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ace orm Be PROFILIDI STORIA LETTERARIA ‘acuradi ANDREA BATTISTINI Dante Calvino i MAROBARENGHI V. Letraduzioni 1, poeta traduttore 2, Poetidellimnocenza: Saint John Perse e Blake 3. Preriosismo barocco: Géngora e Mallarmé 4, Tl dramma del tempo: Shakespeare ¢ Racine Vi Ritore al deserto 1. La tema promesia 2, Itaccuino del veccbio 3, Parola esilenaio Cronologia Per saperne dipia Indice dei nomi 1. DAL DESERTO A PARIGI: LESPERIENZA DELLAVANGUARDIA I pocta che ha reinventato il linguaggio della lirica italiana inauguran do il rinnovamento novecentesco, nasce ad Alessandria d’Egitto nel 1888, in una casa tra mare e deserto vicina alle ende dei beduini. in questo pae saggio senza storie, sospeso in una dimensione atemporale,iniziaVtinesario uumano e poetice di Giuseppe Ungareet, profondamente segnato dalla con: dizione di emigratoe stadicato, sempre alla ricerca delle origin e della terra ‘promessa. Rimane in Egiio insicme alla madre fino al 1912 studiando dagli ‘otto ai quindici anni all'Istituto Don Bosco, poi presso |’Ecole Suisse Jecot, dove conosce gli autori fondamentali della sua formazione, veri e propri archetipi di modernita come Leopardi, Mallarmé, Baudelaire ¢ Nietasche, introdotto nel verso italiano autentiche innovazioni formali. Gli& giovato suc. aver convissuto, negli lante ricordo della terra pit antico assai della origine agiva come qualche cosa di primordi cultura», Se da una parte occorre riconascere lorigine deserto come luogo di silenzio e miagpi, ma anche ud sfuggirel'influsso decisive del singola della cosidderta «Baracca Rossa», itcovo creato dall amico fraterno Enrico Pea, Fuori dalla cit, in riva al mare ¢ ai confini del deserto,incontrava i fratelli Jean-Léon e Henri Thuile - poeta della struggente Lampe di letterati ingegneri occupati nella ricerca dei porti sommersi del isola di Faros, dalla quale nasce la prima idea del Porto sepolio. Per di pit 909 incomincia a collaborare con gioenali stampati in Egitto quali «ll Messaggero Egiziano», «L’Imparziale», «L'Unione della Democrazia», il <«Risorgete>, con note, recensioni, tra le quali i distingue l'logio deld’Annunzio francese e di Rovolverate dL Alla giovinezza egiziana risalgono cunque i mitt central della sua poe- sia: «Questo lo / che mi ha visto / nascere ¢ crescere / ¢ ardere d’'in- ures (I fiuoni). Questi temi ricorrenti, Ungaretti srive nella nota introduttiva a Tite le poesie: «una cit sencimento del eampo, del tempo distruttore & presente all imma pensato al miraggio che quel nulla e quel tempo abolito avven- £1 facciano balenare all'mmaginazione del poets, ad una immaginazione che mi fa aretrare ad essermi consueti». E il rema del della durataistantance, che procede pet immagini fulmi zioni iromediate capaci di richiamare Pinnocenza originara ILRANOVAMENTODRLAPOESA 9 Si, perché il deserto era il primo segno che muoveva familiarmen- te il mio sentimento¢ la mia fantasia. Cizconda, isa, insieme al mare, Alessandeia dEgito, la mia citi natale. Li, descrto © mare sn in con- tinuo contatto e contrasto: uno &statico e pare immutabile, altro @ in agitazione perpetva; il primo rappresenta, senza che uno possa avveder sene, cid che va deteriorandosi senza pesa, Varo, senza sosta, manifesta fusiosamente il rinnovamento, Sono (intervista con Canon) TI deserto equivale al esentimento della morte» in quanto Conviene per’ soffermarsi su un'annotazione che tacehi del rapporto irs parolae tempo centrale nella prima poesia ung: tempo é la primordiale intuizione della