.

- 195 -

w.
f

'

Caro ' Luigi, e

'

Ricevo e rispondo alla vostra del 24/3. Ho visto la persona


di qua ella m'ha assicurato davere scritto al suo corrispondente
di cosl, e come prova ha scritto un'altra volta in presenza mia
a lui e_a ma. Dunque siamo daccordi in tutti i punti, e possiamo

camminare come il fulmine. Ella vedr il padrone per questo che


riguarda il paio di migliaia di cap.. e sono d'accordo con lei. che
tratter la questione de giovan_c. Ella pensa con me che i| padm_

ne potr avere paura d- un ragazzo e verr il modo dassicurare


I_m' Messa. La persona di Portici che pu trattare e con voi e con

la persona vostra di costa. Nel! vostra lettera mi dite che forse


fra qualche settimana potrete far migliaia e decinedi migliaia

credo capire che questo migliaia sono in pi di 30 . . . sopra le


quali il padrone ed io contiamo. Nett questo caso, non posso dirvi
abastanza, -quanto questa faccenda sarei bella e importante. que

sta agiunzione alle vostre 30. Darebbe al negozio uno sviluppo del
quale le conseguenze non potuto essere capite adesso . ma della

quale la minore sarebbe forse la reuscita di una partita del no


gozio. porcini: avremo cosi la possibilit di acquistare,interamente

tutti i diversi oggetti necessari al negozio; Sapete bene che una


bottega che manca di niente sicura di avere una buona. clien
tella. Vi ho parlato del vostro viaggio qua solamente, ma fatelo
quando tutto sar pronto e terminato. Aspetto una risposta alla

mia lettera del 2t/l poi vi terr al corrente di quello che si fa


r. Andiamo presto presto e bene bisogna di provare al padrone
per i fatti che a ragione, e che far avere ducia in voi.
Tutto il vostro E. P.

Roma 28/3 63.

'

-'

il?

Questa corrispondenza e chiara e non ha bisogno di commenti


per rendere persuaso ognuno che il brigantaggio e la reamine ri
ceva alimento e vita dalla presenze del Borbone in Roma.

'

LA LEGGE

BBGNTAGGIO

' Secondo il progetto della Contriissionc d' inchiesta Parlamentare.


ART. 1. Le provincie e parti di esse ch con legge saranno dichiarate
intestate dal brigantaggio verranno sottoposte alle senenti disposizioni.)

' Questa dichiarazione potr farsi con decreto rea e durante la proroga
o la chiusura del Parlamento: ma in questo caso il decreto dovr essere
presentato al Parlamento alla riapertura per essere convertito in legge.
Il tempo in cui cesser l applicazione della legge verr determinato
con regio decreto.

TITOLO I.
Giunte piovlnolall dl pubblica sloqrezza.

'An'r. 2. Nel capoluogo della provincia verr istituita una Giunta di


pubblica sicurezza composta dal prefetto , che ne avr la presidenza , dal
comandante la troppa attiva , dal procuratore generale presso la Corte dap
pello o dal procuratore del Re presso il tribunale circondariale , dal co
mandante i reali carabinieri, dall uiizialc superiore in grado della guardia
nazionale e da due cittadini all tropo scelti dalla deputazione provinciale.

ART. 5. Lotiiuntc dovranno formare le liste dei briganti iscrivendo nelle


medesime i nomi di coloro che corrono in bande armate la campagna, ed
avvalendosi dell opera dei giudici di mandamento , dei sotto-prefetti , dei

sindaci , dei delegati di pubblica sicurezza , dei comandanti i reali carabi


nieri , dei comandanti di guardia nazionale e dei comandanti i distaccamenti

di troppa.
- _
Le liste ,saranno suscettibili d opposizioni sullo

uali provveder. la

Giunta , ma avrann'o per gli effetti, di cui all' artico o 5 , dopo


giorni dalla pnbhlicauone in un giornale destgnato dalla Giunta ,

uindici
all at

tissione delle medesime all albo pretorio dei comuni della provincia e dal
lintimazione delle medesime al domicilio conosciuto.
ART. 4. Queste liste saranno riveduto mensilmente. Poi nuovi iscritti

verr osservato il disposto dell' articolo

recedente.

'

ART. 5. Gl'indivtdui annotati nelle iste potranno essere da chiunque


arrestati, ed in caso di resistenza combattuti colle armi.
_

Un premio , la cui cifra sar ssata dalla Giunta a norma delle istru-
zioni ministeriali, sar accordato a coloro che avranno arrestato detti in
dividui.
_
il premio sar accordato anche quando per necessrt di legittima di
fesa sia succednta la morte del brigante.

