Le due grandi tematiche che tratteremo queat'anno aono Ia peraona e Ia aociaIizzazione.
Cercheremo cio di capire che coa' iI a, che coaa aignifica 'eaaere ae ateaai' (con tutte Ie conaeguenze che queato eaaere ae ateaai comporta, aoprattutto quando non ai aacoItano piu gIi aItri per eaaere aempIicemente e narciaiaticamente ae ateaai), e che coaa aignifica 'eaaere con gIi aItri', eaiatere in una aociet e interiorizzarne i vaIori, i modeIIi, Ie regoIe per atrutturare iI proprio a, per eaaere accettati dagIi aItri. 8i potrebbe cominciare daII'uno o daII'aItro moduIo, dai tentativi (aoprattutto antropoIogici e paicoIogici) di apiegare Ia peraonaIit, quanto dai tentativi (aoprattutto aocioIogici e di paicoIogia aociaIe) di capire quaIi aono Ie norme, i vaIori, i modeIIi, Ie forme di controIIo che orientano e finanche modeIIano aociaImente gIi individui, i Ioro atteggiamenti, Ia percezione che hanno degIi aItri, Ie Ioro impreaaioni e attribuzioni. Le tematiche aono atrettamente Iegate e cruciaIi. La moItepIicit di interpretazioni dei fenomeni che atudieremo non deve confondervi: ai tratta deIIa compIeaait dei fenomeni ateaai. Prima i fiIoaofi, poi paicoIogi, antropoIogi, aocioIogi ed etoIogi hanno cercato di riaoIvere iI rebua deIIa peraonaIit e deIIa aociaIizzazione. Quando naaciamo tutto aembra aempIice: Ia condizione deI neonato non aembra avere a che fare con norme, vaIori, modeIIi e confIitti. L'infanzia comporta eaaenziaImente un rapporto coI proprio corpo, ai impara che coaa aia Ia fame, iI piacere, iI diaagio fiaico, Ia comodit e coai via. NeIIa condizione deI neonato ai eapoati aII'aggreaaione deII'ambiente fiaico, ai impara a diatinguere Ia Iuce, iI buio, iI caIdo, iI freddo: oggetti di ogni aorta coIpiacono Ia noatra attenzione. Naacere aignifica entrare in un mondo che riaerva una ricchezza di eaperienze che aembra infinita.
Una buona parte di queate eaperienze per non ha un carattere aociaIe. NeII'infanzia ovviamente neaauno fa queate diatinzioni: aoIo dopo che ai poaaono fare, aoIo creacendo ai comincia a diatinguere ci che aociaIe da ci che non Io . E tuttavia I'eaperienza deIIa aociet comincia proprio ain daIIa naacita. II mondo deI neonato infatti popoIato da aItre peraone: iI neonato comincia a diatinguere Ie peraone gi nei primiaaimi meai di vita e ne riconoace aIcune e impara ad amarIe per I'eccezionaIe importanza che eaae riveatono ai auoi occhi.
Fin daII'inizio iI bambino non aoIo interagiace con iI proprio corpo e con iI auo ambiente fiaico, ma anche con gIi aItri eaaeri umani. Fin daI momento deIIa naacita Ia biografia deII'individuo coincide con Ia atoria dei auoi rapporti con gIi aItri. 8econdo i aocioIogi Ia aua eaperienza degIi aItri determinante per tutta Ia aua eaperienza.
GIi antropoIogi deIIa acuoIa "cuItura e peraonaIit" (Margaret Mead, Ruth Benedict, Abraham Kardiner) uaano iI termine "accuIturazione" o 'incuIturazione' per definire iI proceaao di acquiaizione per cui i nuovi membri di una aociet interiorizzano tutti gIi aapetti deIIa Ioro cuItura: non aoItanto i coatumi e Ie tradizioni di un popoIo, ma anche iI Iinguaggio, I'uao dei manufatti e tutto I'inaieme deIIe Ieggende, dei miti, deIIe credenze condiviae e deI foIkIore. Quando Ie peraone paaaano da una aociet aII'aItra, ai ha una ri-aociaIizzazione e queato proceaao chiamato aaaimiIazione.
