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RELAZIONE
SULL'ESITO DEL CONTROLLO SULLA
GESTIONE FINANZIARIA
DELLAGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE
DELLAMBIENTE
ESERCIZI 2003-2005
_____________
Responsabile dell'indagine
Cons. Maurizio Graffeo
Ha collaborato allindagine per i profili di analisi contabile la dott.ssa Valeria Mallo revisore
contabile tirocinante
INDICE
A - DELIBERAZIONE..................................................................... 4
B. SINTESI DELLE PRINCIPALI OSSERVAZIONI DELLA CORTE E DELLE
DEDUZIONI FORNITE DALLE AMMINISTRAZIONI ............................... 6
C - RELAZIONE.................................................................................. 14
PREMESSA ........................................................................................ 14
1. OGGETTO DELLINDAGINE ............................................................ 14
2. METODOLOGIA DEL CONTROLLO................................................... 14
3. PROFILI NORMATIVI .................................................................... 15
4. ORGANIZZAZIONE E STRUTTURA DELLARPA SICILIA .................. 17
5. VIGILANZA E PROGRAMMAZIONE ................................................. 23
6.
OSSERVAZIONI
CONTABILI
IN
MISURE
TEMA
DI
ADOZIONE
CONSEGUENZIALI
DEGLI
ADOTTATE
STRUMENTI
DALLARPA
SICILIA............................................................................................. 28
7. PROFILI CONTABILI DEI BILANCI 2003-2005 .............................. 31
A L L E G A T I ................................................................................... 43
A - DELIBERAZIONE
Deliberazione n. 50/2007
REPUBBLICA ITALIANA
La Corte dei conti
Sezione di controllo per la Regione siciliana
nell'adunanza del 3 ottobre 2007, composta dai seguenti magistrati:
****
dott. Maurizio Meloni
- Presidente
- Consigliere
- Consigliere - relatore
- Consigliere
- Referendario
- Referendario
- Referendario
- Referendario
n. 1/2006
successivo sulla
comunicata
stata
data comunicazione
della
fissazione
della
adunanza a tutte le
Amministrazioni interessate;
visto l'art. 3,
commi 4 e
6, della legge
14 gennaio 1994, n. 20 e
successive modificazioni;
visto l'art. 2 del decreto legislativo 6 maggio 1948, n. 655, nel
testo sostituito dal decreto legislativo 18 giugno 1999, n. 200;
uditi, all'odierna adunanza, il relatore, Consigliere dott. Maurizio
Graffeo, nonch, per il Dipartimento regionale territorio ed ambiente, ling.
Giacomo Talluto il quale deposita una memoria del Direttore generale e, per
lAgenzia regionale per la protezione dellambiente, ling. Sergio Marino il
quale provvede a depositare alcune deduzioni;
DELIBERA
di approvare l'unita relazione sulla gestione finanziaria dellAgenzia regionale
per la protezione dellambiente per gli esercizi 2003-2005
ORDINA
che, a cura del Servizio di supporto della Sezione, copia della presente
deliberazione
dell'Assemblea
dell'allegata
regionale siciliana, al
siciliana,
dellAgenzia regionale
L'ESTENSORE
IL PRESIDENTE
degli
anni
oggetto
dindagine
(2003-2005),
risultato
gran parte,
dellelevata
della
del
Regione
dellaccordo
P.O.R. 2000-2006
di
programma
nellambito del
attuativo
quale, per
di
una
lazione
2. VIGILANZA E PROGRAMMAZIONE
(cfr. paragrafo 5)
Ai sensi della legge istitutiva dellARPA, lattivit della stessa deve svolgersi
sotto la vigilanza dellAssessorato regionale del territorio e dellambiente da
cui promanano gli indirizzi programmatici.
Tale funzione risulta affidata ad una specifica unit operativa istituita presso il
Dipartimento regionale territorio e ambiente.
Il controllo sulla regolarit degli atti del Direttore generale dellAgenzia non
comunque esclusivamente esterno, in quanto gli stessi vanno trasmessi al
competente
Assessorato
solo
ad
avvenuto
espletamento
del
controllo
carenza di organico nella quale, ormai da anni, operano gli uffici del
Dipartimento, sia la mancanza pressoch totale di competenze giuridicoamministrative e contabili. La Corte, nel prendere atto di tali circostanze, deve
in
ogni
caso
fortemente
richiamare
lattenzione
del
vertice
politico
Per
quanto
attiene
invece
alle
funzioni
di
programmazione
affidate
dallAssessore,
le
quali
hanno
erroneamente
individuato,
stato
pertanto
posto
carico
del
Dirigente
generale
del
3.
