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ESERCIZI
Roberta fa la spesa: compra il pane dal fornaio e prende la carne dal macellaio.
Oggi mangio al ristorante, preferisco rimanere in centro.
La mamma mette i fiori nel vaso.
Lucio prende il latte dal frigorifero.
Cesare telefona a Ernesto e gli chiede di venire a trovarlo.
Loro parlano con i loro colleghi del nuovo programma di lavoro.
Apri tu la scatola dei pelati?
Spesso vedo film interessanti alla televisione.
I bambini non mettono in ordine la loro camera.
Lucia legge il giornale e noi sentiamo le notizie alla radio.
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ESERCIZI
Assisi Perugia
Sabato 19 gennaio
Ore 7.50
Ore 8.00
Ore 11.00
Ore 14.30
Ore 15.30
Ore 18.00
Ore 20.30
Prezzo:
Prenotazioni:
15 Euro
dal 16 gennaio presso lUfficio Assistenza dellUniversit
Partenza da Assisi
Arrivo a Perugia Visita libera della citt
Partenza da Perugia
Arrivo a Siena
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ESERCIZI
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ESERCIZI
29) Leggi il testo e poi indica se le affermazioni sottostanti sono vere o false.
Filosofia
Il mio professore si chiamava Russo e me lo voglio ricordare anche quando avr diment icato quas i
tutti i nomi della mia vita. Lui chiamava la cattedra "tavo lo", e la usava per spiegare quello che
dicevano Platone e Socrate. Si metteva in piedi e ogni tanto le dava un pugnetto. Io capivo
sempre di pi i miei pens ieri. Ogni suo colpetto faceva aprire una porta nella mia testa.
Sempre in terza liceo un giorno ho conosciuto un professore di un'altra sezione che quindi per me
non era un professore, ma una persona normale. Che esisteva dalle scarpe al punto pi alto della
sua testa. Completamente, cio. S i chiamava Franco ma io trovavo che la sua faccia era pi da
Mario. Era simpat ico anche se non diceva niente. E senza interrogarmi, sapeva di avermi
insegnato tante cose. Mi regalava ogni giorno un libro e una caramella alla liquirizia che aveva in
tasca. Mi diceva delle paro le che sapevo, ma le usava in un modo che non conoscevo. Io lo
ascoltavo sempre e non dicevo niente. Le bidelle ogni tanto ci guardavano, mentre giravano la
pagina del giornale pieno di foto. Noi eravamo una specie di pausa interrogativa per i loro occhi.
In quarta liceo tutti capivano che ero una ragazza. Mi avevano eletta miss liceo con lo striscione di
carta co lorato coi pennarelli e la canzone di Pretty Woman. Io da dentro mi vedevo sempre
uguale, per. Avevo i capelli lunghi e mi vestivo di nero. Studiavo solo filosofia e leggevo i
romanzi, ma non volevo pi sapere tutte le paro le. A volte mi alzavo, durante la lez ione, e mi
mettevo alla finestra perch nella classe c'era poca aria. Non volevo sapere le date. E tutti i
numeri, nella mia testa, diventavano lo zero.
Un ragazzo biondo che avevo conosciuto tempo fa un giorno passato nel corridoio dove c'era la
mia classe. Era cresciuto nella sua stessa forma, goffamente. Non era pi bello, ma sorrideva nel
ricordo che aveva di s. Anche lui, da dentro, si vedeva sempre uguale. Cos mi ha sorriso,
riconoscendomi nel mio essere ormai irriconoscibile, e mi ha detto come sei cambiata! Io ho fatto
una smorfia sorridente, e guardando l'orologio come per accennare ai disguidi cronologici del
destino, ho risposto anche tu
In quinta liceo era arrivata una fine. Io lo sapevo e leggevo le ultime pag ine di quel libro con la
stanchezza frenetica che s i ha quando si conosce l'ultimo numero e il numero a cui si arrivat i. La
fine di ogni cosa legata ai numeri. Ero sempre triste e smarrita. I corrido i mi sembravano un
labirinto e io aspettavo di essere salvata o di perdermi del tutto. Le voci dei professori si
mischiavano nelle mie orecchie e un silenzio mi copriva le spalle come il cappotto di qualcuno.
Appoggiato alla mia debo lezza. Ma troppo grande, per me.
