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Un regalo CREDO

davvero !

importante
Il sacramento della
cresima presentato ai
raggazzi
Lettera a...
Ti ho sentito l'altro giorno, sai?!?
Era di pomeriggio, nella cucina di casa tua, e
c'era la mamma e anche papà, col naso tra le
pagine del giornale.
"Uffa! Ma ci devo proprio andare?!"
- dicevi tu - "Per stavolta non ci vado...
Che su cced e? Pe r una vo lta...! E così vado con
lo zio a provare la macchina nuova...
"No, caro!" - replicava mamma - "tu ci vai!
Eccome se ci vai! Anche la scorsa settimana hai
tirato fuori la storia della partita di basket e l'hai
fatta franca"
"U ffa..! Ma no n finirà mai ques to catechism o? !? È
da quando avevo sei anni che ci vado...”: hai
sbuffato tu, infilando il Vangelo nello zaino.

La vo ce de lla mam ma è dive ntata ca re zz evole:


"Dai, fa il bravo...
quest'anno ti cresimi e tutto sarà finito...!"
Il naso di tuo padre ha fatto capolino dal
giornale: "Dai, piantala e poi i nonni ti
regaleranno il telefonino, vedrai...; io, ai miei
tempi, ho avuto solo un orologio...
"Quest'anno ti cresimi
e tutto sarà finito...
Pensi anche tu questo?
Ma ...sei davvero convinto che con la
Cresima tutto finisce? Sarebbe un guaio se la pensassi così,
perché... con la
Cresima tutto continua...
e di più!
Intanto, per cominciare, tu non sei più un
bamboccio (con tutto il rispetto per il simpatico
e tenero bamboccio che sei stato!).
Tu stai crescendo.
Tutto in te sta crescendo.

Sta crescendo il tuo corpo, che non è certo


ancora quello di un adulto, ma non è
nemmeno quello di un bambino... e questo a
volte t’incuriosisce, a volte ti fa un po paura e
ti lascia perplesso...
Sta cres ce nd o il tu o cu ore, la tu a capa ci tà di
essere amico, di voler bene...
e forse cominci anche a scoprire che quelle
antipat ic he de lle tu e co m pa gn e no n so no po i
prop rio da bu tta re ... e qu al cu na m ag ari co m in cia
ad attirar ti un po ed è pe r qu es to ch e no n sei più
così capace di fare lo spaccone con lei e ti
riscopr i im pa cc ia to e tim id o, se nza sa pe re be ne
cosa ti succede...
Sta cr es ce nd o la tua m en te , la tu a ca pa ci tà di
ragion ar e. .. e di ra gi on ar e co n la tu a test a! B as ta
co n ch i ti tra tta an co ra co m e un ba m bi no di
qu at tro an ni e no n si pr eo cc up a di sa pe re se , pe r
caso , po tre st i an ch e av er e un a op in io ne di ve rs a
dalla su a! A vo lte no n ne pu oi da vv er o più. .. e
allo ra di ve nt i sc on tro so , ti ar ra bb i... o in ve ce ti
chiu di in te st es so , no n ha i vo glia di pa rla re ,
vorresti... vorresti...
Eh, si! A vo lte no n lo sa i ne m m en o tu qu ello ch e
vo rres ti pe r se ntirt i "b en e" ... ed è gius to ch e sia
co sì, è no rm ale. St ai cr es ce nd o ed og ni cr es cita
fa se nt ire un po ’ “s tra ni”. L e co se di ie ri, qu elle
ch e pi ac ev an o, no n pi ac cion o più. Fo rs e, an ch e
gli amici con cui prima stavi tanto bene ti
anno ia no un po '... m a no n sa i an co ra be ne do ve
andare, cosa fare, cosa volere...
Non so se è davvero così che ti senti.
Magar i sei tranquillo e sereno e questo discorso
ti sembra fuori luogo, però...
forse... E Dio?
Beh, non so com'è in questo momento il tuo
rapporto con Dio.
Quando eri più piccolo, tutto era così chiaro,
così semplice. Ti sentivi amico di Gesù,
t’impegnavi a fare “il bravo”...
Ora ti fai tante domande: ma questo Dio ci sarà
poi davvero? Il mondo viene da Lui o...?

E G es ù C risto? M olti tu oi am ic i pi ù gr an di no n
va nn o in C hies a e no n se m bran o cr ed ere in
Lui ... N ea nc he tu o pa dre ci va , fo rs e... m a a
Pa sq ua ti ha da to un o sc ap pe llo tto , pe rc hé ti
rifiuta vi di an da re a m es sa co n tu tta la fam ig lia!
"Ma come sono questi adulti!" - dirai tu -

"A llora la re ligio ne è ro ba per ba m bi ni, da cu i i


grandi sono esonerati, tranne a Natale e a Pasqua, nei
matrim on i e ne i fune rali?! E sta cres im a cos'è?! Il
pass apor to ch e ci fa en trare ne l pa ese de i gran di , che
non hanno più bisogno di andare a catechismo?!"

No, la fede è proprio l'esperienza di persone


davvero "grandi"! Cristiani "maggiorenni"
Questa si che è una bella definizione!
Tu sei diventato cristiano il giorno del tuo
batte sim o, pe rc hé D io ha vo lu to do na rti la su a
vita e fa rti dive nt ar e su o fig lio e i tuoi ge nito ri
hanno accettato per te questo dono. In quel
giorno , lo Sp irito di G es ù, lo Sp iri to Sa nt o , è
venu to ad ab ita re in te e ha in iz ia to a tra sfor m are
il tuo cuore.
Ma lo Spirito Santo, che è Dio con il Padre e con
Gesù, no n è ve nuto in te un a vo lta per tutte. Egli
viene continuamente e c'è un momento, nella vita
dei cristiani, in cu i lo Sp irito Sant o vien e in loro in
modo tutto particolare, profondissimo.

