Sei sulla pagina 1di 5

Componenti dell'esporre

L'esposizione di un oggetto un atto in apparenza quanto mai semplice, che presuppone tuttavia, nella realt del museo contemporaneo, una grande attenzione a una rosa di problemi legati sia al contenitore edilizio, sia alle caratteristiche specifiche delle collezioni, sia al tipo di pubblico cui l'esposizione si rivolge. Edificio, oggetto, visitatore, costituiscono di fatto tre filtri attraverso cui d'obbligo far passare il progetto per verificarne la correttezza e i livelli di comfort assicurati: - comfort dell'edificio, nel senso di rispetto delle caratteristiche architettoniche ed ambientali della sede; - comfort degli oggetti, inteso come mantenimento di condizioni di conservazione soddisfacenti anche nel momento pi delicato per l'oggetto, il suo contatto con il pubblico; - comfort dei visitatori, inteso come benessere e gradevolezza dello stare nel museo, sia dal punto di vista dell'informazione e della percezione delle opere e dell'ambiente sia dal punto di vista funzionale legato a diversi momenti che caratterizzano la visita (vedere, consultare, informarsi, riposare). Relazionare l'esposizione all'edificio ospite, al pubblico in visita, al singolo oggetto mostrato significa anche stabilire dei precisi ambiti di riferimento per il progetto: - un ambito di progetto alla macroscala, attento alle relazioni tra l'esposizione e gli spazi della sede museale, ai rapporti tra pieni e vuoti, tra proporzioni degli espositori e proporzioni delle sale, all'influenza della distribuzione e della articolazione in orizzontale e verticale dei piani, alla presenza di porte e finestre nelle sale e verso l'esterno, alle caratteristiche dei pavimenti, dei soffitti, delle pareti, alla qualit delFilluminazione, alle caratteristiche cromatiche e di finitura dei materiali; - un ambito di progetto alla scala intermedia, attento alle relazioni tra oggetto e visitatore: tipo di visione, se da uno o pi lati, scelta dei punti di vista, rapporti tra la vetrina, il pannello, la pedana, e gli altri elementi della stessa esposizione che gli sono circostanti, effetti di sfondo, problemi di riflessione e abbagliamento della luce, rapporti di intensit luminosa tra oggetto e sfondo, caratteristiche dei supporti per l'informazione, ecc.; - un ambito di progetto alla microscala, in cui si tiene conto in misura specifica delle caratteristiche del singolo oggetto: il tipo di presentazione, in funzione del fatto che esso vada presentato all'interno di una vetrina, oppure appoggiato su un basamento, oppure appeso a una parete; le esigenze specifiche di conservazione (difesa da un eventuale danneggiamento causato dall'illuminazione o dal clima dell'ambiente); la definizione dei requisiti del supporto espositivo, da soddisfare in funzione della manutenzione, della sicurezza, del tipo di commento dell'oggetto, ecc. Volendo evidenziare in un quadro sintetico le problematiche progettuali legate agli ambiti sopra descritti, possiamo riferirle ad uno spazio espositivo ideale del museo, in cui sono fatti convergere e condensati a titolo esemplificativo numerosi temi espositivi. Sar cos possibile riconoscere in questo spaccato i diversi livelli di attenzione che devono caratterizzare il progetto, tra loro interrelati, e al tempo stesso evidenziare le caratteristiche dei tre livelli di scala di intervento sopra riportati. Non vengono qui toccate le tematiche generali del progetto della sede museale, della sua impostazione per sezioni scientifiche, per sale e percorsi, ma vengono riportate all'attenzione del lettore quelle considerazioni che sono pertinenti al progetto espositivo partendo dall'ambito pi dettagliato, quello del singolo oggetto mostrato, allargando via via - con un procedimento di zoom - il campo di attenzione e di influenza dell'esposizione, sino a toccare il contenitore edilizio: dall'oggetto alla sala espositiva, si'potrebbe dire, lasciando a un'altra sede il compito di commentare pi in generale l'organizzazione scientifica e distributiva dell'intera sede museale. Lo schema ideale cui rapportare le diverse componenti di progetto quello raffigurato in figura ipotizzando lo spaccato di una sala all'interno di un edificio di nuova costruzione, e rimandando quindi ad altre sedi le tematiche relative all'inserimento dell'esposizione in ambienti preesistenti.