All'universit cominciato un altro inizio. Ci sono i computer. I tasti. Le ragazze sorridono. I
ragazzi sorridono alle ragazze che sorridono. Io accendo le candele, mo lte candele. E ascolto le
parole di certi professori stanchi. Alcuni starnutiscono. Qualcuno sbadiglia. E c' una tessera che
costa dieci euro per fare le fotocopie.
Questo l'ultimo momento che ricordo, sulla scuola.
Adattato da http://www.pianetascuola.it/resonline/RES_18/01_czocchi_b.html
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ESERCIZI
In questo (lui essere) ............ un genio, niente da dire. (Sapere) .................. ascoltare. E (sapere)
.................... leggere. Non i libri, quelli son buoni tutti, (sapere) ................ leggere la gente. I
segni che la gente si porta addosso: posti, rumori, odori, la loro terra, la loro storia ... Tutta scritta,
addosso. Lui (leggere) ...................., e con cura infinita, (catalogare) ......................., (sistemare)
.........................., (ordinare) .................. ... Ogni giorno (aggiungere) ....................... . un piccolo
pezzo a quella immensa mappa che (stare) ................. disegnandosi nella testa, immensa, la
mappa del mondo, del mondo intero, da un capo allaltro, citt enormi e angoli di bar, lunghi fiumi,
pozzanghere, aerei, leoni, una mappa meravigliosa. (Viaggiarci) ....................... sopra da dio, poi,
mentre le dita (scivolargli) ..................... sui tasti, accarezzando le curve di un ragtime.
Tratto da: Baricco, Alessandro. Novecento, un monologo. Milano, Universale Economica Feltrinelli.
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32)
ESERCIZI
Come il precedente.
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33)
ESERCIZI
Come il precedente.
La mia candidatura fu incendiaria, disse il vate aspirando il profumo di quel mare che
(essere) .............. anche casa sua. Non (esserci) ................ luogo dove non mi desiderassero.
Giunsi a intenerirmi dinanzi alle centinaia di uomini e donne del popolo che (stringerm i)
.............................., (baciarmi) .......................... e (piangere) ...................... A tutti (io parlare )
..................... o (leggere) ........................ le mie poesie. Sepsso sotto la pioggia, nel fango di
strade e sentieri. Sotto il vento australe che costringe chiunque a battere i denti. (Starmi)
....................... entusiasmando. Ogni volta (venire) ................... pi gente alle mie riunioni. Ogni
volta (accorrere) ........................ pi donne.
Tratto da: Skrmeta, Antonio. Il postino di Neruda.Milano. Garzanti Ed itore. 1989.
34) Leggi la lettera, guarda sulla cartina di quale regione si parla e poi rispondi
alle domande:
vacanze?
nei confronti
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ESERCIZI
Caro Giorgio,
finalmente mi decido a scriverti e ti chiedo scusa per il mio lungo silenzio, ma un po' la mia
pigrizia e un po' la cronica mancanza di tempo mi hanno fatto rimandare questo momento.
Come vedi ho deciso di mandarti una lettera tradizionale al posto della pi moderna e-mail. So che
oggi questo mezzo di comunicazione sempre pi in disuso, ma mi ha preso un po' di nostalgia pe r i
vecchi tempi in cui i messaggi degli amici arrivavano sempre in ritardo per colpa delle poste e non dei
virus elettronici.
Ti ricordi quelle buste di Posta Aerea, dall'aspetto cos fragile, sottili come carta velina, che si
portavano addosso la fatica del lungo viaggio affrontato e le tracce di tutte le peripezie sopportate, tra
timbri, spiegazzamenti e manipolazioni varie?
Insomma, questa mia lettera arriver pure in ritardo ma almeno avr l'originalit degli antichi carteggi
anzich la fredda efficienza dei messaggi telematici.
Come sai sono stato in Italia, anche se non siamo riusciti a vederci, e ho passato delle vacanze
eccezionali in un posto che non conoscevo: la Sardegna.
Eravamo ospiti di amici in un villaggio residenziale che si trova a qualche chilometro dalla famosa
localit di Stintino, nel nord ovest dell'isola. Hai presente dove c' quella specie di ditino che indica il
nord di fronte a un'isoletta? Se non ce l'hai presente prendi una cartina e guardaci. Stintino proprio
l, stretta tra il golfo dell'Asinara ad est e il mare aperto ad ovest, quello che d verso la Spagna, per
intenderci.
Un posticino da sogno, te l'assicuro. Dalla parte del golfo ci sono le spiaggette pi amene e
frequentate, come ad esempio la Pelosa (non far caso al nome), una delle pi famose dell'isola.
