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UNIRE LE LOTTE PER DIFENDERE IL LAVORO!

Siamo lavoratori, delegati e cassaintegrati del distretto ceramiche di Modena e Reggio Emilia che
hanno dato vita ad un coordinamento per unire le lotte e uscire dallʼisolamento in cui cercano in tutti i
modi di rinchiuderci. Abbiamo dato vita al Coordinamento Lavoratori Zona Ceramiche perchè ne
abbiamo sentito la necessità immediata. Siamo ben consapevoli che il più forte strumento che i
lavoratori hanno per la loro lotta è il sindacato e per questo non è nostra intenzione sostituirlo. Al
contrario, vogliamo lavorare per rafforzarlo. Ma per far questo noi pensiamo sia necessario
riscostruire una rete di solidarietà e di conflittualità operaia, partendo dal basso, partendo da noi, che
siamo stati designati nostro malgrado protagonisti di questa farsa che chiamano crisi.
Quello a cui stiamo assistendo infatti è iniziato come tragedia ma assume sempre più lʼaspetto di una
farsa. Perchè se è vero che alcune realtà sono state colpite pesantemente dalla crisi, è anche vero
che molti padroni hanno colto la palla al balzo per iniziare ristrutturazioni e delocalizzazioni che
programmavano da tempo, a tutto danno di noi lavoratori. Piangono lacrime di coccodrillo, mentre ci
consegnano allʼinattività forzata della cassaintegrazione e della disoccupazione, chiudendo
stabilimenti e dichiarando esuberi, privandoci della dignità di avere un lavoro e quindi un ruolo
sociale. Lacrime false perchè dietro nascondono la smania per i nuovi e lauti profitti in arrivo (dai
nuovi e scintillanti stabilimenti aperti in Cina, India e Mongolia).
A questa sorta di “truffa legalizzata” non si può rispondere con un atteggiamento nè di rassegnazione
nè di ottuso moderatismo. Non si può trattare allʼinfinito sorretti solo da presìdi ininfluenti e
manifestazioni spezzettate stabilimento per stabilimento, coltivando illusioni e false speranze. Nè si
può accettare nessun tipo di accordo che preveda lʼespulsione di lavoratori dal ciclo produttivo. Non
si può accettare che per salvarne 50 ne vengano fatti fuori 30. Sui documenti dei manager e degli
amministratori 30 è solo un numero. Ma per noi sono 30 vite, trenta famiglie che rimangono senza un
reddito. Noi non siamo numeri, nessuno di noi lo è e per questo nessuno deve essere lasciato
indietro. Dobbiamo rompere lʼisolamento. Dobbiamo ragire dimostrando tutta la nostra capacità di
coesione, di unità, di determinazione. Prendiamo come esempio le lotte vittoriose degli ultimi mesi,
come la INNSE di Milano o, meno lontano, la SPX di Parma. Dove i lavoratori hanno saputo lottare
uniti e determinati, andando quando serviva anche al contrattacco, resistendo con tenacia a tutti i
tentativi di isolamento o di sabotaggio, sapendo costruire relazioni con il territorio, riuscendo a
coinvolgere gli studenti, i commercianti e i lavoratori delle altre categorie, lì hanno vinto. Lì abbiamo
vinto. Dobbiamo cominciare a fare altrettanto anche qua, nel distretto ceramico. Per questo abbiamo
deciso di convocare unʼinziativa, a cui invitiamo tutte e tutti a partecipare e a cui chiediamo al
sindacato di aderire.

SABATO 28 NOVEMBRE ore 9


al Circolo PRC di Scandiano

Assemblea pubblica delle


lavoratrici e dei lavoratori

COORDINAMENTO LAVORATORI
ZONA CERAMICHE
Per contatti Francesco 3336568965 - Ilic 3393889905 Stampato in proprio in Vi Gandhi 1/b

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