Giorgio Agamben
Gusto
ISBN 978-88-7462-722-6
Euro
ro,oo
II 111 11 1 11
9 788874 627226
Q!lodlibet 67
Giorgio Agamben
Gusto
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r. Scienza e piacere
In opposizione allo statuto privilegiato as
segnato alia vista e all'udito, nella tradizione
della cultura occidentale il gusto e classificato
come il senso piu basso, i cui piaceri l'uomo
condivide con gli altri animali (Aristotele, Eti
ca Nicomachea, IIr8a) e alle cui impressioni
non si mescola nulla di morale (Rousseau,
r78r, p. 303). Ancora neUe Lezioni sull'este
tica di Hegel (r8I7-I8 29), il gusto e opposto
ai due sensi teoretici, vista e udito, perche
non si puo degustare un'opera d'arte come
tale, perche il gusto non lascia l'oggetto libe
ro per se, rna ha a che fare con esso in modo
realmente pratico, lo dissolve e lo consuma
(Hegel, r8r7-r8 29, p. 696). D'altra parte, in
greco, in Iatino e neUe lingue moderne che
da esso derivano, e un vocabolo etimologi
camente e semanticamente connesso con la
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(Repubblica, 5 29c-e)
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Iori, delle figure, di certi odori e dei suoni che possono essere mischiati con la scienza,
dai piaceri impuri, che non tollerano alcun
rapporto con la conoscenza. La mistione dei
piaceri puri e delle scienze pure e, pero, espli
citamente caratterizzata come opera della
bellezza, in modo che 1'oggetto supremo del
piacere come della scienza si rifugia ancora
una volta nel bello ( Cosl ora la potenza del
bene . . . si e rifugiata nella natura del bello 64e). La frattura della conoscenza che Piato
ne lasciava in eredita alia cultura occidentale
e, dunque, anche una frattura del piacere: rna
entrambe queste fratture -che caratterizzano
in modo originale la metafisica occidentale fanno segno verso una dimensione interme
dia in cui si tiene la figura demonica di Eros,
il quale soltanto sembra poterne assicurare
la conciliazione senza abolirne, insieme, la
differenza.
Solo se la si colloca su questo sfondo, solo
se, cioe, ci si rende conto di quale complessa
eredita metafisica sia gravida la scienza che,
sui finire del secolo XVIII, viene ingenua
mente a proporsi come scienza del bello
e dottrina del gusto, e possibile porre nei
suoi giusti termini il problema estetico del
gusto, che e, insieme, un problema di cono-
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al naso, alle guance, agli occhi, alla fronte; e che
percio Lucrezia habbia bella bocca, e brutta Ca
milla: rna, perche poi fatta pili all'un modo, che
all'altro, sia di gusto, ne rimane giudice il sen
timento, inteso nella maniera dichiarata da noi;
e pero sarebbe follia il ricercarne altra ragione.
(Zuccolo, 1623, pp. 8-9)
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La conoscenza eccedente
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Ora cade ogni contraddizione, quando io dico:
il giudizio di gusto si fonda su un concetto (di
un fondamento in genere della finalita soggetti
va della natura rispetto al giudizio), su un con
cetto attraverso il quale, e vera, nulla puo es
sere conosciuto e provato riguardo all' oggetto,
perche esso e in se indeterminabile e inutile alla
conoscenza; che, tuttavia, da al giudizio validita
per ognuno (restando in ciascuno il giudizio sin
golare, immediatamente concomitante all'intui
zione); perche, forse, il principia determinante
del giudizio sta nel concetto di cio che puo es
sere considerato come il sostrato soprasensibile
dell'umanita . . . Solo il principia soggettivo, cioe
l'idea indeterminata del sovrasensibile in noi,
puo essere mostrato come l'unica chiave per
spiegare questa nostra facolta di cui ci restano
sconosciute le sorgenti; rna non e possibile ren
derla comprensibile in altro modo.
(Ivi, pp. 202-20 3)
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Indice
I . Scienza e piacere
I3
2.
22
Verita e bellezza
conosce
34
4 La conoscenza eccedente
4I
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20 Fernando Pessoa, II ritomo degli dei. Opere diAnt6nio Mora
2 I Franco Fortini, Un giomo o l'altro
22 Jean Louis Schefer, L'uomo comune del cinema
2 3 Fernando Pessoa, Pagine di estetica. II gioco delle facolta
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magine fotografica
3 3 Rem Koolhaas, Singappore Songlines. Ritratto di una
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3 5 Daniel Heller-Roazen, II nemico di tutti. II pirata contra
le nazioni
36 Arnold I. Davidson, L'emergenza della sessualita. Episte
sensazione
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da David Cayley
44 Eugenio Gazzola, La Madonna Sistina di Raffaello. Storia
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4 5 Franz Rosenzweig, La Bibbia ebraica. Parola, testa, in
terpretazione
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47 Sigrid Weigel, Walter Benjamin. La creatura, il sacra, le
immagini
48 Lu Yu, II canone del te
49 Claudia Castellucci, Setta. Scuola di tecnica drammatica