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Programma febbraio 2013

Domenica 17 febbraio ore 16,30 SS. Ambrogio e Carlo al Corso E considerata tra le pi importanti del barocco romano ed di propriet dell Arciconfraternita della Nazione Lombarda in Roma. La costruzione, ispirata al Duomo di Milano, fu decisa lanno di canonizzazione di San Carlo Borromeo (1610). Iniziata nel 1612 pass sotto la direzione di Martino Longhi il Giovane e completata da Pietro da Cortona (1668-69), che realizz la cupola e labside. La facciata, realizzata tra il1682 e il 1684 da G. B. Menicucci e fra Mario da Canepina, tripartita da un solo ordine di pilastri corinzi. Al centro apre il portale con ai lati due accessi secondari; sopra troviamo tre finestre balconate. Linterno, di dimensioni notevoli, a tre navate con volta a botte e tre cappelle per lato. Nella navata centrale si trova laffresco di Giacinto Brandi raffigurante la "Caduta degli angeli ribelli" (1677-79). Nel deambulatorio intorno al presbiterio, unico esempio a Roma, in una nicchia dietro laltare, si trova la preziosa reliquia del cuore di San Carlo, concesso alla chiesa nel 1614 da Federico Borromeo. Appuntamento in Via del Corso, 437 Costo visita euro 6

Gioved 21 febbraio ore 17,30 Palazzo Primoli e Museo Mario Praz Inaugurato nel 1995 e situato al terzo piano di Palazzo Primoli, la Casa Museo si presenta come una dimora nobiliare del XIX secolo. Espone la raccolta antiquaria di Mario Praz (Roma 1896-1982), storico della letteratura, anglista, saggista e studioso delle arti maggiori e minori. Si tratta di circa millequattrocento opere tra mobili, dipinti, disegni, marmi, cere, bronzi, argenti e cristalli acquistati sul mercato antiquariale italiano ed europeo (Francia, Germania e Inghilterra). Gli arredi offrono una panoramica della "filosofia dellarredamento"dalla fine del 700 alla seconda met dell800, dal Neoclassico al Biedermeier. Gli stessi numerosi dipinti rappresentano interni di dimore ottocentesche. Il Museo Praz, insieme al Museo Boncompagni-Ludovisi, alla raccolta Manz e al Museo Andersen, fa parte del polo museale della Galleria Nazionale dArteModerna. Ingresso gratuito Costo visita 6

Appuntamento in Via Giuseppe Zanardelli, 1

Domenica 24 febbraio ore Chiesa e Cripta di San Lorenzo in Panisperna (visita con permesso speciale) Eretta, secondo la tradizione, al tempo di Costantino sul luogo del martirio del santo, che sarebbe avvenuto nel forno contenuto nella cappella ipogea, e in seguito riedificata, la chiesa conserva una rara casa dimpianto medievale con scale esterne, visibile nel cortile. Il nome "panisperna" deriverebbe dalla tradizione, rispettata dal vicino convento delle clarisse, di distribuire "pane e perna", pane e prosciutto, il10 agosto, giorno dedicato a san Lorenzo, per celebrare le distribuzioni ai poveri del santo. Alla fine del primo millennio il luogo sacro fu affidato ai monaci di San Benedetto, che edificarono accanto ad esso un monastero, assurto a notevole importanza nella comunit dell'epoca. La chiesa fu ricostruita dalle fondazioni fra il 1565 e il 1574 per iniziativa del cardinale titolare Guglielmo Sirleto. L'impresa inizi alla fine del pontificato di Pio IV e fu portata avanti durante i successivi pontificati di Pio V e Gregorio XIII. Il portico esterno fu aggiunto nel XVII secolo, e fu decorato con immagini di san Lorenzo e di Francesco d'Assisi per volere di papa Leone XIII, che qui era stato nominato vescovo titolare cinquant'anni prima (1843) da papa Gregorio XVI. Allo stesso papa dovuta la scalinata d'ingresso. Nella cripta si conserva la graticola sulla quale, secondo la tradizione, San Lorenzo fu bruciato. Possibilit di visitare un piccolo museo, annesso alla chiesa, contenente i reliquiari di San Crispino e Crispiniano e il sangue di San Lorenzo. Appuntamento in Via Panisperna, 90 Costo visita 6 Offerta libera per lapertura della Chiesa

Gioved 28 febbraio ore 15,30 Porta San Paolo e Museo della Via Ostiense Porta San Paolo fa parte del complesso delle mura Aureliane realizzate dallimperatore Aureliano nel 275 d.C. e si presenta come tra le meglio conservate di tutto il circuito murario. Lattuale nome le fu conferito nel medioevo in ragione della vicinanza alla Basilica di San Paolo raggiungibile mediante la via Ostiense che iniziava il suo percorso verso Ostia proprio da questa porta. Oggi la Porta ospita il Museo della via Ostiense realizzato nel 1954 per illustrare la topografia del territorio compreso tra Roma ed Ostia che, per lappunto, in et romana era scandito dallimportante asse stradale della via Ostiense. In esso si conservano materiali provenienti da tale zona tra cui vanno segnalati tre arcosoli dipinti provenienti da una tomba del III sec.d.C. presso la Basilica di S. Paolo. Al primo livello dei due torrioni sono esposti due importanti plastici, eseguiti da Italo Gismondi, che rappresentano lantica citt di Ostia e il complesso dei porti imperiali di Claudio e Traiano. Nella torre orientale vi sono resti di affreschi databili tra la fine del XIII e gli inizi del XIV sec. che decoravano una cappella in cui si riuniva una comunit bizantina. Appuntamento in Via Raffaele Persichetti, 3