qualita, ¢ la melodia Puniverso, di eid che dura costantemente mutand: ‘mutando crea, di cid che non pub es sere sezno della vitae diverrebbe materia inerte. Non di spatiele, mala parola quasi non riesce, per Bergson, malgrado cid che ‘poco fasidiceve della lingua, a aderire al moto del temp, e nan per ché non possa essere abbastanza fulminea nel suo riferite, ma perché necessariamente ha una certa fssiti una cect rig ricavare da questo commento una chiave di lerrura dell’ Aegria, dove si osserva la capacita straordinaria di ricreare la realta interiore attra LANNDVANENTODRLA OBA 11 rivoluzione del linguaggio nasce proprio a cantatto con i movimenti cult- rali pargin, ca i corsi accademici di Bergson, Bédier, Lanson, Sirowski e dallaltra pare gi incontsi alla «Closerie des Lilas, un caffe aperto tutta la notte che accoglieva ogni martedi le riunioni di scrittarie artist d'avanguar: dia impegnati a sperimentare le nuove forme della modernit Qui nasce Pamicizia con Apollinaire, anchieali straniero ¢ sradicato nonché poets della gueera, ideale continuatore del rinnewamento dei mezzi «espressiviinaugurato dal simbolismo e particolarmente da Mallarmé, secon- do lalinea sulla quale siinnesta la poesia ungarettiana. In effetti vers di Al cools e Callignammes si fletteno nei primi experiment ue riconobbe in Apollinaie il maestro della nuova estti twadligurato nella visione di Pitturs, poesia, ews po' di srada corpulento, come uno deibarbaeiimperatri di Roma educati ds Seneca, que- sto slavo figlioloisralita di un prelato vaticanc, e ultimo poeta di Francia Con Apollinaire tringe un legame speciale, davvero fratemno: «Fra Apollini re eme em awenuto un avvicinamento insolito, Sentivamo in noi il medesimo carattere composito ¢ quella difficlta che Tanimo nostro aveva di trovare la via di assomiglire ase stesso di costituire la propria unitd. Quel'uniti non Pavremmo maitrova ‘Questa amicizia offre a Ungarettt«stimeli dai quali deriveranno conse- gucnzer decisive peril riconoscimento della propria identita poetia. Pereid Apollinaive diviene la figura di riferimento negli anni dell'attraversamento della poesia tra Otto e Novecento, dal simbolismo al fururismo, in una co- ¢ delincata in La doctrine de eLacerbar Cailigremm: di Apollinaire. lice agli scriwori, Ungareti frequenta in questo periods i principali ‘esponenti dei movimenti aristici d'avanguardia, Picasso, Braque, Léger, De Chitico, Cendrars, Jacob, Modigliani, Salmon, Catra, che certamente hhanno condizionato la passione di una vita per la pitcura. Sono incoatsi che influenzano in manera determinante la sus poetics, preparando la sttaordi- naria innovazione dell Allegria, come racconta nella nota introduttiva alle 2 Cero) pocsie: «Dest altri incontri che feci a Parigi in quel periodo o nel dopoguer 1a furono nocevoli quelli con Soffici e Palazzeschi ¢ gli altri Boccioni, con Carri, con Mi quelli con Braque ¢ Picasso, gia cubist, ‘con Delaunay, che si diceva pittore orfico; quelli con Péguy, con Sorel, con Bédier, con Bergson», A Pacigiincontra nel 1914 i fut tiscono la qualita non comun ppubblicare su «Lacerbow le sue prime posse, che 1915. In questo modo Ungaretti si avvicina al futurismo, ido nelle into da concepire persino il pro- getto di un’operain prosa mai reslizz a Le avventure di Turluralt, tionata dal Codie di Pereli (1911). NE si pud sotovelu- oesia di Softies Biff apini, Soflicie Palazze- libero con immagini in liberta costrute atraverso un montaggio dinamico ¢ accumulatotio che ricorda la Si tratta di frammenti di vita metropolitana in