James Hillman (1926 2011) Solstizio dEstate 2012 ERETICIDELTERZOMILLENNIOnumerozero da unidea di A. Vivaldi edizioni physiognosis 2012 pamphlet di terrorismi culturali e deliri estatici a libera diffusione in copertina Lean-Lon Grme, La Vrit sortant du puits, arme de son martinet, pour chtier lhumanit (1896) con una foto di A. Annunziata gli eretici del terzo millennio sono Alessandro Alichino Vivaldi capitano dei malebranche (chief editor) Vinz Calcabrina Notaro coordinatore inter-bolgia (heresy design) malebolgia Anita Annunziata Daniela Montella Tatiana Martino Felice Roberto Addeo Andrea Anselmo Federico Marafn lopera qui presentata, ivi inclusi articoli e immagini, salvo dove diversamente specifcato, coperta da licenza creative commons attribuzione - non commerciale - non opere derivate 3.0 italia (cc by-nc-nd 3.0). la riproduzione, distribuzione, comunicazione ed esposizione al pubblico dellopera consentita purch ne venga attribuita la paternit agli autori come da frme. vietato come da licenza menzionata luso per fni commerciali degli articoli e delle immagini, cos come luso degli stessi in alterazione per creare opere derivate. la responsabilit dei contenuti degli articoli pertiene esclusivamente agli autori nominali degli stessi. insulti, maledizioni e maldicenze, candidature, minacce di morte, idee, articoli e immagini per collaborare ai numeri successivi, possono essere inviate a: ereticidelterzomillennio@gmail.com o al proflo facebook facilmente rintracciabile. gli insulti, maledizioni e minacce pi interessanti saranno pubblicati sul prossimo numero, quindi per cortesia frmateli. index INCIPIT PER UN'ERESIA alessandro vivaldi DELIRIO ESTATICO E RIVOLUZIONE MENTALE: DIALOGO DEI MALEBRANCHE alessandro vivaldi et vinz notaro LONTANO DALLA MORTE, LONTANO DAL CUORE daniela montella UNA SCELTA TREMENDA felice roberto addeo CONCERTO PER OCCHIAIE BIANCHE CHE PARLANO AD ALTA VOCE AI SORDI vinz notaro FIGHT CLUB: INIZIAZIONE E NICHILISMO andrea anselmo YOGA, MEDITAZIONE E MODERNIT federico marafn ALCHIMIE, MENZOGNE, ILLUSIONI alessandro vivaldi BOSCH: SFIORANDO IL SEGRETO tatiana martino PAURA, INDOLENZA, DETERMINAZIONE, GIUSTIFICAZIONISMO alessandro vivaldi INGIRUMIMUSNOCTEETCOMSUMINURIGNI FOTOSTORIA ERETICA anita annunziata 9 14 21 26 29 36 56 62 70 80 85 9 INCIPIT PER UNERESIA alessandro vivaldi reichsgraf von soziopathie Un concetto come la blasfemia ha senso solo e solamente allinterno di un Dogma. Ed ecco quindi lUomo. Davvero questa fragile, eppure divina creatura, dotata di libero arbitrio, eternamente in bilico tra bene e male, tra Dio e Demone? No, Vostra Eminenza. Nulla di cos grandioso, nulla di cos drammatico. LUomo niente altro che un miserabile, grottesco, osceno rigurgito delloffcina del caos. Alcuni di noi, oramai pochi e insignifcanti, rifutano questo: lUomo li brucia sul rogo. (A. Altieri, La trilogia di Magdeburg) Introdurre il primo blitzkrieg degli Eretici del terzo millennio tuttaltro che impresa facile. Onore, sicuramente, ma anche onere: ricade cio su di me la responsabilit di unapertura di sipario che predisponga il lettore a ci che sar lo spettacolo. E lo spettacolo in questione non facile da rendere in poche righe: mi si perdoni- no quindi sin da ora le eventuali divagazioni necessarie e le troppe parole. Vi sono due punti sostanziali che bisogna dare per assodati prima di cominciare (e spero per voi, fnire indenni) questa lettura. Il primo che viviamo nelloccidente borghese. Anzi, pic- colo borghese. Quel piccolo borghese che al sottoscritto piace ricollegare al Sesso e nazio- nalismo di Mosse, dove si erge a baluardo di- fensivo della maggioranza una mentalit gretta e provinciale, ipocrita e moralista, ma che nel 10 mondo di oggi si ulteriormente ammantata di una altrettanto ipocrita libert di pensiero che sussiste solo nelle belle parole e non nei fatti. Insomma, la massa, la maggioranza massifcan- te e livellante verso il basso, la fa da padrona. E noi, ne facciamo parte. Siamo nati nella bor- ghesia, moriremo forse nella borghesia (a meno che la prossima crisi economica non rivoluzioni loccidente, o lalternativa terza guerra mondiale insomma); la stessa borghesia ci ha cresciuto. Ma questo non signifca che, sul modello di Avempace o di un pi vicino Jnger, molti di noi non sentano la necessit di uscire da tale condizione, dal momento che risulta essere fn troppo limitante. Come nel Regime del solita- rio, la ricerca di molti degli autori che seguono o almeno la parte esclusivamente flosofca di tale ricerca si fonda sullaspirare al soprav- vivere, o meglio Vivere, in maniera dignitosa dentro o fuori questa citt iniqua che la so- ciet del moderno occidente, in alcuni casi ten- tando infruttuosamente per ora di apportare miglioramenti a noi stessi quanto a terzi. Per capirci: essere nel mondo, ma non del mondo e tuttavia comunicare nel tentativo di rispondere in maniera comunitaria a un mondo che tende alla soppressione di ci che diverso, ritenen- dolo pericoloso. Il secondo punto sostanziale il concetto di antimoderno, che non vuol dire come spesso si crede un bieco e cieco rifuto di tutto ci che la modernit ha prodotto, quanto un rifu- to dellasservimento alle dipendenze delluomo moderno e soprattutto un furioso ed estatico rifuto dellassunto che questo sia il migliore dei mondi possibili. Tant, e non lo dico con leggerezza, che alcuni di noi davvero non si ca- pacitano, leggendo le news quotidiane, di come si possa pensare ci (e qui chiamerei in causa Poe sui concetti di pazzia e genialit, ma mi di- lungherei fn troppo). In considerazione di ci, risparmiateci se non altro la solita nota circa luso delle nuove tecnologie per diffondere il nostro pensiero: la tecnologia uno strumento che non rifutiamo e che cerchiamo di sfruttare al meglio come luomo fa dallalba dei tempi, semplicemente senza privare la stessa della sua 11 essenza: instrumentum e non status symbol. Pu sembrare ai pi limitati in ambito cere- brale una contraddizione in termini. Ma qui, e presto diverr chiaro al lettore, le contraddizioni in termini, apparenti o effettive, sono un vanto. Leterodossia e leterogeneit di pareri e opinio- ni sono la potenza delirante stessa degli Eretici che vado presentando. Ho la fortuna e me ne vanto di conoscere dal vivo oramai da anni molti di essi. Ho avuto modo di stare al mede- simo tavolo con persone completamente diverse direi anche opposte per matrici culturali, politiche, sociali, a dialogare delle problemati- che pi disparate, vedendo di fronte a me tes- sersi una trama fuida e resistente che sembrava istantaneamente distruggere lapatia artistica, etica, estetica del nostro mondo, per creare qualcosa di nuovo e in costante movimento, vi- brazione, estasi di platonica memoria. Ecco: ho visto davanti a me un simposio di eterodossie ed eresie che insieme concertavano come nellim- maginario di Skrijabin: sullo Himalaya alla fne dei tempi. Quindi non meravigliatevi delle con- traddizioni di questa orchestra: ognuno uno strumento con un proprio timbro; il mio unico sforzo stato quello di mettere insieme questi strumenti, che di per s gi suonavano una mu- sica che aspirava alle sfere. Aspettatevi a ogni modo il peggio. Ci che state per affrontare non sterile intellettualismo o avanguardia artistica. Eretici del terzo millennio non il risultato delle parole o dellesercizio ma- sturbatorio della mente per mero sollazzo egoico. Questi ragazzi studiano e ricercano quotidiana- mente, ognuno a suo modo e in campi differen- ti, ma tutti col medesimo proposito: superlima- re s stessi. Non esercizio accademico quindi (e qui rimando alla prefazione del Di Giuseppe a Sugli di e il mondo di Salustio), ma costante tentativo di sviluppare la coessenza di intenzio- ne-pensiero-azione o visione-potenza-azione: essere e divenire senza contraddizione. Divenire ci che si ed essere ci che si diviene, attra- verso mezzi spirituali, artistici, estetici, purch ogni mezzo sia, sempre, azione. Quelle che leg- gerete non sono solo parole, sono il risultato di una mentalit che si basa sul tentare di essere, 12 e non di apparire. Ed questa mentalit, que- sta Welthanschaaung, che si pone in diretto e violentissimo confronto con ci che ci circonda: la nostra visione vitalistica della Vita che si esprime anche attraverso la decadenza, il nichi- lismo, lopera al nero, in opposizione al mondo grigio, opaco, repressivo che ci circonda, e che attua la propria repressione attraverso, in pri- mis, la cultura del consumo e la massifcazione; la Vita secondo il mito, il rito e lArte contro la vita secondo labitudine e gli schemi precon- cetti imposti dallalto (o, ultimamente, sarebbe pi corretto dire dal basso). Rispetto a questo grigio, noi siamo mi si passi la metafora forte tutti belli come la Vita, neri come la Mor- te; siamo essenziati di dionisiaco e tentiamo di esprimerlo con lapollineo: non lasciamo nulla al caso ma al tempo stesso facciamo in modo che la forza stessa prorompente della vita, fuisca attraverso di noi in maniera intuitiva: cavalchiamo la tigre. In questa citt iniqua composta di apatia e di livellamenti verso linf- mo, questa la nostra Eresia, anzi, queste sono le nostre Eresie. Ma non siamo solo eretici, altrimenti dove sa- rebbe la contraddizione che tanto amiamo? Sia- mo delle comparse o meglio delle maschere, e possiamo assumere nature diverse: siamo anche Inquisitori. E ci che accusiamo, ci che inda- ghiamo con piglio quasi fanatico, il mondo stesso. Puntiamo il nostro dito e chiediamo il conto quasi fossimo uno strumento del kar- ma nelle mani del dharma al mondo e agli altri. Non per scaricare su di essi delle nostre re- sponsabilit. Bens perch Dio proiett il mondo per conoscere s stesso e noi, come liniziazione prevede, utilizziamo il medesimo meccanismo: ci proiettiamo nel mondo delle esperienze, ci scontriamo con esso, per conoscere noi stessi. Siamo la questioning mind, la mente luciferi- ca che chiede al creato di dimostrare con lop- posizione la sua dinamicit, la sua intrinseca presunta giustizia, siamo la famma prometeica che aggredisce il sistema precostituito per tirare fuori dalle sue forme la vera essenza della vita: 13 questa lantinomia del nostro essere Eretici e quindi Inquisitori. Concludendo quindi, per quanto detto innanzi, non si meravigli il lettore della brutalit e della forza spesso traumatizzante degli scritti e degli scatti qui presentati: quella che avete davanti o meglio dietro queste parole una Caccia Selvaggia, una Masnada Hellequin, i cui cava- lieri compongono un exercitus mortuorum che costantemente inquisisce se stesso con acque corrosive ben pi brutali di quelle che invece applica al mondo e in queste pagine. Mi permetta il lettore, con superbia, di augurar- gli di trovare in questi scritti almeno un piccolo stimolo per far vibrare la propria vita, per tor- nare allawake your soul, re-enchant the world. In caso contrario, che ci risparmi la psicanalisi da quattro soldi che ci ha gi portato a essere scomunicati e banditi dalla nuova Ecclesia, in- vero i social network dominati dal buriname e da tristissimi radical chic: di carta igienica ne abbiamo fn troppa. Buona lettura. Ho baciato la Morte per amare la Vita. Ho bevuto il Dolore per bramare il Piacere. Ho mangiato Sacrifcio per il Conoscere. Ho vessato la mia Anima per Sapere e Vedere. Solo ho vagato, ponendomi domande: ho ingannato la mente per conoscere lEstasi. Poi arrivata Lei, e tutto mutato. 14 DELIRIO ESTATICO E RIVOLUZIONE MENTALE DIALOGO DEI MALEBRANCHE alessandro alichino vivaldi vinz calcabrina notaro Sono passabilmente soddisfatto, non felice, soltanto quando sono solo. Non misantropia, ma orrore di dover dare spiegazioni. Decido di non dare pi spiegazioni. (Ennio Flaiano ma vaffanculo!) Che cosa bene? Tutto ci che accresce il senso di potenza, la volont di potenza e la po- tenza stessa delluomo. Che cosa male? Tutto ci che deriva dalla debolezza. Che cosa la felicit? Sentire che la potenza aumenta, che si vince una resistenza. Non soddisfazione, ma pi potenza; non pace universale, ma guerra; non virt, ma abilit (virt nello stile rinasci- mentale, virtus, libera da convenzioni morali). I deboli e i malriusciti devono perire: primo principio della nostra flantropia. Inoltre li si dovr aiutare a farlo. (Friedrich W. Nietzsche, LAnticristo) 15 alichino Le belle parole, semplici o complesse, sono solo sabbia negli occhi. Abbondano sul- la bocca degli stolti e soprattutto su quella dei bigotti e degli ipocriti. Nel mondo dellinforma- zione, dove tutti pensano di avere il diritto di parlare diritto non guadagnato n conquistato le belle parole sovrabbondano. Ma i fatti quasi mai seguono le chiacchiere. Potete fare psicanalisi da quattro soldi alla Mo- relli quanto vi pare, ma solo vano tentativo di togliere la parola a chi costantemente dimo- stra la vostra idiozia e il vuoto che si cela dietro il vostro assistenzialismo, dietro le vostre vite umanitariste e giustifcazioniste, putrefatte e portatrici di infezioni virali a base di ipocrisia e bigottismo. Si, siamo inquisitori, siamo paladini della bru- talit, fanatici del dinamismo e della relativit della forma. Siamo i vostri accusatori, si, perch nel mondo delle libert assolute qualcuno deve arrogarsi il dovere e il diritto di palesare la vo- stra idiozia, senza alcun rispetto. Siamo la cazzo di caccia selvaggia votata alla repressione intellettuale del qualunquismo della plebe di merda. calcabrina Siamo leuforia distruttiva come ra- gione di vita contro gli ignoranti, la nemesi bru- tale che sabbatte sulla brutalit del materiali- smo. Fight fre with fre, il fuoco va combattuto col fuoco, e voi non avete la pi pallida idea di cosa sia bruciare davvero. Il fuoco guerra sacra, non miseria spirituale. Il fuoco veleno bruciante e voi non avete lantidoto. Stronzi. alichino La nostra distruttivit catartica. Puri- fchiamo laria dalla banalit delle vostre cazzate. calcabrina E non fraintendete la nostra natu- ra, che purezza dodio, per un fnto amore per lumanit. Bisogna esser[ne] superiori per altezza danimo, per disprezzo 1 . Vogliamo un codice per interagire con voi, un codice imposto 1 Vd. F. W. Nietzsche, LAnticristo, Adelphi, Roma 1977 16 cui attenersi 2 . Contrariamente, non avendo la bench minima stima dei puzzafato che appe- stano laria del mondo, non vogliamo che ci si avvicinino, per qualsiasi cazzo di motivo. Non ci piace luomo, non ci piacerebbe in nes- suna altra epoca, non lo tolleriamo, non tolle- riamo i suoi sciocchi bisogni, le sue sciocche pretese salvifche, la sua genufessione, la sua schiavit, la sua mancanza di rispetto verso gli di, verso i proprio simili, verso gli altri esseri di questo pianeta e verso le energie di questo universo. Non tolleriamo il suo sentirsi padrone del mondo, il suo screditarne ogni aspetto vitale, impoveren- dolo e ammalandolo di miseria. Per le ragioni test descritte, non possiamo de- fnirci uomini, ma intermediari tra voi esseri miserabili e ci che temete e aborrite per inca- pacit, con unico intento di precipitarvici den- tro. Senza possibilit di scampo. alichino Esaltati dello spirito, lfhnar della cultura, arditi nella vita quotidiana. Inquisitori folli prima di noi stessi e poi degli altri. Questa la masnada di Hellequin! calcabrina Severitas in Extremis. Bisogna es- sere anzitutto severi verso se stessi. Sopravvis- suti alla crudelt autoinfitta, occorre assumersi il dovere di infiggerne dove necessario. alichino Dallapatia generata da intellettualismi e accademismi sterili e privi di qualsivoglia uti- lit etica ed estetica, per s come per il mon- do, vi una unica via di uscita: la potenza del blitzkrieg intuitivo, lartiglieria delle emozioni prorompenti ma prive dellartifcioso e del pa- tetico. Studi? Che cosa studi, ma soprattutto, perch? Questo mondo malato, e lo perch si pongono le domande errate. Noi siamo le af- 2 Cfr. S. iek, sulla questione della tolleranza. BLI T ZKRI EGIN TUI T I V O ARTI GIER IADE LLEE MOZ IONI P R O ROM PENT ! 