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PIANTE DA GIARDINO 2

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Agrifoglio
In questa pagina parleremo di :

Pianta delle foreste Coltivazione Riproduzione dell'agrifoglio L'agrifoglio nella tradizione

Pianta delle foreste


Imbattersi in una pianta di agrifoglio, in Italia, molto facile: la pianta originaria dell'area Mediterranea ed presente come vegetazione spontanea praticamente in ogni regione. Questo non esclude la coltivazione: al contrario, nei giardini e nei terreni privati l'agrifoglio vanta una notevole diffusione per svariati motivi. Innanzitutto, una pianta molto resistente e che non richiede troppo impegno nella sua manutenzione, essendo appunto originaria di queste zone e dunque perfettamente adattata alle nostre condizioni climatiche. Inoltre. l'agrifoglio molto affascinante e d'effetto per via delle sue particolari foglie e delle bacche colorate, che lo rendono un elemento molto decorativo: per questa ragione, essendo una pianta resistente e sempreverde. l'agrifoglio viene tradizionalmente utilizzato per la realizzazione di decori e ghirlande con le quali addobbare le case nel periodo natalizio. Per natura, se coltivato nel rispetto delle sue condizioni ottimali, nel corso degli anni l'agrifoglio pu raggiungere anche i venti metri di altezza. Spesso, per, si preferisce coltivarlo conferendogli una forma arbustiva: in questo caso pu raggiungere i cinque metri. L'agrifoglio una delle piante che registrano maggior variet: ne esistono ben quattrocento specie, mentre moltissimi sono gli ibridi.

Coltivazione
L'agrifoglio pu essere coltivato in qualsiasi tipo di terreno, anche se mal sopporta quelli basici o argillosi. Richiede una posizione semiombreggiata, in modo tale che nel periodo estivo non sia direttamente esposto per lunghe ore ai raggi solari. Si tratta di una pianta che pu essere facilmente preda di parassiti e funghi: per questa ragione importante che l'agrifoglio venga protetto con appositi trattamenti preventivi e che vengano evitate le condizioni ambientali in grado di favorire la

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proliferazione dei parassiti: in questo caso, quindi, si provveder a regolare potatura per garantire anche alle fronde interne il giusto ricambio d'aria e un'adeguata illuminazione, mentre le innaffiature saranno non troppo frequenti, per rispondere alle esigenze della pianta e per evitare ristagni idrici, favorevoli appunto alla moltiplicazione dei piccoli insetti. Quando la presenza dei parassiti viene individuata, bene intervenire in modo tempestivo per riconoscere la specie infestante e utilizzare gli antiparassitari specifici pi indicati, debellando completamente la colonizzazione, che altrimenti torner a fare danni.

Riproduzione dell'agrifoglio
In natura la riproduzione dell'agrifoglio avviene attraverso la caduta a terra delle bacche, contenenti i semi fertili. Si tratta di un procedimento ripetibile anche per la coltivazione domestica, ma occorre tenere conto del fatto che, in casa o all'aperto, partendo da semi freschi o secchi, si dovranno comunque attendere parecchi mesi prima della germogliazione, mentre un lungo periodo sar necessario per poter avere un agrifoglio di considerevoli dimensioni. La propagazione per seme, inoltre, non permette di sapere con anticipo se si dar vita ad un esemplare maschile o a uno femminile. Per queste ragioni, quindi, solitamente si preferisce effettuare la riproduzione per talea, che permette di avere a disposizione una piantina vera e propria entro poco tempo e di selezionare esemplari maschili o femminili a proprio piacimento. Le talee si ottengono nel periodo tardo primaverile oppure estivo dall'apice dei rami privi di bacche, i quali verranno privati delle foglie nelle parti basse per essere poi posizionati nel terreno. La talea verr conservata in un luogo fresco e ombreggiato finch non avr radicato. In seguito alla germogliazione, con la crescita dei germogli la piantina potr essere posizionata regolarmente nel terreno. La potatura prevalentemente sfruttata per controllare la forma e lo sviluppo dell'agrifoglio, che solitamente non necessita di interventi particolarmente invasivi. Viene solitamente effettuata due volte l'anno, all'inizio e alla fine dell'estate.

L'agrifoglio nella tradizione


La diffusione e la facilit di coltivazione hanno reso l'agrifoglio una pianta molto diffusa sin dai tempi antichi: ad essa quindi non stupisce che siano legate molte tradizioni e usanze. L'agrifoglio un simbolo natalizio per eccellenza, presente nelle case sotto forma di pianta o rametto decorativo oppure parte di pi elaborate decorazioni. Le bacche, con i loro colori accesi,

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sono simbolo di gioia e di esultanza e si legano dunque alla perfezione con il significato profondo del Natale e della nativit, cos come il significato di vita perenne attribuito a questa pianta sempreverde. Mentre nelle isole britanniche l'agrifoglio era considerato una pianta sacra, mentre tra gli antichi romani era tradizione regalare rami di agrifoglio agli sposi in segno di buon auspicio. Una tradizione altrettanto antica quella che riguarda l'agrifoglio nel Continente americano: pare che gi gli indios, prima della scoperta e della colonizzazione, utilizzassero le foglie per decotti e infusi ritenuti in grado di stimolare la forza, mentre piantati vicino ai villaggi gli arbusti erano considerati in grado di tenere lontani gli spiriti maligni. Simboli di forza e di potenza, i rami di agrifoglio accompagnavano i guerrieri in battaglia.

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Aucuba
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Caratteristiche dell'aucuba Coltivazione Moltiplicazione Malattie e parassiti

Caratteristiche dell'aucuba
Decorare il giardino non significa solamente selezionare delle piante variopinte e di aspetto piacevole per posizionarle nello spazio verde, ma significa anche progettare l'area attraverso la selezione di piante che possano rivelare un aspetto gradevole e trarre vantaggio dalla disposizione ravvicinata e all'interno dello stessa zona. Per questo, piante come l'aucuba offrono un indiscusso valore aggiunto: le sue foglie screziate la rendono una pianta decorativa e che non passa inosservata, mentre il suo sviluppo arbustivo e i colori non troppo accesi permettono di collocarla pressoch in qualsiasi spazio e giardino senza che essa vada ad oscurare la presenza delle altre coltivazioni verdi. A donarle un tocco di particolarit in pi sono le sue bacche rosse, mentre diverse specie presenteranno colori e sfumature di foglie differenti. L'aucuba una pianta originaria del Giappone e si presenta come un arbusto sempreverde di facile coltivazione, che pu essere posizionato anche nel giardino, poich resistente alle caratteristiche climatiche europee. Le sue dimensioni sono contenute e possono essere controllate tramite un'attenta potatura: per questo l'aucuba trova spazio anche all'interno delle abitazioni.

