Sei sulla pagina 1di 26

A n n o I I - N u m e ro 4 - Se t t e m b re 2 0 0 9

18-20 SETTEMBRE VII STAR PARTY DEL CILENTO


MISURARE
F. Cusano

LA MASSA DELLE STELLE

IL

BELLO DELL'ASTRONOMIA

R. Quaglia

TEST OCULARE PENTAX XW 20

M. CAPUANO D&G CIRAC

MM

TEST WILLIAM OPTICS MEGREZ 90 APO UNA "DUMMY BATTERY"


PER

CANON EOS
A.DI DATO

Eventi AC - ACJNews - Season Sky


AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

EDITORIALE
A C j n u m e r o quattro.
Questanno, come di consueto, organizzeremo lo Star Party. Lidea venuta alla cara amica Tesoriera (Francesca Santoro) che, durante un weekend vacanziero a Scario, ha esordito (alla presenza di Andrea Di Dato e del sottoscritto) con la seguente frase: Devo dirvi la verit, un anno astronomico senza Star Party non sembra un anno astronomico!. Probabilmente, Francesca non immaginava ci che le sue parole avrebbero scatenato! Il Di Dato ed io, infatti, immediatamente abbiamo messo in moto i nostri cervelli matti, iniziando a ponderare soluzioni, location, calendario, luna nuova, problematiche riscontrate durante le precedenti edizioni, ospiti, relatori, pubblicizzazione dellevento e chi pi ne ha pi ne metta. Insomma, nei 2 giorni del weekend abbiamo organizzato le linee guida dell VII Star Party del Cilento. Sin da subito, siamo stati daccordo che lo Star Party di questanno doveva essere dedicato agli Astrofili, allastrofotografia e a tutto ci che inerente lastronomia amatoriale pratica. Per questo motivo abbiamo pensato di eliminare le conferenze e sostituirle con tavole rotonde tematiche e di rimpiazzare la cena serale con un buffet in modo che non ci fossero obblighi di orario per linizio delle osservazioni. Francesca, inoltre, ormai immersa a pieno ritmo nei progetti di realizzazione dello Star Party, si anche presa lincarico di scrivere il Comunicato Stampa (CS) dellevento e di rispondere alle e-mail relative allo Star Party! Mi sembra, dunque, giusto ringraziarla e riportare parte del suo CS: Riscoprire il proprio posto nellUniverso attraverso losservazione del cielo, ridare ai cittadini il senso profondo dello stupore e della scoperta, sono questi alcuni dei propositi che hanno portato lUNESCO a promuovere presso lONU lAnno Internazionale dellAstronomia. Un ambizioso progetto sul piano culturale in cui saranno coinvolti oltre 140 paesi attraverso eventi e manifestazioni che si pongono lalto obbiettivo di avvicinare i giovani allastronomia ed alla scienza in generale facendo loro riscoprire il cielo e le sue meraviglie come una eredit universale. La personale riscoperta del cielo, cos come per Galileo 400 anni fa, passa proprio per losservazione diretta al telescopio delle meraviglie della volta celeste. Loccasione quella offerta da AstroCampania durante il VII Star Party del Cilento che si terr a San Mauro La Bruca (SA), nel cuore del Parco Nazionale del Cilento dal 18 al 20 Settembre. Con il patrocinio dellIstituto Nazionale di Astrofisica e dellUnione Astrofili Italiani, astrofili ed appassionati del cielo mostreranno ai cittadini la volta celeste cos come non pi possibile osservarla dalle nostre citt a causa dellinquinamento luminoso. Ulteriori informazioni, il CS completo, la lista dei partecipanti, le indicazioni per raggiungere lAgriturismo che ci ospiter e il programma dello Star Party possono essere reperiti dalla pagina web del nostro sito dedicata allo Star Party: http://www.astrocampania.it/go/sp Sperando di incontrarvi numerosi al VII Star Party del Cilento, sotto un cielo buio, vi saluto calorosamente. Luca DAvino l.davino@astrocampania.it
AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

INDICE

Editoriale ACJnews Season Sky


di Luca Izzo

pag. 2 pag. 3 pag. 6

Una "dummy battery" per Canon EOS


di Andrea Di Dato

pag. 13

Misurare la massa delle stelle


di Felice Cusano

pag. 15 pag. 18

Il bello dell'Astronomia
di Rosalba Quaglia

Test: William Optics Megrez 90 APO


di Donato e Gianluca Cirac

pag. 20

Test: Oculare Pentax XW 20 mm


di Mirko Capuano

pag. 23 pag. 25

FotoGallery

AstroCampania Journal(e) Anno 2 - Numero 4 - Settembre 2009 Pubblicazione trimestrale Distribuzione gratuita AstroCampania Associazione via Servio Tullio, 101 80126 Napoli Direttore responsabile: Giovanni Navarra Art Director, Supervisor: Luca D'Avino Responsabile Scientifico: Luca Izzo Hanno collaborato: Mirko Capuano, Gianluca e Donato Cirac, Felice Cusano, Andrea Di Dato e Francesca Santoro, Rosalba Quaglia. Copyright 2008-2009 AstroCampania Journal(e) una pubblicazione periodica. Aut. Trib. di Napoli n. 32 del 8/5/08. Pubblicata all'indirizzo www.astrocampania.org ISP Aruba S.p.a. (AR) Tutti i diritti riservati, le foto e il materiale non saranno restituiti. Sito internet: www.astrocampania.org/ACJ email: acj@astrocampania.org

ACJNews

AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

ACJNews

AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

ACJNews
Eventi, attivit, curiosit...
La galassia pi famosa della volta celeste, nonch l'unica simile alla Galassia visibile ad occhio nudo, continua a sorprenderci e dare spunti per dedicarle sempre un'osservazione in pi. Infatti uno studio recente, condotto da A.McConnachie (Nature, 461,66), ha portato alla possibilit di un'interazione gravitazionale tra 2 degli oggetti pi famosi della volta celeste. Gli oggetti in questione sono la Galassia di Andromeda, M31, e la Galassia del Triangolo, nota come M33. Utilizzando la camera MegPrime/MegaCam applicata al Canada-France-Hawaii telescope da 3.6 m di apertura, con la possibilit di riprendere con un campo di vista di 1 grado quadrato, il gruppo ha avviato un progetto che durer poco pi di un anno riguardante la storia della formazione di M31, nominato PAndAS. Uno dei primi risultati ottenuto dal gruppo stato la mappa della distribuzione di densit consistenti con stelle appartenenti al ramo delle giganti rosse (RGB) in M31. Queste stelle mappano la struttura della galassia a basse luminosit e rivelano la dimensione reale della galassia stessa. Come si nota nella figura, la distribuzione di stelle RGB molto ampia, ma poich molto improbabile che tali stelle si siano formate dove vengono fisicamente osservate, cio a tali distanze dalla galassia il gruppo di McConnachie ha ipotizzato la presenza di molte sottostrutture, alcune gi note in passato, ma non cos distanti dal centro di M31. Tali strutture costituirebbero ci che resta dell'accrescimento di galassie nane, mai completato

In questa immagine, in falsi colori, sono ben visibili le sottostrutture descritte nel trafiletto a lato. Da notare la dimensione dell'area di cielo ripresa, con la Luna in scala in alto a sinistra.

per via della forza mareale di M31. Tali sottostrutture si osservano anche nei pressi di M33, ma l'esistenza di un disco di Idrogeno H I molto distorto rispetto al piano di rotazione della galassia stessa, ha portato gli autori del lavoro all'ipotesi che tale perturbazione sia dovuta all'azione gravitazionale di M31. In particolare successive simulazioni numeriche di una possibile interazione tra le 2 galassie risulterebbero essere consistenti con le distanze, posizioni angolari e velocit radiali osservate. In ultimo tale incontro avrebbe perturbato anche il disco di M31 a grandi distanze, portando alle caratteristiche osservate nelle regioni pi esterne della Galassia di Andromeda. Luca Izzo