17 fermazioni che demoliscono le false domande e che pongono una semplice scelta: o ti poni la domanda giusta, o ti auto-annichilisci. Sveglia la tua anima, reincanta il tuo mondo. Non si pu stare fermi. La vostra banalit, il grigiore del vostro qualunquismo, il vuoto del- le vostre anime riempito di nullit materiale e materialistica, ci che pi deturpa non solo il mondo, ma la Vita stessa. Questo uno scontro di civilt, anzi, la nostra Weltanschaaung quella della Vita, di Apol- lo integrato con Dioniso, quella di Hillman e Nietzsche, dei grandi eroi e dei flosof, quella del Mito e del Rito pieni di potenza contro la vostra, quella del consumo, della crescita, del materialismo nella sua peggior maschera: quella della libert e della fnta possibilit di un antagonismo per bambini viziati. Qualcuno deve assumersi la responsabilit di cotanto scempio. calcabrina Questa la ratio per cui lungi da noi lindignazione e lungi da noi scaricarci della responsabilit di non chiamare le cose col pro- prio nome. Saremmo peggio di voi, sentendo- ci superiori da abbandonarvi al vostro destino, poich visto che il destino va governato, e visto che rifutate di farlo, de facto state imploran- doci di assumercene la responsabilit: quella di abbattervi intellettualmente. Sar anche questo il vostro destino? Probabilmente. Sar questo il nostro destino? Essere, cio, nel punto del ciclo durante il quale un Sole Nero tramonti aggressione? Ma c una differenza: il punto che i giochetti paradossali da fnto-intellettuali li lasciamo ai cretini. Noi combattiamo indipendentemente da vittoria o disfatta. Assumiamo la nostra spro- porzione e ne facciamo arte. Per dissestare ogni volta lequilibrio del mondo, che contrariamen- te sarebbe una pozzanghera. In questo siamo padroni del nostro destino e ri- futando lesistenza del vostro, lo disintegriamo. Oh, ma scusateci se insieme al vostro destino perirete voi anche. Accettate le scuse come ogni ignaro che si rispetti e annichilitevi. BLI T ZKRI EGIN TUI T I V O ARTI GIER IADE LLEE MOZ IONI P R O ROM PENT ! 18 alichino Jaccuse! Luridi stolti dal cuore spen- to, privo di vibrazione e quindi privo di bea- titudine. Ma piuttosto che ammettere linfma condizione in cui vi trovate, primo passo per risollevarvi da quella condizione di bruti, da Dante tanto disprezzata, preferite narcotizzare il vostro fuoco interiore fn quasi a estinguerlo. Booby trap, la trappola per allocchi tanto invisa ai rambo cerebrolesi. Gioco tramutato in arma crudele. E cos, illusi di possedere e quindi di appropriarvi dellessenza di ci che la vita vi pone intorno, eccovi fregati, identifcati con ci che avete, e incapaci di sapere e percepire ci che siete. Vi riducete a essere laperitivo, loro- logio, la macchina, la chiacchiera del pi e del meno. Esistete, ma non vibrate. E i peggiori di voi sono coloro che si ammantano di maschere che dentro di loro, ineluttabilmente, non sono. Non vibrate; non sapete; non tacete: ma come la pi stupida delle scimmie, vi arrogate il dirit- to di osare e di parlare, attraverso linganno, in primis di voi stessi. calcabrina Capo dimputazione: Debolezza. Si, perch siete deboli, siete deboli poich cre- dete desser forti. Credete desser salvi, credete di valere, credete di possedere, credete di controllare. In fondo, credete e tanto basta, imbecilli. Chiunque crede rifuta di penetrare il senso delle cose. Rifutate la profondit, sposando la vostra pallida Ebe, e questo ci offende e offen- de il nostro amore e la nostra adorazione per Persefone. Deboli, siete inadatti a esistere, e questa la vostra colpa, la vilt, la vostra bassezza: non sa- pete reggervi sulle vostre gambe, che siano sane o malate non conta affatto, poich c gente con gambe malate che sassume tutta la responsabi- lit di avere delle proprie gambe. Voi, invece, voi deboli spiritualmente, voi fac- cidi, pallidi, voi pavidi, siete nati indegni della santit della Vita, necessitate di un bastone cui poggiarvi, un corpo estraneo: che sia lennesimo C .
T r o u i l l e ,
S t i g m a
D i a b o l i
( 1 9 6 0 ) 20 politico che a sua volta sappoggia alla vostra inconsistenza in uneterna torre di pisa-babele che offende la rettitudine fallico-solare incar- nata in noi; che sia lennesima sgualdrina la cui bava nauseabonda trasborda da ogni orifzio di un corpo vuoto di luce e vi fa sbavare per con- tagio, come fosse un virus che causa idiozia e stoltezza; che sia una scatola di luce artifciale con lultima insulsa innovazione scientifca in- nanzi alleternit della Vita e della Morte; che sia un feticcio da leccare, dal culo del cadavere che vi inquieta e vimpone dandare a curiosare con tanto di fanfare e lacrime cerimoniali, sino al vibratore di plastica fnto come i vostri cuori e i vostri climax dinsoddisfazione. Poich siete limmonda simulazione dellesisten- za. Siete labbassamento allinfmit di qualsiasi verit dilaniante. Pena: Recisione del baculum per ogni imbecille. Visto che non riconoscete di avere gambe cui poggiarvi e che la Natura vi ha gi puniti per questo, ma visto che ci non risultato baste- vole, vi spezzeremo gli appoggi e lasceremo marcire nel mentre capirete che non siete nep- pure capaci a strisciare. J a c c u s e ! 21 LONTANO DALLA MORTE LONTANO DAL CUORE daniela montella La destruction est donc une des lois de la nature comme la cration. Donatien Alphonse Franois De Sade Albrecht Drer Venere, Cupido, la Morte e i Folli (1494) 22 La morte lunica condizione necessaria alla rinascita. Gli animali, il cui istinto naturale ancora intatto, non la temono. Distinguono la sopravvivenza dalla non-sopravvivenza, ma il trapasso in s poca cosa. un passaggio come un altro: si nasce e si muore, si rinasce e si muo- re di nuovo. ciclico, naturale e inevitabile. La fgura della morte come una seconda ma- dre amata e temuta opera esclusiva delluomo. Non c cultura, popolo, religione o arte che non abbia cercato di tendere le mani per sforarla in- columi. la consapevolezza della sua esistenza ad aver allontanato luomo dallistinto anima- le rendendolo defnitivamente umano, schiavo sia del corpo che della mente. Respingere lidea della morte come respingere lumanit stessa quella che si inseguiva, mordeva e fuggiva come impazzita: quellumanit meravigliosa che distruggeva e creava senza sosta in un ci- clo continuo, assordante, opulento, inesorabile. Agli eroi antichi che si sfracellavano in batta- glia corrispondeva una morte meravigliosa, in- comprensibile al mondo moderno. Negli ultimi tempi, invece, la morte e la distru- zione sono passate in secondo piano e conside- rate come cose negative ed evitabili. Dallistinto di morte, rinascita e crescita si passati a quello dellaccumulo e della stasi: tutto va ammassato in un angolo senza possibilit di recupero. Degli eroi antichi non sono rimasti che gusci pavidi e mollicci, buoni appena a ingrassare e consumare senza alcuna evoluzione, perfetto emblema del mondo in cui vivono. Loscura signora e la sua sete di devasto funzio- navano meglio di quanto la vita e la difesa della stessa abbiano mai saputo fare, perch non c nulla che possa contrastare la morte: davvero infnita e onnipresente. La vita invece tentenna, tremola, arranca e fnisce ma luomo moder- no, nella sua infnita inadeguatezza, le si ag- grappa addosso lo stesso: ha paura, si caga sotto in nome del niente e niente ha da combattere se non la spasmodica e mai ammessa attesa del cambiamento. Le persone che aspirano allim- mortalit sono le stesse che vivrebbero i secoli a venire grattandosi le palle. Nel frattempo per inventano cure, fanno ri- 23 cerche, sperimentano, dicono, provano, disfano tutto e riprovano per vivere pi a lungo. Un af- farone. Peccato che sia la vita ad allungarsi, non la giovinezza. Arrivi a centodieci anni col cuore che pompa ancora un corpo avvizzito come una prugna secca. Sei cieco, sordo, rimbambito, ti ridono dietro e non capisci un cazzo. Per sei ancora vivo. Ringrazia. Luomo e la vita a tutti i costi, la vita senza morte, sono come una vecchia coppia di sposi male assortiti rassegnati alle fatulenze del con- sorte nel letto nuziale strisciate di merda e bava al posto del coito. Fanculo gli orgasmi, andremo in paradiso. Fanculo la morte, freniamoci, smettiamo di bere e fumare, andiamo a correre, mangiamo senza ogm, combattiamo per la terra, combat- tiamo contro la guerra, smettiamo di scopare, smettiamo di parlare, smettiamo di pensare; se restiamo immobili e controvento la morte se ne andr da sola. Credeteci, mummie. Se c una cosa che luomo non sa fare, e non ne sar mai in grado, accettare la propria condizione di creatura senziente in un mondo dominato dalla natura e dal caos. Non lo am- mette, non se ne capacita. Vivere in un am- biente che non sia su misura per lui quasi unoffesa. Lima le montagne, argina le foreste e devia i fumi solo per punire quel mondo che non gli si adattato come pensava di meritare e affermarne il proprio dominio. Ma lunico a sostenere la propria posizione, quindi fa e disfa tutto da solo. Non ha nessuno con cui confron- tarsi o scontrarsi, nessuno che possa defnirlo e aiutarlo a trovare una strada corretta, nessuno che possa farlo rifettere sulla propria condi- zione. Nel suo isolamento si dispera e si esalta al tempo stesso, alternando in egual misura la propria crescita e la propria miseria. Come tutte le creature sole fnisce col crearsi dei compagni immaginari, perch la solitudine lunica con- dizione che riesce a condurre luomo alla follia. E lumanit reagisce allo stesso modo del singo- lo inventando pretesti per giustifcare la propria 24 presenza e creando delle entit con cui confron- tarsi. Grosso modo se ne possono distinguere tre: la morte, il destino e Dio. Creando il culto della morte luomo si confronta contro chi gli impedisce sacrilegio! di vivere per sempre. La morte un ostacolo. Interrompe, distrugge, disfa senza alcun controllo e luomo non ha modo di combatterla se non allungan- do la durata della vita; ed talmente assuefatto dalla lotta, e cos esaltato da considerare i vecchi incoscienti e bavosi che superano i centanni di vita come una vittoria. Ci piace vivere immobi- li, ci piace aver paura di morire, ci piace pulire il culo dei vecchi. una questione di principio. Il destino un po pi vago, e ha diverse inter- pretazioni: essenzialmente solo un modo mol- to blando di spiegare il caso. Qualunque coin- cidenza, in mano alluomo, destino. molto facile avere a che fare con i propri pensieri se c il destino, come causa fnale e punto fermo, a spegnerli tutti. Dio, invece, nato a immagine e somiglianza delluomo come il punto fermo defnitivo: dove il destino non ha potere, c la volont di Dio. lestremo tentativo di dare un pensiero con- creto alla morte attribuendole delle caratteristi- che, un volto e la possibilit di negoziare. Se faccio questo, questo e quello eviter la morte, vero, Dio? Ti prego, Dio, pensaci tu. Ma Dio non si limita a dispensare la morte, si- gnore e signori: lui ha creato ogni cosa, appare nelle grotte, fa sanguinare le statue e premia i puri di cuore. Dio la morte coi superpoteri. Unaltra tendenza dellessere umano quella di esagerare. in grado di alimentare a dismisura qualunque pensiero lo colga, piccolo o grande, e con altrettanta facilit ne perde il controllo. Grazie alla mente delluomo limmagine di Dio si evoluta in quella di un essere perfetto, on- nisciente e onnipresente: un po troppo per delle creature che da migliaia di anni faticano a tro- varsi il buco del culo con due mani e una torcia. dalla creazione di Dio che luomo ha dimo- strato il suo evidente masochismo, la sua pe- renne volont dinculata, la sua inclinazione alla sottomissione e allumiliazione pi bieche. Nulla ti fa pensare al masochismo pi di una 25 divinit gigantesca pronta a farti fustigare, se- viziare e torturare nelle famme eterne se non esegui i suoi ordini. Ma, mentre da un lato luomo si sottomette al volere di Dio per il proprio piacere autolesioni- stico, dallaltro deve ancora dimostrare la propria potenza sul mondo ostile raschiandone la super- fcie per adattarsene. Luomo borioso e remis- sivo, arrogante e impaurito, docile e pericoloso. Lunica immagine che mi viene in mente per descrivere il suo rapporto con Dio quella di un uomo daffari che, dopo aver sbraitato tutto il giorno, afftta di nascosto una prostituta per farsi picchiare. Matthias van Sommer Allegory on death and eternal life (1650-70) 26 UNA SCELTA TREMENDA felice roberto addeo Salteremo in aria come bossoli vividi di ottone buio appariscente. I nostri ghigni rifessi lungo la canna liscia delle nostre ornamentali guarnizioni assassine, faranno tribolare le poche mosche impotenti tra larghi ronzii viziosi, in chiave fatua di baritono. La terra stata privata di ci che la rendeva pi servile agluomini: la sua pratica e tacita Attesa. E come unobsoleta anarchica mocciosa, si desta al suono delle sue apicali campane accen- nanti, ora, e non vuole pi farsi mettere sotto i piedi da noi cosiddetti uomini moderni, futuri sempre vincolati, come presenti sempre morenti. I nostri sguardi soffocano lungo i margini della comprensione i nostri agevoli simboli, le nostre parole vengono fuori simili a femma- tici e dolorosi parti cronici, puntualmente destinati a un fallito esito, deter- rente tanto esiguo e, sinteticamente, irrilevante. Bocche genitali affamate di continuo proftto: duro, grosso, si, ma pertinente. Affamate di occhi come lucciole pusillanimi disotto una coppa pi aggraziata di loro. Nei bar solo vili contrattempi per mordenti paventati, dai caratteri perpetuamente estinti, gente che arranca, tra minuti e bicchieri, qual- che scorza porifera di umanit calpestabile; i baristi, solitamente gentili con i tuoi soldi, cambiano svelti il copione se cerchi loro credito, personifcando la carit in mezzo obolo imbibi- to di mortifcante educazione fratricida, e tu tentenni, perch sai cosa vuoi. Una scin- tilla ribelle ti ha appena appiccato sul legno umido del seggio. Ammaestri i tuoi ragionamenti per non esporli troppo alle trappole del contegno, 27 p h .
