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Bruxelles, 24.11.2003
COM(2003) 722 definitivo
INDICE
1.
Introduzione ................................................................................................................. 8
2.
2.1.
2.1.1.
2.1.2.
Procedura di selezione................................................................................................ 10
2.1.3.
2.1.4.
2.1.5.
2.1.6.
3.
La valutazione esterna................................................................................................ 13
3.1.
3.2.
Metodologia ............................................................................................................... 13
3.3.
3.3.1.
Sguardo d'insieme del programma "cultura 2000" nel 2000 e 2001 .......................... 13
3.3.2.
Il finanziamento.......................................................................................................... 14
3.3.3.
Obiettivi da raggiungere............................................................................................. 14
3.3.4.
I beneficiari ................................................................................................................ 14
3.3.5.
I partenariati ............................................................................................................... 15
3.3.6.
3.4.
Qualit ........................................................................................................................ 15
3.4.1.
Pertinenza ................................................................................................................... 15
3.4.2.
Risultati ...................................................................................................................... 16
3.4.3.
3.4.4.
Competenza................................................................................................................ 16
3.5.
Impatto ....................................................................................................................... 16
3.6.
Efficacia ed efficienza................................................................................................ 17
3.6.1.
3.6.2.
3.6.3.
4.
4.1.
4.1.1.
4.1.2.
4.2.
4.2.1.
4.2.2.
4.2.3.
4.2.4.
4.3.
4.3.1.
4.3.2.
4.3.3.
4.4.
4.5.
5.
RIASSUNTO
La relazione presenta un resoconto dei principali risultati e raccomandazioni della
valutazione sul medio periodo del programma "Cultura 2000", condotta dalla societ di
consulenza danese PLS Ramboll Management, nonch le principali reazioni e conclusioni
della Commissione a queste raccomandazioni.
1.
La programmazione
Cultura 2000 ha seguito una logica ampia e coerente, volta a promuovere la cooperazione
nel settore della cultura in Europa. Il programma era complementare ad altre azioni della
Comunit e alle politiche culturali degli Stati membri. La richiesta, introdotta nel 2001, di
partecipazione finanziaria di tutti i coorganizzatori nella misura del 5% stata un buon
mezzo per accertare la partecipazione attiva di tutti gli operatori culturali ai progetti,
sebbene possa aver dissuaso dalla creazione di partenariati non aventi alle spalle una
precedente esperienza di cooperazione e impedito ad alcuni operatori culturali dei paesi
associati di partecipare al programma. La Commissione ha portato avanti numerose
importanti attivit al fine di diffondere la conoscenza del programma.
I progetti
Nel 2000 e 2001, venivano presentate al programma pi di 1 600 candidature, di cui
approssimativamente un quarto ricevevano sostegno finanziario. I principali beneficiari
sono stati gli operatori dei paesi che hanno presentato anche il maggior numero di
candidature. La maggior parte dei progetti selezionati si indirizzavano verso pi di un
obiettivo specifico del programma. Il numero di candidature al programma
significativamente diminuito nel 2001. Allo stesso tempo il numero di progetti respinti in
quanto non soddisfacevano i criteri di eleggibilit considerevolmente cresciuto.
I partenariati
La maggior parte degli operatori culturali che hanno ottenuto il finanziamento erano
relativamente piccoli in termini di capacit organizzativa (disponibilit finanziaria e
personale). I progetti finanziati sono stati gestiti da una grande variet di organizzazioni
(ONG, istituzioni culturali nazionali, imprese private, ecc.). I partenariati erano
principalmente formati sulla base di una precedente cooperazione, di solito con
organizzazioni simili in altri paesi.
I risultati
Il programma ha originato un valore aggiunto culturale creando nuove forme di
espressione culturale, attraendo pi spettatori di quelli previsti ed incoraggiando la
mobilit di artisti e operatori culturali. Gli operatori hanno completato i loro progetti
raggiungendo il livello di qualit richiesto. Il programma anche riuscito a produrre un
valore aggiunto europeo in termini di creazione di una nuova cooperazione transnazionale
che sembra essere sostenibile. L'impatto socioeconomico apparso essere pi limitato.