ATLANTE FOTOGRAFICO DEL CIELO continua il progetto di mappatura fotografica del cielo del nostro emisfero con strumentazione amatoriale. A breve pubblicheremo un programma e un elenco delle zone del cielo da riprendere Ulteriori info e foto effettuati: www.astrocampania.org/sezioni/atlante_fotografico
AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

Season Sky
L'estate sta finendo e con essa le belle notti fresche, nelle quali un piacere osservare il cielo stellato. Tuttavia con l'avvento delle stagioni fredde assistiamo all'aumento delle ore di buio durante le ore notturne. Questo fatto, noto dalla nostra esperienza sensoriale ma le cui motivazioni non sono molto chiare, dovuto principalmente all'inclinazione dell'asse di rotazione terrestre rispetto al piano di rivoluzione della Terra intorno al Sole e dalla nostra latitudine geografica. In particolare nei prossimi 3 mesi avremo un aumento delle ore di buio, a prescindere dalla presenza o no della Luna la cui luce disturba non poco le osservazioni di oggetti astronomici deboli, che passa dalle 8 ore e 30 minuti del week-end 19-20 Settembre, ovvero in corrispondenza del VII Star Party del Cilento, fino alle 11 ore nelle notti tra il 16 e il 18 Novembre. Nelle pagine seguenti presente il grafico dettagliato giorno per giorno delle ore di buio e di presenza della Luna nei prossimi 3 mesi.

Il cielo come si presenta ad un osservatore il 20 Ottobre a mezzanotte, questa mappa valida anche per il 20 Novembre alle 22.00 LT e per il 20 Dicembre alle 20.00. Sito osservativo fissato a 41 Nord Tutte le mappe e simulazioni sono state sviluppate con Perseus.

AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

Season Sky

Osserviamo il profondo cielo


Settembre - Ottobre - Novembre - primi di Dicembre (2009) di Luca Izzo
Cominciamo la nostra rassegna generale sulla visibilit dei vari soggetti astronomici di interesse. Partendo dai corpi del Sistema Solare, arriveremo ad un'ampia rassegna di oggetti del profondo cielo visibili in questo periodo. SOLE Entriamo nella stagione autunnale, per cui il Sole col passare dei giorni continua il suo cammino apparente verso latitudini negative, passaggio che coincide con l'equinozio di autunno che quest'anno avverr intorno alle 21:00 (Tempo Universale) del 22 Settembre. Per ottenere l'ora corrispondente al Tempo Locale del meridiano corrispondente all'orario in Italia occorre aggiungere 2 ore al Tempo Universale, una per la variazione del fuso orario e l'altra per via dell'ora legale vigente in Italia nel periodo considerato. Ricordo che in Italia si torner all'ora solare il giorno 25 Ottobre. Negli ultimi tempi la nostra stella salita al centro delle attenzioni per la mancanza di macchie solari visibili sul suo disco. Infatti la presenza delle macchie solari ha un andamento periodico di 11 anni e in questo periodo dovrebbe avvenire il passaggio dal 23 al 24 ciclo. Tuttavia la mancanza di macchie solari indica che il minimo di attivit continua tuttora, screditando tutte le previsioni fatte negli anni precedenti. Addirittura c' il rischio che, continuando con questo ritmo, questo minimo diventi uno dei pi lunghi degli ultimi 250 anni. Per questo motivo l'osservazione dell'attivit solare diventa una delle principali attivit di questo periodo, eseguibile anche con strumenti modesti. L'importante proteggersi dalla forte radiazione solare, che potrebbe rischiare di accecare seriamente anche i pi esperti osservatori. Cautela, quindi!!! LUNA L'osservazione del nostro satellite naturale comoda effettuarla nelle ultimedecadi dei prossimi mesi, in quanto la Luna sar piena il 4 Settembre, il 4 Ottobre e il 2 Novembre. Estendendoci ai primi giorni di Dicembre, avremo la massima illuminazione del nostro stellite anche il 2 Dicembre, mese in cui la Luna sar piena 2 volte (avvenimento noto come Luna Blu, ma niente a che vedere con una colorazione particolare

Percorso di Mercurio, Venere e Saturno all'alba

AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

Season Sky
Sar invece interessante l'occultazione di Antares il 21 Ottobre, visibile dall'Italia. L'evento inizier relativamente presto, intorno alle 17:33 LT, con la Luna alta 17 gradi sull'orizzonte, e terminer un'ora dopo, con la Luna alta 11 gradi. Sembra un evento interessante, ma richiede un orizzonte sgombro e libero fino all'orizzonte, verso Sud-SudOvest. Spettacolare la congiunzione tra Marte, la Luna e M 44, meglio noto come l'ammasso del Praesepe. L'evento avverr la notte tra l'8 ed il 9 Novembre e la minima distanza, ovvero il momento in cui si raggiunger il minimo cerchio contenente i 3 oggetti, si avr intorno alle 2:00 LT. PIANETI
Cos dovrebbe apparire al binocolo la fine dell'occultazione di Antares del 21 ottobre.

del nostro satellite naturale). Ovviamente possibile osservare domi e crateri anche nei giorni dopo la Luna Piena, solo che la Luna in questi giorni sorger sempre pi tardi, costringendo i "selenofili" ad osservare nelle ore tarde della nottata. Ci riserveremo un articolo molto

dettagliato sui domi e crateri lunari nei prossimi numeri. In questo periodo la Luna offre poche, ma interessanti congiunzioni con pianeti e stelle. Cominciamo con le 2 occultazioni settembrine con Marte e Mercurio, rispettivamente il 13 ed il 18, entrambi invisibili dall'Italia.

Cominciamo questa rassegna sulle osservazioni planetarie a partire da Mercurio. Il primo pianeta in termini di distanza dal Sole sar visibile nei prossimi 3 mesi di mattina, esattamente tra il 28 Settembre e il 23 Ottobre. Questa la migliore occasione per osservare Mercurio all'alba, in quanto l'eclittica mostra un inclinazione apparente favorevole rispetto che ad altri periodi dell'anno. Il

Congiunzione Venere-Regolo del 20 Settembre


AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

Season Sky
Tra l'8 ed il 9 Novembre vedremo questa interessante congiunzione tra Marte, la Luna ed M44, l'ammasso Praesepe nel Cancro. La luce lunare ostacoler l'osservazion e dell'ammasso stellare.