a n i t a
a n n u n z i a t a 28 tentenni ancora, intanto li affli risvegliando il tuo nebuloso acume, lisci come aculei di sottile prontezza ferina. Sai gi che riderai alla contemplazione di quel piglio trafelato, nel momento in cui espugner, di rigetto, lin- tera copertura giudiziosa di cute abusiva, per nulla confacente ai tratti contrariamente sommessi del suo volto stitico, tragicamente reso concavo dallabituale apatia di rito, durante giorni e notti mai devoti a sentimenti infruttuosi, e sventurato, come uno sputo involontario co- lor catrame, sullabito da cerimonia incontami- nato di una fresca e vergine creazione nascente, quando, noter, nel palese turbinio di precipi- tose manovre mentali al loro spicciolo ripiega- mento celebrale, lunico vivace baleno di coraggio (accidental- mente redivivo e reduce traviato dalla monu- mentale esaustivit del mio salomonico colpo). Gingillarsi e sputtanarsi, tra vulnerabili ricettacoli incontinenti e biasi- mevoli alleanze, a foggia di apprensioni indotte a cerimoniose sodomie linguistiche, previo la fallace e depressa bora supponente, nella raggiunta frantumazione viscerale della sua inappellabile conformit alienante, mista a lecita prostituzione formalizzata e distacco convenevolmente asettico ...ma poi ti fermi. Non riesci nemmeno a dargliela per vinta, per. Pensi alla polizia che ti ha gi fermato in quel locale, pensi al tuo letto, pensi alla musica, pensi a un budino, e poi rinunci man mano. Ti ritrovi a girare intorno al tuo bersaglio ancora vivo, come un avvoltoio appesantito dallaria inqui- nata che gonfa il suo stomaco, da ormai troppe albe affamato. Il tuo viso vomita un risolino per met irrive- rente, per met irrimediabile, afferri il cicchetto e poi lo butti gi in fretta, come una scelta imperdonabile e, meravigliosamente, tremenda... 29 CONCERTO PER OCCHIAIE BIANCHE CHE PARLANO AD ALTA VOCE AI SORDI vinz notaro Abbiamo imparato a curare terribili malattie e ne sorgono altre terribili e del tutto nuove. Abbiamo appreso le regole delligiene e della sicurezza e ci hanno aggredito debolezze, im- potenze e pericoli del tutto inattesi e molto pi giganteschi di prima. Abbiamo studiato i pi complicati strumenti e le pi compli- cate istruzioni per conservare e congiungere inaudite masse di uomini su distanze spaziali e per durate temporali prima sconosciute, ma siamo pervenuti nel contempo ai pi complicati strumenti e alle pi complicate istruzioni per disperdere e annientare in mi- sura imponente le stesse masse di uomini. (Erich von Kahler, Der Beruf der Wissen- schaft, 1920) ARIA (BRUTTA ARIA) Mi fate pena. Vi sentite potenti nel lavoro, che non Opera. Siete agili sullasfalto, che non terra. Figliate per naturale evoluzione, ma non partecipate al divenire. Siete frutto dellincapacit a godere: la dissoluzione. Tragur- gitate cibi per vivere, eppure vammalate. In- gollate aria per non morire, eppure morite: vi mai balenata lidea di non saper respirare? 30 Vi sentite padroni di tutto, eppure strisciate per tutto. Siete padroni daltri uomini, di terre, animali, foreste; laria che respirate vostra, le avete dato un prezzo e una moneta di scambio; persino ridete guardando la televisione, che non visione. Ridete, ridete sgraziati, ridete guardando docu- mentari su trib lontane, ascoltate le loro can- zoni e ridete, ridete delle loro tradizioni. Ma non ne avete pi alcuna vostra. E questo vi fa sentire progrediti, ma non siete avanzati. Mi fate pena. Schiavi sradicati e privi di nutri- mento. Altri morti giocano coi vostri cadaveri; non fate parte di questuniverso e di nessun al- tro; siete laberrazione del principio dissimmet- rico tra materia e antimateria. Siete merda, della peggiore specie. La merda che non neppure residuo. Poich c un residuo spirituale, qliphotico, che cela le scintille della Sophia perduta, e non vappartiene; c poi la merda cagata nella terra, il piatto preferito dalla vita, e non vappartiene. Quel che inerisce voi, la merda lasciata a marcire in cuori inorganici, quella infertile. Siete rifuto, non residuo. ROMANZA DE GlINDEGNI Siete indegni. Un paese di indegni, questo lItalia: gente che non rispetta la stessa divisa che indossa, lo stesso lavoro che gli d da mangiare, gente che non rispetta i propri fgli, fguriamoci i propri defunti. Porci indegni che singozzano di nascosto, senza il coraggio di dire una sola parola sul modo sporco di rubare il pastone che alimenta la loro dipendenza dal potere. Poi- ch potete pure credere di rubarmi tutto, ma lunica cosa mia che non porto dentro di me la merda che cago, il resto una vostra illusione. E allora, buon appetito a voi tutti! Banche, av- vocati, tribunali, preti, culivendoli dello spet- tacolo, furfanti dogni et, pagliacci al governo e puttane chhan preso pi viagra che cazzi nei loro culi, al punto che tra poco gli spunteranno le code da topi! cos fnalmente avremo una raz- za di esseri duna bruttezza degna del proprio viscidume interiore. 31 INTERMEZZO SUI TOPI Insensibile. Mi scrollo di dosso me con freddo sudore. Scivola fugace e laterale, perdo di vista la goccia. Distante descesa sul volto rigando la pelle disappare. E disappare la pazienza. Prima della devastazione. Ora dovr perdermi nellat- tesa paziente duna svolta. Odio. E la svolta giunger tacita, goccia su goc- cia su goccia e fredda come respiro mattutino che in gola secchezza, aridit, incolore, insapo- re, inodore, il rancore, la polvere, la luna, la fga, e due dita in gola per rimettere al mondo tutto quanto abbiamo il santissimo dovere di subire. Ecco. Oltre la porta: agitazione palpabile. La folla trema. Io sudo senza pi essere io. Fuori il sole nero sciolto dentro. Non voglio uscire tra i topi. Non voglio conta- giarli i topi. Voglio solo essere insensibile dolore atterrito da troppa sensazione. (Mi fanno schifo i topi, resistono sempre a tutto) i n
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v a n i t a s 32 DUETTO DELLA POSSESSIONE La cecit, scaturigine dellodio pi violento e in- contenibile, illuminante. Percepisci che esiste uninversione dellinversione: stella nera, vedi bianco, accecante notte rovescia. Controllando la perdita di controllo e respirando fortissimamente, solo cos pu inverarsi il tra- salimento. Respirare dai polmoni del caos. Da qui lamore insignifcante... innanzi alla possessione. Fu cos che lei prese a scrivermi dentro, veloce e in rosso, e io pensai ma guardala! ha la follia, il coraggio e lirriverenza per farlo.... (Ti stavo aspettando). Amore possessione. Non possesso. Singolare, plurale, appartengono a unaltra sfera. Il possesso la ratio del principium individua- tionis. La possessione invece spersonalizzante, dionisiaca, annichilente, demoniaca, estatica. una prova. Per amare devi esser disposto a perderti. E a perdere laltro. Amore nutrimento. Radice NU- sgorgante, per putrefazione; TRI- il nato, lallattato; MENTO suffsso che indica latto (lat. mentum) o latto che cade su di s (me) o rifessivo (men-te), etc. La mia nascita divora la mia morte. O anche, per vivere necessito morire. E a proposito... Tutti a un certo punto della vita dobbiamo far i conti con qualcosa che muore. E tutti abbiamo il potere di tenerla in vita. Vale valutare che niente torna dalla sua fne, si pu solo perpe- tuarne lagonia, vita annacquata e illusoria. Ed acqua che trascina nel suo fnire. A volte necessario lasciare che le cose muoia- no, accettandone la sofferenza. Il tempo ritorto contro se stesso, si scioglie nella nostra sete, si consuma nella nostra fame. Lat- timo prima del sempre da capo, lattimo dopo il sempre fnito: linvisibilit, pausa defnitiva tra la dose di bellezza inebriante e quella mortale. 33 CORALE DE LETERNIT Il sole fresco, i cani come statue e i muratori arrivati un minuto prima di me (solo che io sto visibilmente cotto) mi rendono un maledetto stronzo. Per questo merito le migliori albe e i migliori mal di testa. Narcisismo attivo vampirizzare i vampiri. Non puoi cadere dallalto tra le braccia di un demone: ti sbraner. Soltanto faccia a faccia puoi abbracciare le sue famme. Dunque, impara a respirare il fuoco. La purezza un processo, purifcare. La resistenza dolore. Il dolore vinto dal furore. La morte unestasi insostenibile: per questo commettiamo lerrore di avere un ne- mico, aspettiamo che attacchi, inventiamo che attacchi, poich non sosteniamo di essere deboli per il dolore, impreparati al furore. E cos non moriamo mai. E nemmeno rinasciamo. Chi luomo? Un essere che valica le ere com- plicando la sua esistenza con strategie di an- nacquamento del dolore, comunicando razio- nalmente, agendo ragionevolmente, credendosi prescelto o superiore con stupida ovviet. Cosa ha fatto luomo? Ha inventato la morale che garantisce la mediocrit, la medicina che ga- rantisce la mediocrit, il denaro che garantisce la mediocrit, la comunicazione che garantisce la mediocrit. Ma c qualcuno che fuoriesce dalla gabbia, va incontro al suo demone, bacia la sua sproporzione. E allora abbiamo tre casi: gli artisti, i guerrieri, i mistici. Fanno tre cose inutili: creano bellezze inutili, distruggono uomini inutili, arrivano a visioni inutili. Ma non sono mediocri. Non sono i migliori in niente, ma hanno com- preso la propria disfunzione e lhanno condotta allestremo. Vivono fuori dalla mediocrit. Essi vivono. I mediocri non smetteranno mai di morire, in quanto mai hanno vissuto. Si, sono immortali. (Siete immortali! Contenti?) Ma quando un artista, un guerriero, un mistico, muoiono, loro fanno sul serio. Muoiono davve- ro. Essi non sono immortali. Sono eterni. 34 p h .
