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Di cosa ci dobbiamo vergognare Solange Manfredi Oltre un milione di donne ieri sono scese in piazza, e non solo donne,

mobilitate per difendere i loro diritti e la loro dignit. Che tristezza! Sono bastate tre veline dei servizi e tre settimane di propaganda sui giornali per muovere la massa. Mai vista una tale mobilitazione, anche per altri e ben pi gravi problemi. Non per la sentenza della Corte Costituzionale che stabilisce che si possono violare i diritti umani di cittadini o gruppi di cittadini e poi coprirli con il segreto di stato; non per la depenalizzazione del colpo di stato; non per aver ceduto la sovranit del popolo ad un organo sovranazionale ed autoreferenziale, ecc.. Se non ora quando. A questo grido le donne sono scese in piazza chiedendo le dimissioni di Berlusconi. Offende l'Italia s i grida nelle piazze. Eh si, offende l'Italia il fatto che il Presidente del Consiglio possa essere indagato per favoreggiamento della prostituzione minorile. L'Italia invece non si sentita minimamente offesa dalle indagini che ipotizzavano nei suoi confronti i reati di: corruzione giudiziaria, finanziamento illecito ai partiti, falso in bilancio, corruzione, falsa testimonianza, appropriazione indebita, frode fiscale, traffico di droga, concorso in strage (1992-1993), concorso esterno in associazione mafiosa, abuso d'ufficio, concussione aggravata e minaccia.... Per questi reati no. Nessuno sceso in piazza. L'essere indagato per questi "reatuccci" non offendeva la dignit della nostra nazione, assolutamente no. Ma l'aver sollazzato il suo real augello con donne consenzienti, questo si, ci offende profondamente. Non cos. La nostra dignit di donne stata offesa, e viene offesa quotidianamente, da quelle donne, e sono tante, che litigano per poter andare alle feste di Berlusconi, che sono pronte a qualsiasi acrobazia erotica pur di poter ottenere ci che non meritano. Berlusconi, come qualsiasi uomo potente, assediato da donne che sperano di infilarsi nel suo letto per ottenere vantaggi e favori, non ha alcun bisogno di pagarle. Ne approfitta? Probabilmente. Potrebbe astenersi? Si. Il problema che il presidente Berlusconi le inserisce nelle liste elettorali o a sedere sui banchi del parlamento? Abbiamo avuto, ed abbiamo, onorevoli ben pi impresentabili, uomini con condanne definitive per reati gravissimi. Ma di pi, abbiamo avuto sette volte presidente del Consiglio, otto volte ministro della difesa, cinque volte ministro degli esteri, ecc..Giulio Andreotti che una sentenza passata in giudicato ha riconosciuto reo di "concreta collaborazione" con esponenti di spicco di Cosa Nostra fino alla primavera del 1980. Le donne che si offrono quotidianamente a Berlusconi non sono donne alla fame che devono piegarsi ai desideri del premier per poter mangiare. Non sono vittime, anzi. Ed bene che questo sia chiaro a tutti. Se c' qualcuno che offende e calpesta la dignit delle donne sono proprie le donne. Noi ci siano offerte come merce, noi abbiamo fatto a gara per spogliarci sempre di pi davanti a calendari, televisione, pubblicit. Noi corriamo a farci rifare le labbra a canotto e non certo perch siano belle, ed eleganti (non a caso quando una persona elegante si dice: quella persona fine). Le labbra a canotto hanno un solo messaggio da inviare al maschio che incontrano, e non certo quello di trasmettergli la sensazione c he da quelle labbra possano uscire discorsi colti ed intelligenti! Ma il problema un altro, ed ancora pi grave. Siamo noi. I problemi che abbiamo sono gravissimi ma, davanti a qualsiasi violenza o abuso (i nostri diritti costituzionali vengono calpestati dal governo e dalla comunit europea ogni giorno) restiamo immobili. Poi arriva un burattinaio che, attraverso una campagna mediatica e manipolando le nostre frustrazioni, ci fa scendere in piazza in oltre un milione non per difendere il nostro diritto lavoro, alla salute, all'istruzione, alla giustizia, ma alla dignit delle donne. E' di questo che, davanti agli occhi del mondo, ci dobbiamo vergognare.

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