Coltivazione
La pi comune e diffusa specie di aucuba l'aucuba japonica, ma ne esistono molte variet e molti ibridi, creati con le pi diverse caratteristiche cromatiche. Le diverse cultivar possono avere esigenze in parte diverse, ma comunque possibile identificare

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delle caratteristiche comuni nella coltivazione di questa particolare pianta. Come visto, l'aucuba ben si adatta alle caratteristiche climatiche del territorio italiano e per questo pu essere coltivata sia in vaso sia direttamente nel giardino. L'aucuba non teme il freddo, ma crescer pi rigogliosa se riparata dai forti venti e dalle temperature pi rigide, mentre necessita nei periodi estivi di regolari e abbondanti innaffiature, purch venga sempre evitata la formazione di ristagni idrici, molto dannosi per la pianta. L'aucuba predilige terreni soffici, acidi e ricchi di sostanze organiche: la composizione del terreno pu quindi essere resa pi adatta tramite l'utilizzo di concime per periodi regolari, soprattutto con l'arrivo della primavera e dei mesi pi caldi. Nello stesso periodo, ovvero con l'arrivo della primavera, si pu valutare la potatura della pianta, che non strettamente necessaria ma permette comunque di contenerne lo sviluppo e di tenerlo sotto controllo, attribuendo anche alla pianta la forma preferita, da

Moltiplicazione
Facile da coltivare, l'aucuba una pianta che pu anche essere facilmente riprodotta, per dare vita a pi coltivazioni all'interno dello stesso spazio o magari creare ampie siepi dalle screziate foglie. I metodi pi comuni per la riproduzione dell'aucuba sono per talea oppure per seme: il primo caso sar consigliato se si desiderano risultati pi rapidi, mentre la coltivazione per seme dar soddisfazioni a tutti coloro che preferiscono vedere germogliare, spuntare e crescere giorno per giorno la propria piantina di aucuba. La tale pu essere prelevata nel periodo di riposo della pianta, tra settembre e febbraio, tagliando un ramo di almeno 20 cm appena sotto uno dei nodi principali. Occorrer fare attenzione ed utilizzare coltelli sterilizzati, effettuando tagli netti e precisi per evitare infezioni o lo sfilacciamento dei tessuti, in modo tale che le ferite si possano facilmente rimarginare. Una volta effettuato il taglio, la talea pu essere posizionata all'interno di un terreno rizomatoso per favorire la radicazione e in seguito trasferita in un terriccio ricco di sostanze organiche e torba, dando di fatto vita alla coltivazione di quella che sar in futuro la nuova pianta e provvedendo al riparo nel corso del primo inverno, per poi passare al primo travaso quando le radici iniziano a crescere. per la coltivazione a partire dai semi, invece, si consiglia di interrarli in autunno, posizionandoli in un composto di terriccio e sabbia e mettendoli ad una profondit di circa un paio di cm. In questo composto i semi verranno tenuti per due o tre mesi, coprendo il vaso con un cellophane per mantenere costante la temperatura ma provvedendo a far circolare l'aria ogni giorno e umidificare il terreno. Dopo la germogliazione le piantine potranno piano piano essere posizionate nei vasi pi adatti alle loro dimensioni.

Malattie e parassiti
L'aucuba non una pianta particolarmente soggetta a malattie o ad attacchi parassitari, tuttavia occorre fare attenzione

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all'eventuale presenza di cocciniglia bruna o cocciniglia bianca, riconoscibile grazie alla presenza di macchie sulla pagina inferiore della foglia: se l'infezione agli stadi iniziali si potr provvedere rimuovendo tutti i parassiti con un batuffolo imbevuto di cotone, mentre se invece l'infezione pi estesa sar necessario intervenire con appositi antiparassitari: senza il debellamento, i parassiti tornerebbero entro poco tempo a proliferare portando alla morte della pianta stessa. L'aucuba pu segnalare inoltre sofferenze di diverso genere proprio attraverso le sue foglie: se appaiono bruciacchiate significa che l'esposizione al sole eccessive, mentre se presentano delle macchie necrotiche possibile che ci si trovi di fronte ad un attacco di muffa grigia: in questo caso necessario provvedere con un adeguato anticrittogamico ed eliminando le parti infette.

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Azalea
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Piante ornamentali Azalea Struttura e curiosit Coltivazione e cura

Piante ornamentali
Lessere umano ha da sempre cercato di cogliere dalla natura quante pi cose positive possibili; si tratta di un percorso quasi obbligato visto che la natura la nostra Madre Creatrice e quindi la nostra lunga evoluzione (anche se non si pu usare lo stesso aggettivo se poi la paragoniamo alla evoluzione delle piante, degli insetti o di altri animali pi longevi di noi umani) si svolta tutta tra le sue braccia. Tra le tante cose che abbiamo preso o cercato di prendere dalla natura (cibo, vestiti primordiali, case e luoghi di riparo in genere), c il gusto di utilizzare delle piante per arredare e profumare gli ambienti in cui quotidianamente viviamo. Questa usanza ha iniziato a svilupparsi quando chiaramente luomo si evoluto quasi definitivamente ed organizzato in civilt, spostando il baricentro della sua vita dalla natura selvaggia ai primi propositi di citt; in questo preciso momento storico nato il concetto di piante ornamentali, ovvero della selezione delle specie migliori di piante da poter avere in casa. Questa selezione non solo di tipo estetico, anche se si tratta di un aspetto importante, in quanto le piante non hanno tutte lo stesso tipo di resistenza lontano dai loro habitat, quindi bisognava selezionare quali fossero le pi adatte a vivere in cattivit.

Azalea
Lazalea una delle piante ornamentali pi adatte a vivere nei nostri appartamenti, ovviamente considerando delle condizioni minime che bisogna garantirle altrimenti prender rapidamente una brutta strada. Essa una pianta del genere Rododendro ( il

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nome di un altro fiore comunemente diffuso, con lazalea imparentato), originaria del continente americano e di quella che una volta veniva chiamata Eurasia, ovvero il macro-continente composto da Europa ed Asia ( infatti una quasi continua striscia di terra emersa). Ma perch lazalea ha acquisito questo privilegiato status di pianta ornamentale? Essa una specie considerata rustica, dove con questo appellativo si intendono quelle specie di piante dallindole pi forte ed adattabile, ovvero con la capacit di vivere anche al di fuori del proprio classico habitat. Molti di noi trattano sempre con piante rustiche quindi non considerano la possibilit che una pianta possa non adattarsi, ma in realt cos ed invece la azalea ne molto capace. La distinzione tra azalea e rododendro si ha principalmente per via dei fiori, che nei rododendri sono di grandi dimensioni, mentre lazalea presenta dei fiori piccoli e riuniti in grappoli o fascetti, solitamente in numero variabile tra quattro e sette elementi.