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n o t a r o 35 GRAN FINALE, O STRAMANA This is the Feast of Pleasure, wherein all Flesh is purged of every mundane and temporal desire in an orgiastic super-phy- sicality. Thus in exhaustive satiation the Initiate is made an Open Vessel for Pri- mal Desires to bear their Dream unto the Flesh of Manifest Reality. (Andrew Chumbley, Azotia) Chi vuole farlo (preoccuparsi) libero di farlo. Tanto il tempo non cambia. Vale a dire: se do- vr tagliarti la testa ti piacer. Ma non sei tra le teste selezionate, quindi preoccupati. Arriver qualcosa di inquietante. E non sar come il ven- to caldo artifciale, non potrai farci nulla. Non saprai farci nulla. Sar brutto e non capirai. Non ne avrai il tempo. Non avrai la possibilit perch il tempo che avresti dovuto usare per compren- dere lo hai spregiato. Poi salzeranno migliaia di mosche suicide. Andranno verso terra, nella sabbia, scaveranno la tua fossa. Arriver impie- toso e ti spezzer le ossa delle gambe. Piegato andrai sotto. Sotto nella terra che non potrai respirare. Perch non hai imparato a farlo?, cos ti schernir: perch non sai respirare la sabbia?. Ma, per limpidit, ti confesso che tu non avresti mai potuto imparare. Sei inferiore. Non puoi farci niente: o sei folle o sei defciente. O leresia o la paranoia. E le mosche mangeranno il tuo cadavere blu, cominciando dalla lingua che hai usato per vo- mitare e poi leccarti il culo. La tua ultima visione sar il mio ghigno freddo. Il distacco dei cieli so- pra di te. Qualcosa che non tappartiene, mio e di coloro che sono al mio fanco, quando la notte si fa bianca e le stelle inverse bruciano nerume. Per te sar il nulla pi claustrofobico, a ogni punto del caos uno strazio, a ogni punto del caos uneternit che non saprai affrontare. Poi verr il tramonto dopo il tramonto. Una bocca terrifca ingoier la luna. Noi saremo so- pra le nubi a guardare dalle alture inconcepibili e festeggeremo ogni morte infame con canti e danze, pestando amaramente quelli che verran- no al tuo seguito. Si dia inizio alla guerra del tramonto dopo il tramonto. 36 FIGHT CLUB: INIZIAZIONE E NICHILISMO andrea ans anselmo UNESPERIENZA PERSONALE A MO DI PROLOGO Una serie di esperienze di vita mi legano a que- sto flm di David Fincher pi che a tante altre pellicole. Diffcilmente ci si pu riconoscere specularmente nel Leonida di 300 o nel giovane Harrison Ford di Indiana Jones, anche se piace- rebbe certamente a molti. Al contrario una serie di tratti mi collegano al protagonista di questo flm (nella sua fase da sfgato Mister Ikea in- 37 terpretato da Edward Norton ovviamente, che avevate capito?): in primis il tipo di lavoro - praticamente identico; poi let; il fatto di vivere in un appartamento da solo e soprattutto les- sere perennemente insonne e stressato. Addirit- tura coincidenze relative a particolari insignif- canti del flm, come quello di rincasare stanchi morti e trovare vicini di casa intenti a copulare rumorosamente con tanto di urla bestiali come capita in una delle sequenze pi tragicomiche dello stesso. Una serie di coincidenze che fan- no rifettere Ricordo poi che mentre leggevo lomonimo romanzo venivo spostato come un pedone sulla scacchiera per questioni di lavoro, in giro per lItalia, con continui trasferimen- ti aerei. E intanto risuonava lapidario uno dei motti del flm: Questa la tua vita e sta f- nendo un secondo alla volta. Analizzare questa vicenda mi ha insomma aiutato ad analizzare una parte della mia vita interiore e non solo. Mi auguro possa servire anche ad altri. 38 La trama redatta da Chuck Palahniuk ormai nota ai pi, dato che sia il flm che il romanzo sono assurti negli anni al ruolo di cult, nono- stante allepoca della loro uscita furono pi che altro dei fop. Oggi invece, a distanza di pi di un decennio la versione cinematografca di Fight Club risulta tra i flm pi amati e apprez- zati dal grande pubblico tanto che addirittura sorta una piccola industria in contraddizione con le istanze anti consumiste del flm stesso! - di gadget legati alle frasi del flm. Sono state proposte molte interpretazioni da parte della critica e del mondo culturale: in par- ticolare i saggisti si sono soffermati sullaspetto politico suggerito dal progetto Mayhem, bollato spesso come anarchico, ambientalista radi- cale o addirittura fascista, in particolare da alcuni politologi italiani. Nella maggior parte dei casi si sottolineato il ruolo del contem- poraneo movimento no global come possibile ispirazione prima del libro e poi del flm. Vedre- mo in questarticolo i pregi e i limiti di queste affermazioni. Dal punto di vista psicologico sono state avan- zate ipotesi sulla crisi della fgura maschile, sullomoerotismo, su una forma di inconfessata misoginia. Argomenti di questo tipo non sono certamente errati ma forse non colpiscono an- cora nel centro. Altri hanno identifcato seppur parlandone sottovoce in talune affermazioni del prota- gonista una vaga eco tradizionale e vorremo addirittura dire evoliana, con questo termine riferendoci al pensiero del saggista italiano Ju- lius Evola. Ma partiamo dal principio. YUPPIE E PERDITA DELLA VIRILIT Edward Norton, di cui allinizio del flm non sappiamo ancora il nome, interpreta in modo straordinario la fgura di uno Yuppie, teorica- mente lessere umano con maggiori potenzialit sul pianeta terra. Bianco, americano, giovane, benestante e single. Sembra quasi lidentikit del mitico protagonista di American Psycho. Ep- pure una serie di disagi non meglio identifcati condannano da mesi il nostro allinsonnia. E in 39 questo ci ricorda immediatamente laltrettanto mitico Titta Di Girolamo di Le conseguenze dellAmore. Linsonnia ve lo dico con co- scienza di causa una brutta bestia, come diceva Pessoa (altro contabile di professione e grande insonne!): Dopo una notte dove si dormito poco e male sembra che il mondo ce labbia con noi. E in effetti il nostro protago- nista teme un capo autoritario e dispotico, non riesce a godere della compagnia degli altri, che al massimo si riducono ad amici porzione sin- gola con cui scambiare quattro chiacchiere di circostanza. Circondandosi di mobili Ikea nei quali cerca disperatamente una identit sino a chiedersi quale bene materiale lo caratterizzi come uomo cibandosi solo di condimenti, accarezza strane fantasie autodistruttive e ge- stisce cinicamente calcoli mortiferi per la pro- pria azienda. Dopo i ruggenti anni 80 dunque, anche la fgura dello Yuppie conosce la sua crisi e avanza in essa un nuovo tipo di alienazione la- vorativa, legata alla coscienza di svolgere lavori inutili se confrontati con quelli pi elementa- ri, come nel caso del cacciatore raccoglitore di cui parler il protagonista nelle vesti di Tyler Durden. E infatti nonostante tutti i suoi prezio- si beni materiali e mobili scandinavi linsonnia non cessa di tormentarlo Dopo aver elemosinato al proprio medico la pre- scrizione di psicofarmaci e tranquillanti (obiet- tivamente uno dei mali del nostro secolo) che si vede per negati scopre quasi per caso lesi- stenza dei c.d. T group, i gruppi terapeutici, un tempo molto diffusi solo negli USA e oggi globalizzati su tutto lorbe terraqueo. Stiamo parlando di quel tipo di sedute in cui uno alla volta si espone la propria storia e i propri pro- blemi cercando cos il conforto e la conferma esterna. Lungi da noi esprimere giudizi sullef- fcacia medica di tali T group, piuttosto ci in- teressa sottolineare come, stando ad alcune in- discrezioni, lautore Chuck Palahniuk abbia egli stesso frequentato questi gruppi quando stava lottando contro lalcolismo. Da questa esperien- za di prima mano nasce la vivida rappresen- tazione che fa piombare lo spettatore nel bel mezzo di questi grigi gironi infernali. La prima 40 riunione cui il protagonista assiste e si lega per recuperare il sonno perduto , non a caso ve- dremo, quella di coloro che sono affetti da can- cro ai testicoli: Siamo ancora uomini, uomini quello che siamo ripeteranno come un mantra privato di ogni potenza. Il tema di una meno- mazione patologica della virilit dunque sin dallinizio suggerita e pare essere un elemento importante, direi basilare del flm. Daltro canto, in uno dei primi incontri tra il protagonista in veste di Edward Norton e Ty- ler Durden, questultimo, mentre sorseggia una birra, esclama in merito alla recente esplosione di casa sua: Poteva andarti peggio, una donna poteva tagliarti il pene mentre dormivi e buttar- lo via da unauto in corsa. Probabile riferimen- to al noto caso di evirazione compiuta da Lorena Bobbit. Curioso tra laltro il fatto che il marito della Bobbit si chiamasse John Wayne e fosse un ex marine, ovvero il prototipo della presunta virilit americana. Addirittura la tematica fal- lica chiosa il primissimo incontro tra Tyler ed Edwart Norton: Ora una questione detichetta: mentre passo le do il culo o il pacco?. Ho trovato, quasi per caso, alcuni paralleli di questa perdita della virilit in campo iniziatico, ad esempio nel libro di Julius Evola Il Mistero del Graal. Non deve stupire un collegamento con tale ciclo di leggende, dove spesso la vicen- da prende le mosse proprio dalla terra guasta e quindi dallassenza di fertilit e della rela- tiva malattia del Re. Wolfram [von Eschenbach] ha raffgurato in Amfortas il tipo del re ferito e inane in attesa delleroe che lo guarir e al quale poi trasmette- r il mandato di Re del Graal. [] La caduta di Amfortas viene spiegata nel modo seguente: [in una delle sue avventure] egli fnisce con lesse- re ferito nelle parti virili dalla lancia avvelenata di un cavaliere pagano che si credeva sicuro di conquistare il Graal. La ferita di Amfortas per- mane e non pi in grado di esercitare adegua- tamente la funzione di Re del Graal. Ci signif- ca ledere, avvelenare la virilit eroica. Daltro canto proprio Tyler Durden che monta falli in Cappuccetto rosso quando lavora come proiezionista, di nuovo lo troviamo a urinare 41 42 nel brodo del lussuoso Pressman Hotel e sulle meringhe invece beh lo avete capito. Lultima inquadratura del flm , non a caso, un fallo tratto da un flm porno. DISCESA ALLADE E RESURREZIONE In presenza di questi uomini malati e disperati per il protagonista si lascia andare a un pianto catartico che gli permette di morire e rinascere e infne di riconquistare il sonno perduto. In particolare a farlo piangere per primo Bob, un ex culturista caduto in disgrazia in ragio- ne delluso di steroidi e anabolizzanti. Ora un padre dimenticato dai fgli, in bancarotta e al quale sono cresciute le tette. il mito delluo- mo palestrato in caduta libera. Ma non solo, si tratta anche di un simbolo della caduta del ruo- lo paterno, cui si riferiscono gli studi di alcuni psicologi italiani non allineati come Clau- dio Ris e Claudio Bonvecchio. Questultimo in particolare proprio per parlare dei processi psicologici di affermazione della virilit si rif nuovamente al ciclo del Graal e al tema della spada nella roccia nel suo La Spada e la Co- rona. Ma non usciamo dal seminato. Afferma trionfalmente il protagonista dopo il ritorno mi- racoloso del sonno perduto: Neanche i neonati dormono cos bene. Forse non casuale il parlare proprio di ne- onati visto che di fatto, seppur adattato alle circostanze di una societ moderna e decadente, si tratta di un vero e proprio rituale di morte e rinascita, di anabasi e catabasi. Ogni sera morivo e ogni sera nascevo di nuovo. Pi evidente di cos! Come nelle vie iniziatiche necessario morire per poi rinascere a una nuova vita, con un nuo- vo nome, una nuova identit. Cos il protagoni- sta cerca il vuoto, loblio del sonno, loblio della disperazione, per poter riacquistare la serenit necessaria per dormire. Si tratta, per quanto traslata, di una sorta di rinascita, tanto che proprio come nelle societ esoteriche il protagonista cambia nome allin- terno di ogni gruppo terapeutico diventando di volta in volta Cornelius, Rupert, ecc., ecc. Il protagonista sottolinea poi che la liberazione NON A V E RE S PER ANZ E E R A L A L I B E R T 43 avveniva grazie alla caduta del concetto di spe- ranza: Non avere speranze era la libert. Gi Pessoa, nel suo Libro dellinquietudine, che sostanzialmente narra la vita dellautore, conta- bile trentenne nella Lisbona dinizio 900 esi- stenza poi non cos dissimile da quella del pro- tagonista di Fight Club, ebbe a rilevare che Il Sole indorer le nostre fronti senza rughe e la brezza sar fresca per colui che cesser di spe- rare. A proposito del concetto spirituale della morte della speranza, il domenicano (in odore di eresia) Meister Eckhart disse in un suo sermo- ne: Quando lanima avanza paura, speranza e desiderio sono completamente distrutti. Senza speranze non si cade vittime di un futuro immaginario e consolatorio ma si prende atto della realt, anche nei suoi elementi pi sconfortanti. Allinterno dei gruppi terapeutici lautore entra in contatto con alcune forme molto decadu- te peraltro di Yoga; ma tale versione ameri- canizzata di meditazione non che un passo transitorio, poich serve come mera consolazio- ne e quindi si potrebbe confgurare come len- nesima fuga dalla realt. Invece il Fight Club e pi tardi il Progetto Mayhem non fuggono la realt, piuttosto la ammettono in tutta la loro disperata totalit. Toccare il fondo non un ritiro spirituale, non uno stramaledetto seminario. Smettila di cer- care di controllare tutto, pensa solo a lasciarti andare, lasciati andare!. Proprio mentre Tyler brucia la mano di Edward Norton con la liscivia, gli impone di prende- re coscienza della disperazione del mondo, di non ritirarsi in un mondo immaginario cos come faceva nelle pratiche meditative dei grup- pi terapeutici. Incredibilmente simile a quanto dice Abraxa, al secolo il kremmerziano Ercole Quadrelli, in un contributo di Introduzione alla Magia quale scienza dellIo, pubblicazione degli anni 20 del gruppo iniziatico Ur: Di- sprezza la prudenza dei piccoli metodi di medi- tazione, che raramente son capaci di trarti via, realmente e non nella tua fantasia, dalla palude delle forme mentali e dalla prigione del cervello. Portati ai metodi diretti. Cosa c dunque di pi diretto di un pugno in 44 faccia, del Fight Club, del conoscere le proprie paure e il proprio coraggio mentre, sospese le forme razionali di pensiero, si presi nella dan- za mortifera della lotta? IL FIGHT CLUB E IL PROGETTO MAYHEM Il Fight Club differisce da un qualsiasi grup- po di boxe clandestina tanto che il fne non n vincere n perdere (visto che perdere in un combattimento qualsiasi una delle prove ini- ziatiche richieste da Tyler), non guadagnare soldi o scommettere. una societ virile, sepa- rata dal vissuto quotidiano (chi eri nel Fight Club non corrispondeva a chi eri nella vita nor- male) e per certi versi segreta. Daltro canto la prima regola del Fight Club era che non se ne poteva neppure parlare. Una societ di maschi che cerca una propria dimensione autonoma, riscoprendo il proprio ruolo specifco. Siamo una generazione di uomini cresciuta dalle donne, mi chiedo se unaltra donna sia la risposta che cerchiamo. Un antecedente storico e mitologico di questa fnzione letteraria detta Fight Club potrebbe essere quello delle cosiddette Mnnerbnde, le societ virili proprie al mondo indoeuropeo. Po- tremmo defnirle come confraternite iniziatiche maschili dove ladepto, spogliatosi del suo vec- chio ego, assumeva una nuova identit, non di rado abbracciando pratiche furiose di estasi. Nel Fight Club non era questione di vincere o perdere, non era questione di parole. Quelle grida isteriche erano raptus estatici come quelli in una chiesa pentecostale. Sono vari gli esempi che si potrebbero fare in questo senso: dai Luperci agli lfhnar, pas- sando per i sacerdoti di Apollo del Soratte, tanto per citare alcuni tra i casi pi noti. I Berser- kir poi erano una schiera di guerrieri vichin- ghi, sacri a Odino, vestiti di pelle di orso, che affrontavano senza paura la battaglia, rapiti in un delirio sanguinario. Considerati in tempo di pace un pericolo per la popolazione, posti so- stanzialmente ai margini della societ, col tem- po arrivarono persino ad assumere un ruolo da fuorilegge, percorrendo le contrade della Scandi- navia e dellIslanda compiendo razzie su razzie. 45 p h .
