Sei sulla pagina 1di 1

Lintervista

Ninetto Davoli

di Malcom Pagani

N
elle giornate particolari: Quando devo decidere qualcosa di importante, Ninetto parla ad alta voce con Pierp. Il profilo incorniciato nelle foto sopra il tavolo. Lamico che ancora gli fa visita nei sogni. Il consiglio onirico che, mediato dal friulano, trasmuta in romanesco: Pierp me lo ripete sempre: Nine, de fa quello che te viene facile capace qualsiasi stronzo, tu devi fa il contrario, devi speriment. In una via dedicata a un luogotenente di Giulio Cesare, nellappartamento a due passi da Cinecitt che proprio Pasolini consigli a Davoli al principio dei 70, ogni cosa riporta a lui: Venivo dalla borgata e mi ero trasferito in un tugurio non distante da ci che avevo sempre visto. Pier Paolo venne in visita e disse: fa schifo, devi scappare. Ho io la casa che fa per te. Capelli ormai bianchissimi

Con Pier Paolo parlo tutti i giorni


che ritagliano i decenni, nipoti che sciamano, caff sul fuoco: Cho una polmonite, ma non me pu fa male, no?, libri, memorie di 10 film insieme, reliquie: il divano e gli altri mobili sono quasi tutti di Pier Paolo. Davoli appena tornato da New York, dove la sua risata piena ha accompagnato una riuscita retrospettiva su Pasolini organizzata dal Moma e dallIstituto Luce: Hai da vede le file, la curiosit, i 20enni. Pier Paolo ancora un universo da scoprire.
A lei accadde per caso.

ce la faceva sempre.
La fame?

I sacrifici. I cessi allaperto. Linverno freddo, tra le lamiere. Mio fratello lavorava in pasticceria. Riportava a casa un po di crema. Era una festa. Roma era diversa. Cera solidariet. Non che non la riconosca, ma non mi ci trovo. Non mi adatto. Sulla deriva odierna, Pier Paolo aveva capito tutto. Sal un film terribile. Definitivo. Una fotografia: Siamo nella merda. Che vuoi dire ancora?
Ne parlavate?

Mi portarono su un set. Non sapevo neanche chi fosse: Piacere, Pasolini. Una carezza in testa. Una mano che si sporge da una macchina. Una voce: Ciao, ciao. Semplice. Come era lui.
Come era lei.

I ragazzini scalzi, la borgata, un terzo mondo che ricordo con tristezza e piacere. A casa lavorava solo pap. Mamma curava lorto e con 5.000 lire al mese, doveva pensare a ogni cosa. Raso, raso, con grandi razioni di pane, sale e pomodoro,

Proprio la sera in cui lammazzarono: I giovani nun se possono pi guarda in faccia Nine, hanno espressioni cattive. E io a ribattere: P, le cose cambiano, si trasformano. Gli faceva pena la giovent del domani. Pensava saremmo arrivati al baratto. Ha sbajato? Non credo.
Nostalgia?

ESPOSITO Larchitetto romano diventa clochard rtisti e che cadono in disgrazia: stavolta Atoccatovolti noti Esposito, noto architetto romano e a Cesare padre della scenografia del Miracolo della Madonna della Neve, costretto a vivere in strada. Da mercoled dormo in via dei Fori Imperiali come un clochard dice e lancia un appello al presidente Napolitano e al sindaco Alemanno. Sono in mezzo a una strada, vogliono mandarmi via dalla mia casa-studio di Monti racconta Esposito, 65 anni . Sono nato in via della Madonna dei Monti numero 5, come mia madre, e qui nata la mia arte. Per Roma ho fatto tanto senza chiedere nulla perch sono innamorato della mia citt. Alcune delle mie sculture sono esposte alla Galleria Nazionale dellArte Moderna e in altri musei. Ma ora mi sento solo prosegue . Nel 1972, dopo aver fatto una domanda al Comune di Roma, sono andato ad abitare in un appartamento in affitto che mi stato assegnato come artista allultimo piano della Salita del Grillo. Nel 2006, con lo scempio della cartolarizzazione, il Comune ha messo in vendita il palazzo. Tutti gli assegnatari hanno avuto diritto di prelazione con un prezzo vantaggioso. Io per non avendo soldi a sufficienza ho chiesto un prestito a una societ, con cui poi ho avuto problemi e che ora vuole mandarmi via di casa. Ieri sono arrivati gli avvocati con la forza pubblica e hanno detto che ho un mese, un mese e mezzo di tempo per lasciare il mio appartamento. Hanno anche cambiato la serratura. Per riappropriarmi della mia casa venderei tutte le mie opere. E faccio un appello anche al figlio di Guttuso. Quando era in vita Renato abitava di fronte casa mia, io disegnavo la sua finestra e lui la mia: aiutatemi.