Struttura e curiosit
La pianta di azalea si presenta in modo molto ornamentale di natura, perch la sua classica forma quella arbustiva con piccolo fusto centrale leggermente legnoso, contornato da rametti e steli che vanno a sostenere i gazzettini di coloratissimi fiori che abbiamo gi citato. Allimmagine generale contribuiscono le foglie dellazalea, che fanno parte del suo mito e che si presentano leggermente lanceolate ma soprattutto colorate di un verde davvero brillante. A proposito dei colori, i fiori dellazalea sono colorati in modo uniforme con sfumature tenui e delicate di tonalit come il bianco, il rosa, il rosso ed il magenta. Nelle popolazioni e nelle civilt antiche, la azalea era conosciuta anche per il suo nettare, dolce e nutriente; in realt si tratta della linfa contenuta negli steli, ma il nome nettare ha sempre evocato nei popoli antichi un qualcosa di buono ricavato dalle piante (nettare duva era la denominazione romana del vino). Il problema sorgeva a pi riprese quando delle persone risultavano avvelenate dopo aver preso del nettare di azalea; studi scientifici moderni hanno scoperto che tutte le azalee hanno della linfa, ma che alcune specie particolari presentano linfa velenosa per luomo, e deve essere stata questa la causa delle intossicazioni da azalea che la storia ci testimonia (Plinio in modo particolare, soprattutto con aneddoti riguardanti eserciti).

Coltivazione e cura
La cura dellazalea risulta semplice se si conoscono i principi in base ai quali essa pu essere tenuta in appartamento; diciamo immediatamente che del gran numero esistente di azalee, alcune possono essere classificate come rustiche ed altre no. In questultimo caso lunica soluzione coltivare queste piante in serra, per ricreare un clima quasi strettamente aderente al clima di habitat naturale. Per le azalee rustiche lunica vera accortezza da tenere nel garantire che la loro esposizione alla luce solare non sia mai diretta (il sole brucerebbe rapidamente sia i fiori che le foglie di questa pianta, tutte strutture comunque esili), quindi se si tengono vicino ad una finestra bisogna garantirsi che o essa sia orientata verso nord (il sole non passa mai per il nord, ma trovare una finestra rivolta verso questo punto cardinale un po strano in quanto quasi inutile per lilluminazione) oppure che ci sia una tenda di un certo spessore. Allo stesso

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modo, questa fatidica finestra deve essere per spesso aperta, perch la azalea desidera un pi che sufficiente ricambio daria, sia per evitare ristagni idrici e sia per avere un proprio ricambio necessario.

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Callistemon
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Un tocco di rosso nel giardino Coltivazione Moltiplicazione Parassiti e malattie

Un tocco di rosso nel giardino


Per gli amanti dei colori vivaci e dei giardini che attirano lo sguardo, il callistemon una pianta che permetter di andare a colpo sicuro: arbustiva sempreverde, il callistemon pu arrivare a raggiungere anche i tre metri di altezza ed una pianta che arricchisce il giardino di vivaci toni del rosso, con le sue infiorescenze di colore acceso e di grandi dimensioni e con lunghi stami di colore rosso vivo. La pianta produce delle bacche che possono persistere anche per diversi anni e che contribuiscono a caratterizzarne l'aspetto. Il colore dei fiori pu talvolta variare dal rosso al lilla oppure al bianco o al giallo con punte colorate. Il callistemon appartiene alla famiglia delle Myrtaceae ed originaria dell'Australia e della Nuova Caledonia, ma si adatta anche ai giardini europei laddove il clima sufficientemente mite. Della pianta esistono 25 variet, che si differenziano per caratteristiche e condizioni necessarie alla coltivazione: a seconda che si voglia far crescere il callistemon in appartamento o all'aperto, in vaso o direttamente nel terreno si potr selezionare la variet che meglio si adatta alle esigenze e alle caratteristiche dell'ambiente.

Coltivazione
Coltivare il callistemon all'aperto possibile nelle regioni che non sono colpite da inverni lunghi e rigidi; in caso contrario consigliabile invece la coltivazione in vaso e in spazi chiusi, in modo tale da poter proteggere adeguatamente la pianta. Al contrario, si tratta di una pianta che invece non patisce le temperature elevate e non necessita di grandi quantit d'acqua

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per vivere, purch le innaffiature siano mantenute regolari e il terreno non diventi troppo secco e arido. Allo stesso temp, proprio per queste ragioni, il terreno deve essere ben drenante. La posizione ideale quella che permette alla pianta di ricevere una buona quantit di luce, anche diretta, nel corso della giornata, o comunque una posizione luminosa e ben areata: in particolare, la possibilit di favorire il ricircolo dell'aria protegger la pianta da parassiti e malattie fungine, che proliferano invece nel caso di un ambiente molto umido e con aria stagnante. Il callistemon non teme neppure le correnti d'aria. La qualit dell'acqua e del terreno molto importante, perch il callistemon mal si adatta a terreni calcarei: per evitare l'accumulo di tale sostanza, si dovrebbe avere cura di provvedere anche all'apporto idrico evitando di utilizzare acqua calcarea. All'acqua possibile aggiungere, ogni 15 giorni circa, del concime liquido, di rapido assorbimento, soprattutto nel periodo di ripresa del ciclo vegetativo, per favorire una produzione aerea pi rigogliosa. Una buona potatura alla fine dell'inverno permetter invece una crescita contenuta e l'attribuzione di una forma pi regolare alla pianta.

Moltiplicazione
Tra i vantaggi del callistemon c' anche una discreta facilit nella riproduzione, che pu avvenire tramite due principali sistemi: per talea oppure per seme. La seconda ideale per chi vuole prendersi cura della piantina sin dai primi germogli, ma occorrer ricordare che ci vorranno tre o quattro anni prima di iniziare a godere della fioritura della pianta, che potrebbe essere diversa dalla pianta madre. La talea permette invece risultati pi brevi, purch venga eseguita nel modo corretto. Si partir dal prelevare una porzione di ramo, privata di foglie e di fiori, di circa 10 cm, avendo cura di effettuare un taglio netto e preciso con strumenti sterili: in questo modo non si provocheranno ferite troppo difficili da rimarginare e si eviter alla pianta un inutile stress. La talea cos ottenuta andr posizionata in un vaso con un terreno composto da torba e sabbia, mantenuto a condizioni climatiche costanti, con temperatura intorno ai 16 - 18 gradi. In questa fase la piantina sar ancora delicata, quindi sar meglio evitare le correnti d'aria e il sole diretto, mantenendo invece il substrato sempre umido; quando la radicazione sar avvenuta invece il callistemon cos ottenuto potr essere coltivato come una qualsiasi pianta adulta, alle stesse condizioni precedentemente indicate.