Come tu sai il batte sim o vien e dato a ne on ati (e un ne on ato no n pu ò


certo scegliere liber am en te se vu ol e es se re cr ist ian o o no ). Co sì, qu an do
si cresce, quando si è ca pa ci di tar e de lle sc elt e un po pi ù m atu re , dopo
un cammino di ric er ca , di sc op er ta , di es pe rie nz a de lla fe de (e qu esto
dovrebbe essere il " catec hi sm o "), all or a tu se i in vitato a co nfer m are la
tua
fede in Gesù.
"Confermi"
che sei felice di essere figlio di Dio.
"Confermi"
che sei felice di essere discepolo di Gesù.
"Confermi" CREDO
che sei felice di avere una famiglia che la !

comunità cristiana.
“Confermi”
che sei pr on to a m ettere a disposizio ne di tutti le
tue qualità, i tuoi talenti e sei pronto a
testimon iare la tua fede , co n coragg io, dava nt i a
tutti.
E tutto ciò lo fai nella cresima, che per questo si
chiama anche confermazione.

"E Dio, cosa fa Lui nella cresima?": dirai tu.


CREDO
!

Lui, ti regala ancora una volta il suo


Sp irito... e lo Sp irito , se gli da i via libera fa rà
gran di co se in te : è "l 'inviat o sp ec iale" de l
Padre!
Pe nsa, qu an do il m on do non esist ev a, lo Spirito
ha dato il via all'universo!
Lo Sp irito è sces o sui profeti, sui re, su l popo lo
d'Israele.
Lo Spirito è sceso, un giorno, su una ragazza di
questo popolo, Maria di Nazaret, e lei ha
concepito Gesù, il
Messia, il Figlio di Dio.
Lo Spirito è sceso su Gesù, al
fiume Giordano, quando ha
iniziato la sua missione.
E dopo la risurrezione di Gesù, nel giorno di
Pentecoste (cioè 50 giorni dopo la Pasqua), lo
Spirito è sceso sugli apostoli, chiusi nel
cenacolo con Maria, pieni di paura per quello
che era successo al loro Maestro, sfiduciati,
senza speranza... e ne ha fatti dei testimoni
coraggiosi, capaci di annunciare a tutti, anche
a costo della vita, che Gesù è risorto ed è il
Signore della vita.

Ecco cosa è capace di fare lo


Spirito!
Sarà il tuo vescovo ad accogliere la tua
decisi on e di esse re discepol o di Gesù, la
tua "conferma". E poi imporrà le mani
sulla tua testa, ti ungerà la fronte con un
olio protumato (il crisma", da cui la parola
"cresima") dicendoti: "Ricevi il sigillo
dello Spirito Santo che ti è dato in dono"
E così, ancora una volta, lo Spirito
diventerà il tuo compagno di cammino.
Ti farà capire le cose di Dio, ti darà una
sagg ez za nuov a pe r co m pren de re qu anto
succede in te e attorno a te, ti darà forza nei
mom en ti doloro si de lla vita, ti farà scop rire
la bellezza di avere con Dio un rapporto
"da figlio"...
E tu, anche tu, diventerai un “ testimone ”,
un “inviato speciale” di Dio.

“Sarete miei testimoni fino agli estremi


confini della terra”: ha detto Gesù CREDO
!
Beh, ti auguro di viaggiare molto nella vita,
ma forse, per ora, gli “estremi confini”
della tua terra, nei quali vivere da
“testimone”, possono essere quelli della tua
CREDO
aula scolastica e della palestra dove ti !
alleni, le strade del tuo quartiere e le
gradinate dello stadio, oltre alla cucina di
casa tua...
Ciao, testimone!
E ricordati che, in greco, "testimone"
si dice "mar tire .... e questo te lo dico non
per spaventarti, ma per farti pensare a
CREDO
quanto è grande la tua missione, tanto !
grande che si può portare a termine solo
perché con noi
viaggia" lo Spirito!
P.S.: E ricordati ancora che un "inviato
speciale" mantiene stretti contatti con il suo
Capo: la missione è impegnativa!
Preghiamo
ECCO, COSA È
CAPACE DI
FARE LO
SPIRITO
Un dono
speciale
Per cogliere sempre più quel mistero che si CREDO
!
chiama vita abbiamo bisogno dell'aiuto,
indovina un po' di chi?...

dello Spirito Santo!


Sì, di quel grande reg alo ch e Di o ci ha fat to co n il Ba tte sim o, qu el rega lo
che ci permette di div en tare nu ov i, di no n es se re leg ati so lo alle co se ch e
vedia mo e tocch iam o, m a di "and ar e oltre" , di leg gere e ve de re an ch e
quello che c'è al di là, e che ci fa ch iam are "p ad re” qu el D io ch e, pur no n
vedendo, sappiamo che c'è!
Eh sì, lo Spiri to Sa nto è un do no m ol to im po rta nte , è
una pr es enza ve ram ente pr ez iosa . N on a caso i
Van ge li collega no lo Sp irito a G es ù an cor prim a ch e
nascesse!:
• Angelo Gabriele che disse a Maria che avrebbe
avuto un figlio (Lc 1,35) CREDO
!
• Gesù viene battezzato (Lc 3,22)
• Gesù inizia la sua predicazione, “Lo Spirito
Santo è sopra di me” (Lc 4,18)
• Gesù inizia la sua missione (Lc 4,1)
• Gesù viene condotto dallo Spirito nel deserto in
ogni specie di tentazione (Mt 4,1)
Insomma, tutta la vita e la missione di Gesù si
svolgono in totale unione con lo Spirito Santo.
CREDO
!
E così deve essere anche per noi!
Ti sembra co sì strano ? N o... no n lo è poi tanto... e
sai perché? Perché è stato lo stesso Gesù a dirci:
"Amatevi come io vi ho amato"
", e "Chi crede in me, compirà le opere che io
compio e ne fa rà di più gran di". E in qual che m od o
doveva pure aiutarci!
Sì, ma come?: dirai tu
A i su oi di sc ep oli (anc he lo ro co nf us i...pro pr io co m e
te), G es ù ce rca di ch iarir e le idee dice nd o: “I o
pr eghe rò il Pa dre ed eg li vi da rà un al tro C on so la tore
pe rchè rim an ga co n vo i pe r sem pre, lo Sp iri to di
verit à ch e il m on do no pu ò ricev er e pe rc hé no n lo
vede e no n lo co no sc e. Vo i lo co no sc ete, pe rc hé eg li CREDO
!
dim or a pr es so di vo i e sa rà in vo i” (G v 14 ,1 6- 17 )

Ecco allora il sacramento della confermazione: il


segno efficace attraverso il quale Gesù e il Padre
mantengono la parola data e ci arricchiscono con quel
Dono speciale che è lo Spirito Santo.
Una vita che
cresce
Ehi, un attimo, mi sembra domanda: “Ma se lo
Spirito Santo l'ho ricevuto col battesimo, com'è
che poi lo altra volta con la confermazione?" CREDO
!