questi primi 2 mesi sono il periodo ideale per l'osservazione di dettagli presenti sul disco di Giove. A Novembre va in quadratura per cui sarebbe interessante cercare in quei giorni di riprendere la famosa "fase" di Giove. Grazie alla disposizione della Terra e di Giove rispetto al Sole, possibile nei giorni intorno alla quadratura, in particolare nei giorni intorno al 10, osservare il disco di Giove non totalmente illuminato. Una ulteriore sfida per gli astrofotografi di ACJ, cos come sar la congiunzione di Dicembre tra giove e Nettuno. Tale incontro avverr il 21 quando i 2 pianeti saranno distanti tra loro circa mezzo grado. Veniamo a Saturno. Il 17 Settembre il "Signore degli Anelli" va in congiuzione col Sole, quindi per rivederlo comodamente occorrer attendere un po'. A novembre gi dista una quarantina di gradi, in costante aumento al punto che a Dicembre 'elongazione dal Sole superer i 70 gradi. Tuttavia questo periodo quello giusto per osservare il fenomeno della sparizione degli anelli di Saturno. Questo fenomeno puramente visuale, cio dovuto alle posizioni relative di Saturno e del nostro pianeta ed avviene ogni 15 anni, ma gi dall'anno prossimo l'inclinazione degli anelli aumenter, facendo ricomparire pian piano gli anelli e regalando uno spettacolo unico agli amanti dell'astronomia. Sempre il 17 Settembre Urano va in opposizione, per cui visibile tutta la notte nella costellazione dei Pesci. Urano avr una magnitudine costante per tutto questo periodo, variando tra 5.7 e 5.8, quindi visibile anche con piccoli strumenti. Non avvengono fenomeni interessant che coinvolgono Urano, cos come per Nettuno. Dopo aver passato l'opposizione ad Agosto, Nettuno si avvia

giorno di massima elongazione dal Sole il 6 Ottobre, circa 17 gradi di distanza dal Sole, e 2 giorni dopo abbiamo una congiunzione interessante con Saturno, quando i 2 pianeti disteranno tra loro meno di mezzo grado. Successivamente Mercurio si render visibile al tramonto verso la fine di Novembre, per poi raggiungere la massima elongazione Est il 18 Dicembre. Proseguendo l'ordine passiamo a Venere. Il pianeta delle nubi passa in perielio il 4 Ottobre, quindi si trova pi vicino al Sole in questo periodo dell'anno. Inoltre Venere ben visibile all'alba mostrando un'altezza sull'orizzonte di cirda 25 gradi ad inizio Settembre per arrivare ai 7-8 gradi di inizio Dicembre. Non la situazione ottimale per osservare il pianeta, a differenza dei primi mesi dell'anno, quando Venere era ben visibile al tramonto. Tuttavia ci non toglie di poter osservare nelle ancora miti albe dei primi di Settembre, quando il pianeta risulter essere l'astro pi luminoso del cielo. Segnaliamo le congiunzioni con Regolo, la stella alfa del Leone, che

avverr il giorno 20 Settembre, in pieno Star Party, e la congiunzione con Saturno il 13 Ottobre. In questo periodo dell'anno inizia ad essere ben osservabile Marte. Il pianeta rosso infatti presenta un elongazione dal Sole ai primi di Settembre di poco superiore ai 60 gradi, con un'altezza sull'orizzonte di oltre 40 gradi. Col passare dei giorni Marte si allontana sempre di pi, arrivando a Novembre con oltre 110 gradi di elongazione e con una magnitudine visuale prossima allo 0. Con un diametro del disco di 8-9" Novembre il mese per iniziare a riprendere il pianeta in alta risoluzione per individuare dettagli sulla superficie. Giove il protagonista di questo periodo dell'anno. Dopo aver passato l'opposizione in Agosto, il gigante gassoso visibile per tutta la prima parte della serata, tramontando abbastanza tardi in Settembre e in Ottobre e permettendo un ampio intervallo di tempo da dedicare all'osservazione dettagliata. In particolare, mostrando un diametro del disco superiore ai 40" d'arco,
AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

Season Sky
lentamente alla congiunzione Percorso di 4 Vesta tra Settembre e Novembre. Oltre alla data, col Sole, che avverrl'anno segnalata anche la magnitudine del pianetino prossimo. di magnitdine di poco superiore alla ottava, Nettuno sar per tutto il tempo nella costellazione dell'Acquario. Per chi interessato alla sua ripresa, segnaliamo che il 21 Dicembre Nettuno dister poco pi di 3 dalla Luna. ASTEROIDI Iniziamo la rassegna sui pianetini con alcune congiunzioni con Pianeti, in modo da iniziare chi si avvicina alla osservazione di questi oggetti in modo rapido e semplice. Cominciamo con 2 Pallade, che nei giorni tra la fine di Settembre e met Ottobre si trova nei pressi di Mercurio, con il quale va in congiunzione il 13 Ottobre. In particolare da riprendere il raggruppamento del 23 Settembre in cui troveremo anche Saturno nei loro pressi. Pallade avr in quel periodo una magnitudine di circa 8.9. A met Settembre invece 5 Vesta che si trover nei pressi dell'ammasso del Praesepe, M44. Una ripresa dell'ammasso aperto includer il pianetino, per cui diventer un gioco individuarlo tra le stelle di campo.

Foto di copertina di G.Paglioli

Tra gli asteroidi pi luminosi segnaliamo la congiunzione di 1 Cerere, che avverr tra il 3 e il 4 Novembreper cui ne sconsigliamo una sua ripresa. Situazione opposta per 3 Juno che va in opposizione a Settembre ed visibile tutta la notte nei pressi della costellazione dell'Acquario con una magnitudine variabile tra la 7.6 e la 9 di met Dicembre. La cartina in figura agevola l'individuazione del pianetino. 4 Vesta invece aumenta la sua elongazione dal Sole finch non raggiuner l'opposizione l'anno prossimo. Tuttavia a Novembre avr una maagnitudine di poco inferiore alla 8, quindi sar agevole riprenderlo anche in pose a largo campo con obiettivi fotografici. Segnaliamo inoltre l'opposizione di 18 Melpomene che avverr ad Ottobre, periodo migliore per riprendere l'asteroide che avr una magnitudine di 7.9. In questo periodo non avviene alcuna occultazione stellare da parte di asteroidi, mentre a fine Dicembre avremo 2 eventi del genere molto
AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

favorevoli per le latitudini italiane. Parleremo in dettaglio di questi eventi nel prossimo numero di ACJ, cos come amplieremo questa rubrica inserendo previsioni per oggetti di tipo NEO la cui osservazione molto importante. COMETE Non ci dovrebbero essere comete particolarmente luminose in quest periodo. Tuttavia segnaliamo la particolare congiunione tra Venere e a 85 P/Boethin, cometa passata recentemente per il perielio. Tale avvicinamento avverr il 3 Ottobre ma sar davvero ardua dato che la Boethin dovrebbe avere una magnitudine davvero bassa. Tuttavia per restare aggiornati su eventuai comete scoperte recentemente o improvvisi aumenti di luminosit di qualche cometa debole, preferibile aggiornarsi sui siti dedicati alla osservazione di comete. Talvolta, data la passione di tanti astrofili per questi oggetti, basta seguire la mailing list di AstroCampania.

10

Season Sky
METEORE Questo uno dei periodi pi prolifici per gli osservatori di meteore. Infatti in questi mesi troviamo alcuni degli sciami pi attivi, sopratutto recentemente. Cominciamo con le Orionidi, il cui massimo cade nei giorni tra il 2 Ottobre e il 7 Novembre, con picco previsto il 21 Ottobre. Con uno ZHR, il tasso orario di meteore osservate allo zenit, pari a 30, questo sciame non dovrebbe deludere, data anche la posizione favorevole per l'Italia del radiante, osservabile intorno la mezzanotte con Luna Nuova. Ricordo che la stima dello ZHR abbastanza indicativa, in quanto tiene conto di diversi fattori che in seguito illustreremo in maniera approfondita. Il 17 Novembre una data ormai storica per gli osservatori di meteore, (nonch per il nostro responsabile D'Avino ndr). Infatti in questo giorno cade il massimo dello sciame delle Leonidi. In passato questo sciame ha riservato molte sorprese, in particolare nel 1999 grazie in particolare al passaggio recente della cometa generatrice dello sciame (Tempel-Tuttle), ma negli ultimi anni lo ZHR di questo sciame sceso a valori normali, sull'ordine di 20 meteore all'ora. Tuttavia la presenza di pi picchi in questo sciame potrebbe riserbare qualche sorpresa, in particolare proprio la notte del 17 novembre. Chiudiamo con le Geminidi, le quali essendo uno sciame di Dicembre, con ZHR elevato pari a 120 e massimo intorno il 13 Dicembre, dovrebbe comunque essere visibile anche verso la fine di Novembre, anche se

