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Caterina

"Lo scorso 14 dicembre, a quest'ora, l'ecografia mostrava che il battito del cuore di
mio figlio non c'era pi. Tredici settimane, poco pi lungo di 2cm e mezzo. Un mese
prima ero stata poco bene, continuavo a tossire, ma due ecografie ravvicinate
sbirciavano un bambino (non chiamatelo feto o embrione o entit - state parlando
di mio figlio non del vostro) che "se ne frega se tu hai la tosse, lui sta benissimo": era
raddoppiato e il cervello si era ingigantito. Ma ora morto.

All'ospedale per il raschiamento mi fanno delle cure per rilassare l'utero: vedo il
sangue e comincio a dirgli addio. O meglio arrivederci, perch sono sicura che prima
o poi lo rivedr, che lui non solo quello che hanno incenerito dopo l'intervento. La
mia casa mi sembra vuota al ritorno e il mattino successivo mi sveglio ed tutto
diverso: sono solo io. Mi manca.

Luned ricomincio il lavoro dopo le feste, rileggo le e-mail lasciate senza risposta,
riapro file e riprendo cose lasciate a met: tutto come prima, eppure tutto
diverso da prima. Questo bambino arrivato dopo cinque mesi di matrimonio, senza
cercarlo n evitarlo, stato un regalo e ringraziamo..."

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