Sei sulla pagina 1di 51

Dispense del corso base di

programmazione scientifica in
ambiente MATLAB

A cura di Andrea Di Ferdinando

Anno accademico 2003-2004

Capitolo 1
Panoramica dellambiente MatLab
1. Che cos MatLab
Per comprendere lutilit ed il funzionamento di MatLab bisogna innanzi tutto spiegare lorigine del
termine MatLab, che deriva da Matrix Laboratory. MatLab infatti fu inizialmente scritto per fornire
un accesso pi immediato ed intuitivo ai software sviluppati nellambito dei progetti LINPACK e
ESIPAC, che si rivolgevano allutilizzo ed alla programmazione di matrici. Ancora oggi, uno degli
aspetti pi importanti di MatLab quello di presentare una serie di strumenti per lo studio e la
risoluzione di problemi che coinvolgono matrici e vettori, permettendo di scrivere programmi pi
facilmente e pi velocemente rispetto ai comuni linguaggi di programmazione, come ad esempio il
C o il Fortran.
Nel corso degli anni, tuttavia, MatLab ha ricevuto un notevole sviluppo. Le routine numeriche sono
state perfezionate e la loro capacit stata notevolmente ampliata; sono state aggiunte numerose
funzioni al programma, e le capacit grafiche sono aumentate per rendere linterfaccia sempre pi
facile da usare.
Oggi MatLab un ambiente di sviluppo che integra calcolo matematico, grafica e programmazione
scientifica, il tutto in uninterfaccia familiare e facile da usare, che permette di risolvere varie classi
di problemi. La versione attuale di Matlab non si limita pi al solo calcolo matriciale e numerico,
ma presenta tutta una serie di funzioni per le applicazioni pi diverse nel campo scientifico,
rendendolo uno dei programmi pi diffusi in campi quali l'elettronica, la progettazione di sistemi di
controllo, l'analisi dei segnali, l'elaborazione di immagini, la chimica, la statistica e numerosi altri.
Inoltre, la sua estrema facilit di utilizzo lo rende uno dei software pi utilizzati nei corsi
universitari e nel mondo scientifico in generale.
Il campo di applicazione di MatLab ulteriormente estendibile grazie ai toolbox, collezioni di
funzioni adatte a particolari classi di problemi, come lanalisi dei segnali, le reti neurali, la logica
fuzzy, i sistemi di controllo e molti altri. La lista completa dei toolbox disponibili pu essere trovata
allindirizzo:
http://www.mathworks.it/products/products_by_category.shtml

2. Lambiente di lavoro
La prima volta che si apre MatLab, lambiente di lavoro appare come mostrato in Figura 1.

Figura 1. Il desktop di MatLab


Si possono osservare immediatamente alcune delle componenti principali di MatLab:
- Nella parte superiore del desktop presente, come nelle classiche applicazioni per Windows, la
barra dei menu (File, Edit, View, Web, Window, Help) attraverso la quale si pu accedere a tutte le
funzioni di Matlab.
- Sotto la barra dei menu presente la barra degli strumenti, costituita da una serie di icone che
permettono di accedere in modo pi rapido alle funzioni pi importanti e maggiormente utilizzate.
A destra nella barra degli strumenti presente un riquadro che indica la cartella di lavoro corrente,
ossia la cartella dove MatLab cerca e salva i files.
- Sotto la barra degli strumenti ci sono le finestre che ci permettono di lavorare in MatLab. La prima
volta che si apre MatLab, sono visibili tre finestre: Workspace e Command History a sinistra, e
Command Window a destra.
- Infine, in basso troviamo la barra di stato dove vengono visualizzati alcuni messaggi di MatLab e
dove presente il bottone Start, simile al bottone Start di Window, che ci permette di accedere in
modo rapido ad alcune funzionalit di MatLab.
possibile modificare e personalizzare il desktop, utilizzando i comandi del menu View o le icone
presenti sulle finestre. possibile ad esempio nascondere una determinata finestra semplicemente
facendo clic sul pulsante
nellangolo superiore destro, oppure possibile ancorarla al desktop
(docking) cliccando sul pulsante
accanto ad esso. Inoltre, si possono specificare le
caratteristiche del desktop selezionando la voce Preferences nel menu View: ad esempio, possibile
cambiare il tipo di font utilizzato, le sue dimensioni e cos via.
3

sempre possibile ritornare alla visualizzazione iniziale del desktop selezionando la voce Default
nellopzione Desktop Layout del menu View.
Di seguito viene riportata una descrizione delle principali caratteristiche delle finestre del desktop.
Command Window
La finestra Command Window (a destra nella Figura 1) viene utilizzata per impartire dei comandi a
MatLab o per eseguire funzioni e script. Allinterno della Command Window presente una linea
di comando, rappresentata da un prompt simile a quello dei sistemi DOS, ossia il simbolo >> che
indica che il programma pronto a ricevere dei comandi (nella versione per studenti, il simbolo del
prompt EDU>>) . Su tale riga possiamo digitare direttamente i comandi che MatLab deve
eseguire, sia che si tratti di operazioni, sia che si tratti di funzioni particolari. possibile ad esempio
utilizzare la Command Window comeuna normale calcolatrice, come mostrato nella Figura 2.

Figura 2. La Command Window.


Nellesempio di Figura 2 abbiamo eseguito, utilizzando MatLab, una semplice operazione
matematica, ossia una somma tra due numeri (3 e 5). Per fare ci non dobbiamo far altro che
scrivere 3 + 5 e premere il pulsante Invio. MatLab visualizza il risultato delloperazione
facendolo precedere dalla parola ans (answer) e crea una nuova riga di comando sotto la prima: a
questo punto il programma pronto per una nuova operazione. Per esempio, potremo dividere il
risultato per due, per ottenere la media dei due numeri. Scriviamo semplicemente:
>> ans / 2
e MatLab visualizzer sotto il nostro comando il risultato delloperazione:
4

ans =
4
>>
Se non vogliamo che MatLab visualizzi il risultato delle nostre operazioni dobbiamo far seguire il
nostro comando dalloperatore ; (punto e virgola). La variabile ans viene comunque creata, ma
non ne viene visualizzato il valore nella Command Window. Per poterne osservare il contenuto,
dobbiamo utilizzare la finestra di Array Editor (vedi pi avanti).
Di seguito vengono riportate alcune funzionalit della finestra dei comandi:
- possibile ripetere le ultime operazioni effettuate utilizzando i tasti ( ) e ( ) (freccia in alto e
freccia in basso).
- possibile cancellare il contenuto della finestra mediante il comando clc.
- possibile digitare comandi diversi nella stessa riga separandoli con il simbolo , (virgola) se si
vuole visualizzare il risultato di ogni comando, oppure con il simbolo ; (punto e virgola) se non si
desidera visualizzarlo.
- Se unistruzione troppo lunga si pu utilizzare loperatore di continuazione di riga ... (tre punti)
per andare a capo.
Launch Pad
La finestra Launch Pad mostra lelenco dei toolbox e degli strumenti di MatLab installati nel
computer, permettendo un rapido accesso ad essi. Come nella finestra Gestione Risorse di
Windows, possibile espandere o ridurre ciascuna delle voci elencate. Per esempio, cliccando sul
segno + a sinistra dellicona di Matlab, verranno mostrati tutti gli strumenti, i demo e le funzioni
di help disponibili per MatLab (Figura 3). Cliccando sulla voce Help, ad esempio, potremmo
accedere direttamente allhelp in linea di MatLab.

Figura 3. La finestra Launch Pad


Command History
5

La finestra Command History (Figura 4; in basso a sinistra in Figura 1) mostra tutti i comandi
immessi precedentemente allinterno della Command Window. Ci pu essere utile non solo per
ricordarsi di quello che si precedentemente fatto, ma anche per richiamare velocemente un
comando: basta infatti selezionarne uno nella finestra Command History, trascinarlo nella
Command Window e premere Invio, per ripetere nuovamente unoperazione.

Figura 4. La finestra Command History


Workspace
La finestra Workspace mostra lelenco delle variabili create in memoria. Ritorneremo sul concetto
di variabile pi avanti; per ora basta dire che le variabili sono degli oggetti che contengono una
determinata informazione, che pu essere un numero, una stringa od un insieme di numeri o
stringhe. Ad esempio, anche la parola ans che abbiamo incontrato precedentemente in realt il
nome di una variabile che MatLab crea automaticamente e che contiene linformazione circa il
risultato delloperazione che abbiamo effettuato. Perci, se visualizziamo la finestra Workspace,
apparir la variabile ans (Figura 5) e le sue principali caratteristiche: dimensioni (Size), memoria
utilizzata (Bytes) e tipo di dati (Class). Si noti che la finestra Workspace ci mostra solo un elenco
delle variabili in memoria, ma non il loro contenuto.

Figura 5. La finestra Workspace.


Array Editor
Se clicchiamo nella finestra Workspace sulla variabile ans (o su qualunque altra variabile
attualmente nel workspace) appare una nuova finestra, denominata Array Editor, nella quale
possiamo osservare il contenuto della variabile stessa. Nel caso della variabile ans precedentemente
creata, ad esempio, la finestra appare come mostrato nella Figura 6.

Figura 6. LArray Editor.


7

Subito sotto la barra degli strumenti, che in questa sede non tratteremo, appare una matrice di
caselle simile a quella che appare nei fogli Excel, che ci mostra il contenuto di tutte i valori
contenuti nella variabile esaminata. Nel caso di ans, appare un solo valore, cio 4.
Current Directory
La finestra Current Directory (Figura 7) mostra tutti i file contenuti nella directory di lavoro, ossia
la directory selezionata nella barra degli strumenti. Possiamo utilizzare questa finestra per avere un
rapido accesso ai file del nostro progetto, per creare nuove directory, per trovare i files che ci
interessano ed in breve per tutte quelle operazioni che riguardano la gestione dei nostri files.