Lostesso premio sar accordato alle guardie nazionali , alla truppa ,


ai reali carabinieri ed ai corpi dei volontari.
ART. 6. Il prefetto, dietro proposta-o su parere conforme della Giun
ta , avr facolt di istituire compagnie o frazioni di compagnie di volontari
a piedi ed a cavallo , decretarne i regolamenti , l uniforme e l armamento,

nominarne gli utciali e bass ufciali ed ordinarne lo scioglimento.


I volontari avranno dallo Stato la diaria stabilita per i militi mobiliz

-497
Lilli; il prefetto pero, dietro pro_ osta o su parere conforme della Giunta,

potr accordare un soprassoldo, I quale sar , secondo le circostanze , a


carico della provincia , dei circondari , dei mandamenti o dei comuni.
Anr. 7. il prefetto , dietro proposta 0 su arere conforme della Giun
ta , avr pure facolt di mobilizzare in tutto o in parte la guardia nazio
nale di un comune, e di accordare a suo bene-tizio il soprassoldo di cui al

l articolo precedente.
ART. 8. Quanto alle pensioni per cagione di ferita , mutilazione od in
fermit contratte in servizm , saranno loro applicate le disposizioni degli ar

ticoli 5 , 22, 28, 29, 50, 31 e '52 della legge sulle pensioni militari del
27 giugno 1850.
AN. 9. Il prefetto , dietro pmp0sta o su parere conforme della Giunta.
avr facolt diordinare :

a) La proibizione in determinati luoghi dell'esercizio di alcune parti


cul'ali industrie;

b) La proibizione dell asportazione dalle citt , borghi e villaggi di de


terminati oggetti;

c) La chiusura dl masserie, il concentramento delle greggi ed il loro


allontanamento in determinati punti;
il) Il disarmo;
. v
e) Di sospendere i sindaci , e di allidarne provvisoriamente le funzioni
ad un consigliere municipale;
f) Di sospendere i militi e gli ufficiali di guardia nazionale, ed invece

di questi nominare provvisoriamente chi ne faccia le veci fra i componenti


della guardia medesima;
g) Di affidare a speciali delegati le funzioni dei Consigli di ricogni
zione dei Comitati di revisione;

h) Di esiliare localmente o confinare le persone gravemente sospette.


ART. 10. Le Giunte potranno proporre al governo la sospensione del
diritto di scegliere i Consigli municipali ed i graduati delle guardie nazio

nali in quei comuni che avranno notoriamente favoriti ed aiutati i briganti.


Questa sospensione verr pronunciata con regio decreto, sentito il Con

siglio di Stato.
Non potr durare pi di tre attui.

il regio decreto provveder all amministrazione del comune ed al ser


vizio della guardia nazionale durante l' interdizione.
Anr. M. Le contravvenzioni alle prescrizioni delle Giunte saranno pn

nite , quando non rivestano il carattere della complicit , con la pena del
carcere o colla multa da applicarsi dai tribunali di cui all articolo 28.
Anr. 12. Sar aperto'nn credito alla Giunta per le spese di polizia.
Anr. 13. Le Giunte piglieranno le loro deliberazioni a maggioranza di

voti , e terranno processo verbale.


TITOLO I! .
Del reati, delle pene e del giudlzl.
ART. 14. Sono colpevoli del reato di brigantaggio :
l" I componenti di comitiva o banda armata, composta almeno di tre mal
viventi , la quale vada scorrendo le pubbliche strade o la campagna per com
mettere crimmi o delitti di qualunque natura;
. _ _
2" Ogni individuo che , sebbene non faccia parte della comitiva o banda ,

siasi unito momentaneamente 0 posto daccordo con la medesima per commet


tere reati , ed abbia avuto parte nel concertare ed eseguire rtcattr , ed abbia
in qualsiasi modo secondato o favorito i malfattori;
5 Tutti quelli che scientemente o volontariamente procureranno o SO[H<

- 498 ministreranno a comitha armata o agl individui che la compongono . ed in

ispccie agli iscritti nelle liste dei briganti, danari, viveri, armi, munizioni, od
istrumentt di reato ; ovvero avranno mantenuto con essi corrispondenza , for
nendo istruzioni o notizie , 0 dato eccitamcnto al brigantaggio , ovvero per

qualunque altro_ dei fatti di cooperazione deniti dagli articoli 5_7 e 58_del Co
: ice penale militare, potranno essere ritenuti siccome agenti principali e com

plici della organizzazione o del mantenimento di una comitiva armata;


