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Versione 4.

26 a cura di Dino Ticli dal sito

Letture per i giovani


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INDICE
NAPOLI SENZA SOLE GIUSEPPE IL PIANETA IL MAESTRO GIUSTO B. P. PASSEGGIATA DOMENICALE LAMA TRAGEDIA DI UN DIECI MIAO! CIAO! DON CHISCIOTTE STORIA DEL RE SOLE FILASTROCCA CORTA E MATTA IL GIOCO DEI SE A VOCE BASSA BELLA NAVE ALLA FORMICA CARNEVALE DOPO LA PIOGGIA E ARRIVATO UN TRENO CARICO DI FILASTROCCA DI CAPODANNO FILASTROCCA DI PRIMAVERA FILASTROCCA IMPERTINENTE I MARI DELLA LUNA IL GATTO INVERNO IL MALATINO IL PESCATORE L'ERRORE DI UN PULCINO

NAPOLI SENZA SOLE Filastrocca del Pallonetto, vicolo storto, vicolo stretto, senza cielo e senza mare, senza canzoni da cantare... Chi far musica e parole per te, Napoli senza sole?

GIUSEPPE IL PIANETA
Lo scolaro Giuseppe Moneta, di Gastone in un momento di distrazione diventato un pianeta. Circola intorno al sole a discreta velocit, attento a non urtare con la testa, coi piedi e con le mani i pianeti pi anziani. Per o!!i dun"ue a scuola non verr. La si!nora maestra pre!ata di scusarlo, i compa!ni di #anco, di osservarlo. $tanotte sar visi#ile tra le costellazioni perfettamente riconosci#ile per una macchia d%inchiostro sui pantaloni.

IL MAESTRO GIUSTO
C%era una volta un cane che non sapeva a##aiare. and& da un lupo a farselo spie!are, ma il lupo !li rispose con un tale ululato che lo fece scappare spaventato. 'nd& da un !atto, and& da un cavallo, e ( mi ver!o!no a dirlo ( perfino da un pappa!allo. )mpar& dalle rane a !racidare, dal #ove a mu!!ire, dall%asino a ra!liare, dal topo a s"uittire, dalla pecora a fare *# #+, dalle !alline a fare +coccod+. )mpar& tante cose, per& non era affatto soddisfatto e sempre si domandava ,ma!ari con un *"ua "ua+...-. ( Che cos% che non va? /ualcuno !li risponda, se lo sa. Forse era matto? 0 forse non sapeva sce!liere il maestro adatto?

B. P. 1utte le lettere dell%alfa#eto hanno un suono vivace e lieto tranne l%'cca che, come si sa, un suono proprio non ce l%ha. Ci sono lettere importanti. l%' che a tutte sta davanti, del suo primato molto or!o!liosa e porta sempre la Ma!lia rosa2 la 3eta, con cui si scrive *zero+, pi temuta dell%4omo Nero. Ci sono lettere #uone e care come la G del ver#o !iocare. Certe lettere vanno in coppia, e la 1 spesso si raddoppia... Ma la coppia pi speciale, famosa su scala internazionale, "uella che vedete "ui. una 5. con una P. 5.P... Che vuol dire? Pensateci un po%. forse 5uon Pranzo... forse 5uon Pro... 0ppure... 5uona Passe!!iata? 1rovate da soli la ... 5ella Pensata.

PASSEGGIATA DOMENICALE )o vado a spasso per la citt, senza una meta va!o "ua e l. )n piazza Navona mi fermo a !uardare "uelli che stanno il !elato a leccare. )n piazza 6sedra reato incerto. sentire !ratis il concerto, o sedermi, alla romana, sull%orlo fresco della fontana? Ma zeppo, l%orlo di cemento. ci siedono !i persone duecento. $i !odono il fresco le fami!lie, la mamma, la suocere con le fi!lie. 6 il #a##o dov%, per far pari? 6% a casa a fare !li straordinari. 0!ni domenica per la via, si fa il passe!!io dell%economia.

LAMA C%era una volta una povera ama, per essere una lama intera, una vera lama di coltello, le mancava la elle. !liel%aveva ru#ata un apostrofo pirata. La poverina non ta!liava pi n7 la carne cruda n7 la carne cotta. non ta!liava nemmeno la ricotta. )n fondo al cassetto deperiva, e del mal della ru!!ine pativa. Per fortuna la scopr8 un arrotino che da #am#ino aveva studiato #ene l%orto!rafia. le ridiede la elle, l%affil& e per il mondo la rimand& col suo coltello a rita!liare "uesto e "uello. 9un"ue state attenti, per piacere. lasciatele la sua elle, o per vendetta capace di ta!liarvi "ualche falan!etta.

