La Convenzione UNESCO del 1972 ha lo scopo di realizzare un sistema di protezione internazionale dei beni immobili del patrimonio culturale e naturale che presentino un eccezionale valore universale, anche e particolarmente con la partecipazione attiva della comunit internazionale. La Convenzione, dopo aver dato la definizione, quale patrimonio culturale dei monumenti, dei complessi e dei siti, distingue tra un patrimonio culturale ed uno naturale. Nel primo vengono ricompresi i monumenti, i complessi (gruppi architettonici validi per la loro unit ed integrazione nel paesaggio) e di siti (opere delluomo o zone archeologiche). Nel patrimonio naturale sono invece ricompresi i monumenti naturali costituiti da formazioni fisiche e biologiche e le formazioni geologiche e fisiografiche. La Convenzione prevede, allart. 8, la costituzione presso lONU di un Comitato intergovernativo per la tutela del patrimonio culturale e naturale di valore universale eccezionale, denominato Comitato del Patrimonio mondiale. Ai sensi dellart. 11 della Convenzione, tale Comitato deve redigere un registro internazionale dei beni culturali sotto protezione speciale, da aggiornare annualmente, sulla base delle indicazioni degli Stati firmatari. Accanto alla lista principale, prevista una lista dei beni in pericolo, alla cui protezione deve provvedersi con misure di urgenza. Per finanziare gli interventi sui beni iscritti nelle liste citate, sono previsti rigidi criteri che prevedono, tra laltro, che lo Stato che ha proposto liscrizione abbia gi provveduto ad effettuare interventi di conservazione e restauro e si sia fatto promotore di interventi legislativi in materia. Ogni Stato sottoscrittore pu avanzare richiesta di assistenza internazionale per i beni inclusi nellelenco, che si concretizza nella fornitura di personale specializzato, attrezzature, programmi o risultati di studi in materia.
Fonte: Coppola, Spena, La legislazione sui beni culturali e del paesaggio, Simone, 2005