Dall'altra parte, invece, ci sono bellissime scogliere a strapiombo sul mare. Non sempre facile arrivare
alla riva ma il paesaggio stupendo. Per non parlare dell'acqua: di un colore che non ha nulla da
invidiare ai Caraibi, o quasi.
Abbiamo passato un paio di settimane molto piacevoli. Spesso andavamo in spiaggia la mattina, ma
non sempre, a volte preferivamo fare delle passeggiate o visitare qualche posto interessante. Un giorno
siamo andati a visitare Alghero, una bella citt con una forte eredit catalana, tanto che ancor oggi i
nomi delle strade sono in due lingue, un'altra volta abbiamo visitato le grotte del Nettuno, vicino a
Capo Caccia e poi abbiamo fatto altre piccole escursioni nella provincia di Sassari. Un giorno siamo
arrivati fino a Cagliari, attraversando tutta l'isola da nord a sud. Cagliari una citt interessante e
suggestiva, con dei panorami bellissimi, in cui si nota la traccia dei tempi dei Savoia.
Naturalmente sono ingrassato qualche chilo. Abbiamo mangiato l'immancabile pesce, ma soprattutto,
visto che eravamo in Sardegna, il famoso formaggio pecorino, per non parlare del porceddu, il
maialino alla griglia, e dei malloreddu, gli gnocchetti sardi, e dei dolci come amaretti e le seadas,
una specie di ravioli dolci fritti, farciti col formaggio e accompagnati col miele. Insomma una vera
festa delle calorie!
Alla fine eccomi qui, con qualche chilo e qualche ricordo in pi a riprendere le abitudini quotidiane. La
prossima volta spero di poterti rivedere con calma.
Aspetto tue notizie.
Un abbraccio.
Massimo
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36) Leggi la carta didentit di Jovanotti e poi scrivi la sua biografia usando gli
elementi linguistici che conosci.
CARTA D'IDENTITA
sociale:
pacifista
dichiarato,
collabora
con
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37) Ecco una canzone di Jovanotti. Ascoltala e completa gli spazi vuoti.
Un raggio di sole
Che lingua parli tu
se dico vita dimmi cosa intendi
e come vivi tu
se dico forza attacchi o ti difendi
t'________________ amore e tu
m'________________in gabbia
m'________________ sempre ma era scritto sulla
sabbia
t'ho detto eccomi e volevi cambiarmi
t'ho detto basta e m'hai detto non lasciarmi
_________________ l'amore e mi hai detto mi dispiace
mi hai lanciato una scarpa col tacco e poi abbiamo fatto pace
abbiam rifatto l'amore e ti ________________ un sacco
e dopo un po' mi _______________ la solita scarpa col tacco
gridandomi di andare e di non tornare pi
io ho fatto finta di uscire e tu hai acceso la tv
e mentre un comico _______________ ridere io ti ho sentito che ______________
allora son tornato ma tanto gi lo ___________________
che _________________ da te senza niente da dire senza tante parole
ma con in mano un raggio di sole
per te che sei lunatica
niente teorie con te soltanto pratica
praticamente amore
ti porto in dono un raggio di sole per te
un raggio di sole per te
che cosa pensi tu
se dico amore dimmi cosa intendi
_________________ al mare e mi _________________ di montagna
________________ una casa in citt e sogni la campagna
con gli uccellini le anatre e le oche
i delfini i conigli le api i papaveri e le foche
e ogni tanto ti perdo o mi perdo nei miei guai
ho lo zaino gi pronto all'ingresso ma poi tanto tu gi lo sai
che ritorno da te
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ESERCIZI
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esserci..., canta Jovanotti nel brano Temporale. Sembra una strofa dedicata all'
amico Valentino Rossi che festegger a lungo il suo fantastico ottavo titolo
mondiale. Un' amicizia profonda tra due personaggi che un po' si assomigliano.
Come vi siete conosciuti?
Credo contemporaneamente - racconta Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti -. Io
ero un suo fan e lui ascoltava i miei pezzi. Ci siamo incontrati grazie a Ralf, dee
jay di Perugia, visto che Valentino ama la musica, soprattutto dance, house,
elettronica. Poi abbiamo cominciato a inviarci un sacco di sms.
Gliene manda prima dei gran premi?
