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Modulo di Fisica Tecnica Arch.

Patricia Ferro
La progettazione
dellilluminazione naturale
Arch. Patricia Ferro
Roma, 28 aprile 2007
Modulo di Fisica Tecnica Arch. Patricia Ferro
IL COMFORT VISIVO
Il comfort visivo legato allattivit di ricevere e codificare messaggi.
Il comfort visivo deve quindi essere inteso come la condizione in cui la
ricezione dei messaggi visivi meno disturbata, in modo che il mondo
esterno risulti pi visibile e facilmente interpretabile.
Il migliore ambiente visivo:
Quello in cui ottimizzata la capacit
dellosservatore di vedere bene gli oggetti
che vi si trovano, potendo distinguere gli
oggetti dallo sfondo in primo piano.
Ambiente visivo povero :
Quello in cui linformazione visiva non viene
percepita correttamente dal soggetto,
perch non vi contrasto sufficiente per
distinguere ci che importante che sia
visto.
E FONDAMENTALE NELLA PROGETTAZIONE DI UN AMBIENTE
VISIVO CONSIDERARE CHE COME LE SUPERFICI SONO
ILLUMINATE E SPESSO MOLTO PIU IMPORTANTE DI QUANTA
LUCE ESSE RICEVONO.
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LA PROGETTAZIONE DELLILLUMINAZIONE NATURALE
Una buona illuminazione naturale deve garantire ambienti in cui la
ricezione dei messaggi visivi non venga disturbata, cio spazi
visivamente confortevoli. Inoltre deve far pervenire la luce del giorno
anche nelle zone pi interne delledificio.
Di conseguenza una buona illuminazione naturale deve:
1. Assicurare un buon rapporto tra luminanze evitando quindi forti
contrasti tra la luminanza (brillanza luminosa) delloggetto contemplato e
quella delle superfici immediatamente vicine alloggetto che si trovino
allinterno del campo visivo.
2. Evitare il fenomeno di abbagliamento che si verifica quando nel
campo visivo sono presenti delle superfici o dei punti con luminanza
molto superiore a quella a cui locchio abituato provocando situazioni di
discomfort e una situazione di forte riduzione della facolt di vedere gli
oggetti.
3. Evitare il passaggio di radiazione ultravioletta poich provoca danni
agli oggetti posti allinterno dello spazio come lo sbiadimento dei colori.
4. Evitare delle ombre indesiderate che possano diminuire il contrasto
necessario ad una buona visibilit.
5. Evitare il surriscaldamento estivo e le dispersioni termiche
invernali.
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LA LUCE NATURALE
LUCE DIRETTA DAL SOLE
(sunlight)
+
LUCE RIFLESSA DALLA VOLTA
CELESTE
(skylight)
=
LUCE NATURALE
(daylight)
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PARTICOLARITA E VANTAGGI DELLA LUCE NATURALE
LA LUCE NATURALE E VIVA:
Essa varia secondo una periodicit doppia, giornaliera e stagionale. Inoltre le condizioni
meteorologiche ne cambiano il colore entro limiti assai ampi. Questa dinamicit fa si
che i rapporti di ombra e luce allinterno di un locale siano soggetti a cambiamenti
molteplici.
LA LUCE NATURALE CI INDICA LA SCANSIONE DEL TEMPO:
La luce naturale ci permette di seguire il ritmo delle variazioni del tempo esterno che
in rapporto diretto con i nostri ritmi metabolici a loro volta sincronizzati con i tempi del
giorno e della notte.
LA LUCE NATURALE E STIMOLANTE:
Certe persone costrette a soggiornare in locali privi di luce naturale e di qualsiasi
veduta verso lesterno hanno manifestato problemi di natura psico-fisica.
LA LUCE NATURALE E DI OTTIMA QUALITA:
Il suo rendimento nella percezione del colore pi elevato rispetto ad altre forme.
LA LUCE NATURALE CONSENTE DI RISPARMIARE ENERGIA:
Limpiego di luce naturale influenza positivamente il bilancio energetico degli edifici, in
particolare quelli che hanno un utilizzo prevalentemente diurno. Nei locali destinati ad
attivit commerciali, lavorative ed educative si possono ottenere elevate riduzioni dei
consumi di energia ridimensionando la richiesta di picco.
LA LUCE NATURALE NON E INQUINANTE e di conseguenza non danneggia
lambiente.
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Onde radio lunghe e medie usate per le
trasmissioni radio a distanza
Onde radio corte e ultracorte usate nei
radar, trasmettitori e ricevitori radiofonici e
televisivi
Microonde impiegate nelle telecomunicazioni
via satellite, nel telerilevamento, nelle diagnosi
mediche, nei sistemi di allarme anti-intrusione
e nei forni
Radiazioni infrarosse (l=1mm-780nm)
utilizzate nella diagnostica (spettro-fotometro
IR, Raman)
Radiazioni visibili (l=780-380nm)
Raggi ultravioletti (l=380-280nm) classificati
in radiazioni UV-A, UV-B, UV-C in funzione
degli effetti prodotti sugli organismi viventi
Raggi X prodotti da strumenti costruiti
dall'uomo
Raggi gamma prodotti dalle esplosioni
nucleari ed emanati dallo spazio siderale
LO SPETTRO ELETTROMAGNETICO
Frequenze
radio
Frequenze
TV
Frequenze
Radar
Microonde
Radiazioni
infrarosse
Radiazioni
UV
Raggi X
Raggi
gamma
Raggi
cosmici
Frequenze per
trasmissione di
energia elettrica
Spettro visibile
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Locchio stimolato in modo diverso in funzione della lunghezza donda della
radiazione incidente: risponde maggiormente alla luce gialla/verde della zona
centrale piuttosto che a quella rossa o blu alle due estremit dello spettro.
