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SPECIALE

Se le canzoni son come i fiori Cos sbocci Albachiara


Una ragazzina di 13 anni alla fermata della corriera di Zocca si trasforma nell'adolescente pi cantata della musica italiana. Tra candore e malizia, timidezza e scoperta del sesso, romanticismo e rock. Storia della hit pi bella di Vasco Rossi. Da stasera alla Scala
di PAOLO GALLORI Lo leggo dopo

Vasco Rossi

APPROFONDIMENTI
Articolo

La versione di Gaetano Curreri "Io e Vasco, in lacrime per Albachiara"

video

Albachiara, come si suona una canzone-mito ROMA - Albachiara che danza sulle punte, assieme alle ballerine della Scala di Milano: succeder stasera a Milano, e la scelta di Vasco Rossi arriva dal cuore. E' stato il suo primo grande successo, l'adolescente pi famosa della musica italiana. Che ora magari sar madre di figli adulti, e un giorno scopr di essere lei, Albachiara. La Scala ci d cos l'occasione per riesplorare la canzone pi cantata di Vasco: per scomporla, raccontarla con video e interviste, magari riprovare gli accordi. MULTIMEDIA: SPECIALE ALBACHIARA 1 Respiri piano per non far rumore ti addormenti di sera ti risvegli con il sole sei chiara come un'alba sei fresca come l'aria. Ed eccola, ancora l, alla fermata della corriera di Zocca, inconsapevole. Aveva 13 anni sul finire degli anni Settanta. Vasco, il doppio dell'et, preparava gli esami universitari e la osservava dalla finestra di casa. Ne studiava lo sguardo assorto, la bellezza acerba e incerta che preferisce mimetizzarsi, immaginandola poi nella sua cameretta, lontano dallo sguardo del mondo, alla scoperta di se stessa e del proprio corpo. Traducendo tutto, sogni e speranze, candore e malizia, su una pagina scritta di getto. Diventi rossa se qualcuno ti guarda e sei fantastica quando sei assorta nei tuoi problemi nei tuoi pensieri. Una volta canzone, il testo si rivela un'istantanea in cui chiunque pu ritrovare una parte di s: tredicenni come Albachiara, donne di ogni generazione commosse dal ricordo degli stessi turbamenti, ragazzini innamorati della compagna di banco, ogni uomo capace di sognare attraverso gli occhi altrui. Come Vasco, uno che le donne le "strapazzava", ricorda Gaetano Curreri, ma che sa anche infilarsi nelle loro scarpe. Ti vesti svogliatamente non metti mai niente che possa attirare attenzione un particolare solo per farti guardare. "Vasco un impressionista della parola. Con poche frasi riesce a rendere l'anima di un personaggio. Ma ancor pi grande che quel personaggio riesca sempre a dire qualcosa di ognuno di noi". Parola di Noemi 2, fan dichiarata di Vasco, che Albachiara l'ha incisa dopo averla interpretata a X Factor, la sua arma in pi nei duelli a eliminazione diretta del talent show. Noemi, che una volta uscita dalla "bolla" televisiva, si sarebbe vista cucire addosso una canzone di Vasco, Vuoto a perdere. E con la faccia pulita cammini per strada mangiando una