Figura 7. La finestra Current Directory.


LHelp Browser
Una finestra molto importante quella dellhelp (Figura 8), a cui possiamo accedere sia attraverso il
menu Help, sia attraverso il menu View. Possiamo notare che la finestra di Help suddivisa in due
pannelli: a sinistra lHelp Navigator, che consente di inserire i parametri di ricerca secondo la
classica impostazione dei programmi per Windows; a destra il pannello di visualizzazione, in cui
vengono visualizzati i documenti che soddisfano i criteri di ricerca.

Figura 8. LHelp Browser.


Esistono altri metodi per ricevere aiuto in MatLab:
1. Un primo metodo utile quando si vogliono visualizzare velocemente le informazioni riguardanti
la sintassi ed il comportamento di una determinata funzione semplicemente quello di digitare nella
Command Window il comando: help NomeF
unzione . Ad esempio, per visualizzare le
informazioni riguardanti la funzione per calcolare il seno (sin), possiamo scrivere:
>> help sin
a cui MatLab risponde con il messaggio:
SIN Sine.
SIN(X) is the sine of the elements of X.
2. Un secondo metodo che abbiamo a disposizione quello di digitare il comando: lookfor
ParolaChiave, sempre nella Command Window. MatLab eseguir una ricerca in tutti documenti
basata sulla parola chiave che abbiamo digitato, e visualizzer un elenco di funzioni, con relative
descrizioni, nella cui prima riga di testo compare la parola chiave specificata. Questo metodo
perci, a differenza di quello precedente, utile quando non sappiamo in anticipo qual il nome
della funzione appropriata per una certa operazione. Ad esempio, se vogliamo calcolare la radice
quadrata di un numero, ma non sappiamo il nome della funzione che implementa tale operazione in
MatLab, possiamo scrivere:
9

>> lookfor square


MatLab visualizza un elenco di funzioni, di cui riportiamo solo una parte:
MAGIC Magic square.
REALSQRT Real square root.
SQRT Square root.
LSCOV Least squares with known covariance.
LSQNONNEG Linear least squares with nonnegativity constraints.
NNLS Non-negative least-squares.
SQRTM Matrix square root.
CGS Conjugate Gradients Squared Method
....
la terza funzione quella che sembra fare al caso nostro. A questo punto, se vogliamo ulteriori
informazioni su di essa, possiamo scrivere: help sqrt. Si noti che se avessimo scritto direttamente
help square, avremmo invece ottenuto informazioni sulla funzione che permette di generare onde
quadre, informazione che era del tutto inutile per i nostri scopi.
3. Un terzo metodo per chiedere aiuto consiste nel digitare nella Command Window il comando:
doc NomeFunzione. Questo metodo simile al primo, ma a differenza del comando help
MatLab ci mostra la finestra dellHelp Browser, ed in particolare la prima pagina della
documentazione relativa alla funzione indicata. Digitando ad esempio il comando:
>> doc sin
apparir la seguente finestra:

La barra dei menu


Nella parte superiore della finestra principale di MatLab (Figura 1) presente la barra dei menu.
Nella visualizzazione standard tali menu sono 6: File, Edit, View, Web, Window e Help. Il numero
ed il contenuto dei menu pu tuttavia variare a seconda delle operazioni che si stanno svolgendo.
Per esempio, quando si opera sui file di programma (M-file) appaiono tre nuovi menu (Text, Debug
10

e Breakpoints) che scompaiono quando si termina di lavorare con i file. Di seguito sono elencati i
comandi pi importanti presenti nella barra dei menu. I comandi presenti solitamente nelle
applicazioni Windows (Open, Close, Cut, Paste, etc.) non verranno considerati, se non quando il
loro uso diverso da quello standard.
1. Menu File
Import Data

avvia unutilty che permette di importare datiin MatLab

Save Workspace As

apre una finestra di dialogo per salvare su file nomi e valori delle
variabili caricate in memoria

Set Path

apre una finestra di dialogo per impostare il percorso di ricerca dei


file

Preferences

apre una finestra di dialogo per impostare diversi parametri di


Matlab

Print

apre una finestra di dialogo per stampare il testo presente nella


Command Window

Print Selcted

apre una finestra di dialogo per stampare solo le parti selezionate del
testo contenuto nella Command Window

File List

visualizza un elenco cronologico dei file precedentemente aperti

2. Menu Edit
Delete

cancella la variabile selezionata nella finestra Workspace

Clear Command Windows

cancella tutto il testo presente nella Command Window

Clear Command History

cancella lelenco dei comandi presente nella Command History

Clear Workspace

elimina tutte le variabili caricate in memoria

3. Menu View
Desktop Layout

permette di selezionare il tipo di layout preferito, ossia la


disposizione delle diverse finestre sul dektop

Dock / Undock nome


ancora / disancora la finestra attualmente attiva
finestra
Workspace View Options

permette di modificare le opzioni di visualizzazione delle variabili


nel Workspace

11

Capitolo 2
Algoritmi ed elementi di programmazione in MatLab.
1. Algoritmi e programmi
Un algoritmo una successione di operazioni elementari che possono essere eseguite da un
calcolatore per risolvere un determinato problema. In altre parole, un algoritmo rappresenta la
soluzione ad un determinato problema.
Una volta trovato lalgoritmo corretto per risolvere un determinato problema, affinch le operazioni
specificate nellalgoritmo possano essere eseguite dal calcolatore necessario tradurle nel
linguaggio macchina del calcolatore stesso. Dato per che scrivere direttamente in tale linguaggio
sarebbe davvero molto difficile e dispendioso, sono nati a tal riguardo dei linguaggi di
programmazione di livello pi alto, ovvero linguaggi dotati di un formalismo (grammatica e
sintassi) che codificano gli algoritmi in un modo simile a quello che fa la logica umana. Un ulteriore
programma (detto traduttore) si occupa poi di convertire tale codice nel linguaggio macchina del
calcolatore. Oggi esistono diversi linguaggi di programmazione, che si differenziano in base alla
tipologia di problemi a cui sono orientati; per citarne alcuni dei pi noti: C, C++, Fortran, Java,
Basic, Perl, etc.
Un programma la codifica di un algoritmo in un particolare linguaggio di programmazione. Uno
stesso algoritmo pu dunque essere usato per creare diversi programmi, ciascuno scritto in un
differente linguaggio di programmazione (Figura 9).

Problema

?
Algoritmo

Programma

Linguaggio
macchina
Figura 9. Algoritmi e programmi.
12

MatLab rappresenta uno di questi differenti linguaggi di programmazione. Le potenzialit di


MatLab da questo punto di vista sono molte:
1- Gli algoritmi sono la base del linguaggio MATLAB. Potendo contare su una libreria di oltre 600
funzioni matematiche, statistiche e tecniche, sviluppate direttamente da esperti di matematica,
MATLAB permette il rapido accesso agli algoritmi matematici pi complessi, senza il bisogno di
doverli implementare da soli. Le routine numeriche sono rapide, precise e affidabili. I motori
matematici principali incorporano le librerie di subroutine di algebra lineare LAPACK e BLAS e la
libreria di elaborazione dei segnali FFTW, che rappresentano lo stato dellarte del calcolo numerico.
2- MatLab, come facile intuire dal nome, ottimizzato per operare su matrici e vettori e pu
essere dunque utilizzato al posto di linguaggi di pi basso livello come C e C++, raggiungendo
uguali prestazioni ma richiedendo meno attivit di programmazione. In questo modo, MatLab
permette di concentrarsi maggiormente su concetti di alto livello, evitando invece le tediose attivit
di sviluppo, debug e manutenzione di codici dedicati.
3- La potenza di calcolo di MatLab pu essere ulteriormente ampliata grazie ai toolbox, raccolte di
funzioni e interfacce MATLAB, con i quali possibile affrontare problemi pi tecnici, come
lelaborazione di segnali o il processamento di immagini.
Tuttavia, sarebbe riduttivo considerare MatLab un semplice linguaggio di programmazione.
L'ambiente MATLAB stato infatti concepito per il calcolo interattivo o automatico. Accanto alle
avanzate funzioni matematiche sono presenti funzioni grafiche e strumenti di facile utilizzo che
consentono di analizzare e visualizzare i dati in tempo reale, rendendo MatLab un ambiente di
lavoro interattivo e flessibile. Con MatLab possiamo importare ed esportare dati, eseguire delle
operazioni direttamente sulla riga di comando (nella Command Window), visualizzare il risultato di
tali operazioni utilizzando le avanzate capacit grafiche messe a disposizione, il tutto in modo
completamente interattivo, a differenza dei normali ambienti di sviluppo.

2. Tipi di dati in MatLab: gli array


Quando si utilizza un qualunque linguaggio di programmazione, la prima cosa che necessario
imparare il tipo di dati che esso permette di gestire. Per ciascun tipo di dato il linguaggio fornir
un insieme di operatori e funzioni per lelaborazione.
In MatLab esistono 15 diversi tipi di dati, che hanno per tutti la stessa forma, ossia larray (Figura
10). Possiamo definire un array come un insieme di oggetti ordinati. Pi specificatamente, gli
elementi di un array sono distribuiti su un certo numero di dimensioni che formano una griglia di
indicizzazione, attraverso la quale possibile identificare in maniera univoca gli elementi.
A seconda del tipo di oggetti contenuti nellarray si parla di numeric array, character array, cell
array, e cos via. I tipi di oggetti gestiti da MatLab sono appunto 15 e sono mostrati in Figura 10.

13

Figura 10. I tipi di dati in MatLab.


In questa sede verr usato principalmente un solo tipo di array, quello numerico, ed in particolare il
double array. Esso rappresenta larray numerico di default di MatLab; infatti, se scriviamo ad
esempio nella riga di comando:
>> 4 / 2
MatLab crea automaticamente, come gi dettoprecedentemente, una variabile ans che contiene il
risultato delloperazione.

