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Eraclito, Frammenti Completi
Eraclito, Frammenti Completi
2.
46
3.
4.
5.
28, 35, 40, 41, 42[119], 50, 56 [47 n.], 57, 81, 112
6.
8, 10, 48, 51, 54, 62, 67, 80, 90, 93, 103
7.
Nomos e Dike
8.
9.
5, 13, 20, 37, 49, 61, 82, 83, 85, 102, 104, 125
13. Lanima
12, 26, 36, 45, 63, 64=28, 66=26, 67, 77, 85, 98, 115, 117, 118, 126
15. La politica
16. Il linguaggio
48, 51
93
Prof. Dario Schioppetto - 2005
Eraclito, Frammenti.
01. Ricostruzione del pensiero. Introduzione
Frammenti 1, 18
Fr.1 Di questo logos che sempre gli uomini non hanno intelligenza, sia prima di
averlo ascoltato sia subito dopo averlo ascoltato; bench infatti tutte le cose accadano
secondo questo logos, essi assomigliano a persone inesperte, pur provandosi in parole e
in opere tali quali sono quelle che io spiego, distinguendo secondo natura ciascuna cosa e
dicendo com. Ma agli altri uomini rimane celato ci che fanno da svegli, allo stesso
modo che non sono coscienti di ci che fanno dormendo.
Fr.18 Se non spera, non trover linsperabile, perch introvabile e inaccessibile.
Fr. 114 necessario che coloro che parlano adoperando la mente si basino su ci che
comune a tutti, come la citt sulla legge, ed in modo ancora pi saldo. Tutte le leggi
umane infatti traggono alimento dallunica legge divina: giacch essa domina tanto
quanto vuole e basta per tutte le cose e ne avanza per di pi.
Eraclito, Frammenti.
04. Logos ci che comune
Frammenti 2, 16, 34, 70, 89, 94, 113, 114
Fr.2 Bisogna dunque seguire ci che comune. Ma pur essendo questo logos comune,
la maggior parte degli uomini vivono come se avessero una loro propria e particolare
saggezza.
Fr.34 Assomigliano a sordi coloro che, anche dopo aver ascoltato, non comprendono;
di loro il proverbio testimonia: Presenti, essi sono assenti.
Fr.70: Da questo logos, con il quale soprattutto continuamente sono in rapporto e che
governa tutte le cose, essi discordano e le cose in cui ogni giorno si imbattono essi le
considerano estranee.
Fr.89: unico e comune il mondo per coloro che sono desti, mentre nel sonno
ciascuno si rinchiude in un mondo suo proprio e particolare.
Fr.94 Elios [il sole] infatti non oltrepasser le sue misure; ch, altrimenti, le Erinni, al
servizio di Dike, lo troverebbero.
Fr.113 Il pensare a tutti comune.
Fr. 114 necessario che coloro che parlano adoperando la mente si basino su ci che
comune a tutti, come la citt sulla legge, ed in modo ancora pi saldo. Tutte le leggi
umane infatti traggono alimento dallunica legge divina: giacch essa domina tanto
quanto vuole e basta per tutte le cose e ne avanza per di pi.
Eraclito, Frammenti.
05. Sapere molto e sapere luno
Frammenti 28, 35, 40, 41, 42[119], 50, 56[47 n.], 57, 81, 112
Fr.28 Anche colui che alla prova il pi stimato conosce e conserva solo opinioni; ma
invero Dike coglier sul fatto gli artefici e i testimoni di menzogne.
Fr.35: necessario infatti, che coloro che amano la sapienza [i filosofi] siano certamente
esperti di molte cose.
Fr.40: Sapere molte cose non insegna ad avere intelligenza: lavrebbe altrimenti
insegnato ad Esiodo, a Pitagora e poi a Senofane e ad Ecateo.
Fr.41 Ununica cosa la saggezza, comprendere la ragione per la quale tutto
governato attraverso tutto.
Fr.42 [119] Omero degno di essere scacciato dagli agoni e di essere frustato, ed
egualmente Archiloco [cfr. A 22. B 56].
Fr. 50: Ascoltando non me, ma il logos, saggio convenire che tutto uno.
Fr.56 [47 n.] Gli uomini - dice Eraclito - si lasciano ingannare rispetto alla conoscenza
delle cose visibili, come capit ad Omero, che pure fu pi sapiente di tutti i Greci. Fu
infatti tratto in inganno con queste parole da alcuni fanciulli che uccidevano dei
pidocchi: tutto quello che abbiamo visto e abbiamo preso, lo abbiamo perduto; tutto
quello invece che ne abbiamo visto ne abbiamo preso, lo portiamo con noi.