Beh, devo dire che... sei proprio sveglio!... e


soprattutto ti va di capire com'è la faccenda!
Una vita che
cresce
Mi piace farti rispondere da un grande
“pensa tore ”, uno dei più grandi di tutti i tempi,
che per spiegare la differenza tra questi due
sacramenti è ricorso ad un paragone: "La
confermazione è per il battesimo ciò che la
crescita è per la nascita".

Dimenticavo, il " pensatore" è


San Tommaso d'Aquino.
Una vita che
cresce
La crescita e la nascita sono strettamente
collega te, pe rc hé... no n puoi certo cres ce re se
prima non nasci!
E co sì è pe r la co nf erm azione e il battesim o!

Vediamo di capire perché.


Una vita che
cresce
Quando sei nato, papà, mamma, nonni e parenti,
amici, tu ttu ti ha nn o da to il loro “b en ve nu to in qu esto
mon do ”. M a no n è fin ito tu tto lì: Q ue llo era so lo
l’inizio, perché ogni giorno tu continui a far parte di
questo mondo. Voglio dire che la nascita dà solo
in izio ad un a vita, m a no n è la vi ta! N on a ca so vien e
paragonata ad una porta che si apre, fa vedere o
intrave de re qu alco sa ... m a pe r ve de re m eg lio, bisogn a
andare oltre la porta!
Una vita che
cresce
E così è anche per il battesimo! È una porta su una
nuova vi ta: un a vita ca ratte rizza ta da l N O al pe ccato
e dal SI all 'am ore di D io . Q ue l gi orno in fatti i tuoi
genitori ti hanno prestato la voce (solo perché tu non
sapevi parlare!) per dire: "Sì, accetto questo dono e
vogl io cr ed ere che qu el D io ch e ha cr ea to il m on do e
l'universo, ama molto anche me. Credo che tutto
quello che mi dice e mi promette lo mantiene, per
questo non vo, né tradirlo!".
Una vita che
cresce
Ma tu poi sei cresciuto e hai imparato non solo a
parlare, ma che a capire, a poter decidere come
comportarti, a vivere sempre più responsabilmente.
E proprio per questo puoi dire: “Sì quello che i miei
genitori hanno detto per me quando son entrato in
questa vita da figlio di Fio, io lo voglio ancora, lo
confermo... e quindi mi impegno a viverlo ogni
giorno... con l’aiuto dello Spirito Santo!”
Una vita che
cresce

Ecco, questo accade nel sacramento della


confermazione: come dice la parola stessa tu
confer mi la tu a volo nt à no n solo di es sere, ma di
vivere da figli di Dio...
e Dio, da pa rte sua, ti co nferm a le su e pr om esse e il
suo amore!
Un “navigatore”
eccezionale
Facciamo un esempio... ma, ricorda, è solo un esempio!
Un giorno qualcuno ti fa un regalo speciale: un macchina
che con la sua potenza ti può far arrivare in luoghi
meravigliosi, dove le altre macchine non arrivano. Tutto
contento del regalo, tu inizi, giorno dopo giorno, a
"studiarlo", a ca pi re co m e si acce nd e il m ot or e, le luci, le
frecce, pr ov i an ch e a gu idar e pe r brev i tratti di strad a (e in
tutto ques to ti so no m olto d'a iuto no n so lo il be l m an ua le
per le istruzioni, ma soprattutto gli altri che guidano
macchin e sim ili e ch e no n ti rispa rm ian o i lo ro co nsig li? )
Un “navigatore”
eccezionale
Sì, m a sicco m e non riesc i anco ra ad an da re tan to oltre, torni da
chi ti ha fatto il reg alo e..., m era viglie delle m eravig lie, ecco che
ne ricevi un altro:

"un espertissimo navigatore" (proprio come quello che hanno i piloti


di Formula 1), dalla vista aguzza, che ti insegna tutti i trucchi della CREDO
!
ma cchin a e so pra ttu tto ti ini zia a co nd urr e in qu ei luo gh i me rav iglios i!
Ora sì ch e, insiem e, po tet e arr iva re do ve le alt re au to no n arriva no ! La
tua esperi en za , qu ell o ch e ha i im pa rato e ch e co nti nu era i ad im parar e
unita alla pre sen za de l " na vig ato re " ch e ve de olt re qu ello ch e ve di tu
e che perciò ti sa indicare la strada giusta da percorrere... ti
pe rm ett era nn o di sp eri me ntare qu ell a po ten za ! E co sì da quel gio rno
in po i... sar ete un a co pp ia ins ep ara bil e... e far ete co se me rav iglios e!
Un “navigatore”
eccezionale

Prop rio co m e ac ca de co n lo Sp irito Sa nto ricev uto co l


sacr am ento de lla co nf er m az io ne . Eh sì, solo lo Sp irito
Sa nto pu ò aiu tar ti a vi ve re fino in fond o co n fede, ad av ere
fiduc ia totale in D io, a riv olge rti a Lu i co m e ad un Pa dre e
a vedere ogni uomo come un fratello. San Paolo, aveva CREDO
!
sperimentato tanto bene la ricchezza di questa forza che
racconta:
"Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, pazienza,
benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé” (Gal
5,22)
Un “navigatore”
eccezionale