Grafico delle ore di buio per il periodo che va da Settembre a Novembre. Sono indicate anche le date di Luna Piena e Luna
AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

11

avremo Luna Piena. Chiudiamo con sciami minori, quali le Draconidi con massimo intorno l'8 Ottobre. Essendo uno sciame con radiante circumpolare, in teoria sarebbero visibili tutta la notte, ma la presenza della Luna calante disturber le osservazioni nella seconda parte della notte. Sono da tenere sotto controllo, cos come le Alfa Monocerotidi del 21 Novembre. PROFONDO CIELO In questo periodo abbiamo la possibilit di osservare alcuni degli oggetti non-stellari pi famosi del firmamento. Ci concentreremo in particolare su 2 oggetti, tutti del catalogo di Messier, e facilmente visibili. Iniziamo dalla Galassia di Andromeda, M 33, sita nella costellazione omonima, e visibile nelle notti buie, ovviamente lontano dal disturbo di luci cittadine, anche ad occhio nudo. Essa appare come una piccola macchia

allungata,non risolta. Cos appare anche ad un binocolo, ma di dimensioni maggiori e con un nucleo luminoso. Al telescopio si incomincia a notare qualche dettaglio, in particolare si possono notare le 2 pi luminose galassie satelliti, M 32 e M110, la prima vicina al bordo del disco di M 31, l'altra leggermente pi distante, entrambi di tipo ellittico. Ma in fotografia che M 31 d il meglio. Si possono osservare strutture nel disco della galassia, il disco di polveri e la struttura a spirale della galassia. Ci perch M 31 la galassia simile alla Via Lattea pi vicina a noi, distante "solo" poco pi di 2 milioni di anni luce. Per questo motivo M 31 uno degli oggetti pi fotografati anche dai soci.
Un altro oggetto, poco ripreso per, M 33. Detta anche la galassia del Triangolo, data la sua posizione sulla volta celeste nella costellazione del Triangolo, la seconda galassia simile alla Via Lattea, pi visibile del cielo. Difficile

da individuare la sua posizione, per possibile

osservarla ad occhio nudo, ma in condizioni veramente eccezionali. Tuttavia la sua bassa brillanza superficiale non la rende particolarmente esaltante all'osservazione e anche in fotografia si deve lavorare un po' per ottenere ottimi risultati. Tuttavia le sue dimensioni apparenti permettono di disinguere dettagli nel disco, quindi M 33 diventa la sfida i questo periodo per gli astrofotografi di AC. Chiudiamo lo spazio dedicato al profondo cielo con un oggetto che dominer i cieli autunnali e invernali. Parliamo di M 45, le Pleiadi. Questo ammasso aperto sito nella costellazione del Toro poco a Nord di Aldebaran, la stella pi luminosa di questa costellazione, affascina chiunque a prima vista, data la sua estensione visibile ad occhio. L'osservazione dettagliata al telescopio,ma sopratutto le immagini fatte con camere digitali, rivelano una nebulosit attorno queste stelle, residuo della nube primordiale da cui si sono formate queste stelle. Data la sua vicinanza all'eclittica possibile spesso trovarsi quache pianetino nel campo di vista. Frequenti sono inoltre le occultazioni da parte della Luna di pi stelle dell'ammasso delle Pleiadi. Uno spettacolo del cielo, da non perdere assolutamente.

La rubrica profondo cielo ridotta in quanto stiamo lavorando ad un rilancio del progetto "atlante fotografico", che vedr questa rubrica come centro di coordinazione di chi voglia dare un contributo a questo progetto di ACJ.

La galassia M 33 ripresa da Bob Gendler. L'immagine parla da sola per cui...astrofotografi al lavoro!!!
AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

12

Astrofilia for Dummies


ASTROFOTOGRAFIA

Alimentazione esterna per Canon EOS


Come ho realizzato una "dummy battery" per la mia Canon EOS. Ovvero come ho alimentato dall'esterno la mia fotocamera.
L'utilit di alimentare la propria macchina fotografica dall'esterno nasce dalla necessit di poterla utilizzare durante le sessioni osservative in trasferta per tutto il tempo necessario senza doversi preoccupare della carica della batteria e/o portarsi dietro batterie di riserva da dover cambiare nei momenti meno opportuni! Inoltre, utilizzando la fotocamera collegata tramite USB al computer per scaricare le foto in tempo reale sul PC e non doversi arrangiare col display della stessa, il consumo di corrente aumenta moltissimo e come se non bastasse il software Canon scollega la camera non appena la batteria raggiunge un terzo della sua capacit... un po' scomodo! La soluzione a tutto ci alimentare la fotocamera dall'esterno. Questo possibile utilizzando quella che la Canon chiama "dummy battery": nient'altro che una batteria finta da cui esce un filo che si collega ad un alimentatore esterno. Costo? Parecchie decine di Euro! Quella che descrivo qui una soluzione a basso costo che ho trovato per risolvere il problema. Personalmente ho speso 50 Centesimi di Euro (molti componenti li avevo gi), ma anche dovendo acquistare tutto, non dovremmo spendere pi di 10-15 Euro. asportare le pile vere e proprie dall'involucro. Basta infatti staccare l'adesivo esterno con la marca e i dati, quindi applicare una leggera torsione ai due cilindri delle pile per far staccare da queste le linguette dei contatti, infine estrarle dal telaio. ATTENZIONE! I contatti della 2CR5 sono invertiti rispetto alla batteria NB-2L originale Canon, quando si salderanno i fili, tenerne conto. Detto ci, i passi da seguire sono banali. Una volta aperto l'involucro della 2CR5 ed asportato le pile interne, bisogna saldare due spezzoni di filo sul positivo e sul negativo di lunghezza sufficienti ad uscire dalla camera ed essere saldati ad un connettore; diciamo che 15-20 cm sono sufficienti. Fare attenzione alla polarit: i fili che andremo a saldare sulla 2CR5 devono essere invertiti rispetto alla polarit riportata sull'involucro della stessa. Il cavo uscir dalla fotocamera attraverso un apposito tappino in gomma presente sul fianco della stessa in corrispondenza del vano batteria. L'aspetto critico di questo sistema l'alimentazione. La batteria NB-2L eroga 7,4 Volt, mentre sulla targhetta sul fondo della macchina fotografica c' scritto di alimentarla con una tensione di 8,1 Volt. Da prove assolutamente sperimentali che ho eseguito, ho scoperto che 7,5 Volt sono insufficienti, infatti l'indicatore di carica

La soluzione che ho adottato consiste nell'adattare una batteria 2CR51 per il nostro scopo. Questa pila per dimensioni molto simile a quella originale Canon (la NB2L), ma la cosa fondamentale che corrispondono perfettamente i contatti e l'altezza che ne consente anche il blocco all'interno del suo alloggiamento sotto la linguetta arancione. Il terminale centrale della batteria originale non viene utilizzato per la batteria dummy. Ci sono molti produttori di 2CR5, io ne ho scelta una della Duracell A sinistra la batteria originale, al centro le due pile contenute al suo perch da questa pi facile interno ed a destra il telaio che ho utilizzato.
AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