Fr.57 Maestro dei pi Esiodo: credono infatti che questi conoscesse moltissime cose,
lui che non sapeva neppure cosa fossero il giorno e la notte; sono infatti ununica cosa.
Fr.81 Pitagora liniziatore della schiera di coloro che ingannano con le loro
chiacchiere (i retori).
Fr.112 Massima virt esser saggi, e la sapienza consiste nel dire e fare cose vere,
comprendendole secondo la loro natura.
Eraclito, Frammenti.
06. In che cosa consiste il logos
Frammenti 8, 10, 48, 51, 54, 62, 67, 80, 90, 93, 103
Fr.8 Lopposto concorde e dai discordi bellissima armonia [e tutto accade secondo
contesa B 80]
Fr.10 Congiungimenti sono intero non intero, concorde discorde, armonico
disarmonico, e da tutte le cose luno e dalluno tutte le cose.
Fr.48 Larco ha dunque per nome vita e per opera morte.
Fr.51 Non comprendono come, pur discordando in se stesso, concorde: armonia
contrastante, come quella dellarco e della lira.
Eraclito, Frammenti.
07. Nomos e Dike
Frammenti 16, 23, 28, 80, 94
Fr.16 Come potrebbe uno nascondersi a ci che non tramonta mai?
Fr.23 Non conoscerebbero neppure il nome di Dike, se non esistessero queste cose.
Fr.28 Anche colui che alla prova il pi stimato conosce e conserva solo opinioni; ma
invero Dike coglier sul fatto gli artefici e i testimoni di menzogne.
Fr.80 Bisogna pero sapere che la guerra comune (a tutte le cose), che la giustizia
contesa e che tutto accade secondo contesa necessit.
Fr.94 Elios [il sole] infatti non oltrepasser le sue misure; che, altrimenti, le Erinni, al
servizio di Dike, lo troverebbero.
08. Il fuoco e lordine cosmico. Il flusso universale
Frammenti 67, 90
Fr.67: Il dio giorno notte, inverno estate, guerra pace, saziet fame, e muta come <il
fuoco>, quando si mescola ai profumi e prende nome dallaroma di ognuno di essi.
Fr.90 Mutamento scambievole di tutte le cose col fuoco e del fuoco con tutte le cose,
allo stesso modo delloro con tutte le cose e di tutte le cose con loro.
09. Fuoco cosmico e fuoco ultracosmico
Frammenti 30, 63, 66=26, 76
Fr.30 Questordine universale, che lo stesso per tutti, non lo fece alcuno tra gli dei o
tra gli uomini, ma sempre era e sar fuoco sempre vivente, che si accende e si spegne
secondo giusta misura.
Fr.63 Si levano davanti a lui che l, e desti diventano custodi dei viventi e dei morti.
Fr. 66=26 Giacch il fuoco - egli dice - sopraggiungendo, giudicher e condanner tutte
le cose.
Fr.76: Il fuoco vive la morte della terra e laria vive la morte del fuoco; lacqua vive la
morte dellaria e la terra la morte dellacqua. La morte del fuoco nascita per laria e la
morte dellaria nascita per lacqua. La morte della terra acqua, la morte dellacqua
aria e quella dellaria fuoco, e cos di nuovo.
Eraclito, Frammenti.
10. I frammenti del flusso e del fiume
Frammenti 49, 51, 59, 60, 88, 91
Fr.49 Negli stessi fiumi scendiamo e non scendiamo, siamo e non siamo [cfr. B 12].
Fr.59 Una e la stessa la via dritta e quella curva per la vite nella gualchiera (il girare
dello strumento della cosiddetta coclea nella gualchiera e dritto e curvo: esso avanza,
infatti, in basso e, nello stesso tempo, in cerchio).
Eraclito, Frammenti.
11. Bene e male
Frammenti 5, 13, 20, 37, 49, 61, 82, 83, 85, 102, 104, 125
Fr.5 Si purificano contaminandosi con altro sangue, come se uno, immersosi nel fango,
si lavasse con il fango. Chi osservasse un tale uomo far questo, lo riterrebbe pazzo. E si
mettono a pregare siffatte immagini, come se uno si mettesse a chiacchierare con le mura
delle case, ignorando chi sono gli dei e gli eroi.