Parassiti e malattie
Il callistemon una pianta resistente ai parassiti e alle malattie: questa sua caratteristica, accanto al fascino della parte aerea e alla capacit di adattamento ambientale ha contribuito nel corso dei secoli alla diffusione di questa pianta dal sapore esotico.

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L'unica minaccia rilevante per il callistemon sono gli afidi, che possono tuttavia essere contrastati attraverso un'azione preventiva che passa anche dalla corretta coltivazione della pianta: evitare ambienti troppo umidi e afosi e potare la pianta in modo tale da favorire il ricircolo dell'aria anche tra le fronde interne sar un'ottima soluzione preventiva. Se l'infestazione invece in corso e sulla pianta compaiono delle piccole macchie sparse, sar necessario intervenire con prodotti appositi che possano debellare ogni presenza dei parassiti, per evitare che tornino a proliferare entro poco tempo. Pi raramente la pianta pu essere colpita da cocciniglia, che si riconosce per la presenza di macchie bianche. Anche in questo caso si potr intervenire con prodotti specifici che raggiungano il loro scopo senza danneggiare la pianta.

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Cornus
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Piante da giardino Il cornus mas Utilizzi del corniolo Curiosit e prezzo

Piante da giardino
Le persone che scelgono in totale autonomia di dotare la propria abitazione di un giardino privato conoscono di certo alla grande sia i vantaggi che gli svantaggi di questa soluzione; essi sono, bisogna ammetterlo, molto spostati verso i vantaggi, e ci deducibile anchhe dal fatto che sempre pi persone decidono di farsi un giardino (che sia adibire il suolo intorno o vicino casa, acquistarlo, o scegliere una nuova casa proprio tenendo in considerazione questo parametro). In effetti esso un pezzo di natura esclusivamente dedicato a noi, il che enormemente positivo perch la natura una di quelle cose che ha i migliori effetti sul corpo umano in generale, o come sarebbemeglio dire, sulla persona. A ci contribuiscono in maniera assoluta le piante da giardino, le quali sono il succo fondamentale del giardino stesso: arredano lo spazio antistante casa con grazia e naturalezza, riempiono laria di fresco ossigeno e dei profumi dei loro fiori e frutti, donano colore e naturalezza alla vista, rinfrancando lo spirito e lanimo. In effetti come piante da giardino sono adottate quelle piante che hanno il miglior bilanciamento tra durata, non eccessiva richiesta di cura e manutenzione ed estetica. Sia chiaro, ogni pianta pu essere messa in giardino, ma quelle da giardino hanno quelle caratteristiche bilanciate che abbiamo appena citato.

Il cornus mas
Il nostro articolo dedicato proprio ad una delle piante da giardino pi apprezzate, anche se meno conosciute n di nome e n alla vista, non essendo un best seller del suo campo: il cornus mas. Questo nome la denominazione scientifica con cui indicata questa pianta della famiglia delle Cornaceae, ma per chi lo conosce sar di certo pi famoso come corniolo. Questa pianta, almeno riferendoci allItalia, una tipica pianta del

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Nord, perch il suo clima ideale quello ombreggiato ed umido, abbastanza temperato (ma tollera bene i freddi) e con sottosuolo calcareo in prevalenza. Essa per presente abbastanza uniformemente su tutto il territorio (cos come ampiamente suoi suoli europei fino ad arrivare al Medio Oriente), con una certa prevalenza per le colline e per le parti pi basse delle montagne, fino a circa millecinquecento metri sul livello del mare (1500 slm). Si caratterizza per essere una pianta arbustiva che pu arrivare al massimo ai cinque metri di altezza, che si trova spesso in piccoli gruppi e che ha una corteccia e dei rami di un colore rosso-bruno, delle foglie verdi, ovali e lanceolate, solcate da evidenti nervature, dei fiori piccoli e solitamente gialli con forma ad ombrello e riuniti in mazzetti, e dei frutti simili a ciliegie allungate, commestibili se presi appena caduti dalla pianta.

Utilizzi del corniolo


Oltre ad essere una bellissima pianta da giardino (dalle caratteristiche descritte in precedenza si pu comprendere come attiri tante persone per la vivacit dei suoi colori, che vanno dal rosso della corteccia al verde delle foglie, passando per il giallo dei piccoli fiori), il corniolo viene molto utilizzato in vari ambiti, perch molte sue parti hanno applicazioni interessanti. I suoi frutti, che sono delle drupe (come le olive) e cio dei frutti abbastanza carnosi e dal succo oleoso, vengono molto utilizzati per produrre marmellate dal sapore molto ricercato, ed infatti vengono utilizzate non nella cucina comune ma in quella pi fine, dove accompagnano molti piatti di carne. Non solo, col frutto del cornus mas viene anche aromatizzato un famoso liquore distillato come la grappa, soprattutto nelle regioni settentrionali. Grande importanza ha anche il legno del corniolo, che ha caratteristiche di grande durezza e resistenza le quali lo rendono pregiato e costoso, utilizzato per pipe di una certa importanza. In generale, tutte le parti del corniolo possono essere utilizzate in tintoria per la possibilit di estrarvi un apprezzato giallo.

Curiosit e prezzo
Il cornus mas apprezzato perch una pianta che, discutendo di giardinaggio, pu fornire molte soddisfazioni per il suo stile colorato, vivace e sempre easy (dato che anche una pianta arbustiva). Solitamente si pone un accento particolare sui fiori del corniolo, dalla caratteristica apertura ad ombrello e riuniti in vari mazzetti per ramoscello; ma soprattutto il loro splendido giallo a colpire, un colore molto vivo e primaverile, ed infatti nei primi mesi della primavera che il corniolo d migliore sfoggia di s: la sua fioritura comincia a marzo e solitamente dura poco pi di sessanta settanta giorni per terminare a cavallo tra aprile e maggio. Limitatamente agli utilizzi citati del frutto del cornus (aroma per grappa e marmellate), c da precisare che il suo costo di acquisto per i produttori di questi prodotti non affatto basso, e ci dovuto al fatto che una pianta molto poco produttiva, perch lenta nel fermentare ed anche dal basso contenuto alcoolico; ci influenza chiaramente sul prezzo (e sulla ricercatezza) dei prodotti finali. In passato

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il legno di cornus, diffuso in tutta Europa e quindi alla portata di tutte le civilt del passato, veniva utilizzato anche per raggi e cerchi di ruote in legno da carro, a testimonianza della gi citata robustezza.