Costo visita 6 Ingresso gratuito

Nellambito di Domenica 20 gennaio ore 11,30 Mausoleo di Lucilio Peto (visita con permesso speciale)

Il mausoleo si trova in via Salaria, allincrocio con via Basento. E databile agli ultimi anni del I secolo a.C. A pianta circolare, presenta un tamburo di circa 34 metri di diametro, il cui nucleo rivestito da blocchi di travertino. Il tamburo era ricoperto da un cumulo di terra conico, per unaltezza di circa 16 metri. Una grande iscrizione al centro del tamburo ricorda il proprietario della tomba Lucilio Peto, tribuno militare e prefetto dei fabbri e della cavalleria, il quale costru il mausoleo, mentre era ancora in vita, per s e la sorella Lucilia Polla. Attraverso un corridoio coperto a volta si giunge nella camera sepolcrale con copertura a crociera; entro tre nicchie erano collocati i letti funerari, uno solo dei quali conservato. La tomba fu presto abbandonata ed interrata gi in et traianea (98-117 d.C.). Il mausoleo fu riutilizzato nel IV secolo d.C. In questo periodo infatti fu addossata al tamburo esterno una serie di piccoli sepolcri in muratura, distrutti durante gli scavi, mentre linterno fu trasformato in una piccola catacomba.

Biglietto dingresso 4 euro Costo visita guidata 6 Appuntamento in Via Salaria, 125

Gioved 24 gennaio ore 17,00 Santa Prassede all'Esquilino e la sua crypta Costruita da Pasquale I nell' 822 fu varie volte restaurata, con alterazioni del suo carattere primitivo. La facciata, dalla quale si apre l'atrio scoperto, ha colonne dell'antico nartece e tre finestre centinate in alto. L'interno, basilicale, era originariamente diviso in tre navate da sedici colonne di granito reggenti direttamente la trabeazione. Quattro di queste furono successivamente incorporate in pilastri di rinforzo, su cui sono impostate tre grandi arcate trasversali. Splendidi gli affreschi alle

pareti con "Storie della Passione", figure di "Apostoli" sui pilastri, puttini e festoni, opere di vari autori dei primi del XVII secolo. Al centro del pavimento un disco di porfido copre un pozzo, ove, secondo la leggenda, Santa Prassede raccoglieva i resti ed il sangue dei martiri. La cappella di San Zeno il pi importante monumento bizantino in Roma e racchiude alcuni dei pi importanti mosaici bizantini. Nella chiesa si trova il busto del vescovo Santoni, prima opera scultorea di Bernini. Appuntamento in Via di Santa Prassede, 9/a alle ore 16,45 Costo visita 6

Venerd 25 gennaio ore 17,00 Villino Boncompagni Museo per le Arti decorative, il Costume e la Moda dei secoli XIX e XX Dimora patrizia realizzata nei primissimi anni del Novecento dall'architetto Giovanni Battista Giovenale (1849-1934), il Villino Boncompagni rappresenta l'epilogo dei possedimenti Boncompagni nell'ampia zona che ospitava la prestigiosa Villa Ludovisia, fatta costruire nel Seicento dal cardinale Ludovico Ludovisi e distrutta alla fine dell'Ottocento per dar luogo alla lottizzazione di una parte importante della cintura verde della Roma barocca. Risultato ne fu la nascita di un moderno quartiere residenziale che crebbe rapidamente con decine di esemplari della nuova, e tipicamente romana, tipologia del villino residenziale in stile eclettico. Il Museo raccoglie oltre a dipinti, sculture e arredi originari del Villino anche quelli acquisiti al momento della nascita del Museo e quelli provenienti dalla Galleria nazionale d'arte moderna. Mobili, sculture, dipinti e suppellettili rievocano l'interno di una casa nobiliare dell'inizio del secolo scorso, ma offrono anche spunti di riflessione museologica sulla presenza di oggetti non di uso comune, eccezionali in s. Circa ottocento pezzi tra abiti e accessori illustrano in modo particolare la storia della Moda italiana, dagli esordi all'inizio del secolo nel segno di una sensibile dipendenza dalla moda francese alle prime sfide antagonistiche degli anni Venti, fino al raggiungimento di una totale autonomia creativa alla fine degli anni Quaranta per arrivare ai suoi estremi risultati degli ultimi decenni. Appuntamento in Via Boncompagni, 18 Ingresso gratuito Costo della visita 6

