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Succede nellAlta Murgia, durante una passeggiata domenicale fra Santeramo e Acquaviva, che ci si imbatta in successione in

a) un gruppo di softgunner meticolosamente equipaggiati, b) un signore con indosso un paio di pantaloncini troppo corti
o forse una calzamaglia arrotolata su fin quasi allinguine? che imbonisce i passanti invitandoli a cercare su internet
informazioni sulle attivit didattiche del suo osservatorio astronomico (che poi sarebbe quella cosa l, accanto a lui: un
tamburo di poco pi di un paio di metri di diametro sormontato da unogiva di latta a mo di cupola), c) una signora che
racconta a un compagno assenziente come, andata a trovare a Milano la figlia, naturalmente superava abitualmente
insieme a quella il tornello dingresso della metropolitana usando un solo biglietto, d) un gruppo di ospiti di un agriturismo
che attraversano quel che resta del bosco di Mesola in quod alimentati da rumorosi e puzzolenti motori a due tempi, e) un
certo numero di donne, ospiti anchesse del medesimo o di un altro agriturismo, di et varia ma invariabilmente con tacco
fra il 10 e il 15 che si aggirano in abiti da festa, troppo spesso inopportunamente attillati, in quella che una volta era unaia e
adesso diventata un incongruo spazio allaperto asservito ad attivit genericamente ricreative (la destinazione funzionale del
luogo intuibile dalle espressioni che le suddette signore e i loro accompagnatori questi ultimi in verit con assai meno
entusiasmo assumono con la volont di adeguarsi alle circostanze), f) un trio composto da una violoncellista, una
tamburellista e un fisarmonicista che suona pizziche e tarantelle, g) una cavalla, sulla cui groppa si pu fare un giro intorno
alla masseria in cambio di due euro, e il suo padrone, h) un pastore extracomunitario che conduce un gregge di capre e
pecore malconce.
Questa disperante tassonomia , senza dubbio, uno dei tanti modi possibili di ritagliare il mondo, di scorticare la realt per
metterne a nudo le giunture pi o meno salde. La scelta degli elementi dellelenco nel quale ho deliberatamente trascurato
di inserire me e chi mi accompagnava per evitare di innescare un effetto Droste dalle conseguenze imprevedibili e
potenzialmente di difficile gestione dovuta dunque al mio sguardo. Eppure fuor di dubbio che si tratti di apparizioni
reali che si sono presentate nellesiguo spazio di una mattinata e lungo il breve percorso che in quel lasso di tempo possibile
coprire con landatura che conviene a una tranquilla passeggiata campestre. Trascurando la possibilit assai remota che per
una serie di coincidenze queste apparizioni siano state date a mio esclusivo beneficio non fossaltro perch anchio in tutta
evidenza mi trovavo a essere apparizione per qualcun altro bisogna che si consideri non infrequente in quei luoghi,
perlomeno in giornate festive, questa coincidenza stratigrafica di elementi provenienti da remote orografie dellessere, e
dunque che ci si trovi di fronte a quello che, in tutta evidenza, debba essere considerato un corpus indiziario.
Ma per procedere oltre, per poter inseguire le piste lungo le quali questi indizi sembrano volerci condurre, necessario dare
conto del fatto che queste apparizioni sono accompagnate da un fenomeno del quale ciascuno dei convenuti si trova a essere
a un tempo partecipe e testimone: questo cozzare di narrati, di culture, di immaginari non provoca spaesamento, disagio,
paura. Lirruzione del diverso non ha un effetto perturbante: i piani delle esistenze si sfiorano, vengono a contatto, si
intersecano anche, ma come se si trattasse di ombre, visibili assenze, fluttuazioni da unaltra dimensione ontologica. Il
clandestino, fuggito dallAfrica per lasciarsi alle spalle lorrore di chiss quale guerra tribale e che qui sopravvive malamente
badando per quel che pu a bestie malandate, non inorridisce di fronte a quei ragazzotti ipernutriti che si aggirano per la
boscaglia con fare furtivo in tuta mimetica giocando alla guerra. E le signore inguainate in similpelle guardano solo
leggermente interrogative e forse un po divertite lo sconosciuto che vuole indicar loro la strada delle stelle, ma pi per come
vestito che per linsensatezza della pretesa. Chi va a piedi si scansa mite per lasciar passare la fila fastidiosa dei quod.
Ma non si tratta di tolleranza, di accettazione partecipe delle diversit, quanto piuttosto della copresenza ammutolita di
regioni ontologiche. E questo mutismo la manifestazione empirica della franchigia comminata dal luogo. il luogo ad
avere il sopravvento sulle vite, a svolgere una funzione anestetizzante sui presenti, nello stesso modo in cui lanticamera di un
veterinario inibisce cani e gatti dal prendere atto della reciproca presenza e li rende inerti.
Esistono luoghi capaci di desemantizzare chi e cosa li attraversi, luoghi di deprivazione narrativa. Luoghi che spogliano le
presenze di identit, ma, e questa la loro grande attrattiva, anche del peso a volte intollerabile che quelle identit ci costano,
luoghi che ci permettono, come oggetti desemantizzati abbandonati sulle spiagge, ti tentare una nuove identit almeno per il
tempo in cui vi permaniamo; un tempo sospeso, fuori dalle liturgie delle relazioni sociali ed economiche, proprio come il
Carnevale un tempo di sospensione fuori dal tempo liturgico. Luoghi cos vengono chiamati nonluoghi.
Ecco: durante una passeggiata domenicale ho scoperto che lAlta Murgia diventata un nonluogo. E adesso mi sembra una
scoperta banale. Ci sono arrivato praticando un giro molto lungo, e invece sarebbe bastato che riflettessi sui rapporti
economici che tengono vivo, o piuttosto in stato di animazione sospesa, quel territorio.
Ma che nessuno, quando ho imboccato il sentiero, mi aveva detto: Benvenuto in questa disneyland fai da te

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