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Non so se valga la pena di mettersi a dibattere sulle varie ipotesi economiche “alternative” che

vanno di moda attualmente, ognuno di noi potrebbe accettarne o sponsorizzarne una e finiremmo
solo per fare confusione e dividerci su sottigliezze formali che la maggior parte di noi neppure
capirebbe.
Cerchiamo invece cosa ci unisce, a parte i moti emotivi che ci hanno spinto, all'inizio ad opporci
allo schifo di stato rappresentato da Bertolaso e compagni di merende.
Abbiamo un documento dibattuto ed elaborato a lungo, pubblicamente e collettivamente, condiviso
almeno da quelli che erano presenti (mi riferisco alle nostre “linee guida” in risposta a quelle di
Ganapini) è da li che noi dobbiamo partire per economizzare il n/s tempo non possiamo permetterci
elucubrazioni intellettualistiche, almeno se vogliamo provare ad incidere sulla realtà che ci circonda
e se vogliamo supportare in maniera scientifica i vari stanchi comitati di lotta locale e riunirli in un
disegno dignitoso di soluzioni non campanilistiche.
Chi volesse dibattere le questioni ( di notevole rilevanza culturale) poste Raffaele Spagnolo può
tranquillamente trovarsi uno spazio fuori dal forum o utilizzare la posta elettronica, ma non
dovrebbe far perdere tempo al Forum o ai Forum il cui ambito è, e deve restare, molto preciso e se è
vero che occuparsi dei rifiuti comporta occuparsi, più in generale dell'ambiente, dei beni comuni e
della democrazia e pur vero che a questo punto non dovremmo essere più l'organismo previsto dal
trattato di Aarus (non so bene come si scrive , ma spero si ci sia capiti), bensì un organismo di altro
genere di la da venire.

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