movimento colti in un presente senza profondita che somiglia in qualche modo alla tem- poral ungarettiana, tende costantemente a ritrovare l'incanto originatio. tan attraversamento del futurismo, al quale il poeta attinge cert principi rec niet voli al rinnovamento del linguagaio, in particolae soppressione tecnico della letteratura futurist 112); «L’analogia non é altro che profondo che collega le cose distanti, apparentemente diverse ed ost per mezzo di analogic vasssime uno stile orchestral, xd ua tempo policro- ‘mo, polifonico,e polimorfo, pud abbracciare la vita della materia», nonché Tesaltazione del lirismo essenzile esintetico, limmaginavione senza fill ¢ senza fill, io intendo la liberta assoluta delle immagini o analogie, expresse con parole slegate e senza fli conduttori sintattici e senza alcuna puntezgia- IanovaMeNTO ELA POE 13 turan, In reall eapporto tra Ungerett il futurismo risulta estremamente complesso, e se da una parte @ ineviabile riconoscere le afinia e i debit verso lavanguardia che esortava alla disteuzione dei mezziespressivi tradi vionali per fondare il nuova linguaggio dell'ate, accorte perd sottlineare originalita del poeta rispetto al paroliberismo futurist. ‘Non per caso si allontana apertamente da Matinetti in Conamemorazio- ine delfaturismo (1927), pu rcanoscendo che questo mowimento acontiene una delle rare idee vstenascere dal nostro secolo», Dall alia parte nege tecnologica che abolisce la magia dell’ arte, respingendo la pa- ciecafiducia nella materia s2rezza, nella sensazione, nella laperdica delllusione del ta temporal, convinto che, un ordineesclusivamente meccanico (La sforti tecni lo spirito distruttivo. smo rappresenta dungue per Ungaretti una specie i preistoria ce sempre attiva anche nelle liriche successive all’Allegri, Ma questo inse- snamento viene siclaborato per ereare la magia ¢ lo stupore contemplative di un lingusggio che acquista una vibrazione temporale e unintensit senza precedent, ritrovando il valore sacco della parola elementaree innocente. 2. IL PORTO SEPOLTO Lamodernits della voce di Ungarect si manifesta in ruts la sua eviden- 2a nel Porto sepol siunisce alesperienza drammatica della precaretdedella monte i cdo in maniera radical il linguaigio lirica. Nucleo originario d ‘questi versi straordinari furono pubblicati in ottanta esempl Udine presto lo Stabilimento Tipografico Friulano a cura dellamico Ettore Serra, conosciuto a Vers nella primavera dello stesso anno. Si assiste qui a una reinvenzione profonda del linguaggio poetico, cox Pabolizione della punteggiatur, lu disarticolazione sintatia, 1a frantumazione del verso in moaadi verbalirarfate sino al silenzio. Cos come sospesa nel wuoto, la parola acquista un rilievo inedito, compiendo la 14 Cn. voluzione poetica annunciata prima dal simbolismo ¢ da Mallarmé, poi da Pascoli ed Anaun: rarefatta, dove i voca: ste dallo spazio bianco, boli emergono dil silenzio simboleggiato grafic secondo una tecnics gid impieyata da Mallarmé in Un colpo di dadé non aboliré mai il caso (1897). I prineipi di questa poetica sono enunciati nella prefazione al poema, assunto come modello dell'innovazione ungarettiana prima del sovvertimento fuvurista, tanto da definitlo «pesfetioy in Ancora porMallarmé (1929): bianchi» in effet, essumono importanza,celpiscone fn dal ini versifcazion li pretese, come silenzo intomo, in modo abituale J. Dato che non stratta, come sempre, ci tat sonoriregolaro vers ~ ma piuttosto di suddivisioni prismatiche dell Ides, stante dell’ sppa- rizione e della durata del loro