Efficacia ed efficienza
L'efficacia e l'efficienza sono state raggiunte a livello di progetto, di punti di contatto
culturali, di gestione del programma e, inoltre, a livello del programma complessivo.
Raccomandazioni
Per quanto riguarda le raccomandazioni, la tabella seguente presenta un quadro sinottico
delle raccomandazioni del valutatore e delle reazioni della Commissione.
Raccomandazioni della Rambol
1. Migliorare la diffusione
dell'informazione sul programma
1.
INTRODUZIONE
2.1.
2.1.1.
Sguardo d'insieme
Dal 1992, il trattato CE prevede, all'articolo 151 (ex articolo 128), l'adozione, da parte del
Consiglio e del Parlamento europeo, in conformit della procedura di codecisione e previa
consultazione del Comitato delle regioni, di azioni di incentivazione ("programmi") per
contribuire al mandato della Comunit europea nel settore della cultura.
Queste nuove competenze sono state attuate, nel periodo 1996 - 1999, da tre programmi
culturali: Caleidoscopio3 (1996-1999), che ha sostenuto le attivit artistiche e culturali di
dimensione europea; Ariane4 (1997-1999), che ha sostenuto il settore del libro e della
lettura, compresa la traduzione, e Raffaello5 (1997-1999), il cui scopo era quello di
completare le politiche degli Stati membri nel settore dei beni culturali di valore europeo.
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In base alla decisione, questi obiettivi sono realizzati tramite il sostegno finanziario di
"Cultura 2000" alle seguenti azioni, che comprendono tutti i settori della cultura:
Azioni 3: eventi culturali speciali con una risonanza europea e/o internazionale,
di durata non specificata e per i quali non richiesto il partenariato. La
ripartizione indicativa dello stanziamento annuale per queste azioni non dovrebbe
superare approssimativamente il 10% della dotazione finanziaria annua globale
del programma. A titolo esemplificativo, si citano azioni come "Capitali europee
della cultura" o le Giornate del patrimonio europeo".
Su base volontaria, sono stati inoltre istituiti punti di contatto culturali in quasi tutti i paesi
partecipanti. Secondo la decisione, il compenso economico dovuto ai punti di contatto
culturali, nonch le spese relative all'informazione e alla diffusione, dovrebbero
ammontare a circa il 10% del bilancio annuale del programma (si veda il punto 2.1.4).
Le azioni del programma seguono un'impostazione verticale (relativa ad un solo settore
culturale) oppure orizzontale (che si rivolge a pi settori). Lo stanziamento indicativo per
le azioni a impostazione orizzontale corrisponde, in via approssimativa, al 10% della
dotazione finanziaria del programma.
Tra il 2000 e il 2001 stata introdotta qualche modifica al programma, attraverso gli inviti
a presentare proposte pubblicati annualmente.
Nel 2000, soltanto operatori culturali degli Stati membri e dei paesi SEE sono stati
ammessi al finanziamento. Nel 2001, i 10 paesi associati (Bulgaria, Repubblica ceca,
Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Repubblica slovacca e Slovenia)
sono stati inclusi nel programma.
Nel 2001, sono stati introdotti criteri di esclusione pi specifici (basati su criteri formali di
eleggibilit), nonch, lo stesso anno, la cosiddetta regola del 5%, che richiedeva un
minimo di partecipazione finanziaria da parte dei responsabili dei progetti e dei
coorganizzatori. Tale regola stata introdotta per assicurare l'impegno tecnico e
finanziario dei coorganizzatori del progetto dal momento della sua ideazione, poich
l'esperienza relativa a programmi precedenti ha fatto sorgere dei dubbi sulla solidit e sulla
sincerit di cooperazioni al di l della fase della candidatura formale. La regola del 5%
concerne il proprio denaro o quello che si riusciti a raccogliere e rappresenta pertanto la
garanzia di una concreta cooperazione.
2.1.2.
Procedura di selezione
Verifica che il progetto da finanziare attraverso Cultura 2000 non abbia ottenuto
altre sovvenzioni dalla Comunit, attraverso una consultazione interservizi.
Conclusione di accordi contrattuali con gli operatori. Gli operatori i cui progetti
non sono stati selezionati vengono informati.
2.1.3.