Domenica 27 gennaio ore 15,30

San Giovanni a Porta Latina e oratorio di S.Giovanni in Oleo (visita con permesso speciale in collaborazione con con la federazione gruppi rasenna, posti limitati)

Preceduta da un pittoresco e raccolto sagrato, ombreggiato da un grande cedro e con un pozzo medioevale tra due colonne, la chiesa di San Giovanni a Porta Latina fu fondata nel V secolo, ricostruita nel 700 e restaurata nel 1191. una delle pi belle chiese romane. Un recente restauro ha restituito alla chiesa il suggestivo aspetto medioevale. Sulla facciata si apre un portico a cinque arcate su antiche colonne marmoree e di granito, con capitelli ionici. In alto si aprono tre finestre ed uno slanciato campanile romanico a sei piani con trifore. Sotto il portico e all'interno del campanile vi sono lapidi e frammenti romani, lastre paleocristiane e resti di affreschi medioevali. All'interno: affreschi del XII secolo con quarantasei differenti scene del Vecchio e del Nuovo Testamento. San Giovanni in Oleo un oratorio dedicato a san Giovanni Evangelista, nel luogo tradizionalmente indicato come quello del suo tentato martirio. Secondo la tradizione, nel 92 san Giovanni sopravvisse al tentato martirio per immersione in una vasca di olio bollente, per ordine dell'imperatore romano Domiziano. Sul luogo in cui secondo un'antica tradizione avvenne tale episodio furono erette in epoca paleocristiana, intorno al V secolo, la basilica di San Giovanni a Porta Latina ed un martiryum di forma circolare conosciuto con il nome di San Giovanni in Oleo cio "nell'olio" con riferimento al supplizio del santo. La costruzione giunse fino al XVI secolo, evidentemente in cattive condizioni, quando ne venne deciso la ricostruzione. La struttura attuale una cappella rinascimentale realizzata all'inizio del XVI secolo. Il progetto genericamente attribuito a Donato Bramante o ad Antonio da Sangallo il Giovane. San Giovanni in Oleo fu poi restaurata da Francesco Borromini, intorno al 1657, su commissione del cardinale Francesco Paolucci che intendeva trasformarlo in cappella di famiglia. Contemporaneamente al restauro di Borromini, le pareti del piccolo sacello furono adornate da stucchi e affrescate da Lazzaro Baldi con la raffigurazione di storie dell'evangelista tra cui la Visione di San Giovanni ed il tentato martirio. Appuntamento in Via di Porta Latina, 17 Costo della visita 6

Domenica 27 gennaio ore 17,00 Insula dellAra Coeli ( visita con permesso speciale, posti limitati) Finalmente dopo diversi anni di chiusura riapre al pubblico linsula dellAra Coeli. L'edificio venne risparmiato dai lavori di demolizione che interessarono negli anni '30 tutte le pendici del colle capitolino, durante i quali fu rimossa la settecentesca chiesa di S. Rita (poi ricostruita tra il Teatro di

Marcello e piazza Campitelli) che aveva inglobato l'abitazione romana. Riemersero anche il campanile romanico e un arcosolio decorato con un affresco trecentesco, ancora oggi visibili, appartenenti alla chiesa di S. Biagio de mercato che durante il '600 era stata trasformata nella chiesa di S. Rita. L'edificio era costituito da almeno cinque piani, ancora oggi conservati. Al piano terreno sono visibili le tabernae; il piano superiore, il mezzanino, era destinato ad abitazione del gestore della taberna. Al di sopra si conservano altri piani, collegati da una scala interna di epoca medioevale. L'edificio, costruito in opera laterizia nel II secolo d.C., si addossa ad un muro in opera reticolata probabilmente appartenente ad un'opera di sistemazione del colle capitolino nel I secolo d.C.

Appuntamento ore 16,45 davanti alla scalinata del Campidoglio Biglietto dingresso: Tariffe: Intero 4,00 Ridotto 3,00 Costo visita 6,00

Gioved 31 gennaio ore 17:00 Santa Bibiana La sua facciata stata la prima opera di architettura del Bernini. La chiesa fu costruita al posto di un palazzo di propriet della famiglia Bibiana. In una nicchia sopra l'altare si trova una statua di Santa Bibiana del Bernini, la prima figura completamente vestita scolpita dall'artista. Lopera fu commissionata a Bernini da papa Urbano VIII ed eseguita tra il 1624 e il 1626. L'interno diviso in tre navate da otto colonne antiche. Presso l'ingresso si trova il tronco della colonna alla quale sarebbe stata legata e flagellata, da Giuliano l'Apostata, Santa Bibiana. Alle pareti, "Storie della Santa", affreschi di Pietro da Cortona. Appuntamento in Via Giovanni Giolitti, 154 alle ore 16.45 Costo visita 6

info: tel. e fax: 06/4391597; cell.3391998481 ; 3497820922; mail artable@libero.it . www.artable.weebly.com

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