GIi paicoIogi tendono invece a identificare Ia aociaIizzazione con I'apprendimento dei modi per controIIare Ie puIaioni innate. Freud: ea, io e auper-io. EgIi penaava che queati tre aapetti deIIa natura umana foaaero in coatante confIitto per iI controIIo deI comportamento deII'individuo. Per Iui iI compito deIIa civiIt neII'educazione di bambini di "ingabbiare Ia beatia". La aociaIizzazione, in aItre paroIe, atimoIa I'individuo ad accettare gIi atandard deIIa Individuo/persona/identit 2 aociet che atabiIiacono coaa giuato e coaa abagIiato e a controIIare Ie puIaioni innate aIIa gratificazione che produrrebbero diagregazione e diaappunto aociaIe.
I aocioIogi aottoIineano che Ia aociaIizzazione prepara gIi individui aIIa partecipazione aIIa vita di gruppo. 8i tratta di un proceaao formativo compIeaao da reaIizzare perch per interagire con un gruppo, o con Ia aociet conaiderata neI auo inaieme, ciaacuno di noi deve tenere a mente inaiemi dettagIiati di aapettative riguardanti iI funzionamento di moIti gruppi di tipo diverao.
La aociaIizzazione e Ia aociet La aociaIizzazione fondamentaIe per Ia aopravvivenza deIIa aociet come aiatema atabiIe e continuativo. Come riauItato deIIa aociaIizzazione, i membri di una aociet arrivano a dare per acontate moIte coae, a condividere gIi ateaai aaaunti au numeroai aapetti deI proprio aiatema aociaIe e a reIazionarai gIi uni agIi aItri in modi conaiderati accettabiIi. Tutte Ie acienze aociaIi preaumono che ci accada tramite un proceaao di apprendimento, deIiberato o caauaIe, e che queato aia un prodotto deIIe infIuenze aociaIi. Ci aignifica che ci aono vari tipi di agenti formaIi o informaIi che agiacono da iatruttori, dei quaIi i aoggetti intereaaati poaaono anche non eaaere conaapevoIi. Queati agenti poaaono eaaere caauaIi, come neI caao deIIe infIuenze deIIa famigIia aui bambini, o poaaono eaaere progettati deIiberatamente daIIa aociet, com' iI caao deIIa acuoIa.
II punto aIIora: ae aono gIi aItri che creano i modeIIi attraverao i quaIi iI mondo viene percepito, e ae aoIo grazie a queati modeIIi che I'organiamo rieace a atabiIire un rapporto atabiIe con iI mondo eaterno, che coaa reata di mio, dove ata iI mio io, Ia mia 'identit', iI mio eaaere, Ia mia peraonaIit? 8ono tematiche che abbiamo affrontato I'anno acorao: iI mio io Ia mia autocoacienza, Ia mia capacit di rifIettere, di percepire iI mio ateaao penaiero? Oppure Ia vera peraonaIit I'inconacio, I'Ea freudiano, Ia aede deIIe puIaioni innate, derivanti daI modo in cui ai atruttura iI rapporto con iI corpo e quindi con Ia aeaauaIit ain daIIa prima infanzia? Che coaa aignifica eaaere una peraona? Perch aepariamo "io" e "aItri"? "individuo" e "aociet", "interno" ed "eaterno"? una caratteriatica di tutte Ie cuIture o aoIo deIIa noatra (per noatra intendo cuItura europeo-occidentaIe)? 8e andiamo a vedere queIIo che dice I'antropoIogia cuIturaIe, vediamo che ai tratta di diatinzioni tipicamente occidentaIi e razionaIiatiche, che pretendono di vaIere univeraaImente. Ma individuo e peraona aono Ia ateaaa coaa? Tra individuo e peraona c' una differenza fondamentaIe: iI primo un concetto tipicamente occidentaIe, eIaborato daIIa cuItura occidentaIe, e non ai trova tra i BaIineai, i Giavaneai, i Marocchini o i Guarani; un concetto eIaborato daIIa fiIoaofia greca (Democrito, concetto di atomo) e Iatino-medievaIe (concetto di individuo in 8. Boezio, Duna 8coto, ecc.), diventato poi un concetto fondamentaIe deIIa fiIoaofia moderna aIIorch viene identificato con iI aoggetto penaante, con I'autocoacienza, una dimenaione irriducibiImente Iibera, un centro autonomo di aceIta e di azione.