Se ora rivolgiamo la nostra attenzione alla finestra Workspace, possiamo notare che la variabile ans,
alla voce Class (ossia tipo di dato), considerata un double array, ossia un array di valori reali a
doppia precisione, anche se si tratta in questo caso di un numero intero (cio 2).
Alla voce Size, inoltre, possiamo osservare che, trattandosi di un solo valore, MatLab considera ans
un array 1x1, ossia un array a due dimensioni in cui ciascuna dimensione contiene un solo
elemento.
Gli array a due dimensioni sono gli array pi comuni in MatLab. La prima dimensione viene
chiamata riga e la seconda colonna. Casi speciali sono:
1. Gli scalari. Vengono chiamati scalari gli array a due dimensioni formati da una sola riga e da una
sola colonna (come la variabile ans creata precedentemente).
2. I vettori. Vengono chiamati vettori gli array a due dimensioni formati da una sola riga (vettori
riga) o da una sola colonna (vettori colonna).
possibile creare un vettore riga in vari modi. Il modo pi semplice quello di digitarne tutti gli
elementi, racchiusi da una coppia di parentesi quadre e separati con uno spazio od una virgola
(scelta consigliata).

14

>> riga = [1, 2, 3, 4, 5]


riga =
1

Allo stesso modo, possibile creare un vettore colonna. In questo caso, per, gli elementi vanno
separati da un punto e virgola, oppure andando a capo.
>> colonna = [1; 2; 3; 4; 5]
colonna =
1
2
3
4
5
3. Le Matrici. Vengono chiamate matrici gli array a due dimensioni formati da almeno due righe e
due colonne.
Per creare una matrice possiamo combinare le tecniche viste precedentemente per i vettori riga e
colonna. sufficiente cio digitare tutti gli elementi della matrice racchiusi tra parentesi quadre,
separando le righe con un punto e virgola e gli elementi allinterno di una riga con una virgola o con
uno spazio. Ad esempio:
>> matrice = [1, 2, 3; 4, 5, 6; 7, 8, 9]
matrice =
1
4
7

2
5
8

3
6
9

In MatLab possibile creare anche array a pi di due dimensioni. Tali oggetti vengono chiamati
array multidimensionali. Per creare un array multidimesionale digitandone gli elementi non esiste
un metodo diretto come per il caso delle matrici e dei vettori. Possiamo tuttavia estendere una
matrice gi esistente. Ad esempio, possiamo estendere la matrice precedente. Il comando che
dobbiamo utilizzare il seguente:
>> matrice(:,:,2) = [10, 11, 12; 13, 14, 15; 16, 17, 18]
matrice(:,:,1) =
1
4
7

2
5
8

3
6
9

15

matrice(:,:,2) =
10
13
16

11
14
17

12
15
18

Possiamo immaginare il vettore multidimensionale appena creato come un libro che contiene 2
pagine, in ciascuna delle quali presente una matrice (Figura 11). Il comando utilizzato
(matrice(:,:,2)=) dunque un modo per indicare a MatLab di creare una seconda pagina con i valori
elencati.

Figura 11. La rappresentazione grafica di un array multidimensionale.

3. Le variabili
Nel paragrafo precedente si visto come creare degli array in MatLab. Larray rappresenta la forma
generale di ogni tipo di dati in MatLab, e si visto come si possano creare diversi tipi di array
(scalari, vettori, matrici e array multidimensionali) contenenti diversi tipi di dati (numeri, caratteri,
etc).
Nei prossimi capitoli si vedr come utilizzare gli array. Prima di tutto, per, importante conoscere
il significato del termine variabile. In ogni linguaggio di programmazione il concetto di variabile
sta a significare che una certa porzione della memoria del computer contiene un determinato valore,
che pu essere di ciascuno dei 15 tipi di dati mostrati in Figura 10, e questo valore viene
memorizzato fino a quando non assegniamo alla variabile un nuovo valore.
Abbiamo gi visto, ad esempio, che MatLab crea automaticamente la variabile ans quando
eseguiamo unoperazione nella riga di comando, ad esempio:
>> 5 / 2
ans =
2.5000
Dato che ora ans contiene un valore numerico (2.5), possiamo utilizzare tale variabile al posto di un
numero in qualunque operazione aritmetica e qualunque funzione che opera su numeri. Ad esempio,
possiamo scrivere:

16

>> ans / 2
ans =
1.2500
Il risultato delloperazione lo stesso che se avessimo scritto 2.5 / 2. Qual dunque il vantaggio di
usare una variabile al posto di un numero? Il prossimo esempio servir a chiarire la questione.
Supponiamo di voler calcolare larea di un triangolo, dati i valori di base ed altezza, che
supponiamo essere di 5 e 3. Potremmo scrivere semplicemente:
>> area = (5 * 3)/2
area =
7.5000
oppure utilizzare delle variabili
>> base = 5;
>> altezza = 3;
>> area = (base * altezza )/2
area =
7.5000
Seppure in questo caso lutilizzo delle variabili comporti una maggiore lunghezza del codice, esso
ci permette non solo di implementare la regola geometrica in modo pi semantico, ma anche di
utilizzare la stessa formula al variare del valore di base ed altezza:
>> base = 10;
>> altezza = 2;
>> area = (base * altezza )/2
area =
10
Quando le operazioni da effettuare sono pi di una come in questo caso, la possibilit di riutilizzare
lo stesso codice per pi situazioni, senza la necessit di doverlo riscrivere, si rivela di grande utilit.
Loperazione con cui diamo un valore ad una determinata variabile prende il nome di assegnazione
ed utilizza loperatore di uguaglianza (=). C da notare, tuttavia, che tale operatore non ha, nel
caso dellassegnazione, il significato di uguaglianza matematica. Esso sta a significare che alla
variabile posta a sinistra (area nellesempio precedente) viene assegnato il valore indicato a destra
((base * altezza )/2). Invertire lordine delle due espressioni non pertanto corretto e genera un
messaggio derrore da parte di MatLab.
Il diverso significato di assegnazione ed uguaglianza mostrato ancora pi chiaramente
nellesempio seguente:
17

>> area = area + 1


area =
11
In matematica, area non pu mai essere uguale ad area+1. Tuttavia, lespressione ha senso se noi la
interpretiamo come un assegnazione alla variabile area del valore contenuto in essa pi uno. Ad
esempio, se uno stadio di calcio ha una capienza di 45 mila spettatori e vengono aggiunti altri 10
mila posti, la nuova capienza sar data da:
>> capienza = capienza + 10000
capienza =
55000
Si noti che MatLab distingue tra lettere minuscole e maiuscole, per cui area ed Area sono ad
esempio due variabili distinte.
Per eliminare una variabile possiamo usare il comando clear. Per eliminare ad esempio la variabile
appena creata capienza scriviamo semplicemente:
>> clear capienza
Per eliminare tutte le variabili attualmente in memoria possiamo usare il comando clear all.

18

Capitolo 3
Organizzazione e gestione dei dati
1. Creare un array
Nel capitolo precedente si visto come creare un array digitandone direttamente gli elementi. In
questo paragrafo prenderemo in considerazione altri metodi per creare vettori, matrici e array
multidimensionali.

1.1 Utilizzo di funzioni quali zeros, ones and rand


Un primo metodo consiste nellutilizzare funzioni predefinite in MatLab, quali zeros, ones e rand (o
anche altre quali magic, eye, e cos via). In tal caso ci che dobbiamo specificare la grandezza di
ciascuna dimensione dellarray che vogliamo creare. Il comando zeros creer un array contenente
tutti zero, il comando ones una matrice contenente tutti uno, mentre il comando rand una matrice
contenente valori casuali distribuiti uniformemente nellintervallo [0 1]. Ad esempio, il seguente
comando crea una matrice di zero, con 3 righe e 2 colonne.
>> matricezero = zeros(3,2)
matricezero =
0
0
0

0
0
0

Se volessimo creare una matrice di 5, e pi in generale una matrice di valori tutti uguali tra loro,
possiamo utilizzare il comando ones. Ad esempio:
>> matrice5 = ones(3,2) * 5
matrice5 =
5
5
5

5
5
5

Quello che abbiamo fatto moltiplicare la matrice di uno creata con ones per lo scalare 5, ottenendo
cos una matrice di 5 (per le operazioni sugli array si veda pi avanti).

1.2 Creazione di array equamente intervallati


Se gli elementi di un array sono, per ciascuna dimensione, equamente intervallati, si pu ricorrere a
metodi per creare larray senza il bisogno di doverne digitare tutti i valori. Ci pu avvenire in 2
differenti modi:
19

Utilizzo delloperatore : (due punti)


Utilizzando loperatore : (due punti), si pu indicare a MatLab il valore iniziale e quello finale di
una lista di numeri, insieme con il passo, ossia lincremento da un valore allaltro della lista. Se tale
passo viene omesso, MatLab assumer per default un valore di incremento di 1. Di seguito viene
mostrato un esempio, in cui viene creato un vettore contenente tutti i numeri pari compresi tra 2 e
20:
>> vettorepari = 2:2:20
vettorepari =
2

10

12

14

16

18

20

Nellesempio seguente, invece, viene creata una matrice 2x3:


>> matrice = [2:4; 3:5]
matrice =
2
3

3
4

4
5

Utilizzo delle funzioni linspace e logspace


Attraverso le funzioni linspace e logspace possiamo creare array equamente intervallati allo stesso
modo delloperatore due punti, ma invece di specificare il passo dobbiamo indicare il numero di
elementi dellarray. Ad esempio, per creare lo stesso vettore creato precedentemente contenente i
numeri pari compresi tra 2 e 20 dobbiamo scrivere:
>> vettorepari = linspace(2,20,10)
vettorepari =
2