OSSERVAZIONI
CONTABILI
IN
MISURE
TEMA
DI
ADOZIONE
CONSEGUENZIALI
DEGLI
ADOTTATE
STRUMENTI
DALLARPA
SICILIA
(cfr. paragrafo 6)
invece,
dellAmministrazione
appare
regionale
lomessa
(Ufficio
di
comunicazione
gabinetto
da
parte
dellAssessore
10
si
sarebbero
rilevati
assolutamente
funzionali
allintelligibilit
dei
Dalle verifiche effettuate emerso che nello stesso esercizio voci di costo
analoghe sono state imputate a conti di mastro diversi, in violazione del
canone
della
rappresentazione
veritiera
corretta
della
situazione
patrimoniale e finanziaria.
11
La Corte, oltre ad effettuare lanalisi economico-finanziaria dei bilanci 20032005 dellARPA Sicilia, ha anche proceduto alla verifica di tali documenti
contabili sulla base di accertamenti a campione, condotti con metodo non
statistico sulle poste pi rilevanti del conto economico e dello stato
patrimoniale. Tale procedura stata adottata al fine di evitare duplicazione di
controlli (interni ed esterni) atteso che, sulla base di una preliminare
valutazione circa ladeguatezza e lefficacia del sistema di controllo interno di
regolarit amministrativo contabile esistente presso lAgenzia, era emerso il
buon funzionamento delle verifiche interne condotte nel triennio dal Collegio
dei revisori dei conti.
In particolare, con riferimento alla materia delle consulenze, la Corte ritiene di
dovere segnalare il frequente e consistente ricorso da parte dellAgenzia ad
incarichi di consulenza esterna, genericamente giustificati con la mancanza di
figure professionali interne idonee allo svolgimento dellincarico e spesso
insufficientemente motivati in punto di criteri adottati per la selezione dei
professionisti prescelti, limitandosi infatti lAgenzia il pi delle volte a
riportare, tra le premesse del decreto di incarico, lespressione visto il
curriculum vitae et studiorum del professionista incaricato.
Va peraltro posto in evidenza che, se da un lato il ricorso a consulenze esterne
trova la sua ragion dessere nella gi segnalata grave carenza dorganico che
ha caratterizzato questi primi anni di vita dellAgenzia, come peraltro
sottolineato dalla stessa ARPA in sede di deduzioni, dallaltro si ha l
impressione che tale modo di operare da parte dellEnte, pur nelle concrete
difficolt
operative
rappresentate,
sia
diventato,
nel
periodo
oggetto
12
13
C - RELAZIONE
PREMESSA
Con deliberazione n. 1/2005 del 26 gennaio 2005, la Sezione di controllo per
la Regione siciliana ha programmato unindagine sulla gestione finanziaria
dellAgenzia regionale per la protezione dellambiente (in seguito ARPA Sicilia)
per gli esercizi 2003 e 2004.
Con successiva deliberazione n. 1/2006 di approvazione del programma di
controllo successivo sulla gestione per il 2006, la predetta indagine, in
considerazione
anche
delle
forti
criticit
emerse
nella
fase
iniziale
1. OGGETTO DELLINDAGINE
Nel corso dellindagine si cercato preliminarmente di individuare la ratio e
le norme che hanno presieduto allistituzione dellEnte, incentrando poi
lattenzione sullorganizzazione e sulla struttura dellAgenzia e sulle forme di
vigilanza e controllo interne ed esterne alla stessa, oltre che sui profili
strettamente contabili della gestione. Ci al fine di verificare, tra laltro, anche
gli effetti legati allintroduzione, allinterno dellAgenzia, di una contabilit di
tipo economico-patrimoniale in luogo della preesistente contabilit finanziaria.
14
3. PROFILI NORMATIVI
Lorigine normativa delle Agenzie regionali per la protezione dellambiente
risale al 1993, anno in cui, in seguito allesito di un referendum popolare che
abrogava le disposizioni che affidavano alle USL i controlli in materia
ambientale e nella necessit ed urgenza di emanare disposizioni che
evitassero soluzioni di continuit in un settore alquanto delicato quale quello
dellambiente, fu emanato dal Governo il decreto-legge 4 dicembre 1993, n.
496, successivamente convertito in legge, con modificazioni, dallart. 1,
comma 1, della legge 21 gennaio 1994, n. 61.