Massima intensit soggettiva
l = 555nm
Visione fotopica
Massima intensit soggettiva
l = 510nm
Visione scotopica
Picchi di sensibilit dellocchio umano
555 nm
510 nm
LO SPETTRO ELETTROMAGNETICO
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La prestazione visiva dipende da:
Caratteristiche proprie del compito visivo (dimensioni, forma,
posizione, colore e fattore di riflessione delloggetto illuminato)
Capacit visiva dellosservatore
Condizioni di illuminazione
LA PRESTAZIONE VISIVA
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La distribuzione delle luminanze nel campo visivo influenza il livello di
adattamento degli occhi, che a sua volta, influenza la visibilit del compito. Una
luminanza bilanciata necessaria per aumentare:
Acuit visiva (nitidezza della visione)
Sensibilit al contrasto (discriminazione di
piccole differenze di luminanza)
Efficienza delle funzione oculari (come
accomodamento, convergenza, contrazione
pupillare, movimenti oculari)
Luminanze troppo elevate che possono
provocare abbagliamento
Contrasti di luminanza troppo elevati che
possono provocare affaticamento a causa delle
costanti variazioni di adattamento oculare
Luminanze troppo basse o contrasti di
luminanza troppo bassi che possono dare
luogo a un ambiente di lavoro monotono e non
stimolante
DISTRIBUZIONE DELLE LUMINANZE
La distribuzione delle luminanze nel campo visivo influenza anche il comfort
visivo. necessario quindi evitare:
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Labbagliamento definito
come una condizione di
visione in cui si crea
disagio o riduzione nella
capacit di percepire i
dettagli di un oggetto in
seguito allinadeguata
distribuzione o direzione
della luce o alleccessivo
contrasto fra le sorgenti e/o
gli oggetti o le superfici
illuminate. Si distinguono
due tipi di abbagliamento:
ABBAGLIAMENTO
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L'abbagliamento la sensazione visiva prodotta da superfici che determinano
elevati gradienti di luminanza all'interno del campo visivo e pu essere percepito
come abbagliamento molesto o debilitante. L'abbagliamento prodotto dalla
riflessione delle superfici speculari generalmente noto come riflessione velante o
abbagliamento da riflessione. Labbagliamento dipende da:
Livello di luminanza cui locchio dellosservatore abituato
Dimensione, posizione, numero e luminanza delle sorgenti luminose
Le luminanze comprese nel campo visivo non devono risultare tropo
diverse tra di loro per evitare affaticamento dellocchio umano
Differenze accettabili di luminanza
tra il compito visivo e il suo intorno
dovranno quindi essere comprese
tra 1/3 e 3 mentre tra il compito
visivo e la parte pi periferica del
campo visivo non dovrebbero
esserci variazioni maggiori di 10
volte o minori di 1:10
Cono visivo
Affaticamento visivo
ABBAGLIAMENTO
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Labbagliamento riflesso provocato da riflessioni dei centri luminosi su
superfici riflettenti, come specchi, vetrate, dipinti, scrivanie e videoterminali
Sistemazione adeguata degli apparecchi di illuminazione e dei posti di lavoro
Finitura della superficie (superfici opache)
Riduzione della luminanza degli apparecchi di illuminazione
Aumento dellarea luminosa degli apparecchi di illuminazione
Pareti e soffitti chiari
Utilizzando superfici non riflettenti o anti-riflesso (videoterminali)
Orientando i piani riflettenti in modo da evitare lintersezione con gli assi visivi
privilegiati
Limitando il livello di illuminamento ambientale rispetto a quello sugli oggetti
ABBAGLIAMENTO DIRETTO E RIFLESSO
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Affaticamento visivo
Lassenza di visione esterna provoca
discomfort psicologico (ospedali, scuole,
industrie)
Mal di testa, distrazione, nervosismo
Limita la sicurezza degli utenti
Il daylight, ovvero la presenza di illuminazione naturale negli ambienti interni,
consente:
Benessere visivo e percettivo dellutente
Resa al colore appropriata e dinamismo nella
visione
Aumenta la produttivit degli individui
Favorisce il time-orientation, ovvero i ritmi
metabolici sincronizzati con lo scorrere del
giorno
La visione esterna riduce laffaticamento
visivo (specie da VDT) perch modifica la
distanza focale, ma aumenta la distrazione
Risparmio energetico, riduzione del carico
termico
DAYLIGHT
Livelli inadeguati di illuminazione negli ambienti interni provocano:
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I problemi fondamentali legati allimpiego dellilluminazione naturale
sono dovuti allincostanza della provenienza e dellintensit della luce
Gli effetti foto-biologici legati al Daylight dipendono
dal modo in cui la luce controllata e distribuita allinterno dellambiente
Controluce
Illuminazio
ne diffusa
Discomfort
Comfort
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Il controllo luminoso ottenuto con sistemi di integrazione luminosa, ovvero
sistemi che garantiscono un comfort visivo in ambiente indoor. Esistono due