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Cycas
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Piante straordinarie Fossili ... viventi La cycas Cycas in giardino

Piante straordinarie
Il mondo naturale pieno di testimonianze straordinarie di cosa la natura ha saputo produrre; si potrebbe parlare di animali in grado di raggiungere e superare i cento chilometri orari di velocit (!) per poter catturare le prede oppure con collo lungo anche due metri e pi per potersi cibare delle foglie migliori (che sono in cima agli alberi), cos come si potrebbe parlare di insetti in grado di avere una forza bruta pari a cinquanta volte il proprio peso corporeo (come se tutti gli uomini potessero sollevare un peso di circa settecento chili), cos come si potrebbe parlare delle piante straordinarie: il mondo vegetale, studiandolo e provando a capirlo nei suoi progressivi sviluppi, lascia davvero senza parole, perch sul nostro pianeta da milioni di anni. Beh, ci si chiede, cosa c di male? Nulla, ma dovreste considerare che in questi milioni di anni due o tre cosucce su questo ammasso di rocce che vortica intorno al Sole sono successe: glaciazioni, incredibili eruzioni vulcaniche, cambiamenti climatici, super-terremoti ed altri eventi che hanno anche modificato come appare la Terra ai nostri occhi. E le piante sono sopravvissute a tutto questo riuscendo a modificare molte delle loro caratteristiche e quindi diversificandosi a seconda delle necessit. Il che, oggettivamente, impressiona.

Fossili ... viventi


No, signore e signori, non abbiamo sorseggiato qualche drink di troppo prima di prendere carta e calamaio e scrivere questo articolo; capiamo ogni vostro dubbio a riguardo leggendo il titolo, ma vi assicuriamo che cos non . Avete davanti a voi un ossimoro, ovvero una locuzione brevissima (solitamente due parole) dai forti contrasti interni, cio formata da parole in contrapposizione tra loro a livello di significato; ma ci non serve a nientaltro se non a rendere benissimo il significato. Con la

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terminologia di fossile vivente i divulgatori scientifici definiscono quelle specie attualmente viventi sulla Terra che per longevit, caratteristiche genetiche e visive e per altri vari aspetti sono molto simili a specie vissute milioni di anni fa che oggi risultano abbondantemente estinte. Il bello che, oltre alla grande capacit comunicativa, questi organismi viventi hanno anche un eccezionale significato scientifico, perch aiutano ad interpretare i fossili ritrovati di specie simili che altrimenti sarebbe troppo difficile inquadrare con una certa precisione. Di esempi del genere ce ne sono abbastanza, non moltissimi, ma facile immaginarlo perch si tratta di situazioni davvero incredibili. Un classico fossile vivente animale il coccodrillo, davvero un dinosauro in miniatura, oppure anche liguana. Mentre parlando delle piante, potremmo riferirci al baobab, albero africano studiatissimo anche nelle scuole dellobbligo, oppure alla cycas.

La cycas
Questo nome probabilmente a qualcuno non dir nulla, ma siamo certi che tante persone sanno di cosa stiamo parlando; sapete perch tra i fossili viventi la cycas non si nomina mai? Perch troppo comune. Avete letto bene, troppo comune. Tantissime persone che si dilettano in giardino oppure anche solo con delle piante sul balcone probabilmente hanno una cycas in casa; in generale la pianta molto amata per la semplicit con cui si cura, per la longevit e perch molto elegante e decorativa, pur restando semplice. Essa ha un aspetto simile alla famiglia delle palme, soprattutto per le grandi foglie allapice e per il fusto non ramificato ed eretto, ma in realt dal punto di vista genetico ed evoluzionistico risulta vicinissima alla famiglia delle Conifere, che nellaspetto non sono per nulla somiglianti ma capirete che ci dovuto ad unevoluzione ferma a qualche milione di anni fa. Questa pianta cresce benissimo anche in vaso e resiste se ben trattata anche molti anni in casa, pur se in questa situazione dimostra di non crescere e svilupparsi come potrebbe.

Cycas in giardino
La famiglia a cui appartengono le Cycas si chiama Cicadaceae, ma le Cicas sono lunico genere presente in questa famiglia. Perch? Ripensate ai fossili viventi ed a quanti anni son passati da quando probabilmente questa famiglia popolava molta parte delle terre emerse ed avrete la risposta. Il perch la cycas sia sopravvissuta non potremo mai appurarlo, passato troppo tempo ed abbiamo troppi pochi riscontri dello stesso periodo; basti pensare che le Cycas sono apparse sulla Terra un po di tempo prima rispetto ai primi Dinosauri, immaginate voi di quale meraviglia dal punto di vista storico-scientifico stiamo parlando. La stragrande maggioranza delle persone che ha una cycas in giardino non pensa a queste cose quando la annaffia o le taglia le foglie pi vecchie per permettere alle nuove di svilupparsi al meglio (questa lunica tecnica di potatura per questa pianta), ma solo al fatto che la pianta si dimostra straordinariamente arredante, perch ha foglie di un verde scuro ed intenso che risulta elegante ed adatto ad ogni tipologia di

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giardino. C da notare che gli esemplari pi rari sono i maschi, infatti la cycas dioica, ovvero ci sono esemplari maschi ed esemplari femmine ben distinti; pi o meno la proporzione uno ad otto o uno a sette tra maschi e femmine, quindi con un gran numero di femmine in pi rispetto ai maschi.

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Cydonia
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Cydonia o fior di pesco Coltivazione Riproduzione Malattie e parassiti

Cydonia o fior di pesco


Sentir parlare di fior di pesco pu trarre in inganno: non si parla, in questo caso, della pianta dai succosi frutti, ma della Cydonia, pianta ornamentale di origini orientali diffusa anche in Europa per via dei suoi bei fiori che crescono copiosi sui rami. La cydonia pu essere coltivata anche per scopo alimentare, sebbene tale usanza sia meno diffusa nel nostro Continente. Dai piccoli frutti che la pianta produce nel periodo autunnale si possono comunque ricavare gustose marmellate. La Cydonia si presenta come una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Rosaceae, che pu avere carattere annuale o perenne a seconda della verit. E' una coltivazione tipica degli spazi aperti, in quanto pu raggiungere ampie dimensioni arrivando anche ai cinque metri di altezza. Come il nome della pianta stessa lascia intuire, i suoi fiori assomigliano a quelli della pianta del pesco e crescono in modo molto fitto, creando macchie di colore arancio o rossastro che vanno a completare la tavolozza delle tinte autunnali del giardino. La bellezza della cydonia continuativa: le foglie verde brillante si accompagnano ai primi fiori gi sul finire dell'inverno, per fioriture che si protraggono poi per tutta l'estate, seguite dalla fruttificazione invernale.