Con il suddetto decreto venne infatti istituita lAgenzia nazionale per la
protezione dellambiente (ANPA) e contestualmente demandata alle Regioni e
alle Province autonome listituzione di agenzie regionali e provinciali alle quali
attribuire funzioni, personale, beni, attrezzature e dotazioni finanziarie dei
presidi multizonali di prevenzione, nonch dei servizi delle USL adibiti alle
attivit tecnico-scientifiche per la protezione dellambiente.
Lo stesso decreto disponeva che le predette Agenzie regionali e provinciali,
dotate di autonomia tecnico-giuridica, amministrativa e contabile, fossero
poste sotto la vigilanza della presidenza della Giunta provinciale o regionale.
Stabiliva inoltre che listituzione delle stesse avvenisse senza oneri aggiuntivi
per le regioni, utilizzando, oltre che il personale dei servizi e dei presidi gi
citati, anche quello gi in organico presso le regioni o presso enti finanziati
con risorse regionali.
Con il successivo decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante la riforma
dellorganizzazione
del
Governo,
lAgenzia
nazionale
per
la
protezione
15
parere
favorevole
della
competente
Commissione
legislativa
del
regolamento
organizzativo
dellAgenzia,
ma
soprattutto
lievi
ripercussioni
sulloperativit
ed
il
funzionamento
dellARPA.
Solamente agli inizi del mese di giugno del 2005 (cio a ben quattro anni di
distanza dallistituzione della stessa) stato, infatti, emesso il decreto
dellAssessore per il territorio e lambiente di approvazione del regolamento
generale dellEnte che ne disciplina compiutamente funzioni, competenze e
modalit operative.
Prima della predetta data, dagli atti in possesso della Corte risulta che
lorganizzazione sia centrale che periferica dellAgenzia stata attuata in
modo alquanto frammentario e provvisorio attraverso decreti emessi dal
1
Lultima Agenzia istituita (maggio 2006) stata, infatti, quella della Sardegna.
16
lapplicazione
di
norme
concernenti
la
disciplina
regolamentazione,
la
legge
istitutiva
dellARPA
Sicilia
ha
pareri
alle
autorit
amministrative
centrali
periferiche
lorganizzazione
della
sede
centrale,
mentre
il
successivo
provinciali
che
venivano
articolati
secondo
quattro
aree
Decreti nn.231 del 30/9/2003, 287 del 6/11/2003 e 487 del 5/8/2004.
A causa, una prima volta, della sospensione, a seguito di giudizio di legittimit costituzionale,
delloperativit del Consiglio di giustizia amministrativa della Regione siciliana ed una seconda in
conseguenza proprio delle modifiche apportate alla titolarit del potere di regolamentazione dalla
legge n. 9 del 2004 precedentemente citata.
3
17
e due
DAP
(Dipartimenti
ARPA
provinciali),
che
costituiscono
Individuate per funzioni espletate e da poter organizzare con atto del Direttore generale in unit
operative semplici o complesse dotate di autonomia gestionale e tecnico-professionale
5
Lattuale Direttore generale stato assunto con contratto del 17/5/2001 recentemente
rinnovato.
18
non sono state attivate per mancanza di risorse disponibili con inevitabili
refluenze sul piano della piena operativit ed efficienza dellAgenzia. Per la
stessa motivazione, le strutture Agenti fisici ed Ambiente idrico della
Direzione tecnica e quella Patrimonio, provveditorato ed economato della
Direzione amministrativa sono state direttamente gestite dalla Direzione
generale. Alla data attuale non risulta attivata, anche se il relativo percorso di
attuazione
stato
avviato
con
lelaborazione,
ancora
in
itinere,
del
trascurare il fatto che il costo del personale dei DAP grava ancora sulle
Aziende sanitarie, cos come parte dei costi di gestione della strumentazione
del patrimonio immobiliare, il che rende pi complessa lindividuazione,
rilevazione e ripartizione dei costi-obiettivi.
Le stesse considerazioni venivano ribadite, un anno dopo, in una ulteriore
nota trasmessa dall Agenzia nella quale, a proposito della contabilit analitica
per
centri
di
costo,
si
evidenziava
che
pur
essendo
stata
avviata
19
profilassi (art. 90, comma 4), nonch relativamente alla definizione, da parte
della Giunta regionale (su proposta dellAssessore regionale per la sanit e del
legale rappresentante dellARPA), di un piano di assegnazione dei beni
immobili tra le Aziende unit sanitarie locali e lAgenzia che avrebbe dovuto
per legge completarsi entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della
predetta legge istitutiva (art. 90, comma 4 quinquies).
