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Accusato di evasione.

E' falso Ma Equitalia: "Paghi lo stesso"


Il fisco ammette l'errore, per intanto pignora 18mila euro a un ex primario. Che ora chiede il risarcimento dei danni patrimoniali e di immagine
20/12/2012 di Alessandro Gonzato Equitalia colpisce ancora. Ma questa volta, a differenza di molti altri casi documentati negli ultimi tempi da Libero, la vittima non un imprenditore caduto in disgrazia per limpossibilit di riscuotere i crediti o un titolare dimpresa vessato da uno Stato sempre pi in versione sceriffo di Nottingham. Stavolta il bersaglio dellente di riscossione guidato da Attilio Befera un luminare della medicina, il dottor Giovanni Mazzoleni, ex primario di chirurgia maxillo-facciale dellospedale Ca Foncello di Treviso, un medico conosciuto in tutto il mondo per essere stato il primo - sei anni fa - ad aver eseguito un trapianto dellarticolazione della mandibola e della base cranica: con quellintervento la sua quipe riusc a restituire il volto e una speranza di vita a una signora di 57 anni colpita da un tumore maligno. A far finire lex chirurgo nelle fauci di Equitalia stata una presunta evasione fiscale di 12mila euro riscontrata dallAgenzia delle Entrate tra il 2006 e il 2008. Un colpo inatteso quanto ingiustificato. Una volta ricevuta la comunicazione, infatti, il dottor Mazzoleni, dopo essersi consultato con il proprio commercialista e sicuro di non aver sottratto un solo centesimo alle fameliche casse dello Stato, aveva deciso di non versare la somma, e per contestare la richiesta di pagamento si era quindi rivolto alla Commissione tributaria provinciale che, in primo grado e dopo che il medico nel frattempo aveva sborsato circa 4mila euro (ossia il 30% del totale richiesto, come prevede la legge) gli aveva dato ragione: dellevasione, dunque, non vera alcuna traccia. Una sentenza confermata due anni dopo anche dalla Commissione tributaria regionale. Inevitabile, a quel punto, che il legale dellex chirurgo chiedesse ad Equitalia lannullamento del debito che, intanto, con lammontare degli interessi era diventato di 18mila euro. Niente da fare. Per quattro anni lente che riscuote per conto dello Stato ha fatto spallucce, se n fregato di chiedere scusa alla vittima di turno e di mettere cos fine a un vero e proprio calvario giuridico, nonostante due gradi di giudizio parlassero chiaro. Ma c di pi. S perch lex chirurgo di Treviso per non avere giustamente corrisposto nulla ad Equitalia, lo scorso giugno si era anche visto pignorare la pensione. Provvedimento annullato soltanto dopo cinque mesi e un nuovo intervento del suo legale che, a fronte dellennesimo caso di malaburocrazia allitaliana, ha recentemente deciso di presentare anche una richiesta di risarcimento danni di 3mila euro - una cifra simbolica - fa sapere lavvocato,giacch evidente che limmagine personale e professionale, oltre che la reputazione del mio assistito, sono state compromesse a seguito di tale episodio. Equitalia evidentemente reputa sufficiente aver restituito la pensione indebitamente pignorata per 5 mesi. E cos la richiesta di risarcimento stata subito cestinata. Toccher quindi al giudice di pace, a marzo 2013, dirimere la questione, con un ulteriore esborso da parte del dottor Mazzoleni. Che, grazie alla disponibilit economica frutto della sua brillante carriera, ha potuto battagliare con lo Stato per 7 lunghi anni. Ma da quando Equitalia decide di rifarsi sulle pensioni di migliaia di poveri disgraziati, unaltra cosa. E la gente trema.

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