Sei sulla pagina 1di 2

QUESTO UOMO

Per Nestor Bermdez

Questo uomo, ti dico, era ossessionato con la morte, con la sua morte. Dedicava lunghe
ore del giorno e della notte a pensare a come sarebbe morto. Saliva su alti palazzi e
stava lunghe ore a guardare gi, dalla terrazza o da uno degli ultimi piani, piccolo il
pavimento e piccole le persone. Piccola la sua vita. Immaginava di cadere spaventato e
di avvicinarsi velocemente al suolo. Sentiva, nel petto, la disperazione di vedere
limpatto ogni volta pi vicino. Calcolava il tempo che ci sarebbe voluto per stamparsi
per sempre al suolo. Immaginava se sarebbe morto colpendo il suo corpo contro il
pavimento o se sarebbe morto prima, durante la caduta fatale. Credeva che, forse, non
avrebbe sopportato limpressione e la vertigine. A volte la notte lo sorprendeva su una
di queste terrazze e quelle volte credeva che sarebbe stato meglio cadere cos, con le
stelle e la luna come testimoni, gli sembrava pi romantico. Alla fine un uomo che
pensa con tanta veemenza alla sua morte , senza alcun dubbio, un uomo romantico.
Alcune volte questo uomo faceva viaggi per mare, e anche sulle navi sulle quali
viaggiava passava lunghe ore immaginando di cadere dalla coperta direttamente nelle
acque salate delloceano. Si immaginava di nuotare fino a che le braccia non ce la
facessero pi e si arrendesse allinevitabile. Oppure calcolava come gli si sarebbero
intorpidite le estremit per lacqua gelata del Pacifico. Forse qualche inverosimile
pesce, con un po di fortuna, avrebbe potuto porre fine alla sua vita, mangiandoselo
come pranzo, o cena, perch, ovvio, con le stelle e la luna come testimoni, questo uomo
avrebbe avuto una morte romantica. Andava allo zoo e rimaneva fermo, assorto,
guardando le tigri e i leoni e i caimani e, perch no, qualche rinoceronte o qualche
elefante che, magari, lo caricassero brutalmente e lo uccidessero. Gli alberi, gli alberi
sarebbero stati dintralcio se fosse successo di notte, che le stelle e la luna non
avrebbero potuto vederlo. No, cos non sarebbe servito, non sarebbe stato romantico.
Quando viaggiava in metropolitana, prima di prendere uno dei treni, rimaneva per un
bel pezzo, immaginando che la folla sbadata lo spingesse e vedeva, nella sua mente,
come il suo corpo si ritorcesse mortalmente sopra le rotaie, sotto il macabro treno. La
stessa cosa gli succedeva quando attraversava un grande viale, immaginava, mentre

attraversava o solo vedendo la gente andare e venire, a come sarebbe stato essere
investito da un conducente senza scrupoli, ricevere limpatto che lo mandasse
direttamente dallaltra parte. O una di quelle morti che succedono oggigiorno per strada,
avere la sfortuna di subirne una molto lenta, dolorosa in modo eccessivo, oppure una
morte assurda, patire la sofferenza indicibile dei maltrattamenti del paziente, passare
amaramente per ospedali senza letto, senza siringhe, senza salute, senza niente, Morire
come muore un pensiero inconcluso, cos, mandato tristemente nel dimenticatoio e nella
incuranza umana. Quando fumava, cio molto spesso, sentiva il brivido macabro di
morire per un infarto, questo uomo immaginava di cadere per terra sulle ginocchia,
tenendosi il petto con le mani, vedendo lultimo sguardo tutto intorno a lui e cos, di
colpo, sentire che gli si spezzava il cuore e finiva la sua vita. Ti dico, questo uomo
dedicava molte, molte ore a immaginare la sua morte, che lui voleva una morte
propria, non la sfortuna di morire per una morte estranea, per uno sparo o una pugnalata
di uno di quei malviventi che ci sono agli angoli delle strade. E nemmeno morire di
vecchiaia, quella deplorevole morte che a volte sembra persino immorale. E che quello,
signore, non per niente romantico. Bruciato? Beh, dipende. Alcune volte questo uomo
immagin morire abbrustolito, guardando la fiamma insipida che usciva dal fiammifero
per accendere la sigaretta, per quando questo succedeva pensava immediatamente a
unaltra morte, diciamo meno calda. Questo uomo pens davvero molto alla sua morte,
chiss questa la ragione per cui non mi decisi mai a scrivere della sua vita, che uno
non pu mettersi a scrivere della vita di un essere che pensa soltanto alla sua morte.
Immaginatevi voi, che razza di racconto posso scrivere sopra questo personaggio.
Anche se magari proprio perch non gli ho mai dato vita che questo uomo pensava
soltanto a una morte, diciamo, romantica; almeno pi romantica del fatto di non essere
mai esistito.

Potrebbero piacerti anche