In realt, solamente nel mese di gennaio del 2004 ed a seguito, secondo
quanto dichiarato dal Direttore generale dellARPA, di continue sollecitazioni
inoltrate, sia nel 2002 che nel 2003, dallAgenzia alla Presidenza della Regione
ed allAssessorato regionale della sanit, questultimo aveva provveduto a
convocare le Direzioni generali delle Aziende sanitarie e dellARPA Sicilia al
fine di perfezionare il trasferimento dei predetti beni. Si avviavano pertanto
nel corso del 2004 le attivit di acquisizione degli inventari dei beni mobili
assegnati dalle AUSL agli ex LIP dei reparti chimici, le quali si concludevano
con una proposta di accordo inviata alle AUSL; nel contempo venivano istituiti
presso lAssessorato regionale alla sanit una serie di tavoli tecnici (al fine di
accertare i beni immobili delle AUSL destinati al transito) che portavano alla
redazione di un piano di assegnazione immobiliare successivamente approvato
con deliberazione della Giunta regionale del 13 febbraio 2006.
Relativamente, invece, allorganico delle strutture periferiche in questione, va
evidenziato che risulta ancora inattuato il transito del personale dalle AUSL
allAgenzia, cos come del pari inattuato rimasto il disposto della legge
istitutiva (art. 90, comma 5) il quale in effetti prevedeva che, entro tre anni
dallentrata in vigore della stessa legge, lorganico delle predette strutture
venisse adeguato ai valori medi nazionali rilevati per addetto e riferiti alla
popolazione residente. A fronte, infatti, di un valore medio di 957 unit 6,
lorganico dei Dipartimenti, alla data del 31 dicembre di ciascuno degli anni
oggetto dindagine (2003-2005), risultato rispettivamente pari a 235, 238 e
256 unit 7, attestandosi in tal modo ad un livello di circa un terzo rispetto
alleffettivo fabbisogno dei Dipartimenti di cui trattasi.
Tale carenza di organico non ha riguardato solo le strutture periferiche
dellARPA, ma ha coinvolto anche la sede centrale dellAgenzia che, ai sensi
della pianta organica approvata di recente, avrebbe dovuto operare a
regime con un numero di 165 unit, mentre nella realt erano presenti, come
dato rilevare dalla documentazione trasmessa alla Corte, 52 unit nel 2003,
70 nel 2004 e 77 nel 2005.
Coincidente con lorganico a regime dellAgenzia cos come indicato nella pianta organica
approvata dal recente regolamento.
7
Delle quali, rispettivamente, 197, 189 e 176 del ruolo AUSL.
20
preparatori
volti
non
solo
ad
attuare
una
mobilit
sia
eterogeneit della
21
gran parte,
RAPPORTO PERS./P.C.
IN SERVIZIO
P.C. IN DOTAZIONE
77
28
2,75
DAP
STRUTTURA
UNITA DI
P.C. IN
RAPPORTO
PERIFERICA
PERSONALE IN
DOTAZIONE
PERS./P.C
SERVIZIO
AGRIGENTO
21
3,5
CALTANISSETTA
20
CATANIA
52
18
2,8
ENNA
12
10
1,2
MESSINA
38
4,75
PALERMO
38
24
1,58
RAGUSA
24
10
2,4
SIRACUSA
62
7,75
8
Basti pensare che presso la sede centrale, nel triennio di riferimento, risulta che ha prestato
servizio personale in
posizione di comando proveniente dalla Regione (con trattamento
interamente a carico dellARPA fino al maggio 2005 e poi successivamente con trattamento
economico fondamentale a carico della Regione e trattamento economico accessorio a carico
dellARPA), personale in posizione di comando proveniente da altre Amministrazioni pubbliche,
quali enti-parco, comuni, ecc. (con oneri a carico dellARPA), personale con contratto a tempo
determinato ex decreto legislativo n. 502/92 (n. 3 unit dirigenziali), personale con contratto di
lavoro a progetto finalizzato a specifiche attivit e obiettivi e personale L.S.U. stabilizzato
attraverso contratti quinquennali a tempo determinato. La stessa, se non maggiore, eterogeneit
di personale si riscontra pure presso i DAP, atteso che allinterno di tali strutture alle categorie di
personale appena elencate si affianca, come previsto dalla legge istitutiva dellAgenzia, anche il
personale operante negli ex laboratori chimici digiene e profilassi, il quale peraltro continua a
dipendere economicamente dalle AUSL e solo funzionalmente dallARPA.