concorso, in una messa in scena sprituale ‘sata, il texo lo impone in punt varabil,vicino o lontano dal filo con- luttore latente, in funzione della verosimiglianza, i possono rilevare precise corts epolto 2 versi del Colpo di da le / accarezzata ¢ tersa e restituta e lavata / ammorbidita dull'onda e souirata/ alle dure ossa perse cra irelitt, il evel dillusione», -, E certameni 'cloquenza dei bianchi che accentuano Fassolutezea della parola circondandals di silenzio risale a Mallermé: «Tutto diviene tospen sione, disposizione frammentaria con alternanza e rispondenza dei bianchi, per concorrerealrsmo totale, che sarebbe i poem taciuto» (Cris di vero. Ivo il maestro del simbolismo aveva celebrato la verginiti delle poesia nella metafora dels ninfea bianca, il fore ideale dl poets Riassamere con uno sguarde la vergine assenza spars in questa so: liudinee, come si cogle, in ricocdo di un luogo, una di quelle magiche ILRANOVAMENTODALA FOES 15 niiniee chiuse che vi sorgono subitamente, avviluppando del loro wuoto la felicitd che nom sara del ‘apparizione, andarmene (L mio respio qui ninfes bianca Allo stesso modo esaltsva la poesia come segreto, anticipando la vsione ‘ungarettiana: «Con un nulla di mistero,indispenssbile, che reste, espresso, per poco» (Quanto af libro), che riechegaia in «quel nulla / dinesauribile segreto» (Il porto sepolio, 1916) ll origine del rianovamento formale del Porto sepolto si trova dunque rmodllo mallamiano, che insegrava a Ungatet a testtire cvocativita © alla patola. Ds I poeta atinge in sintonia con il Soffici ico dei Prins prin a partite dallidea della velocit che stabilisce nella mem 2ioni reciproche imprevisten: «Dalla modificazione pet mezzo della velocita fsica[..] della nostra percezione dello spazioe della du le analogico e fulmineo del primo Ungaretti:«Fa- forme ¢ colori di ritmi) condotti di lontano, dalle pro- veloce, e associate anche nella coordinazione apparente degli clement della novissima relazione reciproca delle cose e dei fat ana del Porto sepolio somiglia alla «simultaneica ricordi, di pensieri remot, impression d alts luoghi e d’ake tempi, come Ici e'asteierranti concentratiin uno specchios. Occorte poi sottolinesre la parttura sapientemente costruita del’ ope- juerta poesia nasce da una conoscenza letera +a meditata e rielaborata cam estrema attenzione e cnscienza artistica dei ;pporto alla tradizione nonche alle sperimentazioni dele stilla quilalezione dei cosiddettiantenati, valea dire deli scrttori conosciti negli anni della formazione egiziana, e dei compagnons racchiuso un ricordo egiziano, poiché rick Alessandria del quale sovente patlavano Ungaretti commenta Ungarettt (1963): In una baia d’Alessandria fu scoperto dal'ingegner Jonde, spro- safora del porto sepotto allude dunguea una dimensione interiore nel contempo al tema de viaggio che domi Di questa poesia imiresta «quel nulla inesauribile segreto La poesia dunque discesa nelabisso illuminazione dell oscutiti tentati vo ci esplorare un mistero inaiferrabile, cogliendio il senso dellessere con una da consapevolezza della negativita. Affiora qui il tema del nulla che percor- ILRANOVAVENTODALLAPOEBA 17. 