tipologie di controllo:
Controllo passivo: riduzione del livello di illuminamento e mantenimento di
uniformit di luminanza intervenendo sullinvolucro edilizio
Controllo attivo: impiego di corpi illuminanti artificiali che utilizzano energia
elettrica
Attivo
Passivo
CONTROLLO LUMINOSO
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Riflessione semplice: Louver, Blind, Fish-System
Riflessione complessa: Okasolar e Masosolar
Diffusione: tende, tende anti-UV
Riflessione semplice: mensola riflettente, mensola di luce con
trattamento ottico, Variable Area Light Reflecting Assembly, Sun-
Protection Mirror Louver, Anidolic Ceiling, Anidolic Zenithal
Opening, Anidolic Solar Blind
Riflessione complessa: materiali a selettivit angolare (vetri
anti-UV, Anti-Fade, a controllo solare), materiali cromogenici
auto-regolanti (fotocromici, termocromici) e attivati elettricamente
(elettrocromici, Reflective Hydrides, vetri a cristalli liquidi,
Suspended Particle Display, Transparent Insulating Materials,
Aerogels)
Sistemi geometrici complessi: Okalux, Kapilux, Okapane e
Kapipane
Diffrazione: film olografici, vetri a guide di luce con film
olografico, veneziana olografica, filtri anti-UV e anti-IR, vernici
riflettenti
Rifrazione: pannello prismatico, Sun Shading Louver, Hppe
System, Sun-Directing Glass
Schermatura
Controllo
Conduzione
Conduzione: Laser-Cut Panel, veneziana mobile con Laser-Cut
Panel, Angular Selective Skylight
Diffusione
Diffusione: lucernari, lucernari riflettenti,Shed,cupola
trasparente, prisma riflettente
Trasporto
Riflessione: condotto di luce passivo, attivo con con testa di
captazione mobile e con eliostato.
Rifrazione: eliostato, Sun_Light_System
TIPOLOGIE DI CONTROLLO DEL DAYLIGHT
CONTROLLO PASSIVO
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Sistemi a riflessione luminosa semplice costituiti da elementi di
ombreggiamento che riflettono, trasmettono e assorbono la radiazione solare
diretta e diffusa nellambiente interno. In questo modo proiettano la radiazione
diretta in un luogo esterno al cono visivo.
I sistemi sono pensati per lombreggiamento solare, ma possono anche
controllare i fenomeni di abbagliamento.
Schema di
funzionamento
del sistema
Radiazione solare diretta
Radiazione solare diffusa
COMPONENTI PER LA SCHERMATURA DELLA LUCE NATURALE
Reflessione semplice
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I sistemi sono divisi in due categorie in base alla posizione:
Venetian Blind interno e Blind con
pannelli interposti nei doppi vetri
Louver e Louver trasparente
Louver installati esternamente allapertura
Blind collocati nellambiente interno o interposti nei doppi-vetri. Il posizionamento
interno dei componenti riduce lefficienza termica del 30% rispetto a quello esterno e
pu generare un incremento termico supplementare
RIFLESSIONE SEMPLICE
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Le propriet ottiche e termiche dei componenti variano in relazione a:
Inclinazione del sistema: sistemi verticali e orizzontali. Nel
primo caso, per evitare i fenomeni di abbagliamento, i sistemi
devono essere posizionati su facciate orientate a est o a ovest
mentre nel secondo lorientamento del sistema indifferente;
Mobilit del sistema: fissi e mobili;
Caratteristiche dimensionali delle lamelle: i Louver hanno
dimensione compresa tra 510cm e i Blind tra 15cm;
Caratteristiche materiche delle lamelle: alluminio, acciaio o
plastica (PVC);
Caratteristiche cromatiche delle lamelle: opache, trasparenti e
semi-trasparenti, varie colorazioni.
Blind
orizzontale,
verticale e
curvo
LOUVER E BLIND
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Louver esterno: sistema mobile che dirige la radiazione solare
allesterno o allinterno del locale e garantisce condizioni luminose
indoor uniformi durante il giorno;
Louver con pannello fotovoltaico: sistema fisso che unisce le
prestazioni luminose e termiche;
Reflecting Louver: sistema mobile o fisso costituito da lamelle dotate
di superficie riflettente o speculare che riflettono unelevata quota di
radiazione solare diretta sul soffitto, limitando i fenomeni di
abbagliamento.
Louver con pannello
fotovoltaico
Reflecting Louver Louver trasparente
LOUVER
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Venetian Blind interni: sistema mobile che re-direziona la radiazione
solare e controlla i guadagni termici e i fenomeni abbagliamento diretto
Translucent Blind: sistema mobile interno e verticale costituito da
lamelle in materiale plastico o perforato che trasmettono la luce
Fish-System: sistema mobile costituito da lamelle orizzontali a sezione
triangolare che diffondono la radiazione solare diretta e limitano
labbagliamento interno
Translucent Blind Venetian Blind Fish-System - Okaflex
BLIND
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Funzionamento: le lamelle schermano selettivamente la radiazione
luminosa in relazione allaltezza del sole sullorizzonte e alla variabilit delle
condizioni climatiche esterne.
