Sei sulla pagina 1di 2

22C MILANO Cambia I

Meteo

Digital edition Mobile Abbonamenti Scommesse & lotterie Le citt Archivio Dizionari Trovo Casa Trovo Lavoro Buonpertutti Store

ARCHIVIOSTORICO

HOME TV ECONOMIA SPORT CULTURA SCUOLA SPETTACOLI SALUTE SCIENZE INNOVAZIONE TECH MOTORI VIAGGI CASA CUCINA IODONNA 27ORA MODA

REVIVAL TORNANO IN LIBRERIA LE OPERE DELLO SCRITTORE CHE SCANDALIZZO' L' ITALIA FASCISTA. ADESSO
RIVALUTATO ANCHE DA ECO CHE LO DESCRIVE COME "SORPRENDENTEMENTE CASTO"

Pitigrilli, un moralista che faceva il


trasgressivo
I suoi romanzi vendevano migliaia di copie, poi il mito crollo'
insieme al regime Processato per oltraggio al pudore si
difese dicendo: "La mia letteratura non e' eccitante. Scrivo
libri che non esaltano, ma deprimono, non invitano al vizio,
ma ad astenersene"
----------------------------------------------------------------- REVIVAL Tornano in libreria le opere dello
scrittore che scandalizzo' l' Italia fascista. Adesso rivalutato anche da Eco che lo descrive come
"sorprendentemente casto" Pitigrilli, un moralista che faceva il trasgressivo I suoi romanzi vendevano
migliaia di copie, poi il mito crollo' insieme al regime Processato per oltraggio al pudore si difese
dicendo: "La mia letteratura non e' eccitante. Scrivo libri che non esaltano, ma deprimono, non
invitano al vizio, ma ad astenersene" Le copertine alludevano. Coi disegni ancora un po' deco' di
signorine slanciate, magari a spasso col levriero, probabilmente disponibili a torbide avventure. I titoli
stuzzicavano: Cocaina, La cintura di castita' , Oltraggio al pudore. Prima ancora dei testi, le dediche
azzardavano di piu' . Come quella premessa a Mammiferi di lusso: "All' adolescente armena, malata di
giovinezza e di musica, che una notte, sul mare, mi narrava le sue saffiche impurita". Questo era
Pitigrilli, lo scrittore che faceva arrossire la madre di Umberto Eco - parola di figlio - al solo sentirlo
nominare: una leggenda dell' Italietta appena entrata nel fascismo, l' autore deputato a solleticare i
timori e i tremori della nostra societa' perbene e uno po' "provinciale", incarnazione di trasgressioni e
lascivita' che potevano non limitarsi alle pagine scritte. Il mito crollo' insieme al regime. Spinto nella
fossa dell' oblio dal consolidato sospetto di aver spiato per l' Ovra, da una personale conversione
religiosa che ribaltava la vena erotico - blasfema, e, magari, anche dal fatto che per il comune senso del
pudore i tabu' infranti non erano piu' cosi' intoccabili. Relegati per decenni sulle bancarelle dell' usato,
ora i volumi di Pitigrilli tornano in libreria, fra le edizioni nuove. Ci pensa Bompiani con due testi che
riflettono altrettante, opposte facce dell' autore: Cocaina (scritto nel ' 21, introdotto da un saggio di
Umberto Eco che si intitola, appunto "L' uomo che fece arrossire la mamma") e La piscina di Siloe (del '
48, il primo romanzo dopo la conversione). Il saggio di Eco e' una rivalutazione. Pitigrilli viene
descritto come scrittore "gradevole, sapido, fulminante" e anche "sorprendentemente casto". Tesi a
effetto, ma non nuovissime. In fondo, identiche a quelle che l' autore medesimo aveva sostenuto, nel
1926, in tribunale. Pitigrilli e' davanti ai giudici torinesi processato per oltraggio al pudore in seguito
alla pubblicazione di La cintura di castita' . La sua autodifesa si puo' leggere in un libretto ormai
introvabile (Pitigrilli in tribunale) ed e' interessante sotto diversi aspetti. Intanto, contiene una
premonizione rispetto alle future accuse di delazione per aver fornito al regime le prove che
incriminavano numerosi personaggi dell' antifascismo torinese, da Vittorio Foa a Carlo Levi. "Anche
sul conto mio - dichiara l' autore all' inizio dell' interrogatorio - sono corse quelle voci che circolano sul
conto di tutti gli attori, attrici, romanzieri, artisti. Non c' e' artista notevole che non abbia fama di spia
politica, pederasta, ninfomane, lesbica, mantenuto delle donne". Nelle schermaglie coi giudici, poi,
Pitigrilli sfrutta a fondo l' indubbia capacita' di manipolare le parole (certificata fin dal nome: viene
dalla passione per il petit gris della madre; in realta' si chiamava Dino Segre ed era nato a Torino nel
1893). Il presidente gli contesta di avere scritto che si diventa scrittori come si diventa cocotte:
dapprima si scrive per il piacer nostro e poi per il piacere degli altri. E aggiunge: "Sarebbe come dire
che lei, se fosse donna, sarebbe divenuto cocotte". Risposta fulminante: "Se fossi nato donna sarei
divenuto scrittrice. Il primo libro l' ho scritto per il piacer mio e quelli successivi per il piacere degli
altri". La linea di difesa fondamentale, pero' , e' la sostanziale castita' dei testi incriminati. Anzi, la loro
funzione moralizzatrice. Qui Pitigrilli da' il meglio, a costo di trascurare quelle dediche audaci: "Non si
puo' parlare di esaltazione del vizio e della lussuria, perche' quando descrivo il vizio lo metto nella luce
piu' fosca per combatterlo, per invitare il lettore non a sperimentarlo, ma ad astenersene. Ne parlo
sempre con un senso di orrore, di nausea, di critica... Io non dico male della fanciulla pura che vuole
conservarsi pura, per un' intima necessita' di candore; ma dico male di colei che fa professione di
purita' solamente per paura dei commenti malvagi dei vicini di casa, dei pettegolezzi insidiosi delle
amiche, per paura degli schiaffi del fratello o semplicemente per paura di non trovare piu' marito".
Invano il presidente Domenico Barberis si avventura nell' esegesi dei testi. "Lei dice - contesta - che