1916: «Ma le serate came questa; questo questo nulla; questo chiaro che mi sgomenta; lo; povero me; staccato proprio da ogai bene © da ogni male; staccato proprio dilla vita; solo», A tale proposito conviene sot- 1e del Porto sepolto com la lirica Comriato(Locviaza il 2 ), che suggella la raccoka rivelandone la struttura circolare con la ripresa del motivo del! abisso: dito in una lettera a Papini del h Gentile Quando trove in questo miosilenzio ‘une paola scavata@ nella mis vite come un abisso tain quegli anni dai futurist, in particolare da Soffit in Prim prixept dé una cstetca futurste, Ora perd la limpida metaviglia» si unisce a un «delirante fermento», a rivelare Is natura intimamente ossimorica di una scrittura co- stantemente sospesa tr esaltazione vitale e angoscia della cactucita tra luce e ovcuriti, canto e silenzio. La giovinezee egiziana si illette dungve in questa poesia a partire dal mito dell abisso, ma anche dal ricordo dell'amico arabo ‘Mohammed Sceab che costtuisce Incite la dedica del libro, poi concluso in maniera speculare dal congedo a Ettore Serra, a suggerire il deserto ¢ la 00a di guerra come termini dell’esperienza cantata nel Porto sepolio: Discendente di emisi di nomadi suicida gustando un caffe Enon sapeva sciogliexe ilcanco dclsuoabbandono un poco/ un asbraccio di lami nel! aria torbida/sospesi. Lideale aurobiogra- fia lirica culmina poi nei Fiuzi (Cotici, 16 agosto 1916), dove lTsonzo diviene l convengenza di patrie diverse tra originelucchese fl Serchio, infanzia epiziana (il Nilo) e avwentura parigina (la Senna} «F] mio supplizo /é¢ quando / non mi credo/ in armonie // Ma quelle occulte / mani / che m intridano / mi regalano /larara/ felicito. IangovaneriooRLa PORSA 19 [..}. La poesia & scoperta d'essere un uomo d’oggi, ma anche un womo favoloso, come un vomo dei tempi della excciats dall"Eden: nel suo gesto d’tiomo il vero poeta sa che & seguito di secoli impossibile a risa 10 buio». Termini analoghi ricorrono in Risvegli ingrafico, esigenza di di cate cose consuete sorpreso ceraddalcito Limmagine dell’armonis ritrovata attraverso Vimmersione nell’acqua ppurificatrice acquista nel finale une connotazione cosmica, nel’ analogia tra ‘reatura € universo sullo sfonde di un paesaggio metafsico: «Ela creatura / atterita/ sacra gli occhi /e accogle / goccoledistelle/ ela pianura muta // Essisente/ riaveres. £ il momento del! abbandono, dell sssimilazione al co- ‘smo, mentre afiora un'ansia rligiosa che prelude agli Im del tempo. Viene in mente anche A riporo (Versa, 27 aprile sul motivo delle gocce d’acqua e della compenetrazione tr ioe infiito: «ll docile /allinclinazione / dell’ universo sereno». Mail ema centrale del Por zo sepolto& Vesperienza dalla guerra sul Carso, comba:tuta volontariamente al poeta nello estato iit umile» di soldato semplice nel 19° Reggimento di fanteria dela Brigota Brescia dal dicembee 1915 fino all'orcbre 1916: 11 Porto sepolto era la poesia d'un soldat a poesia d'un wom espo- stoalla morte in mezzo alla morte; era magari anchela poesia d'un uomo che accettava con rassegnazione e come una necessiti la solferenza, ma nom era certamente un libro che esaltava Veroismo. Era un libwo di com: passione del poeta versa di sé, verso i compagnisuoi, verso la sorte uma- na. Era un grido, wn'offerta, un 'inyocazione di irarernita, In questi dieci mesi di battaglie al fronte nascono le lirche pit atestimoniare una tragedia storica che las della morte incombente, accentuando peri La guerrs improwisamente sire in frettaperché in frtta dire quell vwodirecon pache parole, sire con parole che avesseto avuto un intensitastraordinara di significa Gimtervsta con Camon). « cos un legame necessario tra puerraeinvenzione della poe- tae alla concentrazione proprio dal senso di preca trovato il mio linguaggio: poche parole piene ‘mia situazione di quel momenco: quest'uomo ile, di pietsne che cuest uominiciscuno singolarmente la propria Frain agli