13

Astrofilia for Dummies


della batteria della fotocamera riporta una sola tacca e spesso, durante le prove, la macchina mi si spenta, per cui ho optato per una tensione di 8 Volt alla quale non ho pi avuto problemi. Per ottenere gli 8V necessari, partendo dal rischia comunque di surriscaldarsi e di andare in protezione, di fatto spegnendo la nostra macchina fotografica! Per un approfondimento sulle caratteristiche del regolatore di tensione, vi rimando al datasheet facilmente reperibile su Internet. In fondo alla pagina riporto uno schema semplificato al massimo che poi quello utilizzato da me per realizzare una scatola di derivazione che, partendo dalla batteria, mi tira fuori vari collegamenti con vari connettori a 12V, la tensione ad 8V per la fotocamera e delle prese a 5V per alimentare, ad esempio, l'Hub USB (realizzate con un A7805). Andrea Di Dato

Una prospettiva diversa. All'interno del telaio, per tenere fermi i fili, ho usato della colla a caldo.

presupposto che sul campo lavoro con una batteria da 12V (come tutti, d'altronde), ho utilizzato un integrato regolatore/stabilizzatore di tensione: l'intramontabile A7808. Questo integrato (in involucro TO220) ha il vantaggio di erogare sempre la tensione nominale (in questo caso 8 Volt) indipendentemente dalla tensione in ingresso ed inoltre di essere abbastanza stabile in temperatura. Il mio dubbio, infatti, era quello di tarare un alimentatore a casa a 25 gradi di temperatura e poi ritrovarmi in montagna a temperature ben inferiori con valori di tensione sballati che mi avrebbero fritto la fotocamera! Il A7808 eroga, nella versione standard, 1 Ampere, pi che sufficiente allo scopo, tenendo presente che la fotocamera ha un consumo in posa "B" di circa 0,22A e con il display acceso di circa 0,12A. Il A7808 va sempre e comunque alettato (raffreddato), altrimenti, col tempo,

1. Personalmente ho utilizzato una batteria 2CR5 perch ne ho diverse scariche in casa in quanto utilizzate nei modelli a pellicola Canon ed in alcune compatte Nikon, ma nulla vieta di utilizzare una NB-2L vecchia e non pi funzionante! Ovviamente l'apertura della stessa per potervi saldare i fili comporter un po' di lavoro in pi, ma poi il procedimento del tutto simile.

AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

14

Astrofisica

Misurare la massa delle stelle


La nascita, la vita e la morte di una stella sono governati principalmente da un solo parametro fisico: la massa. Il tempo che la giovane stella impiega a contrarsi per raggiungere la fase quasi quiescente di combustione dell'idrogeno, la sua seguente evoluzione fino alla sua morte, in quella che potrebbe essere una nana bianca o un buco nero, sono tutte fasi governate essenzialmente dalla massa. Per questo nello studio di stelle singole, ammassi di stelle o regioni di formazione stellare di fondamentale importanza avere una misura quanto pi accurata possibile di questo parametro. Per stelle giovani(le cosiddette stelle di Pre-Sequenza Principale (PMS)), misure dirette di massa vengono effettuate principalmente attraverso l'analisi dinamica di sistemi doppi o multipli di stelle o di dischi di materiale che ancora circondano la stella e che ruotano attorno ad essa. Sfortunatamente i casi in cui possibile effettuare tali misure sono pochi rispetto al numero di stelle di PMS conosciute fino ad ora. Per stelle giovani isolate l'unico metodo che rimane per stimare la massa quello di confrontare la posizione che esse occupano in un diagramma di Hertzsprung-Russell (HR) rispetto alle tracce evolutive per stelle di PMS (vedi Fig. 1). Il diagramma HR consiste in un grafico che mette in relazione la temperatura superificiale con la luminosit di un dato corpo celeste. Un diagramma HR viene classicamente rappresentato ponendo sull'asse delle ascisse le temperaure, disposte da destra verso sinistra in maniera crescente e sull'asse delle ordinate le luminosit, disposte dal basso verso l'alto nel verso delle luminosit crescenti. Le stelle che bruciano idrogeno all'interno del loro nucleo si dispongono su una linea chiamata sequenza principale, che taglia quasi in diagonale il diagramma HR. Le stelle giovani di massa compresa tra 0.1 e 8 masse solari, si trovano tutte al di sopra di questa linea, essendo, nei primi stadi della loro vita, caratterizzate da alte luminosit e basse temperature (raggi molto grandi) rispetto a quella che poi sar la stella di sequenza principale. Le tracce evolutive di PMS rappresentano il percorso che stelle di massa piccola e intermedia percorrono nel diagramma HR dal momento in cui appaiono per la prima volta nella banda visibile, fino al momento in cui iniziano a bruciare idrogeno negli strati pi interni, momento che corrisponde col posizionamento sulla sequenza principale. Queste tracce sono puramente teoriche e, fissata la massa, danno l'andamento della luminosit e della temperatura durante la

Una stupenda ripresa di M 42, la famosa nebulosa di Orione, da parte di Giovanni Paglioli e Beniamino Postiglione. Questa regione sede di un'intensa attivit di formazione stellare.

AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

15

Astrofisica
contrazione da stella giovane a stella matura. I modelli teorici si basano essenzialmente sulla risoluzione di equazioni di stato che comprendono parametri fisici come pressione, temperatura, densit e luminosit. Tracce evolutive elaborate da vari autori possono differire anche di molto; ci dovuto ad esempio al diverso trattamento dell'opacit delle atmosfere stellari, a differenti equazioni di stato per il plasma di gas all'interno della stella e cosi via. La differenza tra queste tracce evolutive fa si che per una stella di PMS la massa stimata attraverso esse possa differire di valori che vanno da un 10% fino a un stime di masse principalmente in due casi: stelle circondate da disco e stelle in sistemi binari. Misurando la velocit di rotazione di dischi attorno a stelle giovani si riesce a misurare la massa con incertezze tipiche del 15-20%. Questo dovuto al fatto che per effettuare misure di questo tipo devono essere fatte alcune assunzioni. Tra queste ad esempio occorre considerare la rotazione del disco di tipo kepleriano, inoltre bisogna conoscere la distanza e l'inclinazione del disco, ed entrambe queste misure sono soggette ad errori non trascuranbili. La precisone di questa stima quindi non permette di avere un'accuratezza tale da poter testare i modelli teorici; l'accuratezza necessaria si raggiunge invece attraverso lo studio di sistemi binari di stelle.

Sfruttando la rivoluzione che le componenti di un sistema binario compiono attorno al comune centro di massa del sistema, possibile avere in alcuni casi una misura diretta delle singole masse. Ci reso possibile combinando misure astrometriche (misurando la posizione relativa di una componente rispetto all'altra) con misure spettroscopiche. Una delle basi dell'astrofisica stellare. Il diagramma di Hertzsprung-Russel, che rappresenta un'istantanea Studiando la posizione di un largo campione di stelle, divise per classe spettrale e luminosit. Sono raffigurate le varie tracce di relativa delle due stelle Hayashi per differenti masse stellari. possibile ottenere la somma delle masse attraverso la 3legge di Keplero. Quest'ultima mette non trascurabile 50-60%. in relazione il periodo di rivoluzione delle due Per verificare la validit dei vari modelli stelle con il semiasse maggiore dell'orbita, disponibili in letteratura di fondamentale attraverso una costante di proporzionalit in cui importanza, quindi, avere a disposizione un grande contenuta la somma delle due masse. Stimando poi numero di misure dirette di massa di stelle di PMS, il rapporto tra le masse delle due componenti, che in modo da individuare quale tra questi modelli uguale all'inverso del rapporto tra la massima riproduca meglio le osservazioni. Una volta ampiezza in velocit delle due componenti, calibrati i modelli sar quindi possibile effetuare possibile ottenere le singole masse. La velocit misure di massa senza molta ambiguit. Come relativa al centro di massa viene stimata attraverso abbiamo detto in precedenza si possono avere lo spostamento in lunghezza d'onda dello spettro
AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

