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data

185157

186064

opera

concetti
libro adolescenziale, un abbozzo
scolastico

(1856-57) scrive Amore e patria,


primo romanzo, ispirato alla
rivoluzione americana, inedito dietro
consiglio del canonico Mario Torrisi
-suo insegnante di latino-,
pubblicato postumo (1929) in forma
frammentaria in Studi verghiani di
L.Perroni
(1860) fonda Roma degli Italiani, settimanale politico antiregionalistico
con NICOLO NICEFORO e ANTONINO ABATE, cui collabora per pochi mesi
omaggio ai miti romantici dellamore
appassionato ma sfortunato, del generoso
impegno politico, del patriottismo e della
morte, come in Sulle lagune

I carbonari
della montagna a proprie spese a
(1861-62) pubblica

Catania, in due fasi, ciascuna di 2


volumi (Tipografia galatola e
Tipografia dellospizio di
beneficenza), ambientato in Calabria
durante i moti carbonari del 1810-12

(1861) fonda LItalia contemporanea con NICOLO NICEFORO, periodico


letterario (arrestatosi al primo numero)
(1863, 13 gennaio-15 marzo; due erano omaggio ai miti romantici, con unaudace
gi uscite il 5 e 9 agosto 1962)
seppur improbabile ambientazione veneziana
e venetea (del tutto libresca)
pubblica Sulle lagune in 22
puntate in appendice a La nuova
Europa quotidiano fiorentino
filogaribaldino-, di argomento
storico-patriottico, in una Venezia
contemporanea

1865
1866

1869
1870

1871

1873

(1864) fonda Lindipendente, giornale politico che dal X numero in poi


diretto da A.ABATE
(agosto) partecipa al Concorso drammatico nazionale con la commedia I nuovi
tartufi, accolta severamente dalla commissione; inedito fino al 1980
(1866) pubblica a Torino (ed.Negro)
romanzo improntato al sentimentalismo
borghese e al dramma di costume, narra la
il romanzo Una peccatrice
rovinosa storia damore tra una donna
esperta e uno studente ingenuo, diventato
grande letterato per conquistarla e poi
disinnamoratosi, che la abbandona al
suicidio
(1869) scrive due lavori teatrali, lincompiuta commedia Lonore e il dramma
Rose caduche, apparso poi postumo in Le maschere (giugno 1928)
breve romanzo epistolare sulla monacazione
(16 maggio-22 agosto 1870) esce a
forzata e lamore negato di Maria, che
puntate Storia di una capinera
racconta la sua vicenda ad unamica, per
su Il corriere delle Dame. Giornale
di mode ed amena letteratura, romanzo poi morire di follia; improntato ad un
sentimentalismo sincero del tardo
epistolare sulla storia di una
romanticismo e ad un uso pi pieno della
monacazione forzata
lingua; DALLONGARO ne scrisse la
prefazione.
(1870) edizione in volume di Storia di una capinera (Milano, presso Lampugnani),
con una lettera-prefazione di DallOngaro a Caterina Percoto; riscuote grande
successo e viene ripubblicato sullIllustrazione popolare, a puntate (9 marzo-29
giugno 1873) e in volume (Treves, Milano 1873)
inizia a scrivere Eva
(1873) pubblica Eva, romanzo
iniziato negli anni a Firenze, con
Treves editore milanese-

Eva, che pure subisce linflusso decadente


post-romantico, narra la storia di Enrico
Lanti, pittore siciliano innamoratosi
della ballerina Eva, simbolo di una vita
mondana e lussuosa; conquistatala, la
costringe ad una vita mediocre e se ne
disamora; poi per, ammalatosi, tenta di

1874

Nedda,
Bozzetto siciliano, narrazione
(15 giugno 1874) appare

rusticana, su La rivista italiana di


scienze, lettere ed arti, poi
ripubblicato subito come opuscolo
autonomo delleditore Brigola di
Milano.
Incoraggiato, Verga avvia il bozzetto
marinaresco Padron Ntoni,
sottoposto (dicembre 1874) al
giudizio di Treves

1875

(1875) pubblica con Brigola due


romanzi, Eros (stampato alla fine
del 1874,ma con data 1875) e Tigre

reale
1876

1878

(1875) Lavora alla commedia


(incompiuta) Dopo
(1876) pubblica con Brigola la
raccolta di novelle Primavera e
altri racconti, in seconda
edizione con laggiunta di Nedda
(1877)
(1876) lavora alla rielaborazione di
Padron Ntoni