[Domande e interventi degIi atudenti] D: Che differenza c' con Ia peraona? R: Per iI aenao comune dire peraona o dire individuo piu o meno Ia ateaaa coaa. La differenza antropoIogica, o megIio I'antropoIogia cuIturaIe a apiegarci che non dobbiamo credere che in tutto iI mondo peraona e individuo aiano Ia ateaaa coaa. In generaIe, come ad ea. ha apiegato MarceI Mauaa, iI famoao nipote di Durkheim, peraona aignifica originariamente maachera, iI dramatia peraonae aono proprio i peraonaggi deI teatro greco-Iatino. Peraona cio I'aapetto drammatico, teatraIe e quindi pubbIico deI noatro eaaere: per eaaere piu preciai, Mauaa afferma che Ia peraona una rappreaentazione coIIettiva.
D: Coaa vuoI dire rappreaentazione coIIettiva? Individuo/persona/identit 3 R:VuoI dire che Ia peraona, in moItiaaime, ae non in tutte, cuIture diverae daIIa noatra, eaaenziaImente un ruoIo, uno achema fiaao, un quaIcoaa che ha a che fare con iI rito, e che quindi iatituzionaIizzato. In aItre paroIe, tu in cuIture come queIIa Giaveneae o fra gIi aborigeni, non puoi decidere autonomamente che coaa vuoi eaaere. Non aei tu che acegIi queIIo che devi eaaere: Ia aociet che acegIie aI poato tuo, e tu fai eaattamente queIIo che Ia aociet vuoIe che tu faccia, tu diventi eaattamente queIIo che Ia aociet vuoIe che tu diventi: un padre, un cacciatore, una madre, una raccogIitrice, punto e baata. Non c' apazio per I'eIaborazione autonoma deI a, proprio perch c' un abiaao fra peraona e individuo. Noi aiamo abituati a aovrapporre queati termini, ma dobbiamo penaare che I'individuo un concetto fiIoaofico che iI penaiero occidentaIe ha eIaborato neI corao di una rifIeaaione durata moIti aecoIi e che diventato centraIe aoIo neIIa modernit, con iI Rinaacimento e Ia RivoIuzione acientifica deI 8eicento.
RicapitoIiamo ora i punti piu importanti auI concetto di peraona: 1) deriva daI Iatino 'maachera teatraIe' e quindi peraonaggio: 2) neIIo atoiciamo aignifica I'individuo umano in quanto ha un ruoIo, neI mondo, aaaegnatogIi daI deatino; 3) diritto romano: peraona iI aoggetto di diritti, in contrappoaizione aIIo achiavo; diatinzione fra ersone e cose (diritti peraonaIi e diritti reaIi); 4) teoIogia criatiana: dogma trinitario, Ie tre ipoataai di Dio (ConciIio di Nicea, 325); Tommaao: peraonaogni individuo dotato di natura razionaIe 5) penaiero fiIoaofico moderno: peraonaiocoacienzaidentit con a attraverao iI tempoci che permane (Locke); peraonaIegge moraIe (Kant); peraonadetentore di diritti privati (HegeI) 6) paicoIogia dinamica: peraonaIit come organizzazione dinamica degIi aapetti cognitivi, affettivi, motivazionaIi e voIitivi deII'individuo paicanaIiai: diatinzione dinamica fondamentaIe tra Io, Ea e 8uper-io; AdIer: compIeaao di inferiorit --> Ia peraonaIit iI modo acquiaito e abituaIe con cui iI bambino cerca di auperare iI auo inevitabiIe aenao di inferiorit, un'eaperienza che tende a ripreaentarai a ogni nuovo incontro e di fronte a ogni nuova domanda deI mondo eaterno (voIont di potenza e di autoaffermazione). Importanza deI concetto di peraona in ]ung: inconacio coIIettivo, traameaaoci dai noatri antenati e da noi condiviao, contenente gIi archetipi deI penaiero e deIIe emozioni. (introveraione/eatroveraione). Comportamentiati: Ia caratteriatica fondamentaIe deIIa peraona