Sei sulla pagina 1di 3

Avevano affrontato un lungo viaggio, senza sapere ne la rotta ne il vero senso della loro spedizione, eppure ora la Porta

del mediterraneo appariva pi vicina che mai. La vedetta non staccava mai gli occhi da quella enorme distesa di acqua ma non poteva fare a meno di pensare alle voci che circolavano sempre pi insitentemente sotto coperta: che quel viaggio sarebbe stato solo una ricercata copertura e ad attendere i Mille in Sicilia vi sarebbe stata in realt una strega a cui !aribaldi e il medico di bordo davano la caccia da anni. Martino Ligammari era un marinaio, ma non era certo cos" stupido da credere alla magia nera e a cose di questo genere . Superstizioso si, ma non sciocco. #n brivido di freddo corse lungo la pelle di Martino che instintivamente si strinse nelle spalle e trattenne il fiato, ma l$alba arriv% a distrarlo da quella orrenda sensazione ed insieme a lei una visione stupenda: all$orizzonte si stagliava in tutta la sua magnificenza la Sicilia. &'erra( 'erra() url% Ligammari con cos" tanta enfasi che per poco non fin" fuori bordo, mentre uno dopo l$altro tutti marinai si riversarono sul ponte , con gli sguardi ancora impastati dal sonno ma animati da una nuova speranza. !aribaldi si fece strada in mezzo al gruppo stringendo un cannocchiale &*niziate a preparare le scialuppe per lo sbarco) disse il !enerale rivolgendosi al marinaio pi vicino, che rimand% l$ordine a gli uomini accanto alle scialuppe. &Signor Montevecchio, vorrei che ci accompagnaste nella perlustrazione) e !aribald" sorrise verso un giovane che ricambiando il suo sguardo, chin% appena la testa in un cenno di assenso per poi rivolgersi a guardare verso il mare. Socchiuse gli occhi e respir% a fondo l$aria salmastra: stava per coronare il suo sogno, per dieci lunghi anni aveva atteso quel giorno in cui finalmente sarebbe sbarcato in quella terra che sentiva sua, anche se l$aveva vissuta solo attraverso i libri ed i racconti dei marinai. Stava per compiere quell$impresa insieme al suo pi caro amico, che l$aveva sempre sostenuto nel corso degli anni e aveva promesso che entrambi sarebbero andati in quell$isola affascinante per compiere il loro destino. #n gabbiano vol% in circolo sopra la testa del dottore, mentre saliva sulla scialuppa insieme a !aribali ed altri cinque uomini armati. Perso nei suoi pensieri, Stefano Montevecchio non si rese conto di essere arrivato fino a ch+ uno dei marinai non gli indic% qualcosa oltre gli alberi a qualche centinaio di metri dalla riva: si stava alzando del fumo nero e inteso. !aribaldi e Montevecchio si guardarono per un istante, dopo che quest$ultimo fece un cenno con la testa al marinaio che gli aveva indicato il fumo. *l gruppo inizi% a muoversi mentre il generale rimase qualche passo indietro: stringeva ben salda la baionetta, che poco sotto l$impugnatura inizi% a scaldarsi ed unaa piccola scarica risal" fino alla nuca di !aribaldi. Quello era il segnale Lo hai sentito anche tu, amico mio,) chiese, rivolgendosi a Stefano &Si...ci stiamo avvicinando ad una fonte di magia molto forte. Pensi che lei si nasconda qui,) &-uesto + l$ultimo posto dove potrebbe rifuggiarsi la strega...o + qui o + all$inferno() rispose !iuseppe schiacciando con forza un ramo secco mentre si inoltrava nella boscaglia. *l soldato che chiudeva il gruppo di esplorazione si gir% a cercare con lo sguardo il dottore, trattenendo il fiato per qualche istante. .$era qualcosa di misterioso e intrigante in quello sguardo, che Montevecchio aveva imparato ad amare... &'utto bene, ragazzo,)/ &Si signore...), disse 0ottini prima di riprendere a marciare con passo pi spedito. 1opo circa un ora di marcia, il gruppo si trov% ai margini di un villaggio, all$apparenza disabitato. !aribaldi si fece largo tra i suoi uomini e socchiuse gli occhi, voltendo pi volte la testa in varie direzioni: le porte delle case apparivano rovinate dal tempo e dal continuo rosicchiare delle tarme, molte finestre presentavano gli infissi chiusi da pesanti bastoni di ferro. #na casa tuttavia sembrava totalmente diversa dalla altre. Aveva la porta dipinta di rosso, delle spesse tende alle finestre e dal comignolo usciva una grossa nuvola di fumo nero. &.ontrolliamo li dentro) indic% !iuseppe con la punta della bionetta, prima di camminare a lunghe falcate verso la porta rossa. 2imase ad osservala per diversi minuti, come se cercasse una risposta nelle venature laccate del legno. .on un gesto fulmineo, !aribaldi diede un pesante calcio alla porta, che cedette sotto la violenza del colpo e rivelando una stanza molto grande. 3ra povera di mobilio ma straripante di oggetti: botteccette ,