Fr.13 necessario che luomo raffinato non sinsudici n si copra di lerciume n
sguazzi nel fango, come dice Eraclito. [cfr. B 9].
Fr.20 Una volta nati desiderano vivere e avere il loro destino di morte - o piuttosto
riposare - e lasciano figli, in modo che altri destini di morte si compiano.
Fr.37 i porci si lavano nel fango [cfr. B 13] e i polli si lavano nella polvere e nella
cenere.
Fr.49 Negli stessi fiumi scendiamo e non scendiamo, siamo e non siamo [cfr. B 12].
Fr.61 Il mare lacqua pi pura e pi impura: per i pesci essa potabile e conserva loro
la vita, per gli uomini essa imbevibile e esiziale.
Fr.82 La scimmia pi bella turpe a paragone della stirpe umana.
Fr.83 Luomo pi sapiente apparir come una scimmia di fronte alla divinit, per
sapienza, per bellezza e per ogni altro rispetto.
Fr.85 difficile combattere contro il desiderio: ci che vuole, infatti, lo compra
pagandolo con lanima.
Fr.102 Per la divinit tutte le cose sono belle, buone e giuste; gli uomini invece alcune
cose ritengono ingiuste ed altre giuste.
Fr.104 Qual infatti la loro mente e la loro intelligenza? danno retta agli aedi popolari e
si valgono della folla come maestra, senza sapere che i molti non valgono nulla e solo i
pochi sono buoni.
Fr.125 Che la ricchezza possa non abbandonarvi mai, o Efesi, affinch possiate dar
prova di quale infelice condizione la vostra.
Eraclito, Frammenti.
Fr.20 Una volta nati desiderano vivere e avere il loro destino di morte - o piuttosto
riposare - e lasciano figli, in modo che altri destini di morte si compiano.
Fr.30 Questordine universale, che lo stesso per tutti, non lo fece alcuno tra gli dei o
tra gli uomini, ma sempre era e sar fuoco sempre vivente, che si accende e si spegne
secondo giusta misura.
Fr.36 Per le anime morte diventare acqua, e per lacqua morte diventare terra, ma
dalla terra nasce lacqua e dallacqua nasce lanima
Fr.52 Il tempo un fanciullo che gioca spostando i dadi: il regno di un fanciullo.
Fr.62 Immortali mortali, mortali immortali, viventi la loro morte e morienti la loro
vita.
Fr.76: Il fuoco vive la morte della terra e laria vive la morte del fuoco; lacqua vive la
morte dellaria e la terra la morte dellacqua. La morte del fuoco nascita per laria e la
morte dellaria nascita per lacqua. La morte della terra acqua, la morte dellacqua
aria e quella dellaria fuoco, e cos di nuovo.
Fr. 79 L'uomo ha fama di fanciullo di fronte alla divinit, cos il bambino di fronte
all'uomo.
Fr.94 Elios [il sole] infatti non oltrepasser le sue misure; ch, altrimenti, le Erinni, al
servizio di Dike, lo troverebbero.
Fr.117 Luomo, quando ebbro, condotto barcollante da un fanciullo imberbe, senza
comprendere dove va, dal momento che la sua anima e umida.
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Eraclito, Frammenti.
13. Lanima (1)
Frammenti 12, 26, 36, 45, 63, 64=28, 66=26, 67, 77, 85, 98, 115, 117, 118, 126
Fr.12 le anime sempre diventano capaci di comprendere evaporando, le paragono ai
fiumi, dicendo cos: Acque sempre diverse scorrono per coloro che simmergono negli
stessi fiumi; ma anche le anime evaporano dallumido.
Fr.26 Luomo nella notte accende una luce per s quando la sua vista spenta; da vivo
per tocca il morto dormendo e il dormiente stando sveglio.
Fr.36 Per le anime morte diventare acqua, e per lacqua morte diventare terra, ma
dalla terra nasce lacqua e dallacqua nasce lanima
Fr.45 Per quanto tu possa camminare, e neppure percorrendo - mai trovare i confini
dellanima: cos profondo il suo logos.
Fr.63 Si levano davanti a lui che l, e desti diventano custodi dei viventi e dei morti.
Fr. 64=28 Dice anche che vi un giudizio delluniverso e di tutto quanto vi in esso ad
opera del fuoco, quando dice: Il fulmine governa ogni cosa , cio dirige, chiamando
fulmine il fuoco eterno. Dice altres che questo fuoco sapiente e causa del governo di
tutte le cose; e lo chiama [fr. 65 = 24] : indigenza e saziet ; indigenza secondo lui
lordinamento del mondo, saziet lincendio universale.