mela coi libri di scuola ti piace studiare non te ne devi vergognare Ma Albachiara sa raccontarsi anche senza parole. Quella timida e insicura, che respira piano "per non far rumore", descritta da Vasco in tenero falsetto, si muove su un'introduzione di solo pianoforte, seguito da un semiacustico giro armonico di chitarra. Quando, tra l'introspezione e i sogni della ragazzina si fa largo il sesso, l'accelerazione elettrica vertiginosa, la voce di Vasco si carica di grinta. Perch il sesso, da Elvis in poi, rock'n'roll. Ripensando a quell'arrangiamento, Curreri, leader degli Stadio, a pi riprese partner musicale e soprattutto amico di Vasco ben prima delle scorribande sull'etere emiliano ai tempi di Punto Radio, non osa parlare di consapevolezza. E quando guardi con quegli occhi grandi forse un po' troppo sinceri, sinceri si vede quello che pensi, quello che sogni.... "Eravamo guidati dal sacro fuoco della musica. Io con la mia cultura classica e Vasco con la sua cultura rock. In questo siamo sempre stati una grande coppia, perch cos uguali e cos diversi. Da qui nasce la doppia anima di Albachiara: quella romantica, in cui io sguazzavo, e quella rock, dove a guidare era Vasco. L'assolo di chitarra elettrica di Maurizio Solieri, Vasco lo aveva gi in testa. Lui se lo cantava e Maurizio lo mise gi. Con Vasco litigammo anche furiosamente. Una volta, pur di non arrivare alle mani, finimmo col piangere. 'Basta basta...'. Lo scontro tra le mie piccole certezze di musicista che aveva studiato il pianoforte e le sue intuizioni debordanti. Che io a volte inserivo, altre dicevo 'ma no, questo non si pu'. E invece aveva ragione lui...". Qualche volta fai pensieri strani con una mano, una mano, ti sfiori, tu sola dentro la stanza e tutto il mondo fuori Nel 1979, Albachiara finisce nelle retrovie della tracklist del secondo album di Vasco, Non siamo mica gli americani. I testimoni dell'epoca raccontano del 9 agosto 1979, quando Vasco, capelli corti, come appare anche sulla copertina dell'album, perch reduce dal servizio militare, presenta per la prima volta Albachiara, rigorosamente in playback, alla Bussoladomani di Viareggio, in una serata che oggi definiremmo per "emergenti". Difficile, in quella strana cornice vacanziera, prevedere un futuro da rockstar per quel ragazzo di provincia, magro, volto affilato, occhi azzurri e uno sguardo da decifrare, approdo difficile anche quando sorride. Ancor pi arduo pronosticare Albachiara come una delle canzoni pi cantate, fischiettate, strimpellate dalla gente comune 3, in privato come in attimi di vita condivisa. Se l'adolescente di Albachiara un virgulto che sboccia alla vita, la canzone dirama pian piano le sue radici nel sentire popolare. E' il primo vero successo di Vasco, che nel giro di qualche anno si fa largo sulla scena musicale italiana con Colpa d'Alfredo e Vado al massimo. Ed ormai personaggio di dominio nazionale quando ritrova la protagonista della canzone. Lo rivela nel libro autobiografico La versione di Vasco: "Quando lei ne comp diciotto e io, praticamente, non ero pi perseguibile, glielo dissi:

guarda che l'ho scritta per te Albachiara. Lei non ci voleva credere e fu cos che mi venne Una canzone per te...". Anche Gaetano Curreri la conosceva. "Sapevo chi era, quella ragazza di Zocca. Avevo colto in lei questo aspetto romantico. Pensavo a quelle foto un po' sfumate, dai contorni non cos precisi. Visi quasi angelici, che per non coglievi in tutta la loro precisione. Ecco, io volli dare quell'idea eterea con la mia introduzione al piano. Man mano l'obiettivo si metteva a fuoco e nella parte rock veniva fuori l'immagine nitida, quasi provocatoria, di questa ragazza alla scoperta del corpo e della sessualit. Avendola vista e non solo immaginata, quella ragazza dava anche a me quell'idea l". "Tu sei gi troppo grande/ e io continuo a parlare di te/ ma chiss poi perch..." si chiede Vasco in Una canzone per te, parte di Bollicine, il disco che nel 1983 lo avrebbe incoronato rockstar con il successo di Vita spericolata e il pi clamoroso e beneaugurante ultimo posto della storia del Festival di Sanremo. Il "chiss poi perch" di Vasco pura retorica: Albachiara non gli appartiene pi. Il pubblico se n' ormai impadronito, impossibile scardinarla dalla scaletta dei concerti. Quando, alle prime note, scattano gli accendini e il coro. Col tempo, l'attesa del pubblico per Albachiara indurr Vasco a farne la canzone di chiusura dei suoi concerti, sempre pi potenti e imponenti. A Imola, per l'Heineken Jammin' Festival 1998, il popolo di Vasco invade l'autodromo "Enzo e Dino Ferrari" in modo cos massiccio da indurre i quotidiani a scrivere di una nuova Woodstock. La gente non affolla soltanto l'ampio sterrato antistante il palco, ma si riversa in ogni intercapedine del circuito, arrampicandosi fin sulle colline circostanti. Incontrato alcuni anni fa, il chitarrista americano Stef Burns, nella band di Vasco dal 1995, ricordava distintamente quella notte: "Quando ho iniziato a suonare con Vasco ho capito che eravamo su un altro livello. Nella sua musica c' sicuramente il gusto per il rock, ma anche tanto cuore nelle ballads, nei testi e nelle melodie. Una sensibilit speciale. Ma non avevo mai visto una simile carica di emozione e di passione in cos tanta gente tutta assieme". Quando a Imola giunge l'ora di Albachiara, centinaia di migliaia di fiammelle accese, una distesa luminosa e tremolante che dalle prime file si allunga fino a disegnare il profilo dei rilievi contro il cielo buio. Uno spettacolo che toglie il fiato anche a chi non al festival per Vasco. E' come se dal palco si diffonda nell'atmosfera polline iridescente, un incredibile sbocciare di luce. In fondo, come canta Vasco, sar che certe canzoni "son come i fiori...". Albachiara. E Giulia, Laura, Jenny, Sally, Susanna, Gabri, alcuni dei nomi in cui Vasco Rossi ha identificato la "sua" donna in oltre 30 anni di canzoni. Raccolte per la Scala in un bouquet.

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