10

12

14

16

18

20

Ossia dobbiamo creare un vettore contenenti 10 valori compresi tra 2 e 20. Se omettiamo di indicare
il numero di elementi, MatLab crea automaticamente un vettore di 100 elementi. Per creare una
matrice possiamo combinare due funzioni linspace:
>> matrice = [linspace(1,5,3); linspace(2,6,3)]
matrice =
1
2

3
4

5
6

La funzione logspace simile a linspace, ma a differenza di questultima crea vettori


logaritmicamente intervallati. Ad esempio:

20

>> matricelog = logspace(1,2,5)


matricelog =
10.0000 17.7828 31.6228 56.2341 100.0000

2. Accedere agli elementi di un array


In un array, possibile identificare ciascun elemento mediante una serie di indici che indicano la
posizione dellelemento nellarray. Pi specificatamente, c bisogno di tanti indici quante sono le
dimensioni dellarray, e ciascun indice indica la posizione dellelemento in un certa dimensione.
In un matrice, ad esempio, ci sono due indici che indicano la riga e la colonna in cui si trova
lelemento. Data ad esempio la matrice A
A=
1
5
9

2
6
10

3 4
7 8
11 12

per accedere allelemento 5 dovremo scrivere:


>> A(2,1)
ans =
5
Ossia dovremo indicare a MatLab che vogliamo accedere allelemento nella seconda riga e nella
prima colonna.
Possiamo modificare il valore di tale elemento semplicemente scrivendo:
>> A(2,1) = 0
A=
1
0
9

2
6
10

3 4
7 8
11 12

Se vogliamo selezionare non un singolo elemento dellarray, ma un insieme di elementi, possiamo


utilizzare loperatore : (due punti). Ad esempio, per selezionare gli elementi 6 7 e 8 della matrice
precedente possiamo scrivere:
>> A(2,2:4)
ans =
6

8
21

Se vogliamo selezionare unintera riga, o unintera colonna, possiamo utilizzare loperatore : da


solo. Ad esempio, per selezionare tutti gli elementi della seconda colonna scriveremo:
>> A(:,2)
ans =
2
7
10
Infine, possibile anche selezionare righe o colonne non contigue tra loro. Il seguente codice
seleziona ad esempio la seconda e la quarta colonna:
>> A(:,[2,4])
ans =
2
7
10

4
8
12

Nel caso di un vettore, valgono le stesse regole viste per le matrici. Ad esempio, dato il vettore V:
V=
1

Per accedere allelemento 4 possiamo scrivere:


>> V(1,4)
ans =
4
Abbiamo cio indicato a MatLab di selezionare lelemento nella prima riga e nella quarta colonna.
Dato tuttavia che si tratta di un vettore, ed in particolare in questo caso di un vettore riga, possiamo
omettere di indicare lindice della riga e scrivere pi semplicemente:
>> V(4)
ans =
4
Lo stesso discorso vale per i vettori colonna.

22

3. Operazioni matematiche sugli array


Come gi abbiamo avuto modo di vedere nei capitoli precedenti, in MatLab possiamo effettuare
operazioni matematiche sui dati. In generale utile distingue tre casi, in base al tipo di operandi:
1. operazioni scalare scalare
2. operazioni array scalare o scalare array
3. operazioni array - array

3.1. Operazioni scalare - scalare


Quando entrambi gli operatori sono degli scalari, possiamo effettuare semplici operazioni
aritmetiche tra numeri interi o reali. MatLab utilizza i simboli +, -, *, / e ^ per eseguire le
operazioni classiche, ossia rispettivamente la somma, la sottrazione, la moltiplicazione, la divisione
e lelevamento a potenza. Il simbolo \ inoltre utilizzato per la divisione sinistra o inversa.
possibile combinare a piacere tali simboli per scrivere espressioni matematiche di varia
lunghezza. Quello a cui dobbiamo prestare attenzione, tuttavia, sono le regole di precedenza degli
operatori. Ad esempio, la seguente operazione:
>> x= 5 + 3 - 4 ^ 2
potrebbe essere interpretata in vari modi. Potremmo calcolare il quadrato della somma di tre numeri
(5, 3 e -4) oppure potremmo calcolare prima la somma tra 5 e 3 e poi sottrarre il quadrato di 4.
Quale delle due linterpretazione corretta? Per rispondere alla domanda, dobbiamo conoscere
appunto le regole di precedenza utilizzate da MatLab:
Livello di precedenza
1 (livello pi alto)
2
3 (livello pi basso)

Elevamento a potenza
Moltiplicazione e divisione
Addizione e sottrazione

A parit di livello di precedenza, inoltre, le espressioni matematiche sono valutate da destra a


sinistra.
In base a queste regole, dunque, lespressione precedente viene interpretata nel secondo modo
indicato, producendo il seguente risultato:
x=
-8
Ma se il nostro scopo era invece laltro, se volessimo cio elevare al quadrato la somma dei tre
numeri (5, 3 e -4), come potremmo comunicarlo a MatLab? Per risolvere questi problemi possiamo
utilizzare le parentesi tonde. Matlab infatti esegue prima le operazioni racchiuse tra parentesi tonde.
Se ci sono pi parentesi, vengono valutate prima quelle pi interne. Nellesempio precedente,
possiamo perci scrivere:
>> x= (5 + 3 - 4) ^ 2
x=
23

16
In genere, buona norma utilizzare sempre le parentesi tonde, anche quando non sono necessarie,
proprio per evitare errori di interpretazione.

3.2. Operazioni array - scalare o scalare array


Quando uno dei due operandi uno scalare e laltro un array, loperazione equivalente ad eseguire
una serie di operazioni tra gli elementi dellarray e lo scalare. Ad esempio, il prodotto di una
matrice A per lo scalare 5 equivalente a moltiplicare ciascun elemento della matrice per 5:
A=
1
5
9

2
7
10

3 4
7 8
11 12

>> A * 5
ans =
5 10 15 20
25 35 35 40
45 50 55 60
La stessa regola vale anche per la divisione, laddizione e la sottrazione.
Nel caso della divisione, tuttavia, a differenza delle altre tre operazioni, dobbiamo cambiare
operatore a seconda della posizione dello scalare: se lo scalare il secondo operando possiamo
continuare ad utilizzare il simbolo /, mentre quando lo scalare il primo operando dobbiamo
utilizzare loperatore ./, come nellesempio seguente:
>> 5 ./ A
ans =
5.0000
1.0000
0.5556

2.5000
0.7143
0.5000

1.6667
0.7143
0.4545

1.2500
0.6250
0.4167

Se proviamo ad utilizzare loperatore / MatLab segnala un messaggio derrore, in quanto


interpreta loperazione come una divisione tra array (si ricordi che uno scalare una matrice 1 x 1).
La presenza del simbolo . (punto) davanti a quello di divisione indica invece a MatLab che
loperazione va eseguita elemento per elemento.
Anche nel caso delloperazione di elevazione a potenza, loperatore .^ deve essere utilizzato al
posto delloperatore ^, sia nel caso in cui lo scalare sia il primo operando che nel caso in cui sia il
secondo. Ovviamente, il risultato non lo stesso nei due casi.
>> A .^ 2

24

ans =
1 4 9 16
25 36 49 64
81 100 121 144
>> 2 .^ A
ans =
2
32
512

4
64
1024

8
16
128
256
2048
4096

Nel primo caso eleviamo ogni elemento della matrice al quadrato. Nel secondo caso eleviamo 2 alla
potenza di ciascun elemento della matrice.
Se si usa loperatore ^ senza punto, loperazione equivale a moltiplicare larray per se stesso n
volte e quindi diventa un caso di operazione array array (si veda il paragrafo successivo). Per
questo motivo, per utilizzare loperatore ^ la matrice deve essere quadra.

3.3 Operazioni array - array


Per quanto riguarda le operazioni tra due array (vettore vettore, vettore matrice, matrice
vettore o matrice matrice), esistono in MatLab due classi di operazioni aritmetiche:
A. operazioni elemento per elemento, come nel caso degli scalari, caratterizzate dal punto davanti
al simbolo di operatore
B operazioni tra array, definite dalle regole dellalgebra lineare
Per quanto riguarda la prima classe di operazioni, gli array devono necessariamente avere la stessa
dimensione. Ad esempio:
A=
1
3

2
4

>> B = [2 4; 6 8]
B=
2
6

4
8

>> A .* B
ans =
2
18

8
32

25

In pratica, quello che facciamo con loperazione .* moltiplicare gli elementi delle due matrici tra
di loro, ossia 1*2, 2*4, 3*6 e 4*8.
Lo stesso principio si applica anche alladdizione, alla sottrazione, alla divisione e allelevamento a
potenza. Si noti, tuttavia, che nel caso delladdizione e della sottrazione, poich le due classi di
operazioni coincidono, non si usa mai il punto davanti al simbolo delloperatore.
Per quanto riguarda la seconda classe di operazioni, valgono le regole dellalgebra lineare. Ad
esempio, nel caso della moltiplicazione tra array, le dimensioni interne devono corrispondere. In
altre parole, data la matrice M1 [m x n] e la matrice M2 [o x p], affinch loperazione tra M1 e M2
sia definita deve essere: n = o. Larray risultante avr come dimensioni [m x p]. Ad esempio:
>> M1 = [1 2 3]
M1 =
1

>> M2 = [2 4; 3 6; 4 8]
M2 =
2
3
4

4
6
8

>> M1*M2
ans =
20

40

Loperazione definita in quanto M1 una matrice [1 x 3] e M2 una matrice [3 x 2]. Le dimensioni


interne sono dunque le stesse ( = 3). La matrice risultante [1 x 2]. Ciascun elemento di tale matrice
il risultato del prodotto scalare tra una riga di M1 ed una colonna di M2.
Ad esempio, il prodotto scalare tra la prima (ed unica) riga di M1 e la prima colonna di M2 :
1*2 + 2*3 + 3*4 = 20
mentre il prodotto con la seconda colonna :
1* 4 + 2*6 + 3*8 = 40