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a n s e l m o 46 Il loro possedere una personalit multipla era considerata segno di benedizione da parte della divinit e un caso famoso Kveldulfr, un ber- serker in pensione che presenta per una doppia personalit, paciosa di giorno, ombrosa e violenta sul far della sera. Della doppia personalit e del tema del doppio in Fight Club parleremo a breve. Il concetto di Mnnerbnde, che evitiamo di tentare di approfondire ulteriormente in que- ste pagine, fu ripreso in una certa misura della cosiddetta Rivoluzione conservatrice tedesca. Tra la fne del diciannovesimo secolo e linizio del ventesimo si moltiplicarono, infatti, asso- ciazioni maschili di vario orientamento, spesso composte di giovani uomini in cerca didentit, come i famosi gruppi escursionistici detti Van- derwogel. Differenziati rispetto alla societ ci- vile o pi spesso a essa apertamente ostili, ricer- cavano nella musica, nel contatto con la natura e in una certa nostalgica marzialit unidentit perduta, poich corrotta dal mondo borghese, economico e mercantilistico. Daltro canto come ripete Tyler Tu non sei il tuo lavoro, non sei la quantit di soldi che hai in banca, non sei la macchina che guidi, n il contenuto del tuo portafogli, non sei i tuoi ve- stiti di marca. Ma a dispetto delle Mnnerbnde o dei Van- derwogel la crisi del nichilismo moderno e post moderno, il limite del materialismo e del consu- mismo non vengono affrontati dal Fight Club e poi dal Progetto Mayhem con fughe verso il pas- sato o con romantiche evasioni, ma piuttosto si cerca di superare il nichilismo con la pratica del nichilismo stesso, si tenta di trasmutare il veleno in farmaco, combattendo il fuoco con il fuoco. La stessa rivoluzione conservatrice tedesca ave- va conosciuto, relativamente alla sua ala Na- zional Rivoluzionaria la fgura dellArbeiter, loperaio tratteggiato da Ernst Jnger. Questi descriveva nei seguenti termini la sua schiera di lavoratori soldati sopravvissuti alle tempeste dacciaio della prima guerra mondiale: Figli, nipoti e pronipoti di uomini senza Dio, ai qua- li lo stesso dubbio divenuto sospetto, stiamo marciando attraverso territori che insidiano la vita con le pi alte e le pi basse temperature. 47 48 Quanto pi i singoli e le masse sono faccati dalla fatica, tanto maggiore diviene la responsa- bilit riservata soltanto a pochi. Non c via di uscita, non c scappatoia laterale ne posteriore; vale la pena piuttosto, accentuare limpeto e la velocit del processo in cui siamo coinvolti. E ancora, sempre Jnger: Gi stanno pren- dendo forma anche i singolarissimi ordina- menti, le specifche costruzioni organiche in cui il tipo umano attivo si concentra serrando le fle in vista di unazione effcace. La loro na- tura somiglia a quella di un ordine monastico o cavalleresco. Lambiente in cui si muove loperaio necessi- ta della distruzione delle forme inautentiche, proprio come il progetto di Tyler Durden pre- suppone la distruzione del sistema fnanziario mondiale: Soltanto il pieno sfacelo, il marasma delle vecchie strutture, lascia a un altro campo la possibilit di rivelarsi. In questo senso la naturale evoluzione del Fight Club il Progetto Mayhem, traducibile come progetto caos. Per entrare nel progetto Mayhem necessario superare la prova di rima- nere fermi in attesa per tre giorni, senza essere minimamente incoraggiati, in un procedimento che ricorda proprio laccettazione in un ordine monastico. I membri del progetto Mayhem/Caos, non pos- siedono un nome, realizzano esplosivi a partire dal grasso umano, sono vestiti di nero, con i ca- pelli rasati e svolgono febbrilmente la loro atti- vit terroristica volta alla liberazione delluomo dai vincoli delleconomia e del consumismo; sono strettamente irreggimentati con cellule separa- te in grado di agire autonomamente, cos come le defnir lo stesso protagonista al momento di costituirsi alla polizia. Sono un esempio di mili- zia spersonalizzata e de-ideologizzata, ricordan- do in questo un vecchio e visionario articolo di Maurizio Lattanzio: Nellapocalisse di Berlino, la forma politica [] scolpir la connotazione [] di una fgura nuova, il soldato politico ni- chilista, il quale proietter la sua disincarnata immagine oltre lepilogo del secondo millennio. I soldati politici [] non combatteranno per una ratio strategico-militare ormai inesistente; non 49 combatteranno per Dio, latitante tra le mace- rie di Berlino; non combatteranno per la Patria (con la P maiuscola...), ormai integralmente occupata dalle bande mercenarie [] sovieti- co-statunitensi; non combatteranno per le fem- mine e per i bambini, ormai preda di guerra per i calmucchi ubriachi; non combatteranno per sopravvivere: altrimenti si sarebbero arresi []. Sono le visionarie prefgurazioni nichilistiche del superuomo di Friedrich Nietzsche e, succes- sivamente, dellautarca delineato da Julius Evo- la nella glaciale scultura scrittoria di Cavalcare la tigre. Tra le rovine [], sorge luomo nuovo che affermer i valori spirituali, aristocratici, gerarchici e guerrieri [] nellepoca della con- temporaneit nichilistica. latto del transito, che, muovendo dalla fgura del soldato politico [], approder alla Iniziazione del Nulla, stabi- lendo un continuum antropologico con la futu- ra forma [] dellaristocrazia politica composta dai soldati politici nichilisti del terzo millennio. Essi saranno gli iniziati del Nulla, ai quali, inte- riormente, non appartiene nessuna delle buone e venerate cose che corredano la porcilaia bor- ghese, anche perch, simmetricamente, a nulla essi appartengono. Il rogo [] la metafora sto- rica del nichilistico rogo esistenziale della pro- pria vita, condotta gradualmente a combustio- ne dentro se stessi, mediante la gelida recisione delle aderenze naturalistiche che subordinano i comportamenti del singolo alla sfera vegetativa individuale, condizionata dalla bestiale dittatu- ra della pulsione sentimentale e dellistinto di conservazione. Per i combattenti di Berlino non esiste la paura, poich chi non schiavo della paura ha superato la vita; dunque, egli il domi- natore della morte. Chi non appartiene a nulla capace di tutto. Egli, dunque, risulta [] idoneo a fni di arruolamento nellaristocrazia politica rivoluzionaria che guider la guerra totale di annientamento contro il Sistema [] mondiali- sta. Solo allora il teschio argenteo impresso sul- le mostrine delluniforme indossata dai soldati politici [] non sar impotente vagheggiamento nostalgico n inerte compiacimento letterario. Questo sigillo simbolico identifcher dunque laristocrazia rivoluzionaria dei soldati politici 50 nichilisti trasmutati dalla Iniziazione del Nulla, ovvero dalla prova del Fuoco, cos dis-velata da Julius Evola. Qui Lattanzio cita la Fenomeno- logia dellIndividuo Assoluto di Evola: Saper gittare via tutto (...) questa (...) la prima condizione per una tale via. lesperienza pre- cedente la Grande Solitudine, il deserto senza luce in mezzo a cui lio deve consistere, me- diante una forza che egli deve assolutamente creare dal nulla. Di l da ci la prova del Fuoco. (...) Generare in s la potenza di darsi una vita superiore mediante lincendio e la catastrofe di tutta la propria stessa vita; confermare la pro- pria autonomia consistendo quando ogni terre- no sfugge da sotto i piedi, quando non si tocca pi il fondo e tutto ci su cui prima riposava la persuasione perde ogni fermezza e si dissol- ve in un caos incoercibile, questo il nuovo compito. Esso investir (...) ogni categoria della persona; pu trasmutare dunque dallironia per ogni espressione estetica e dalla dissoluzione di ogni religiosit, sino ad una pazzia cosciente e ragionata; da unimplacabile e onnipervadente scetticismo corrodente ogni certezza flosofca e scientifca, sino alla violazione deliberata di ogni legge morale e sociale; dalla riaffermazione di l da ogni valore riconosciuto e da ogni au- torit, fno alla negazione di ogni fede, ideale o entusiasmo e al disprezzo di ogni sentimento di umanit, di amore o rispetto. Infne, dalla severit di una disciplina di ascesi e di morti- fcazione avente in se stessa, nel suo momento semplicemente negativo, il proprio fne e la pro- pria gioia, sino a uno scatenato orgiasmo che, nello spingerle allestrema intensit, arda in se stessa ogni passione. Di l da tutto: saper por- tare allapice tutto ci da cui il terrore origina- rio esasperato, tutto ci che il nostro essere naturale e istintivo disperatamente non vuole, saper rompere il limite e scavare sempre pi profondamente, dovunque, il senso dellabisso vertiginoso, e consistere nel trapasso, sussistere l dove gli altri sarebbero travolti. Nulla deve pi esistere, a questo punto, che possa venire rispettato, nulla che si senta di non essere ca- paci di fare. (...) Una dipendenza non migliore di unaltra e lo scopo non di cambiare padroni 51 (legge del bene, dello spirito, della libert, ecc.), sibbene di riaffermare lio sopra ad ogni corre- lazione, qualunque essa sia di farne qualcosa di agile, di duro, di freddo, di inafferrabile, di pronto, qualcosa che libero in questo suo vi- vere pericolosamente come potenza negatrice di ogni determinazione e di ogni appoggio. Seppure si tratti di una citazione molto lunga ma non per questo meno preziosa che tocca argomenti distanti dalle intenzioni di questo ar- ticolo, le affnit tra la forma spersonalizzata delle scimmie spaziali di Tyler e questo soldato politico nichilista sono evidenti. E altrettanto evidente la pratica consapevole del nichilismo, il tentativo di trasmutarlo e di superarlo verso nuove forme rivoluzionarie, indipendenti sia dalla ratio capitalistica che da quella marxista, senza nostalgie, ma avanguardisticamente pro- iettate verso il futuro. COME NEL GRUPPO DI UR: LA CREAZIONE COSCIENTE DEL DOPPELGNGER Vale la pena di affrontare ora il tema dello sdop- piamento di personalit cui va incontro il pro- tagonista del nostro flm. A partire dalle crisi di insonnia e mediante lescamotage di alcune vi- sioni subliminali Edward Norton intravede per la prima volta le immagini di Tyler Durden. Nellantichit la visione di un doppio (il c.d. Doppelgnger) era spesso interpretata come segno di sventura, come un presagio negativo e spesso mortifero, soprattutto quando tale dop- pio recava nefandi messaggi di avvertimento. Eppure a un livello pi interno c chi ha parla- to coscientemente del tema del doppio in fatto di interiorit. Sappi che il segreto dellavviamento sta nel creare in te un esser due. Devi distaccare un principio superiore. Parole del gi citato Abraxa il quale consiglia al neofta la creazione cosciente di un doppio allinterno della propria vita interiore. Un dop- pio che sia in principio soprattutto un capo, un re, un modello da seguire. Fintanto che tale doppio sar un principio superiore che subor- dina linteriorit del novizio saremmo, secondo Abraxa, in una fase mistica e contemplativa, 52 quando liniziando si identifcher invece con il principio superiore stesso si raggiunger una fase propriamente magica. Identiche visioni sono rintracciabili in alcune scuole Zen. La somiglianza tra questa pratica cosciente di ideazione del doppio e il doppio Brad Pitt Edward Norton certamente calzante. Daltro canto proprio Brad Pitt/Tyler Durden che si dichiara il liberatore che ha riallineato le mie percezioni. Ma, proprio come suggerito da Abraxa, liniziando non deve fermarsi allo stato di neofta e seguace del doppio, deve andare ol- tre, deve assumere egli stesso il ruolo di re inter- no. E cos nel flm alla fne il discepolo Edward Norton, sottolineando di avere gli occhi aperti uccide il suo maestro, come nel noto motto Zen Se incontri il Buddha uccidilo!. Tra laltro non lunico collegamento con il Buddhismo delle origini, visto che labbandonare la casa e il partire per una vita ascetica uno dei tratti distintivi del vero buddhismo cos come il pro- tagonista abbandona i suoi scintillanti beni ter- reni per andare a vivere in una zona di residui tossici allinterno di un caseggiato fatiscente. LA PICCOLA E LA GRANDE GUERRA SANTA Nella scena pi nota del flm Tyler Durden par- la ai membri del Fight Club, ricordando la loro disillusione nei confronti dei mass media, dei messaggi carrieristici della societ dello spet- tacolo, della disaffezione verso linutilit degli oggetti del consumismo, alla ricerca di un signi- fcato pi profondo dellesistenza. Per farlo per non accenna a problemi di terzomondismo, non utilizza una dialettica propria ad esempio al ma- terialismo storico, piuttosto afferma: Non ab- biamo la grande guerra n la grande depressio- ne. La nostra grande guerra quella spirituale, la nostra grande depressione la nostra vita. Per chi ha letto il famoso capitolo di Julius Evola La piccola e la grande guerra santa contenuto in Rivolta contro il Mondo Moderno laffnit STAMMI A SENTIRE, DEVI CONSIDERARE LA POSSIBILIT CHE A DIO TU NON PIACCIA 53 evidente. Qui lautore richiama la divisione maomettana della guerra santa in grande e piccola. Per piccola si intenderebbe quella esteriore, fatta dallopera di guerra agli infede- li, meno importante rispetto alla grande guerra santa, quella interiore. Tale grande guerra santa interiore, spirituale, avrebbe il signifcato attribuitole, tra gli altri, dai Suf. Infatti nellinteriorit delliniziando una guerra interiore si scatena tra un principio superiore e uno inferiore, ricorrendo in questo il tema dellinterno comandare e obbedire pro- prio alla dicotomia maestro/discepolo, della cui creazione abbiamo pocanzi parlato. Colpisce che prima un libro di un autore ameri- cano e successivamente la sua versione cinema- tografca parlino di un concetto cos esoterico, particolare e facilmente mal interpretabile come quello di guerra santa. VIA DELLA MANO SINISTRA? I nostri padri per noi erano come Dio, se loro se la svignavano questo cosa ti fa pensare di Dio? Stammi a sentire, devi considerare la pos- sibilit che a Dio tu non piaccia, che non ti ab- bia mai voluto, che con ogni probabilit lui ti odi, non la cosa peggiore della tua vita? Non abbiamo bisogno di lui! Al diavolo la dannazio- ne e la redenzione, siamo i fgli indesiderati di Dio? E cos sia!. Se come Via della Mano Sinistra possiamo de- fnire quellattitudine spirituale, quella Via, che punta allautodeifcazione, allemancipa- zione spirituale attraverso ci che proibito dallortodossia (le donne, la violenza) ecc., giova far notare alcuni punti di contatto tra tale Via e le vicende del nostro protagonista. Questi infatti dopo aver trovato la pseudo solu- zione dei gruppi terapeutici perde la capacit di dormire proprio dopo aver incontrato allinterno STAMMI A SENTIRE, DEVI CONSIDERARE LA POSSIBILIT CHE A DIO TU NON PIACCIA 54 di tali gruppi una donna, che si fnge come lui, malata, Marla Singer, la grande falsona, con la quale stipula un accordo per non incontrarsi mai pi. Nel colloquio con Marla torna il pro- blema della virilit, tanto che al momento di spartirsi il gruppo sul cancro ai testicoli Marla esclama Tu li possiedi ancora i testicoli?. Dopo linizio del Fight Club, Marla Singer tor- na a farsi sentire inscenando un tentativo di suicidio non privo di una certa comicit noir, incontrando linfastidita indifferenza di Edward Norton. Al contrario Tyler Durden/Brad Pitt d inizio a un rapporto piuttosto folle con la stessa Marla, basato su di un sesso totalmen- te staccato da qualsiasi sentimentalismo, quasi tecnico. Potremmo persino leggere in questi episodi un collegamento allutilizzo del sesso ai fni di una pratica spirituale che unita peraltro allemanci- pazione spirituale, rispetto allamore di Dio, si confguri come una Via della Mano Sinistra. Ritengo che tali accenni non debbano essere per portati troppo in l, pena il voler trovare signifcati a tutti i costi allinterno del flm in oggetto. vero per che grazie a questa breve disamina possiamo gi affermare di trovarci di fronte a unopera che nel panorama cinemato- grafco contemporaneo risulta poco allineata e disturbante, che si confgura quasi come erro- nea rispetto alle dialettiche interne al consumi- smo hollywoodiano. Oltretutto il flm propone, continuamente, il tema di una virilit perduta da riconquistare, del signifcato della mascoli- nit, della sua funzione rivoluzionaria rispetto alle mollezze delle mode contemporanee, del fa- scino della confraternita marziale votata allan- nientamento. Liconoclastia anti consumista del flm non si risolve a nostro parere in un mero atteggiamento no global, non fa riferimento a sensi di colpa terzomondisti, ma piuttosto si esplica in una ricerca iniziatica che deve e pu risuonare come esempio per chi non disposto a vivere passivamente il tracollo della moderni- t; accettando il fatto che tale ricerca non sia priva di dolorosi punti di arresto, trasmutabili 55 allinterno di una continua discesa agli inferi (toccare il fondo per dirla alla Tyler Durden), perch come afferm quel grande disvelatore del nichilismo, Friedrich Nietzsche, Affnch un albero possa toccare il cielo con i suoi rami deve affondare le proprie radici nellinferno. 