4 Coloro che , conoscendo lo scopo ed il carattere delle suddette bando
0 degl individui che le. compongono , avranno loro somministrato , di libera
volont , alloggio, o luogo di riunione o di ricovero;
5 Gli evasi da luoghi di detenzione , o disertori , o renitenti alla leva , o

sbandati di un disciolto corpo di esercito , i quali vengano rinvenuti possessori


di anni proprie.
ART. 15. l colpevoli del reato di brigantaggio , i quali armata mano op
pongono resistenza alla forza pubblica , saranno puniti con la fucilazione.
ART. 16. Gli altri colpevoli del reato di brigantaggio saranno puniti , sal

vo l applicazione di pene maggiori in cui fossero incorsi per altri reati :


1 Colla pena della deportazione a vita , ovcsi trovino nel caso contem
plato dal nu 1 dell' articolo 14 ;

2 Con la stessa pena a vita ed a tempo , ove si trovino nei casi contem
plati dai numeri 2 , 5 e 4 dell' articolo medesimo ;
5 Con la deportazione a tempo , ove si trovino nel caso contemplato dal
n" 5 dell'articolo medesimo.
.

'

ART. 17. La pena della deportazione verr espiata in una terra ed isola
lontana nel modo che verr determinato da appositi regolamenti. Questa pena

verr considerata eguale _nei suoi effetti e per la graduazione a quella dei la
vori forzati.

ART. 18. l colpevoli dei reati, di cui all articolo 14, incorreranno in una
mtdt_t_t estensibile alle lire 50 mila , ed in quella dell interdizione dai pubblici

o ren.
Mar. 19. Le pene saranno diminuite di un grado concorrendo circostanze
atte_nuanti.' Questo benezio non verr esteso ai funzionari governativi, provin

Cl3lh, o municipali, o ministri dei culti, colpevoli di reato di brigantaggio, ai


quali verr in ogni caso applicato il maximum della pena.
ART. 20. I beni mobili ed immobili degl' individui annotati nelle liste di
cui agli articoli 5 e 4 e degli imputati di brigantaggio verranno posti sotto sc
questro.
Ama 21. Nelle sentenze di condanna sar osservata la disposizione del
l articolo 22 del Codice penale militare.
_ .Anr. 22. Gli annotati nelle liste , di cui agli articoli 5 e 4, e gli imputati

d} bsntaggio, i quali arresteranno od uccideranno un brigante , a mente del


disposto dell articolo 5 , godranno della diminuzione di un grado di _p2_ua . e
di due_ ove l arrestato o l ucciso sia un capoban'da , purch si GOSUUHSCRHU
immediatamente in carcere.
,

.AT; 95- Gl imputati dei reati previsti dalla presente legge saranno giu

dtcatt dat tribunali militari di cui nel libro II, parte. seconda del Codice penale

militare.
Questi tribunali saranno nominati dai comandanti le truppe attive delle
divisioni , sotto-divisioni , zone e sotto-zone militari , ed anche da comandanti

indicati dall' articolo 516 di detto Codice.


'
Gli lliziali della guardia nazionale mobilizzata o dei corpi di volontari
_potranno essere chiamati a farne parte.
ART. 21. i colpevoli, di cui all articolo 14,potranno venir giudicati
nella forma indicata dal capo IV , libro Il , parte seconda del Codice penale

militare.
dar. 25. Lannotamcnto nelle liste , di cui agli articoli 5c 4, former

-499
sullicientg prova dell imputazione , a meno che la stessa non venga esclusa
con la prova somministrata dall inquisito.
,
ART. 26. Ove gl imputati del reato di brigantaggio sieno altrest in uisiti
di altri reati , la cognizione anche di questi spetter ai tribunali di cui a I ar
ticolo 24 , i quali osserverauno in proposito le disposizioni degli articoli 41 e
seguenti del Codice penale militare, sostituendo alla pena dei lavori forzati

quella della deportazione.

TITOLO III.

Disposizioni lrtsnlltollt.
Aa-r. 27. Gli imputati di brigantaggio, i quali si costituiranno entro un
mese dalla pubblicazione della presente legge , godranno della diminuzione
di due gradi di pena.
_
_

Della stessa diminuzione godranno coloro che gi si costituirono vo


lontariamente.

'

Airr. 28. Appena promulgata la legge di cui al principio dell articolo


1 , gl imputati di brigantaggio , poi quali non venne ancora preferita lac
cusa , saranno rimessi ai tribunali militari; per qualora abbiano delinquito

prima della pubblicazione della presente legge non saranno. puniti con le
pene portale dalla medesima , ma con quelle vigenti al tempo del com
messo reato.