4. Operatori relazionali e logici


Oltre agli operatori matematici visti nel precedente paragrafo, MatLab mette a disposizione anche
degli operatori di tipo relazionale e logico.
Gli operatori relazionali permettono di confrontare variabili e array. In MatLab ne sono presenti sei:
<
<=
26

minore
minore o uguale

>
>=
==
~=

maggiore
maggiore o uguale
uguale
diverso

Come nel caso delle operazioni matematiche, anche nel caso delle operazioni relazionali possiamo
distinguere tre situazioni:
1. Operazioni scalare scalare. Questo il caso pi semplice. Il risultato del confronto pu essere
falso (0) o vero (1) a seconda degli operandi e del tipo di relazione. Ad esempio:
>> C = 14>10
C=
1
2. Operazioni scalare array o array scalare. Il confronto viene eseguito tra lo scalare e tutti gli
elementi dellarray. Il risultato un array di 0 ed 1, come nellesempio seguente:
A=
5
6

4
7

>> C = A>5
C=
0
1

0
1

3. Operazioni array array. Vengono confrontati i singoli elementi di un array con i corrispondenti
elementi dellaltro. Il risultato un array delle stesse dimensioni dei due operandi, contenente 0 ed
1. Un esempio:
B=
8
9

3
3

>> C = A>B
C=
0
0

1
1

Unistruzione relazionale viene valutata da sinistra a destra e tutti gli operatori relazionali hanno lo
stesso livello di precedenza. consigliabile comunque racchiudere unistruzione relazionale tra
27

parentesi tonde per agevolare la lettura del codice.


Per quanto riguarda gli operatori logici, invece, quelli utilizzati da Matlab sono 3:
~
&
|

NOT
AND
OR

~A restituisce un array avente le stesse dimensioni di A, i cui elementi sono pari a 1 se quelli di A
sono nulli; pari a 0, altrimenti.
A&B restituisce un array delle stesse dimensioni di A e B, i cui elementi sono pari a 1 se i
corrispondenti elementi di A e B sono ENTRAMBI diversi da 0; pari a 0 se almeno uno tra i due
elementi di A e B uguale a 0.
A|B restituisce un array delle stesse dimensioni di A e B, i cui elementi sono pari a 1 se almeno uno
tra i due elementi corrispondenti di A e B diverso da 0; pari a 0 se sono ENTRAMBI uguali a 0.
La presenza di operatori relazionali e logici introduce nuovi livelli di precedenza:
Lvello di precedenza
1 (livello pi alto
2
3
4
5 (Livello pi basso)

parentesi tonde
operatori aritmetici e operatore NOT; da sinistra a destra
operatori relazionali; da sinistra a destra
AND
OR

4. Funzioni predefinite
Oltre alle classiche operazioni matematiche, relazionali e logiche possibile applicare ai dati
(scalari, vettori, matrici ed array multidimensionali) una serie di funzioni predefinite in MatLab. La
lista completa delle funzioni consultabile sullhelp di MatLab.
Per utilizzare una funzione basta scriverne il nome facendolo seguire da delle parentesi tonde,
allinterno della quale vanno inseriti i parametri della funzione. Ad esempio:
V=
1

>> M = mean(V)
M=
3.5000
Tale codice calcola la media degli elementi del vettore V e pone tale risultato allinterno della
variabile M. Se V una matrice, il risultato della funzione un vettore riga i cui elementi
corrispondono alla media delle corrispondenti colonne di V, come nellesempio seguente:
V=
1
28

>> M = mean(V)
M=
2.5000

3.5000

4.5000

Di seguito sono riportate alcuni esempi di funzioni utilizzate in MatLab:


max (X)

restituisce il valore massimo di X

min (X)

restituisce il valore minimo di X

ndims (X) restituisce il numero di dimensioni di X


size (X)

restituisce il numero di righe e colonne di X

length (X) restituisce il numero totale degli elementi di X


sum (X)

restituisce la somma dei valori di X

sort (X)

ordina gli elementi di Xin senso crescente

find (X)

restituisce gli indici degli elementi non nulli di x

29

Capitolo 4
Operazioni di Input/Output
Matlab dispone di vari strumenti che permettono di ottenere linput dallutente e di visualizzare
loutput.

1. Ottenere linput dallutente


Se vogliamo che lutente immetta un determinato valore, possiamo utilizzare il comando input.
Immaginiamo ad esempio di voler creare un programmino che calcola larea di un triangolo.
Possiamo chiedere allutente di immettere i valori di base ed altezza del triangolo, memorizzare i
valori immessi in appropriate variabili (ad esempio Base ed Altezza) ed a quel punto scrivere la
formula per calcolare larea: Area = (Base * Altezza)/2.
Quando utilizziamo il comando input dobbiamo specificare il messaggio che appare allutente. Per
esempio:
>> Base = input('Immettere il valore della base ')
Immettere il valore della base 5
Base =
5
Il comando input visualizza il testo specificato, attende che lutente digiti un valore e registra linput
nella variabile Base.
Se si vuole invece che lutente scelga tra un certo numero di opzioni, si pu utilizzare il comando
menu, che genera appunto un menu di opzioni. Ad esempio, se vogliamo che lutente specifichi se
vuole calcolare larea di un triangolo, di un quadrato o di un rettangolo, possiamo scrivere:
>> Scelta = menu (Forma geometrica:,Triangolo,Quadrato,Rettangolo)
Apparir una piccola finestra con le tre opzioni specificate:

Il valore della variabile Scelta dipende dalla scelta dellutente: 1 se viene scelta lopzione 1
(Triangolo), 2 se viene scelta lopzione 2 (Quadrato) e via dicendo.
30

2. Visualizzare loutput in forma testuale


Nei capitoli precedenti si gi visto che, se non poniamo loperatore ; (punto e virgola) dopo una
certa espressione, MatLab ci visualizza automaticamente il risultato dellespressione. Possiamo
utilizzare questo metodo per visualizzare il contenuto di una variabile. Basta scrivere il nome della
variabile e premere invio:
>> A
A=
1
3

2
4

Il comando disp pu essere utilizzato allo stesso modo:


>> disp(A)
1 2
3 4
Possiamo utilizzare il comando disp anche per visualizzare testi. In questo caso la sintassi prevede
di racchiudere il testo tra due apici:
>> disp ('ciao mondo')
ciao mondo
In MatLab possiamo anche modificare il modo in cui i dati numerici vengono mostrati sullo
schermo. Per default Matlab utilizza il formato short che visualizza quattro cifre decimali. Ad
esempio:
>> C =2.5
C=
2.5000
In MatLab esistono vari formati, elencati di seguito:
Formato
short
long
short e
long e
bank
+

Visualizzazione
4 cifre decimali
16 cifre decimali
4 cifre decimali pi lesponente
15 cifre decimali pi lesponente
2 cifre decimali
positivo, negativo o zero

Per cambiare il tipo di formato sufficiente digitare format formato. Ad esempio:


>> format 'long'
31

>> C =2.5
C=
2.50000000000000

3. Visualizzare loutput in forma grafica


Matlab prevede numerose funzioni che permettono di creare grafici, sia bidimensionali sia
tridimensionali. In questo sede ci limiteremo a considerare i soli diagrammi bidimensionali. Per
visualizzare le informazioni sulle funzioni grafiche basta digitare help graph2d nella Command
Window.
I tipi di diagrammi a cui di riferiremo sono in particolare i diagrammi xy. Tali diagrammi sono
utilizzati per rappresentare funzioni tipo y = f (x). La variabile indipendente (x) rappresentata
lungo lasse orizzontale e la variabile dipendente (y) lungo lasse verticale.
In generale, un diagramma pu essere ottenuto da dati sperimentali o da unespressione matematica.
Per costruire correttamente un diagramma necessario che:
1. ogni asse abbia un titolo o etichetta con il nome di ci che rappresenta e lunit di misura.
2. ogni asse abbia segni di graduazione (tick marks) regolarmente distanziati.
3. se il diagramma visualizza pi curve deve essere presente una legenda per distinguerle.
4. se il diagramma visualizza diversi insiemi di dati sperimentali consigliabile utilizzare un
simbolo diverso (cerchio, quadrato, croce, ecc.) per ogni insieme
5. non si utilizzino i simboli per distinguere curve generate da equazioni.
Per generare un diagramma si utilizza la funzione plot (x, y)
Se x e y sono vettori Matlab genera una curva con i valori di x sullasse orizzontale e i valori di y
sullasse verticale.
La seguente tabella riporta una serie di comandi utili per completare il diagramma:
xlabel (testo)
ylabel (testo)
title (testo)
grid on
grid off
axis ([xmin xmax ymin ymax])
axis square
axis equal
axis auto

genera i titoli o etichette dellasse x


genera i titoli o etichette dellasse y
genera il titolo del grafico
aggiunge una griglia al diagramma
elimina la griglia dal diagramma
imposta i valori dei limiti degli assi
seleziona automaticamente i limiti degli assi in modo da
ottenere un diagramma quadrato
imposta una spaziatura identica per gli assi
imposta automaticamente limiti ideali per una corretta
visualizzazione

Lordine di questi comandi non rilevante purch seguano il comando plot e siano su ununica riga,
separati dalloperatore virgola (,). Di seguito viene mostrato un esempio
>> x = [0:0.1:52];
y = 0.4*sqrt(1.8*x);
plot (x,y), xlabel ('Distanza (km)'), ylabel ('Altezza (km)'), ...
title ('Altezza di un razzo in funzione della distanza orizzontale'), grid on, axis ([0 52 0 5])
32