I più grandi pa rla no di " ca ra ttere in de le bi le " pe r sp ieg ar e


che qu ello ric ev uto co n la cr es im a è un do no ch e no n si
perde, è or m ai pa rte di te... e no n pu oi di sfa rtene ne an ch e
se lo vu oi! E pa rla no an ch e di " sig illo sp iritu ale " pe r
CREDO
spiegare che è proprio lo Spirito che ti tiene più !
strettam en te un ito a G es ù e alla Ch ies a: il sig illo
nell'ant ich ità era, in fatti, il se gn o di ap pa rte ne nz a a
qualcuno... m a an ch e se gn o di au ten tic ità (u n po ' co m e il
certificato di garanzia di oggi!).
Un cristiano
“doc”
E come se.. lo Sp irito foss e la ga ranz ia ch e se i "un cristian o
DOC", un cristiano vero! E, a proposito di “cristiano”,
sicuram en te sa pr ai ch e qu es to ter m in e de riv a da “c risto , m a
chiss à se sa i ch e “c ris to ” è la tra du zu in e gr ec a del term in e
eb raico “m es sia ”,m ch e ap pu nt o sig ni fic a “u nto” : Ch ris to è il
Messia, l’Unto di Dio. Per questo, come Gesù “possiede il
sigillo di Dio. Per questo, come Gesù “possiede il sigillo di
Dio” (cf. G v 6,2 7) , an ch e no i sia m o “s eg na ti” co n qu es to
stesso sig ill o (c f. A p 7,2 -8 )... pe rc hé co m e ci ricor da Sa n
Paol o, “è D io ste ss o ch e ci ha co nfer ito l’u nz io ne , ci ha
im pres so il sig illo e ci ha do ta la ca pa rra de llo Sp iri to ne i
nostri cuori” (2Cor 1,21-22).
Un cristiano
“doc”

Sì, la capa rra, cio è un an ticip o de l gr an de am ore che Di o ha


per te, co m e pe r og ni altro uo m o! U n am ore gran de, un
am or e ch e no n ti co strin ge , m a ch e ti las cia se m pr e lib ero. ..
an ch e di cam bi ar e id ea (q ue lla m ac ch ina sp eciale, ricev ut a in
regalo tu puoi an ch e lascia rla ch iu sa e co pe rta di ragn ate le! ).

Un amor e, pe rò , fedele, ch e, ... man tiene fede alla pa rola data


e ti dà quell'aiuto necess ario a farti vi vere com e G esù!
Un cristiano
“doc”
Non è stato così anche per gli apostoli?
Gesù aveva loro detto: "Avrete forza dallo Spirito Santo
che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a
Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli
estremi confini della terra" (At 1,8). Ma loro, che pure
credevano alle parole di Gesù, dopo la sua morte, erano
terrorizzati dal fatto che qualcuno potesse scoprirli e farli
fuori e perciò pensarono bene di rimanere nascosti nel
cenacolo! Solo lo Spirito Santo li ha strappati dalla paura
che li teneva chiusi, per "gettarli" come testimoni in
mezzo ad una folla di persone “di ogni nazione che è
sotto eil cielo”? (At 2,8)
Un cristiano
“doc”
E vuoi sapere un'altra cosa? Il sacramento della
confermazione, oltre a darti quella forza che ti
permetterà di vivere da cristiano e di essere
testimone del grande amore di Dio,

ti fa sentire ancor più a casa tua in


quella grande famiglia che è la
Chiesa, nella quale sei entrato il
giorno del battesimo! E anche
questo non è da poco!
Far parte della Chiesa è veramente una
cosa bella...
anche se impegnativa!

Bella perché anche la Chiesa è... il mezzo e lo


“strumento” che Gesù stesso ha voluto perché ogni
uomo, in ogni tempo, possa sperimentare quella
unione con Dio che gli apostoli hanno potuto
sperimentare vivendo accanto a Gesù!
Impegnativa perché, pur avendo una
missione così grande... è formata da
uomini così piccoli... Ma come tante
piccole goccioline formani un mare... così
tanti piccoli uomini e donne, radunati
insieme e rinforzati dallo Spirito...
arrivano ad ogni nazione che è sotto il
cielo!
Preghiamo
Ricevi il sigillo dello Spirito
Santo
un “sì” importante
Un giorn o lon tan o, all'alba de lla vit a, i tuo i ge nitor i ti ha nn o po rtato
in parrocc hia ed ha nn o ch ies to pe r te il do no de l ba tte sim o. Qu el
giorno il Si gn or e ti ha res o su o fig lio e pa rte de lla fam iglia de i
discepoli di Gesù, la
Chiesa. Tu anco ra no n po tev i ric on osce rlo, pe rch é eri tro pp o
piccolo.
Ora, nell'e tà de lla pr ea do les ce nz a, viv rai o fo rse ha i già vis suto un
evento ch e è strettam en te leg ato al ba ttesim o e lo co m ple ta: la
cresima.
Ricevi il sigillo dello Spirito
Santo
Que sto sa cram ento è ch iam ato anch e co nfer maz io ne,
pe rché è com e un gran de "sì" che risuo na in ques to
tempo della tua vita. È il "sì" del Signore che, come
un giorno, col battesimo ti ha fatto diventare cristiano,
con la cresima conferma e rinnova il suo amore per te,
ti chiam a ad aderire in m od o sem pr e più respon sa bile
all'amicizia che egli ti propone e ad essere un
testimone del suo Vangelo.
Ricevi il sigillo dello Spirito
Santo

È il "s ì" ch e tu, or m ai in età co sc ie nt e, dici co n fo rza


a lu i ch e ti ha vo luto crist iano , "r ia pp ropr iand oti" di
qu el le pr om esse ch e ne l gi or no de l ba ttesim o hann o
pr on un ciat o pe r te i tuoi ge nito ri, il pa drin o, la
madrina e tutta la comunità cristiana.
Un po’ di storia per Capire

Anticamente, nei primi tempi della vita


della Chiesa, la cresima era tanto unita al
battesimo da fare un tutti uno con esso.

Era il rito conclusivo del "sigillo":


il vescovo completava la
celebrazione del battesimo
segnando la fronte del battezzato
con l'olio crisma.
Un po’ di storia per Capire

Co l diffondersi della fede cristiana il vescovo, sia per


il numero sempre maggiore dei battezzati, sia per le
distanze sempre più grandi tra le varie comunità, sia
perché si diffuse l'uso di battezzare non solo gli adulti
ma anche i bambini, non poteva più presiedere
sempre e dovunque la celebrazione dei sacramenti
dell'iniziazione cristiana.
Un po’ di storia per Capire

Tu ttavia era così importante la sua presenza nel


momento del dono della fede, che egli si riservò quel
segno che completava il battesimo, l'unzione con il
crisma. Così a poco a poco questo segno venne
celebrato in tempi differenti dal battesimo, quando il
vescovo poteva passare e fare tappa nelle diverse
comunità.
Un po’ di storia per Capire