56 YOGA, MEDITAZIONE E MODERNIT BREVE DISSERTAZIONE SUL LORO SIGNIFICATO, SEGUITA DA UN INCIPIT ALLOLTRE federico marafn
57 Immaginate un tempio, la vostra mano che scor- re su un ruvido muro di pietra, c solo qualche candela accesa e laria cosparsa dincenso e fumo grigio, il vostro cuore pulsa come non mai, tamburi tuonano in lontananza, della polvere fltra dal sofftto smossa dal suono. Battito dopo battito cuore e tamburi si confondono e il suono cresce... Tutto il vostro essere vibra in unisono... Click. Bene ragazzi la sessione di meditazione yoga guidata termina qui per oggi, ricordatevi di prendere appuntamento per la prossima sessio- ne di marted pomeriggio, ricordo a chi ha se- guito i corsi di kundalini yoga che pu richiede- re di partecipare al master in massaggio tantrico fatto dalla nostra esperta con degree in chakra- terapia venuta appositamente dallAmerica. Alch un gruppo di persone esce dalla palestra tutte in silenzio, accendono la macchina par- cheggiata non molto distante, tornano a casa e tutto ritorna alla normalit. Yoga in pillole, me- ditazione endovena, il sacro in supposta. Ma cosa signifca Yoga, cosa meditare? Non star qui a fare esegesi dei termini, non inten- do nemmeno iniziare un seminario di etimolo- gia o proporre panacee interpretative comode alluomo medio che popola le post-moderne grotte dacciaio chiamate citt. Cercher per quanto mi sia possibile (no, purtroppo non posso prendervi direttamente a schiaff) di svegliare quel ghiro eterno che riposa allinter- no della vostra riarsa scatola cranica. Primo errore delluomo detto altres moderno: Pensare desser capace di qualcosa ben di- verso dallesserne effettivamente capace. Credete che basti un corso di Yoga a ren- dere pi profonda la vostra persona? Pensate che aprire un libro, fare una posa, chiudere gli occhi, pensare di concentrarsi, et voil... siete in grado di conoscervi, di comandarvi, desser consapevoli? Secondo errore delluomo allapice, fra passato e futuro: Ci che qualcuno ha detto in passato, immediatamente comprensibile per me, ora. 58 Sono vissute persone che hanno dedicato la vita intera allo studio, che hanno elaborato pensieri per decenni, e tu, piccolo uomo appena nato, con fare spavaldo riassumi, condensi, sempli- fchi e padroneggi il tutto? Palesi solo la pi profonda ignoranza. Terzo errore antropocentrico dellumanit vi- ziata: Il mondo non un fastfood spirituale. Non esiste una mensa che elargisce porzioni monodose di cultura. Non vi sono vie rapi- de per la vetta, chi scala con lelicottero non ha infatti scalato alcunch: solo un turista. Noi occidentali doggi siamo portati a essere in- trinsecamente limitati dal buon senso e dalla cultura media elargita nelle scuole; latteggia- mento comune fltrare il mondo la storia e la cultura attraverso i propri paradigmi e le pro- prie idee. Il mito del pragmatismo va eradicato. Per poter affrontare e affrontarci senza ri- dursi al solito materialismo, a quel modo di intender le cose solamente in base alla loro funzione, al ridurre lintera vita a un gioco- forza di materia, psicologismi e piacere/do- lore fondamentale pensare in profondit. Lappiattimento allabitudine, alle routine, ai 59 dati di fatto, alle grandi e univoche verit scien- tifche e religiose esser gi morti, scheletri de- ambulanti che hanno negato la loro complessit danimo per una pi semplicistica vita. Yoga in sanscrito tradotto letteralmente come unione, unit. Vi sono varie tipologie di yoga, ma alla base una pratica che permea e unisce le distinzioni linguistiche di corpo, mente, spirito, coscienza, mondo ed essere. Lo scopo (anche se qui si stagliano diverse vie dazione e di interpretazione) , non tanto il raggiungimento, ma laver consapevolezza in varie forme di quella totalit infnita che il tutto, che permea tutto; la dinamica consapevo- le dellidentit del S e Brahman (Assoluto). Questa mia prospettiva creer astio nei prati- canti di Yoga che seguono scuole di pensiero e movimenti devozionali pi incentrati sullot- tenimento della liberazione (Moka) dalla per- petua reincarnazione o dal completo e tota- le distaccamento dal mondo, rinunciandovi. La meditazione non consiste in un non pen- sare, in uno svuotamento; gi queste cose sono atti mentali, processi di un continuo ri- muginare della mente su se stessa. 60 61 Concentrarsi essere un punto fsso senza di- mensione; pensare di concentrarsi esser di- stratti dal pensiero stesso. In realt lo scopo fnale dello yogin pi estre- mo, il praticante tantrico, duplice; da una parte egli tende alla liberazione (moka, mu- kti) dallesistenza condizionata e mortale; allo stesso tempo, per, cerca anche di realizzare per se stesso la fruizione (bhoga, bhukti) che lassoluto, iva, conosce nella sua autentica na- tura: il piacere che iva prova nelle sue molte- plici creazioni, sue autorealizzazioni.
Lattore e lazione sono uniti, ma quando lazione si dissolve, abbandonando i suoi frutti, la dinamica legata allego si esau- risce, il praticante che viene assorbito in questa contempla- zione profonda scopre la vibra- zione divina, liberata dal suo le- game con lego. La natura pro- fonda dellazione cos si rivela, e chi ha interiorizzato il movi- mento del desiderio non cono- sce pi dissoluzione. Egli non pu cessare di esistere, perch tornato alla sorgente profonda, iva quindi unito alla akti quale conoscenza e oggetto, mentre ovunque egli si manife- sta come pura coscienza (Spandakarika, 14-16) Le immagini alle pp. 56-57 e 58 sono particolari dai Templi di Khajuraho, India. 62 ALCHIMIE, MENZOGNE, ILLUSIONI alessandro vivaldi Erfahrung: A che pensi? Einblick: Alla quantit di informazioni che ac- cumula il mio corpo e che invia al mio cervello. Al numero infnito di umani su questa terra, alla complessit dei fenomeni sociali, alla com- plessit del corpo umano, alla diffcolt di de- terminare ci che meglio fare in una singola situazione in cui il numero di variabili tanto enorme da dover essere ignorato: perch cosi che prendiamo o dovremmo prendere ogni sin- gola decisione. Erfahrung: Tu come prendi le tue decisioni? Einblick: Ogni volta decine di migliaia di voci si accalcano nella mia testa. Centinaia di migliaia di dubbi, di considerazioni. The mind is tricky. La nostra logica si mischia alla nostra coscien- za, illudendoci di suggerire considerazioni sem- pre giuste, quando in realt non possono che essere contraddittorie. Non possiamo decidere con la logica, questo il maggior fallimento del- la mentalit razionalista. Troppe volte sono sta- to insoddisfatto pur avendo preso la decisione pi logica. Nemmeno il successo garantisce la soddisfazione circa le proprie decisioni. Lunica cosa che pu soddisfarmi, laderire alle mie intuizioni, alle mie vibrazioni, anche quando queste comportano fallimento e sofferenza. Erfahrung: Tutti decidono allo stesso modo? 63 Einblick: No. Nessuno, tanto meno me, ama pagare il prezzo delle proprie decisioni. Cos, molti optano per ci che comporta meno dan- no, meno affanno, meno esposizione allaltrui critica, meno responsabilit, meno conseguen- ze. Fatto salvo poi laffacciarsi della propria in- tuizione sotto forma di voce sommessa, pro- veniente dal petto, che chiede Perch mi hai illuso? Perch non mi hai dato ascolto?. E li, non vi altro da fare che soffocare quella voce. Soffocarla, rendendo il petto sempre pi spento, sempre meno vibrante, quasi fno a spegner- lo. Una volta grigio, il petto rende grigia tutta la vita. Priva di ispirazione, con le muse quasi estinte, non vi pi arte, non vi pi forza, non vi pi profondit. Allora si ricorre a palliativi che possano far dimenticare quel grigiore. Ma rimangono emozioni di plastica, routine appa- rentemente colorate ma pur sempre routine di aperitivi, birre, magari sesso e rocknroll, ma nulla di vero. Nulla di realmente vibrante: mero tempo che passa nel grigiore del petto. Erfahrung: E quale la cura? Einblick: La meraviglia. La potenza dellessere umano anche la sua pi grande debolezza: la capacit di adattarsi. Cos, di fronte a tanti ef- fetti speciali anche emotivi della tecnologia, del cinema e della propaganda in generale, la mente umana si abituata allincredibile fnzio- ne tanto da non avvertire pi lincredibile rea- le. La capacit di discriminare: non siamo pi capaci di discriminare i colori nelle situazioni. Pensiamo per comodit, per pigrizia della no- stra coscienza, che tutto sia bianco e nero, e non riusciamo pi a discriminare e ad apprezzare la contraddizione di mille arcobaleni che sussisto- no nelle medesime situazioni. Se pur giusto dover scegliere tra un disco di Mozart e uno di Bach, anche vero che in entrambi sussistono le stesse note: cos, allo stesso modo, non esi- stono buoni e cattivi, ma esistono buoni che si 64 p h .
a n i t a
a n n u n z i a t a 65 66 alleano con cattivi e cattivi che combattono per una giusta causa, buoni con vizi e cattivi con virt, e tutto un teatro dove le divinit stes- se sono maschere intercambiabili al di l dello spazio e del tempo. Solo escludendo le sempli- fcazioni nellanalisi della realt e ammettendo la sua essenza poliedrica e in costante cambia- mento, possiamo recuperare la nostra capaci- t di meravigliarci, e quindi di assaporare ogni volta unemozione come se fosse unica, senza privarci di nulla, ma al tempo stesso senza di- penderne. Nessuna azione umana ha realmente senso se non si concepisce la realt delle cose. Vivere senza meravigliarsi della vita, signifca essere gi morti. Erfahrung: Eppure un continuo fuggire. Einblick: La verit una mannaia cui si pu resistere solo se si capaci di tagliare la pro- pria testa. Concepita la natura poliedrica della realt, si in grado di concepire il diverso come qualcosa di necessario anche quando in diret- ta e furiosa opposizione a noi stessi, e questo ci prepara ad accettare anche le verit scomode. Ma questo ben diverso dal rendere tutti uguali come avviene nellodierno processo di globaliz- zazione della cultura. Non ha senso sopprime- re il diverso col sotterfugio del rendere tutti uguali. Si fugge di fronte alla verit quando mannaia. Perch ricordarci che si pu morire, se non siamo in grado di affrontare tale realt? Eppure solo concependo la nostra morte che la Meraviglia pi pura rapisce il nostro petto, facendolo riverberare col mondo. E quando ci troviamo di fronte alla morte, molti fuggono. Spesso la mente stessa concepisce sindromi volte a bloccare laccettazione della realt o il ricordo della morte. Solo scegliendo di ricorda- re e di accettare lineluttabilit della morte e le condizioni della stessa possiamo sapere cosa la nostra Vita. 67 Erfahrung: Che cosa sono le condizioni della morte? Einblick: Mille potrebbero essere. Dal corpo di unadolescente morta di leucemia, verde e gon- fo quasi da non riconoscersi, ai corpi rinsec- chiti e dallodore nauseabondo trovati in una fossa comune. Ma a volte la morte anche sui volti dei vivi. Sul volto di una madre che urla col corpo martoriato da una mina della propria fglia alle ferite di machete sul volto di bambi- ni di 12 anni. Ma di certo la morte non scorre sulle parole di twitter o di facebook. O la vedi o taci. Se la vedi, o vivi o dimentichi. Potresti anche essere cos empatico da capirla attraverso le parole altrui. Ma almeno guardati dal parla- re di rapporto emotivo con la morte o rapporto emotivo con la guerra, se non sai di cosa stai davvero parlando. La mente umana si abitua a ogni condizione. Cos medici, infermieri, pom- pieri e soldati si abituano a corpi in frantumi e morti di ogni tipo. Dimenticando, spesso. Ma solo preservando la propria sensibilit e la pro- pria capacit di stupirsi anche in negativo, fn quasi al trauma che si rimane umani. In tal senso, la nostra capacit di adattamento rischia di renderci disumani. E questo ci riporta alla brutalit del male: non banalit, ma brutalit e naturalezza. Erfahrung: La capacit delluomo di perpetrare la crudelt. Einblick: La crudelt qualcosa di innato nelluomo cos come nella natura. Una cagna capace di mangiare alcuni dei propri cuccioli per preservarne altri, ma poi soffre e rimane traumatizzata dal distacco dai cuccioli soprav- vissuti. Non forse ci che accade nelluomo? Il pi grande errore in occidente quello di credere che le barbarie delle guerre in Medio Oriente e nei Balcani siano qualcosa che non pu ripresentarsi in casa nostra. La verit sco- 68 69 moda da accettare, in questo caso, che siamo tutti potenzialmente degli assassini a sangue freddo, dei potenziali stragisti. Basta mettere ognuno di noi nella giusta prospettiva e situa- zione. Solo un elemento pu contraddistinguere un brutale criminale di guerra da un uomo che pur costretto a muovere guerra non ricorre- rebbe mai allassassinio dei civili, allo stupro e ad altri crimini. E questo elemento letica. Ma letica intesa come un senso interiore di giusti- zia e piet non mossi dalla logica, poich pro- prio la logica che spesso rende la guerra tanto burocratica da far diventare le vite umane dei meri numeri. Solo attraverso un costante eser- cizio spirituale di perfezionamento del s si pu sperare di innalzarsi dalla bruta natura umana, invero quella di animale consumatore di ogni risorsa alla sua portata, ivi inclusa laltrui vita. 70 BOSCH: SFIORANDO IL SEGRETO tatiana martino In molti si sono cimentati sullesegesi dellopera di Hieronymus Bosch e su pochi pittori si speculato tanto quanto sulla sua fgura: storici dellarte ma anche linguisti, teologi, sociolo- gi, studiosi del folklore, psicologi e psichiatri hanno espresso la propria opinione conside- randolo ciascuno dal punto di vista della pro- pria disciplina. Dal nostro punto di vista, o meglio dal punto di vista di un eretico del terzo millennio, di grande importanza liberare il pittore Bosch dalla ftta giungla di queste interpretazioni, per demitologizzare la sua immagine storica ma altrettanto importante, se non necessario, per noi preservarne intatta la magia che lo circonda. La fama di Bosch, inventore nobilissimo e me- raviglioso di cose fantastiche e bizzarre, come lo defnisce il Guicciardini, si estese in tutto il mondo gi poco dopo la sua morte. Il numero ridotto delle sue opere fu ben presto accresciu- to da imitazioni, copie e falsifcazioni, al punto che si pu parlare di un intero genere alla ma- niera di Bosch. Karel Van Mander autore dello Schilder-boeck contenente 22 ritratti di pittori, ignorando la descrizione che Guicciardini fa di Bosch, scrive sotto il ritratto di questultimo: Ma che cosa sta a indicare, Hieronymus Bosch, questo Vostro sguardo sconvolto? 