(21 aprile 1878) lettera a Salvatore


Paolo Verdura sul progetto del ciclo
di 5 romanzi della Marea (poi dei
Vinti):
1) Padron Ntoni (poi I Malavoglia)
2) Matro-don Gesualdo
3) La duchessa delle Gargantas (poi
di Leyra)
4) Lonorevole Scipioni
5) Luomo di lusso;
si fermer per alla composizione
dellinizio del II capitolo del terzo
libro
(agosto 1878) esce la novella Rosso
Malpelo sulla rivista Il fanfulla
(poi inclusa in Vita dei campi)
(1878-80) pubblica a puntate su una
rivista le novelle poi incluse in
Vita dei campi

riconquistarla, invano, morendo disilluso


dellarte e dellamore. Il tono sincero fa
presupporre unesperienza autobiografica e
trova riscontro nellintroduzione, dove
lautore dimostra un disagio esistenziale
di timbro scapigliato (gi pre-verista?)
nel rivendicare allarte il ruolo di
denunciatrice dei costumi borghesi
corrotti
bozzetto -perch composizione minore,
frutto del lavoro di tre giorni, scritto
per ragioni economiche e vincitrice di un
successo che sorprese Verga stesso- un
vagheggiamento sdolcinato di un ritorno al
passato, in Sicilia, prodotto dalla
fantasticheria abbandonata (decadente?)
davanti al caminetto, nella stessa
modalit immaginazione poi sfruttata
nella riscoperta del mondo popolare
siciliano (es. Fantasticheria, appunto):
indice di un nuovo modo di guardare le
cose, una revisione della sua poetica e
visione del mondo:
-salto al passato come patria ideale, di
sogno, in un allontanamento della storia
contemporanea, deludente
-riscoperta della sicilianit, e
sicilianit popolare
quindi, ritorno ad uno stato primitivo,
immobile
Eros e Tigre reale subiscono una forte
influenza decadente, imperniati su trame
complesse riguardanti le follie damore e
sul dilemma angosciante dello scegliere

Le novelle di Verga possono essere 1_di


influsso tardo-scapigliato, 2_di ambiente
urbano, 3_di ambiente popolare sicialiano
(Vita dei campi e Novelle rusticane) ;
sono scritte in uno stile secco,
essenziale sia nello svolgimento degli
eventi, sia nelle ambientazioni, sia nelle
psicologie dei personaggi, spesso
capolavori di osservazione schietta e
coscienziosa
(17 maggio 1878) lettera a Capuana sul
principio di rimpicciolimento
Il progetto di un ciclo, secondo le direttive dei
precedenti realisti e naturalisti (Balzac, Zola), prevedeva
ldeazione di 5 romanzi, di cui due soli terminati, in cui si
osservavano i vinti travolti dalla fiumana dello sviluppo,
per Verga evolutivo ma non progressivo, cio mirante s al
miglioramento, ma a costo di sacrifici e vittime:
1) studio sincero e appassionato del
come probabilmente devono nascere e
svilupparsi nelle pi umili
condizioni le prime inquietudini
pel benessere
2) quadro ancora ristretto di una
piccola citt di provincia
3) vanit aristocratica
4) ambizione politica
5) artista come esteta decadente
mondano
Losservatore considera degni di studio
solo i vinti di questo processo, poich,

anche lui vinto, pu capirli: un bisogno


di verit che si appaga solamente della
contemplazione della sconfitta.
1879

(24 agosto 1879) esce su Il fanfulla


della domenica Fantasticheria, poi
inclusa in Vita dei campi
(novembre 1879) elabora Jeli il

pastore

1880

(1880) pubblica con Treves la


raccolta di novelle Vita dei
campi, gi anticipate in rivista
(1878-80)

1881

(gennaio 1881) appare


unanticipazione del X capitolo dei
Malavoglia, Poveri pescatori!
sulla rivista La nuova antologia
(febbraio 1881) pubblica con Treves
I Malavoglia, accolto con
freddezza dalla critica
(1881) preparazione della traduzione
francese dei Malavoglia per Edouard
Rod, scrittore svizzero residente a
Parigi, con cui Verga ha uno scambio
epistolare
(1881) nuova edizione di Vita dei
campi con Treves, accresciuta del
racconto Il come, il quando e il
perch