Secondo dei sette sacramenti, la cresima fino a circa la


m età de l seco lo scor so ve niv a ce leb rata po co prim a della
messa di prima comunione ed esprimeva bene il suo
carattere di conferma della fede battesimale da una parte,
di sacramento che prepara il cristiano a partecipare
piena m en te alla m en sa dell’eu ca ristica, fo nte de lla vita
cristiana, dall'altra.
Poi, per far meglio comprendere il dono dello
Sp irito, è stata posticip ata al pe riodo su cc es sivo all a
messa di prim a co m un ion e ne ll età de lla prea do les ce nz a
e qualche volta anche dell'adolescenza.
Un po’ di storia per Capire

La presenza del vescovo è ancora oggi molto importante


nella celebrazione della cresima infatti se il vescovo non
può presied ere la ce lebraz ione, designa un sace rdote ch e
la presiede in sua vece, e ci aiuta a comprendere uno dei
significati di questo sacramento. Ci fa riconoscere cioè
ch e siam o ins eriti in un a co m unità che supe ra i co nfini
della nostra parrocchia è formata da tante altre
parrocchie: la diocesi.
Un po’ di storia per Capire

Questa comunità ha un unico pastore, il vescovo, che


svolge il mandato degli apostoli e in nome di Cristo
guida la sua diocesi. La cresima rafforza l'unione
spirituale del discepolo co n la co m unità diocesana e con
la Chiesa intera diffusa in tutto il mondo.

come si chiama allora il nostro vescovo


nel nostro diocesi?
L’unzione crismale

Ma no n è qu esto l'unico sig ni ficat o del sa cram en to


della cresima. Voglio soffermarmi a guardare
assie m e a te ad un o ad un o i su oi se gn i, a pa rtire da
quel lo da l qu ale pr en de il no m e: l'unz io ne co n l'o lio
del crisma.
L’unzione crismale
Il crisma, da cui viene anche
"Cristo" e "cristiano”, è olio di
oliva al quale è stato mescolato un
profumo molto intenso, il
balsamo. Il vescovo lo consacra il
giovedì santo, durante la messa
che viene chiamata appunto "del
crisma", assieme all'olio dei
catecumeni e a quello degli
infermi.
L’unzione crismale
L' ol io er a ed è tu tto ra us ato co m e m ed ic in a: di qu i
l'olio de gl i in ferm i, co n il qu al e ve ng on o un ti gl i
am m al at i pe r sig nific ar e ch e l'a iu to (la m ed ic in a) di
Dio è co n lo ro . In ol tre co n l'o lio si un go no gl i at le ti e
i lo tta to ri, pe r sf ug gi re al la pr es a de ll'avv er sa rio . C on
l'olio de i ca tecu m en i si un ge su l pe ttc e su lle m an i
colu i ch e sta pe r ric ev er e il ba tte sim o, pe r in di ca re
che, co n la fo rz a de l Si gn or e, eg li pu ò sf ug gi re al la
presa del Maligno.
L’unzione crismale

Il crism a co n il qu ale du ra nte la cr es im a il cristia no è


segn at o su lla fro nte, sig nific a ch e eg li pa rte cipa de lla
ste ss a m iss io ne di G esù. A nc he il disc ep ol o di G es ù
è ch ia m ato ad offrire la pr op ria vi ta a D io Pa dr e e ai
frate lli co m e ha fatto G es ù da qu an do è na to ne lla
stalla di Betlemme fino alla croce.
L’unzione crismale

Anc he il cristia no co n la su a testim on ianz a di ffond e


nel m ondo qu el regn o di D io ch e G esù è ve nu to a
porta re e co n i gesti e le pa ro le an nu nc ia ag li uo m ini
il Vang el o di G esù. L'un zion e crism ale è pe rciò il
segn o di un a ap parte ne nz a a G es ù più gr an de ,
veramente forte.
L’unzione crismale

Anc he il prof um o ch e vi en e m esco la to all'olio ha un


signific at o pa rtico lare : il disc ep olo di G es ù di ffo nd e
nel m on do il " bu on pr of um o " de l Va ng elo. Tu tto
ques to av vi en e pe r op er a de llo Sp irito Sa nt o. Lo
Spiri to Sa nt o è il pr otag on ista del ge sto e de lle pa role
che il ve sc ov o pr on un ci a pr im a de ll'u nz ione co n il
crisma.
L’imposizione delle mani
e la preghiera del vescovo
Prima di ungere la fronte di colui che si accosta
a ricevere la cresima, il vescovo impone le
mani sui cresimandi.
È un gesto antico, che anche gli apostoli
compivano quando intendevano a fidare a
qualcuno un compito particolare. E il gesto
che il sacerdote, durante la celebrazione della
messa, compie sul pane e sul vino, che
diventano il corpo e il sangue di Gesù.
L’imposizione delle mani
e la preghiera del vescovo
Ma anche sul capo del penitente, durante la
celebrazione della riconciliazione, mentre
pronuncia le parole del perdono.
L'imposizione delle mani è il segno che
Dio interviene attraverso il suo Santo
Spirito nella vita dei discepoli per sostenere,
trasformare, incoraggiare, perdonare, inviare... Si
pu ò prop rio dire che è il gesto privilegiato che
indica la discesa dello Spirito.
L’imposizione delle mani
e la preghiera del vescovo
Ti è di fficile im m ag in are lo Sp irito Sa nto? Pe ns a
alla vita de ll'uo m o: le co se più im po rtanti co m e
l'amiciz ia, l'a m or e, il serv izio... So no so pr attutto
esperienz e sp iritual i! Tu tti abbi am o un co rp o, m a
che ne sarebbe del nostro corpo se non
possedessimo anche e prima di tutto uno spirito
che ci permette di amare, pensare, sognare,
credere in Dio...?
L’imposizione delle mani
e la preghiera del vescovo

L o Sp irito è ciò che ci fa ve ram en te uo mini,


è il “cen tro” de lla nost ra vita perché senza
spirito saremmo dei cadaveri. Lo Spirito
Santo è Dio presente in mezzo a noi come
anima e soffio di vita.
L’imposizione delle mani
e la preghiera del vescovo

