SABATO 13 FEBBRAIO 2010
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REDAZIONE 86170 ISERNIA
Tra carri allegorici e costumi tipici un tuffo nel passato alla scoperta delle antiche tradizioni. Tante le novità
Bagnoli, sfilano i Mesi dell’Anno
Domani per le vie del paese prende il via la XVII edizione del Carnevale
Nelle foto alcuni momenti della scorsa edizione
E’ tutto pronto a Bagnoli del
Trigno per la XVII edizione de
“I Mesi dell’Anno” che si terrà
domani 14 febbraio a partire
dalle ore 10 del mattino per rag-
giungere il culmine intorno alle
18. La Compagnia di Cultura
Popolare, organizzatrice del-
l’evento, anche per quest’anno
propone una formula rinnovata
ed interessante: tornano i carri
e novità assoluta sarà la figura
del cinghiale, protagonista di
una bella storia che coinvolge-
rà un gruppo di cacciatori, Fran-
cische, antica maschera carna-
scialesca bagnolese, e Pacchia-
nella, la sua donna. Il program-
ma della manifestazione, aven-
te come canovaccio tale storia,
lo si può così immaginare: i
Mese - Persona opportunamen-
te vestiti, sfilano per le strade
del paese su carrettelli apposi-
tamente costruiti. Essi avanza-
no a gruppi di tre e vengono
preceduti da un grosso carro in
cui vengono rappresentate sce-
ne di vita contadina della sta-
gione di appartenenza. E’ la sfi-
lata del mattino che prenderà il
via dalle prime case del paese
per attraversarlo lungo le sue
strade principali sino a Piazza
Olmo. All’arrivo in Piazza
Umberto I entra in scena il Cin-
ghiale, che, con la sua irruenza
e ferocia crea panico e paura; i
Mentre ancora c’è chi so-
stiene, a Bagnoli, di aver vi-
sto veramente vagare nei pres-
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Cacciatori, situati alla fine del
lungo corteo, prontamente av-
vertiti, accorrono in soccorso,
ma non fanno in tempo perché
al loro arrivo la bestia selvag-
gia si è già dileguata. Raggiun-
ta la parte bassa del paese apre
il suo sipario il Teatro del Tem-
po: in dodici vecchi locali ven-
gono ricostruite scene di vita
contadina.
Un vero percorso museale,
ma non statico bensì vivo: il
tempo, che lungo il filo dei
mesi, racconta la sua storia.
Stand gastronomici con piatti
tipici e gruppi di artisti aiutano
Il cinghiale gigante e Francische
Ecco i protagonisti dell’atteso evento
si del paese una grossa bestia
feroce simile ad un cinghiale,
la Compagnia di Cultura Popo-
lare “La Perla del Molise”, or-
ganizzatrice della manifestazio-
ne de “I mesi dell’Anno”, pre-
senta la novità dell’edizione di
quest’anno: Il Cinghiale. Pro-
prio qualche ora fa si sono te-
nute le prove tra Francische,
antica maschera carnascialesca
bagnolese, Pacchianella, la sua
donna, il Capo dei cacciatori ed
il Cinghiale; maschera, que-
st’ultima, ricostruita in modo
Saranno
allestiti
stand
gastronomici
dove
gustare
prodotti
tipici
a compiere questo viaggio in
allegria. Ogni tanto irrompono
i Cacciatori impegnati nella bat-
tuta di caccia al cinghiale: si
scambiano messaggi, discutono
animosamente, vanno in perlu-
strazione, prendono posizione,
cercano di stanare la bestia fe-
roce. Più tardi i Mesi - Persona
sui loro carrettelli sfilano di
nuovo per cantare la loro can-
zone; ma imponente è la presen-
za dei carri delle quattro stagio-
ni che, sostando in piazza, di-
ventano palchi ideali per la rap-
presentazione di gustose scenet-
te comiche tratte da storielle di
vita tramandate dalla tradizio-
ne orale. Francische sempre
presente con la sua contagiosa
allegria, a più riprese s’incon-
tra con il Cinghiale e riesce a
farselo amico, tanto da appor-
perfetto con l’aiuto della sceno-
grafa agnonese Tonina Di Pa-
squo. Gli attori saranno rispet-
ANNO XIII - N.