MatLab visualizza la finestra seguente:

possibile stabilire dei limiti di visualizzazione alla funzione, utilizzando il comando fplot. La
sintassi generale di tale comando : fplot (stringa, [xmax xmin]), dove stringa il testo che
descrive la funzione da rappresentare e [xmin xmax] lintervallo della varibile x che si vuole
visualizzare.
Per esempio, potremmo voler visualizzare solo una parte della funzione precedente:
>> x = [0:0.1:52];
fplot('0.4*sqrt(1.8*x)',[0 10]), xlabel ('Distanza (km)'), ylabel ('Altezza (km)'), ...
title ('Altezza di un razzo in funzione della distanza orizzontale'), grid on, axis ([0 52 0 5])
MatLab produce ora il seguente grafico:

Per generare pi digrammi nella stessa figura possibile utilizzare il comando subplot. La sua
sintassi generale : subplot (m,n,p), dove m e n rappresentano il numero di pannelli e p
33

rappresenta il pannello in cui verr posto il grafico successivo. Il codice seguente crea due grafici
affiancati che visualizzano due diverse funzioni:
>> x = [1:10];
>> y1 = 2*x;
>> y2 = x.^2;
>> subplot(1,2,1); plot(y1)
>> subplot(1,2,2); plot(y2)
Il risultato il seguente:

possibile anche visualizzare le due curve nello stesso grafico. Ci sono due modi principali per fare
ci. Il primo quello di utilizzare il comando hold on (hold off serve a disabilitare tale opzione).
Ad esempio:
>> hold on
>> plot(y1)
>> plot(y2)
produce il seguente risultato:

34

Lo stesso risultato si ottiene anche utilizzando un solo comando plot:


>> plot(x,[y1' y2'])

35

Capitolo 5
Programmare in MatLab
1. I file in Matlab
Matlab utilizza tre tipi di file: i MAT
- file, i file dati e gli M-file,
- I MAT-file hanno estensione .mat e permettono di salvare i nomi ed i valori delle variabili
generate durante una sessione di lavoro. Sono file binari e pertanto possono essere letti soltanto dal
software che li ha creati (ossia MatLab).
- I file dati sono file ASCII (American Standard Code for Information Interchange), eventualmnete
creati anche da altri programmi, che contengono dati che possiamo importare in MatLab.
- Infine, gli M-file hanno estensione .m e sono utilizzati per scrivere sequenze di comandi (script e
funzioni). Essendo file ASCII, gli M-file possono essere scritti utilizzando qualsiasi editor di testi.
Matlab, tuttavia, prevede un editor molto utile che include funzioni di correzione e di debug.
Per quanto riguarda il primo tipo di file, in esso possiamo salvare le variabili create nellambiente di
lavoro, mediante il comando save. Ad esempio:
>> save prova.mat
salva tutte le variabili in memoria nel file prova.mat nella directory di lavoro.
Per caricare successivamente le variabili si usa il comando load:
>> load prova.mat
Se si vogliono salvare soltanto alcune variabili (per esempio A e B) basta porre il loro nome dopo il
nome del file. Ad esempio:
>> save prova.mat A B
Oltre a file contenenti variabili salvate mediante il comando save, possibile, come si anticipato
sopra, importare dati da qualunque file di testo. Per caricare tali dati basta indicare il nome
completo del file, compresa lestensione. Ad esempio:
>> load prova.txt
I dati saranno caricati in una variabile che ha lo stesso nome del file (senza estensione).
Si possono importare dati anche direttamente da una cartella Excel, utilizzando il comando xlsread.
Ad esempio:
>> A = xlsread (prova.xls)
36

carica i dati dalla cartella prova.xls nellarray A.


Il comando
>> [A, B]= xlsread (prova.xls)
importa invece i dati numerici nellarray A ed i testi nellarray B.
Per rendere ancora pi facile limportazione dei dati, ASCII o binari, Matlab include inoltre
unapplicazione chiamata Import Wizard (Figura 12). LImport Wizard accessibile selezionando
Import Data dal menu File. Una volta selezionata tale voce, appare una finestra che permette di
selezionare il file dal quale importare i dati. LImport Wizard visualizzer unanteprima dei dati
contenuti nel file.
Dopo aver impostato il separatore di colonna appropriato (di default selezionato lo spazio)
bisogna premere il tasto Next. Apparir una finestra di dialogo che consente di selezionare le
variabili da importare (data, textdata, colheaders). A questo punto basta premere il tasto Finish per
terminare il processo di importazione.

Figura 12. L'Import Wizard.


Infine, Matlab prevede anche per quanto riguarda lesportazione la possibilit di utilizzare file di
testo. Ci sono in particolare due opzioni per esportare un array come file ASCII delimitato:
utilizzare il comando save seguito dallopzione ASCII, come nellesempio seguente:
>> save prova.txt A ASCII
oppure utilizzare la funzione dlmwrite. Questultima da preferirsi, poich permette di specificare
il delimitatore e di esportare sottoinsiemi di array. Ad esempio, per usare la funzione dlmwrite
specificando il punto e virgola come delimitatore, si digiti:
>> dlmwrite (prova.tst, A, ;)
37

Se non viene specificato nessun delimitatore, dlmwrite utilizza la virgola come delimitatore di
default.

2. I file script
Fino ad ora si utilizzato Matlab in modalit interattiva, ossia digitando le istruzioni direttamente
nella finestra dei comandi. Questa modalit, tuttavia, utile solo in casi limitati, quando i problemi
da risolvere sono molto semplici.
Nelle applicazioni pratiche molto pi conveniente scrivere e salvare i propri programmi
contenenti i comandi di Matlab in un file tipo M (M-file). Eseguire un M-file corrisponde a digitare
in sequenza tutti i comandi in esso contenuti nella finestra dei comandi. Per eseguire un M-file basta
digitarne il nome nella Command Window.
In altre parole, gli M-file sono semplici file di testo che contengono sequenze di comandi che
lutente intende far eseguire a Matlab. Esistono due categorie di M-file: i file script ed i file
funzione.
In questo paragrafo ci occuperemo dei file script. La propriet principale di tali file che i valori
delle variabili create durante la loro esecuzione sono caricate nella sessione di lavoro e pertanto
rimangono in memoria fino a quando non vengono esplicitamente cancellate attraverso un comando
clear. Tali variabili sono perci definite globali.
Per creare un nuovo file script sufficiente cliccare sulla prima icona a sinistra della barra dei
comandi o selezionando il menu File/New/M-file. Comparir una nuova finestra di editing
dellutlity Editor\Debugger di Matlab, il cui utilizzo molto simile a quello di qualsiasi editor di
testi (Figura 13).

Figura 13. La finestra dellEditor/Debugger.


A questo punto possiamo scrivere il codice che ci interessa, proprio come se fossimo sulla riga di
comando. Tuttavia, leffetto dei nostri comandi si vedr solo dopo aver eseguito il file, e non
quando premiamo il tasto invio.
Possiamo inserire inoltre nel codice dei commenti per renderlo pi comprensibile a noi stessi e ad
altre persone che dovranno eventualmente utilizzarlo. Per fare ci dobbiamo cominciare la linea
utilizzando il simbolo % (percentuale). buona norma indicare nella prima riga di un file script il
suo nome con lestensione (.m) e successivamente una spiegazione sintetica del suo scopo.
Il menu Text contiene una serie di funzioni utili mentre si scrive un M-file. Esso permette di:
a. inserire (Comment) o eliminare (Uncomment) commenti;
b. aumentare (Increase Indent) o diminuire (Decrease Indent) i rientri (indentazione);
c. evidenziare (Bilance Delimiters) il codice delimitato dalle parentesi (delimitatori bilanciati);
38

d. impostare la funzione di rientro automatico (Smart Indent);


e. visualizzare nella finestra dei comandi i valori delle variabili selezionate (Evaluate
Selection). Si noti tuttavia che per visualizzare il valore di una variabile si pu pi
semplicemente posizionare il puntatore del mouse sopra il suo nome: il valore
corrispondente comparir allinterno di una piccola finestra chiamata Datatips.
Dopo aver digitato il codice desiderato, bisogna salvare il file cliccando sullicona
o
selezionando lopzione Save del menu File. Il nome del file deve essere diverso da quello delle
variabili utilizzate.
A questo punto possiamo eseguire il programma semplicemente digitando il suo nome nella finestra
dei comandi.
Se MatLab segnala errori nello script, ossia si interrompe durante la sua esecuzione, possiamo
utilizzare il debugger. Gli errori riconosciuti dal debugger sono di due tipi:
1. Errori di sintassi: Matlab visualizza un messaggio nella finestra dei comandi che descrive
lerrore e la sua posizione.
2. Errori di runtime: sono dovuti a procedure di calcolo sbagliate. Tipicamente si verificano per
determinati valori delle variabili di input.
Nella fase di debug, unimportante funzione svolgono i breakpoint. Un breakpoint in Matlab un
marcatore, visualizzato come un cerchietto rosso, in corrispondenza del quale viene interrotta
temporaneamente lesecuzione del programma. Tale interruzione permette allutente di esaminare
eventuali errori di sintassi o di runtime e di valutare i valori delle variabili correnti. Per impostare
un breakpoint basta posizionare il cursore in una riga di testo e fare clic sullicona dei breackpoint
. Il menu Breakpoint prevede inoltre opzioni che permettono di:
1. impostare (Set Breakpoint) o eliminare un breakpoint (Clear Breakpoint);
2. eliminare tutti i breakpoint (Clear All Breakpoint);
3. interrompere il programma quando viene generato un messaggio di errore (Stop If Error), di
runtime (Stop If Warning), valori indefiniti (Stop If NaN), valori infiniti (Stop If Inf).
Altre funzioni importanti durante il debug sono contenute nel menu Debug. In particolare:
Opzione
Step
Step In
Step Out
Run
Go Unitl Cursor
Exit Debug Mode