I responsabili di progetto della Commissione seguono l'intero processo, dal momento della
selezione del progetto, all'approvazione, alla relazione finale. Ciascun manager
responsabile di un numero di progetti che va da 40 e 90. Il contatto dei responsabili di
progetto durante l'attuazione dei progetti normalmente reattivo, sebbene i responsabili di
progetto debbano rispondere agli inviti dei direttori di progetto e partecipare agli eventi
organizzati da questi.
2.1.4.
I punti di contatto culturali sono stati istituiti, su base volontaria, in quasi tutti i
paesi partecipanti al programma7. La decisione prevede che i PCC siano
responsabili per le seguenti attivit:
Ciascun Ministro della cultura dei paesi partecipanti propone un elenco di esperti nell'ambito dei
relativi settori artistici, al fine di assistere la Commissione nella valutazione dei progetti. L'elenco
degli esperti pubblicato alla fine della procedura di selezione.
Il Liechtenstein non ha istituito un PCC.
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3.
LA VALUTAZIONE ESTERNA
3.1.
Metodologia
Il programma "Cultura 2000" ha seguito una logica ampia e coerente, volta a promuovere
la cooperazione culturale in Europa. Nel periodo 2000-2001 la gestione del programma e
le sue specifiche hanno subito alcuni cambiamenti. Pi in particolare, il fine del
programma stato ampliato per comprendere i paesi associati. Inoltre, nel 2001, stata
istituita una partecipazione finanziaria minima del 5% del bilancio totale del progetto per
tutti i direttori di progetto e coorganizzatori, al fine di assicurare cos la partecipazione
effettiva e costruttiva di tutte le parti al progetto.
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Nel 2000 e 2001, il programma ha visto un totale di 1.628 candidature, 406 delle quali
hanno ottenuto il finanziamento (circa il 25%). Sul totale delle candidature, 1.514 sono
state presentate da operatori culturali degli Stati membri9.Nel 2001, si verificata una
considerevole diminuzione del numero di candidature. Il numero di candidature respinte
sulla base di criteri formali di ammissibilit stato pi elevato nel 2001 che nel 2000.
A parere della Commissione, la diminuzione del numero di candidature largamente
dovuta al fatto che molte organizzazioni, la cui candidatura stata respinta nel 2000 in
quanto non rispondente ai criteri di ammissibilit, hanno compreso che il loro progetto
non corrispondeva allo spirito del programma "Cultura 2000" e si sono astenute dal
presentare una nuova candidatura nel 2001. Ci ha di per s una scarsa importanza, ci
che conta il numero di candidature "buone" e solide, vale a dire candidature che
riguardano progetti finanziariamente sostenibili che prevedono un partenariato e una
cooperazione effettivi e possiedono un sostanziale valore aggiunto europeo.
3.3.2.
Il finanziamento
I cinque paesi principali in termini di finanziamenti ottenuti sono stati Francia, Italia,
Germania, Belgio e Spagna, il che corrispondeva approssimativamente al numero di
candidature presentate da questi paesi10.
La distribuzione dei fondi per settore prevista nella decisione corrisponde grosso modo
allo stanziamento attuale dei fondi nel programma nel 2000 e 2001, con il patrimonio
culturale e la creazione artistica quali campi con la maggior percentuale di progetti
selezionati e il maggior numero di finanziamenti.
3.3.3.
Obiettivi da raggiungere
I beneficiari
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Si noti che la partecipazione dei paesi associati iniziata solo nel 2001.
Ci riguarda i direttori di progetto. La Commissione sottolinea il fatto che la validit di tale rilievo
limitata, dal momento che la maggior parte dei progetti (ad eccezione dei progetti di traduzione e
di qualcuno dell'Azione 3) devono includere un partenariato di almeno 3 operatori provenienti da 3
diversi paesi partecipanti al programma.
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3.3.5.
I partenariati
Tipicamente, i progetti fondati sul partenariato erano concepiti sulle basi di una precedente
collaborazione (62%), tendendo gli operatori a costituire partenariati con organizzazioni
simili in altri paesi; gli operatori culturali dei paesi pi grandi erano anche i pi attivi nei
partenariati transnazionali con gestione dei progetti da parte di tutti gli operatori culturali
degli Stati membri, mentre la partecipazione degli operatori dei paesi associati era pi
variabile.