Fantasticheria rappresenta in forma


epistolare (ad una signora alto-borghese)
il progetto dei Malavoglia, dove emergono
le due leggi fondamentali di quel mondo
primitivo, la necessit (in particolare
economica, vero discrimine tra borghesia e
popolo) e il caso, cio la negazione
dellevoluzione come progresso positivo, e
dove la vita regolata dalla ripetizione
e immoblilit.
Per dipingere un mondo cos diverso
realisticamente, bisogna osservare il
principio di lontananza, intesa
geograficamente e psicologicamente, e il
principio di rimpicciolimento
Vita dei campi contiene novelle di
ambiente popolare siciliano:
1_ Fantasticheria 2_Nedda 3_ Jeli il
pastore 4_Rosso Malpelo 5_Cavalleria
rusticana 6_La Lupa 7_Lamante di Gramigna
Molte (come, oltre a Nedda, Cavalleria
rusticana e La Lupa) sono bozzetti
veristici siciliani, perseguendo
lobiettivo dellattendibilit realistica
nella descrizione;
Jeli il pastore e Rosso Malpelo sono
accomunate da un tono lirico-poetico e
dallisolamento e incomprensione dei
protagonisti nella societ: nella prima si
inneggia alla descrizione del felice stato
di natura iniziale; nella seconda si
analizzano le leggi sociali
dellinfelicit delle classi pi povere.
Rispetto allaltra raccolta, successiva,
di novelle siciliano-popolari, Vita dei
campi pi vicina alla linea dei
Malavoglia
Malavoglia:
titolo:
- il primo titolo, Padron Ntoni, come i
precedenti bozzetti si limitava a
riprendere il nome del protagonista che
ne accentrava i motivi (cosa frequente
nell800);
- cambiandolo in Malavoglia Verga eleva
a protagonista tutta la famiglia
insieme, anticipandone il valore di
fondo, lunit corale (etica del pugno
chiuso) che rende la storia una vera
saga familiare, quale suona sin
dallincipit favolistico, dove gi
agisce lo zoom del narratore a livello
dei personaggi (principio di
rimpicciolimento), col quale il paesino
appare come il mondo e lesterno invece
come un buco nero che attrae e distrugge
(Napoli, Lissa, Catania)
struttura:
- circolarit (inizio e fine con
partenza di Ntoni) della vicenda, che
segue per gradi la rovina dei
Malavoglia, fino al finale avvio di una
nuova fase con Alessi
- 15 capitoli, molto densi e essenziali

nonostante la trama complessa:


1-4: prologo (presentazione della
famiglia, del paese e della sventura
prima, il naufragio della Provvidenza)
5-8: fiera lotta dei Malavoglia per
risollevarsi (ritorno della Provvidenza,
progetti di matrimonio per Mena e
Ntoni, partenza di Luca e compare Alfio
con il compianto di Mena)
9-11: culmine delle disgrazie (morte di
Luca, abbandono della casa, rottura dei
fidanzamenti, tentativi falliti con la
Provvidenza, degrado di Ntoni, morte
della Longa, rinuncia del nonno,
partenza di Ntoni, compianto II di
Mena)
12-14: vertiginoso crollo (vendita della
Provvidenza, lavoro di braccianti,
ritorno e degrado di Ntoni dietro la
Santuzza, zuffa con don Michele, fuga di
Lia)
15: fine della lotta e nuovo inizio
(morte del nonno, inizio di Alessi e
Nunziata, ritorno di Alfio e di Ntoni,
e sua definitiva partenza)
-narrazione continua, densa e veloce
nella sua brevit (minore di un terzo
rispetto al Mastro-don Gesualdo), senza
ripartizioni interne
tematiche
-oggetti (fisici) con valori simbolici,
entrambi da sempre connessi con la
stessa esistenza dei Malavoglia,
essenziali per letica del pugno chiuso,
tanto che la storia del libro pu essere
vista come la lotta dei Malavoglia per
mantenerne il possesso:
1)_casa del nespolo: unit e
collaborazione della famiglia (valore
principale, in cui si identifica la
famiglia stessa e nuovo punto di
partenza alla fine)
2)_barca: lavoro, quindi mezzo di
sopravvivenza
-alternanza implacabile della mala
sorte:
rappresentazione elegiaca delle sventure
con un tono fatalistico popolareggiante
nella sua rassegnata malinconia di
fronte alla totale insicurezza dei
destini umani, in una concezione
nichilistica e distruttiva.
stile
limpasto di punti di vista, tematiche,
psicologie e il rapporto autore/soggetti
stato studiato da:
1_[Giacomo Devoto] numerosi piani del
racconto -liricit, drammaticit,
eticit-: il narratore ha un
atteggiamento variabile, che si esprime
in diversi piani stilistici a seconda
che il filtro sia di singoli personaggi
(attori) o della collettivit (coro).
2_[Leo Spitzer] monismo stilistico: si
tratta sempre di discorso indiretto
libero (Lorck, erlebte Rede) in forma
eccezionalmente avvolgente e
onnicomprensiva.
pluralit di voci: contrapposizione

