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Monologo tratto da Romeo e Giulietta di Shakespeare

Atto IV scena I
GIULIETTA:
Oh! piuttosto che sposare il conte Paride dimmi di spiccare un salto dai merli di quella
torre laggi, o ch'io passeggi per vie battute dai ladri; dimmi ch'io mi appiatti dove han
nido le serpi; incatenami insieme con orsi che ruggiscano, o chiudimi di notte in un
ossario pieno zeppo di scricchiolanti ossa di morti, di putridi stinchi e di gialli crani
scarniti; dimmi di entrare in una fossa recente e di nascondermi insieme col morto nel suo
stesso lenzuolo; cose, tutte queste, che mi hanno sempre fatto rabbrividire soltanto a
sentirle raccontare; ed io le far tutte senza paura, senza esitazione, pur di rimanere la
sposa incontaminata del mio dolce amore.

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