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1774 - 32 (1) Articolo de Il Giornale
1774 - 32 (1) Articolo de Il Giornale
CULTURA
il Giornale
Mercoled 10 febbraio 2010
zi unodissea tremenda. Fummo portati al campo di Borovnica e lasciatimoriredifame.Inpochigiorni mangiammo tutta lerba... Quando nelcampononcifupinientediverde qualcuno inizi ad allungare le mani fuori dal recinto, i ragazzini che stavano sulle torrette gli sparavanoaddosso...Eanoitoccavaprendere i cadaveri e buttarli nelle latrine o nei canali vicini al campo.... E segliabitantidiBorovnica,impietositi, cercavano di aiutare gli italiani, questo a volte era pi un male che unbene:Cisonomieicompagnidi prigioniachesonostatiappesialpaloconilfilospinatoperchsonostatitrovaticonunamela.Edopooredi tortura sono stati fucilati. Di alcuni ricordo i nomi: Fernando Ricchetti, Giuseppe Span... Di altri no, come un civile a cui venne spezzata la schiena.... Questa feroce macelleria con alti e bassi dura, per chi sopravviveenonvienerimpatriatoprima,sinoal1946.Eloribadisco:per finireinquesticampibastavaessere italiani,hoincontratolancheunragazzo ebreo che si chiamava Davide e che aveva la sfortuna di parlare italiano. Ho incrociato anche partigiani della Garibaldi buttati l con noi, uno che si chiamava Mario mi
glialleatipersalvaremoltidallamorte per fame... Gli jugoslavi non avevano quasi pi nulla e quel poco nonlodavanocertoanoi...Tuttipereranotroppoimpegnatiasuonare il violino a Tito per staccarlo da Stalin.DevoanchedirecheaBorovnica cera un commissario politico che si chiamava Anton Markovic e veniva da Dobrovo. Contest molti dei soprusi che subivamo, litig furiosamente con i comandanti del campomavenne ignoratosistema-
RITORNO Il superstite col figlio Paolo, il noto comico, ha cercato di recuperare i corpi
ticamente. Fu comunque uno dei pochi che cerc di far qualcosa.... Macisonoancheeventipirecenti che fanno soffrire questo reduce da unesperienza cos terribile. Ritrovare i corpi dei morti nel campo do Borovnica quasi impossibile. I bersagliericheinvecevennerouccisieinfoibati vicinoa Tolminoquelli sarebbe possibile ritrovarli. Ci provo dal 2006 anche grazie allaiuto di alcuniabitanti.Maleautoritslovene danno un aiuto formale e molto poco sostanziale. Si limitano a dire: voi diteci dove scavare e noi scaviamo.QuantoalCommissariatogeneraleitalianoperleonoranzeaicaduti di guerra, i suoi vertici cambiano spesso e questo rende il lavoro discontinuoesinoaorainfruttuoso.E iodivento sempre pi vecchioe pi stanco... Nel 2008 mi sono fatto accompagnare a Tolmino da mio figlio (il noto comico Paolo Rossi, ndr). Abbiamo idee politiche diverse,mainquestavicendamihasempre aiutato. Quando ha visto il paesemihadetto:Quipienodituristi chevannoapesca,sembralaSvizzera, non credo vogliano ricordare quelpassato,nonlovoglionouncippo.Forsenemmenoperiloro....Temo avesse ragione, anche se io non voglio arrendermi.
GROTTE Ottantanove militari sono scomparsi in un buco del terreno distrutto con lesplosivo
diceva:Matiparegiustochesiaqui con te che la guerra lhai persa?. Io nonsapevocosadirgli,aquelpunto eravamo tutti solo poveri italiani. Spero si sia salvato. E la cosa pi grave, secondo LionelloRossiKobau,chediquei prigionieri non importava nulla a nessuno: In Italia si sapeva, sia per le testimonianze di alcuni dei primi che tornarono sia per le denunce delvescovodiTrieste...Sarebbebastato mandare del cibo per maiali e unpodi pressionediplomaticade-
li slavi torturarono a morte mio padre. Noncontenti,lodecapitarono per estrargli due denti doro. E poi, per sfregio, con la sua testa ci giocarono a palla, sui binari del treno. La sua colpa? Era italiano. A parlare Nidia Cernecca, esule istriana, vedova e madre di tre figli. Oggi vive a Verona. Nacque a Gimino dIstria nel 1936. Nel 1943 suo padre Giuseppe, semplice impiegato comunale, venne arrestato e, dopo un processo-farsa, fu torturato e ucciso dai miliziani comunisti italiani e slavi. Luomo venne decapitato e con la sua testa fu giocata una macabra partita di pallone. In quel maledetto settembre1943,mesefataleperle sortidellItalia,vigeva il machiavellicodisegno espansionista di Tito, che identificava tutto ci che era italiano con il Fascismo, riuscendo cos ad unireicomunistislaviconquelliitaliani. Allora Nidia Cernecca aveva
solo sette anni. Eppure il ricordo di quelle atrocit inferte a suo padre scolpito nella sua mente, come un chiodo che le trafigge il cuore, ogni attimo. In questi giorni, in coincidenza delle celebrazioni del Ricordodeimartiridelle foibee deldramma degli esuli, Cernecca sta girandoin lungo e in largo lItalia, conGi-
gi DAgostini, ricercatore storico ed esule da Capodistria, tra convegni e incontri nelle scuole, per la verit storica e contro la mistificazione, spiega lei. Che aggiunge: Mi sento una combattente, ma vorrei tanto diventare una reduce. Vorrebbe dire che la mia guerra contro la falsificazionestoricasarebbefinita.Lovo-
lesse il Cielo. Io, intanto, non mi arrendo. Quella di Nidia Cernecca una missione di verit. presidente dell'associazionenazionaledeicongiunti dei deportati italiani in Jugoslavia infoibati, scomparsi e uccisi. Un nome lunghissimo, che ci tiene per a specificare, integralmente. Per maggiori informazioni, anche sui tre libri da lei scritti, basta visitare il sito www.nidiacernecca.it. HaavutounrisarcimentodalloStato Italiano? Lelemosina, come tutti. Non saprei quantificarlo. Ad esempio, per le tre attivit dei miei nonni materni,mortiesuli,ioemiasorellaabbiamo avuto 750mila lire a testa. Prospettive future? Scusi, ma lei cos mi provoca. Proprio in questi giorni si parla di far entrare la Croazia in Europa. Davverounbelregaloper farcelebrare a noi esuli la Giornata della Memoria, fissata per il 10 febbraio. Ma,dico,non si potevaalmenoavere la delicatezza di scegliere un al-