Funzione
il codice viene eseguito un passaggio alla volta
il controllo viene passato alla prima riga eseguibile della funzione chiamata
(utenti esperti)
il controllo ritorna alla funzione chiamante (utenti esperti)
permette di eseguire interamente il codice del M-file fino al primo breakpoint
impostato
imposta un breakpoint temporaneo in corrispondenza della riga in cui si trova
il cursore
permette di uscire dalla modalit di debugging e tornare alla modalit di
editing normale

3. I file funzione
I file funzioni sono molto simili agli M-file, ma a differenza degli script tutte le variabili in un file
funzione sono locali: i loro valori sono cio disponibili solo allinterno della funzione.
Un file funzione deve necessariamente iniziare con una riga di definizione della funzione, che
39

contiene lelenco delle variabili di input e output ed il nome della funzione:


function [VariabiliOutput] = NomeFunzione (VariabiliInput)
Nello scrivere una funzione bisogna fare molta attenzione alle seguenti regole:
1.
2.
3.
4.

la parola function va scritta sempre in lettere minuscole


le variabili di output devono essere racchiuse tra parentesi quadre
le variabili di input devono essere racchiuse tra parentesi tonde
il nome del file deve essere uguale al nome della funzione

E utile scrivere una riga di commento, contenente le parole chiave della funzione, immediatamente
dopo la riga di definizione della variabile per facilitare le ricerche con il comando lookfor.
Per chiamare una funzione sufficiente digitarne il nome seguito dagli argomenti racchiusi tra
parentesi tonde. Ad esempio, supponiamo di avere creato una funzione che calcola larea di un
triangolo. La funzione avr la seguente forma:
function Area = CalcolaArea (Base, Altezza)
Se vogliamo calcolare larea di un triangolo avente come base 5 e come altezza 3, possiamo
scrivere nella Command Window:
>> Area = CalcolaArea (5, 3)
Area =
7.5000

4. Elementi di programmazione strutturata


Tutti i linguaggi di programmazione possiedono strumenti per controllare il normale flusso
sequenziale nellesecuzione delle istruzioni.
I costrutti principali per il controllo del flusso sono le istruzioni condizionali e le istruzioni iterative

4.1 Istruzioni condizionali


Le istruzioni condizionali vengono utilizzate quando si vuole che determinate istruzioni vengano
eseguite solo quando si verificano condizioni specifiche. Esistono varie forme di istruzioni
condizionali. La pi conosciuta ed utilizzata sicuramente lIF.
Listruzione if
Sintassi:
if (EspressioneLogica)
istruzioni
end
Lespressione logica rappresenta una condizione di controllo, che permette di decidere se eseguire o
meno le istruzioni che precedono lend.
40

Per esempio, se vogliamo calcolare la radice quadrata di x soltanto per x maggiori o uguali a 9,
possiamo scrivere:
if (x >= 9)
y = sqrt (x)
end
Per convenzione, le istruzioni interne ad unistruzione condizionale vengono rientrate
(indentazione) per semplificare la lettura dei programmi.
Lespressione logica pu anche essere una combinazione di istruzioni. fondamentale comprendere
il meccanismo di funzionamento della verifica dellespressione. Il risultato vero (e pertanto
vengono eseguite le istruzioni) se tutti gli elementi risultanti dal calcolo sono pari a 1. Si consideri il
seguente esempio:
x = [3, -2, 0, 4, 6, 7]
if x<0
disp (Almeno un elemento del vettore minore di zero)
end
In questo caso il comando disp non verr mai eseguito. Infatti x < 0 restituisce larray [0 1 0 0 0
0] i cui elementi non sono tutti pari a 1; pertanto, le istruzioni precedenti lend non vengono
eseguite.
Istruzioni condizionali annidate
possibile annidare diverse istruzioni condizionali nel seguente modo:
if (EspressioneLogica1)
istruzioni1
if (EspressioneLogica2)
Istruzioni2
end
end
Nel caso di istruzioni condizionali annidate lindentazione risulta particolarmente utile.
Listruzione else
Listruzione else si utilizza quando si intende eseguire un determinato insieme di istruzioni nel caso
lespressione di controllo risulti vera, ed un altro insieme di istruzioni nel caso risulti falsa. La sua
sintassi :
if (EspressioneLogica)
istruzioni1
else
istruzioni2
end

Lstruzione elseif
41

Listruzione elseif viene utilizzata quando, nel caso lespressione logica di controllo sia falsa, non si
voglia sempre eseguire il codice alternativo (come nel caso dellelse), ma solo in certe condizioni.
La sua sintassi la seguente:
if (spressioneLogica1)
istruzioni1
elseif (EspressioneLogica2)
istruzioni2
end
Se la prima espressione verificata vengono eseguite le istruzioni1, altrimenti se essa falsa e
contemporaneamente la seconda espressione vera vengono eseguite le istruzioni2.
Listruzione switch
Listruzione switch una struttura alternativa alle istruzioni if, else ed elseif. Essa utile quando il
processo decisionale prevede numerose alternative. La sua sintassi la seguente:
swicth (variabile)
case valore1
istruzioni1
case valore2
istruzioni2

otherwise
istruzioniOtherwise
end
Matlab confronta il contenuto di variabile (che pu essere uno scalare o una stringa) con il valore
che segue il case: se i due elementi sono uguali vengono eseguite le istruzioni corrispondenti. Se
nessun valore corrisponde al contenuto di variabile vengono eseguite le istruzioniOtherwise. La
presenza dellistruzione otherwise facoltativa.

4.2 Istruzioni iterative


Un ciclo (loop) una struttura utilizzata per ripetere un insieme di istruzioni un certo numero di
volte (passaggi). In generale, si distinguono due tipi di cicli:
1. Cicli for: il numero di passaggi noto in anticipo e viene perci impostato a priori
2. Cicli while: il numero di passaggi non noto in anticipo. Il ciclo termina quando viene
soddisfatta una specifica condizione.
Il ciclo for
La sintassi dellistruzione for la seguente:
for variabile = valori
istruzioni
end
dove valori contiene i vari valori da assegnare a variabile. Pi specificatamente, al primo
42

passaggio del ciclo, Matlab assegna il primo valore di valori a variabile, esegue le istruzioni,
assegna il secondo valore, riesegue le istruzioni e cos via fino allultimo valore. Lesempio
seguente:
x=0;
for i = 1:10
x=x+1;
end
incrementa il valore di x da 1 fino a 10. Lespressione 1:10 genera un vettore linearmente
intervallato, con passo unitario, da 1 a 10. Quando Matlab entra nel ciclo per la prima volta, assegna
alla variabile del ciclo (i) il valore 1, al secondo passaggio il valore 2 e cos via. Lultimo
passaggio coincide con lultimo valore del range di valori. Terminato il ciclo vengono eseguite le
istruzioni successive allend.
Il ciclo while
A differenza del ciclo for, il ciclo while si utilizza quando non si conosce in anticipo il numero di
passaggi da eseguire. La sua sintassi :
while (EspressioneLogica)
istruzioni
end
Prima di ogni passaggio, Matlab verifica lespressione logica: se vera entra nel ciclo, esegue le
istruzioni fino allend e torna a verificare la condizione; se ancora vera esegue nuovamente le
istruzioni e cos via. Quando Matlab verifica che la condizione diventata falsa il ciclo termina e
vengono eseguite le istruzioni successive allend.
possibile ad esempio creare una versione dellesempio precedente utilizzando listruzione while al
posto dellistruzione for.
x=0;
while (x<10)
x = x+1;
end
Quando Matlab entra nel ciclo la prima volta, verifica se x diverso da 10; poich x uguale a 0, la
condizione vera e vengono eseguite le istruzioni. Quando Matlab verifica che la condizione
diventata falsa, x=10 nel nostro esempio, esce automaticamente dal ciclo.
Si noti che, affinch il ciclo while venga correttamente implementato necessario accertarsi che il
contenuto dellespressione logica venga aggiornato durante lesecuzione delle istruzioni. Se ci non
avviene, infatti, Matlab non uscir mai dal ciclo, generando un loop infinito. Nellesempio
precedente, ci assicurato dallistruzione che modifica il valore della variabile contenuta nella
condizione, ossia x stesso.

43

Esercizi
1. Avviare e chiudere una sessione di lavoro. Dati x=10 e y=3, utilizzare Matlab per effettuare i
seguenti calcoli:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)

u=x+y
v = xy
w = x/y
z = sin x
r = 8 sin x
s = 5 sin (2y)
p=xy
k = xy/x
f = (sin(x + y)
x
10) g =
5 y

2. Trovare le funzioni di Matlab che permettono di calcolare la media e la deviazione standard di un


insieme di dati.
3. Calcolare il logaritmo naturale di 24 ed il logaritmo in base 2 di 73.
4. Creare il vettore i cui elementi sono linearmente intervallati con incrementi di 0.4 tra 2 e 14.
Utilizzare due metodi diversi.
5. Creare il vettore che ha 100 elementi linearmente intervallati tra 5 e 28. Utilizzare due metodi
diversi.
6. Creare il vettore che ha 50 elementi linearmente intervallati tra -2 e 5. Utilizzare due metodi
diversi.
7. Creare il vettore che ha 50 elementi logaritmicamente intervallati tra 10 e 1000.
8. Creare il vettore che ha 20 elementi logaritmicamente intervallati tra 100 e 10000.
9. Definito il vettore
x = [-3, 4, 2, 1, 0, 2, 3, 5, 10]
calcolare:
1. length (x)
2. size (x)
3. la media di x
4. assegnare agli elementi con indici pari il valore 7, digitando un unico comando

44

10. Data la matrice:


A=
1
-1
0
-6

0
2
3
0

6
0
-1
4

-3
2
-2
1

1. si valuti A(: , 2)
2. si valuti le media della seconda colonna e della terza riga
3. si generi la matrice composta dagli elementi appartenenti ala seconda e quarta riga ed alla
terza e quarta colonna
4. si generi la matrice composta dagli elementi appartenenti alla prima e terza riga ed alla
seconda e quarta colonna
11. Data la matrice:
A=
1
4
7