Il sistema controlla la radiazione solare diretta incrementando la riflessione
dei raggi incidenti sulle lamelle e riducendo la quantit di radiazione
trasmessa dal vetro.
Schema di funzionamento del sistema Okasolar
Radiazione solare diretta
Riflessione complessa
Radiazione solare
trasmessa
RIFLESSIONE COMPLESSA
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Prestazioni: Le caratteristiche spettrofotometriche del sistema Okasolar
variano in funzione del tipo di sistema, del colore, dello spessore e delle
propriet spettrofotometriche dei vetri e delle caratteristiche geometriche e
materiche dello strato di isolamento interno.
La trasmissione luminosa varia tra 260% in funzione dellangolo di
incidenza solare e della configurazione delle lamelle mentre lenergia
solare trasmessa tra 948% in relazione alla dimensione del pannello e
del telaio. Il coefficiente di trasmittanza termica varia tra 1.12.5 W/m
2
K in
relazione alla dimensione del pannello e del telaio.
Il costo dei sistemi di circa 350 /m
2
.
RIFLESSIONE COMPLESSA
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I sistemi a diffusione luminosa sono sistemi tecnologici che filtrano e diffondo
la luce naturale nellambiente interno
Tenda interna anti-UV Tenda esterna anti-UV
Tenda interna anti-UV
DIFFUSIONE LUMINOSA
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CLASSIFICAZIONE DEI SISTEMI DI CONTROLLO DEL DAYLIGHT
Riflessione semplice: Louver, Blind, Fish-System
Riflessione complessa: Okasolar e Masosolar
Diffusione: tende, tende anti-UV
Riflessione semplice: mensola riflettente, mensola di luce con
trattamento ottico, Variable Area Light Reflecting Assembly, Sun-
Protection Mirror Louver, Anidolic Ceiling, Anidolic Zenithal
Opening, Anidolic Solar Blind
Riflessione complessa: materiali a selettivit angolare (vetri
anti-UV, Anti-Fade, a controllo solare), materiali cromogenici
auto-regolanti (fotocromici, termocromici) e attivati elettricamente
(elettrocromici, Reflective Hydrides, vetri a cristalli liquidi,
Suspended Particle Display, Transparent Insulating Materials,
Aerogels)
Sistemi geometrici complessi: Okalux, Kapilux, Okapane e
Kapipane
Diffrazione: film olografici, vetri a guide di luce con film
olografico, veneziana olografica, filtri anti-UV e anti-IR, vernici
riflettenti
Rifrazione: pannello prismatico, Sun Shading Louver, Hppe
System, Sun-Directing Glass
Schermatura
Controllo
Conduzione
Conduzione: Laser-Cut Panel, veneziana mobile con Laser-Cut
Panel, Angular Selective Skylight
Diffusione
Diffusione: lucernari, lucernari riflettenti,Shed,cupola
trasparente, prisma riflettente
Trasporto
Riflessione: condotto di luce passivo, attivo con con testa di
captazione mobile e con eliostato.
Rifrazione: eliostato, Sun_Light_System
TIPOLOGIE DI CONTROLLO DEL DAYLIGHT
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Sistemi a riflessione luminosa semplice costituiti da componenti con
conformazione speciale che proiettano la radiazione solare diretta sul soffitto.
Si distinguono due categorie di sistemi di controllo solare a riflessione luminosa
semplice:
Mensola di luce o mensola riflettente
costituita da un diaframma trasparente
che riflette e re-indirizza la radiazione
solare diretta in unarea esterna alla
Offending Zone, ovvero al cono visivo
dellosservatore, e permette
lilluminazione di zone poste a una
distanza pari a 10 m dalle aperture
Sistemi parabolici che sfruttano le
propriet ottiche dei concentratori
luminosi parabolici per captare e
collezionare la radiazione solare diffusa
anche in presenza di livelli di
illuminamento ambientale contenuti o di
condizioni di cielo coperto
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RIFLESSIONE SEMPLICE
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Mensola di luce convenzionale: costituita da una serie di lamelle orizzontali
disposte ortogonalmente rispetto allasse verticale che riflettono la radiazione
solare diretta sulla superficie diffondente del soffitto o delle pareti laterali
lamelle
Funzionamento della mensola di luce convenzionale e di Sun-Protection Mirror Louver
Radiazione solare diretta
Riflessione semplice
Radiazione solare trasmessa
Radiazione solare diretta
Radiazione solare trasmessa
Riflessione semplice
MENSOLA RIFLETTENTE
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Le prestazioni luminose dipendono da:
Caratteristiche delle pareti: lefficienza luminosa proporzionale alla
brillantezza, alla tonalit chiara e allassenza di rugosit della finitura
superficiale
Altezza e inclinazione del soffitto: la profondit di distribuzione della luce
inversamente proporzionale allaltezza del locale e direttamente proporzionale
allinclinazione crescente del soffitto
Caratteristiche delle lamelle: lefficienza luminosa, la precisione di
direzionamento della radiazione e luniformit di illuminamento interno
dipendono dalle caratteristiche di brillanza e di riflettanza dei materiali
Forma e geometria del sistema: luniformit delle luminanze e del livello di
illuminamento nellarco dellanno dipendono dalla mobilit del sistema
MENSOLA RIFLETTENTE
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OTTIMIZZARE LUSO DELLA LUCE NATURALE
lightshelf
lucernario
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Prestazioni luminose: maggiori nelle facciate non esposte direttamente a
radiazione solare o in presenza di ampie ostruzioni esterne
Abbagliamento: possibile che si verifichi abbagliamento diretto interno,
che pu essere ridotto con laggiunta di un sistema luminoso artificiale
supplementare che riduce il contrasto di luminanza tra esterno e interno
Risparmio energetico: attribuibile alla riduzione dei consumi elettrici per
lilluminazione ambientale
SISTEMI PARABOLICI
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Anidolic Zenithal Opening: sistema
composto da un collettore e da un de-
concentratore, collegati tra loro da un
riflettore cilindrico, che concentrano e
diffondono la radiazione solare. Entrambe
le parabole hanno una superficie di
riflessione in alluminio anodizzato o in
fibra di vetro con un procedimento di
Coating di alluminio e sono protetti da una
cornice lignea. Il collettore costituito da
un elemento parabolico bidimensionale e
lineare con lasse principale orientato
verso est-ovest e lapertura rivolta verso
nord per incanalare la luce solare diffusa.