16

Astrofisica
del sistema binario in analisi per effetto doppler. Se la stella si sta allontandando dall'osservatore lo spettro risulter spostato nella parte rossa dello spettro (cosiddetto redshift), mentre se si avvicina, lo spettro risulta spostato verso la parte blue (blueshift). La determinazione dell'orbita visuale possibile solo quando il sistema viene risolto da un telescopio in due componenti singole, ed quindi possibile misurare la posizione relativa di una stella rispetto all'altra nel sistema binario. In molti casi in cui sono visibili entrambe le componenti, possibile stimare la somma delle masse, ma non lo spostamento doppler dello spettro. Ci dovuto al fatto che generalmente le componenti del sistema in questione sono separate da distanze enormi e si muovono a velocit relative molto piccole che sono rilevabili solo nell'arco di osservazioni centenarie. Le binarie ideali sono quindi, quelle che hanno un periodo di rivoluzione inferiore ad un anno. In questo caso, per, le due stelle risultano essere tra di loro separate da distanze tali per cui la separazione angolare tra le due inferiore al potere risolutivo anche dei pi grandi telescopi a specchio singolo presenti al momento sulla terra. Per questo motivo alcuni sistemi binari di stelle giovani a corto periodo (P <1 anno) sono stati osservati combinando osservazioni spettroscopiche e interferometriche. Attraverso l'interferometria ottica/infrarossa , infatti, possibile raggiungere una risoluzione angolare che supera anche di due ordini di grandezza la risoluzione di un telescopio a specchio singolo. In interferometria, l'oggetto in questione viene osservato simultaneamente da due o pi telescopi posti ad una certa distanza tra di loro. I raggi di luce, provenienti dai diversi telescopi, vengono combinati nello stesso punto allo stesso istante per dare vita a frange di interferenza. Modellando queste frange di interferenza cosi possibile misurare la distanza relativa delle due componenti e dopo un certo numero di misure, ricavare quindi l'orbita visuale. Combinando quest'ultima con le misurazione doppler effettuate con gli spettri, si arriva infine alla determinazione delle singole massa delle componenti della binaria. Il gruppo di E. Guenther presso l'osservatorio di Tautenburg in Germania ha selezionato, nel corso di un campagna osservativa durata 8 anni, 15 sistemi binari di stelle giovani che sono adatti a questo tipo di misure. Di questi
AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

oggetti sono stati determinati i parametri derivanti dall'analisi spettroscopica, ed il prossimo passo consiste nella determinazione dell'orbita visuale facendo uso di AMBER, lo strumento per interferometria infrarossa al VLTI (Paranal, Cile). Per uno di questi oggetti sono gi state effettutate delle misure con AMBER e da una prima analisi dei dati risulta che le masse delle componenti di questa

Un'altra regione di intensa formazione stellare. La nebulosa Aquila, nota come M16, in una foto di Luca D'Avino

binaria risultano in disaccordo con i modelli evolutivi per stelle giovani presenti in letteratura. Ad ogni modo quanto trovato finora non in disaccordo con altre osservazioni di questo tipo effettuate da altri autori, ma naturalmente per trarre conclusioni con maggiore valenza statistica necessario aumentare il numero di osservazioni a tutto il campione, il ch richieder ancora molto tempo e lavoro. Felice Cusano

17

Storia dell'Astronomia

Il Bello dell'Astronomia
C' ancora qualcosa che inebria di meraviglia l' uomo moderno ed lo spettacolo pi antico del mondo, quello che colm di stupore il primo essere umano, quando volgendo ,in alto lo sguardo vide qualcosa di strabiliante e cerc di capire, ma ne ricevette soltanto il senso della piccolezza umana: il cielo stellato lo circondava col suo infinito . Quello stesso cielo che faceva intuire ed affermare con certezza a Bruno che ...sono dunque soli innumerabili, sono terre infinite, che similmente circuiscono quei soli, come veggiamo questi sette circuire questo sole a noi vicino... (Giordano Bruno, De l' infinito universo et mundi ) E liricamente i versi di Leopardi esaltano l' emozione prodotta dall universo nell uomo ...ma sedendo e mirando, interminati silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura..... (Giacomo Leopardi, L'Infinito) Kant lo definisce sublime quando parla della percezione che l' uomo riceve di fronte a qualcosa di smisurato e di incommensurabile. La volta celeste ha il potere di risvegliare in noi l'idea dell'infinito che superiore ad ogni realt e immaginazione sensibile. Da filosofo illuminista egli afferma che l'uomo, dopo l'iniziale sbigottimento, riesce a trasformare il senso della nostra piccolezza fisica in una finale consapevolezza della nostra grandezza spirituale. Non si pu far torto alle antiche cosmogonie senza citarle, ricordando come esse individuavano proprio nel cosmo l'origine della Terra e della vita dell'uomo; i primi filosofi videro nell'astronomia una scienza naturale che cercava di spiegare i movimenti astrali, la causa delle eclissi, come e perch i corpi celesti restassero sospesi nel vuoto. La cultura greca vede camminare insieme filosofi, matematici, astronomi in una indagine cognitiva della physis che poi andr diversificandosi nei propri spazi specifici delineando per ogni scienza il proprio metodo, il proprio campo d'azione.

La statua di Giordano Bruno a Campo de' Fiori, Roma, dove venne arso vivo nel 1600.

E chiss che forse questo non sia stato un errore!... Alla luce delle nuove scoperte scientifiche si cerca un dialogo comune tra i vari ambiti perch i risultati di una scoperta possono essere utilizzati in vari settori. Ci che deve animare la scienza la ricerca del sapere su base razionale, ma sulla soglia della scienza sta una guida apparentemente invisibile: la fede che guarda innanzi. Le fondamenta di ogni scienza sono fondate dal materiale che lesperienza
18

AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

Storia dell'Astronomia
Max Planck. Uno dei pionieri della meccanica quantistica, grazie sopratutto ai suoi studi sul corpo nero.

preoccupazioni pecuniarie, in un continuo disagio economico. Perfino nel suo ultimo anno di vita si vide costretto a rivolgersi alla dieta di Ratisbona, perch gli fossero pagati gli arretrati della pensione assegnatagli dallimperatore. Il suo pi grande dolore fu quello di dover difendere sua madre dallaccusa di stregoneria. Ci che tuttavia lo sostenne e gli diede la forza di lavorare fu la sua scienza, ma non le cifre delle osservazioni astronomiche, bens la
sua fede in leggi razionali che reggono luniverso. Anche il suo maestro Tycho Brahe era dotto come lui e disponeva dello stesso materiale di osservazioni scientifiche, ma gli mancava la fede nelle grandi leggi eterne . Percio Tycho Brahe rimase uno fra i tanti meritevoli scienziati, ma Keplero divent il creatore dellastronomia moderna. (Max Planck, Scienza e Fede )

fornisce, vero, ma altrettanto certo che il materiale da solo non basta, come non basta la sua elaborazione logica, a fare la vera scienza. Fra i numerosi ricercatori che la scienza aiut a tollerare e ad illuminare una povera esistenza terrena ricordiamo innanzitutto Giovanni Keplero... La sua vita, considerata esteriormente, trascorse in mezzo a casi pensosi, a gravi delusioni, a tristi

Rosalba Quaglia

Via Lattea, regione del Sagittario, foto Luca D'Avino - Uspallata - Argentina
AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