La summenzionata regola del 5% stata un buon mezzo per assicurare la partecipazione
attiva di tutti gli operatori culturali al progetto. Tuttavia, secondo il valutatore, l'uso di tale
strumento avrebbe potuto dissuadere dal costituire partenariati tra operatori che non
avevano alle spalle una precedente esperienza di collaborazione. Inoltre, tale regola
potrebbe impedire ad alcuni operatori culturali dei paesi associati di partecipare al
programma, in quanto essa comporta un impegno finanziario relativamente gravoso per
loro.
3.3.6.
Qualit
Competenza: il progetto veniva condotto con le adeguate risorse umane, con una
struttura organizzativa e da una direzione di progetto esperta.
3.4.1.
Pertinenza
Il programma "Cultura 2000" era pertinente, poich le indagini effettuate dalla societ di
consulenza hanno mostrato che la grande maggioranza dei direttori di progetto e dei
coorganizzatori pensavano che i loro risultati non sarebbero stati raggiunti senza l'aspetto
transnazionale inerente a "Cultura 2000" e che essi non avrebbero potuto realizzare
progetti adeguati senza il finanziamento CE.
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3.4.2.
Risultati
Nell'insieme, la maggioranza degli operatori culturali pensava che la qualit dei risultati
attuali fosse in linea con le loro aspettative.
3.4.3.
Raggio d'azione
Esaminando il raggio d'azione dei progetti, si poneva l'accento sulla relazione tra il raggio
d'azione ipotizzato e il risultato attuale, compresa l'interfaccia tra i progetti e i loro
beneficiari/consumatori/utilizzatori. Le prove mostrano che l'89% dei progetti ha
realizzato i risultati pianificati.
3.4.4.
Competenza
In tutti i casi, sia i direttori di progetto che i coorganizzatori hanno messo l'accento
sull'alto livello di competenza dei loro collaboratori riguardo alle loro competenze
artistico/professionali, considerate un arricchimento per i risultati del progetto.
L'analisi di PLS Ramboll ha mostrato che i coorganizzatori era pi soddisfatti delle
capacit manageriali dei loro direttori di progetto (82%) piuttosto che delle loro capacit
professionali (74%). Per i direttori di progetto era vera la relazione opposta, in quanto essi
tenevano in gran considerazione le capacit professionali dei coorganizzatori (90%) ma
meno quelle manageriali (67%).
3.5.
Impatto
In base al mandato e ai formulari di candidatura dei progetti, si potevano dedurre tre tipi di
impatto quali elementi concettuali comuni a tutti i progetti. Essi erano:
Il valore aggiunto europeo dei progetti: sostenere la nascita di reti europee, della
cooperazione organizzativa/istituzionale e la mobilit degli artisti e delle opere
d'arte.
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3.6.
Efficacia ed efficienza
Il valutatore ha riscontrato che i progetti sono stati attuati in modo efficiente ed efficace. I
direttori di progetto si sono dimostrati efficienti nel portare avanti i progetti ad un costo
ragionevole. Inoltre, i direttori di progetto e i coorganizzatori hanno dichiarato che
l'efficacia stata raggiunta, poich gran parte degli obiettivi dei progetti stata realizzata.
3.6.2.
Interviste e dati documentali hanno mostrato che i PCC, in generale, hanno effettuato le
attivit convenute nei contratti stipulati con la Commissione in modo efficiente. Ci
stato confermato dal fatto che molti PCC hanno prestato attenzione alle questioni legate
alla riduzione dei costi (diffusione delle informazioni per via elettronica, formulari di
candidatura, ecc.).
A partire da agosto 2001, i PCC hanno anche fornito assistenza ai candidati individuando
e localizzando i partner per i progetti transnazionali attraverso il Partner Search
Mechanism. Tuttavia, i risultati delle indagini suggeriscono che i partenariati agevolati dai
PCC sono stati rari.