S. Scrivo "Auguri" o "Divertit i". V alentino piace alla gente soprattutto perch ha
l' aria di divertirs i. Sono andato a vederlo in Spagna e negli Stati Unit i. Il GP del
Giappone l' ho visto in tv, stato grande.
Chi Valentino?
Una botta d' energia, un genio della co municaz ione, un talento che avrebbe
potuto fare qualsiasi altro mestiere, dal dee jay all' imprenditore, per il suo modo
di stare al mondo, per la lucidit, per co me si relaziona con gli avversari. Un gran
carattere, un pilota che non si limita a guidare, ma d le dritte ai meccanici. Non
era facile battere la Ducati, eppure... Valentino un tipo curioso. Fisicamente sta
un po' in avant i, appuntito, aerodinamico, con la testa protesa e l' occhio
elettrico. E' lanciato verso il futuro, vuole sempre conoscere, sapere.
Ci racconti un aneddoto.
Un giorno abbiamo deciso di andare insieme in moto da enduro sull' Appennino tra Marche e Umbria. Lui da
Tavullia, io da Cortona, ci siamo incontrati a met strada. E' arrivato - ride - con un furgone bianco, senza
scritte, con Simoncelli che io non conoscevo. Nevicava. Be', senza fare una piega si sono cambiati nel furgone,
hanno messo il culo sulla moto e sul ghiaccio hanno cominciato a impennare e derapare co me due ragazzini! Io
stavo attento, ma quei due s i divert ivano co me matt i. Appassionati veri. Un po' come no i cant anti: facciamo i
concerti, ma poi tra amici prendiamo la chitarra e non ci fermiamo pi.
Una caratteristica di Valentino?
Come tutte le persone intelligenti trova il bello dovunque. Si apre e s i scioglie con le persone di cui si fida.
Un' altra?
Fa sembrare facile tutto ci che conquista, ma non cos. E' come Fred Astaire che balla leggero: dietro a
certi gesti c' un lavoro infinito.
Il lato pi nascosto?
Valentino sole e luna. La parte notturna arricchisce quella solare, la gioia non mai fine a se stessa, arriva
dalla profondit di pens iero. E' un ragazzo che ha sofferto e ha reagito facendosi domande nei momenti di
difficolt. Ha vissuto la separazione dei genitori, ha scelto lo stesso mestiere del padre che co munque stato
campione, uscito in maniera diretta e onesta dai suoi problemi recenti tornando alle radici, ai suoi amici veri.
Sono molto importanti per lui.
Tanti giovani si specchiano in Valentino.
E' un personaggio di riferimento della nostra generazione co me lo fu Muhammad Ali negli anni S ettanta
perch rappresenta un' avventura ero ica e moderna. Viviamo in un mondo in cui la tecno logia ha un ruo lo
importante, Valentino lo sportivo che unisce l' aspetto tecnologico a quello umano pi di un calciatore o di un
maratoneta. La caratteristica pi affascinante la sua co mponente umana che spesso ribalta quella tecnologica
perch a lui piace la lotta, il corpo a corpo, il duello. Inimitabile.
In che cosa siete simili?
Nel non mo llare mai e se si cade ci si rialza. D' altra parte un art ista un artista, pu fare un errore, ma
rimane art ista, c' una condizione di base. A llo stesso modo si campioni prima di diventarlo, lo si nel
momento in cui si decide di esserlo.
Se Valentino fosse una canzone?
L' ombelico del mondo, un brano dal quale mi sono staccato: quando lo ascolto non mi sembra pi mio perch
di tutti. Planetario. Come la faccia di Valentino.
ESERCIZI
dal
blog.
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anche la speranza di incrociare per strada i R.E.M. (gi a Roma da due giorni) ma purtroppo niente da fare,
anche se mi era sembrato di vedere Michael Stipe in un'auto. Al pomeriggio (tornare) ___________________
all'ostello a sistemare le cose e qui (fare) ___________________ la conoscenza della bellissima ragazza
spagnola che insieme ad altri ragazzi gestisce la residenza. All'ostello (riposarsi) __________________ un po' e
(andare) _________________ a mangiare. Con amara sorpresa (scoprire) ________________ che la
metropolitana a Roma chiude alle 23 e cos (ritrovarsi) __________________ da Piazza del Popolo a tornare a
piedi fino alla Stazione Termini (dove a pochi passi (esserci) _____________ il nostro ostello), non conoscendo i
percorsi degli autobus... una camminata mostruosa ma alla fine (tornare) ________________. Il secondo giorno
(proseguire) ___________________ la visita di Roma. La metropolitana ormai non la (pagare) ____________
neanche pi, visto che i controlli non li fanno. Pomeriggio occupato dalla visita al giardino di Villa Borghese e poi
rientro in ostello. La ragazza spagnola (essere) ___________ di nuovo
l, sempre pi bella... La giornata (proseguire) ___ poi
_________________ con la solita cena e giro del centro di Roma, per
poi andare a dormire piuttosto presto, sempre pi stanchi. E cos
anche il secondo giorno a Roma se ne andato e le speranze di
incontrare i miei miti (svanire) ____________________ sempre pi.