Mentre impone le mani, il vescovo


pronuncia una preghiera. Chiede a Dio
Padre che infonda sui cresimandi lo
Spirito Santo con i suoi sette doni: la
sapi enza, l'intelletto, il consiglio, la fortezza,
la scienza, la pietà e il timore del Signore. Il
numero sette indica la pienezza, la totalità.
L’imposizione delle mani
e la preghiera del vescovo
Al di là de i sette do ni de llo Sp irito ch e il ve scov o
chiama ad uno ad uno per nome, è importante
ricorda re qu esto signi ficato sim bo lico: lo Sp irito
discende su colui che riceve la cresima nella
pienezza de lla su a pr es en za. D 'o ra in po i il disc epolo
di Gesù esprimerà in prima persona il proprio
im pegn o di cristia no ch e de sider a ap pa rte ne re
totalmente a Cristo e alla Chiesa, nel
pensiero, nelle parole e nelle opere.
La Rinnovazione della
promesse battesimali
Questa consapevolezza è espressa soprattutto
in quel momento del rito della cresima che
precede l'imposizione della mani. Il vescovo si
rivolge direttamente a quanti ricevono la
cresima chiedendo di rinunciare a Satana ed
esprimere pubblicamente la propria fede in
D io Pa dre, in Gesù suo Figlio, e nello Spirito
Santo.
La Rinnovazione della
promesse battesimali
So no le stesse prom esse ch e nel giorno del
battesimo hanno fatto per noi gli adulti che
partecipavano al rito, perché allora noi non
eravamo consapevoli di quanto stava
accadendo.
Ora lo si am o, po ssiam o finalm en te dire no i
stessi il nostro "sì" al Signore e alla
Chiesa, e lo facciamo con gioia.
La Rinnovazione della
promesse battesimali

Rinnoviamo il patto con il Signore e con la sua


comunità, è uno di quei patti che non si
scioglierà mai, ma durerà per tutta la vita,
perché dall'altra parte, a stringere il patto con
noi, c'è Dio stesso, che m ai viene m en o agli
impegni che prende.
Una fine che è un inizio

La ce lebrazione de lla cresima si conclude,


con il segno della pace da parte del
vescovo.
Una fine che è un inizio

L a fine de l rito in realtà è un inizio : ha i


co nf erm ato il deside rio e la vo lontà di essere
figlio di Dio nella comunità cristiana, hai
ricevuto la forza dello Spirito Santo. Tutto
questo ti è stato dato perché tu possa
continuare il cammino di fede con maggiore
vigore e partecipare ogni domenica
all'eucaristia in modo più consapevole e
maturo.
Una fine che è un inizio

Che significato avrebbe questo dono prezioso


e la tua personale assunzione di
responsabilità, se la fine del rito significasse
an ch e la conc lusion e del tu o ca m m ino di fede
ne lla co m unità cr istiana, la pa rtecipazion e alla
catechesi, alla messa domenicale...?
Una fine che è un inizio

Hai ancora molta strada da fare per


alimentare il dono che ti è stato fatto nel
battesimo, nella cresima e negli altri
sa cramenti: una strada ch e du rerà tutta la vita.
Una fine che è un inizio

Attraverso la testimonianza della comunità


intera, la preghiera, la partecipazione alla vita
liturgica, la conoscenza della Bibbia, la
partecipazione alla catechesi, le esperienze di
servizio... e di testimonianza negli ambienti di
vita (famiglia, scuola, amici, lavoro...)
scoprirai che giorno dopo giorno
cresce rà l'amic izia con Gesù e la gioia di essere
suo amico.
Preghiamo
Sarete miei testimoni

Vivire con il cuore che arde


I sa nti so no stati tutti ra gazz i entu siasti e ap pa ssiona ti pe r
la vita: sono state persone che hanno amato
profondamente il mondo e i fratelli. Se avrai occasione di
leggere la storia della vita di qualcuno di loro, ti
accorgerai che il racconto è pieno di entusiasmo, di
forza, di cora gg io. Pe r nessun o la vita è stata fecile, an zi,
ma distrano tuttidi aver avuto dei validi motivi per
lottare.
Sarete miei testimoni
Nelle loro storie Gesù ha sempre un'importanza
decisiv a. C hi in co nt ra G es ù, e lo co no sc e, "h a il
cuore ch e ar de ". Il Va ng el o ci pa rla di du e am ic i di
Gesù che ca m m in an o al su o fianc o: so no i di sc ep ol i
di Em m au s. N el de sc riv er li l'e va ng elist a Lu ca (2 4,
32) di ce ch e "il lo ro cu or e ar de va ne l pe tto ". A cc an to
a Gesù si sta be ne : la su a co m pa gn ia sc al da . Lo nt an o
da lui il cuore è freddo e spento. Un cuore "acceso" è
lum inos o: og ni fo nte di lu ce po rta lu ce ne l bu io .
Sarete miei testimoni

Avere il cuore che arde significa lasciare che


qualcosa ti muova dal di dentro, ti animi, ti dia una
forza pr im a sc on os ciut a: entusiasm o, gioia, interesse
per la vita. Ci sono fatti che hai vissuto con
particolare intensità.
Ti sembra di riviverli, intensamente come allora,
tanto so no stati belli! A lcune espe rienz e ch e hai
vissuto sicur am en te ti ha nno fatto pr ovar e che co sa
vuol dire avere il cuore che arde.
Sarete miei testimoni
Ecco, chi ha ricevuto la cresima dovrebbe
poter sentire che l'incontro con il Signore fa
ardere il cuore, lo anima davvero, lo muove, lo
riempie di entusiasmo e gioia.
Ave re il cuore ch e arde per essere stati in sua
compagnia significa riconoscere l'importanza
che Gesù ha nella tua vita.
Sarete miei testimoni
(vivere nella novità)

Una de lle cose più difficili pe r un a pe rsona già un


po cresciuta è sapersi rinnovare ancora, ogni
giorno. Per un bambino piccolo è semplice; le sue
abitudini cam bian o m ol to in fretta. Im para co n
velocità straordinaria. Pensa a quante cose hai
imparato a fare da zero a tre anni; e si è trattato di
cose davvero importanti!
Sarete miei testimoni
(vivere nella novità)

Poi il cam m ino rallent a; si cresce, si impara... ma


la spontaneità lascia il passo alla fatica di
acquisire lentamente capacità nuove.
Nello sport si sperimenta la fatica
dell'allenamento: magari potessi ottenere risultati
da record in poche settimane! A scuola un bel
voto costa pomeriggi interi spesi nello studio.
Sarete miei testimoni
(vivere nella novità)

