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Cenni storici La vitis vinifera (vite europea) compare probabilmente intorno ad 1 milione di anni fa. Le prime viti arrivano in Italia attorno al 2000 A.C.. In seguito la vite si diffonde con ottimi risultati nei paesi del bacino del Mediterraneo. I Greci la allevavano ad alberello, sistema di allevamento tuttora presente in Italia meridionale ed insulare. Gli Etruschi la allevavano ancorata a dei sostegni che spesso erano alberi
La meta' del 1800: l' Oidio colpisce il vigneto francese riducendolo del 90% La fine del 1800: la Fillossera riduce il vigneto europeo del 85%
La vite una pianta rampicante Ha radici molto estese che possono raggiungere i 6 metri di profondit
la vite
CEPPO
BRANCA
=RAMO DI UN ANNO CHE PORTA LE GEMME FERTILI, DA CUI SI SVILUPPERANNO GEMME DA GRAPPOLI.
CAPO A FRUTTO
SPERONE
LA SELEZIONE CLONALE :
E' LA RIPRODUZIONE PER VIA VEGETATIVA DI ESEMPLARI APPARTENENTI AD UNA VARIETA' ( CHIAMATA ANCHE CULTIVAR ) SCELTI PER LE CARATTERISTICHE POSITIVE E QUINDI ADATTI ALLO SCOPO.
Innesto di una talea radicata (portainnesto), con una marza per ottenere una barbatella. Innesto di una gemma su barbatella gi messa a dimora.
Perch tutta questa complicazione? La fillossera E' un afide parassita che durante tutto il suo ciclo attacca le radici della Vite europea e le foglie della Vite americana.
Ciclo vitale: riguarda soprattutto la produttivit della vite Ciclo annuale, suddiviso in: sottociclo vegetativo e sottociclo produttivo
Sottociclo vegetativo
Marzo: pianto della vite Aprile: germogliamento, influenzato dalle temperature Aprile-Agosto: crescita del germoglio Agosto: agostamento o maturazione del tralcio Agosto -Novembre: lignificazione dei tralci Novembre Dicembre: fase di riposo e caduta delle foglie
Germogliamento
aprile
Sottociclo produttivo
Aprile -maggio: formazione dei primi grappolini con differenziazione di polline e ovuli 15 maggio 15 giugno: fioritura e fecondazione ostacolate da freddo e vento 15 giugno fine giugno: allegagione Luglio: chiusura del grappolo 15 luglio 15 agosto: invaiatura 15 agosto fine ottobre: maturazione
Fioritura
15 maggio-15 giugno
Allegagione
15 giugno-fine giugno
Invaiatura
15 luglio-15 agosto Cambiamento colore degli acini Concentrazione degli zuccheri e delle sostanze estrattive Diminuzione degli acidi
Maturazione
Inizia con l'invaiatura 15 agosto-fine ottobre
Malattie
Fungine: peronospora, oidio, mal dell'esca, botrite Virali trasmesse da insetti e nematodi
Insetti ed acari
Fillossera (afidi) Ragnetti (acari) Metcalfa e cicaline (Scaphoideus titanus vettore della Flavescenza dorata)
Lotta
Per combattere parassiti fungini ed insetti si possono effettuare trattamenti antiparassitari con fungicidi ed insetticidi, inquinanti e costosi, ma spesso indispensabili.
La qualit in vigna viene determinata inizialmente dalle scelte effettuate nel momento in cui si decide di impiantare un nuovo vigneto, in seguito, dalla conduzione del vigneto stesso.
il vigneto
NELL'IMPIANTO DI UN NUOVO VIGNETO QUALITA' E PER UNA SCELTA DI SI DEVE TENER CONTO: DEL
l'ecosistem a
sono indispensabili :
IL SESTO D'IMPIANTO SEMPRE PIU' STRETTO IL RAPPORTO FRA : VITIGNO , CLIMA, TERRENO
FATTORI UMANI
LA FORMA DI ALLEVAMENTO
Fattori interni
ZONA:
Latitudine: 40-45 parallelo Altitudine: da 50 m a 1200 m slm. Giacitura: pianura, collina e montagna Esposizione
Clima
Temperatura: in fioritura; per la maturazione; per la finezza dei profumi Umidit Illuminazione: per la fotosintesi clorofilliana Ventilazione: per scongiurare malattie fungine Precipitazioni
Tenendo conto di questi aspetti possiamo dire che la collina ideale per la coltivazione della vite.
Terreno
La struttura e la composizione chimico-fisica e microbiologica del terreno, sono un importante fattore di scelta per una viticoltura di qualit.