Fr. 66=26 Giacch il fuoco - egli dice - sopraggiungendo, giudicher e condanner tutte
le cose.
Fr.67: Il dio giorno notte, inverno estate, guerra pace, saziet fame, e muta come <il
fuoco>, quando si mescola ai profumi e prende nome dallaroma di ognuno di essi.
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Eraclito, Frammenti.
13. Lanima (2)
Frammenti 12, 26, 36, 45, 63, 64=28, 66=26, 67, 77, 85, 98, 115, 117, 118, 126
Fr.77 Per le anime piacere o morte diventare umide; e il piacere per esse il cadere
nella nascita. Ed altrove egli dice: Viviamo la loro morte e vivono la nostra morte.
Fr.85 difficile combattere contro il desiderio: ci che vuole, infatti, lo compra
pagandolo con lanima.
Fr.98 Le anime aspirano profumi nellAde.
Fr.115: proprio dellanima un logos che accresce se stesso.
Fr.117 Luomo, quando ebbro, condotto barcollante da un fanciullo imberbe, senza
comprendere dove va, dal momento che la sua anima e umida.
Fr.118: Secco splendore lanima pi saggia e migliore, o piuttosto: lanima secca la
pi saggia e la migliore.
Fr.126 Le cose fredde si scaldano, il caldo si fredda, lumido si secca, ci che e arido
sinumidisce.
14. La religione e il rito
Frammenti 14, 15, 32, 67, 92, 93, 106
Fr.14 Infatti le iniziazioni ai misteri che sono in uso tra gli uomini sono empie.
Fr.15 Se non fosse per Dioniso che fanno la processione ed intonano il canto del fallo,
essi compirebbero le cose pi indecenti; ma identici sono Ade e Dioniso, per il quale
delirano e celebrano le Lenee.
Fr.32 Lunico, il solo saggio, vuole e non vuole essere chiamato con il nome di Zeus.
Fr.67: Il dio giorno notte, inverno estate, guerra pace, saziet fame, e muta come <il
fuoco>, quando si mescola ai profumi e prende nome dallaroma di ognuno di essi.
Fr.92 La Sibilla che con bocca delirante, secondo lespressione di Eraclito, pronuncia cose di
cui non si ride, senza eleganze n profumi, con la sua voce supera i millenni ad opera del dio.
Fr. 93 Il signore, il cui oracolo a Delfi, non dice n nasconde, ma indica
Fr.106 Riguardo ai giorni nefasti ... Eraclito rimprover Esiodo, che considerava alcuni
giorni buoni e altri cattivi [Opere e Giorni, 765 sgg.], di ignorare che unica la natura di
ogni giorno [cfr. B 40. 57]. SENEC. Ep. 12,7. Ogni giorno eguale a tutti gli altri.
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Eraclito, Frammenti.
La politica
Frammenti 29, 33, 114, 121, 125
Fr.29: Rispetto a tutte le altre una sola cosa preferiscono i migliori: la gloria eterna
rispetto alle cose caduche; i pi invece pensano solo a saziarsi come bestie.
Fr.33 Legge anche ubbidire alla volont di uno solo.
Fr. 114 necessario che coloro che parlano adoperando la mente si basino su ci che
comune a tutti, come la citt sulla legge, ed in modo ancora pi saldo. Tutte le leggi
umane infatti traggono alimento dallunica legge divina: giacch essa domina tanto
quanto vuole e basta per tutte le cose e ne avanza per di pi.
Fr.121 Bene farebbero gli Efesi ad impiccarsi tutti, quanti sono nellet adulta, e a
consegnare la citt ai fanciulli imberbi, essi che hanno esiliato Ermodoro, il pi capace di
tutti loro, con queste parole: tra noi nessuno sia eccellente per capacit, ma se vi , vada
altrove in mezzo ad altri.
Fr.125 Che la ricchezza possa non abbandonarvi mai, o Efesi, affinch possiate dar
prova di quale infelice condizione e la vostra.
Il linguaggio
Frammenti 48, 51
Fr.48 Larco ha dunque per nome vita e per opera morte.
Fr.51 Non comprendono come, pur discordando in se stesso, concorde: armonia
contrastante, come quella dellarco e della lira.