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OSTERREICHISCH PHILOSOPHIIS SITZUNGSE ZRICHITE, Die Integration der Etrusker und das Weiterwirken etruskischen Kulturgutes im republikanischen und kaiserzeitlichen Rom Mit Beitriigen von L. Aigner-Foresti. A. Barzand. G, Breyer, D. Briquel G, Camporeale. G, Cadeville. G. Dohesel, G. Firpo. J. Hadlas-Lebel, | Krauskopt. M. Lesky. F-ILM irault, 8. Montero, F. Prayon. M. Sordi, K, Specht. A. Valvo, KE. Weber. G, Zecebini sit | Herausgegeben von LUCIANA AIGNER-FOREST CHAFTEN ARUSPICI CONTRO DONNE: DUE TECNICHE DIVINATORIE A CONFRONTO Santiaco Montero (Madrid) Qualche tempo fa ho pubblicato nella rivista Athenaeum 81, 1993 un articolo dal titolo «Gli aruspici ¢ la moralita della donna romana, nel quale ho cereato di evidenziare, come gli aruspici, con l'appoggio del potere politico romano, si servissero dell'interpretazione dei prodigi (specialmente di monstra ¢ androgyna) per denunciare l'immoralita delle virgines ¢ matronae e, in generale, per ammonire del pericolo di una supremazia femminile!, Si tratta, dunque, di una funzione molto simile a quella dei cen sori, In una satira, Giovenale (Sat. II, 121) deserive le nozze di Gracco con un cornicen®, Il poeta ripudia la pratica omosessuale, come del resto l'avevano ripudiata pubblicamente gli aruspici durante l'epoca repubblicana e — come questi — presenta la suddetta unione con tutti i crismi del prodigio: come se una donna partorisse un vitello o una mucca un agnello, dice Giovenale. Per questo si chiede, equiparan- doli: O proceres, censore opus est an haruspice nobis? La collaborazione degli aruspici con il potere senatoriale non si li- mito, quindi, solo all’ambito politico’, Con i magistrati gli aruspici * Ringrazio il prof. A. Vatvo per la sua paziente correzione della traduc zione italiana, ! 8. Mowrero Herrero, Los harispices y la moralidad de la muyer roma- na, Athenaeum 81, 1993, 647-658. 2 Per la bibliografia su questo passo di Giovenale: J. Coin, Juvénal et le mariage mystique de Gracchus (Juv. Sat, I, 117-142), Atti Acad, delle Scienze di Torino 90, 1955-1956, 114-116. 9 Sull'intervento degli aruspici nella politica: C.0. TwuLin, Die etruski- ache Disciplin, Darmstadt 1968; J. R. M, Woop, The Haruspices in the Roman World to the end of the Republic, London 1982, p. 383 ss, Bsiste anche una re- lazione diretta tra monstra e politica: quando, nell’'anno 64 d.C. furono conos ciute nascite di monstra (a Piacenza nasce un vitello che aveva la testa in una, gamba), l'interpretazione degli aruspici (forse, come crede M. Rameau, qual- che collegio locale come quello di Tarquinia) non tardo troppo: Et in agro Pla 310 8. Montero parteciparono alla fotta contro il proceso di semancipaziones della ‘donna romana della fine della Repubblica, manifestato, per esempio, saffermazione del matrimonio sine manu, nella perdita degli an- Lich valori e delle attivita domestiche della donna o nell'estensione dol divorzio © del eaibato. {Lo scopo del mio articolo &, per®, quello di mettere in evidenza un toma in relazione eon il precedente: confrontare le teeniche degli aru- spiel ele dotidivinatorie delledonne. Leunecomelealtresppartongono ‘duc tipi differenti di predizione: le teeniche aruapicale alla artificiova divinatio, le tendenze divinatorie delle donne alla naturalis divinatio, cio’, ai sogni, agi oracoli, alla profeziaestatica®. arte divinatoria pre- forita dalle donne corrisponde a quella che Cicerone dafinisee cost: ‘Sono ineooe priv d'are eoloro che presagiscona i futuro non eon rugions- ini e congetiare, in base ai sean osservati¢ registrati, me in seguito a ‘hon 60 quale eccitazione psichica, per un moto dell'animo libero e seolto dal Frzioinio: eid aeeade speaso in Sogo, talvolta a quali che gridano profezio ii atato di esaltazione..