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Inoltre, convinzione del valutatore che un indice dell'efficienza dei PCC, pi obiettivo
ma piuttosto rozzo, potrebbe consistere nel fatto che, mentre i PCC erano obbligati, dal
punto di vista contrattuale, unicamente a promuovere il programma in generale e a
prestare assistenza ai potenziali candidati, la maggior parte dei PCC ha, in aggiunta,
fornito assistenza ai progetti durante la loro attuazione.
Infine, l'analisi di PLS Ramboll Management ha sottolineato che, da un lato, si potrebbe
dedurre che i PCC avessero pi risorse disponibili del necessario, oppure, dall'altro, che le
procedure di riduzione dei costi dei PCC potrebbero aver loro consentito di assumere
questi compiti aggiuntivi o che essi avrebbero potuto svolgere ulteriori compiti previo un
finanziamento aggiuntivo del governo o di privati.
3.6.3.
Il valutatore ritiene che la gestione del programma sia stata condotta in modo efficiente e
il programma attuato in modo efficace, avendo raggiunto i suoi obiettivi, a dispetto delle
restrizioni dovute al livello dei finanziamenti. Tuttavia, potrebbero essere ancora introdotti
dei miglioramenti al fine di ottimizzare la gestione e l'attuazione del programma.
3.6.3.1. La procedura di selezione
Secondo l'analisi di PLS Ramboll Management, la procedura di selezione, nel 2000 e nel
2001, non stata trasparente e veloce come avrebbe potuto, nonostante la Commissione
abbia fatto tutto il possibile per renderla pi rapida.
I colloqui del valutatore con gli operatori culturali hanno mostrato che il problema non era
collegato tanto all'utilizzo di esperti esterni anonimi, ma piuttosto alla durata ed alla
trasparenza della procedura (vale a dire, la sua tracciatura e il suo riscontro).
La procedura di selezione era definita nella rete di programmazione. Nel 2000 e nel 2001
non durata meno di sei mesi. Secondo il valutatore, il coinvolgimento nella procedura
del Parlamento europeo e del Comitato di gestione ha determinato una fase di
coinvolgimento politico nel processo di selezione rallentando in modo significativo la
relativa procedura, di circa due mesi. Essendo questo coinvolgimento una realt politica,
esso dilata la procedura di selezione e costringe indebitamente gli operatori ad affrettare i
preparativi.
La questione della durata della procedura di selezione potrebbe non essere collegata alla
procedura di selezione in se stessa, ma anche alle risorse umane disponibili. Il valutatore
ha notato che la Commissione avrebbe bisogno di risorse umane aggiuntive per gestire il
carico di lavoro, qualora si dovessero rispettare, in futuro, termini chiaramente definiti.
Tuttavia, la Commissione sottolinea il fatto che l'introduzione, nel 2003, del nuovo
regolamento finanziario e dei relativi nuovi obblighi giuridici aumenter i meccanismi di
controllo e le richieste.
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4.
PRINCIPALI
RACCOMANDAZIONI
DELLA
ESTERNA E REAZIONI DELLA COMMISSIONE
VALUTAZIONE
4.1.
4.1.1.
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4.2.
4.2.1.
21
Per tale ragione, un webmaster stato recentemente incaricato di ideare una base dati
elettronica per il programma. Inoltre, il programma per computer SYMMETRY che verr
lanciato, presumibilmente, l'anno prossimo12, non solo permetter una migliore
comunicazione tra la Commissione e gli operatori e tra gli operatori stessi, ma anche il
miglioramento della complementarit tra programmi comunitari.
4.2.3.
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Sistema per la gestione e il controllo dell'istruzione, della formazione, della giovent (SYstem for
the Management and Monitoring of Education, TRaining, Youth), della cultura e di altri
programmi della DG Educazione e Cultura. SYMMETRY un sistema di gestione delle
informazioni usato dalla DG Educazione e Cultura, da Agenzie nazionali, dagli uffici di assistenza
tecnica, e, nel prossimo futuro, dall'Agenzia esecutiva. Il sistema fornir tutte le funzionalit
necessarie agli operatori coinvolti in tutti gli aspetti legati alla gestione delle attivit del programma
e non soltanto alla gestione del progetto, il che significa che esso permetter di stabilire piani di
lavoro, di gestire bilanci e di dare la possibilit di stilare relazioni in base ai differenti profili degli
utilizzatori (DG Educazione e Cultura, Agenzie nazionali, Agenzia esecutiva). In particolare, il
nuovo sistema permetter di seguire i programmi a livello centralizzato e decentralizzato,
consentir la presentazione on line delle candidature e servir anche da base di comunicazione in
Europa tra operatori culturali con un comune interesse nei confronti di azioni con un valore
aggiunto europeo.