Terreni e vini
Terreni calcareo-marnosi: vini con colori profondi e profumi intensi, strutturati e alcolici, longevi Terreni calcareo-arenacei: vini dai profumi delicati, da bersi giovani Terreni argillosi: adatti ai vitigni a bacca rossa, per vini complessi, strutturati, longevi Terreni calcareo-argillosi: quelli dello Champagne
Vitigni
Autoctoni: schiopettino, tazzelenghe, pignolo, refosco, tocai friulano, picolit; nebbiolo, schiava, brachetto... Alloctoni: chardonnay, pinot grigio, merlot, cabernet...
Densit di impianto
Tendenza: infittimento degli impianti con in media 4500-5500 ceppi/ha potature drastiche Si ottengono: Minor numero di gemme/ceppo Grappoli con acini pi piccoli con maggior rapporto tra volume della buccia e volume dell'acino Vini pi colorati e pi profumati
Forma di allevamento
Alte ed espanse: produzioni molto abbondanti ma di qualit inferiore Basse: produzioni pi limitate, di elevata qualit; favoriscono la maturazione delle uve nei climi pi freddi
Al Nord: esposizione N-S per avere migliore insolazione in estate e minor rischio di gelate primaverili Al Centro-Sud: esposizione E-O per evitare l'insolazione diretta nelle ore pi calde
Potatura
Per determinare la quantit e quindi la qualit dell'uva prodotta: potatura secca Per dare forma alla pianta: potatura verde
Sistemi di allevamento
La scelta viene fatta tenendo conto dell'esigenza di assicurare al vigneto:
La massima captazione dell'energia solare Il passaggio di aria tra le foglie ed i grappoli per eliminare l'umidit evitando in questo modo attacchi fungini La protezione dei grappoli
Tipologie
Alberello: nelle zone meridionali, ma anche in Spagna e nelle valli del Rodano Tendone: origine etrusca;quasi abbandonato Pergola: Trentino e Alto Adige Guyot e cordone speronato: i pi diffusi
Sistemi di allevamento
Distanze
Tra le file
Sulla fila
Irrigazione
Solo in caso di necessit. L'irrigazione pu essere:
Vendemmia
molto importante sceglier il momento giusto per dare inizio alla vendemmia. infatti fondamentale tenere conto di tre fattori: Rapporto tra zuccheri e acidi (maturazione tecnologica) Concentrazione dei polifenoli (maturazione fenolica) Concentrazione degli aromi (maturazione aromatica)
Vendemmia
La vendemmia pu essere:
Manuale Meccanica
ENOLOGIA
Il grappolo
un'infruttescenza di bacche di colore vario Pu essere serrato o spargolo, alato o semialato costituito dagli acini, inseriti sul raspo o rachide
L'acino
costituito da: Buccia:pigmenti e tannini, pruina e sostanze odorose Polpa: suddivisa in zona esterna , zona intermedia e zona centrale, contenenti acidi e zuccheri Vinaccioli: tannini e materia grassa
Il mosto
Il mosto di ottiene da:
Pigiatura dell'uva preceduta da diraspatura ( vinificazione in rosso) Pressatura soffice (vinificazione in bianco)
70-80% acqua 17-23% zuccheri 0.7-1.1% acidi Sostanze minerali e vitamine Sostanze pectiche, polifenoli, aromi e precursori Microrganismi
Zuccheri
Derivano dalla polpa Glucosio e fruttosio principalmente Altri zuccheri: xilosio e arabinosio
Gli acidi
Derivano dalla polpa. I pi importanti sono:
Tartarico: di grande durezza (sensazione tattile di ruvidit) Malico:di grande asprezza (mela verde) Citrico: citrino
I polifenoli
Sono fondamentali per dare carattere al vino. Derivano dalla buccia. Sono: pigmenti e tannini Conferiscono: Colore: leucoantociani, flavoni e catechine nelle uve bianche; antociani nelle uve rosse Struttura Astringenza: tannini
Aromi
Derivano dalla buccia e, soprattutto per le variet aromatiche, anche dalla polpa.
Terpeni: liberi o glicosilati Precursori degli aromi Aromi varietali liberi (nella polpa)
Servono per migliorare le condizioni fisiche e le caratteristiche chimiche del mosto prima di avviare la fermentazione
Vinificazione
Diversi sono i sistemi di vinificazione, a seconda dell'uva che ho raccolto e a seconda della tipologia di vino che voglio ottenere. Parleremo di: Vinificazione in rosso Vinificazione in bianco Macerazione carbonica (vini novelli)
Fermentazione alcolica
La reazione fondamentale della vinificazione la fermentazione alcolica, cio la trasformazione degli zuccheri in alcol etilico, anidride carbonica, polialcoli e calore. Avviene grazie all'azione svolta dai lieviti del genere Saccharomices.
zucchero+lieviti>alcol etilico+glicerina+co2+calore
Alcol svolto: l'alcol etilico presente nel vino Alcol potenziale: l'alcol etilico derivante dalla fermentazione degli zuccheri residui Alcol complessivo: a.svolto+a.potenziale
Es: 11+5%
Fermentazione malolattica
Fondamentale in tutti i vini rossi ed in molti vini bianchi, la fermentazione malolattica svolta da batteri lattici, che trasformano l'acido malico in acido lattico.