Anche la crescita cristiana richiede pazienza,


impe gno, pe rs ev er an za . N on ti acco nt en ti pi ù delle
risposte facili. Continua il cammino vero, quello che
rende adulti nella fede. Il sacramento della
co nferm az io ne è il se gn o ch e D io ci rin no va og gi , ci
dona po ss ib ilità di vita nu ov e e inas pe ttate . Si am o
rin ati dall'alto , ne llo Sp irito (G v 3,3) . Lo Sp irito
rinnova tutte le cose, e il dono di lui non lascia mai
una persona uguale a prima.
Sarete miei testimoni
(vivere nella novità)

Lo Sp irito Santo ci rend e nu ovi; nella co nferm azione


sei chiamat o a rinno va re la veste ba ttesim ale, sim bolo
della vi ta nuov a av ut a in do no co n il ba ttesim o.

Nel racconto di Gesù che salva l'indemoniato (Lc


8,26-39) Luca pr ecisa che Gesù gli dà un vestito
nuovo. Prima quell'uomo era nudo; ora veste un abito
nuovo.
Sarete miei testimoni
(vivere nella novità)

Un altro es em pio: a C ana, G esù pr ovve de ad


offrire agli ospiti del vino nuov o. L'abito e il
vino nuovi sono i simboli della novità che
Gesù offre a quanti lo seguono. A questo sei
chiamato ogni giorno, dallo Spirito di Gesù
risorto.
Sarete miei testimoni
(vivere nella novità)
Siam chiamati a lasciare le vecchie abitudini, ad
abba nd on ar e i vi zi , a ca m bi ar e da vv ero: vo rre m m o, m a
qualcosa ci tie ne le ga ti, ci fre na . "N on sarò m ai ca pa ce
di cambiare!", e ci si convince che è troppo difficile
"farsi nuov i". Cos ì ci ag gi us tiam o un po , ci illud iam o
che ba sti qu alch e rit oc co in su pe rficie: co sì an diam o in
giro con un ve stito ve cc hi o a cu i ab biam o at ta cc ato
qualche toppa. Jovanotti dice, in una sua canzone: "E
dove c'è uno strappo mettici una pezza".
Sarete miei testimoni
(vivere nella novità)
Facile, ma non è esattamente quello che Dio vuole da
te. Non basta rattoppare la tua vita.

Sei cresimato; è tempo che indossi la veste nuova.

Per es sere nu ov i da vv ero, e segu ire G esù, no n basta


dire la preg hierin a la sera alla fine di un gi orno in cu i
non si è mai pensato a lui.
Sarete miei testimoni
(vivere nella novità)
Che senso ha andare a messa solo a
Pasqua e a N at ale, se po i si vi ve lo ntan o da gli al tri e
da Dio pe r i re sta nti 36 3 gi or ni? N on è bu ttand o le
monetine nella ciotola di chi chiede l'elemosina che
diventiamo capaci di carità.
Capisc i? Pr en de rsi su l se rio, no n rim an da re se m pr e a
domani, as su m ere degl i im pe gn i a lung a dista nz a e
non solo per il giorno dopo, è il primo passo per farsi
nuov i de nt ro , ca m biar e, ce rc an do di as so m ig liare
sempre più a come Gesù ci vuole.
Sarete miei testimoni
(vivere nella novità)

Vivi ogni giorno nello


Spirito della novità; facendo esperienza di
sentirti trasformato dentro, rinnovato.
Sarete miei testimoni
(vivere rivolti verso Gesù)

Nel battesimo è come se ti fossi girato


verso G esù; hai scop erto la su a presen za ,
hai com inciato a ce rcarlo. Il tuo sg uard o si
è m osso verso il suo. Ti se i acco rto che lu i
da sempre ha pensato a te.
Sarete miei testimoni
(vivere rivolti verso Gesù)

Prova a ricordare a quanti passi hai compiuto


fino ad oggi per andare nella sua direzione; il
cammino di fede in famiglia, il catechismo, il
gruppo, il confronto con gli amici, il dialogo
con il sacerdote, i campi... Sono stati sguardi
rivolti a Dio: passi nel cammino verso di lui.
Sarete miei testimoni
(vivere rivolti verso Gesù)

Tu sei già rivolto verso Gesù; se non fosse


così non sa resti qui a tenere ques to libro tra le
mani. Ti sei girato verso di lui; lo cerchi.

Il problema è un altro, però. Tu lo sai


riconoscere?
Sarete miei testimoni
(vivere rivolti verso Gesù)
Pensa a Maddalena, che il giorno di
Pasqua non riesce subito a capire chi le
sta dietro. Getta lo sguardo per vedere
quell'uomo che le sta alle spalle.

Quando lui la chiama per nome, lei si volge


verso di lui e lo riconosce. È allora che lo
chiama "Maestro!" (Gv 20,11-18).
Sarete miei testimoni
(vivere rivolti verso Gesù)

Tu ha i già rivolto i tuoi occhi a Dio; hai


capito che lui è presente nella tua vita.
Ora Dio ti ha chiamato; devi girarti
meglio dalla sua parte.
Dio ti accoglie ancora in un incontro
pieno, quello degli amici veri.
Sarete miei testimoni
(vivere rivolti verso Gesù)

La professione di fede a cui sei


chiamato adesso, con la cresima,
esprime tutta la tua personale
adesione a Cristo. Nessuno può
parlare a nome tuo.
Sarete miei testimoni
(vivere rivolti verso Gesù)

Riconoscere Gesù è credere che lui è


Figlio di Dio, venuto sulla terra, nato
da Maria. È credere che Dio è il Padre
celeste, che tutto ha creato. È credere
nello Spirito Santo come fonte di vita,
di speranza, di gioia.
Sarete miei testimoni
(vivere rivolti verso Gesù)

Ora sei invitato a fissare il volto di


Gesù. Chi crede lo riconosce nel volto
del fratello, nella comunità riunita
nella celebrazione dei sacramenti, nel
libro della Parola di Dio.
Sarete miei testimoni
(vivere rivolti verso Gesù)
Chi lo riconosce lo vede negli
spettacoli meravigliosi della natura,
nell'opera incredibile dell'uomo.