di giornsle, gettati alla rinfusa nel tascapane, con una grafia ccangiante secondo lo sato danimo, si componevano cosi i versi che inau- itentico rinnovamento della lirica del Novecento, e certamente la qualita del supporto determin’ in qualche modo il caratere frarsmentario € momentaneo di questa scrittura nata in trincea, per cogliere Vattimo in Ianwovanero ELA PORK 21 modo istantaneo. E.viene in meate per analogia immagine del d’Annunzio convalescente dopo la feritaall'occhio ¢ intento a scrivere il Notturo su lacesti di carta, che hanno condizionaro la forma della poesia: Incomincio il Porto Sepott, dal primo giceno della mia vita in eein- cea,€ quel giorno er il piomo Monte San Michele, Ho passato quella notte coricatonelfango, di faccia alemico che stava pid in alto ci noi ed era cento volte meglio armato di noi, Nelle trncee, quas sempre nelle stesse trincee, perch sigmo rimasti sul San Michele anche nel periodo di rposo, per un anno si svelsero i combattimenti n intreccio unico di autcbiografia, documento storico € luoghi di puerre tra San Michele, Versa, Mariano, Quo ta Centoquarantuno, Vallone, Valloncello di Cima Quattro, Valloncello dell Albero Isolato, Devetachi, Sants on La Longs, Campolongo, San Martino del Carso sono protagor liiche, Proprio Sam Marti- adel Caro alone dll ber leat, 27 agowo 1916 & contnta sull'analogia tra cuore del poeta e paesaggio: Di queste case non &rimasio che qualche brandello di muro Ditanti chemi corrispondevano neppure tanto ‘Manel cuore Bilmiocuore Tl paese pid straiaco Non per caso il poeta specifica puntualmente oltre alla data anche il luogo, a costituire una sorta di diario poctico, quasi frammenti di una corrispondenza inviaca dal fronte a un lettore ideale. Si riflette dunque in 22 Com0.01 «quest vers un itinerario conereto in cui la soferenzs umana si congiunge inscindibilmente alla natura del paesaggio, iraducendosi nel bino Isonzo / di esfato azzurro / mi fisso / nel del greto / scoperto dal sale /e: venta poi luogo dell’armonia ritrovata: «Questo @ MTsonzo / e qui meglio / ii sono riconosciuto / una docile fibra / dell'universo», in una sorta di ddimensione sacrale: «Stamani mi sono disteso / in un'urna di aequa / e ‘come una reliquia /ho fiurnt) In questo caso si potrebbe pen sare a un’affinita con azione panica tra pocta ¢ natura descritta dad Annunzio in Meriggio (Aleyone). Tale compenetrazione si osserva proprio in Annientemento, dove si compie lassimilazione al cosmo, con riferimenti botanici di sapore pascoliane: «M’ama non m’ama / mi sono smaltato / ci margherite / mi sono radicato / nella terra marcita / sono ctesciuto / come un crespo / sullo stelo torta / mi sono colto/ nel tulfo / dispinalbay. motivo cosmico acquista poi come Dannazione (Mariano, 29 giugno 1916), dove si annuncia il contrasto tra elfimero ed eterno che fonds il Sextimento del tempo: «Chiuso fra cose mortal // (Anche il cielo stellato finiea) // Perché bramo Dio». E un esem. pio significativo dell ispirazione cosmice che contraddistingue il primo Un. sgarett, il quale sembra riprenderelalinea rappresentata da Leopardi con La ginestrae Il cantico del gallo silvestre. Mail brivido apocalittico sembra qui (Devetachi, 24 agosto 1916), varitzione sul tems del rapporto panic ta ‘cuore e universo,allinsegna di un'ebbrezaa cosmica che approda al imma- sine del mare come abuca di freschezza» in Univerio, «Ora mordo / come un bambino la mammella / lo spazio // Ora sono ubriace / d’universon. Dallaltra parte prevale pero I'aridita del paesaggio carsico, variazione sul ‘motivo