Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
LA DIAGNOSTICA DELLE
MACCHINE ROTANTI 1
1 parte
Lucia FROSINI
Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Universit di Pavia
E-mail: lucia@unipv.it
1
L. Frosini
Indice
Tipi di guasti nei motori asincroni
Possibili indicatori di guasti
Misura delle vibrazioni
Vibrazioni naturali, vibrazioni forzate
Vibrazioni flessionali
Vibrazioni torsionali
Forzante periodica
L. Frosini
ferro di statore
cuscinetti
conduttori
d
attivi
di rotore
ventola
t l di
raffreddamento
ferro di rotore
avvolgimento di statore
L. Frosini
ferro di statore
cuscinetti
avvolgimento di statore
L. Frosini
L. Frosini
4
7
3
2
3. Cuscinetto a sfere;
4. Scudo de
del motore;
oto e;
5. Viti per il fissaggio degli
scudi allo statore;
6 Girante o ventola di
6.
raffreddamento;
7. Copri ventola.
6
L. Frosini
Statore avvolto
Rotore a barre
finito
Rotore a barre
semi-finito
i fi it
L. Frosini
L. Frosini
Guasti di statore
L. Frosini
Guasti di rotore
10
L. Frosini
11
L. Frosini
L. Frosini
che
sono
caratteristiche
del
processo
di
usura,
di
13
L. Frosini
aspetti
fluidodinamici
aspetti termici
aspetti meccanici
Elettronica di
potenza
Macchina
elettrica
Controllo e
supervisione
aspetti magnetici
14
L. Frosini
15
L. Frosini
Elettromagnetici:
scariche p
parziali
flussi magnetici
vibrazioni (spostamenti, velocit, accelerazioni)
Meccanici:
rumore
velocit
angolare
forza, coppia
temperatura
analisi degli oli e dei gas
16
L. Frosini
17
L. Frosini
Magnetica
Meccanica
indotte dagli
ausiliari
autoindotte
Aerodinamica
indotte dal
carico
modi di
vibrare
cuscinetti
bilanciamento
Elettronica
fenomeni legati
ad aria, acqua,
liquidi di
raffreddamento
ff dd
t
armoniche
dovute alle
frequenze di
switch
it h
traferro non
uniforme
18
L. Frosini
L. Frosini
deformabile.
Nel caso pi semplice,
semplice un sistema con un grado di
libert pu essere schematizzato con una massa m
molla
il
rispettivo
allungamento
accorciamento.
Se spostiamo la massa verso il basso e poi lasciamo libero il sistema,
questo si mette ad oscillare con una pulsazione (o frequenza fn):
= 2fn =
K
m
F
1
K = el =
x
L. Frosini
L. Frosini
Ci
che
frequenza
dipende
propria
dalla
X
X st
lampiezza delloscillazione X
rispetto all
allampiezza
ampiezza Xst che
loscillazione avrebbe se la
zona
rigida
zona di
risonanza
X
=
X st
1
1
zona
elastica
2
22
L. Frosini
L. Frosini
24
L. Frosini
25
L. Frosini
Vibrazioni flessionali
Si chiamano vibrazioni flessionali quelle che provocano
un
inarcamento
dellalbero
dell
albero
una
conseguente
sollecitazione a flessione.
Lo schema pi semplice quello del rotore di Jeffcott,
Jeffcott
L/2
O G
O
L/2
cuscinetti e il disco
O = centro geometrico del disco = punto ove
calettato lalbero
G = baricentro del disco di massa m
26
L. Frosini
Vibrazioni flessionali
OG = e = eccentricit
OO = y= freccia elastica
Trascurando attriti e gravit, il disco sottoposto solo
allazione
ll i
d ll forza
della
f
centrifuga
if
e della
d ll forza
f
di
richiamo elastico, che a regime si equilibrano:
Forza centrifuga:
Forza di richiamo elastico:
m (y + e ) = kyy
2
Fc = m2 (y + e )
Fe = kyy
y
m2
=
=
2
e k m
k
m
G
O
2
2
2
1
2
L. Frosini
Vibrazioni flessionali
<
y
e
>
-1
G
y
O
e
O
G
e
O
O y
G
O
L. Frosini
Vibrazioni flessionali
Si osservi che la velocit critica flessionale (o
frequenza propria) dipende esclusivamente da:
parametri geometrici (diametro del disco, lunghezza
dellalbero
dell
albero, posizione in cui calettato il disco);
massa del disco;
modulo
d l di elasticit
l ti it normale
l dellalbero.
d ll lb
Analogamente al caso delle vibrazioni longitudinali, se
l velocit
l it di rotazione
t i
d ll lb
i id con la
l
la
dellalbero
coincide
L/2
O G
O
L/2
29
L. Frosini
Vibrazioni flessionali
Le vibrazioni flessionali sono sicuramente di maggiore interesse nello
studio delle macchine rotanti rispetto a quelle longitudinali.
longitudinali
Si parla di macchine ad albero rigido quando la velocit di rotazione a
regime del rotore minore della prima velocit critica flessionale 1: in
genere 1 1,3 volte .
Si parla invece di macchine ad albero flessibile quando la velocit di
rotazione a regime del rotore si trova tra la prima e la seconda velocit
critica flessionale: in g
genere 1,31,4
,
, volte 1.
y
e
-1
30
L. Frosini
Vibrazioni torsionali
Nelle vibrazioni torsionali si studiano i moti rotatori relativi fra sezioni
contigue dell
dellalbero
albero.
Tali moti relativi, a differenza dei moti flessionali, avvengono mantenendo
invariata la forma dell
dellasse
asse dell
dellalbero
albero.
Il moto vibratorio avviene i modo simile a quello visto per le vibrazioni
longitudinali con la differenza che agli spostamenti lineari della massa
longitudinali,
corrisponderanno le rotazioni del disco, agli allungamenti della molla
corrisponderanno
p
le torsioni dellalbero.
Per torsione si indica la rotazione relativa tra sezioni contigue dellalbero
attorno allasse che rimane indeformato.
Anche in questo caso si determinano delle pulsazioni proprie delle
oscillazioni torsionali che sono funzione dei p
parametri g
geometrici e di
massa dellalbero e del suo modulo di elasticit tangenziale.
31
L. Frosini
Forzante periodica
Nelle macchine reali, generalmente le forzanti non sono schematizzabili
mediante una singola funzione armonica,
armonica ma piuttosto mediante una
funzione periodica F(t) di periodo T, sviluppabile in serie di Fourier:
a
F(t ) = 0 +
an cos nt +
bn sin nt
2 n =1
n =1
con: a0 =
2
T
2 T
F(t )dt
T 0
2 T
an =
F(t ) cos ntdt
T 0
bn =
2 T
F(t ) sin ntdt
T 0
32
L. Frosini
Forzante periodica
Quindi, ogni funzione periodica F(t) di periodo T pu essere rappresentata
come somma di funzioni armoniche.
armoniche
Queste, a seconda del valore del termine n, sono dette armoniche di
ordine n della funzione periodica F(t).
F(t)
Ogni armonica ha un diverso periodo (T, T/2, , T/n) e quindi una diversa
frequenza (,
( 2,
2 , n).
n)
Si avr quindi risonanza ogni volta che una delle pulsazioni proprie della
macchina (1, 2, )) uguaglier una delle frequenze delle armoniche che
costituiscono la forzante.
33
L. Frosini
34