1882

1883

1884

1885

188688

888
1889

tra il coro del paese e la famiglia


Malavoglia, con compresenza di voci e
ottiche diverse, e quindi di livelli
stilistici diversi, ma sempre saldati
dallunitariet garantita dal principio
del distanziamento, evidente nel tono
favolistico, quasi epico e fantastico,
spesso assunto(vd. Incipit), in cui gli
sbalzi di tonalit sono normali,
miscelando magistralmente discorso
diretto, indiretto e indiretto libero.
Novelle rusticane presenta novelle pi
cupe, dove la realt viene dipinta nuda e
feroce: casi esemplari sono:
-La roba (pubblicata in rivista gi nel
1880), antecedente gesualdiano dove si
tratta del tema della legge economica come
vocazione (distruttiva) di vita
-Libert (apparsa nel 1882) osserva lo
stravolgimento dellideale della libert
derivato dallimpresa storica garibaldina
Rispetto allaltra raccolta, precedente,
di novelle siciliano-popolari, Novelle
rusticnae pi vicina alla linea del
Mastro-don Gesualdo
novelle milanesi, di ambiente urbano, sul
proletariato

(1882) pubblica con Treves Il


marito di Elena, di temi borghesi
(1882) esce in opuscolo dalleditore
Giannotta di Catania Pane nero,
novella poi inclusa in Novelle
rusticane
(stampa a fine 1882, ma con data
fittizia 1883) pubblica Novelle
rusticane con led. Casanova di
Torino
(1882) collabora alla rivista La
rassegna settimanale di Franchetti e
Sonnino
(1883) sono raccolte in volume da
Treves le novelle milanesi Per le
vie, gi anticipate singolarmente
nelle riviste Fanfulla della
domenica, Domenica letteraria,
Cronaca bizantina
(14 gennaio 1884) rappresentazione al teatro Carignano di Torino il testo
teatrale Cavalleria rusticana dallomonima novella (Vita dei campi),
interpretato da Eleonora Duse per Santuzza e dalla compagnia di Cesare Rossi, con
grande successo
(1884) esce presso Sommaruga di Roma la raccolta di racconti Drammi intimi
(16 maggio 1885) rappresentazione al teatro Manzoni di Milano del testo
teatrale In portineria, tratto dalla novella Il canarino del n 15 in Per le
vie, con scarso successo
(1887) pubblica presso Barbera di Firenze i racconti di Vagabondaggio
(1887) esce la traduzione francese dei Malavoglia, a cura di Edouard Rod (Les
Malavoglia, Moeurs siciliennes, A.Savine, Paris), con tiepido successo
(1 luglio-16 dicembre 1888) appare a
Mastro-don Gesualdo un grande romanzo,
cio rientra nella categoria del normale
puntate Mastro-don Gesualdo su
romanzo ottocentesco, soprattutto
La nuova antologia
francese, di cui ricalca il modello nel
profonda revisione del Mastro-don
titolo e nella suddivisione in parti.
Gesualdo, che approda a
Fu scritto in 7 anni (1882-89) tormentati,
(fine 1889, data fittizia 1890)
di stesure e correzioni.
edizione in volume di Mastro-don
titolo:
Gesualdo, di immediato successo
accentramento sul protagonista, Mastrodon Gesualdo, del titolo come della
vicenda, ossia lascesa da poveraccio a
arricchito, che viene riassunta nella
contrapposizione dei due termini
mastro/don.
Struttura:
4 parti, in tutto 21 capitoli, come
sottoinsiemi narrativi di una struttura
ben chiara:
1) ascesa di Gesualdo Motta (potenza
economica, matrimonio con Bianca Trao),
capp.1-7
2) ingresso (scandaloso) nella buona
societ (affitto delle terri del comune,
torbidi del 1821)