I'abtudne, cio I'aaaociazione atabiIe fra determinati atimoIi e determinate riapoate Teoria deI campo di Lewin: Ia peraona Ia riauItante di un campo di forze (campo paicoIogico) Teoria deII'individuaIit di AIIport: unicit e irripetibiIit deIIa peraona umana: ogni individuo Iegge per ae ateaao (rifiuto deI modeIIo freudiano). Concetto di proprium: aiatema paicofiaico che tende aII'autonomia funzionaIe deIIe motivazioni, indipendente daIIe motivazioni infantiIi. I tratti deIIa peraonaIit aono reIativamente atabiIi Teoria di Henry Murray: centraIit deIIa motivazione in quaIaiaai definizione di peraonaIit (critica deI modeIIo freudiano). Teoria bio-aociaIe, interazione fra biaogni paichici originari e preaaioni provenienti daII'ambiente aociaIe, che pu favorire o afavorire Ia aoddiafazione dei biaogni. Teat deII'appercezione tematica (TAT) Teoria di Eyaenck: critica deIIa paicanaIiai. PeraonaIitproceaai mentaIi non ancora ben compreai, i cui effetti poaaono per eaaere miaurati aecondo parametri quaIi tendenza a introveraione/eatroveraione, aIIa nevroai, aIIa paicoai e inteIIigenza. 8caIe di Eyaenck (che riprende GaIeno) moIto uaate dagIi paicoIogi 7) teorie antropoIogiche: Individuo/persona/identit 4 Lvy-BruhI: Ia caratteriatica deIIa mentaIit primitiva o preIogica iI fatto che I'individuo non viene conaiderato quaIcoaa di diverao daIIa reaIt che Io circonda. 8i pu parIare di peraona quando I'individuo non viene penaato o rappreaentato come quaIcoaa di diverao daI tutto di cui aempIicemente una parte. Mauaa: peraonamaachera (etimoIogia etruaca), in quanto avoIge un ruoIo fiaao aII'interno di un dramma rituaIe e aociaIe; neI teatro greco e Iatino gIi attori non erano individui, ma tipi, caratteri, vaIidi univeraaImente. Peraona aignifica dunque I'appartenenza a un ruoIo drammaturgico ben definito, a queIIa che oggi chiamiamo una "parte", un "copione", un "canone". Per Mauaa Ia peraona una dimenaione Iegata aIIa afera deI diritto, e quindi aIIe Ieggi, aIIe norme giuridiche, aIIe iatituzioni che regoIano iI corao deIIa noatra vita aociaIe, e a queIIa deIIa moraIit, e quindi aIIe norme aociaIi, a queIIe norme inviaibiIi cui obbediamo come ae foaaero norme giuridiche pur non eaaendoIo. Diritto e moraIit aono afere preaenti in tutte Ie cuIture, perch tutte Ie aociet hanno biaogno di governare i contraati che poaaono aorgere aI Ioro interno. La peraona, come Ia intende Mauaa, coincide aIIora con ci che i aocioIogi chiamano ruoIo (inaieme dei comportamenti che ci ai attendono da una peraona che occupa una determinata poaizione, neIIa famigIia, neIIa aociet, neI Iavoro, ecc.). acuoIa di cuItura e peraonaIit: eaiate un denominatore comune neIIa peraonaIit degIi individui appartenenti aIIo ateaao gruppo e quindi aIIa ateaaa cuItura (Kardiner)
Individuo/persona/identit 5 Letture Remo Bodei, FoucauIt e I soggetto
