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Carrara

MARTED 10 FEBBRAIO 2015 IL TIRRENO

IX

IL COMMENTO
di MASSIMO BRAGLIA

LO SBERLEFFO E LIRONIA
CONTRO I PRIVILEGI DEI BARONI

ualcosa si muove, nella citt che sembrava


aver perso la voglia di ridere, in una Carrara
da coprifuoco deserta gi dopo le 18 (a volte
anche prima). Dopo i cartelli appesi ai monumenti, e
quel Le cave ai carrarini che un po li riassumeva
tutti, questa volta il gruppo dei creativi che sullonda
dellassemblea permanente sta tenendo alto almeno
lumore a una comunit depressa, si inventato nottetempo unaltra azzeccata performance. E cos, in
questo caso, fra un Piazza fora l loz e una Via del
voto di scambio, una sintesi efficace potrebbe essere
Via Baroni del marmo, perch alla fine sempre alle
cave e alloro bianco che si torna.
Quella appena passata stata la settimana della
maxirichiesta di rinvio a giudizio per sindaco, giunta
e rappresentanti delle imprese per i presunti accordi
al ribasso sulla tassazione del lapideo (e danno erariale da decine di milioni di euro); sul nero alle cave, invece, siamo in attesa di conoscere lo sviluppo finale
dellinchiesta, ma in sostanza laccusa di sottofatturazione sistematica. Il quadro complessivo di questo
mondo di mezzo in salsa carrarina esplicito e ne abbiamo scritto pi volte: ormai da quasi ventanni, grazie a una serie di pronunciamenti legislativi favorevoli (la sentenza della Corte Costituzionale innanzitutto
nel novembre 95, ma anche la legge regionale 78 98,
lemendamento alla finanziaria di Marchetti nel 98, il
primo regolamento del 94) lamministrazione avrebbe avuto tutti i presupposti per ottenere un flusso
equo dalle cave. Ma prima ha tenuto in vita lobsoleta
tassa marmi (una tassa allesportazione, cassata nel
2004 dallEuropa) poi, una serie di autogol impressionanti per eliminare il valore di mercato e inserire la
concertazione, hanno finito per complicare tutto, fino al capolavoro al contrario dei valori medi al ribasIn una citt
so: il tutto, ha aperto il
da coprifuoco,
fronte a decine di ricorsi e
tenuto basse le entrate.
depressa,
Lennesimo documento
nuovi segnali di vita
dei partiti di maggioranza
dellaltro giorno, sul fatto
che spingono al capolinea
che il nuovo regolamento
un certo tipo di gestione
eccetera si far, assomiglia tanto ai precedenti tedel potere che ha favorito
sti, in particolare a quello
i signori delloro bianco
del sindaco del 31 luglio
2013, quello in cui diceva
che dopo il tempo strettamente necessario si sarebbe arrivati a dama. E allora, mentre la citt allo stremo, e i baroni del marmo diventano sempre pi ricchi
con un bene pubblico, non resta che lo sberleffo. Un
modo simpatico per cercare di tenere vivo lo spirito
che anni di depressione, di teatri e cinema chiusi, di
speculazioni malriuscite, erano riusciti a tenere sopito. Lorgoglio e lironia possono essere armi potenti
per disarticolare quelle lobby prevaricanti candidamente ammesse dal vicesindaco Vannucci. Daltra
parte, legittimo che i baroni del marmo, abituati fino al regolamento del 94 a pagare tutti insieme, 16 milioni di lire (s, di lire) di canoni di concessione (e a
chiedere, come se niente fosse, il settimo, cio il 14
per cento netto, ai malcapitati subaffittuari) provino a
difendere, mantenere, perpetuare i privilegi. Sono i
nostri amministratori che avrebbero dovuto lottare
per una tassazione equa: questa giunta non lha fatto
e anzi, con pervicacia, ha fatto un deserto e lha chiamato Carrara. Ma limpressione, da questi segnali di
vita, che il conto alla rovescia sia iniziato e, come abbiamo gi scritto, un certo tipo di potere nellombra, a
discapito della gente, sia al capolinea. Lepoca dei privilegi non pu durare allinfinito.

riferimento ai lunghissimi lavori di ristrutturazione e adeguamento alla norma sismica


e antincendio che da diversi
anni rendono non fruibile il teatro.
E legata invece alle ultime
vicende giudiziarie la "nuova
intitolazione" di piazza Due
Giugno, sede del municipio:
chiamando in causa linchie-

Cambio targa in via Mazzini

sta aperta dalla Procura di


Massa Carrara sugli accordi
per le tariffe del marmo, che
ha innescato 15 richieste di rinvio a giudizio indirizzate anche ad alcuni componenti della giunta in carica e di quella
precedente, il cartello apposto
questa volta direttamente su
una porta di palazzo civico recita Piazza dei Rinviati a Giu-

dizio- gi largo degli avvisi di


garanzia.
E ancora: Via del voto di
scambio, gi via dei precari Esselunga, il cartello apposto
sullinsegna del supermercato
cittadino e Via della Corruzione, via dei capitali allestero,
che troneggia su un segnale di
stop del centro.
Sono intitolate due strade al

Piazza Giacomo Matteotti

sindaco, vero bersaglio di questa protesta: via Cavour e via


Ulivi sono state trasformate rispettivamente in via del Zubbettino e in via Zubbani da
Carrara.
Altre due vie sono state trasformate dagli autori del blitz,
in stradello dei Corrotti e
vicolo dei Tempi Oscuri.
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Cos piazza Cesare Battisti

Ecco la via Verdi

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