Terzo giorno, 10 giugno. (Alzarsi) ____________________ presto e
(trovarsi) ______________ con Davide e Francesco, gli altri due
ragazzi venuti apposta a Roma quel giorno stesso per il concerto. Aspe ttando il pomeriggio che ci avrebbe visti
andare allo stadio Olimpico in attesa dell'inizio del concerto, (iniziare) _____________________ a fare un giro
per le stradine intorno al Pantheon. Ormai (rilassarsi,io) ____________, (sapere) ______________ che ormai
non (potere) _____________ pi incontrare i miei R.E.M. e non (prestare) _________ pi attenzione alla gente
che (vedere) _____________. Poi (essere) ________________ questione di un attimo. Il tastierista dei R.E.M.,
Ken Stringfellow!!! No, assurdo! (Costringere) __________________ gli altri a venire con me e a seguirlo.
(Pensare, loro) ______________ che io avessi le visioni, loro non lo (conoscere)_________________ bene
perch non (vederlo)______ mai ___________, ma io s. (Volere) _____________ vedere in che albergo
(andare) __________. Poi (fermarlo) _____________ e gli (chiedere) _________ una foto con lui.
Gentilmente (iniziare) ____________ a fare foto con me e gli altri e poi ci (dire)_______________ "See you
tonight!". Miticooooo! (Ripartire)________________ e... (Entrare)__________________ nell'albergo. I R.E.M.
(essere)
_________________
l
dentro.
Le
ore
(passare)
______________
e
(vedere,noi)___________________ Bill Rieflin e Scott McCoughey, batterista il primo e secondo chitarrista della
band
l'altro.
Verso
le
15,30
(uscire)________________
Peter
Buck!!!
Dopo un po' (arrivare) ______________ Mike Mills. Altro autografo per non (riuscire,io)___________________
a fare la foto con lui perch la gente ormai (essere)_______________ tanta! Mai avrei pensato di incontrarli.
(Essere)____________ tutto cos casuale, ormai non me l'aspettavo pi! Il concerto poi (iniziare)
________________ ed (essere) ________________ uno spettacolo unico. Due ore tiratissime di rock. Io
(essere) ________ stanco, troppo stanco ma non mi (importare)______________. Quella del giugno (essere)
_________ la giornata pi bella della mia vita. Tutto cos perfetto, senza sbavature.
Festa!
Gioved (festeggiare) ______________ il mio compleanno. Una festa organizzata nel mio collegio. Quante
persone (esserci) _______________! Non (avere) _____ mai __________ cos tanti invitati ad un mio
compleanno! (Essere) _____________ veramente bello e divertente! E poi i regali... una lampada in stile etnico .
Tratto dal sito http://blog.virgilio.it/bloggers/lapo82
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42) Cerca anche tu uninvenzione, la cui storia sia originale come questa.
Accendi la luce?
Conoscete i miei genitori?
Studiamo i pronomi?
Puoi chiamare Roberto?
Conoscono
questi
libri
studenti?
6. Compri tu il caff?
7. Mangi spesso il pesce?
gli
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
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....................................Maria.
No, .......................................
S, ........................................
..........................dal tabaccaio.
.....................................tutti.
............................dal vinaio.
....................................tutti.
No, ............................Sergio.
S, ..........................................
..........................sullo scaffale.
45) Fa le domande.
1.- ................................................................
2.- .................................................................
Li compro a Milano.
3.- .................................................................
4.- .................................................................
La vedo stasera.
5.- .................................................................
Le prende Massimo.
6.- .................................................................
7.- .................................................................
8.- .................................................................
9.- .................................................................
S, lo so.
Grazie, ma .....................una.
................... molti.
..........................tutte.
...............................due o tre.
7.- Conosci questi vini?
............................nessuno.
..................................mai.
..................pochi.
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