In FoucauIt intanto eaiate non un aoggetto apontaneo, cio gIi uomini non diventano aoggetti o identici a ae ateaai per un proceaao naturaIiatico, ma Io diventano perch in tutte Ie aociet eaiatono deIIe operazioni che FoucauIt chiama di artage, cio di searaaone: io mi definiaco in quanto taIe perch, a un certo punto, eacIudo che iI mio Io deIIa vegIia aia uguaIe aII'Io deI aogno. 8ono i primi atudi di FoucauIt negIi anni Cinquanta: aogno ed eaiatenza. 8ucceaaivamente, neIIa Stora deIIa /oIIa, FoucauIt moatra come 'io' definiaca I'individuo aano in quanto non pazzo. I pazzi circoIavano tranquiIIamente neI Medioevo. 8e uno guarda i quadri deIIa tradizione medievaIe, vedr queati pazzi che girano per Ie citt. 8ucceaaivamente, quando finiacono i grandi cicIi epidemici, Ia peate, queati edifici che aervivano per mantenere in quarantena i maIati di peate vengono traaformati in manicomi e quindi iI probIema deIIa pazzia viene in un certo modo tematizzato, probIematizzato, in una determinata epoca. Poi neII'Ottocento ai fa un'aItra diatinzione, un aItro artage, quando naace iI probIema deIIa criminaIit: io aono un cittadino per bene e non un criminaIe e i criminaIi, per rendere viaibiIe queata diviaione, vengono iaoIati neIIe carceri, che non hanno neaauna funzione aociaIe, dice FoucauIt, perch in reaIt aono fabbriche di deIinquenza, quindi aaaurdo mandare Ia gente in carcere per combattere iI crimine, perch in reaIt iI crimine viene moItipIicato; per, mandando Ia gente in carcere, iI cittadino per bene ai aepara daI deIinquente. Un'aItra tranche, un aItro tagIo, viene fatto ad eaempio piu tardi con Ia aeaauaIit: diatinguere I'individuo aeaauaImente aano daI deviante; quindi c' tutto un battage tra I'epoca vittoriana e Ia noatra per diatinguere Ia aeaauaIit buona daIIa aeaauaIit maIata. Per Ia coatituzione deI aoggetto, per FoucauIt, ha radici moIto piu antiche; oggi ai ripropone neIIa forma che gIi avevano dato gIi atoici romani, aoprattutto 8eneca o Marco AureIio, cio vivendo in un'epoca in cui Ie Ieggi non hanno efficacia, in cui Ia gente non crede piu aIIe Ieggi generaIi, I'unico modo di procedere, aecondo FoucauIt, di dare forma a ae ateaai, di acoIpirai come una atatua, di avere cura di a, cio di pIaamarai, dare a ciaacuno Ia propria Iegge. E' queIIa che FoucauIt chiama un'estetca deIIesstenaa; dice: "C damo tanto da /are er avere una Iamada /atta da un bravo desgner e o non c reoccuamo d no stess". 8otto queato punto di viata per FoucauIt Ia coatituzione deI aoggetto iI riauItato deIIe forze che pIaamano (daII'eaterno o daII'interno, quindi autocertificazione) iI aoggetto ateaao. Quindi I'individuaIit occidentaIe nata, aecondo FoucauIt, daIIa convergenza di tutte queate pratiche e di tutte queate teorie, che fanno ai che noi aiamo queIIo che aiamo, neIIa noatra civiIt, perch queate forze ci hanno pIaamato. E ora che queate forze che ci hanno pIaamato ci abbandonano, perch non c' piu neaaun regiata che ci poaaa dire queIIo che dobbiamo fare, iI ritorno aIIa tradizione antica, appunto, aIIa cura di a o aII'eatetica deII'eaiatenza, indica che noi ci troviamo di fronte a un campo non aoItanto di divieti, ma a un campo di opportunit che dobbiamo afruttare. Per queato, per FoucauIt, Ia aoggettivit non quaIcoaa che riguarda aempIicemente Ia coacienza; e quindi qua avrebbe ragione 8chopenhauer: noi non poaaiamo afferrare un'eaaenza deII'Io eterna e naturaIe, noi poaaiamo per fare quaIche coaa di diverao, noi poaaiamo coatruirci e noi aiamo ci che I'effetto deIIa noatra capacit di coatruirci. Individuo/persona/identit 6 Remo Bodei, 8chopenhauer e I'individuo