19

Strumenti e Software

WILLIAM OPTICS MEGREZ 90 APO


Da ormai diversi anni, la taiwanese William Optics sta presentando sul mercato diverse linee di rifrattori apo e semi-apo, dai piccoli modelli da 66mm di diametro ai pi imponenti da 152 e 158mm, che grazie al sempre pi elevato rapporto qualit-prezzo, stanno facendo sempre pi strada sulla scia delle pi blasonate case costruttrici di rifrattori di altissimi livelli. Nel nostro caso, in relazione al budget a disposizione nonch alluso cui sarebbe stato destinato, lo scorso autunno abbiamo acquistato il Megrez 90 apo presso la ditta Tecnosky del gentilissimo Giuliano Monti. Lesemplare ci arrivato in un imballo impeccabile, robusto e a prova del pi sbadato dei corrieri postali; il tubo ottico, inoltre, era alloggiato in unelegante valigetta, molto comoda per lastrofilo itinerante che desidera trasportare il suo strumento in tutta sicurezza. Appena tolto dalla sua valigetta, abbiamo cominciato a esaminare il rifrattore a partire dalle ottiche, perfettamente pulite e dal colore violetto dovuto al trattamento antiriflesso. La linea Megrez 90 apo monta un doppietto FD alla fluorite sintetica (FPL-53) da 90mm di diametro e rapporto focale f:6,9, molto vantaggioso per riprese con ccd o reflex. Il fuocheggiatore, un crayford da 2 con demoltiplica, si presenta molto robusto e fluido nei movimenti; ha inoltre la comodit di poter essere ruotato di 360, in modo da permettere la scelta della migliore inquadratura di un soggetto durante una seduta fotografica. Il serraggio degli oculari avviene per mezzo di due viti a 120 che agiscono su un anello in ottone. La corsa del fuocheggiatore di circa 80mm, misurabile attraverso le scale in centimetri e in pollici presenti sul tubo dello stesso. Globalmente, questo piccolo rifrattore si presenta molto compatto (la lunghezza massima circa 430mm), ben curato anche nei minimi particolari e sicuramente bello robusto (il suo peso, di circa 3,2kg, ne una conferma); il colore del tubo quello tipico della William Optics, con corpo bianco e rifiniture dorate. Insieme al tubo ottico, nel pacco erano compresi anche gli anelli, anchessi molto robusti e ben fatti. PROVA SUL CAMPO Fig.1: Appena arrivato il megrez 90 apo.

TEST

AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

20

Strumenti e Software

Fig.2. Star test su capella: intra ed extrafocale. Immagini ottenute con ccd Atik 314L. Come prima prova, stato effettuato uno star test per verificare la collimazione dello strumento; puntata Capella (alfa aurigae) al fuoco di un Baader Genuine Ortho 6mm (circa 103x) - previa laggiunta di una prolunga a causa del fuoco oltre il limite di corsa del fuocheggiatore - le immagini intra ed extra focale sono risultate perfettamente circolari, indice di totale assenza di tensionamenti o astigmatismo, e la figura diffrazione stellare presentava moltissimi anelli concentrici, molto ben definiti in intrafocale, un po meno in extra. A fuoco, la stella risultata perfettamente puntiforme e bilanciata cromaticamente. Non abbiamo notato riflessi n immagini fantasma, n cromatismo (!!!); aumentando gli ingrandimenti, con un ortoscopico 5mm di casa Vixen e circa 124x, oltre a confermare quanto sopra descritto, stato possibile osservare un deciso disco di Airy intorno alla stella. Spostandoci sul nostro satellite naturale, questo piccolo apetto ci ha regalato immagini mozzafiato tra le valli e i crateri della superficie lunare, ricca di dettagli finissimi fino al bordo delloculare. Lunico neo stato un leggerissimo alone violetto sul terminatore, che tuttavia non disturbava in alcun modo le osservazioni. Sul profondo cielo, abbiamo utilizzato un Televue Panoptic 27mm (23x) e girovagato un po per la Via Lattea, per poi soffermarci sugli ammassi globulari M36, M37 ed M38 in Auriga e sul doppio ammasso del Perseo. Con la complicit di un ottimo oculare, le immagini si presentavano stupefacenti, offrendo un campo gremito di stelline di ogni tonalit e

perfettamente puntiformi fino al bordo. In ununica parola: sensazionale. Su oggetti nebulari e galassie, tuttavia, il diametro relativamente piccolo di questo rifrattore penalizza abbastanza le osservazioni a meno di non trovarsi sotto cieli davvero scuri. In fotografia, il WO megrez 90 apo sfoggia il meglio di s sotto il punto di vista della bont ottica: non sono affatto rare le serate in cui, seeing permettendo, possibile ottenere una precisione di fuoco con un FWHM di circa 0,70 - 0,80 (con un campionamento di circa 2,14 arcsec/pixel). Con una Atik 314L (campionamento di 2,14 appunto) il campo perfettamente spianato per tutta la lunghezza della diagonale del sensore (circa 11mm) e pienamente illuminato anche senza lausilio del riduttore/spianatore. Unico grosso difetto: non possibile raggiungere il fuoco senza lutilizzo di prolunghe. Questo ci ha irritati molto perch, se in visuale il problema minimizzato dallesiguo peso della maggior parte degli oculari e dalla possibilit di utilizzare un deviatore a 90, in fotografia, dove la precisione fondamentale e le flessioni sono sempre in agguato, lutilizzo di prolunghe spesso porta a disassamenti e distorsioni del campo, che incidono nella bont delle pose. Con una Orion Starshoot Pro, con sensore di 28mm di diagonale, lutilizzo del riduttore/spianatore un must. In commercio esiste un riduttore /spianatore 0,8x della stessa William Optics dedicato proprio a questo
21

AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

Strumenti e Software
rifrattore (parliamo del WO flattener type III) che, pur avendo un gruppo ottico da ben 51mm di diametro, presenta (ahim!) la tipica strozzatura con la filettatura T2. Questo, se da un lato consente un utilizzo universale dello spianatore, dallaltro provoca inevitabilmente una vignettatura con sensori del calibro della Starshoot Pro, soprattutto se consideriamo che questo va posto a circa 56mm dal sensore.Comunque, non si pu avere tutto dalla vita, quindi meglio un campo vignettato ma corretto che Fig.3: singola posa da 900 con Megrez 90 apo e Atik 314L con filtro Astronomik Hnon corretto affatto. Dopo numerose prove (durate pi spianato quasi nella totalit del fotogramma e con un di un mese per colpa di questo tempaccio maledetto accenno di vignettatura solo ai bordi dello stesso. che con accenna a migliorare tra laltro, mentre Unico grosso difetto, come detto per la Atik, neanche lautore scrive, fuori sta facendo una bufera di neve-), con la Orion Starshoot Pro possibile raggiungere il abbiamo trovato la giusta posizione tra il sensore della fuoco senza lausilio di prolunghe, e questo, camera ccd e il riduttore/spianatore per mezzo di un considerato il peso complessivo del gruppo di ripresa di raccordo in alluminio costruito artigianalmente da un 1,1kg, porta con s inevitabili disassamenti. tornitore, ( anche se lesatta posizione era raggiungibile per mezzo di un anello T2 da 25mm della Baader Planetarium). Come risultato, il campo finalmente In conclusione, possiamo affermare che questo piccolo rifrattore di casa WO sicuramente un bello strumento, maneggevole, prestante e in grado di regalare tante tante emozioni, sia in visuale che in fotografia, soprattutto in relazione al prezzo, attualmente di 979. Cosa ci piaciuto di pi? La qualit ottica, ben al di sopra delle nostre aspettative, soprattutto sulla resa cromatica. Cosa ci piaciuto di meno? Il fuoco troppo estratto. Che senso ha costruire un rifrattore super-compatto e iper maneggevole, se poi possono subentrare problemi ben pi grossi, come detto sopra? In fondo, quanto avrebbero influito 5cm di tubo in pi? Gianluca e Donato Cirac
Fig.4: somma di 8 pose da 15 minuti ottenute con Orion Starshoot Pro e filtro astronomik UHC-E
AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