9
Aggiornato nei mesi di settembre e ottobre 2005
22
TRAPANI
16
2,6
10
nellambito del
11
e ha
5. VIGILANZA E PROGRAMMAZIONE
Ai sensi della legge istitutiva dellARPA, lattivit della stessa deve svolgersi
sotto la vigilanza dellAssessorato regionale del territorio e dellambiente da
cui promanano gli indirizzi programmatici (art. 90, 2 comma, della legge
regionale n. 6 del 2001).
Tale funzione risulta affidata ad una specifica unit operativa (denominata
rapporti e vigilanza ARPA) istituita allinterno dellArea 3 (affari generali e
comuni) con decreti del Direttore generale del Dipartimento regionale
territorio e ambiente in data 29 novembre e 11 dicembre 2001.
A tale struttura, che, sulla base di quanto riferito dallo stesso Dipartimento
12
10
Ridefinita a seguito della revisione di met periodo del complemento di programmazione del
POR 2000/2006
11
Elaborato con la consulenza, a seguito di apposita convenzione, dellARPA Toscana.
12
Con nota n. 14509 del 28/2/2006.
23
Quanto
al
contenuto,
le
funzioni
di
vigilanza
in
questione
sono
13
, alla
valutazione della corrispondenza degli atti e delle attivit poste in essere con
gli stessi, nonch della compatibilit delluso delle risorse finanziarie con le
finalit dellEnte e con gli obiettivi individuati con gli indirizzi programmatici,
esplicandosi
concretamente
attraverso
il
controllo
sulla
regolarit
Assessorato
solo
ad
avvenuto
espletamento
del
controllo
contabile da parte del Collegio dei revisori dei conti, organo a durata
quinquennale interno allAgenzia ed espressamente previsto dalla legge
istitutiva dellARPA (art. 90, comma 6, lett. b)
14
assume
13
24
15
del servizio
dei
ritardi
registrati
nelladozione
dei
documenti
contabili
attenzione
ed
accuratezza
nellespletamento
delle
funzioni
di
vigilanza non risulta che invece siano state prestate, secondo quanto emerge
dagli atti in possesso della Corte, n dallUfficio di Gabinetto n dal
competente Dipartimento dellAssessorato al territorio e allambiente, organi
che pur avevano il compito non solo di vigilare sulle criticit di funzionamento
dellARPA, ma, in specifici casi (quale quello citato del notevole ritardo
nelladozione di documenti contabili fondamentali per lAgenzia), anche di
intervenire in via sostitutiva al fine di risolvere le gravi inefficienze riscontrate.
Va segnalata inoltre la negligenza degli organi in questione nelladempiere ai
compiti
2000
16
gestione con valenza finanziaria conditio sine qua non affinch i medesimi
concorrano al perseguimento degli obiettivi generali di finanza pubblica per
lattuazione del patto di stabilit regionale
18
15
Posta in evidenza dal Collegio gi nei primi mesi del 2003, come risulta da un verbale del
17/4/2003.
16
Introdotto dallart.26 della legge regionale 16/4/2003, n. 4.
17
Come precisato dalla circolare n. 24 del 10.12.2003 emanata al riguardo dallAssessorato al
bilancio e alle finanze.
18
Nota del Dipartimento regionale territorio ed ambiente in data 8/11/2004.
25
svolta (sia pur con una certa perplessit dovuta ad attivit dellAgenzia non
ancora
pieno
regime)
dal
dirigente
preposto
allunit
operativa
dipartimentale di vigilanza.
Tale proposta, consistente nel fissare allARPA, per gli esercizi 2004 e 2005,
alcuni obiettivi concernenti lincremento delle entrate proprie dellAgenzia, non
sembra, comunque, che abbia avuto seguito alcuno a livello assessoriale, non
risultando adottato al riguardo nessun ulteriore atto procedimentale.
Per quanto attiene invece pi specificamente alle funzioni di programmazione,
anchesse affidate dalla legge istitutiva dellARPA allAssessorato regionale al
territorio e allambiente, si deve preliminarmente rilevare come le stesse , nel
biennio 2003-2004, siano state svolte attraverso le annuali direttive generali
per lazione amministrativa e per la gestione adottate dallAssessore, le quali
hanno erroneamente individuato, impropriamente assimilandolo ai dirigenti
preposti ai centri di responsabilit del predetto Assessorato, il Direttore
generale dellAgenzia come diretto destinatario degli
anzidetti indirizzi
programmatici.
