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Skopje come Istanbul?

Una poderosa operazione con oltre 150 agenti armati di tutto punto per sgombrare una dozzina di manifestanti che da giorni occupa il parco di Bristol Ignorando la lezione turca, il governo macedone guidato da Nikola Gruevski si ostina a ricorrere alle violente rappresaglie notturne della polizia per mettere a tacere le voci contrarie a difesa del parco di Bristol, presto ricoperto di asfalto e cemento per far posto a un nuovo distretto amministrativo. In Turchia fu proprio cos che divamparono le proteste in tutto il Paese: dalla violenta repressione ad opera del governo con uno smodato uso della forza. Sebbene lesecutivo di Gruevski venga ancora sostenuto dalla maggioranza degli elettori, con una foltissima schiera di seguaci, lintolleranza a qualsiasi voce non in linea con le direttive governative e i disastri collezionati sul fronte economico rischiano di surriscaldare le future rimostranze. Venerd scorso la polizia di Skopje ha sfoggiato un tale spiegamento di forze ed equipaggiamento riservato, di norma, solo a importanti operazioni anticrimine o antiterrorismo. 162 uomini armati di tutto punto e in mimetica antiproiettile a notte fonda hanno smantellato laccampamento dei manifestanti, una dozzina, che da settimane occupa il parco in segno di protesta contro le direttive dellesecutivo. Secondo il sito internet Balkan Insight 11 attivisti sono stati ammanettati, condotti nelle celle della stazione di polizia e scarcerati solo dopo sei ore. Lipotesi di reato? Occupazione illegale di suolo pubblico poich i soggetti non avevano a disposizione la documentazione adeguata, come recita il comunicato stampa prontamente diffuso dalla polizia. Tra gli occupanti arrestati figurano nomi non di poco conto: funzionari e dirigenti comunali dellopposizione che ad aprile ha espugnato la municipalit pi importante di Skopje, quella di Centar, la quale detiene la competenza sui fondi destinati a finanziare il pantagruelico progetto Skopje 2014: un restyling totale della citt in chiave barocca e neoclassica. I lavori che raseranno al suolo il parco di Bristol ricadono appunto sotto lombrello del piano governativo, poich le casse della municipalit in questi anni sono state generosamente rimpinguati da finanziamenti statali. Ma ora, con la vittoria dei socialdemocratici, si profilano tempi duri per il

faraonico piano architettonico e il nuovo sindaco, Andrej Zernovski, ha istituto alcuni mesi fa una commissione per indagare sulle spese del piano urbanistico, presieduta da unaccesa nemica di Skopje 2014, Sadjana Taseva. La giunta municipale, guidata dal suo sindaco, si schierata da subito contro la demolizione del parco, patrocinando e sostenendo le iniziative di protesta.

B&H Airlines, lincidente occultato


Una pericolosissima avaria accorsa a gennaio a un mezzo ATR 72 C durante latterraggio a Copenaghen: la notizia stata ben nascosta dalla compagnia aerea Il 16 gennaio scorso un mezzo ATR 72 della flotta aerea di B&H Airlines (la compagnia dellentit bosniaco-croata) con 38 passeggeri a bordo ha seriamente rischiato di sfracellarsi sulla pista del principale aeroporto di Copenaghen a causa di una gravissima avaria al sistema elettronico che controlla il motore destro. I vertici della compagnia pubblica, nonostante la rilevanza dellaccaduto, hanno deciso di occultare la notizia, ben celandola durante questi mesi. Infatti la vicenda diventata nota solo in seguito alla pubblicazione online del rapporto stilato dalla commissione danese addetta al controllo del traffico aereo e riportato in seguito dal sito internet di Sarajevo Klix. In base al resoconto degli esperti risulta che laereo sarebbe uscito quasi subito fuori pista in fase di atterraggio, dirompendo sul manto erboso e riuscendo a rientrare solo dopo 350 metri. Sebbene non ci siano state conseguenze tragiche e nessun passeggero abbia subito ferite o lesioni, gli analisti della commissione danese rimarcano la gravit dellincidente, causato da un guasto al sistema elettronico che dirige il motore sulla fascia destra, messo ulteriormente alla prova quel giorno dalla presenza di un vento molto sostenuto e improvvise nevicate.

Bosnia, cancellati fondi

Tagliati gli aiuti al Paese per gli eterni disaccordi a livello politico Cinque milioni di euro di fondi europei destinati alla Bosnia Erzegovina sono stati cancellati e altri nove milioni rischiano di fare la stessa fine. La conferma arriva dalla Commissione europea, che punta il dito contro i politici nazionali e la loro mancanza di volont di realizzare il coordinamento necessario a livello amministrativo. Di recente la commissione di monitoraggio dei progetti realizzati tramite i fondi di pre-adesione ha dovuto cancellare due progetti nel settore agricolo per la Bosnia Erzegovina del valore di 5 milioni di euro, a causa della mancanza di un accordo interno sulle strutture incaricate di fare da tramite degli aiuti agricoli e per lo sviluppo rurale dell'Ue, spiega Peter Stano, portavoce del commissario europeo all'allargamento, Stefan Fule allagenzia Ansamed. ''Per evitare casi simili in futuro, abbiamo bisogno di un meccanismo di coordinamento che funzioni bene in Bosnia Erzegovina'' precisa il portavoce, secondo cui ''a seconda degli sviluppi in diversi altri settori, non improbabile che ulteriori progetti possano essere sospesi e pi tardi forse cancellati''. ''Tutto questo nelle mani dei politici, che hanno la responsabilit della decisione dell'Ue di ridurre gli aiuti'' la chiara accusa rivolta dalla Commissione europea. Il tempo ormai agli sgoccioli anche in vista della scadenza del primo ottobre, fissata dalla commissione di monitoraggio dei fondi europei di pre-adesione per raggiungere un accordo su altri 5 progetti, per un valore complessivo di 9 milioni di euro. Due progetti riguardano il sostegno alle Pmi e al turismo (4,5 milioni di euro), sospesi dallo scorso 26 luglio, altri due l'inclusione sociale (3 milioni di euro) e l'ultimo il rafforzamento del processo di pianificazione nazionale nel Paese (1,5 milioni di euro).

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