TRAGEDIA DI UN DIECI Fu!!iva un !iorno un 9ieci pieno di trepidazione, inse!uito da un nemico mortale. la $ottrazione: )l poverino ra!!iunto, crudelmente mutilato. #en due unit ha perduto, un 0tto diventato. 9alla padella cascando nella #race, ecco "ua,incappa nella 9ivisione che lo ta!lia a met. 0ra un misero /uattro,mal visto da!li scolari. ;Consolati ( !li dicono ( sei sempre un numero pari...; ;C% poco da consolarsi la mia sorte #en dura. 0 incontro un%'ddizione o sar...la #occiatura;.

MIAO! CIAO! Mi piacere##e un !iorno poter parlare con tutti !li animali Che ve ne pare? Chiss che discorsi !eniali sanno fare i cavalli2 che storie divertenti conoscono i pappa!alli, i coccodrilli, i serpenti... 4na semplice !allina che fa l%uovo o!ni mattina che lo ta!lia a met. chiss cosa ci vuol dire con il suo coccod... 6 l%elefante, cos8 !rande e !rosso, la deve saper lun!a pi della sua pro#oscide. Ma chi lo capisce "uando #arrisce? Nemmeno il !atto pu& dirci niente. 9omanda!li come sta. Non ti risponde affatto. 0 ( al massimo ( fa *miao+ che forse vuol dire *ciao+.

DON CHISCIOTTE 0 caro 9on Chisciotte, o Cavaliere dalla 1riste Fi!ura !irasti il mondo in cerca d%avventura, con <onzinante e $ancio il tuo scudiere, pronto a com#attere senza paura per o!ni causa pura. Ma!hi e stre!oni ti facevano !uerra, e le pale incantate dei mulini ti !ettavano a terra2 ma tu, con le ossa rotte, no#ile 9on Chisciotte, in sella rimontavi e, lancia in resta, tornavi a farti rompere la testa. )n cuore a##iamo tutti un Cavaliere pieno di cora!!io, pronto a rimettersi sempre in via!!io, e uno scudiero sonnolento, che ha paura dei mulini a vento... Ma se la causa !iusta, fammi un se!no, perch7 ( ma!ari con una spada di le!no ( andiamo, 9on Chisciotte, io son con te:

STORIA DEL RE SOLE Filastrocche di poche parole dove si parla del <e $ole. $ulla Francia e!li re!n& sessant%anni e ancora un po%.. Nel palazzo di Pari!i stava spesso il !ran Lui!i. $e non c%era, non si s#a!lia. un se!no che stava invece a =ersa!lia. $tesse "ui o stessa l, in campa!na o in citt, stesse in !uerra oppure a caccia non si lav& mai la faccia. 4n #atuffolo di cotone !li faceva da ac"ua e sapone. intorno a!li occhi sul nasetto !lielo passava il suo pa!!etto, e in #aleno era fatta cos8 la pulizia del <e Louis. 6ra il <e $ole, e certo #rillava di luce propria... ma non si lavava perch7 non aveva una mamma o una zia che o!ni mattina, con ener!ia, !li ficcassero la capoccia dentro una vasca o sotto la doccia.

FILASTROCCA CORTA E MATTA Filastrocca corta e matta, il porto vuole sposare la porta, la viola studia il violino, il mulo dice. ( Mio fi!lio il mulino (2 la mela dice. ( Mio nonno il melone (2 il matto vuole essere un mattone, e il pi matto della terra sapete che vuole? Fare la !uerra:

IL GIOCO DEI SE $e comandasse 'rlecchino il cielo sai come lo vuole? ' toppe di cento colori cucite con un ra!!io di sole. $e Gianduia diventasse ministro dello $tato, fare##e le case di zucchero con le porte di cioccolato. $e comandasse Pulcinella la le!!e sare##e "uesta. a chi ha #rutti pensieri sia data una nuova testa.

A VOCE BASSA Filastrocca a voce #assa, chi di notte che passa e ripassa? 6% il principe Fine e non pu& dormire perch7 a sentito una fo!lia stormire? 0 forse 7 l%omino dei so!ni che porta i numeri del lotto di porta in porta? 6% un si!nore col mal di denti in compa!nia di mille tormenti? L%ho visto. 7 il vi!ile notturno che fa la ronda taciturno. i ladri scantonano per la paura, la citt dorme sicura.

