18 URBINO E MONTEFELTRO MARTEDÌ 2 FEBBRAIO 2010

il Resto del Carlino

A lato, una
foto di
Donatello
Trisolino
scattata dal
tetto
dell’Osserva-
torio Meteo
«Serpieri»
dell’Universi-
tà di Urbino.
In primo
piano
l’eliofanogra-
fo, lo
strumento
utilizzato
per
misurare la
durata
dell’illumina-
zione solare
(la sfera di
vetro brucia
la cartina
attraverso i
raggi solari).
A sinistra,
dall’alto, tre
scatti fatti
ieri mattina
ad Apecchio.
In basso,
Cagli e via
Veneto a
Urbino (foto
di Tiziano
Mancini)

«Centoventuno mezzi in azione»

La Provincia interviene subito. L’entroterra è abituato a ben altre nevicate
A SITUAZIONE nel- Sono una novantina, invece, i «Sono caduti rami e piante. I l’emergenza neve, non si sono umbro, dopo Cantiano, il

«L le strade provinciali è
complessivamente
sotto controllo. Ma in alcune
arterie la neve si è compattata. E
gli interventi non sono agevoli,
specialmente nei tratti collinari
attorno a Tavullia». L’assessore
Massimo Galuzzi fa il punto
sull’allarme maltempo: «Già da
sabato notte sono iniziate le
prime nevicate nel cagliese e
sull’alta Cesanense. La Provincia
sta utilizzando 121 mezzi
spartineve e spargisale. Per la
maggior parte di aziende private.
cantonieri al lavoro in tutto il
territorio». Solo a Pesaro, tra ieri
e oggi, l’amministrazione
provinciale ha dispiegato 30
mezzi e 40 uomini. «E abbiamo
sparso 300 quintali di sale —
aggiunge —. Dalle 18 di ieri è
stata attivata la sala operativa
integrata della protezione civile
con prefettura, Regione e forze
dell’ordine». Ieri tantissime le
difficoltà per gli automobilisti
lungo la montelabbatese per la
neve non rimossa. Nevicate
intense anche sul San Bartolo.
nostri mezzi stanno completando
il lavoro. Ma i tratti sono
transitabili». L’assessore
ringrazia gli operatori della
Provincia guidati da Raniero De
Angelis. E invita alla prudenza:
«Ci preoccupa la possibilità di
nuove gelate e ulteriori disagi
nella notte — conclude —.
Consigliamo agli automobilisti
di viaggiare solo se bene
equipaggiati».
AD APECCHIO, dove sono sem-
pre ben attrezzati per
registrati particolari disagi, così
come nel cagliese, dove una fitta
nevicata era iniziata alle 8,30 di
domenica mattina. Oltre 20 i
centimetri di neve caduti. Il
traffico è andato subito in tilt
poiché la neve è scesa
improvvisamente in modo
intenso e inaspettato. Per fortuna
verso le 11 la nevicata è
diminuita d’intensità ma con le
strade del centro storico
imbiancate e con i soliti disagi
per pedoni ed auto. Traffico
regolare lungo il valico della
Contessa poiché nel versante
fenomeno nevoso non si è
verificato. Spazzaneve in azione
lungo la superstrada Flaminia, le
provinciali per Frontone, Serra
Sant’Abbondio e Pergola e lungo
la Cagli – Pianello – Serravalle di
Carda. Disagi più accentuati
nelle frazioni rimaste isolate,
come spesso accade con simili e
improvvise nevicate ed anche
perché nelle campagne il manto
nevoso ha raggiunto anche i 30
centimetri. Verso la fine della
mattinata qualche schiarita ed a
fatica il traffico e la situazione in
generale è tornata lentamente
nella normalità.

A URBINO STRADE LIBERE PER LE AUTOMOBILI

Università e scuole aperte
L’ENNESIMA nevicata di questo inver-
no non spaventa gli urbinati: la sera di
domenica, quando i fiocchi hanno co-
minciato a scendere sulla città, molti cit-
tadini erano alla partita di pallavolo al
Palazzetto Mondolce. Qualche disagio
per rientrare a casa, con le strade ugual-
mente trafficate, si è registrato soprat-
tutto davanti all’ex Fornace Volponi sul-
la 73 bis per Fermignano: i vigili del fuo-
co di Urbino sono intervenuti nella not-
te per auto intraversate nella Strada Ros-
sa, vicino ai Collegi universitari e nelle
vie secondarie ma senza problemi o dan-
ni per gli automobilisti. Già ieri mattina
la viabilità era agevole: manto stradale
libero in tutte le vie della prima perife-
ria della città ed anche nel centro stori-
co, addirittura le auto hanno potuto per-
correre la ripidissima via Saffi, oltre che
via Mazzini e via Battisti. Le scuole era-
no regolarmente aperte, come anche
l’Università. Solo i pedoni hanno avuto
impaccio nel muoversi a piedi per la ne-
ve ancora non sciolta ai bordi delle stra-
de.