Acido malico+batteri lattici>acido lattico+co2
Macerazione
La macerazione le permanenza del mosto sulle bucce durante la fermentazione alcolica. Avviene solo nella vinificazione in rosso. La durata della macerazione uno dei fattori decisivi per la dissoluzione dei polifenoli contenuti nelle bucce. Per ottenere un vino rosato scelgo di fare una macerazione di breve durata.
Uva Vinificazione in rosso Pigiatura o diraspapigiatura Mosto con vinacce Eventuali correzioni del mosto Addizione di lieviti selezionati Fermentazione con macerazione Svinatura << vino fiore+vinacce fermentate Pressatura delle vinacce << vinacce esaurite+vino di I pressatura Fermentazione malolattica Maturazione Travasi Correzioni e stabilizzazioni Imbottigliamento Affinamento
Vinificazione in bianco
Uva Pressatura + sgrondatura Mosto fiore senza vinacce Trattamenti e correzione del mosto Addizione anidride solforosa e lieviti selezionati Fermentazione travaso<<vino fiore Eventuale fermentazione malolattica Maturazione Correzioni e stabilizzazione Imbottigliamento Affinamento
Osservazioni
Le differenze fondamentali tra la vinificazione in rosso e la vinificazione in bianco sono:
Temperature di fermentazione
Macerazione carbonica
Tecnica di vinificazione per ottenere i vini novelli. Si ottengono vini dai colori intensi e vivaci, dai profumi vinosi, fruttati e floreali. Da bersi giovani
Maturazione ed invecchiamento
La maturazione pu avvenire: In recipienti d'acciaio:il vino mantiene le caratteristiche varietali, la freschezza di gusto e di profumi In botti di legno: colore, profumo e gusto del vino si modificano grazie ai lentissimi scambi di ossigeno favoriti dal legno e alle cessioni del
Pratiche di cantina
Travasi: per separare il vino dalle fecce Colmature e scolmature: per mantenere costante il livello del vino nella botte Chiarifiche e filtrazioni: Rifermentazione: per correggere alcuni difetti
Imbottigliamento
l'ultima fase della produzione. Prima dell'imbottigliamento, il vino viene a contatto con l'anidride solforosa che lo preserva da ossidazioni e attacchi microbici. Le riempitrici moderne inseriscono gas inerte prima della tappatura per isolare il vino dall'aria. Dopo l'imbottigliamento il vino ha bisogno di riposare per qualche settimana prima di essere consumato.
Le quantit
75-80% 6-20% 20-300 mg/l 0,3-0,9 g/l 4-8 g/l 0,1-0,4 g/l Vini bianchi e rossi 5-18 g/l 0,5-1,5 g/l 0,4-4 g/l 1,5-4 g/l 0-160 g/l 0,2-2 mg/l 1-3 g/l 15-28 g/l 0-50 cc/l
...in degustazione
Sensazione pseudocalorica morbidezza e consistenza Sensazione di amaro Profumi Freschezza gustativa, salivazione, vivacit del colore Odore pungente Morbidezza e consistenza Profumi Struttura, astringenza e colore Struttura, consistenza e sapidit Dolcezza, morbidezza e consistenza Profumi e aromi Struttura, consistenza e morbidezza Struttura, consistenza e altre sensazioni Perlage, pizzicore al gusto, vivacit dei profumi, rafforzamento delle durezze e attenuazione delle morbidezze
Alterazioni: variazioni di colore e limpidezza del vino Malattie: causate da lieviti e batteri Difetti: dovuti a problemi nelle varie fasi produttive
OSSIDASICA
FOSFATICA
ECCESSO DI FERRO SOPRATTUTTO NEI VINI BIANCHI ECCESSO DI FERRO CHE FORMA DEI COMPOSTI LEGANDOSI AI TANNINI ECCESSO DI RAME SOPRATTUTTO NEI VINI BIANCHI COMPOSTI CHE SI CREANO FRA TANNINI E PROTEINE
ASPETTO TORBIDO
FERRICA
ASPETTO TORBIDO E PRECIPITAZIONI DI COLORE BLUASTRO REAGENDO CON LO ZOLFO PROVOCA PRECIPITAZIONI ROSSO-GIALLASTRE
RAMEOSA
5
PROTEICA
LE MALATTIE
CAUSE CAUSE ASPETTO DEL
VINI INDEBOLITI ED ANNACQUATI FACILE PREDA DI BATTERI
LA
FIORETTA
SPUNTO LATTICO
BATTERI LATTICI
BATTERI LATTICI
L'
AMARORE
BATTERI LATTICI
LA GLICERINA
IL
FILANTE
BATTERI LATTICI
1 1 2 3 4 5 6 7 8
COMPOSTI
I vini speciali
Gli spumanti I passiti I vini liquorosi I vini aromatizzati
Gli spumanti
Parliamo di spumanti naturali cio quelli in cui la presenza delle bollicine(anidride carbonica) dovuta ad una rifermentazione e non ad un'aggiunta di gas.