BELLA NAVE ;5ella nave che vai sul mare, "uante cose puoi portare?; ;Posso portare mille persone, cento sacchi di car#one, tre scialuppe ed una lancia e un capitano con la pancia. Corro in men che non ti dico dalla Cina a Portorico, la tempesta ed il tifone mi fanno il solletico al timone... Ma se un !iorno del malanno di #om#e e cannoni mi caricheranno, sai che faccio per ripicco? Colo a picco:;

ALLA FORMICA

Chiedo scusa alla favola antica, se non mi piace l%avara formica. )o sto dalla parte della cicala che il pi #el canto non vende, re!ala.

CARNEVALE Carnevale in filastrocca, con la maschera sulla #occa, con la maschera su!li occhi, con le toppe sui !inocchi. sono le toppe d>'rlecchino, vestito di carta, poverino. Pulcinella !rosso e #ianco, e Pierrot fa il saltim#anco. Pantalon dei 5iso!nosi ( Colom#ina, ( dice, ( mi sposi? Gianduia lecca un cioccolatino e non ne d niente a Mene!hino, mentre Gioppino col suo randello mena #otte a $tenterello. Per fortuna il dottor 5alanzone !li fa una #ella medicazione, poi lo consola. ( 6> carnevale, e o!ni scherzo per o!!i vale.

DOPO LA PIOGGIA 9opo la pio!!ia viene il sereno, #rilla in cielo l%arco#aleno. come un ponte im#andierato e il sole vi passa, feste!!iato. ? #ello !uardare a naso in su le sue #andiere rosse e #lu. Per& lo si vede ( "uesto il male ( soltanto dopo il temporale. Non sare##e pi conveniente il temporale non farlo per niente? 4n arco#aleno senza tempesta, "uesta s8 che sare##e una festa. $are##e una festa per tutta la terra fare la pace prima della !uerra.

E ARRIVATO UN TRENO CARICO DI Nella notte di Capodanno, "uando tutti a nanna vanno, in arrivo sul primo #inario un direttissimo straordinario, composto di dodici va!oni, tutti carichi di doni@ sul primo va!one, sola soletta, c> una simpatica vecchietta. 9eve amar molto la pulizia perch7 una scopa le fa compa!nia@ dalla sua !erla spunta il piedino di una #am#ola o di un #urattino. ABo tanti nipotiC, #or#otta, Ama tanti: e se volete sapere "uanti, contate tutte le calze di lana che aspettano il dono della 5efana.C $econdo va!one, che confusione: Carnevale fa il pazzerellone. c> 'rlecchino, c> Colom#ina, c> Pierrot con la sua damina, e accanto alle maschere d>una volta !aloppano indiani a #ri!lia sciolta, sceriffi sparano caramelle, astronauti lanciano stelle filanti, e so!nano a fumetti come !li eroi dei loro !iornaletti. $ul terzo va!one via!!ia la primavera col vento marzolino. Gocce ridono e pian!ono sui vetri del finestrino. 4na rondine vola, profuma una viola@ tutta ro#a per la campa!na. )n citt, tra il cemento, profumano soltanto i tu#i di scappamento. )l "uarto va!one riservato a un pasticcere rinomato che prepara, per la Pas"ua, le uova di cioccolato. 'l posto del pulcino c> la sorpresa. campane di zucchero suoneranno a distesa. 4n carico !iocondo riempie il "uinto va!one. tutti i fiori del monto, tutti i canti di ma!!io@ #uon via!!io: #uon via!!io: !iu!no, la falce in pu!no: Ma sul sesto va!one io non vedo soltanto le messi ricche e #uone@ vedo anche le pa!elle. un po> #rutte, un po> #elle, un po> !ulp, un po> s"uash: ah, che #rutta invenzione, amici miei, "uei cin"ue numeri prima del sei. )l settimo va!one tutto sole e mare. affrettatevi a montare: Non ci sono sedili, ma om#relloni. Ci si tuffa dai finestrini me!lio che dai trampolini. C> tutto l>'driatico, c> tutto il 1irreno. non ci sono tutti i #am#ini@ 6cco perch7 il va!one non pieno. $ull>ottavo va!one ci sono le citt. saranno re!alate a chi resta in citt tutta l>estate. 'vr le strade a sua disposizione. correr, svolter, parche!!er da padrone. ' destra e a sinistra sorpasser se stesso@ ma di sera sar triste lo stesso. 0sservate sul nono va!one !li esami di riparazione. $everi, solenni come #ecchini@ e se la pi!liano con i #am#ini: Perch7 "ualche volta, per cam#iare, non sono i !randi a riparare? $ul decimo va!one ci sono tanti #anchi, c> una lava!na nera e dei !essetti #ianchi. 9ai vetri spalancati il mondo intero pu& entrare. e> un ottimo maestro per chi lo sa ascoltare. $ull>undicesimo va!one c> un #uon odore di casta!ne, paesi !ri!i, !ri!ie campa!ne !i rasse!nate al primo ne##ione, e #uoni li#ri da le!!ere a sera dopo aver spento la televisione. 6d ecco l>ultimo va!one, fatto tutto di panettone, ha i cuscini di cedro candito e le porte di torrone. 'ppena in stazione sar man!iato di #uon umore e di #uon appetito. Man!eremo anche la panca su cui siede a sonnecchiare 5a##o Natale con la #ar#a #ianca.