Il collettore pu essere protetto da lamelle
verticali. Il de-concentratore costituito da
una parabola rifrangente inserita
allinterno dellapertura zenitale per
distribuire uniformemente il flusso solare.
Schema di funzionamento
e prototipo
SISTEMI PARABOLICI
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Prestazioni luminose: condizioni luminose interne uniformi, luce
diffusa e assenza di abbagliamento e di surriscaldamento estivo
Risparmio energetico: dovuto alla riduzione dei consumi elettrici
per lilluminazione ambientale
Progetto di riqualificazione con Anidolic Zenithal Opening delledificio
Caisse-Conges a Bruxelles, 2002
SISTEMI PARABOLICI
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Materiali fotocromici: sistemi auto-regolanti a controllo dinamico
dellenergia solare che modificano autonomamente le propriet
ottiche e cromatiche in relazione allintensit della radiazione solare.
Sono costituiti da vetri a composizione chimica modificata con
laggiunta di sensibilizzatori ottici (alogenuri o materie plastiche).
Lesposizione alla radiazione solare diretta innesca un processo di
intensa colorazione dovuto alla differenza di assorbimento spettrale
tra vetro e sostanze aggiuntive. Il tempo di reazione per il passaggio
dalla condizione di trasparenza a quella di opacit variabile tra
10100s, mentre il processo di ripristino delle richiede un tempo
maggiore. Lintensit di colorazione direttamente proporzionale ai
valori termici dellambiente. Il costo di produzione pari a circa 150
/m
2
. La vita utilee laffidabilit nel tempo sono di circa 2025 anni
oltre ai quali si ha la perdita della reversibilit processuale.
CROMOGENICI
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Materiali termocromici: sistemi auto-regolanti a controllo selettivo
dellenergia solare che modificano le propriet cromatiche in funzione
della temperatura esterna. Il materiale ha una struttura Multi-Layer
composta da un vetro ad alto coefficiente di riflessione luminosa, rivestito
da pi strati di deposito basso-emissivo che consentono la regolazione
della temperatura di transizione di fase. Variazioni termiche inducono una
transizione di fase tra due stati diversi. La temperatura di transizione
compresa tra 1019C: a temperature inferiori il materiale trasparente,
mentre temperature superiori riducono il flusso di energia radiante e il
materiale diventa opaco. Il tempo di reazione dellordine di 10
- 9
s
Schema di funzionamento e transizione di fase del materiale termocromico
Radiazione solare diretta
Radiazione solare trasmessa
CROMOGENICI
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Materiali elettrocromici: sistemi a controllo dinamico dellenergia solare
che variano gradualmente le propriet ottiche in funzione di un segnale
elettrico comandato da un operatore esterno che memorizza gli impulsi
fino a 24h. La propriet permette di conservare lo stato raggiunto anche
mantenendo inattivo il campo elettrico. Per tornare alla condizione
iniziale, necessario produrre un impulso elettrico di segnale opposto
Finestra elettrocromica E-Control Pilkington Performances luminose di un materiale
elettrocromico e di un vetro float
CROMOGENICI
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Finestra E-Control (Pilkington)
costituita da un vetro-camera composto
da un vetro esterno ad alta trasmissione
luminosa (Tv=75%, g=46%,
Uc=6,24W/m
2
K) e da una vetrata
interna elettrocromica. La trasmissione
luminosa della finestra del 38% nello
stato trasparente e 11% in quello
colorato. Costo 1.000/m
2
Finestra SageGlass (Sage) costituita
un vetro-camera in cui sono inseriti un
multistrato ceramico e un film in
materiale elettrocromico. Il controllo
luminoso e termico ottenuto dallutente
applicando un voltaggio elettrico che
innesca il processo di oscuramento. La
trasmissione luminosa della finestra
del 40% nello stato trasparente e 14% in
quello colorato.