71 E il pallore del vostro volto? Vedete forse spiriti che, come lombra del dio delle tenebre, vi volano intorno? Mi viene da pensare che le spelonche dellinsaziabile Plutone, come anche le fortezze degli in- feri, si siano aperte di fronte a voi, se la vostra destra ha saputo dipingere con tale maestria le profonde viscere dellinferno 1 . Van Mander lodava Bosch perch come nessun altro era in grado di dipingere mostri, famme e fumo. Nel 1528 in una fonte spagnola, Bosch viene de- scritto come il pittore fammingo celebre per le sue raffgurazioni folli, mentre nel 1605 (a proposito delle opere nellEscorial) padre Jos de Siguenza afferma che Bosch noto, s, per essere pittore di geniali disparates, fantasie, ma ci tiene a puntualizzare che non affatto ere- tico e che i suoi dipinti sono in primo luogo religiosi. Si va delineando cos una particolare fsionomia dellartista da parte dei contemporanei: , s, pit- tore di inferni e di folli ma, quanto e quello che sarebbe valso il rogo a qualunque altro pittore, fa di Bosch un artista allinterno dellortodossia, cosa che appare quanto meno stridente a una prima occhiata dellopera del maestro. In realt, occorre operare una distinzione tra le opere di Bosch, in modo particolare tra i trittici. Gli storici dellarte hanno spesso insistito sul fatto che i trittici nei secoli XV e XVI fossero invariabilmente pale daltare, cosa non del tut- to vera se si tiene conto del fatto che furono prodotti, anche se in numero limitato, anche trittici non religiosi. I trittici profani rappre- sentavano per lo pi ritratti, scene genealogi- che o mitologiche. I trittici di Bosch non erano quindi necessariamente destinati a trovare col- locazione su un altare. Tanto pi che i trittici dei secoli XV e XVI dipinti nei Paesi Bassi e 1 Schilder-boeck, Karel Van Mander, Haarlem 1603-1604. 72 destinati a fungere da retabili, raccontano epi- sodi religiosi che mostrano esempi positivi. Il Male, non veniva mai mostrato poich laltare luogo deputato al costante ripetersi del mi- stero della fede: la transustanziazione. Perci sarebbe stato impossibile e impensabile, nonch blasfemo, innalzare lostia e mostrarla ai fedeli in uno sfondo riproducente il Peccato. Per que- sto motivo occorre operare una distinzione fra i trittici di Bosch. Il maestro aveva concepito un programma complesso e personale per cui aveva escluso dai trittici non profani temi come il giudizio fnale o la tentazione di un santo ere- mita che gli servivano per elaborare la sua pro- pria e personale visione del Peccato. La visione di Bosch attraversata da varie tensioni, poich attacca ogni comportamento asociale, eppure sceglie come modello lEremi- ta, una fgura che si ritira dal mondo, il Mat- to (il fgliol prodigo), altra fgura in se stessa marginale. Condanna la sciocchezza ma adotta unestetica basata sulla follia. Nei valori che so- stiene attraverso la creazione artistica, sublima lossessione per la Follia e lossessione della mar- ginalit, dellesclusione. Getta allinferno intere fasce della popolazione, di preferenza i poveri e gli asociali, ma il suo modello di pentimento il Bagatto, un venditore ambulante misero e disprezzato. Codifca le immagini di cui si serve in modo da creare un effetto globale che risulta fortemente esoterico ed ermetico, allinterno del quale il saggio parla per enigmi. Se vi sembra che fnora siano stati nominati tre degli Arcani Maggiori (Eremita, Matto e Bagatto) non siete in errore. Guardando bene lanta sinistra delle Tentazioni di SantAntonio conservata a Lisbo- na, possibile scorgere anche lImpiccato: tra due persone che chiacchierano tranquillamente vicino ad alcune pecore, vi un cadavere ap- peso per i piedi a un albero secco. Cos pure il Giudizio Finale, nel pannello con San Giacomo, e fanno bella mostra gli Amanti che si intrave- dono nellopera designata come Figliol Prodigo. Guardando oltre, ogni fgura, verr da s. Al- meno cos sostiene Combe nel seguirne il Gioco dellOca di fulcanelliana memoria. Lereticit del messaggio non sussiste se si 73 pensa a Bosch come uomo del suo tempo, al quale queste immagini dovevano essere fa- miliari al punto di averne assimilato lallegoria e di esserne quindi in grado di usare la potenza evocativa. Da uomo del suo tempo, seppure geniale e con gli occhi fssi a Le Stelle, parlava ai suoi con- temporanei per visioni, cos come prima di lui avevano fatto i Mastri Comacini nelle raffgura- zioni dei bassorilievi delle cattedrali. Ancora una volta ci viene in aiuto il sacerdote spagnolo Fray Jos de Siguena, quando affer- ma che se gli altri pittori effgiavano luomo come eternamente, Bosch aveva avuto lauda- cia di dipingerlo come internamente, portando alla luce il groviglio di male e di bene che nelluomo per sublimarlo attraverso il processo epoptico che porta allilluminazione. Eppure le credenze religiose di Bosch sono in- certe e non c modo di legare il suo nome con certezza a questa o quella Via Iniziatica, vero che a Hertogenbosch si incrociavano corren- ti spirituali molto diverse tra loro. risaputa lappartenenza di Bosch alla Confraternita di Nostra Signora e che in misura diversa ven- ne in contatto con gli Hieronimiti, la Confra- ternita della Vita Comune. Franger, nel 1952, ipotizz che Bosch avesse stretti rapporti con gli Adamiti, la setta eretica dei Fratelli e So- relle del Libero Spirito che pare avesse forti connotazioni esoteriche. Tutte queste sugge- stioni, unite alla grande capacit di visione del maestro evidenziano, come sosteneva Linfert, lo sforzo di Bosch di esprimere limmateriale e di esservi riuscito cos bene da avercelo mo- strato attraverso il suo sguardo, quello sguardo che tanto aveva colpito Van Mander, lo sguardo dellIniziato che vede, e giusta fu lintuizione e il brivido di presentimento che deve aver percor- so la schiena del nostro quando sfor il Segreto. 74 SEZIONE ICONOGRAFICA Figg. 1-4 (p. 73): Il Trittico dei Santi Eremiti (Pannello di sinistra), particolare di San Girolamo (1505), Palazzo Duca- le, Venezia, olio su pannello, 86 x 29 cm. Iconografcamente sono riconoscibili gli stessi tratti che vengono delineati nella Lama IX degli Arcani Maggiori ma speculari e inversi: si noti latteggiamento delle mani (lan- terna gi, verso linteriora terrae, al contrario della lanterna degli Arcani classici). Cfr. con LEremita dei Tarocchi c.d. Marsigliesi nelle tre versioni (dallalto) di Conver, Dodal e Benois a confronto. Figg. 5-8 (p. 74-75): Il Viandante conosciuto anche come Il Figliol Prodigo (1510) Museum Boijmans Van Beunin- gen, Rotterdam, olio su pannello 71 x 70,6 cm. Strettamente e volutamente similare a Il Sentiero della Vita, pala esterna del Trittico Haywan (1510-1512), Museo del Prado, Madrid. Liconografa la stessa dellArcano 0 dei Tarocchi, Il Mat- to. Riconoscibile a colpo docchio e pi fedele nel caso del Figliol Prodigo dove rispettata in maniera precisa. Cfr. Le Fou, nella versione del Noblet. Ne Il Figliol Prodi- go inoltre, si scorgono nella casetta alle sue spalle, alla sinistra dellosservatore due fgurette che si abbracciano, chiaro rimando allArcano VI, Gli Amanti. Figg. 9-10 (p. 76): Il Mago erroneamente conosciuto come Il Venditore Ambulante (1475), Muse Municipal, Saint-Germain-en-Laye, olio su pannello, 53 x 75 cm. Se non fosse per la folla che gli si accalca intorno e il cagno- lino (ens animalis che passer come una staffetta a Le Fou) sarebbe in tutto iconografcamente sovrapponibile allArca- no I, Le Bateleur. Figg. 11-13 (p. 77): Dettagli da Le Tentazioni di Sant'An- tonio e da Il Giudizio Finale dove possibile notare la fgu- ra dellimpiccato, stessa fgura che si riscontra nellArcano XII del Benois, Le Pendu. BIBLIOGRAFIA M. Bussagli, Bosch, Art Dossier n.21, Giunti, Firenze 1988. D. Buzzati, M. Cinotti, Lopera completa di Hieronymus Bosch, Rizzoli, Milano 1966. U. Eco, Opera aperta, Bompiani, Bologna 1962. W. Fraenger, The millennium of Hieronymus Bosch, Faber & Faber, London 1952. A. Greimas, Semiotica fgurativa e semiotica plastica, in L. Corrain, L. Valenti (a cura di), Leggere lopera darte, E-sculapio, Bologna 1991. C. Linfert, Hieronymus Bosch, the paintings, Phaidon, New York 1959. 75 76 77 78 79 80 PAURA, DETERMIN AZIONE, INDOLENZA, GIUSTIFIC AZIONISMO alessandro vivaldi Ricordo un flm, credo fosse Bowling a Co- lumbine, in cui si parlava dellistigazione alla paura. Concetto non nuovo ovviamente. N nel cinema, n nella realt. Voglio dire, la destra ci vince le elezioni in una retorica demagogica sulla sicurezza. Ma la sicurezza non un concetto politico. La sicurezza non di destra o di sinistra. La sicu- rezza, il facile comodo, la decisione priva di pesanti responsabilit un concetto comune a tutto il blocco occidentale, dove per blocco occidentale si intendono i paesi liberisti e capi- talisti e consumisti. Sono giorni che ci penso e ci ripenso. La sicu- rezza di una vita conformata ai valori vigenti nel nostro mondo. La Vita, quella vera, quella libera, quella di cui ci si assume ogni precisa re- sponsabilit, svenduta per un contratto a tempo indeterminato. Le mie libert, la mia dignit, il mio vero Valore, la mia professionalit, la mia intelligenza, la mia volont, vilipese, offese, svendute, per la certezza di un contratto a tem- po indeterminato. 81 Ma non solo questo. La sicurezza una gigan- tesca illusione costituita da vilt, da indolenza, da cecit, da vincoli fttizi che si ingrandiscono ogni giorno, nutriti dalle sussurranti, subdole, grinfe culturali del nostro mondo. La certez- za borghese del lavoro, della busta paga, delle amicizie sicure, dei rapporti di coppia tranquilli, del non osare andare oltre la morale comune, dellannegare le proprie emozioni e le proprie passioni in una mediocrit tranquilla e pacata che nulla ha di vero: tutto di plastica, e se vuoi andare oltre, sei un estremista, un sociopatico, uno psicolabile. La certezza di un contratto, la certezza di una paga, la certezza di una casa, la certezza di una coppia, la certezza dellaltrui apprezzamento. Le certezze che mi stanno uccidendo. Le certez- ze che vincolano il mio spirito. Le certezze... ...Quelle per le quali non decidiamo. Quelle per le quali non rischiamo. Quelle per le quali pre- feriamo la vita di routine al Deserto di Gobi, al Sahara, alle Cascate Victoria e allo Zambesi, a Persepoli, a Petra, alle montagne hymalayane. Le certezze, il facile comodo, la mediocrit di mezze decisioni, delle politiche del limitare i danni, del tenere il piede in due staffe: rimango in questo lavoro, con questo contratto, fnch non arriver unaltra offerta. Ma quellofferta non arriver se non la cerco. E se arriver non la vedr, preso dalla certezza di un contratto a tempo indeterminato. Il contratto a tempo indeterminato: nel lavoro, nella coppia, nella casa, negli amici, nella famiglia. Fanculo il tempo, fanculo la certezza, fanculo la sicurezza. La certezza, il facile comodo, la mediocrit pic- colo borghese: tutto radicato nelle nostre paure, tutto vilt, tutto squallore, grigiore, tutto so- stanzialmente, ineluttabilmente, privo di Vita e di Spirito. Tuono e vento: limmagine della Durata. Cos luomo superiore resta stabile e non cambia la propria direzione. Il tuono 82 W. Blake, The ancient of days (1794) 83 romba, il vento soffa; entrambi sono esempi di mobilit estrema e quindi sembrano lesatto contrario della durata, ma le leggi che governano la loro apparizione e il loro calmarsi, il loro andare e venire, restano. Allo stesso modo, lindipendenza delluomo superiore non fondata sulla rigidit e limmobilit del carattere. Egli tiene sempre il passo con il tempo e cambia con esso. Ci che dura la direzione che non sbanda, la legge interiore del suo essere, che determina ogni sua azione. (I Ching) Rigidit, immobilit, ripetizione, routine, co- modit, abitudine: tutto ci viene generato dal- la paura, sono reazioni volte a creare intorno a noi sicurezza. Una campana di vetro contro le nostre paure: contro la paura di commette- re errori. Contro la paura di fare scelte. Contro la paura di assumersi responsabilit. Contro la paura di capire che la libert ha un prezzo. Contro la paura di ammettere che la Vita ha un prezzo. Contro la paura che ogni decisione che prendiamo ha delle conseguenze, su noi e sugli altri: ed giusto cos. Ma prima o poi dobbiamo capire che quella si- curezza fttizia: prima o poi, o essa crolla, e dovremo affrontare noi stessi e la responsabilit di aver ucciso la nostra anima in cambio della mediocrit del non rischiare nulla per non ave- re nulla se non tranquillit, o croller la nostra anima in toto, collasser il nostro spirito, e cre- peremo grigi come pochi altri. Intanto, giustifchiamo con mille considerazio- 84 ni false le nostre scelte, basate sulle conven- zioni imposte dalla nostra cultura massifcante, democratica, mediocrizzante. Solo che io, di fronte a questa sicurezza, ho deciso di pulirmi il culo con tutti i contratti a tempo indeterminato nella mia vita: dalla busta paga alle amicizie, dai rapporti sociali ai vincoli culturali, dalla coppia a tutto il resto: io scelgo di passare al bosco, di aderire al trattato del ribelle, di essere il ribelle, di muovere guerra a chiunque limiti le mie scelte. Irresponsabile? Sociopatico? Immaturo? Forse. Ma intanto, mi riprendo la mia digni- t. Costi quel che costi. Le Navi dei miei so- gni, non pi infrante, ma ancora in piedi come lOlandese Volante. Allorizzonte vedo nubi pesan- ti, lascio sulla mia strada solo inutili amanti, colpisco mer- canti ben pensanti [...]: salpare, violare, agire ed affondare! Sui volti solo sale! In mare per non tornare! Bere fno a star male! (Skll, La nave dei sogni infranti) 85 IN GIRUM IMUS NOCTE ET CONSUMIMUR IGNI FOTOSTORIA ERETICA anita annunziata 86 Folla dangeli e spiriti, facce e maschere a scrutarvi. Folla dangeli e spiriti, facce e ma- schere a scrutarvi. Benvenuti allinferno. Folla dAngeli e Spiriti, Facce e Maschere a scrutarvi.D Un Drago vi osserva. Pesci baffuti nuotano dove voi villudete di camminare. Attenti agli schizzi, e non toccate quelle che sembrano lumache... a meno che non vogliate rendere questa visita pi movimentata. 87 88 Attenti ai fossi... hahahaha! Qui non ci si muove se non di buco infnitamente nero in buco infnitamente nero Luccello che gira come una trottola sulle vostre teste sembra vi stia prendendo in giro, ma voi stupidi non capite la sua danza. Ah non ve lo avevo detto? La danza qui la nostra lingua. Prego, scansate il vento amaro... gi. Avanti, avanti, e ignorate il pipistrello dalla testa di leone marino, ultimamente depresso e vola al contrario cercando di staccarsi di dosso la colibr-gallinella morta. L'uccello che gira come una trottola sulle vo- stre teste sembra vi stia prendendo in giro, ma voi stupidi non capite la sua danza. 89 90 LARIA PEGGIORA E VI SENTITE PI