Coltivazione
La cydonia una pianta originaria di terre soleggiate: il posizionamento nel giardino dovr quindi tenere conto dell'esigenza di questa pianta di avere a disposizione molte ore di luce. La cydonia non teme il sole diretto, che, al contrario, un toccasana per la fioritura. Di contro, la pianta andr protetta il pi possibile in inverno dal freddo intenso e dal vento, ai quali la cydonia particolarmente sensibile. La disposizione all'interno dello spazio verde, quindi, terr conto anche di questo fattore e metter in primo piano la possibilit di avere illuminazione e riparo. Questo vale, in particolare, per gli esemplari pi giovani, mentre quelli adulti mostrano una resistenza maggiore, sopportando anche

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temperature inferiori allo zero. La cydonia non necessita di grandi quantit d'acqua per sopravvivere: saranno sufficienti irrigazioni regolari che non lascino asciugare troppo il terreno, regolate sulla base della stagione. Nel periodo pi caldo e di ripresa del ciclo vegetativo della pianta l'acqua necessaria sar maggiore, mentre nel periodo invernale le irrigazioni dovranno essere meno frequenti, evitando in ogni caso i ristagni idrici, pericolosi per le radici e quindi per la salute della pianta stessa. Il terreno pu essere ulteriormente arricchito di potassio e fosforo, nel periodo autunnale, tramite un concime che possa essere adatto alla cydonia.

Riproduzione
La riproduzione della cydonia avviene per seme: il processo, naturalmente, lungo e richiede anni prima che la pianta possa raggiungere dimensioni tali da fruttificare. Se la soddisfazione di poter allevare la propria piantina sin dal germoglio l'obiettivo, allora la coltivazione sar possibile partendo dal seme senza particolari difficolt, mentre se si preferisce poter godere subito della bellezza pi piena della cydonia, si dovr ricorrere all'acquisto di esemplari che abbiano gi qualche anno di et. In questo caso, il periodo migliore per l'acquisto e per la messa a dimora quello autunnale, mentre il terreno pi indicato ricco di potassio e di fosforo. Sea messa a dimora interessa esemplari di piccole dimensioni e ancora giovani, la crescita del fusto dovr essere sorretta affinch si sviluppi in modo corretto. Al fusto si fornir quindi un supporto, saldamente ancorato al terreno senza per danneggiare le radici, al quale si legher la pianta finch il tronco non sar abbastanza ampio e resistente da svilupparsi da solo senza il rischio di eccessive inclinazioni.

Malattie e parassiti
La cydonia una splendida pianta, in grado di adattarsi alle diverse condizioni climatiche che caratterizzano il Vecchio Continente, ma non del tutto priva di debolezze: la cydonia, infatti, soggetta ad attacchi parassitari e fungini, dai quali deve essere protetta. Occorre tenere la pianta monitorata, per intervenire in caso di infestazione. I periodi pi rischiosi sono quelli legati alla ripresa del ciclo vegetativo, in primavera, quando la cydonia torna a crescere ma anche i parassiti hanno una maggio diffusione. La cydonia sensibile, in particolare, all'attacco degli afidi e della cocciniglia: la presenza di entrambi

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questi parassiti si pu riconoscere dalla comparsa di piccole macchie sparse sulle foglie della pianta. L'intervento tempestivo fondamentale per salvare la pianta, che deve essere liberata da tutti i parassiti presenti per evitare che l'infestazione riprenda entro breve. Per debellare i parassiti occorre utilizzare prodotti specifici, mentre prima della ripresa del ciclo vegetativo e nel periodo autunnale consigliabile ricorrere a dei prodotti antiparassitari e antifungini ad ampio spettro, che offrano una protezione completa alla pianta e che per non siano troppo aggressivi, per evitare che essa ne risulti danneggiata.

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Ginestra
In questa pagina parleremo di :

Piante da fiore Fiori in giardino La ginestra Coltivazione ed altre info

Piante da fiore
Il mondo vegetale un tributo allevoluzione ed al potere creativo della natura; se infatti anche noi esseri umani siamo tra i maggiori esempi di quanto potente sia il processo evolutivo (perch abbiamo oggettivamente raggiunto picchi di perfezione in alcuni aspetti), le piante non sono assolutamente da meno, in quanto sono riuscite a svilupparsi da un singolo primordiale esemplare e quindi ad adattarsi a popolare lintero pianeta Terra: ci sono piante che vivono in acqua e nelle profondit marine, ci sono piante che resistono al torrido deserto del Sahara, ce ne sono altre che non hanno paura delle nevi di alta montagna ed altre ancora che non radicano in terra ma si arrampicano sugli alberi! Nella diversificazione che possiamo notare nel mondo vegetale, si distinguono anche casi di piante senza frutti, oppure piante senza fiori, oppure ancora piante senza foglie; dietro ad ognuno di questi fenomeni, anche se appaiono strani, c un motivo ben preciso, come per esempio una pianta che non produce fiori quasi sempre una pianta strappata al suo habitat naturale, quindi che vive in condizioni che non le permettono di sviluppare fiori. In generale per le piante da fiore sono le piante pi apprezzate dalluomo, soprattutto quando si tratta di arredare un giardino o una casa.

Fiori in giardino
Il giardino un luogo prezioso per molte persone, ovvero un luogo che tanti di noi desiderano raggiungere perch riesce a regalare una serenit quasi impareggiabile; in effetti avere un giardino privato in casa ancora meglio che andare in un giardino pubblico, anche se magari vicinissimo a casa, perch esso comunque ha delle restrizioni che il giardino privato non avrebbe: il nostro giardino di casa non ha mai orari di chiusura, arredato esattamente come noi desideriamo e non c alcuna

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pianta che non ci piace o ci infastidisce per alcune sue caratteristiche, non potr ma i esserci alcuna persona a noi sgradita e soprattutto non ci sar nessun altro che noi, la qual cosa perfetta per il nostro relax. Chiaramente, perch il giardino possa avere la massima influenza positiva su di noi, bisogna garantirgli lo splendore pi grande e ci non pu che raggiungersi con i fiori. Essi sono il modo pi bello della natura di dimostrare vitalit, attraverso dei colori intensi ma mai eccessivi ed un profumo che ci cattura dentro, facendoci sentire come coccolati dalla natura che circonda. In effetti spettacolare se solo immaginiamo di sederci comodamente al centro del nostro giardino e di vederci incantati dalla bellezza dei fiori e rapiti dal loro profumo delicato.