FILASTROCCA DI CAPODANNO Filastrocca di capodanno. fammi !li au!uri per tutto l%anno. vo!lio un !ennaio col sole d%aprile, un lu!lio fresco, un marzo !entile2 vo!lio un !iorno senza sera, vo!lio un mare senza #ufera2 vo!lio un pane sempre fresco, sul cipresso il fiore del pesco2 che siano amici il !atto e il cane, che diano latte le fontane. $e vo!lio troppo, non darmi niente, dammi una faccia alle!ra solamente.

FILASTROCCA DI PRIMAVERA Filastrocca di primavera pi lun!o il !iorno, pi dolce la sera. 9omani forse tra l%er#etta spunter la prima violetta. 0h prima viola fresca e nuova #eato il primo che ti trova, il tuo profumo !li dir, la primavera !iunta, "ua. Gli altri si!nori non lo sanno e ancora in inverno si crederanno. ma!ari persone di ri!uardo, ma il loro calendario va in ritardo.

FILASTROCCA IMPERTINENTE Filastrocca impertinente, chi sta zitto non dice niente2 chi sta fermo non cammina2 chi va lontano non s>avvicina2 chi si siede non sta ritto2 chi va storto non va dritto2 e chi non parte, in verit, in nessun posto arriver.

I MARI DELLA LUNA

Nei mari della luna tuffi non se ne fanno. non c% una !occia d%ac"ua, pesci non ce ne stanno. Che ma!nifico mare per chi non sa nuotare:

IL GATTO INVERNO 'i vetri della scuola, stamattina l%inverno strofina la sua schiena nuvolosa come un vecchio !atto !ri!io. con la ne##ia fa i !iochi di presti!io, e le case fa sparire e ricomparire2 con le zampe di neve im#ianca il suolo e per coda ha un !hiacciolo... $8, si!nora maestra, mi sono un po% distratto. ma per forza con "uel !atto, con l%inverno alla finestra che mi ru#a i pensieri e se li porta in slitta per alle!ri sentieri.

IL MALATINO Filastrocca del #im#o malato, con il decotto, con il citrato, con l%arancia sul comodino, ta!liata a spicchi in un piattino. Per tutti i mali di testa e di pancia sul comodino c% sempre un%arancia, tra un confetto ed un mentino per consolare il malatino. =iene il dottore, *=ediamo cos%+, e ti fa dire trentatr7. Poi di sera viene la sera, viene la mamma le!!era le!!era, e succhiando la sua menta il malatino s%addormenta.

IL PESCATORE Pescatore che vai sul mare, "uanti pesci puoi pescare? Posso pescarne una #arca piena con un tonno e una #alena, ma "uel ch% io cerco nella rete forse voi non lo sapete. cerco le scarpe del mio #am#ino che va scalzo, poverino. Proprio o!!i ne ho viste un paio nella vetrina del calzolaio. ma ce ne vo!liono di sardine per fare un paio di scarpine... Poi con due calamaretti !li faremo i le!accetti.

L'ERRORE DI UN PULCINO C'era una volta un pulcino che non sapeva di essere un pulcino. Forse, - pensava, sono un elefante, forse un pellicano. Che ci sarebbe di strano? Un asino non sono perch non raglio. Se fossi un cane avrei il guinzaglio. Non vado per are, dun!ue non sono un a iraglio . "a che sar# ai? $ozza, bella pozza , di elo tu, se lo sai%. & si specchi'. "a !uel che vide olto lo indign'. - Un pulcino? Non ( una cosa seria) & za pettando l' ac!ua intorbid' per castigarla della sua cattiveria.

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