PESANTI , LA GOLA ARDE. SO CHE QUI VI SEMBRA DI RICONOSCERE MOLTE FORME E COSE FAMILIARI. VI PARE DI SCORGERE IL MUSO DI UN CANE, UNA MASCHERA... Laria peggiora e vi sentite pi
pesanti , la gola arde. So che qui vi sembra di riconoscere molte forme e cose familiari. Vi pare di scorgere il muso di un cane, una maschera... Qui tutto soffo ma i vostri polmoni vimpediscono di vederlo. Gi, come il morso che ora sentite cos furioso e vi fa un male pescecane, e questo scheletro piraa che squarta il vostro dolore, potrebbe anche non essere reale... potrebbe... Suvvia... vi serviva cos tanto quel pezzo di carne?... M a n u l l a d i t u t t o c i c o m e a p p a r e , q u i t u t t o s o f f o e v i l l u d e t e s e p e n s a t e d i s t a r v e d e n d o q u a l c o s a d i r i c o n o s c i b i l e . 91 M O R T U O R U M M O R T U O R U M E X E R C I T U S FELICE ROBERTO ADDEO Nasce a Nola il 16 luglio del 1982 e vive a Bologna da diversi anni. Noto fancazzista, maestro di arti parziali, massimo esperto in niente, falso musicista, amabile delinquen- te, sobrio ubriacone, timido pervertito, comunista, nazista, liberale, anarchico-capitalista, tenero assas- sino, tossico sincero, estroverso intimista, ermetico qualunquista, loquace ballista. Suono consigliato All apologies (Nirvana); Tutto fa un po male (Afterhours); Glycerine (Busch); Perfect Day (Lou Reed); Coffe and tv (Blur); Becuz (Sonic Youth); Would? (Alice In Chains); Sleep dirt (Zappa); In the family (Motorpsycho); Grace (Jeff Buckley) Parole stampate suggerite Viaggio al termine della notte (Cline); Pani- no al prosciutto (Bukowski); Memorie dal sot- tosuolo (Dostoevskij); Fame (Hamsum); Hanno tutti ragione (Sorrentino); Chiedi alla polvere (Fante); Cos parl Zaratustra (Nietzsche); Il processo (Kafka); Centanni di solitudine (Mar- quez); Il profumo (Suskind) ANITA ANNUNZIATA Tarantulla tarantata, da Athena Noctua protetta, indi iniqua, nottambula, selvatica et mai salvatica; cavalca il Grande Drago Rosso nelle notti di Luna Nuova, fotografando linvisibile e divinando tempe- ste interiori et maremoti abissali. (Vinz Notaro) Scelgo di nascere di il 10 giugno 1989, nella provin- cia napoletana, a pochi passi di distanza dal Vesuvio. Esco da ventre di madre dal sangue bollente, il seme corrotto e freddo di mio padre ha fatto il resto. Imparo il mestiere di fotografa da mio padre e larte di vivere nel fuoco da mia madre, attraverso linfan- zia conservando intatta la vista. Durante ladolescen- za vengo temprata da amorevoli demoni, sotto legida saturnina muoio al mio personale giudizio universale. Suono consigliato Sirnes Nocturne n.3 (Claude Debussy); Flower (Sonic Youth); Day Dream (Smashing Pumpkins); The Great Below (Nine Inch Nails); Declare In- dependence (Bjrk); The Patient (Tool); Wings for Marie (Tool); Occhiali scuri al mattino (Santo Niente); Ora che ho visto (Fausto Rossi); Perch il mio amore (Fausto Rossi); Flowers of the Sea (Dead Can Dance); Chant of the paladin (Dead Can Dance) Parole stampate suggerite La vana fuga dagli di (J. Hillman); La giusti- zia di Afrodite (J.Hillman); Il codice dellanima (J. Hillman); Dizionario di mitologia (UTET); Poesie (R.M. Rilke); Paradise Lost (J. Milton); Il matrimonio del cielo e dellinferno (W. Blake); Racconti del terrore (E. A. Poe); Sciamanismo e tecniche dellestasi (M. Eliade); Vijnabhairava Tantra (La conoscenza del Tremendo); Cos parl Zarathustra (F. W. Nietzsche); I Ching. Il libro della versatilit (a cura della Fondazione ERANOS, UTET); Testi dello sciamanesimo siberiano e centroasiatico (UTET); La via oscura (A. Brandi) ANDREA ANS ANSELMO Contabile per caso, eretico, proscritto e non allineato per destino. Chitarrista black metal a tempo pieno e fotografo dilettante di particolari inquietanti e pae- saggi privi di speranza. Suono consigliato NordLand (Apoptose); Filosofem (Burzum); Pro- spectus I (Raison dtre); Transilvanian Hunger (Darkthrone); Buried under time and dust (Her- bst9); Domination (Morbid Angel); Omen Ensis Impera (Arditi); Nordik Battle Signs (MZ 412); Fuck the Universe (CRAFT); Blood must be shed (Zyklon B) Parole stampate suggerite Il lupo della steppa (H. Hesse); Imperialismo pagano (J. Evola); Lo Yoga della potenza (J. Evo- la); Le sorti del guerriero (G. Dumzil); Bagha- vad Gita (Il canto del beato); Il libro dellinquie- tudine (F. Pessoa); Il libro di sabbia (J. L. Borges); Uthark (T. Karlsson); Fight Club (C. Palahniuk); Il caso di Charles Dexter Ward (H. P. Lovecraft); LAnticristo (F. W. Nietzsche) FEDERICO MARAFIN Curioso per natura, inizia presto a porsi doman- de scomode. La pi forte saggezza la sente vibrare nellaria colma di discussioni nel concreto, legge- re stato il carburante, dialogare la combustione. La possibilit di conoscere persone ispiratrici, e mai in- segnanti, lo fa vivere oltre le rotaie prestabilite come una musica che non insegna direttamente un conte- nuto, eppure dispone lanimo nellaffrontare il mondo. Studente di flosofa allUniversit degli studi di Pa- dova, scrive per essere, non per pensare. Suono consigliato Stellar Master Elite (Thorns); Om Sivoham (Naan Kadavul O.S.T.); The pathless path to the Knowable Unknown (Rudra); Was it worth it? (Children Of Bodom); Dream Is Collapsing (H. Zimmer Inception O.S.T); Xeper I Set (Dissec- tion); Maha Kali (Dissection); Like a dog chasing cars (H. Zimmer - Batman the dark knight O.S.T.); F.O.A.D. (Darkthrone); Whats Up People (Ma- ximum the Hormone - Death Note O.S.T.); Apo- katastasis Pantn (Deathspell Omega) Parole stampate suggerite Lo yoga della potenza (J. Evola); Cavalcare la tigre (J. Evola); La kabbala e la magia goetica (T. Karlsson); Aghora (R. E. Svoboda); Hagakure (Y. Tsunemoto); Vijnabhairava Tantra (La cono- scenza del Tremendo); La gaia scienza (Nietzsche); Enciclopedia delle scienze flosofche (G. W. F. Hegel); Crisi delle scienze europee (E. Husserl) con commentario: Husserl (V. Costa); Etica (B. Spinoza); Fuori dalla citt iniqua (L. Capezzone) TATIANA MARTINO Se pensate che ridere faccia bene alla salute, non avete ben presente cosa signifchi il ridere dei Luper- ci. E questo Tatiana: la risata catartica. In Lucania ci sono i Lupi, si, e tra lupa e felina, Tatiana fera Lucana. Eppure questa ferezza sfumata da un sen- so innato per larte in ogni sua forma, che sublima questa Signora rendendola una perla rara piazzata tra le sue molteplici e poliedriche doti. Fine saggista di letteratura fantastica e letteratura dellorrore, profon- da conoscitrice dellantropologia storica, insegnante di greco e di latino, flologa germanica, illustratrice, motore immobile di dozzine di gruppi di studio. Ta- tiana un Gioco, quel Gioco. Ma anche il gioco del Matto, talvolta al dritto, pi spesso al rovescio. Figlia dArte, v pocaltro da dire. (Alessandro Vivaldi) Suono consigliato Suite n.1 per violoncello (Johann Sebastian Bach); Sympathy for the devil (Rolling Stones); Spark (Tori Amos); Back in Black (AC/DC); Fou de Love (Angelo Branduardi); Vegemite (Amanda Palmer); I want you but I dont need you (Momus); Cre- ep (Radiohead); Inverno (Antonio Vivaldi); Close to me (The Cure); The Prophets song (Queen); Mmm Mmm Mmm Mmm (Crush Test Dummies); King of Pain (Police); La Fille Damne (Cecile Corbel); Nocturnal Hekate (Daemonia Nymphae); Bonny Portmore (Canto Tradizionale Irlandese) Parole stampate suggerite La Dea Bianca ( Robert Graves); Il Mulino di Am- leto (G. De Santillana, H. Von Dechend); Il Mistero delle Cattedrali (Fulcanelli); Le Dimore Filosofa- li (Fulcanelli); La Signora del Gioco (Luisa Mu- raro); Morte e pianto rituale nel mondo antico (Ernesto De Martino); Storia Notturna (Carlo Gin- zburg); Canti dellEdda; Leggende di fate e tra- dizioni irlandesi (Thomas Crofton Croker); I Rac- conti dellAntiquario, (Montague Rhodes James) DANIELA MONTELLA Daniela Montella scrive. Ma non di s. Suono consigliato Shine on you crazy diamond (Pink Floyd); At- mosphere (Joy Division); Gardenia (Kyuss); Zero (Smashing Pumpkins); Millenni (CSI); At the he- art of it all (Nine inch Nails ft. Aphex Twin); This is the law of the plague (Diamanda Galas); Arte della fuga (Johann Sebastian Bach); Il trillo del diavolo (Giuseppe Tartini); Inno alla gioia (Lu- dwing van Beethoven) Parole stampate suggerite Notre Dame de Paris (Victor Hugo); La floso- fa nel Boudoir (Donatien Alphonse Franois De Sade); Justine o le sventure della Virt (Dona- tien Alphonse Franois De Sade); Le 120 giornate di Sodoma (Donatien Alphonse Franois De Sade); Storia dellocchio (Georges Bataille); Storia delle religioni (Georges Bataille); I ditirambi di Dio- niso (Friederich Nietzsche); Cos parl Zarathu- stra (Friederich Nietzsche); Credere (Slavoj iek); Confessione sessuale (Anonimo Russo) VINZ NOTARO Tre occhi di lava, due ombre sbilenche, una schiena spezzata. Creativo distruttivo, spirito feticale, erga- stolo poietico e musico del male. Giovane curatore della collana Liberarte e della rivi- sta Trimbi per larcaelarco edizioni, cresciuto tra il meglio dellarte campana e nazionale; sotto frma in vino vanitas, ha esposto le sue irruenti opere, come nel caso della mostra Preservare lo Spirito (Nola, 2011). Ha pubblicato articoli e saggi inerenti tematiche este- tico-iniziatiche; recentemente ha dato alle stampe il saggio Suono Sacro Sogno, che accompagna il suo V album solista orchestra esteh / dreamworking, progetto ritual noise che testimonia una lunga ricer- ca sul rapporto sogno/disarmonia/iniziazione infera. Ha collaborato con artisti di fama nazionale, qui van- no segnalate la sua militanza nei ::poyesis:: (teatro ri- tuale e sperimentazione audio-visiva), la profonda alleanza con la fotografa Anita Annunziata, e lespe- rienza cupromantica con lartista Fiormario Cilvini. Della sua opera hanno scritto, tra gli altri, Pino Ber- telli e Giulio Sforza. Alessandro Alichino Vivaldi, fratello arvale, dice: Vinz lanarca spirituale. Leccesso per difetto nellarte, il difetto per eccesso nella flosofa. Bruno condito con Nietzsche e qualche allucinogeno. Suono consigliato Ognuno di questi brani mi ha trasmesso ben oltre la potenza che attribuisco ai libri. Dunque, rinunzio alla mia lista di testi predi- letti e raddoppio quella musicale che meglio mi racconta, per ora. Perennial quest (Death); Birth of Venus Illegi- tima (Therion); God of Emptiness (Morbid An- gel); Malice through the looking glass (Cradle of Filth); On the shores (Ihsahn); The Patient (Tool); In the Kingdom of the Blind the One- eyed are Kings (Dead Can Dance); Leaving hope (Nine Inch Nails); Kiss me Kiss me Kiss me (The Cure); Un chien despace (Motorpsycho); Istanbul (Litfba); Perch il mio amore (Fausto Rossi); Il primo dio (Massimo Volume); Five to Ten (Allan Holdsworth); Inca roads (Frank Zap- pa); Obsidian (Zu); Crea (Henry Threadgill); Pa- gan Poetry (Bjrk); Golden Dust (Tori Amos); Black Sea (Christian Fennesz); Dark River (Coil); Prometheus Op. 60 (Alexandr Skrijabin) ALESSANDRO VIVALDI REICHSGRAF VON SOZIOPATHIE Ha preso alla lettera il motto conradiano immergiti nellelemento distruttivo al punto da essere campio- ne di apnea nel Caos. Brinda con Polemos e danza con Kali, lunico uomo capace di fare due cose con- temporaneamente. E bene. Arlecchino dalle toppe nere e rosse, ha di avanzo la stoffa del leader, possiede la liricit di Blake applicata allambito militare, ne fa sfoggio nella sua prosa liri- ca posta al servizio della Conoscenza. Autore di diversi scritti e conferenze di taglio esoteri- co, un esperto conoscitore della Storia delle Religioni. Biblioflo raffnato, dai gusti cesellati e dal sarcasmo pronunciato guerriero iniziato prima alla gnosi dila- niante del pugnale e solo poi a quella del fucile. Fine musicologo e mitologeta, editor del progetto Mito e Anima, sito di discussione a taglio etnoantropolo- gico e mitopoietico. il promotore del Centro Studi Anna Perenna dedicato alla ricerca umanistica a 360. Veterano dellesercito, della vita e dello spirito, pos- siede la visio del Sopravvissuto alle Acque Corrosive e lo stigma dellImpiccato. Soldato impossibilitato a stare tra i soldati, ha scelto di servire lImpero dei suoi gatti, masnada infernale di esseri eletti. (Tatiana Martino, Vinz Notaro) Suono consigliato Hellequin song (Cesare Basile); MCMXIX: di nuovo in armi (Ianva); Hassan I Sabha (Hawkwind); Lake of Fire (Nirvana); Zombi (Surgery); Travis Bickle (Rancid); Cara amica (270bis); Taking the world by Storm (Katakly- sm); La leggenda di Olaf (R. Vecchioni); Soldiers side (System of a down); The time of no time + evermore (Devils blood); Hellequin (Therion) Parole stampate suggerite Bestie, uomini e di (F. Ossendowskij); Mefsto- fele e lAndrogine (M. Eliade); Il matrimonio del cielo e dellinferno (W. Blake); Del sublime (F. Schiller); Sugli di e il mondo (Salustio); Un terribile amore per la guerra (J. Hillman); Deus Invictus (F. Altheim); Il visconte dimezzato (I. Calvino); Kore Kosmou (Ermete Trismegisto); La trentina della suprema (Abhinavagupta); Il sacro (R. Otto); Il regime del solitario (Avempace) IL FUOCO SOPRAGGIUNGENDO GIUDICHER E CONDANNER TUTTE LE COSE [Eraclito, fr. 66] Finis Coronat Opus