22

Strumenti e Software

TEST
OCULARE PENTAX XW 20mm
La serie XW di Pentax composta da numerose focali, dal 30mm in formato 2, fino al modello da 3.5mm, passando per focali intermedie, come il 20mm in prova. Il primo impatto con loculare decisamente positivo, e lascia trasparire sin da subito una costruzione maniacale, riferendomi al paraluce twist-up che richiede parecchi giri del barilotto per essere estratto completamente. Otticamente i Pentax XW si possono definire oculari grandangolari, vantando un campo di 70 e ben 20mm di estrazione pupillare per tutte le focali, anche quella da 3.5mm. Il non lo sono ai bordi. numero di lenti varia da 6 a 8 a seconda della Anche correggendo il fuoco ai bordi, comunque, limmagine stellare tuttaltro focale considerata. che inguardabile! Nel caso del 20mm in prova, il disegno ottico costituito da 6 elementi in 4 gruppi, la Detta curvatura di campo correlata forma delloculare curiosamente a fungo esclusivamente al rapporto focale del e la lente dellocchio misura ben 35 mm, che telescopio sul quale loculare usato, infatti i unitamente allestrazione pupillare di 20mm, risultati peggiori sono stati ottenuti sul rende questo Pentax decisamente adatto Konus Vista (che infatti un F/5), mentre quelli migliori, sul rifrattore semi-apo della anche agli astrofili che indossano occhiali. Synta, il 100ED a F/9. In questultimo caso, Veniamo alla prova sul campo, condotta loculare Pentax praticamente spianato in peraltro su uno strumento severo come un tutto il campo regalando performance di alto livello, condite tra laltro dal contrasto tipico newton F/6. Trattasi di un Dobson GSO 8. Solitamente oculari pi economici, hanno un del telescopio rifrattore. grosso difetto quando sono usati su telescopi a rateo focale veloce come un Dobson, ossia La correzione ottica dunque notevole, mostrano una correzione a bordo campo poco anche nellambito del contenimento dei riflessi interni e del cromatismo laterale. soddisfacente. Non il caso di questo Pentax, che anche in Usando Venere e Sirio come oggetti di test queste condizioni, sfoggia un bordo da (difficile trovarne di pi severi), nemmeno scuola, compromesso al pi da una leggera nel pi grosso telescopio da 8 stato curvatura, che non rende perfettamente possibile rilevare il bench minimo accenno uniforme il fuoco su tutto il campo. In parole di ghosting o cromatismo, a riprova della povere, le stelle che sono a fuoco al centro, fedelt delloculare.
AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

23

Strumenti e Software
Le doti di contrasto evidenziate da questo Pentax sono quasi assolute, surclassando, secondo il mio punto di vista, anche i Televue Nagler, i quali mostrano un campo s pi generoso, ma anche unimmagine pi morbida che alla fine non colpisce pi di tanto. Nel Pentax invece il fondo cielo scurissimo, e le stelle sono teste di spillo anche su telescopi a specchio, il che tutto dire! prima!) i dati dichiarati dal Costruttore, in particolare il campo effettivo risultato pari esattamente a 70.0, mentre il tiraggio offerto dalla su citata Barlow con questo oculare esattamente 2.12X. Ultima nota: consigliato luso di diagonali 2, sebbene loculare abbia lattacco da 1.25, pena una leggera vignettatura al bordo. Concludendo dunque, si pu affermare che il Pentax XW-20 un oculare che soddisfa appieno lastrofilo esigente, caratterizzato da difetti trascurabili e prestazioni eccezionali. La concorrenza ricca di oculari dalle caratteristiche simili, ma si contano sulle dita di una mano quelli corretti e nitidi come questo. Lalternativa pi blasonata costituita dai Televue Panoptic, peccato solo che non siano altrettanto comodi, e spazino in un range di focali ben pi modesto, fermandosi al 15mm, peraltro di difficile reperibilit.

Leffetto parallasse tanto lamentato nella precedente serie, la XL, adesso stato risolto, perlomeno nel 20mm in prova, quando non usato in combinazione con una lente di Barlow. Infatti, con una Televue 2X, ritorna a far visita questo difetto, mettendo in difficolt lastrofilo non particolarmente esperto, in quanto richiesto un preciso posizionamento dellocchio per losservazione. E anche otticamente limmagine perde qualcosa, soprattutto in termini di contrasto, ridimensionando in parte il vero punto di forza di questo oculare. Il tutto troverebbe spiegazione nel fatto che Il prezzo di 299 (Dicembre 2008). questo Pentax gi reca al suo interno un Oculare fortemente consigliato. gruppo telenegativo, posizionato poco sopra la filettatura filtri, usato, con ogni probabilit, Mirko Capuano per ottenere la comoda estrazione di 20mm. I test strumentali non hanno fatto altro che confermare alla virgola (mai successo

VALUTAZIONI GENERALI PENTAX XW 20


CONTRASTO CAMPO APPARENTE ESTRAZIONE CORREZIONE REALIZZAZIONE PREZZO Eccellente Ottimo Ottimo Ottimo Eccellente Buono Dettaglio del test DISTORSIONE BORDO CURVATURA DI CAMPO IMMAGINI FANTASMA CROMATICA EFFETTO PARALLASSE ASTIGMATISMO BARLOW TEST CAMPO EFFETTIVO ESTRAZIONE FIELD STOP GIUDIZIO FINALE
AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

Assente Modesta Assenti Assente Trascurabile Assente Discreto-Buono 70.0 20 mm 35 mm Ottimo

24

GALLERIA

Oggetto M11 Autore Francesco Navarra - Strumento Takahashi TSA - 102 S + Canon 30D Ripresa 8 x 300 s 800 iso - Luogo Petina - Data 21/08/2009

Oggetto M51 Autore Giuseppe De Falco Strumento Meade 8" SC f/10 @ 6.3 + Atik 314L Ripresa L= ~2h Luogo 2009/03/28 Data Mt Terminio

Tutte le immagini sono tratte dalla Galleria Fotografica di AstorCampania. Ulteriori immagini possono essere visionate sulla nostra Galleria all'indirizzo: www.astrocampania.org

AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

25

GALLERIA
Oggetto Mel15 in Heart Nebula Ha + OIII
Autore Donato & Gianluca Cirac Strumento Orion UK 200mm f/4,5 + Baader MPCC guided with Pentax 75SDHF Ripresa Atik 4000LE guided with Mz-5m Luogo Cava de' Tirreni (SA) Data ha: 14/07/09; OIII: 21/07/09 Note Ha: 33x600sec bin 1x1; OIII: 15x480sec bin 2x2

OggettoLancio della missione Space Shuttle STS-127 Autore Sergio Di Mauro - Strumento Canon 40D con EF70-300mm Ripresa 300mm@ISO400 - Luogo Kennedy Space Center, Cape Canaveral Data 15 luglio 2009 Note Per i miei 40 anni a 40 anni dallo sbarco sulla Luna

Sebbene esistano fotografie spettacolari della ISS realizzate da astrofili con strumenti assolutamente ordinari, questa mia prima ripresa, effettuata senza nessuna pianificazione e nessuna esperienza in merito con soli 15 minuti di preparazione, da l'idea che le potenzialit di realizzarne di migliori sono elevate e che l'impegno potrebbe rivelarsi decisamente gratificante. (Sergio Di Mauro, Meade SCT 200/200-Vesta Pro)
AstroCampania Journal(e) Numero 4 - SETTEMBRE 2009

26

Potrebbero piacerti anche