CROMOGENICI
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Aerogel: materiale a controllo solare dinamico formato da una struttura
porosa e trasparente composta da cavit silicee a bassa densit
apparente (25%) e da aria (9598%). Si distingue in:
Aerogel monolitico: formato da lastre di silicio inserito allinterno di
due pannelli di vetro
Aerogel granulare: costituito da elementi tralucenti irregolari di silicio
inseriti allinterno di due lastre in materiale trasparente per proteggere
la struttura ed evitare il cedimento dei granuli
Prototipo e struttura chimica del Aerogel monolitico e granulare
AEROGEL
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Aerogel granulare: il silicio granulare ha elevati valori di trasmissione
luminosa del 85% e solare del Ts=88% mentre, la presenza dei pannelli
trasparenti, diminuisce le propriet ottiche (Tv policarbonato =74%; Tv
vetro basso-emissivo =54%) e termiche (Ts policarbonato =71%; Ts
vetro basso-emissivo =45%). Il potenziamento delle prestazioni
termiche richiede laumento dello spessore del pannello a discapito
della trasmissione luminosa, mentre il miglioramento delle propriet
ottiche prevede una dimensione media dei grani ridotta (=13mm) con
conseguente diminuzione dellisolamento termico. La coesistenza delle
prestazioni termiche e ottiche ottenuta miscelando grani di diverse
dimensioni
Aerogel monolitico: il silicio monolitico ha una trasmissione luminosa
e solare del 92.1%, mentre la presenza dei pannelli trasparenti
diminuisce le propriet ottiche e termiche. La presenza di un vetro-
camera (s
vetri
=4mm; s
aerogel
=20mm) diminuisce i valori di trasmissione
luminosa (Tv>70%) e solare (Ts>75%), mentre accresce le prestazioni
isolanti (U=0.5 W/m
2
K) e di trasmissione energetica (g>75%)
AEROGEL
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Transparent Insulating Materials: sistema geometrico complesso
costituito da un tessuto in fibra di vetrocomposto da materiali isolanti
di natura vetrosa o polimerica inseriti in una doppia lastra protettiva di
vetro. I materiali isolanti hanno una struttura alveolare o capillare e
sono formati da file parallele di micro-elementi cilindrici o prismatici a
sezione circolare, quadrata o rettangolare. Il sistema permette la
riflessione e la diffrazione delle radiazioni solari
Tessuto in fibra di vetro
Sistema Okalux Sistema Kapilux
TIMs
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I materiali filtrano lo spettro di immissione solare in modo selettivo
bloccando la penetrazione delle radiazioni visibili e ultraviolette. Due
tipologie:
Film olografico: costituito da una pellicola plastica schermante che
diffrange la radiazione luminosa in base alla lunghezza donda della
luce incidente. La pellicola stabilizzata chimicamente e inserita in
una doppia lastra di vetro per garantire linalterabilit meccanica e la
protezione dallumidit e dagli agenti atmosferici.
Filtro anti-UV: costituito da lastre in poliacrilico trasparente che
assorbe la quasi totalit delle radiazioni di lunghezza ultraviolette
(98%) o in acetato di cellulosa che assorbe interamente le
radiazioni ultraviolette.
Film ANTI-UV
Legenda:
1. Film protettivo
2. Adesivo con filtro anti-UV
3-5. Poliestere trasparente
4. Sputtered Metal Layer
6. Vernice anti-graffio
DIFFRAZIONE LUMINOSA
Modulo di Fisica Tecnica Arch. Patricia Ferro
Pannello Prismatico: pannello in lastre in vetro o in materiale
plastico con sfaccettature regolari rivestite con un film a riflessione
interna totale. Esso sfrutta le propriet ottiche delle materie
trasparenti di riflettere e di rifrangere la radiazione solare in modo
diverso in relazione allangolo di incidenza. Il costo pari a circa
200400/m
2
per il pannello convenzionale e di 4080/m
2
per il film
prismatico.
Schema di funzionamento del pannello prismatico
Radiazione solare diretta
Radiazione solare trasmessa
DIFFRAZIONE LUMINOSA
Modulo di Fisica Tecnica Arch. Patricia Ferro
I prismi sono caratterizzati da un elevato potere deformante
dellimmagine e, per permettere la veduta esterna, i sistemi sono
collocati ad altezza superiore al cono visivo dellutente. I prismi ri-
direzionano le radiazioni luminose verso il soffitto del locale, ricoperto
con una vernice riflettente che permette la rifrazione delle radiazioni e la
distribuzione uniforme della luce
Pannello acrilico Inglas-Y di Inglas GmbH & Co. KG e pannelli prismatici
Siteco 45/45, Siteco 62/28 di Siteco Beleuchtungstechnik GmbH
DIFFRAZIONE LUMINOSA
Modulo di Fisica Tecnica Arch. Patricia Ferro
Finestra Prismatica: costituita da un pannello prismatico fisso interposto
nel vetro-camera. Il costo pari a circa 300600/m
2
Sun Shading Louver: sistema di copertura formato da una tripla calotta
trasparente formata da uno strato interno in film anti-UV per eliminare la
radiazione ultravioletta, uno intermedio in pannelli prismatici acrilici per
limitare labbagliamento e il surriscaldamento estivo e un sistema di
ombreggiamento in pannelli prismatici per ridurre il livello di
illuminamento interno
Funzionamento di una finestra prismatica
tipo SERRAGLAZE Window

Sun Shading Louver


RIFRAZIONE LUMINOSA
Modulo di Fisica Tecnica Arch. Patricia Ferro
Riflessione semplice: Louver, Blind, Fish-System
Riflessione complessa: Okasolar e Masosolar
Diffusione: tende, tende anti-UV
Riflessione semplice: mensola riflettente, mensola di luce con
trattamento ottico, Variable Area Light Reflecting Assembly, Sun-
Protection Mirror Louver, Anidolic Ceiling, Anidolic Zenithal
Opening, Anidolic Solar Blind
Riflessione complessa: materiali a selettivit angolare (vetri
anti-UV, Anti-Fade, a controllo solare), materiali cromogenici
auto-regolanti (fotocromici, termocromici) e attivati elettricamente
(elettrocromici, Reflective Hydrides, vetri a cristalli liquidi,
Suspended Particle Display, Transparent Insulating Materials,
Aerogels)
Sistemi geometrici complessi: Okalux, Kapilux, Okapane e
Kapipane
Diffrazione: film olografici, vetri a guide di luce con film
olografico, veneziana olografica, filtri anti-UV e anti-IR, vernici
riflettenti
Rifrazione: pannello prismatico, Sun Shading Louver, Hppe
System, Sun-Directing Glass
Schermatura
Controllo
Conduzione
Conduzione: Laser-Cut Panel, veneziana mobile con Laser-Cut
Panel, Angular Selective Skylight
Diffusione
Diffusione: lucernari, lucernari riflettenti,Shed,cupola
trasparente, prisma riflettente
Trasporto
Riflessione: condotto di luce passivo, attivo con con testa di
captazione mobile e con eliostato.