Solo nel 2005, a seguito di un approfondito esame condotto dal competente
Servizio di valutazione e controllo strategico (SEVACOS) sulla normativa
istitutiva dellARPA, nonch su quella che regolamenta il sistema dei controlli
nellordinamento regionale, lAssessorato pervenuto alla conclusione che la
direttiva annuale non rappresentasse lo strumento idoneo per fissare gli
indirizzi programmatici nei confronti di un ente strumentale della Regione
quale lARPA. La Corte ritiene di poter condividere tale orientamento atteso
che nellordinamento regionale i centri di responsabilit amministrativa (ai
quali
le
direttive
assessoriali
sono
in
definitiva
rivolte)
coincidono
26
19
era
espressamente
tenuto
tale
adempimento
secondo
quale
di
di
95
20
legale
21
27
senza, per, il rispetto delle formalit prescritte dalla direttiva assessoriale per
il 2003
22
23
questi,
risultano
essere
stati
conseguiti,
in
toto
parzialmente,
24
se ne
dellAssessore
delle
giustificazioni
fornite
in
merito
con
la
25
operante allinterno dei DAP stata espletata dai collegi tecnici delle rispettive
Aziende sanitarie locali di provenienza.
6.
OSSERVAZIONI
CONTABILI
IN
MISURE
TEMA
DI
ADOZIONE
CONSEGUENZIALI
DEGLI
ADOTTATE
STRUMENTI
DALLARPA
SICILIA
22
28
consentito
la
tempestiva
adozione
dei
documenti
contabili
in
vigore
del
regolamento
organizzativo
dellente
della
allARPA
in
ordine
alladozione
dei
bilanci
consuntivi
29
di osservare alcunch
nei confronti del Collegio dei revisori dei conti addetto al riscontro di regolarit
dei predetti documenti contabili, atteso che dalla documentazione pervenuta
risultava con chiarezza che lo stesso aveva reiteratamente sollecitato, con
note indirizzate sia al Direttore generale dellARPA che all Ufficio di vigilanza
del Dipartimento regionale territorio e ambiente, linoltro di bilanci consuntivi
relativi sia al 2003 che al 2004, nonch, in data 3 maggio 2006, anche linvio
di notizie in ordine allattivazione, da parte dellAgenzia, delle procedure per
ladozione del bilancio consuntivo 2005.
Si raccomandava comunque a tale organo di controllo interno di richiedere
espressamente al competente Dipartimento la diffida ad adempiere nei
confronti del Dirigente generale dellArpa Sicilia ove in futuro si fossero
verificati analoghi casi di ritardi nelladozione degli strumenti contabili.
Alle osservazioni formulate e alla richiesta da parte della Corte di comunicare
le misure adottate in conseguenza delle stesse, lARPA Sicilia corrispondeva in
data
14
avere
dellAzienda
ospedaliera
Civico
in
possesso
di
consolidata
30
Censurabile,
invece,
dellAmministrazione
appare
regionale
lomessa
(Ufficio
di
comunicazione
gabinetto
da
parte
dellAssessore
al
decreto
legislativo
n.
502
del
1992
(che
disciplina
TIPOLOGIA
BILANCIO
DATA DI ADOZIONE
DATA DI
ARPA
APPROVAZIONE
ANNO
ARTA
Preventivo
2003
27/12/2002
04/06/2003
Consuntivo
2003
26/04/2005
09/09/2005
Preventivo
2004
13/02/2004
17/05/2004
Consuntivo
2004
12/05/2006
23/05/2006
Preventivo
2005
07/01/2005
22/02/2005
31
Consuntivo
2005
31/10/2006
12/01/2007
Dallesame dei dati sopra riportati emerge subito il notevole ritardo con cui i
predetti documenti contabili, ed in particolare i bilanci consuntivi dellAgenzia,
sono stati adottati. Tale critica situazione, gi oggetto, come riferito nel
precedente paragrafo, di specifiche osservazioni formulate da questa Corte,
ha registrato, come si evince dalla tabella di cui sopra, un miglioramento,
seppur modesto, in occasione delladozione dellultimo bilancio consuntivo
dellEnte, avvenuta a distanza di sei mesi rispetto al termine prescritto del 30
aprile, a fronte del ritardo di circa un anno riscontrato, invece, per ladozione
dei rendiconti 2003 e 2004.