VICO I° ALFERIO n. 2 - TEL. 0865/415513 - FAX 0865/403973
gli al collo la campanella che,
quale simbolo fallico, è solito
portare appesa tra le gambe.
Più tardi poi, il nostro giulla-
re, chiama intorno a sé i Mesi –
Persona e dà vita a la zulla dei
mesi, un’allegra ballata con
intento ben augurale e propizia-
torio. Sulle ultime note del bal-
lo ecco arrivare Pacchianella
inseguita dal cinghiale; Fran-
cische accoglie tra le braccia
la sua amata impaurita, la ras-
sicura e gli dimostra come la
bestia è in effetti, grazie ai suoi
modi gentili, diventata innocua.
La scena idilliaca viene però
interrotta dall’arrivo in massa
dei Cacciatori che presi dal-
l’agitazione e dalla paura si
mettono a sparare. Sotto una
gragnola di colpi sparati all’im-
pazzata, a terra cade morto il
Cinghiale ma soccombe anche
Francische accorso in sua dife-
sa. I Cacciatori resisi conto
dell’accaduto fuggono per ti-
more delle conseguenze del
loro atto. Pacchianella rimasta
sola, si dispera e nel suo pianto
va in cerca della campanella
perduta dal suo sposo; la trova
al collo del cinghiale; la scio-
glie ed inizia a suonarla. Le note
tristi e magiche della campana
provocano la resurrezione del
Cinghiale; questi consola Pac-
chianella e l’aiuta a rimettere
tivamente Enrico Mastrodona-
to per Francische, Floriana Car-
nevalini per Pacchianella, Fran-
La
locandina
dell’evento
giunto
alla XVII
edizione
tra le gambe di Francische il
simbolico strumento. Nel com-
piere quest’atto i due si accor-
gono che Re Carnevale, nel
morire, ha partorito la Quaresi-
ma sottoforma di una bombo-
letta di pezza. I Mesi-Persona,
spettatori dell’accaduto, carica-
no su di una scala a pioli Fran-
cische ed alla luce di torce ed
co Potestà quale Capo dei cac-
ciatori e Tonino Vasile per il
Cinghiale. E’, inoltre, assicura-
ta la presenza di circa 40 cac-
ciatori che, insieme ai loro cani,
divisi in gruppi, daranno vita,
nell’ambito della manifestazio-
ne, ad una battuta di caccia al
cinghiale che, a chiudere
l’evento, terminerà in una
drammatizzazione altamente
simbolica e toccante. Ricco di
storia, questo Carnevale tutto
molisano è famoso ben oltre i
confini regionali e anche per
al suono di una nenia, si allon-
tanano come un corteo funebre
seguiti da Pacchianella e dal
Cinghiale. Ricco di significato
questo finale a sorpresa. La na-
tura selvaggia del Cinghiale,
amica dell’umile Francische e
nemica di chi la vede come un
pericolo da cui difendersi, alla
fine perisce, ma in effetti a mo-
rire è l’uomo perché la natura
continua, risorge ed insieme a
Pacchianella, la donna, simbo-
lo della procreazione, continua
il suo eterno fluire. Francische,
Re del Carnevale, ritorna umi-
le e semplice nel momento del-
la sua eroica morte, e nella sua
umanità che ha termine rilascia
il messaggio simbolico della
Quaresima che ha inizio, quale
invito forte ad un cammino spi-
rituale che porterà poi alla ce-
lebrazione della vera Resurre-
zione. Tra il vecchio ed il nuo-
vo, rispetto per la tradizione ed
opportuna contaminazione, gui-
dati da I Mesi, il tempo vuol
raccontare, dunque, di una gior-
nata diversa, particolare, vissuta
intensamente, con gioia ed al-
legria, che lasci il segno ed aiu-
ti a vivere la propria storia e a
saperla raccontare.
La kermesse
organizzata
dalla
Compagnia
di Cultura
popolare
questa edizione si attendono
migliaia di visitatori per tra-
scorrere insieme a Francische
una giornata tra canti, balli e
piatti tipici, all’insegna dell’
allegria e delle emozioni.