Chiediti ogni giorno dove il


Signore ti ha voluto incontrare, come si è fatto
riconoscere, quale Parola ti ha rivolto. La fede
è un dono; nella tua preghiera esprimi la tua
professione di fede responsabile e gioiosa.
Sarete miei testimoni
(vivere da cristiani nel mondo)

Molti ragazzi pensano che non sarebbero


mai stati cristiani se fossero nati in un'altra
parte del mondo, in un'altra famiglia, o se
avessero ricevuto un'altra istruzione;
spiegano la loro religione come un dato
culturale.
Sarete miei testimoni
(vivere da cristiani nel mondo)

Se uno nasce in Italia impara l'italiano,


comincia a mangiare
pastasciutta, legge Manzoni e... diventa
cristiano.
S e tu fossi nato in Iraq sare sti sicuramente
diventato arabo?
Hai mai pensato a questo genere di
considerazioni? La religione è un fatto,
qualcuno dice, che si " eredita".
Sarete miei testimoni
(vivere da cristiani nel mondo)

In effetti m olte persone hanno er editato" il


cristianesimo, senza preoccuparsi di
comprenderlo, sceglierlo, viverlo davvero.
Molte coppie di fidanzati decidono di
sposarsi in chiesa perché credono che non
ci sia altro modo per celebrare il
matrimonio.
Sarete miei testimoni
(vivere da cristiani nel mondo)

Molti genitori battezzano i loro bambini,


perché "fanno tutti così". Tu oggi riesci a
capire che l'ambiente in cui sei cresciuto,
attr av erso l'edu cazi on e rice vu ta in fam iglia e
a sc uo la, ti ha form at o. S e pe rò ti gu ardi
in to rno ve di che m ol te pe rs on e in torn o a te
ap pa rten go no ad altri po po li e ha nno un a
fede diversa dalla tua.
Sarete miei testimoni
(vivere da cristiani nel mondo)

L'ambiente in cui si vive forma, ma non


costringe. Ci sono persone che vengono
anco ra og gi, nel mondo , persegui tate per
voler professare la fede cristiana in
ambienti che impongono un'altra
religione.
Sarete miei testimoni
(vivere da cristiani nel mondo)

Tu oggi sei chiamato a scoprire che cosa


rende davvero, in modo autentico, una
persona un cristiano. Può bastare il fatto di
esse re na to in un a fam ig lia cristiana , in un
pa ese di trad iz ione cristiana ? La cr es im a ti
invita a sc op rire ch e co sa fa la differ en za ;
non sono le abitudini soltanto.
Sarete miei testimoni
(vivere da cristiani nel mondo)

È il tuo cuore a renderti cristiano. È nel tuo


cuore che decidi la risposta alla domanda di
Gesù: "Vuoi seguirmi?" Lo Spirito converte
il cuore, nel profondo e lo apre all'amicizia
sincera con Cristo Gesù.
Sarete miei testimoni
(vivere da cristiani nel mondo)

C'è una domanda a cui devi cominciare a


dare una risposta (la tua personale risposta):
"Che cosa mi rende autenticamente
cristiano?"
D om anda difficile, che un po spaven ta.
Cresce davvero però chi sa porsi le
domande difficili.
Sarete miei testimoni
(vivere come testimoni)

Chi riesce a tenere per sé una bella notizia?


Quando capita qualcosa di bello, non viene
forse spontaneo raccontarlo a tutti? Il
successo di certi libri, non pubblicizzati, è
venuto proprio grazie al passaparola: "Quel
libro mi è piaciuto, leggilo anche tu!"
Sarete miei testimoni
(vivere come testimoni)

E così accade quando sentiamo una bella


musica: vorremmo che con noi ci fosse il
nostro migliore amico ad ascoltarla.
Sarete miei testimoni
(vivere come testimoni)

Le cose belle, per loro natura, chiedono


di essere diffuse, sparse; la gioia di per sé
ha carattere contagioso. Pensa a com'è
difficile non ridere, quando intorno a te
tutti ridono.
Sarete miei testimoni
(vivere come testimoni)

Senza voler semplificare troppo, è vero


però che l'incontro con Gesù è
un'esperienza di questo genere. È sempre
un incontro di gioia, per la gioia, e chiede
di essere narrato.
Sarete miei testimoni
(vivere come testimoni)
Quando le donne vedono il sepolcro
vuoto corrono dagli apostoli a dire quale
meraviglia hanno veduto! Credi che
potesse venir loro in mente di fare
qualcosa di diverso? Oggi scriverebbero
alle agenzie stampa, lancerebbero
messaggi in Internet, telefonerebbero
ovunque...
Sarete miei testimoni
(vivere come testimoni)

Per gli ebrei lodare Dio significa


“raccontare a tutti quandto grande
e buono è il Signore”.

Il cristiano è colui ch e ha sc op er to in G esù il


segreto della vita e sa dare voce a quanto ha
vissuto; ricevendo il sacramento della
co nf er m azio ne ha i rin nova to l'esp er ienza di
questo incontro con Dio.
Sarete miei testimoni
(vivere come testimoni)
Lo Spirito ricevuto nel sacramento ti ha
reso "profeta".
Ora hai anche capacità maggiori di
narrare che cosa hai visto, che cosa hai
udito, che cosa hai vissuto. Non temere
di raccontare ai tuoi amici, ai coetanei,
l'esperienza che hai di Dio. Parla con
loro di ciò che scopri. Di ciò che senti,
ciò che vivi.
Sarete miei testimoni
(vivere come testimoni)
Ogni persona che incontri può entrare in
dialogo con te. Il testimone è uno che sa
stare in mezzo agli altri, anche fra coloro
che non vogliono saperne di Dio (e
magari ti deridono perché frequenti la
Chiesa...), sa dialogare con loro e dare
testimonianza della propria amicizia con
il Signore Gesù.
Sarete miei testimoni
(vivere come testimoni)

Sei testimone di Gesù quando sai


ascoltare gli altri, i loro bisogni, le loro
storie, e sai narrare la tua. Unto con il
crisma, sei il testimone che porta il buon
profumo di Cristo, perché tutti sentano la
sua invisibile, potente e dolce presenza.
Preghiamo

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