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4.3.1.
Il valutatore ritiene che la durata complessiva della procedura di selezione debba essere
ridotta. Predisponendo termini perentori per il completamento delle varie fasi e riducendo
la durata del coinvolgimento del Comitato di gestione e del Parlamento europeo a due
settimane, la procedura di selezione potrebbe essere abbreviata di circa un mese (si veda il
punto 2.1.2).
La Commissione ritiene tale raccomandazione pertinente e la trasmette al Comitato di
gestione e al Parlamento europeo, affinch la tengano in considerazione nel contesto della
presente relazione.
4.3.2.
PLS Ramboll Management raccomanda che la Commissione si attivi per creare ulteriore
trasparenza nella procedura di selezione. Ci si potrebbe ottenere pubblicando in modo pi
chiaro le varie fasi della procedura nell'invito a presentare proposte (comprese le date
approssimative del completamento della procedura) o fornendo agli operatori informazioni
riguardanti l'attuale stato di avanzamento.
Allo scopo di aumentare la trasparenza del programma e il livello di informazione fornito
agli operatori, la Commissione ha lanciato nel 2002 una e-newsletter gratuita dedicata al
programma "Cultura 2000", che fornisce precise informazioni sullo stato di avanzamento
delle candidature. Il sistema informativo sar ulteriormente migliorato con l'introduzione,
nel 2004, della base dati SYMMETRY.
4.3.3.
23
La Commissione ritiene che la definizione degli obiettivi del programma sia, in sostanza,
una scelta politica, come riconosce anche il valutatore. La Commissione condivide la
principale conclusione del valutatore secondo cui gli obiettivi del programma sono
attualmente troppo ampi, soprattutto tenendo presenti i fondi a disposizione per
raggiungerli. Questo il motivo per cui la Commissione si propone di ridurre il numero di
obiettivi nel programma che sostituir "Cultura 2000" dal 2007 in poi e di concentrarsi su
tre questioni principali: la mobilit di coloro che lavorano nel settore culturale, la
diffusione delle opere d'arte e il dialogo interculturale. Questi tre obiettivi sono stati
riconosciuti ampiamente come aventi un effettivo valore aggiunto europeo dalle parti
interessate (si vedano le risoluzioni del Parlamento europeo del 22 ottobre 2002 e del 4
ottobre 2003 rispettivamente sull'importanza e il dinamismo del teatro e delle arti dello
spettacolo in un'Europa allargata e sulle industrie culturali, nonch la risoluzione del
Consiglio del 9 dicembre 2002 sul valore aggiunto europeo e sulla mobilit delle persone
e la diffusione delle opere nel settore culturale, le conclusioni del Forum sulla
cooperazione culturale del novembre 2001 e i risultati della consultazione pubblica su un
nuovo programma).
4.5.
24
25
Secondo questi principi, gli eventi culturali speciali13, vale a dire le azioni emblematiche
di speciale importanza che consentono la celebrazione di uno spazio culturale europeo
comune (le cosiddette Azioni 3), dovrebbero essere mantenuti e rafforzati.
La Commissione non ritiene appropriato, nella fase attuale, presentare proposte per la
modifica del programma "Cultura 2000", per i seguenti motivi:
Inoltre, sia per ragioni di pianificazione finanziaria globale, sia per questioni di tempo e
dovendo concepire, attraverso la debita procedura, una proposta per un nuovo programma
per la cultura, la Commissione ha avanzato una proposta che proroga Cultura 2000 per due
anni, sino al 31/12/200614. La Commissione presenter nei termini prescritti la proposta
per il nuovo programma.
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14
L'analisi di questo tipo di azioni molto limitata nella relazione di PLS Ramboll Management.
Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisione n.
508/2000/CE del 14 febbraio 2000 che istituisce il programma "Cultura 2000",
COM(2003) 187 definitivo.
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