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Nieto Requena Emmanuel Arn Composizione e redazione in italiano 2 Recensione di un concerto Vive latino Quando ascoltiamo musica, di qualsiasi

tipo o genere, sentiamo qualcosa dentro. Per questo le vibrazioni che produce la stessa, ci trasmetono una specie dimmagine, un colore oppure un sentimento, i quali, subito, si presentano o si formano paulatinamente. A volte noi stessi siamo quelli che facciamo questo proceso senza saperlo o senza pensarlo. Quando, infatti, ci piace un gruppo, un cantante, un dj, una orchestra, e cos va, ci viene voglia di andare ad ascoltarlo, al meno a me succede. A questo punto penso al concerto Vive latino, il quale, mi piace moltissimo per il suo concetto, un festival di musica iberoamericana, dove ci sono molti tipi o piuttosto generi musicali alternativi, cio, rock, ska, reggae, surf, tra laltri. Si realizzato fin dal 1998 con una sola interruzione nel 2002. Ai primi concerti si erano presentati, in maggioranza, gruppi e cantanti latinoamericani e messicani e alcuni spagnoli, ma con il tempo si vengono presentando pi espressioni musicali come la musica elettronica con tutto il suo show (video e luci sincronizzate). Allo stesso tempo si sono incorporati altri tipi di espressioni, gi non solo musicali, ma plastici come il graffitti. In tutto questo tempo, allora, si sono presentati artisti di taglio internazionale e nazionale, per esempio, Tokio ska paradise, Chemical brothers, The wailers, Fabulosos cadilacs, Autnticos decadentes, Maldita vecindad, Man chao, Antidoping, Panten rococo, e cos dicendo. Dopo aver parlato del festival, penso che adesso si pu dire che ci sono molti versanti che rappresentano ogni regione del America Latina. Si pu dire, insomma, che sta diventando una tradizione questo Vive latino per la sua molteplicit musicale e adesso anche plastica e virtuale.

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