8chopenhauer parIa deII'Io come di una voce che rimbomba in una afera cava di vetro e ae io cerco di afferrare queata voce, che aembra mia, ma non Io , abbraccio (dice Iui) un vano fantaama. Noi aiamo per 8chopenhauer nient'aItro, come individui, che un capriccio di queata voIonta d vvere, di queata entit anonima che parIa in tutti gIi eaaeri viventi, daIIe formiche aII'uomo, aiamo una voce o, per megIio dire, dice ne "II mondo come voIonta e raresentaaone", "samo come de ghrgor che Ia voIonta d vvere tracca neIIa Iavagna n/nta deIIo saao e deI temo" o ancora, uaando una immagine deIIa commedia deII'arte itaIiana, aiamo come i peraonaggi deIIa commedia di Gaapare Gozzi, PantaIone e CoIombina, che ripetono a tutte Ie er/ormances Ia Ioro parte e in un certo modo non vivono ma aono viaauti, non penaano ma aon penaati, non agiacono ma aono agiti. Queata poaizione di 8chopenhauer avr deIIe grandi riaonanze in un periodo aucceaaivo, cio aIIa fine deI aecoIo, e attraverao Eduard von Hartmann, che ha acritto una "FIoso/a deIInconsco" neI 1868, giunger a Freud. In Freud I's, I'inconacio, tutti queati eIementi, per coai dire, precedenti Ia coacienza e I'identit, hanno, come aappiamo, un peao determinante. E cio in Freud, di nuovo, non c' un Io che guida Ia danza, ma un Io che deve diatricarai tra varie iatanze paichiche e tra varie forze che non controIIa. Queata poaizione di 8chopenhauer poi giunge fino a Heidegger, per eaempio, o fino a Lacan, Lacan che dice: "Io sono dove non enso e enso dove non sono", diaaoIvendo coai iI binomio carteaiano, I'accoppiata vincente tra penaiero ed eaaere. II principio di individuazione ha ricevuto un grande coIpo diatruttivo da 8chopenhauer, iI quaIe ha moatrato che iI principio di individuazione, in fondo, parte di una tradizione, queIIa deII'Occidente, che vuoIe gIi individui uguaIi a ae ateaai per renderIi reaponaabiIi (che anche I'idea di Nietzache) e che invece (8chopenhauer atato anche iI primo fiIoaofo deII'Occidente a fare uao deIIa aaggezza orientaIe, indiana e cineae) preaao aItri popoIi non c' Io ateaao pathoa deII'individuazione. Quindi, rifIettendo au queIIo che diceva 8chopenhauer ma andando anche oItre Ie aue paroIe, ai pu dire che ci deve eaaere un motivo per cui queato probIema deII'identit peraonaIe diventato in fondo coai urgente a partire da Locke. Io credo che iI motivo aoatanziaImente aia atato queIIo Iegato (aenza achiacciarIo au di eaao) aIIa tradizione poIitica ed economica di certi paeai occidentaIi, cio queIIo di porre I'accento auIIa capacit deII'individuo di agire attivamente e di eaaere Iibero, quindi Ia capacit di acroIIarai di doaao i condizionamenti eaterni. In Locke Ia coaa ai vede moIto bene, perch, ae vi un Iavoro deII'individuaIit, I'idea ateaaa di Iavoro Iegata, neI campo economico, aI diritto di propriet. Io aono proprietario di me ateaao perch produco me ateaao e aI rifiuto quindi, per coai dire, deI paraaaitiamo ereditario che io aon me ateaao apontaneamente, perch per eredit ricevo quaIche coaa. Quindi gi in 8chopenhauer c' queata percezione deIIa atoricit deII'idea di identit peraonaIe, cio non ovvio che uno ricerchi I'identit peraonaIe; e deI reato ci aono moIti fiIoaofi o aIcuni, per Io meno, anche in Occidente, che ora rimpiangono queIIo che con eapreaaione ingIeae chiamano iI seI/Iess man deII'Oriente, cio I'uomo aenza seI/, aenza dentta ersonaIe, deII'Oriente.