La figura anche un'occasione per raggnippare per problematiche i temi classici dell'esporre, che possono cos essere ordinati:
1) Problematiche legate al contenitore edilizio a) Caratteristiche dei piani orizzontali che delimitano lo spazio espositivo e cio il progetto del piano pavimento; - la struttura del pavimento (gettato in opera, o applicato in un secondo tempo, o realizzato con soluzioni del tipo sopraelevato);

- il raccordo de! pavimento con le pareti tramite eventuali fasce perimetrali e zoccolini;
- le attrezzature tecnologiche del pavimento al di sotto del quale far passare le canalizzazioni per gli impianti; - la dotazione del pavimento di punti di uscita per l'elettrificazione degli espositori; - i materiali costruenti, la loro finltura superficiale, il loro aspetto cromatico, la loro rispondenza all'impiego in locali pubblici b) II progetto del piano soffitto:

- la struttura, le attrezzature e i materiali del soffitto, la previsione d impiego o meno del controsoffitto e della attrezzatura impiantistica che pu trovare riparo all'interno di essa, analogamente a quanto detto per il piano pavimento, con particolare attenzione all'inserimento dell'impianto di rivelazione dei fumi e di spegnimento in caso di incendio, e all'impianto di illuminazione artificiale; - il colore, che contribuisce insieme con gli altri piani orizzontali e verticali alla scelta delle caratteristiche dei corpi illuminanti della sala

e) il progetto dei piani verticali: per le pareti:


- la definizione delle dimensioni delle aperture di accesso al vano, con particolare attenzione alle norme per la prevenzione incendi; - la scelta del tipo di rivestimento superficiale, in funzione anche della forabilit delle pareti, e del restauro delle stesse in caso di cambiamento dei punti di affissione degli oggetti a parete; - il colore e le caratteristiche di riflessione delle pareti, che concorrono sia all'effetto sfondo degli oggetti, sia alla determinazione della potenza dei corpi illuminanti.

2) Problematiche legate all'allestimento

. -.

- La definizione dei tipi espositivi: appeso, appoggiato, protetto (si veda nello specifico quanto attiene al tipo appeso, per gli altri tipi si vedranno i fascicoli descritti nel piano dell'opera); - l'informazione e il commento: il progetto dei pannelli, cartellini e supporti di commento all'esposizione. 3) Problematiche legate ali'illuminazione naturale - Il filtraggio della luce naturale che penetra attraverso porte e finestre con affaccio sull'esterno e/o attraverso lucernari a soffitto (inserimento di filtri UV sui vetri, impiego di vetri filtranti, inserimenti di velari, di tende, di schermi diffusori, ecc.).

4) Problematiche legate all'illuminazione artificiale - La scelta di corpi illuminanti interni agli espositori, in parallelo con la scelta del tipo di fonte (fluorescente, incandescente, a fibre ottiche, ecc.), il livello di illuminamento, le misure di protezione da eventuali danneggiamenti delle opere; - la scelta dei corpi illuminanti interni agli espositori, in parallelo con la scelta del tipo di

fonte luminosa, l'accessibilit per la manutenzione, le misure di protezione contro il danneggiamento delle opere; - la scelta dei colori generali dell'ambiente, e gli accorgimenti nella disposizione dei corpi illuminanti e nell'uso dei materiali (in particolare i vetri) per evitare fenomeni di abbagliamento e riflessione. 5) Problematiche legate al controllo del clima - L'inserimento all'interno degli ambienti e degli espositori di apparecchi di controllo dell'umidit relativa e della temperatura; - l'inserimento all'interno degli espositori di materiali di stabilizzazione dell'umidit e della temperatura; - il progetto dell'impianto di climatizzazione dell'intero ambiente; - la definizione delle caratteristiche del microclima all'interno degli espositori. 6) Problematiche legate alla prevenzione furto e incendio - Il progetto di elementi distanziali (pedane, transenne, schermi, ecc.), per scoraggiare il contatto diretto tra pubblico e oggetto; - la dotazione di un impianto di rivelazione antincendio, dell'impianto antifurto, dell'impianto di emergenza e sicurezza, dell'impianto TV a circuito chiuso. Volendo ulteriormente sintetizzare quanto sopra descritto, stata elaborata una tabella (vedi pag. 8) che evidenzia le corrispondenza tra i problemi espositivi che sono legati alla configurazione spaziale delle sale, alle tecniche di allestimento, illuminazione e climatizzazione, e le tematiche principali dell'esporre, l'ambito di scala interessato, le prestazioni che si richiedono al progetto dei singoli componenti dell'allestimento, le tecniche disponibili per soddisfare tali esigenze. Come gi ricordato in apertura del testo, non vanno dimenticate le problematiche legate a: - Caratteristiche architettoniche del contenitore - Collegamenti orizzontali e verticali - Programma museale - Sicurezza degli oggetti Per questo motivo abbiamo analizzato le tipologie dell'allestimento (protetto, appeso, appoggiato) alla luce delle principali tematiche espositive, considerate in un pi ampio quadro di progetto dell'intera sede museale; tuttavia, ragionando anche solo all'interno di un singolo spazio espositivo, come potrebbe avvenire leggendo un museo sala per sala, si viene a creare una corrispondenza precisa tra il progetto di articolazione degli spazi, le tecniche di allestimento, di illuminazione e di commento e le tipologie dell'allestimento (protetto, appeso, appoggiato), corrispondenza che sottende le seguenti definizioni: 1. - Spazio estensivo: identificazione dell'ambiente in cui situata l'opera d'arte a partire dall'epoca di costruzione del contenitore edilizio, mediante la lettura della distribuzione delle zone espositive all'interno del volume museale, l'organizzazione del percorso di visita del pubblico e l'analisi dei sistemi adottati per garantire l'incolumit degli oggetti in termini di sicurezza da manomissioni e atti vandalici. 2. - Tecniche di allestimento: descrizione delle soluzioni architettoniche e tecniche adottate nella realizzazione dei contenitori protetti (vetrine, teche), dei supporti ostensivi per oggetti appesi, appoggiati, sospesi (sistemi di appenderia, pannelli, pedane) e delle realizzazioni speciali progettate ad hoc per l'esposizione di opere singole. Lettura dei materiali, delle finiture e dei colori che costituiscono le texture delle pareti, del pavimento e del soffitto nell'immediato intorno dell'oggetto e che fanno da sfondo alla sua percezione. 3. - Tecniche di illuminazione: le tecniche invalse per il commento luminoso degli oggetti, sia mediante tipi di fonte luminosa (naturale, artificiale del tipo caldo e/o freddo) sia mediante tipologie ben distinte di illuminazione (riflessa, concentrata, diffusa) e di disposizione delle fonti (interne alle vetrine, esterne a soffitto e/o a parete, riparate da schermi, ecc.). 4. - Tecniche di commento: modi di diffondere l'informazione; mediante supporti e cartellini disposti puntualmente, attigui all'opera; mediante supporti scritti su pannelli disposti nelle sale per fornire informazioni di tipo generale; mediante supporti informatici o audiovisivi; mediante distributori di schede informative, ecc.