La ginestra
Anche se pochi righi fa abbiamo detto che causa habitat diversi dalloriginale ci sono piante che non producono fiori, esse sono molto poche e la maggior parte di esse ne produce eccome. Una delle pi famose ed amate da avere in giardino di certo la ginestra: questa pianta ha un carattere arbustivo, ovvero non si presenta come la classica pianta dal fusto legnoso e con i rami, bens ha un fusto s robusto ma non cos tanto da poter essere considerata un albero e soprattutto ha rami pi sottili e che partono molto dalla base della pianta. Nonostante ci la ginestra riesce a raggiungere ance i tre metri di altezza se si trova con un terreno fertile ed in un ambientazione climaticamente corretta, anche se la media altezza a cui possiamo trovarla racchiusa tra un metro e mezzo e due metri. La particolarit di questa pianta sono i fiori dal classico colore giallo intenso, dalla forma curiosa ed allungata e tanto abbondanti nel periodo di fioritura che va da aprile a settembre, comprendendo cio primavera ed estate.

Coltivazione ed altre info


La ginestra molto diffusa nei piccoli e grandi giardini proprio per via del bellissimo colore che ha e che riesce a donare allambiente circostante; inoltre essa non una pianta difficile da coltivare, perch sopporta molto bene sia le temperature alte che quelle basse, inoltre ance lesposizione alla piena luce del sole non un problema e quindi risulta perfetta per metterla ovunque in giardino. Lunica cosa che essa necessita un terreno profondo (le sue radici amano scendere in profondit, viceversa la pianta comincia a soffrire) e molto ben drenato, perch la ginestra non desidera i ristagni idrici; questa indicazione pu essere sfruttata anche per le irrigazioni, le quali devono essere rare e solo quando il terreno risulta totalmente asciutto. Per esempio dinverno, quando ogni tanto piove ed i periodi di siccit sono rari, la pianta riesce a sopravvivere benissimo nutrendosi delle precipitazioni e pertanto non occorre annaffiarla. Per coloro i quali hanno adocchiato una ginestra di un amico e vorrebbero averne un figlio, bene sapere che la pianta si pu riprodurre per talea nel periodo estivo (ovvero staccando un ramo e mettendolo in terra per far produrre radici) mentre in primavera si possono piantare i semi provenienti dalla stagione precedente.

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La ginestra infatti, dopo aver prodotto i fiori, li sostituisce con dei frutti non commestibili ed oblunghi, al cui interno troviamo un gran numero di semi.

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L'ortensia
In questa pagina parleremo di :

Colorare il giardino con le ortensie Coltivazione Riproduzione e potatura Malattie e parassiti

Colorare il giardino con le ortensie


Impossibile resistere al fascino delle ortensie: gli arbusti raggiungono grandi dimensioni e premiano ogni amante del giardinaggio con ampie infiorescenze sferiche dai colori sgargianti e dall'intenso profumo. Coltivare ortensie significa dare vita ad un giardino che non passer inosservato, portando in esso un elemento di colore e vivacit, ma anche un ordine armonico che conferir al giardino l'aspetto di un ambiente curato e adeguatamente progettato. Al loro aspetto ricco di fascino ed estremamente variegato si deve l'ampia diffusione anche in Europa delle diverse specie di ortensia, che sono originarie dell'Oriente e delle Americhe. La definizione di ortensia racchiude infatti un vasto numero di specie che si distinguono sin da un primo sguardo, accomunate per dalla natura arbustiva e rampicante e dalla presenza di fiori raccolti in ampie infiorescenze dalla forma molto regolare. Queste piante della famiglia delle Hydrangeaceae presentano robusti fusti legnosi e foglie dentate o lobate. Una caratteristiche curiosa delle oltre 40 specie di ortensie risiede proprio nella colorazione: mentre per alcune la determinazione si lega esclusivamente al patrimonio genetico, altre specie possono dare vita a fiori di diverso colore a seconda della composizione del terreno, del suo grado di acidit e dei nutrienti in esso contenuti.

Coltivazione
Data la tendenza ad uno sviluppo ampio sia orizzontale sia verticale (alcune specie possono raggiungere anche i 3 metri di altezza), le ortensie sono arbusti che vengono coltivati quasi esclusivamente in spazi aperti, anche se si consiglia che essi siano riparati dalla luce diretta del sole e possano garantire frescura anche nel periodo estivo: questo permetter di protrarre il periodo di fioritura della pianta, che sopra ai 20 gradi inizia invece ad arrestarsi. L'ortensia richiede inoltre un substrato molto umido, pertanto, soprattutto nel periodo estivo, www.giardinaggio.org

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importante annaffiare spesso la pianta con abbondanti quantit d'acqua. Anche la nebulizzazione della parte area della pianta pu essere una buona soluzione per garantire il giusto livello di umidit, stando per attenti a non esagerare per evitare la formazione di muffe o la diffusione di parassiti. Nel periodo estivo si consiglia di aggiungere all'acqua di irrigazione un concime liquido che favorir la crescita della pianta e la sua fioritura. Essa avviene con l'inizio della primavera e la ripresa del ciclo vegetativo, dopo il periodo invernale di riposo durante il quale l'ortensia si libera spoglia di tutte le sue foglie.

Riproduzione e potatura
La potatura riveste particolare importanza per la coltivazione dell'ortensia, che tende altrimenti a svilupparsi incontrollata con molti rami che finiscono per oscurare quelli pi produttivi e per impedire la corretta aerazione e illuminazione delle parti interne dell'arbusto. La potatura serve inoltre per garantire alla pianta la possibilit di sfruttare al meglio il nutrimento ad essa necessario per una crescita rigogliosa. Eliminare i rami secchi o improduttivi quindi un'operazione utile non solo per l'estetica di questi colorati cespugli, ma anche per la loro salute. Si consiglia di effettuare la potatura a febbraio o comunque per l'inizio della primavera, prima del periodo di fioritura. In caso di condizioni ottimali, una leggera potatura in tarda estate o in autunno potr favorire anche la comparsa di una seconda fioritura, per un pi vivace giardino. Ancor pi facile della coltivazione dell'ortensia la sua riproduzione: per dare vita ad una nuova coltivazione sufficiente tagliare un ramo della pianta gi cresciuta di circa 8 - 15 cm e piantarlo nel terriccio umido: in breve tempo esso radicher e potr essere collocato nel giardino per dare vita ad un nuovo arbusto ricco di fascino.