del deserto che si rifletie nell essenvialitd deli a, fran- ta, si direbbe piettficata, come in Sono wa creaiura (Valloncello di Cima Quattro, > agosto 1916): Iamwovanento DEUAPOESA_ 23 Come questa pietra Come questa pietra Emi pianco chennan sivede La more sisconta vivendo Si accentua cosi la scabea concentraione di una poesia nata in tin cea, drammaticamente conscia della fragilitd dell uomo, prosciugata sino alla pietrficazione. immagine della pictraritoma in Perché (Carsia Giulia, 23 novembre 1916), dove si congiunge all’iden del tempo come corrosione inarrestabile: «Ma io non sono / nella fionda del tempo / che la scalia dei \entimento del tempo, jane che riprende la metafora della fionda ¢ Vides «Come il asso aspro cel vulcano, / Come il Jogoro sasso de! torrente, / ‘Come la notte sola c nuda, / Anima da fionda ¢ da terrori / Perché non ti ignored». Né pud sfuggire la varasione sulla metafora del sasso di vuleano in Perfection du noir neliaraccolta di poesie in francese DernicrsJours (1914-1919): ll est nu / comme la nuit / comme fun fleuve / pole / comme un pierre / de volean», Ne} ‘con una violenza il canto alla vit, ‘come in Veglia (Cima Quattro, 23 dicembre 1915): 24 coco Un'intera nottata butato vicino aun compagna massacrato conlasua bocca Non sono mi tanto staccato alla vita ‘cstrema precariett dela loro conci- i Pespressione,c'éesakarione, ; to dalla prossimit e dalla quot liana frequentazione della mort. Viviamo nella contraddizione. Si detinea c sorta di la figura del poeta come uomo di pena, owvero una poesia ‘esperienza della morte ¢ autenticamente umane, Viene in mente vita in Derniers Jours come corruzione ornata di illusioni ‘e d'illusions»), insieme a Pellegrinageio (Valloncello agosto 1916), con un'apostrofe a se stesso, autorap- ioe riconoscimento poetico: «Lngaretti / uomo di pena v7 eanwovamento oeuaroesa 25 basta un’llusione / per farticoragaio», ribadito in Italia (Loevizza, 1° ot 1916):«Sono un poeta / un grido unanime / sono un grumo di sogni. poesia risultano inscindibili, meatre il poeta diviene lo specchio specchio impassibile» (Distacco, Locvizza, 24 settembre motivo della terra promessa, speranza iagsio verso linnosenza che percorre inter poesia ungaretiana, come silegge in una letteraa Papin del 1916 ‘Amo le mie ore allucinazione; quando sento di doverminginoe: chiare davant a un idolo, perché in lui sento come la salverza di tutto € Jamia; emis gonfia davvero l cuore di una speranzainsensata, Anche le rite ore di randagio, dimmaginario perseguitato in esodo verso la terra ‘promessa fuori d'umanita collanausea alla gola, mi farnno bene; infin dei conti son di ipulivara ene esco fresco. Nel Porto sepolto il poeta racchiude una riflessione straordinaria sul senso dell za del umanita il rapporto con Passolut, elabo- rando un canto di frateriti nella sofferenca,affermazione dell vita dina sspressione nel silenzio. E malgrado la coscienza 0 l sogno di innocenza, sostenuto da tuna tensione anche formale verso l miracolo di una parola oxiginasi, allo essenzialiti. stato edenico, da riscoprice nel 3. LALLEGRIA chinel 1919, che divem ce si aggiunge La guerre, poesie precedenti, con un tributo palese anche alla poesia visiva e ai calli- sgrammi, Conviene innanzitutto soffermars sulla scelta del rermine alegre, Bcf acai trem a LLinovanenro Ceun?0ssa 27 26 camaot tichiamo al vociano Clemente Rebora, che iniziava il penultimo dei Frav ment lirici (1913) cosi: «Allegrezza, a poetare / Il tuo incanto pid non vole: / Goda insé del proprio canto / Chi n'ascokala parol. Sulla