2
5
8

3
6
9

si estragga la sottomatrice di A composta dagli elementi Aij, tali che i=2,3 e j=2,3.
12. Tabellare la funzione log(x) nellintervallo [1,5] con passo 0.1. (Con il termine tabellare si
intende creare una tabella, tale che la prima colonna rappresenti la variabile x e la seconda la
variabile y).
13. Tabellare la funzione: y=e3x sin 5 x nellintervallo [1,10] con passo 1 (Il
con pi).

in Matlab si indica

14. Creare un array x con 8 valori compresi tra 2 e 16. Creare una matrice A tale che:
1. la prima riga contenga i valori 3x
2. la seconda riga contenga i valori (3x)2
3. la terza riga contenga i valori x-8
4. Scambiare la prima e la terza riga di A.
Creare la matrice C tale che:
1. la prima riga corrisponda alla seconda colonna di A
2. la seconda riga corrisponda alla terza colonna di A
3. la terza riga corrisponda alla prima colonna di A
15. Date le seguenti matrici:
A=
-7 16
4 9

45

B=
6 -5
12 -2
C=
-3 -9
6 2
Usare Matlab per:
1. Calcolare A+B+C
2. Calcolare A-B+C
3. Verificare la propriet associativa:
(A+B)+C=A+(B+C)
4. Calcolare il prodotto elemento-per-elemento di A per B
5. Elevare al cubo gli elementi di B
6. Elevare 3 alla prima riga di C
16. La seguente tabella riporta il consumo medio, i km percorsi e lindice di affidabilit di 5 diverse
automobili.
1
2
3
4
5
Consumo km/l 11,2
8,8
9,1
12
16,4
Km percorsi
240
550
302
667
980
Affidabilit
0.921
0.454
0.980
0.777
0.602
Usare Matlab per:
1. Calcolare i litri di benzina consumati da ogni automobile
2. Calcolare il consumo medio delle 5 automobili prese in esame
3. Calcolare la percorrenza media delle 5 automobili prese in esame
4. Usare le funzioni corrette per determinare lauto pi affidabile e quella che consuma di
meno
18. Date le seguenti matrici:
A=

12 34 4
77 21 1
3 5 9
B=

6 -5
12 -2
3 7
Calcolare:
1. il prodotto A*B
2. la somma di tutti gli elementi di A*B
3. il prodotto scalare tra la seconda colonna di A e la prima riga di B
46

4. la media del prodotto scalare tra la prima colonna di A e di B, ed il prodotto scalare della
seconda colonna di A e di B
19. Data la matrice:
A=
3
-5
6
15

7
9
13
5

-4
10
8
4

12
2
11
1

1. Trovare i valori minimi e massimi di ogni colonna.


2. Trovare i valori minimi e massimi di ogni riga.
20. Data la matrice:
A=
3
-5
6
17

1.
2.
3.
4.

58
42
-19
-35

-4
80
9
44

3
2
55
1

Ordinare gli elementi di ogni colonna e assegnare il risultato allarray B


Ordinare gli elementi di ogni riga e assegnare il risultato allarray C
Sommare gli elementi di ogni colonna e assegnare il risultato allarray E
Sommare gli elementi di ogni riga e assegnare il risultato allarray D

21. Dati i seguenti array:


A=
1
2
7
3

4
4
9

2
100
7
42

B= ln (A)
1. Calcolare la somma degli elementi della seconda riga di B
2. Calcolare il prodotto scalare tra la seconda colonna di B e la prima colonna di A
3. Calcolare il valore massimo del vettore risultante dalla moltiplicazione elemento-perelemento dei primi tre elementi della seconda colonna di A e la prima riga di B
4. Calcolare la somma degli elementi della terza riga di A dopo averli divisi elemento-perelemento per i primi tre elementi della terza colonna di B
22. Creare un array tridimensionale D le cui tre pagine siano le seguenti matrici:
A=
3
-2
1
6
8
5
7
9
10
47

B=
6
7
-8

9
5
2

-4
3
1

-7
10
3

-5
6
-9

2
1
8

C=

Trovare lelemento massimo in ogni strato di D e lelemento massimo di D.


23. Creare uno script per simulare un modello computazionale in grado di computare la funzione
logica AND.
24. Scrivere un file script per calcolare lipotenusa di un triangolo rettangolo i cui cateti misurano
12 cm e 16 cm. Il file deve avere due variabili di input ed una variabile di output. Inserire un
commento che illustri lo scopo del codice. Salvare il file come teorema_pitagora.m.
25. Importare i dati da un file generato con il programma Excel. Calcolare la somma di tutti i dati e
cancellare successivamente i dati dallarea di lavoro.
26. Importare i dati da un file di testo e calcolare la media e la deviazione standard di ogni colonna.
27. Dati i seguenti array:
x = [-3 0 0 2 6 8]
y = [-5 -2 0 3 4 10]
Utilizzare Matlab per trovare gli elementi di x maggiori dei corrispondenti elementi di y.
28. Il seguente array contiene le quotazioni di un noto titolo azionario
x = [220 330 221 198 208 206 188 196 200 204 219 205 177].
Usare Matlab per calcolare il numero di giorni in cui il titolo stato superiore a 200. Calcolare
media e deviazione standard.
29. I seguenti array contengono le quotazioni di due titoli azionari in un periodo di due settimane:
a = [220 330 221 198 208 206 188 196 209 200 198 204 219 205 177]
b = [167 189 200 199 202 208 200 193 199 210 216 222 210 202 201]
Usare Matlab per trovare il numero dei giorni in cui il titolo a stato superiore a b. Calcolare media
e deviazione standard di a e b.
30. Dati i seguenti array:
x = [-3 0 0 2 6 8]
48

y = [-5 -2 0 3 4 10]
Calcolare a mano le seguenti operazioni e valutarle successivamente con Matlab:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.

z=y<~x
z=x&b
z = ~ (x & b)
z=x|b
z=x|~b
z = xor (x, y)
z = xor (~ x+y, y)

31. Dato il seguente array


x = [1.92 0.05 -2.43 -0.02 0.09 0.85 -0.06]
creare un programma per eliminare tutti gli elementi di x tali che -0.1
altrettanti 0 alla fine dellarray.

0.1 e sostituirli con

32. Un investitore ha 1000 azioni il primo giorno e intende comprare 100 azioni ogni giorno che il
prezzo scende sotto le 200 lire e venderne 100 quando il prezzo sale sopra le 210 lire. Usare Matlab
per calcolare:
1. la spesa totale per acquistare le azioni
2. il guadagno totale dovuto alla vendita delle azioni
3. il numero totale di azioni dopo 10 e 15 giorni
34. Utilizzando opportune istruzioni condizionali annidate, scrivere il codice per calcolare:
y = ln x per x > 0
y = 5x per x 0;
z = 4y per y 3
z = 2y per 1 y < 3
z = 0 per y < 1
z = 7x per x 0.
35. Utilizzare Matlab per calcolare quanto tempo occorre per accumulare un miliardo di lire in un
conto corrente con 10 milioni iniziali e tenendo conto che vengono depositati 10 milioni alla fine di
ogni anno e che la banca offre un tasso di interesse annuo del 5%.
36. Date le seguenti matrici:
A=
3
6
7

-2
8
9

1
5
10

6
7
-8

9
5
2

-4
3
1

B=

49

Calcolare A*B usando dei cicli e verificare il risultato.


37. Data la matrice:
A=
3
-5
6
15

7
9
13
5

-4
10
8
4

12
2
11
1

Calcolare la media di ogni colonna usando dei cicli e verificare il risultato.


38. Scrivere una funzione sin_gradi che accetta un angolo x espresso in gradi e restituisce sin x
sempre in gradi.
39. Scrivere una funzione che riceve come argomento una temperatura espressa in gradi Fahrenheit
e restituisce il valore corrispondente in gradi Celsius. (C=5/9(F-32)).

50

Indice
Capitolo 1 Panoramica dellambiente MatLab......................................................... 2
1. Che cos MatLab ....................................................................................................................2
2. Lambiente di lavoro ................................................................................................................2

Capitolo 2 Algoritmi ed elementi di programmazione in MatLab. ......................... 12


1. Algoritmi e programmi ..........................................................................................................12
2. Tipi di dati in MatLab: gli array.............................................................................................13
3. Le variabili .............................................................................................................................16

Capitolo 3 Organizzazione e gestione dei dati ........................................................ 19


1. Creare un array.......................................................................................................................19
1.1 Utilizzo di funzioni quali zeros, ones and rand................................................................19
1.2 Creazione di array equamente intervallati .......................................................................19
2. Accedere agli elementi di un array ........................................................................................21
3. Operazioni matematiche sugli array ......................................................................................23
3.1. Operazioni scalare - scalare ............................................................................................23
3.2. Operazioni array - scalare o scalare array....................................................................24
3.3 Operazioni array - array ...................................................................................................25
4. Operatori relazionali e logici..................................................................................................26
4. Funzioni predefinite ...............................................................................................................28

Capitolo 4 Operazioni di Input/Output.................................................................... 30


1. Ottenere linput dallutente ....................................................................................................30
2. Visualizzare loutput in forma testuale ..................................................................................31
3. Visualizzare loutput in forma grafica ...................................................................................32

Capitolo 5 Programmare in MatLab ....................................................................... 36


1. I file in Matlab........................................................................................................................36
2. I file script ..............................................................................................................................38
3. I file funzione .........................................................................................................................39
4. Elementi di programmazione strutturata................................................................................40
4.1 Istruzioni condizionali......................................................................................................40
4.2 Istruzioni iterative ............................................................................................................42

Esercizi..................................................................................................................... 44
Indice........................................................................................................................ 51

51

Potrebbero piacerti anche