Tabella Tematica Contenitore edilizio Ambito di progetto Macroscala Problemi espositivi Oggetto Definizione piani orizzontali Prestazioni da soddisfare

Pavimento - gettato - Resistenza all'attrito - Passaggio - sopraelevato canalizzazioni impianti Ubicazione prese per elettrificazione allestimento - Rispetto norme per incendi Colore/sfondo - Passaggio canalizz. impianti Dotazione rivelatori fumo, sprinkler per spegnimento incendi
- Progetto norme per prevenzione incendi - Colore/indice di riflettanza

Soffitto strutturale

- controsoffitto

Macroscala

Definizione piani verticali

Pareti

- Tipo di rivestimento superficiale forabile e restaurabile


- Occultamento dei fori - Colore, effetto sfondo

Porte e vani di in-

- Riflessione
- Materiali antincendio Dimensioni in accordo con le norme antincendio

gresso alle scale

Allestimento

Mesoscala

Progetto del protetto Progetto dell'appeso Progetto dell'appoggiato Commento e informazione

Vetrine Pannelli Appenderle Pedane Piedestalli

Cartellini Tende, schermi, filtri, vetri speciali


- Eliminazione dei raggi UV Raggiungimento soglie di luminosit prefissata - Diffusione della luce

Illuminazione naturale

Mesoscala

Controllo dell'eventuale danneggiamento

Illuminazione artificiale

Macroscala Mesoscala Microscala

- qualit della luce - Corpi illuminanti fluorescenti, incaneliminazione di fattori di dandescenti neggiamento - Controllo dell'UR - Controllo della T - Controllo purezza aria Impedire il contatto diretto tra pubblico e oggetto - Termo igrometri Impianti di controllo

- Eliminazione raggi UV, raggi IR - Livelli di luminosit prefissati Controllo delle temperature di calore Controllo UR, T

Controllo del Clima

Macroscala Mesoscala Microscala

Prevenzione furto e incendi

Macroscala Mesoscala Microscala

Pedane, transenne schermi Impianto di rilevazione fumi

Le Tipologie fondamentali
Si affermato che allestimento include sia il processo di produzione del progetto ostens vo sia il risultato del processo stesso. bene ricordare che l'allestimento deve comunque parlare in modo indiretto, deve intei dersi come supporto necessario affinch gli oggetti dell'esporre, siano essi oggetti fisici messaggi possano svolgere il loro spettacolo; l'allestimento buono quello che si percep sce, ma non incombe. In rispetto a quanto sopra ed anche per riuscire a fornire una proposta razionale e alternai va alla Wunderkammer rinascimentale, si cercato di suddividere lo scenario degli ogget da mostrare in cinque tipologie e precisamente: - l'Appeso - il Protetto - l'Appoggiato - il Sospeso - lo Speciale.

Potrebbero piacerti anche