Quanto allesame
si
sarebbero
documenti contabili
rilevati
26
assolutamente
funzionali
allintelligibilit
dei
nonch
in
materia
ambientale
26
con
particolare
riferimento
alle
Come peraltro segnalato dallo stesso Collegio dei revisori dei conti dellAgenzia in occasione di
alcuni chiarimenti richiesti in materia contabile da questa Corte e forniti con nota n. 7 del 24
gennaio 2007.
27
Di cui ai DD.DD.GG. nn. 213 del 18.9.2003 e 224 del 19.4.2004.
32
28
da
dei
bilanci
in
questione
ha
preliminarmente
evidenziato
che
28
33
ANNO 2003
ANNO 2005
ANNO 2004
9.359.500,00
4.719.000,00
7.550.000,00
743.729,54
2.003.118,28
1.629.146,36
5.061,81
49.790,19
124.145,61
10.103.229,54
6.771.908,47
9.308.353,78
1)
Acquisti di beni
173.695,06
220.188,27
344.009,12
2)
Acquisti di servizi
892.618,74
1.882.758,78
1.682.249,39
3)
Manutenzioni e riparazioni
17.833,68
142.215,89
280.268,29
4)
6.114,00
17.961,36
65.212,57
5)
869.907,55
1.037.336,98
2.150.836,44
6)
500,00
792.726,02
451.787,56
519.218,20
743.925,04
2.260.955,21
2.892.171,04
9)
880.608,54
1.846.720,95
1.653.965,32
9.037,27
26.860,13
60.442,69
152.487,20
268.394,57
791.134,67
14)
-19.012,86
-125.595,29
- 12.953,13
392.963,78
335.694,74
1.211.337,79
7)
461,22
6.899,22
17.921,52
-11,47
12.052,45
-33.430,00
41.209,94
34
Come dato evincere dai dati in questione, se infatti nel 2003 lentit del
predetto
contributo
di
funzionamento
9.359.500)
stata
tale
da
35
Relativamente infine allacquisto di servizi non sanitari da privato, gli oneri per
le consulenze amministrativo-gestionali diminuiscono nel 2005, rispetto al
biennio precedente, (105.658 euro nel 2003, 103.172 euro nel 2004 e 72.020
euro nel 2005), mentre aumentano quelli relativi alle consulenze tecniche
(35.116 euro nel 2003, 218.654 euro nel 2004 e 213.206 euro nel 2005). Nel
2005 subisce una diminuzione anche il costo per le consulenze legali che,
invece, nel 2004 era aumentato rispetto allanno precedente (13.236 euro nel
2003, 18.661 euro nel 2004 e 5200 euro nel 2005).
Proprio con riferimento alla materia delle consulenze, la Corte ritiene di
dovere segnalare il frequente e consistente ricorso da parte dellAgenzia ad
incarichi di consulenza esterna, genericamente giustificati con la mancanza di
figure professionali interne idonee allo svolgimento dellincarico e spesso
insufficientemente motivati in punto di criteri adottati per la selezione dei
professionisti prescelti, limitandosi infatti lAgenzia il pi delle volte a
riportare, tra le premesse del decreto di incarico, lespressione visto il
curriculum vitae et studiorum del professionista incaricato.
Va peraltro posto in evidenza che, se da un lato il ricorso a consulenze esterne
trova la sua ragion dessere nella gi segnalata grave carenza dorganico che
ha caratterizzato questi primi anni di vita dellAgenzia, dallaltro, sulla base
della documentazione in possesso di questa Corte, si ha limpressione che tal
modo di operare da parte dellEnte, pur nelle concrete difficolt operative
rappresentate, sia diventato, nel periodo oggetto dindagine, quasi una prassi
consolidata, utilizzata reiteratamente
29
30
29
Si segnalano tra gli altri, in proposito, i cinque incarichi conferiti nellarco temporale di un anno
e cinque mesi in materia fiscale allo stesso professionista con cinque distinti provvedimenti e per
un totale di circa 45.000 euro, nonch i tre incarichi affidati in poco pi di un anno e mezzo ad un
consulente in materia di educazione ambientale e per un importo complessivo di circa 44.000
euro.
30
E il caso dellincarico conferito con decreto del Direttore generale dellAgenzia n. 337 del
16.12.2003 ad un avvocato retribuito con un compenso forfettario di 10.000.00 euro per la
stesura di un documento ricognitivo dellattivit svolta dallARPA nei primi due anni di vita.