Rifrazione: eliostato, Sun_Light_System
TIPOLOGIE DI CONTROLLO DEL DAYLIGHT
Modulo di Fisica Tecnica Arch. Patricia Ferro
La radiazione solare viene deflessa negli elementi prismatici mediante
una riflessione interna totale e una rifrazione. La deflessione
altamente efficiente perch le riflessioni avvengono tutte nella stessa
direzione. Il pannello controlla i fenomeni di abbagliamento, elimina le
differenze di luminanza e produce limitata distorsione visiva
Schema di funzionamento del Laser Cut Panel verticale
Radiazione solare diffusa
Radiazione solare trasmessa
LASER CUT PANEL
Modulo di Fisica Tecnica Arch. Patricia Ferro
Riflessione semplice: Louver, Blind, Fish-System
Riflessione complessa: Okasolar e Masosolar
Diffusione: tende, tende anti-UV
Riflessione semplice: mensola riflettente, mensola di luce con
trattamento ottico, Variable Area Light Reflecting Assembly, Sun-
Protection Mirror Louver, Anidolic Ceiling, Anidolic Zenithal
Opening, Anidolic Solar Blind
Riflessione complessa: materiali a selettivit angolare (vetri
anti-UV, Anti-Fade, a controllo solare), materiali cromogenici
auto-regolanti (fotocromici, termocromici) e attivati elettricamente
(elettrocromici, Reflective Hydrides, vetri a cristalli liquidi,
Suspended Particle Display, Transparent Insulating Materials,
Aerogels)
Sistemi geometrici complessi: Okalux, Kapilux, Okapane e
Kapipane
Diffrazione: film olografici, vetri a guide di luce con film
olografico, veneziana olografica, filtri anti-UV e anti-IR, vernici
riflettenti
Rifrazione: pannello prismatico, Sun Shading Louver, Hppe
System, Sun-Directing Glass
Schermatura
Controllo
Conduzione
Conduzione: Laser-Cut Panel, veneziana mobile con Laser-Cut
Panel, Angular Selective Skylight
Diffusione
Diffusione: lucernari, lucernari riflettenti,Shed,cupola
trasparente, prisma riflettente
Trasporto
Riflessione: condotto di luce passivo, attivo con con testa di
captazione mobile e con eliostato.
Rifrazione: eliostato, Sun_Light_System
TIPOLOGIE DI CONTROLLO DEL DAYLIGHT
Modulo di Fisica Tecnica Arch. Patricia Ferro
I componenti per la diffusione della luce naturale sono costituiti da
componenti collocate in posizione zenitale ad altezza superiore alla
Offending Zone che diffondono la luce naturale uniformemente
nellambiente. Si dividono in:
Lucernari e lucernari riflettenti;
Shed;
Cupole trasparenti.
Lucernario, Shed e Cupola Trasparente
LUCERNARI TRASPARENTI
Modulo di Fisica Tecnica Arch. Patricia Ferro
Riflessione semplice: Louver, Blind, Fish-System
Riflessione complessa: Okasolar e Masosolar
Diffusione: tende, tende anti-UV
Riflessione semplice: mensola riflettente, mensola di luce con
trattamento ottico, Variable Area Light Reflecting Assembly, Sun-
Protection Mirror Louver, Anidolic Ceiling, Anidolic Zenithal Opening,
Anidolic Solar Blind
Riflessione complessa: materiali a selettivit angolare (vetri anti-UV,
Anti-Fade, a controllo solare), materiali cromogenici auto-regolanti
(fotocromici, termocromici) e attivati elettricamente (elettrocromici,
Reflective Hydrides, vetri a cristalli liquidi, Suspended Particle Display,
Transparent Insulating Materials, Aerogels)
Sistemi geometrici complessi: Okalux, Kapilux, Okapane e Kapipane
Diffrazione: film olografici, vetri a guide di luce con film olografico,
veneziana olografica, filtri anti-UV e anti-IR, vernici riflettenti
Rifrazione: pannello prismatico, Sun Shading Louver, Hppe System,
Sun-Directing Glass
Schermatura
Controllo
Conduzione
Conduzione: Laser-Cut Panel, veneziana mobile con Laser-Cut Panel,
Angular Selective Skylight
Diffusione
Diffusione: lucernari, lucernari riflettenti,Shed,cupola trasparente, prisma
riflettente
Trasporto
Riflessione: condotto di luce passivo, attivo con con testa di captazione
mobile e con eliostato.