Malattie e parassiti
Nonostante l'ortensia sia una pianta in grado di adattarsi a moltissimi tipi di ambienti e soprattutto di terreno, occorre fare attenzione quando si decide di collocarla nel proprio giardino: un suolo troppo calcareo potrebbe risultare inadatto alla coltivazione e di conseguenza non permettere una crescita sana e rigogliosa dell'arbusto. Tra le principali cause di problemi di salute della pianta vi inoltre un'eccessiva calura e un'esposizione diretta ai raggi del sole, che pu provocare una prematura essiccazione, oppure una eccessiva irrigazione che pu dare origine a fenomeni di marcescenza dell'arbusto e delle sue radici.

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A mettere a repentaglio la salute e la vita delle ortensie sono poi alcune creature esterne: si tratta di parassiti che spesso colpiscono le piante dei giardini europei, come la cocciniglia e il ragnetto rosso. In particolare, l'ortensia soggetta all'attacco degli afidi, che se non efficacemente combattuti possono provocare la morte della pianta. La presenza di questi piccoli parassiti evidente per via dell'aspetto maculato che conferiscono alla pianta: una volta individuati, essi devono venire combattuti con prodotti specifici fino al totale debellamento, per evitare che la colonizzazione possa riprendere successivamente.

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Lupino
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Piante da giardino Un legume in giardino Il lupino Specie e caratteristiche

Piante da giardino
Le piante che si possono coltivare in giardino sono davvero tantissime, del resto dipende tutto dai nostri gusti personali e da quanto spazio abbiamo a disposizione; infatti, considerando ovviamente le piante che per clima possono crescere solo nelle nostre zone (considerare una pianta che non pu vivere alle temperature pare sinceramente uno spreco di tempo), lunico limite fisico davvero lo spazio fisico, perch se abbiamo un giardino di qualche metro quadrato non possiamo nemmeno immaginare di piantarci un pino, in quanto da piccolo ci starebbe bene ma tempo una decina di anni e probabilmente soverchier la casa. Oltre a questo aspetto, come gi precisato, subentrano i gusti personali, i quali sono i pi influenti nella scelta di come arredare il nostro giardino; lo scopo del giardino quello di piacere e metterci a nostro agio, quindi niente pi indicato come parametro se non quello che ci piace. In generale per nel corso degli anni stata creata una classificazione non ufficiale delle piante, ovvero non basata su caratterizzazioni scientifiche ma piuttosto sui comuni utilizzi delle stesse; ad esempio, le piante classificate come da giardino sono quelle pi decorative, in grado di dare soprattutto fiori ma anche frutti, ed inoltre quelle che non richiedono una eccessiva lavorazione.

Un legume in giardino
Dopo tutto quel che abbiamo detto sulle piante da giardino e sulle loro caratteristiche, leggiamo il titolo di questo paragrafo e tutto sembra cadere: ma come, un legume in giardino? Beh, vero che nel proprio giardino ognuno pu metterci quel che gli pare, ma forse un po esagerato. Cio, esistono e non sono poche le persone che si sentono legate alla terra ed a cui piace lavorarla che decidono di ritagliarsi uno spazio in giardino per

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utilizzarlo come orto, quindi piantandoci piante per ricavarne del cibo, per chiaro che si passa ad un diverso tipo di decorazione. Non ci crederete ma c un legume che molto apprezzato come pianta decorativa da giardino, esso regala anche un frutto commestibile ma il suo scopo principale la decorazione attraverso i suoi fiorellini: il lupino. Molti di noi acquistano i lupini in scatola al supermercato, tenuti spesso in acqua, per mangiarli come stuzzichino dopo il pasto principale oppure per condire un buffet di antipasti, proprio come si fa con della frutta secca, ma a pochissime persone, siamo certi, mai venuto in mente di considerare la coltivazione della pianta del lupino.

Il lupino
La pianta del lupino, che si chiama proprio lupino (per la scienza botanica lupinus), una leguminosa conosciuta dalle popolazioni europee fin dallantichit, essendo essa originaria proprio delle terre intorno al bacino del Mediterraneo. In effetti il lupino assume una particolare importanza, e ci vale moltissimo nei nostri tempi, perch ha un ciclo di vita annuale ce non avviene tra marzo e lautunno come tante altre piante, bens tra novembre e giugno: in poche parole il lupino diventa una pianta decorativa e da fiori che pu coprire quel buco di decorazione ce normalmente abbiamo in inverno, quando pochissime piante da fiore sopravvivono. Dal punto di vista decorativa un qualcosa di molto importante, ma non lo solo da questo punto di vista: infatti, dato che quello il periodo di buco (o, come sarebbe meglio dire, di riposo vegetativo) di moltissime specie da frutto, la coltivazione della pianta del lupino viene effettuata anche per rinnovare il terreno e dotarlo nuovamente di sostanze nutrienti per la successiva produzione primaverileestiva. Ci facilitato dal fatto che la pianta di lupino contiene una quantit molto alta di composti azotati e, lasciandola seccare in terra, ne rilascia molto al terreno che sar pronto per altre coltivazioni.

Specie e caratteristiche
Il lupino diffuso in tre specie diverse in tutta Europa. Il lupinus albus (bianco), il lupinus luteus (giallo) ed il lupinus angustifolius (azzurro o blu), i quali si distinguono macroscopicamente per via del colore delle infiorescenze che presentano. In Italia per si diffonde solo il lupino bianco, perch tra i tre c anche unaltra differenza, pi importante dal punto di vista della coltivazione: il lupino giallo e quello azzurro preferiscono vivere in estati fresche e umide, cosa che non possono affatto trovare in Italia e soprattutto nelle regioni meridionali della penisola italiana dove il lupino maggiormente diffuso in quanto incontra caratteristiche di terreno a lui congeniali, come i terreni leggermente acidi e di origine vulcanica. Ovviamente il lupino deve essere lavorato per essere mangiato, infatti lalto contenuto di specie azotate si accompagna ad un altrettanto elevato contenuto di specie microrganiche che in quantit alte possono risultare velenose per lessere umano. E questo il motivo per cui il lupino viene lavato per ore prima di essere imbustato o inscatolato e poi commercializzato: lacqua in grande quantit erode via alcuni strati

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superficiali in cui si concentrano quelle specie chimiche pericolose e rende il prodotto commestibile. Va da s che il lupino raccolto dalla pianta non commestibile.

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