La rifermentazione (1)
La rifermentazione o presa di spuma pu avvenire:
In bottiglia (Metodo classico, Franciacorta, Champagne, Cremant) per la durata di circa 6 mesi In grande recipiente chiamato autoclave (Metodo Martinotti) per la durata di circa 1 mese
La rifermentazione(2)
In entrambe i casi si parte da una cuve di vini base a cui viene aggiunta una miscela di:
Maturazione e imbottigliamento
Nel metodo Martinotti, il periodo di maturazione sulle fecce breve, minimo 80 giorni. Dopo la rifermentazione in autoclave e l'affinamento si esegue la stabilizzazione del prodotto e l' imbottigliamento in condizioni isobariche.
Maturazione
Nel metodo Classico, la maturazione sulle fecce decisamente pi lunga, almeno 18-24 mesi. Rifermentazione e maturazione avvengono in bottiglia. In seguito le bottiglie vengono poste sulle pupitres. E' quindi necessario eliminare le fecce dalla bottiglia, aggiungere il dosage e
Caratteristiche organolettiche
Le caratteristiche organolettiche degli spumanti cos ottenuti si presentano differenti alla degustazione
Confrontiamole!
Martinotti
Classico
Colore giallo paglierino scarico Perlage abb.fine e abb.persistente Profumi freschi, di frutta e fiori Delicati di struttura
Colore giallo paglierino intenso Perlage fine e persistente Profumi evoluti, di lieviti, di burro Di grande struttura
<15 15 - 20 17 - 35 33 - 50 >50
grammi / litro grammi / litro grammi / litro grammi / litro grammi / litro
I passiti
Si ottendono grazie all'appassimento delle uve che pu avvenire:
In pianta (Aleatico di Gradoli) Al sole (Moscato di Pantelleria) Nelle camere di appassimento (Ramandolo)
Spesso le uve sono raccolte in sovramaturazione. Sono vini dolci e generalmente ricchi di alcol, molto morbidi, dai profumi inebrianti e sapori avvolgenti.
Altri passiti
I vini liquorosi
Ad un vino base con gradazione alcolica non inferiore a 12 %, si aggiunge alcol etilico, acquavite di vino o mosto concentrato o cotto, fino a raggiungere la gradazione alcolica complessiva non superiore al doppio di quella del vino base; l'alcol svolto deve essere compreso tra 15-22 %. Ricordiamo: il Marsala (Sicilia) lo Sherry (Spagna) il Porto (Portogallo) il Madera (Portogallo)
I vini aromatizzati
Vini speciali ottenuti da vini base con titolo alcolometrico non inferiore a 10% e addizionati con alcol buongusto o acquavite, zucchero ed estratti aromatizzanti. Ricordiamo: Barolo chinato Vermouth.
Degustazione di un vino
DESCRIZIONE Aromatico Erbaceo Vinoso Minerale Floreale Speziato Fruttato Etereo Fragante Franco
MORBIDEZZA
ZUCCHERI Secco Abboccato Amabile Dolce Stucchevole ALCOLI Leggero Poco caldo Abbast. caldo Caldo Alcolico POLIALCOLI Spigoloso Poco morbido Abbast. Morbido Morbido Pastoso
DUREZZA
ACIDI Piatto Poco fresco Abbast. fresco Fresco Acidulo TANNINI Molle Poco tannico Abbast. tannico Tannico Astringente SOSTANZE MINERALI Scipito Poco sapido Abbast. sapido Sapido Salato
STRUTTURA O CORPO Magro - Debole - di Corpo - Robusto - Pesante STATO EVOLUTIVO ARMONIA
EQUILIBRIO Poco equilibrato Abbast. equilibrato Equilibrato INTENSITA' Carente Poco intenso Abbast. intenso Intenso Molto intenso PERSISTENZA Corto Poco persistente Abbast. persistente Persistente Molto persistente QUALITA' Comune Poco fine Abbast. fine Fine Eccellente