3) accumulo di ricchezze (Isabella in


collegio, colera, fuga di Isabella col
cugino Corrado, nozze col duca Gargantas
di Leyra)
4) rovina (spreco della dote, malattia e
disperazione, trasferimento a Palermo,
morte in solitudine)
Tematiche
lascesa socio-economica che si rivela
una sconfitta emotiva, oltre a causare
dolore e vittime nel suo evolversi,
evidenzia il pi tragico pessimismo di
Verga: in particolare, due amori
innocenti (Bianca, Isabella) vengono
distrutti dalla violenza della legge
economica incarnata in Gesualdo, che
alla fine si rivela una maledizione che
si ripete continuamente, in una legge
ciclica del dolore; lunica dotata di
sentimenti positivi, pure destinati ad
una fine miserevole, Diodata.
Stile
la prosa compatta e uniforme nel suo
tono documentario, seppur aperta al
parlato popolare: la voce unica,
quella del protagonista indiscusso, di
cui si segue il punto di vista e quindi
lo stile espressivo
1890

(17 maggio 1890) debutto del

melodramma Cavalleria
rusticana su libretto di
189194

1895
1896

1897
1901

G.Targioni Tozzetti e musica di


Pietro Mascagni, con enorme successo
(1891) escono da Treves le due ultime
raccolte di novelle, I ricordi del
capitano dArce
(1894) e Don Candeloro e C.i.

Lultima produzione di novelle di


argomento differenziato, se non spesso
disomogeneo

(26 gennaio 1895) rappresentazione al Labbandono del Ciclo dei Vinti pu essere
teatro Gerbino di Firenze del
dovuto alla stanchezza, seguita alla
composizione del Mastro-don Gesualdo;
dramma La lupa, tratto
inoltre, i romanzi seguenti sarebbero
dallomonima novella
stati centrati su quelle classi sociali
(1895) pubblica presso Treves il
che gi nella giovinezza aveva faticato a
volume Teatro contenente La lupa,
ritrarre, pi che mai ora usando i suoi
In portineria, Cavalleria rusticana
pi arditi e recenti sviluppo stilistici.
(1895) inizia a lavorare al romanzo
Lo studio delle classi alte, seppur in un
La duchessa di Leyra, ma si fermer
ottica ben diversa, di apologia e non
ad un frammento del II capitolo;
labbozzo comparir postumo (1 giugno critica, sar portato avanti da Gabriele
DAnnunzio.
1922) a cura di De Roberto su La
lettura
(1897) nuova edizione di Treves di Vita dei campi, illustrata dal pittore Arnaldo
Ferraguti, con nuova struttura (comprende Nedda ma esclude Il come, il quando e
il perch) e presentando forti varianti
(novembre 1901) al teatro Manzoni di Milano sono rappresentati gli atti unici

La caccia al lupo e La caccia alla volpe


1903

(1893) Treves pubblica in volume La


caccia al lupo e La caccia alla volte
(1893) rappresentazione al teatro
Manzoni del dramma Dal tuo al
mio: poi rielaborato in forma
narrativa, apparir su La nuova
antologia a puntate (16 maggio- 16
giugno 1905) e in volume (1906)

Dal tuo al mio, nella sua doppia veste


drammatica e narrativa, tratta della
storia di un operaio delle zolfare che,
sposata la figlia del padrone, si
trasforma lui stesso in dispotico
proprietario: un pezzo di tendenza, che
si nutre del conflitto sociale storico di
fine secolo, in un tono di malinconica
comprensione.

191215

si occupa delladattamento

1919

cinematografico di Storia di una capinera,


Cavalleria rusticana, La lupa, Caccia al lupo
scrive lultima novella, Una capanna e il tuo cuore, uscita postuma

1920

nellIllustrazione italiana (12 febbraio 1922)


pubblica presso La voce di Roma unedizione riveduta delle Novelle rusticane

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