Rifrazione: eliostato, Sun_Light_System
TIPOLOGIE DI CONTROLLO DEL DAYLIGHT
Modulo di Fisica Tecnica Arch. Patricia Ferro
I componenti per il trasporto della luce naturale sono
costituiti da sistemi che raccolgono e trasferiscono la
luce naturale a lunghe distanze nellambiente interno
attraverso lausilio di fibre ottiche o di Light-Pipes. I
sistemi si dividono in due categorie in base al principio
ottico di azione:
Sistemi a riflessione luminosa: appartengono alla
categoria i condotti di luce;
Sistemi a rifrazione luminosa: appartengono alla
categoria gli eliostati, i captatori e i concentratori di
luce.
TRASPORTO LUMINOSO
Modulo di Fisica Tecnica Arch. Patricia Ferro
Condotto di Luce Passivo: sistema di trasporto luminoso composto da:
- Testa di captazione fissa in materiale acrilico o in policarbonato trasparente rivestito con
un film anti-UV che convoglia le radiazioni solari dirette e diffuse e garantisce la presenza di
un illuminamento uniforme nellambiente interno;
- Condotto di captazione a sezione quadrata o circolare che trasporta le radiazioni solari
mediante la realizzazione di riflessioni interne totali sulle pareti;
- Unit diffusore che diffonde la luce in entrata nellambiente interno ed elimina i fenomeni di
Discomfort visivo.
Condotto di luce verticale rigido di DaylightPipe
RIFLESSIONE
Modulo di Fisica Tecnica Arch. Patricia Ferro
RIFLESSIONE
Modulo di Fisica Tecnica Arch. Patricia Ferro
Condotto di luce attivo con testa di captazione mobile: sistema
di trasporto luminoso che si adatta alla posizione solare.
composto da:
- Testa di captazione mobile che raccoglie e
dirige la radiazione solare nel condotto. La mobilit
del sistema ottenuta con linserimento di una
lente di Fresnel che rende possibile il puntamento
del sole mediante la rotazione del captatore;
- Condotto verticale di captazione che trasporta
la luce solare nellambiente;
- Unit di diffusione che diffonde uniformemente
la radiazione solare;
- Sistema di illuminazione artificiale costituito da
un sistema di sensori fotoelettrici che rileva il
livello di illuminamento naturale e, quando questo
raggiunge la soglia minima stabilita, incrementa il
flusso luminoso della lampada
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CONDOTTO ATTIVO
Modulo di Fisica Tecnica Arch. Patricia Ferro
Eliostato: sistema di trasporto solare che capta e trasferisce la luce
naturale a distanze elevate. Il sistema composto da un motore di
azionamento, da un Computer di controllo e da un riflettore speculare di
captazione luminosa. Il riflettore formato da una parabola in cristallo
rivestito con vernice speculare e inserita in unarmatura protettiva in
alluminio isolante. Il sistema di controllo computerizzato contiene un
orologio elettronico che ha memorizzato la posizione apparente del sole che
permette la rotazione del sistema ogni 20s.
Schema di funzionamento delleliostato, modello Egis
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ELIOSTATO
Modulo di Fisica Tecnica Arch. Patricia Ferro
Advanced Glazing Ltd: http://www.advancedglazing.com, info@advancedglazing.com
(Solera)
Bartenbach Licht Laboratory: http://www.bartenbach.com/homepage/en/start.htm,
info@bartenbach.com(eliostati)
Colt International Ltd: http://www.coltinternational.co.uk, info@coltgoup.co.uk (Louvers,
Blinds)
Bomin Solar: http://www.bomin-solar.de, info@bomin-solar.de (eliostati, prismi, lenti)
Energy Design: www.energydesignresources.com
Glassbau Hahn GmbH: http://www.glasbau-han.de, info@glasbau-han.de (Louvers)
Interpane: http://www.interpane.net, info@gg.interpane.net (vetri a risparmio energetico)
Lawrence Berkeley National Laboratory (LBNL): http://windows.lbl.gov, http://www.lbl.gov
Okalux Kapillarglas GmbH: http://okalux.de, info@okalux.de (sistemi Okalux, Okasolar,
Okatherm, Okapane, Kapilux)
Pilkington: http://www.pilkington.com, info@pilkington.com(elettrocromici)
Redbus Serraglaze Ltd: http://www.redbus.co.uk, http://www.serraglaze.redbus.co.uk,
info@serraglaze.redbus.co.uk; (pannelli prismatici)
Research Frontiers Incorporated: www.refr-spd.com, info@refr-spd.com(Suspended
Particle Display, SPD-Smart, SPD film)
Spectrus-Lexalite International Corporation Ltd: www.lexalite.com, infro@lexalite.com
(pannelli prismatici)
Square One: http://www.squ1.com
Sumitomo Corporation: http://www.sumitomocorp.com, info@sumitomocorp.com (elisosati)
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BIBLIOGRAFIA

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