Se parli del passato ti guardano male, ma se penso a ieri, vedo una purezza che oggi non c pi. Un tempo preciso, nellincontro e nel gusto della conversazione e della conoscenza reciproca, completamente scomparso. Pier Paolo stato amato e odiato. Era inevitabile. A volte lo aggredivo anchio: A P, ma che sei pazzo? Ma che stai a scrive che i poliziotti a Valle Giulia avevano ragione? Ma li mort! Non le puoi di ste cose. E lui, paziente, ricominciava da zero. Spiegava.
La convinse a fare lattore. Ai tempi del Vangelo non vo-

INSEPARABILI

levo saperne: Nun esiste, P. Poi mi preoccupai di mettere paletti chiari: Basta che nun me fai parla. In Uccellacci e Uccellini la spinta decisiva fu il denaro. Guarda che ti pagano. Io scettico: Ma quanto?. Un milione. Che me danno?, quanno iniziamo?. Improvvisavo le battute che dicevo nella vita, rappresentavo me stesso. Pier Paolo era svelto, si metteva in spalla la camera e girava. Una volta Tonino Delli Colli, il direttore della fotografia, lo insegu: Pierp, nun ce sta la pellicola. E lui: Non fa niente
Unindagine sulla morte di Pasolini la fece anche Sergio Citti con un video.

P.P.P. REGISTA Era svelto, si metteva in spalla la cinepresa e girava. Una volta il direttore della fotografia lo ferm: Non c la pellicola E lui: Non fa niente
mo. Mi liquid: Che ne capisci te?. Quel che accaduto allIdroscalo comunque non si sapr mai. Il caso stato riaperto, inutilmente, uninfinit di volte e Pelosi non dir la verit.
Perch?

Ninetto Davoli e Pier Paolo Pasolini. In alto, Pasolini gira il film documentario Comizi damore (1963)

Poi era malinconico. Pessimista. Non rideva molto. Anzi, lo facevo ridere solo io. Guardi sta foto, qui non ride tanto.
il battesimo di suo figlio.

sicuramente non era solo. Materialmente, forse, Pier Paolo non lha ucciso lui. Magari ha visto e sa chi stato, ma non confesser. Paolo inciamp in una serata sbagliata, ma non credo che sia morto per una congiura. Se ci penso divento nervoso. Mia moglie che mi dice : Perch non lo accompagni? io che le rispondo: Patri, adulto, non lo posso riport ogni sera, vu anna per conto suo. Mangiammo al Pommidoro, a San Lorenzo, il proprietario un caro amico. Non ci metto piede dal 75. Il trauma non lho mai superato.
Pasolini oggi avrebbe 90 anni.

Si chiama Paolo, come lui. In chiesa, il giorno in cui mi sposai, Pier Paolo sembrava un cane bastonato.
Il suo matrimonio fu uno choc?

Uno choc no, ma un dispiacere s.


Quanto ci mise a perdonarla?

B vabb, nun che me doveva perdon, era successa una cosa normale. Un amico che si innamora non dimentica laltro amico. A Paolo volevo un bene assoluto. Guai a chi me lo guardava. Je menavo.
Stesso carattere di Laura Betti.

Mai capito il senso di quella operazione. A cosa serve, a cosa sia servita. A Citti lo dissi. Non la prese bene. Discutem-

Perch un ragazzo che parla la lingua della borgata. E in borgata, con giudici e Polizia, parlano solo gli infami. Pelosi

Ci manca il coraggio di parlare. Lui ce laveva. Era timido, buono e sensibile, se covava unaggressivit, era nelle idee.

Geniale, stupenda e matta, ma matta veramente. A casa sua, in via del Babuino, feci il bagno pi bello della mia vita. Vidi la vasca: Ma che , una bara?. Poi mi sdraiai. Il Badedas buttava schiuma. Non lavevo mai vista. Fino a quel giorno mi ero lavato con il sapone Scala.

Potrebbero piacerti anche