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r62 Modulo 2 Unità 3

distingur
rn quantità di prodotto' Fra questi costi
g) Lu domanda di un bene è espressa dei costi frsd
mo due grandi categorie:quella
funzione del Prezzo dalla legge: quella dei costi variabili'
g = 10.000 - 20 P i;;';;;*;, ;;*" indica il nome'
"o":,-q":T
elasticità' se il l'i*pr".u deve comunquesostenetgil Tt
Calcolare il coefficiente di data,indipendentement"
tli 2oo e se il Prezzo è di 3oo '
9i9o.a1tP"tP t"1t^1
;;;;r"è ff#;J;lii'tip""ai dei dirigenti'i gosti
vario tipo connessi con la costruzione 1'17
Abbiamo a"gii i*pi."ti e con L'at'ttezzatura dei
20 .200 = L .7 ,
e(200) = quelli che.
10.000- 4.000 3 T costiuariabíli sono invece ."iÎ*o da
a"Ua produzione; sono Costituiti
quindi Ia domanda è rigida ; ""ti"t"
tp"t"i"f"*" ui futto"i della produzioneche
,ino impiegati in misu-ra diY:ttu:-
"rr"." iI lavoro'
20 . 300 qruil u""overiamo in particolare.
= 1t 1,
e(300) = 2 àututi" prime e le materie sussidiarie'
10.000- 6.000
quindi Ia domanda è elastica' Il costo totale sarà quindi

Cr=C,+C,

e costi variabili
La distinzione fra costi frssi
nel quale I'im1
JJtanl;;"1 Periodo breve'
dimensioni'
n"u mutaìe le proprie
""ì
nel modo, che conoscia-
Nel periodoluns3,ti: ::: :,!:t!'
Iiimprenditore combina, uariabili Per cul "'stinzione
la <r1 ^i::::1
anzidetta
lavora-
It",-ài""t"" quantità cli fattori produttivi'
vari' materie re.
tori di diverso tipo, macchinari non
pti-", ... , allo scopo di ottenere
quantità diverse Il concetto di costo totale medio
che un facendo il
ài or, prodotto (manteniamo lipotesi alcuna diffrcoltà; esso è ottenuto
prodotta'
""rto paga i fattori costo totale e quantità
solo bene sia prodotto dall'impresa)' un
;;;;;;t.
così
;li;; pr"tio di mercato' sostenendo
ricavo' parlato di costo tou
;;", ,rentl" il prodotto ottenendo un Dato che abbiamo finora
"
dato dalla quantità venduta
moltiplicata per il ó;; ,';;* ro'o ( c, ) eun
costo^11":Ti"
costo totale :?
r
stesso' ;;J";;;;"lti".*""te
prezzo di mercato del prodotto ( Ct" ) e un
f ó,*l , un costofrssî l"tio
medio ( C,." ) cioè
Dedottoilcostodalricavol'imprenditotetea|ízza "uriiU"
(almeno normalmen-
una differenza a suo favore
l'intenzione di rnas- C,*=Cr"+Cu*
te) che si chiama profrtto con
sirnizzarlo.

Punto di partenza della teoria


;td"
dell'impresa' che è
q.àtorrqo" sia iI tipo di impresa
di mercato
di cui si
in cui
/1
COÍ.L vtme -
+
*'",*= dí costo
"
Cu*
C,,
=- {

tratta e qualunque sia il regime Abbiamo infine, il concetto


di produzione'
;;;;., è lo schema dei costi (C*r).
Tfe
il;;*; quindi iniziamo la nostra trattazione'
il rapporto fra
concetti di costo sono importanti'
quelli dí costo Questonon è altro che prodotta'
med'io e di cosúomarginale' a-i-*"to e l'incremento di quantità
lloiot-", ai
"otto è dato d'allo
di cosúototale C' ' Contabilmenteil costomarginale
Cominciamo con iI concetto prodolte
unit'à'
d'i n
la somma di tutti i costi flr"n"o fra il costototale
Questo rappresenta costototaledi n - | unitù'
per produrre una certa
sostenuti dall'impresa

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