alabicchi, mortai di diverse dimensioni e materiali, pietre e metalli preziosi e persino ossa di animali, riempivano il lungo tavolo al centro dell$ambiente. Sul fondo il fuoco del caminetto proiettava strane ombre sui muri e il ribbollire dell$acqua nel pentolone riecheggiava nell$aria. &!atea,vieni fuori() url% !aribaldi. 4essuno rispose.&Lo so che sei qui dentro, + giunto il momento di saldare il nostro debito(). * soldati si guardarono l$uno con l$altro senza sapere cosa fare: qualcuno stringeva la propria arma, ed altri voltarono la testa verso la porta d$ingresso, forse recando una via di fuga. &*rrompete in casa mia distruggendo la porta, urlando come un matto e pretendete anche che vi accolga a braccia aperte,,) una voce prima simile ad un surrurro riecheggi% per la stanza, mentre una delle ombre si mosse pi velocemente delle altre e la strega apparve quasi all$improvviaso dalla parete opposta alla porta. &Madre...come vedi ho mantenuto la mia promessa, ti ho portato l$uomo che ha scacciato le nostre sorelle dall$*talia() disse 0ottini, facendo qualche passo avanti rispetto ai soldati . .i fu un coro di &5hhh) e tutti seguirono le mosse del giovane che con un portandosi la mano sulle labbra, si stacc% con forza baffi e pizzetto finte e lansciandoli cadere nel fuoco. &Mi avevi giurato che non ci avresti mai tradito, 3lisa(() tuon% Montevecchio mentre stringeva con la mano sinistra e con l$indice destro indicava colei che aveva amato fino a quel momento. &6o sempre saputo che eri una donna, che eri una strega, ma ti amavo e credevo di averti cambiata con il mio amore...)/ & L$amore + una cosa dolce, Stefano, ma la lealt verso le mie sorelle e mia madre va ben oltre...non voglio farti del male...voglio) ed molto secco gesto del braccio e l$indice teso punt% !aribaldi &Lui(). !aeta chiuse gli occhi, un" le mani davanti a se ed iniz% a sussurrare una litania che suonava come una ninn nanna7 si mosse un passo alla volte verso la figlia, e chiuse le sue lunghe dita rattrappite intorno ai polsi di 3lisa. Le due streghe si abbracciarono e con passi lenti e cadenzati iniziarono a danzare seguendo il ritmo della loro formula magica7 i soldati caddere sulle ginocchia e uno dopo l$altro si tapparono le orecchie urlando e in pochi minuti scivolarono con un grande tonfo a terra svenuti. Montevecchio strinse il crocifisso che portava appeso al collo per poi aprire di scatto la mano verso 3lisa, quest$ultima apr" di scatto gli occhi e rilasci% il fiato con la bocca aperta, mentre un piccolo rivolo di sangue le scivolava via dal naso lungo il volto. La strega fece passare la mano sul naso e socchiuse gli occhi per un attimo, mentre il braccio destro si allungava in direzione del camino: ci fu un crepitio ed una lingua di fuoco strisci% lungo la stanza fino ai piedi di Stefano iniziando a risalirgli sulle scarpe e sui vestiti. *l dottore cominci% a battere * piedi dandosi delle pesanti pacche sulle gambe e sulle braccia, me il fuoco si faceva strada sul suo corpo diramandosi in ogni direzione. !aribaldi con uno scatto prese con entrambe le mani la sua giacca e si volt% verso l$amico provando a soffocare le fiamme, che ormai lambivano la pelle di Montevecchio. &A/ attaccale...o/ora...) disse Stefano poco prima di cadere a terra con delle pesanti ustioni sulla pelle. &*n nome di Maria, madre del Signore, ti ordino di tornare nell$ombra Abberrazione(() url% con forza !aribaldi mentre si scagliava verso !aeta, brandendo la baionetta come fosse una spada7 la vecchia incass% il colpo: sul suo volto le rughe iniziarono a moltiplicarsi fino a formare delle profonde crepe sulla pelle della strega. La voce della strega si and% affievolendo fino a quando non non si confuse con il crepitio del fuoco ed * rantoli di Montevecchio. 3lisa vide al madre spirare ed * suoi occhi divennero gialli prima che con un balzo attaccasse con pugni e calci !aribaldi &*o ti maledico a portare sempre il mio marchio, ad amare in vano un cuore straniero e non avere mai pace() grid% a pieni polmoni 3lisa, prima di sbattere con forza la mano aperta sul voto di !iuseppe. *l bracci% della strega si assunse una piega innaturale mentre 3lisa stringeva il collo del generale e richiamava contro di lui la forza del 8uoco. !aribaldi aveva la fronte imperlata di sudore, le braccia doloranti e il cuore a pezzi per la perdita del suo pi caro amico. Stava per cedere. Le fiamme presto avrebbero avvinghiato anche lui e quella spedizione non sarebbe stata ricordata da nessuno. Aveva fallito. Si sent" pizzicare la gamba e vide che le fiamme gli correvano lungo gli

abiti: con un ultimo disperato tentativo pieg% le gambe per poui alzare di scatto la schiena, e la strega perdese la presa cadendo a terra. 8u un attimo e la lama della baionetta si color% del sangue di 3lisa, mentre la sue testa rotolava per qualche metro. 3ra finita. *l generale ebbe il tempo per portare fuori il corpo dell$amico prima che il fuoco distruggesse anche la pi piccola traccia di quella follia. 1ella magia nera.

Potrebbero piacerti anche