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Un fenomeno deviante: il barbonismo

Molti individui sono ostili nei confronti della conformità e scelgono di


vivere la vita in modo “diverso” da quello che noi consideriamo
“normale”;per questo adottano comportamenti devianti.
Per devianza si intende appunto un comportamento che si allontana dalla
normalità come ad esempio trasgredire delle norme/leggi e la scelta di
modelli non consentiti,lontani dalla conformità.
Uno di questi comportamenti,è il barbonismo ovvero una situazione nella
quale una persona per lungo tempo non ha un luogo di residenza.

La condizione dei senza casa e più visibile nelle aree più povere delle
grandi città ed in quelle suburbane, anche se i barboni spesso coesistono
più o meno visibilmente dentro comunità dove i residenti non sono affatto
poveri. Il termine legale senza fissa dimora viene spesso usato
ufficialmente come una alternativa a: persona senza casa oppure
senzatetto.

Vi sono molte possibili cause che portano alla perdita della


casa:vedovanza,problemi mentali,vittime di abusi,abbandono dei familiari
per reati commessi,tossicodipendenza,sfratto,povertà, libera scelta di un
modello di vita alternativo.

I senzatetto sono persone che hanno difficoltà nell’adattamento sociale


in quanto rifiutano i modelli e i valori del proprio ambiente.

Si sono svolti molti studi per quanto riguarda la devianza tra i quali,
Merton il quale sostiene che le persone che hanno comportamenti devianti
in genere appartengono a classi inferiori e svantaggiate dal punta di vista
economico;essi pur di arrivare al successo hanno addirittura
comportamenti criminali.

Secondo invece una altra teoria: quella dell’etichettamento, le persone


che assumono comportamenti devianti, vengono etichettate ossia gli viene
attribuito un “giudizio”. Da qui si ha la nascita dello stereotipo e del
pregiudizio,sulla base dei quali le persone vengono rappresentate come
inferiori ed è per questo che le persone cadono in anomia.
Forse molta gente non sa che spesso i barboni sono persone normali che
non ce la fanno a reagire,ed escono dalla società senza che nessuno se ne
accorga.

A cura di Giusy Rea de Falco e Lucia Gesuele

29 ottobre 2009-10-29

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