scelta di questo titolo apparentemente paracossale per una poesia nata dalla sofferenza ¢ dallespetienza della morte agisce indubbiamente il manifesto del Contro forse immagine marineriana dei furu ‘Masi potrebbe pensare anche alla «bat! grezzav del Brio minore di Leoparcl, nonché al «naurapar> timento della presenza della morte da scongi sofia, si tratta dlesperienza concreta, compiuta sino cal!’ ad Alessandria e che la guerra 1914-1918 doveva fomentare, inasprire, spprofondiee, coronare ta dunguedi una poesia tut altro che sentimentale,caraterizata ‘da una sostanza profondamente umana ¢ da una sorta di eroismo che tis sma 'opposizione leopardiara all’annullamento,affermando la volonth di vivere nonostante tutto, stringendo i pugni, nonestant il tempo, nonostante le morten, come si legge anche nella pocsia Alleria di neufrogi Nersa, 14 febbtaio 1917); «E subito riprende /i viaggio / come / dopo il naufragio / un superstite / lupo di mare», Ecco riemergere il grande tema del viaggio, annunciato in Lirdoro di deserto (Cima Quattro, 22 dicembre 1915: «Sino alla morte in balia del viaggio») nel Porto sepolta, poi ripreso in Girovago (Campo di Mailly, meggio 1918): In nessun parte itera assuefatto E mene taco sempre straniero Naseendo tornato da epoche troppo vissute Godere un solo ‘minuto di vita iniziale Cercoun pacse innecente Bil canto dello straniero, del nomade alla perenne ricerca della patria originaria, nella tensione inesauribileal'innoceazn, git manifesta nei Fai ¢ in Risvegli. Ora pitt che mai la scrittura appare rarefatta, lo stile franto al limite della monade assolura, con il prevalere di una sintassi nominale che approda alla parola verso ¢ persno ila parolastrofa.Colpisee in questa poe: sia ln brevita prossima al laconismo, insieme al procedimento mnemonico fondato sulle folgorazioni analogiche: «leuni vocaboli deposti nel silenzio come un lampo nella notte, un gruppo fulmineo d'immagini, mi bastavano 1 evocae il paesaggio sorgente d'improvviso ad incontrarne tanti altri nella memoria». Questa parclaistantanea e insieme eterna sembra vivere in una dimension aremporale, ¢ sovente acquista una forza gnomica, come nel partire dai poemi omerici. Titer della fraglita dll'uomo si 20 aprile 1917), con un senso di quest’ascuro / colle mani / gla Mi ticonoseo / immagine / passeggera // Presa in un giro /immortale». Queste epifanie di vtalitaearmonia cosmica culminano nella celebre Matting (Santa Maria La Longa, 26 gennaio forse a poesia pit conosciuta del Novecento italiano, paracigma dell accor do perfert 6 bile Gel rapporto di sdopera / come un cembre 1916). Ma soprattutto la sezione Prime (Parigi-Mil dealla seconds stagione ungarettina: «Trinana le cose un! di assenze // Ora ¢ un pallido involucto // Liazzurro scuro delle profonditi S62 franto // Ora 8 un atido manto» (Réiorna). NelVultima poesia Preghiera si annuncia il tormento religioso che domina il Sentimento: «Quando mi sksterd / dal barbglo della promiscuita/ in una limpida e attonita sfera // Quando il mio peso mi sari leggero // I naufragio concedimi Signore / di ‘quel giovane giomo al primo gride». E dapo le apparizioni immediate, imi agi ei istanti metefisici dell Alegria sospest in una dimensione as 1a poesia scopre il tempo come lablita, corrosione ¢ assenza, Nel canto di | sguetra, dolore, mozteeinten nua ora Fangoscia delleffimero, IL RRNOVANENTO DRLIAPOESA 29. menite la luce abbagliante delle visioni immediate si converte in chiaro- Vinguierudine della memoria

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