« (De div. [, 38) Le footi latine sombrano compiacersi quando inearnano luna e Valira nelle figure mitiche di Bleno ¢ di Cassandra: +H Priamo, ile dellAsia, non eveva due Figli capaci di divinazione (divinan- leshabebad), Bieno e Cassandra, i primo mediante gli auguri awgunis), ti por esaltaione e foi divina ?fmentis ineitationee¢permotione divina’)= (ie de Div 1,89) Lo stesso Cicerone mette ripetutamente in rilievo Yopposizione lun il delirio ispirato (hariolatio, furor) ¢ le loro congetture (coniec- tra) fondate su di un metodo razionalista; coniectores sono qualche volta chiamati, per esempio in Ammiano, gli sruspiei centino, iam propter, natus vitulus cui caput in crue eset acutague har ‘pioum interprataio, parari rerum humanarum altud caput, sed nom fore wa ludum neque occuttwm, quia tn utero repressum aac ier éuzta edit sit (Tac ‘Ann. XV, 47, 2). Ofr. 8. Mosreno, Libres y esclavos en las listas romanas de odigion, in Homenaje al profesor Presedo, Sevilla 1005, 555-560, ‘Sal process di vemaneipaziones della donna romana alla Fine della Re ppubblicaR, Seuss, Mutamenti nella condizione femminile a Roma nell ul lima eta repubblicana, Civiltd Classica Cristiana 3, 1982, 41-84. In gene- rao, vd P, Scnuarrr Paste (ed), Storia delle donne, vol. Bari 1990. "La tondenza femminile alla natural divinatio ® particolarmente sta- sta nella mia monografia: 8. Moseno, Diasas y adivinas, Mujer yadivina ign en fa Roma Antiqua, Madrid 1994. " Sorv. ad Aen. [Il 359, 11:nam, xi ait Cicero, omnis divinandt peritia in ‘tung partes dividitur. Nam aut furor es, ut in vaticinantibue: aut avs in ar picibus (lgurts| sive fulguratoribus Aruspici contro donne am Anche Plinio si f earico di parlare della tendenza delle donne a rmanifestare le proprie doti profetiche, specialmente nel momento in ‘cui queste hanno le mestruszioni: Bx pis wero mencidns. lira et infaa atcinantur (mallee) ¢quibu di ise non puden sin defectuslunaesliue congraat vs ila, inemediabiton ‘firs (XXII, 77. Cominciamo avvertendo che la figura dell indovina professionista esercitd sempre a Roma una predizione di tipo naturale, estrance alla ‘mantica basa sul osservazione dei segni: sonohariolae sagae oats. Ecerto che Plautocitain Miles Gloriogus 698 un haruspica; tuttavia sande etruscologo A. J. Prtreic considera dettacitazione come una shumoristische Erfindung> det commediografo’. Tanto le font latine ‘come 'epigrafia taeciono a Roma la presenza deltAaruspica E’ significativo osservare come le uniche due donne ehe non ¥ uono queste regole - Tanaquil e Didone ~ siano straniere e rap Presentanti di popoli nemici di Roma. La perixiw divinatoria della rogina etrusca, ricordata come perita ..caelestinim prodigioram {Livi 34,1) 0 come augurorium perita (Serv. Ad Aen. I, 683), non & che un elemento inventato dalla storiografia latina per togliere prostigio al personaggio, B Moxto1:aso alfermava (forse un po’ esa- geratamente) che Tanaquilla era una stipiea ereazione della leg- genda romana, Nel caso di Didone essa sembra deserita come una haruspice nei versi li Virgilio (Aen. TV, 60-668) (vy, 84-638), Laon 44.2, 1085, 281-01 scrive:sPeut-éire, los Romuins viren-ils,aprésl'svenement, \luns ee depérissement de la souche mere et la repousse des drageons Tan once du mourtre (Agrippine pour Vannée suivanter

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