36
31
degli incarichi di
32
, la prestazione
37
38
33
copertura di eventuali perdite future. Alla parte restante del patrimonio netto
dellARPA presente al 1 gennaio 2003, nonch agli utili ed alle perdite di
bilancio conseguiti a decorrere dallesercizio 2003 si applicano le disposizioni
contenute nellart. 29 della legge n. 2 del 2002, concernente le AUSL, che
recita testualmente che gli avanzi di amministrazione delle aziende sanitarie
accertati con il conto consuntivo 2001 e gli utili di esercizio conseguiti a
decorrere dallex finanziario 2002 possono essere destinati a coprire: spese di
investimenti,
33
spese
in
conto
esercizio,
incentivazione
al
39
personale
VOCE
CONTRIBUTO
ANNO 2003
ANNO 2004
ANNO 2005
9.359.500,00
4.719.000,00
7.550.000,00
534,35
22.356,11
410.012,47
153.563,64
10.000,00
45.904,54
544.724,00
147.333,71
60.589,12
1.288.787,81
1.108.718,33
481.588,51
97.415,29
35.000,00
1.549,38
1.597,77
2.336,58
4.648,12
55.777,34
REGIONALE
PRESTAZIONI
SANIT. SOGGETTI
PUBBLICI
PROVENTI ALTRI
SOGG.TI PUBBLICI
REGIONE
PROVENTI ALTRI
SOGG.TI PUBB.
EXTRA REGIONE
PRESTAZIONI
SANITARIE A
SOGGETTI PRIVATI
PRESTAZIONI DI
SERVIZI NON
SANITARI
ALTRI PROVENTI
CONTRIBUTO
REGIONALE
STABILIZZAZIONE
L.S.U.
RIMBORSI ATTIV.
5.061,81
TIPICA
TOTALE
10.103.229,54
6.688.529,1
9.314.240,24
40
relativo al
34
risultava definitivamente
35
36
invece, su tale voce dei proventi e ricavi diversi si dimostra nel 2003
34
Decreto del dirigente generale del Dipartimento regionale territorio ed ambiente del
20/12/2004.
35
A seguito delle variazioni apportate al capitolo in questione dagli artt. 17 e 24 della legge
regionale 19.5.2005, n. 5.
36
Relativamente alle voci proventi da altri soggetti pubblici extraregionali, ricavi per
prestazioni sanitarie a soggetti privati e ricavi per prestazioni di servizi non sanitari, cfr. quanto
in precedenza riferito.
41
con un valore
massimo del 22 % nel 2004 ed uno minimo (15 % circa) nel 2005. Tale
situazione sembra in larga parte dovuta ad una maggiore autonomia
dellAgenzia nelleffettuazione di attivit, quali controlli e monitoraggi specifici,
cui non poteva prima far fronte se non attraverso il ricorso a strutture di
laboratorio di altre agenzie regionali.
Per ci che concerne, invece, gli oneri per il personale, nel triennio in esame
la relativa incidenza sui costi della produzione rimasta pressoch invariata
attestandosi a circa il 47 %, mentre tra le sue componenti si pu rilevare una
progressiva diminuzione dei costi relativi al personale del ruolo tecnico e,
viceversa, una lievitazione di quelli inerenti il ruolo amministrativo. Gli oneri
relativi al personale del ruolo sanitario hanno, invece, gravato il bilancio in
modo costante (per circa il 17 %) registrando solo una lieve flessione al 12 %
nel 2004.
Va comunque evidenziato che nella relazione sulla gestione allegata al bilancio
consuntivo 2005, lAgenzia precisa che relativamente al conto economico
lanalisi degli scostamenti risulta di difficile interpretazione dal momento che
il conto economico dellARPA non raccoglie tutti i fattori produttivi utilizzati nei
processi di erogazione delle prestazioni non essendo stato ancora completato,
infatti, il passaggio allARPA delle risorse da parte delle AUSL e della Regione.
In altri termini, quella che, come pi volte messo in evidenza nella presente
relazione, appare la pi significativa criticit dellAgenzia connessa ai ritardi
registrati nel triennio in esame per pervenire ad un suo definitivo assetto
organizzativo e gestionale, finisce per provocare negative refluenze anche
sulla certezza e attendibilit dei dati contabili prodotti a consuntivo,
presupposto questultimo necessario ed indispensabile per la programmazione
42
ALLEGATI
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