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Lo scopo del brevetto, come quella del diritto dautore di proteggere la creativit umana.

. Il brevetto costituisce per chi lo detiene, un diritto di propriet ed un diritto di sfruttamento esclusivo sulloggetto o sul procedimento brevettato. IL BREVETTO: UN CONCETTO OCCIDENTALE LEGATO AL LIBERO SCAMBIO Uno dei dogmi della dottrina del libero scambio di sopprimere tutto quanto costituisce una 'barriera del commercio'. Conservare queste barriere oggi considerato un crimine supremo. La libera circolazione deve essere totale. Per tale fine, ogni cosa e ogni pratica deve essere investita di un valore commerciale tale che esse diventino dei 'prodotti'. La brevettazione lo strumento grazie al quale un bene o o un processo vengono trasformati in prodotti vendibili o acquistabili. Da quel momento , evitare il brevetto di un bene significa sottrarsi ai meccanismi commerciali e ci deve essere vietato. E' in Europa che l'idea di proteggere l'invenzione ha dato luogo allo strumento giuridico chiamato brevetto. E' un concetto che deriva dalle nostre tradizioni. Non se ne trova l'equivalente in Africa o in Asia, e neanche nelle vecchie culture come la Cina, l'India o il Giappone. Il suo impiego si diffuso soprattutto nel XIX secolo . Fino a quel momento, l'Europa aveva ampiamente goduto del diritto all'imitazione. Essa aveva praticamente copiato o imitato tutte le invenzioni esistenti. Quando la pratica del brevetto si diffonde, l'Europa gi impegnata nella prima rivoluzione industriale. Con la tutela delle sue invenzioni, che le fornisce il brevetto, l'Europa conserva il suo anticipo sul resto del mondo. Tuttavia, occorre non confondere invenzione e scoperta. Scoprire non vuol dire creare. E' portare alla luce ci che preesisteva. E' trovare ci che . Se pu apparire normale di proteggere giuridicamente una creazione, privatizzare un elemento che appartiene all'umanit costituisce invece un'aggressione al genere umano e al suo ambiente. Tuttavia, sotto la pressione del mercantilismo, che ha invaso il nostro pensiero e la nostra vita, la distinzione basilare tra invenzione e scoperta stata annullata. UN PATRIMONIO COMUNE: LE RISORSE GENETICHE Un settore stato a lungo tenuto fuori dalla pratica dei brevetti: quello delle risorse genetiche. Per lungo tempo la comunit scientifica internazionale ha deliberatamente scambiato le informazioni su queste risorse , in particolare nel campo dell'agricoltura e dell'alimentazione. Nel 1933, sotto l'egida della Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura dell'Onu, la Fao, fu adottato un accordo internazionale sulle risorse fitogenetiche per alimentazione e agricoltura. Si fondava sul principio, all'epoca riconosciuto universalmente, che le risorse genetiche sono patrimonio comune dell'umanit. I microrganismi sono organismi viventi naturali. I processi microbiologici sono dei processi naturali. N gli uni n gli altri sono opera dell'uomo, ma la convenzione del 1933 non aveva valore vincolante. (la data del 1933, probabilmente , si riferisce alla "Conferenza internazionale per i problemi della protezione della fauna e della flora" di Londra . La Fao , fu fondata dalle Nazioni unite il 16 ottobre 1945. Ndr) Occorre attendere la convenzione sulla biodiversit (Cbd) firmata nel '92 a Rio ed entrata in vigore il 29 dicembre 1993, perch una norma internazionale vincolante protegga la diversit biologica e l'utilizzo durevole dei suoi elementi. La Cbd tiene conto della conservazione e dello sfruttamento durevole della biodiversit, della protezione dei diritti e delle conoscenze delle comunit autoctone, come della promozione dei diritti degli agricoltori. Essa sancisce il diritto di sovranit degli Stati sulle loro risorse naturali e concede loro il potere di stabilire , con una legislazione nazionale, l'accesso alle risorse genetiche. La Cbd riesce in tal modo a conciliare il libero accesso alle risorse genetiche e la sovranit degli stati sulle loro proprie risorse. IL BREVETTO COME ARMA CONTRO LA BIODIVERSITA'