'

'

Emanato il decreto di cui all ultimo alinea di detto articolo 1 , glim


pum non ancora giudicati dai tribunali militari verranno rimessi allauto
rit giudiziaria.
'
Anr. 29. E aperto al ministro dell interno un credito di un milione di
lire sul bilancio del 1865 per sopperire alle spese di cui agli articoli 5

ti, 7, 8, 15,

' LA LEGGE SUL BRIGANTAGGO

"

\'O'IATA DAL inumanmo

VITTORIO EMMLN'UBIE II.

Per grazia di Dio e per volont della nazione

lx nuuma.
ll Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato;
Noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue:
Art. 1. Fino al '51 dicembre corrente anno nello Provincie infestata
dal brigantaggio, e che tali saranno dichiarate con Decreto Reale, i com

ponenti pomitiva o banda armata composta almeno_ di tre persone, la qua


e vada scorrendo le pubbliche vie o le campagne per commettere crimini
e delitti, ed i loro complici , saranno giudicati dai Tribunali Militari, di

cui nel libro Il , parte II del Codice penale Militare , o con la procedura
determinata dal capo III del detto libro.

Art. 2. l colpevoli del reato di brigantaggio, i quali armata mano op


pongono resistenza alla forza pubblica , saranno panni colla fucilazione, o
col lavori forzati a vita concorrendovi circostanze attenuanti. '

A coloro che non oppongono resistenza, non che ai ricettatori e som

M_

7
. r ; A
- ----%--

-200
ministratori di viveri , notizie ed aiuti di ogni maniera, sar applicata la
pena dei lavori forzati a vita , e concorrendovi circostanze attenuanti il ma

.rt'mum dei lavori forzati a tempo.


_
Art. 5. Sar accordata a coloro che si sono gi costituiti o si costo
tuiranno volontariamente nel termine di ttn mese dalla pubblicazione della
presente I e la diminuzione da uno a tre gradi di pena.
Tale u blicazione dovr essere fatta per bando m ogni Comune.
Art.

. Il Governo avr pure facolt , dopo il termine stabilito nello

articolo precedente , di abilitare alla volontaria presentazione col benecio


della diminuzione di un grado di pena.
Art. 5. Il Governo avr inoltre facolt di assegnare per un tempo non
maggiore di un anno un domicilio coatto agli oziosi, ai vagabondi, alle
persone sospette , secondo la designazione del Codice Penale , non che al
camorristi , -e sospetti manutongoli , dietro parere di Giunta composta del
Prefetto, del Presidente del Tribunale, del Procuratore del Re, e di due
Consiglieri Provinciali.
Art. 6. Gli individui, di cui nel precedente articolo, trovandosi fuori

i del domicilio loro assegnato, andranno soggetti alla pena stabilita dallab
uea 2 dell articolo 29 del Codice Penale , che sar applicata dal compe
tente Tribunale Circondariale.
_
Art. 7. Il Governo del Re avr facolt di istituire compagnie o frano
ni di compagnie di Volontari a piedi ed a cavallo, decretarne i regolamen
ti, luniforme e l armamento , nominarne gli ufciali e bassi uiciab ed
ordinarne lo scioglimento.

I volontari avranno dallo Stato la diaria stabilita per i militi mobiliz


zati; il Governo per potr accordare un soprassoldo, il quale sar a ca
ri(o dello Stato.
_ _ _ _
Art. 8. Quanto alle pensioni per cagione di ferite o mutilazioni noe
vute in servizio r la repressione del brigantaggio, ai volontari ed alle
Guardie Naziona i saranno applicate le disposizioni degli articoli 3, 22 , 28 ,
29 , 50 e 52 della Legge sulle pensioni militari del 27 giugno 1850. Il
Ministero della Guerra con apposito regolamento stabilir le norme per ac
certare i fatti che danno luogo alle pensioni.

Art. 9. In aumento del capitolo 95 del bilancio approva pel 1865 ,


t- aperto al Ministero dellInterno il credito di un milione e per sop

perire alle spese di repressione del brigantaggio.


_
Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia insorta
nella Raccolta ufficiale delle Leg i e dei Decreti del Regno d Italia, man
gando agcbiunqne spetti di osservaiitt e di farla osservare come Legge dello
- lato.
4

q- .
Dal. Torino add 15 agosto 1868.
VITTORIO EMMANUEI.E

U. Psnuzzt.

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