Hans accarezzando il seno della protagonista, pensa che l' elettricita' si disperde per le punte. Spieghi".
Pitigrilli va a nozze: "Cosi' si esprime quel personaggio perche' in tutte le sue parole c' e' sempre il
frasario scientifico: egli e' un professore di fisica, freddo, arido, che sa solamente esprimersi per mezzo
di formule e di paragoni tratti dalla sua scienza. Anche in quel momento in cui qualunque altro uomo
sarebbe stato preso da ben altri pensieri, egli continua ad essere lo scienziato che vede le cose con un
gelido criterio scientifico. Questo non e' fare della pornografia, ma costituisce la bancarotta della
sensualita' , l' elogio della piu' squisita aridita' sentimentale e sensuale... La mia letteratura non e'
eccitante; i miei libri non sono afrodisiaci, ma anafrodisiaci; non esaltano, ma deprimono; non invitano
al vizio, ma ad astenersene". Il processo finisce bene per Pitigrilli. Il 5 giugno 1926, i giudici ordinano il
sequestro del libro e, paradossalmente, mandano assolto l' autore. Loro stessi si rendono conto della
stranezza giuridica. E la spiegano nella sentenza: "Per una buona stella apparsa a un certo punto nel
firmamento letterario di Segre, sotto le spoglie del generale De Bono, l' imputato versa in istato di
assolutoria". Il futuro Maresciallo d' Italia ha appena ricoperto la carica di Direttore generale della
Pubblica Sicurezza. E in quella veste ha incluso La cintura di castita' nell' elenco dei libri "liberamente
circolabili". Ora non si smentisce e dalla Tripolitania - dove e' divenuto Governatore - spedisce un
telegramma di appoggio a Pitigrilli. I giudici devono fare buon viso e cattivo gioco. Lui, invece, non
rinuncia alla spavalderia. Stando alle cronache di quei giorni, uscendo dall' aula, gratifica i numerosi
fan: "Non rattristatevi. Sara' per un' altra volta". Enrico Mannucci a * I libri: "Pitigrilli in tribunale";
introduzione di G. Garibaldi Rocco, Societa' Editrice Partenopea, pagine 184. Di Pitigrilli Bompiani ha
riedito "Cocaina" (pagg. 400, lire 15.000); "La piscina di Siloe" (pagg. 400, lire 15.000).
Mannucci Enrico
Pagina 35
(1 9 giugno 1 9 9 9 ) - Corriere della Sera
Ogni diritto di legge sulle informazioni fornite da RCS attraverso la sezione archivi, spetta in via esclusiva a RCS e sono pertanto vietate la rivendita e la
riproduzione, anche parziale, con qualsiasi modalit e forma, dei dati reperibili attraverso questo Servizio. altres vietata ogni forma di riutilizzo e
riproduzione dei marchi e/o di ogni altro segno distintivo di titolarit di RCS. Chi intendesse utilizzare il Servizio deve limitarsi a farlo per esigenze
personali e/o interne alla propria organizzazione.

Potrebbero piacerti anche