Tuttavia a Rio de Janeiro gli usa hanno rifiutato di unirsi ai 160 paesi firmatari. Nel 1980 la Corte suprema degli Usa, per 5 voti contro 4 aveva rovesciato una giurisprudenza constante che vietava i brevetti sul vivente. Nel 1992, questa Cbd andava contro i progetti dei gruppi genetico-industriali nel momento stessi i cui si erano resi operativi operativi per imporre un loro controllo dell'alimentazione mondiale attraverso gli Ogm e le sementi del tipo Terminator. Un pugno di aziende transnazionali si era messo in grado di controllare la concezione, la produzione, la lavorazione e la commercializzazione del prodotto pi essenziale esistente: il cibo. Esse non volevano rinunciare a un simile progetto per colpa della Cbd. Per prendere il controllo della produzione alimentare mondiale, per arrogarsi, secondo le loro stesse parole un'appropriazione totale delle risorse genetiche, occorreva assicurarsi il controllo della materia vivente. La riproduzione delle piante e degli animali sono gli elementi decisivi di questo controllo. Occorreva sin da allora boicottare la Cbd. Gli Usa vi sono riusciti perch hanno dato alla loro lotta il nome di lotta contro gli ostacoli al commercioe perch, su quel terreno l, hanno trovato in Europa potenti alleati. La sovranit degli Stati, confermata dalla Cbd, rappresentava un ostacolo che fu possibile superare , imponendo agli Stati di includere i brevetti nella loro legislazione nazionale. I TRIPS Nel 1994, a Marrakech, si svolsero dei negoziati quasi segreti tra i rappresentanti dei paesi industrializzati in seno al Gatt (General Agreement ib Trade). Quando, alla fine dell'Uruguay Round, nasce l'Organizzazione mondiale del commercio (Omc, in inglese Wto, World Trade Organization), una nuova dimensione stata aggiunta subidolamente alle regole del commercio mondiale: si tratta dell'accordo sugli aspetti dei Diritti di propriet intellettuale relativi al commerco (Trips), , che fa obbligo agli stati membri del Wto di itnegrare nella loro legislazione internazionale la protezione brevettuale di tutti i campi della tecnologia , ivi compreso le scoperte e i processi che hanno a che vedere con piante e animali. Il Trips viola la Cbd in sei punti principali: 1- Non autorizza il pieno esercizio della sovranit nazionale sulle risorse biologiche poich obbliga le nazioni a promulgare dei diritti di propriet intellettuale sulle variet vegetali; 2- Non contiene alcuna disposizione che obblighi i detentori dei brevetti a rendere noto il paese d'origine del materiale biologico, privando in tal modo quest'ultimo di ogni facolt di recriminazione; 3- Non richiede ai detentori dei brevetti di sottomettersi agli obblighi legati all'accesso alle risorse genetiche, favorendo in tal modo la biopirateria: il Trips autorizza la privatizzazione e la commercializzazione di quanto appartiene alla biodiversit e in tal modo la nega e la distrugge, depredando allo stesso tempo i piccoli produttori e le comunit locali di una ricchezza che essi hanno protetto e migliorato nel corso dei secoli; 4- Esclude ogni meccanismo di spartizione dei benefici tra il detentore dei brevetti e il paese dal quale ha origine il materiale biologico impiegato, mentre la Cbd fornisce la base giuridica per questa spartizione; 5- Annulla l'articolo 8 (j) della Cbd non consentendo di estendere i brevetti alle conoscenze indigene, non consentendo dunque un riconoscimento o un compenso alle popolazioni locali; 6- Mentre la Cbd mette l'interesse generale avanti alla propriet privata, il trips fa esattamente il contrario. In tal modo , grazie al Trips, l'applicazione della Cbd totalmente compromessa: raggiunto l'obiettivo di quei governi che sono soltanto lo strumento delle multinazionali dell'agroalimentare! Ora dal punto di vista internazionale, se la Cbd una convenzione firmata da 160 paesi, poi ratificata, il Trips non che un accordo raggiunto tra i paesi industrializzati e presentato alla fine dell'Uruguay Round come facente parte di un tutto prendere o lasciare al momento dell'iscrizione al Wto. Giuridicamente , il Trips non pu contraddire le regole della Cbd.

Il mondo degli affari invoca spesso la necessit di remunerare la ricerca per consentire innovazione e investimenti. E' stato dimostrato (dal Cnuced) che non vi alcun legame tra il volume degli investimenti e i diritti di propriet intellettuale (Dpi) stabiliti. Questi ultimi non stimolano gli investimenti. Sono sempre pi numerosi gli economisti (anche la Banca mondiale) che lo ammettono. Allo stesso modo stato dimostrato che l'innovazione non stata frenata dall'assenza di Dpi. Questi Dpi non sono che una forma moderna di arricchimento a detrimento dei paesi del Sud. E' la forma pi perfezionata di colonialismo. Con il Trips, le societ multinazionali dispongono di posizioni dominanti, se non monopolistiche.

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